Allora, il problema è nello svolgimento del conflitto.
L'obiettivo della trollbabe, come enunciato, non è che uno specifico troll (il capo) smetta di prenderla in giro (e in questo caso i due sottoposti fanno quello che gli pare). L'obiettivo è che tutti smettano di prenderla in giro. Questo obiettivo "macinato" dalle regole del conflitto e sulla scala degli obiettivi, arriva al GM come "almeno uno dei tre troll deve rispettarla, ascoltarla e smettere di prenderla in giro".
Se questo obiettivo è fallito, non è più facoltà del GM dire che, indipendentemente dal risultato dei dadi, il conflitto è riuscito, e uno dei tre troll ora la rispetta (come era il suo obiettivo all'inizio del conflitto). La trollbabe ha FALLITO. Per come era enunciato l'obiettivo, ha fallito CON TUTTI (perchè se anche uno solo la rispetta, la trollbabe ha VINTO! Ha ottenuto il suo obiettivo!). Il GM in questo gioco non può dire "guarda, avresti perso, ma io decido che hai vinto"
Come mai anche quello steso non la rispetta? Non sono problemi del GM. Chi ha narrato che l'ha steso? Il giocatore. Chi deve narrare la sconfitta? Il giocatore. Il GM deve rilassarsi e vedere cosa si inventa il giocatore. Che deve narrare tre troll che non la rispettano. E poi il GM deve semplicemente seguire quello che il giocatore ha narrato.
Attenzione che in trollbabe, "rispetta il risultato del conflitto" È POTENTE. Molto di più di qualunque idea il GM possa avere di "cosa dovrebbe succedere qui" (nel manuale c'è un esempio che dovrebbe essere chiaro: se il giocatore della trollbabe dichiara un conflitto in un certo modo e con un certo risultato, "crea" inseguitori in agguato che il GM non ci aveva messo. Ora ci sono. Il GM deve seguire le regole, e gli esiti dei conflitti, come ogni altro giocatore)
Altra cosa specificata dal manuale: quando la trollbabe perde, PERDE. La possibilità di narrare le difficoltà facendola apparire forte ed eroica si applica soprattutto alla narrazione dei singoli tiri, quando non devi narrare vere e proprie sconfitte (il tipico caso "gli rompo la testa con un sasso" tiro fallito, "il sasso si è rotto, ne cerco uno più grande", magari scegliendo "un sasso più grande" come "oggetto trovato"), ma già se perde una serie deve dichiarare che è più lontana dall'obiettivo, se perde il conflitto... deve dichiarare una SCONFITTA. Non può dire che lei si è meritata il rispetto ma i troll sono troppo stupidi per capirlo, una sconfitta è una sconfitta della trollbabe.
La sconfitta non può lasciare la situazione com'era, una sconfitta è una sconfitta, non un pareggio! (questo risponde anche ad un tipico errore che fanno in diversi, pensando che la trollbabe possa semplicemente tentare conflitto dopo conflitto, nella stessa scena, fino a quando non ne vince uno, tramutando in pratica delle sconfitte in semplici "pareggi" che lasciano la trollbabe nella possibilità di agire come prima)
Nel caso in questione, la trollbabe voleva che la ascoltassero senza ridere di lei: la sconfitta significa che ha provato a farsi rispettare, fallendo, e loro alla fine ridono (tutti e tre: se anche uno solo smette di ridere... vedi sopra).
Se la narrazione non arriva a questo risultato finale, allora il giocatore ha narrato un pareggio, non una sconfitta.