Ooook, la metto nel calderone delle regole che ho frainteso

pensavo che solo i mostri solitari avessero un set di PF non condiviso (lapalissiano: se è da solo non può condividere nulla) e così ho dato una riserva comune a tutto l'incontro.
All'atto pratico, è venuto fuori uno scontro morbido - che va bene dal punto di vista del "non serviva a mandare avanti la trama, ma ha fatto atmosfera e ha incuriosito i giocatori", ma di fatto, questa squadraccia della Caccia selvaggia non sembrava troppo preoccupante. I tizi sono venuti su relativamente coriacei, per il valore di armatura immonda che avevano, ma una manciata di schiaffi ben piazzati li ha annichiliti

Grazie dell'osservazione, e grazie anche dell'esempio dell'Orda

E ora, dopo tanto tempo, la
Sesta sessione: Non mi è venuto in mente un titolo simpatico 
(quello che ho anticipato la scorsa sessione non mi piace XP )
Non so se qualcuno aspettasse questo incrocio di actual play e cronaca: purtroppo ho avuto poco tempo per studiarmi gli appunti delle giocate

ma fino alla 10a ho stilato un po' di resoconti.
Questa sesta sessione è stata sotto tono, siamo stati poco concentrati.
Dopo aver scoperto che elfi e nani possono ibridare (curiosità oziosa sorta dal fatto che Celeb si è portato a letto una nana, nella scorsa
puntata - e l'ibridabilità non l'ho decisa io, ho posto una domanda a Sharaseth) i nostri trascorrono qualche giorno a Kalavag per poi partire verso il vicino avamposto elfico, distante poche ore.
Celeb sceglie di lasciare in custodia a Redcap la sua frusta ululante, temendo che nel villaggio elfico possano esserci dei domatori.
Giunti al villaggio degli elfi, chiedo a Shara che aspetto abbia il posto: risponde che è un boschetto in collina, con case di legno tra gli alberi.
Le case sono sopraelevate, una specie di palafitta, per mantenere privo di umidità il pavimento: la parte di sotto viene usata per ospitare una stufa che riscalda il pavimento in terracotta delle case, oltre che come legnaia.
In cerca di un posto dove dormire, i nostri scoprono l'esistenza di una sala comunitaria in cui si svolgono le interazioni degli elfi – chiacchiere, un po' di mercato – e in cui possono dormire se non trovano qualcuno che li ospiti. Nessuna locanda.
Sharaseth cerca informazioni sull'antico maestro di spada, Càdeus: la persona a cui chiede rivela che, da qualche secolo, quel nome è diventato sinonimo di Maestro. Su richiesta di Shara, l'elfa viene accompagnata dove si allena la milizia del villaggio, nella speranza di trovare più informazioni.
Trova un grande spiazzo recintato, con una campanella che viene suonata prima di aprire la porta: entrando, Shara vede un po' di elfi, di entrambi i sessi, in posizione di riposo e con le armi in mano – capisce che la campanella serve a ridurre il rischio che qualcuno becchi una freccia per sbaglio, anche se i bersagli da allenamento non sono prossimi alla porta.
Assistendo agli allenamenti, Shara nota alcune posizioni di guardia e attacco simili a quelle che usa lei con la spada “non svolta”.
Le chiedo anche se, durante gli allenamenti, riveli la natura di spada-frusta della sua arma, ma curiosamente dice di no

Chiedendo di Càdeus, Shara viene indirizzata a un anziano ufficiale della milizia, ma in fase di “montaggio” delle scene ci dimentichiamo di giocarla

e decidiamo di recuperarla alla prossima sessione.
Per il resto, Shara apprende i rudimenti di una tecnica di tiro con l'arco praticata da questi elfi: una specie di tiro dinamico in cui si cerca di colpire il bersaglio senza stare a mirare punti vitali precisi – l'importante è colpire, se infilzi qualcuno senza ucciderlo al primo colpo non lo rendi contento comunque

.
Il senso di 'sta minchiata, che ho improvvisato per dare colore a questa cultura, è quello di una scuola di arcieria praticata principalmente a cavallo: ho pensato che, al galoppo, venga male puntare a zone precise, perciò questi elfi puntano a mirare e colpire il bersaglio allenando il “colpo d'occhio”.
La giocatrice sembra aver apprezzato la particolarità di questo stile strambo

Dahlia, chiedendo altre cose sulla Caccia, scopre che non attaccano mai all'interno delle case. Chiede se ci sono altri villaggi e le rigiro la domanda: risponde sì, ci sono villaggi di elfi e di nani vicini, e qualche villaggio nascosto di gnomi.
Chiedo a Celeb perché questi villaggi siano nascosti e mi risponde che gli Gnomi temono il furto dei loro segreti.
Celeb si mette in testa di voler sedurre una praticante di magia di questo posto: gli parlano di una strega e lui ci si fionda (in seguito, mi dirà - fuori dal gioco, che sta cercando di dare un po' di colore al personaggio).
La strega in questione è un'elfa svitata: fa patti con i demoni per ottenere dei favori e poi li imprigiona dentro delle bottiglie per non pagarli. Pratica una forma di magia flessibile ma ad alto tasso di incidenti (nel caso ci si faccia istruire, sarà una classe compendio che usa le mosse di lancio della classe del Magus, altrimenti non presente in questa campagna). Queste cose le scopriamo perché Celeb decide di giocarsi la carta dello “scambiamoci i segreti di magia”, dato che Celeb ha preso la mossa multiclasse del Mago.
La maga, oltre a essere instabile di suo, va in giro con un trespolo che ospita un corvo impagliato: il corvo sta sempre a fissare Celeb e la maga gli rivela che il corvo sorveglia sempre chi ha cattivi pensieri.
Il giocatore si è un po' scoraggiato, al che io gli ho detto che non è stato deciso nessun esito, ancora, e di giocarsela con un po' di impegno: se la strega
sembra poco abbordabile è perché non ho voglia di star dietro a troppe menate del tipo “ho una nuova tacca sulla cintura”, non ho voglia di giocare scene romantiche in una campagna con protagonisti che non mi ispirano niente di romantico e non voglio sempre risolverla con Sfidare su CAR o cose simili.
E infine, non voglio nemmeno servirgli sempre delle amanti su un piatto d'argento! Tanto, per "Una donna in ogni porto" deve solo essere stato in un posto, in passato...
Comunque, niente legami risolti e, in generale, sessione dimenticabile.
Prossima puntata: Sono davvero sette?