Ok, facciamo un po’ di chiarezza.
Il forte (
hardhold) si chiama Robespierre. Il fortificatore (
hardholder) è Kobe. Doberman è l’arsenale (
gunlugger).
Al centro della scena ci sono tre barili d’acqua che Robespierre deve come tributo (
tribute – una delle opzioni iniziali della tenuta – alla fortezza di Marvel (che non è quella dei PG).
Vicino ai tre barili d’acqua ci sono tre uomini che fanno parte della banda di Kobe, il fortificatore. Questi tre uomini stanno difendendo i tre barili d’acqua. Uno di questi tre uomini non ha sempre fatto parte della banda di Kobe, ma prima faceva parte degli Sdingo (vedi appena sotto).
Vicino a loro ci sono cinque uomini, che abitano al di fuori della fortezza (Robespierre). Si chiamano Sdingo e uno di loro è palesemente un capo. Gli Sdingo dicono ai tre uomini di Kobe che gli devono dare i barili, perché se li sono aggiudicati a un’asta.
Doberman, l’arsenale, è li attorno e capisce che le cose non quadrano e che la situazione si sta scaldando.
Nel frattempo i cinque Sdingo parlano con altre quattro persone che, nel frattempo, si erano avvicinate ai tre barili di acqua. Sembra che ogni gruppo si stia facendo i cavoli propri, ma in realtà confabulano qualcosa. Quei quattro sono armati con dei fucilazzi, mentre gli Sdingo hanno armi più scaccione.
Un furgone corazzato proveniente da fuori il forte si avvicina ai tre barili, come per caricarceli sopra.
Kobe, il fortificatore, si mette nel mezzo, spara in aria e intima ai cinque Sdingo di lasciar perdere i barili, altrimenti gli spara (e fa fottutamente sul serio). Ok, questo è un
aggrare, c’è poco da fare. Tira e fa 11. Gli Sdingo decidono di forzargli la mano e ciucciarsi le conseguenze: si prendono 2-danno, il che per una banda piccola significa che uno o due di loro sono gravemente feriti, ma nessuno è davvero morto (almeno per ora).
Qui cominci a sbagliare tutta la parte di conversazione dell’MC.
Potevi dire che due vanno per terra, come hai detto, potevi dire che gli altri tre sfondavano e mettevano le mani sui barili (finora stanno facendo quello che vogliono, ed è la ragione per cui Kobe gli ha sparato).
Gli altri quattro, però, tirano fuori i fucili e capisci che stanno per sparare sulla folla per fare una strage (dovevi usare
annuncia cose brutte a venire come mossa morbida). Tu invece sei andato subito per la mossa dura, ed è sbagliato.
Non puoi usare
infliggi danno come stabilito sulla folla perché a tuo giudizio avevi telegrafato il pericolo e i PG se ne sono sbattuti. Tu prima avevi questi che parlavano con gli Sdingo; ok, avranno avuto i fucili, ma non hai minimamente accennato alla strage che questi avrebbero compiuto. Stai facendo l’errore del GM che mette le trappole e quando i PG ci cadono sopra congiunge le mani alla Burns e se la ride sotto i baffi: «Oh, oh, come sono cattivo! Dovevano usare la pertica di 3 m!»
No, qui hai sbagliato, c’è poco da fare.
Ok, puoi dire che i tre Sdingo rimasti in piedi si buttano su Kobe (è quello che avrei fatto io: quale stronzo pensa ai barili mentre questo spara?!). Puoi anche dire che gli altri quattro si preparano a sparare sulla folla, ma non puoi fargli ammazzare la folla così: quella è una mossa dura e non hai diritto di farla. Ferma la fiction prima: di’ che stanno per farlo, poi torna ai PG e chiedigli “Cosa fai?”
Mettiti bene in testa che qui non sono i PG che stanno ignorando dettagli, ma sei tu che non stai rendendo chiara la minaccia. Non sono occasioni d’oro: in
Apocalypse World non devi essere parco di informazioni; come dice
Leonardo nel suo post (rileggitelo tutto perché è importante! Non avrebbe senso citare tutto il post).
Per gli Sdingo che scendono dal furgone: quando mai si sono visti?! Puoi dire al massimo che sta scendendo gente dal furgone e che non sembrano amichevoli (stai
mettendo all’angolo come mossa morbida: messo all’angolo dai tre Sdingo addosso, dai quattro che tirano fuori i fucili e che vorrebbero sparare sulla folla e dagli Sdingo che escono dal furgone; più messo all’angolo di così…).
Il manuale te lo dice chiaramente:
Always be scrupulous, even generous, with the truth. The players depend on you to give them real information they can really use, about their characters’ surroundings, about what’s happening when and where. Same with the game’s rules: play with integrity and an open hand. The players are entitled to the full benefits of their moves, their rolls, their characters’ strengths and resources. Don’t chisel them, don’t weasel, don’t play gotcha.
If you’re playing the game as the players’ adversary, your decision-making responsibilities and your rules-oversight constitute a conflict of interests. Play the game with the players,not against them.
Hai gestito questa situazione mettendo troppe “trappole” in giro in modo che per i PG non fosse per nulla chiaro a che cosa stavano andando in contro. Io, al tavolo, te lo avrei fatto notare.
- - -
Se i PG non compilano la scheda… be’, Leonardo ha detto una cosa vera: è loro dovere farlo prima di iniziare a giocare (così puoi anche farci delle domande o comunque costruirci sopra). Se però si dimenticano io fermerei un attimo il gioco e gli direi: «Fate le scelte adesso!». Non gliele compilerei mai io (è una roba che mina il protagonismo dei personaggi e va contro il principio
sii un fan dei personaggi).
E poi, come non mi ascoltano? Le schede non le devi compilare perché te lo dico io MC, ma perché è una regola del gioco… te lo immagini uno che deve tirare una mossa e si rifiuta di tirare i dadi?! Cosa ci sta a fare al tavolo?! Dai, quando ce ne si accorge, le devono compilare e basta!
E, no, non compilare le schede correttamente non non è un’occasione d’oro: un’occasione d’oro è in fiction. Un’occasione d’oro è «Velluto ti guarda con occhi gelosi. Se vai da Apple ora, te la farà pagare» e tu vai da Apple; ok, Velluto te la farà pagare: quella è un’occasione d’oro!
Cosa non è un’occasione d’oro? Ci si trova a giocare, ma Simone non ha portato l’aranciata: «Avevi detto che avresti portato tu l’aranciata! E non l’hai fatto! Occasione d’oro: bene, Doberman (il PG di Simone), Velluto viene da te con un pistolone e te lo punta alla testa: “Stronzo! Adesso te la faccio saltare quella testaccia di cazzo!”, e spara. Cosa fai?».
- - -
Non importa se la scena che ha descritto Domon non è quella che avete giocato: io ho risposto al suo esempio arricchito dai miei dettagli, ma ora vengo anche alle domande che fai tu.
Come detto sopra (dal manuale!), devi essere generoso con le informazioni. Te la canti e te la suoni molto di più da solo a non dirle queste cose, perché di nuovo l’impressione che se ne ha è quella del GM che mette le trappolone e se la ride sotto i baffi quando i PG ci finiscono sopra.
Non vuoi dire che se sparano al capo potrebbero disperdere la banda? Nessun problema. Digli: «Attualmente ti attaccheranno. Se vuoi disperderli dovresti trovare un modo. Cosa fai?». Magari con quelle informazioni e in quella situazione, il PG
leggerà una situazione e scoprirà che sparando al capo potrebbe disperdere la banda.
- - -
Un’altra cosa su come usi i “mi chiedo…”. I “mi chiedo…” sono cose che segni durante la prima sessione sul foglio della prima sessione; sono domande troppo grandi o questioni insolute che non puoi snocciolare durante la prima sessione o situazioni che non hai avuto tempo di vedere durante la prima sessione. Se ti chiedi “come reagirà Doberman quando Velluto farà la gelosa?” e poi lo metti in scena durante la prima sessione, non è più un “mi chiedo…”, ma diventa una mossa morbida. Depennalo dai “mi chiedo…”. I “mi chiedo…” servono per fare i fronti, non per essere usati come bang durante la prima sessione. Dovrebbero essere il risultato delle scene della prima sessione, non gli elementi che usi per mettere i PG in situazioni interessanti.
- - -
Il processo creativo attorno a Gritch mi sembra che abbia senso: sei l’MC e
fai domande provocatorie e costruisci sulle risposte. Mi pare che qui tu lo abbia fatto.
- - -
Quando il manuale dice
guarda attraverso un mirino non si riferisce ai PG, eh. Ricordatelo sempre: i PG sono protetti dal loro protagonismo.
Guarda attraverso un mirino serve per ricordarti che devi lasciar morire i PNG, che devi lasciare che i tuoi fronti cambiano, che devi lasciare che i tre barili restino ai PG, se i PG se li sono guadagnati.
Con i PG c’è un principio simile (ma ben diverso) che ti dice come comportarti con loro, e dice
rispondi con porcate e ricompense intermittenti (rileggilo). Però, no, i PG non devi
guardarli attraverso il mirino; facci attenzione!
- - -
Ora seguo l’esempio che fai con la banda del fortificatore, che non è indisciplinata (
unruly). Lì il
manipolare ci poteva stare: la leva la sai tu che sei l’MC. Per te è sufficiente come leva che Kobe sia il capo? Se sì, è
manipolare, se no stanno parlando è basta. La leva è semplicemente una valida ragione per fare qualche cosa (e per i PNG sei tu che sai se hanno una buona ragione o no).
Ok, mettiamo che per te lì non c’era leva per il PNG, e per cui non era
manipolare. Il tizio si rifiuta e il fortificatore soprassiede, ok. Ma qui dimostri di non avere capito che cosa sia un’occasione d’oro. Qui hai una spia: un PNG sottoposto al fortificatore non lo sta ascoltando. Dovresti farci delle mosse morbide attorno. L’occasione d’oro arriva alla fine di queste mosse morbide.
Qui hai solo stabilito che un tizio si è opposto al fortificatore e il fortificatore ha deciso di non incornarlo per questo. Non la vedo come un’occasione d’oro, non ancora. Facci altre mosse morbide attorno: evolvi la situazione da qui. Un’occasione d’oro non è un modo per dire «Ok, sarebbe figo andare a vedere questa cosa». Quello è un modo per
giocare per scoprire cosa succede.
“Gotcha” è la bastardata gratuita del GM. L’occasione d’oro te la devi fare con una mossa morbida. Ecco come l’avrei gestita io:
«Kobe, ti accorgi che il tuo sottoposto ti guarda con aria di sfida: non sarà l’ultima volta che ti sfiderà e della gente ha visto questa scena. Cosa fai?» (
annuncia cose brutte a venire come mossa morbida).
a)…
«Me ne strafotto!»
«Ok, te la sei cercata!» (occasione d’oro).
oppure b)…
«Per ora lascio correre. Gli punto giusto un dito in faccia e gli dico “Non confondere la mia indulgenza con debolezza”, e me ne vado».
Non se ne è strafottuto: non è un’occasione d’oro! Il che non vuol dire che tu non continuerai a vedere quel PNG come una minaccia. Anzi, lì stabilirei cosa vuole e lo metterei nei fronti (in uno esistente, se ha senso, o nel fronte di casa), lo scriverei come grottesco, se è da solo, come parte di una banda, se è uno di tanti (ma di base come grottesco).
Fai
come dice Leonardo: pecca per eccesso, mai per difetto; sii generoso con le informazioni, anche quelle che ti sembrano scontate. Non è considerare i giocatori stupidi; è che cose che a te sembrano palesi per loro non lo sono, e quel brano di manuale che ti ho citato sopra ti dice di mettere la tua buona fede sul tavolo.
- - -
Un’altra cosa: un conto è che ti piaccia di più o di meno, ma non puoi assolutamente vietare ai giocatori di dire cosa pensano i loro PG. Il fatto che tu debba
rivolgerti ai personaggi e non ai giocatori è una responsabilità tua, di MC. Non c’è nulla che obblighi i giocatori a trattare i loro PG nello stesso modo. Senza contare che spesso dire cosa pensa il mio PG è un modo per “dire e non mostrare”. Se fosse un film, farei vedere qualche secondo di espressione e si capirebbe tutto da lì, ma qui non posso mostrare, e allora devo dire. Se dico: «Sto pensando che per Velvet farei di tutto» vuol dire «Dalla mia espressione si capisce che per Velvet farei di tutto». Usa quelle informazioni che ti arrivano dai PG come oro.
- - -
Per le domande da fare all’inizio della sessione, fanne quante senti che te ne servano. Io di solito ne faccio diverse, anche su piccoli dettagli dei PG, che però ritengo che possano essere utili a me e ai giocatori (anche se magari non se ne rendono conto).
Al di là di questo, non ho idea di cosa tu intenda con:
Ultima cosa, secondo te, ma anche secondo tutti, ha senso resettare a prima della prima sessione così da fare più domande ancora?
In che senso «resettare a prima della sessione!»?
- - -
Per ora mi fermo qui, che ho scritto veramente tanto.