Questo è l’actual play della mia tredicesima sessione di “
Sagas of the Icelanders: Westward”. Di séguito potete recuperare quelli delle sessioni precedenti:
Qui, invece, potete visualizzare altre risorse utili per la comprensione dell’actual play:
Inizio della sessioneDopo un breve riassunto della sessione precedente, siamo passati alla
mossa di inizio sessione.
Nikitas decide di cambiare la relazione di Skallagrim con Surt (“Voglio portarlo dalla mia parte”) in un’analoga relazione verso Ulf. All’inizio della sessione aveva marcate le relazioni con Gyda e con Vigdis; durante la sessione marcherà anche le relazioni con Vali e Hildrid, ottenendo un avanzamento. Siccome questo avanzamento è stato ottenuto prima del passaggio dell’inverno (come vedremo in séguito), Nikitas lo userà per prendere un’altra mossa da un libretto maschile e sceglierà
Hersir del goði (sotto vedremo come mai aveva senso).
Notate come si tengano marcate le relazioni vecchie anche quando si cambiano quelle attuali. Questa interpretazione delle regole deriva da una domanda e risposta ottenuta da Gregor.
Talisa decide di non cambiare nessuna relazione di Vigdis. All’inizio della sessione non aveva nessuna relazione marcata; durante la sessione marcherà le relazioni con Skallagrim e con Hildrid.
Francesca decide di cambiare la relazione con Vigdis (“Mi fido completamente di Vigdis”) in una relazione con Vermund (“Voglio aiutare Vermund”; sottinteso: a uscire dalla brutta situazione col marito Thror). All’inizio della sessione aveva solo la relazione con Gyda marcata; durante la sessione marcherà anche le relazioni con Vermund e con Skallagrim.
Mosse di inizio sessione dei personaggiPassiamo alle mosse di inizio sessione dei personaggi.
Nikitas tira
Man’s work per Skallagrim e ottiene un 9. Chiedo agli altri se vogliano
aiutarlo e Francesca vorrebbe spendere
1 legame per aiutarlo e portarlo a 10. Discutiamo di come possa averlo aiutarlo ed emerge che Hildrid, ottima economa, abbia accompagnato Skallagrim al mercato a scambiare beni. Quindi Skallagrim ottiene
3 lavoro.
Poi tira anche
Slaveowner, spendendo e tirando
+2 cibo, e ottiene un 8, che gli fa guadagnare
1 lavoro. Decide che gli sta bene così, siccome è comunque in surplus, col suo totale di
4 lavoro, che per ora tiene da parte, aspettando di capire come spenderli durante la sessione.
Francesca tira un 7 su
Running the house per Hildrid. Siccome gli altri giocatori si accorgono di avere parecchi
legami da parte con Hildrid, vorrebbero aiutarla per permetterle di arrivare a 10. Decidono che, siccome l’inverno si avvicina, i loro personaggi stanno dando una mano ai parenti a controllare che sia tutto in ordine per sopravvivere alla stagione fredda. Quindi Francesca segna
+1 argento a Hildrid, che ora possiede un totale di
8 argento.
1ª scena: Skallagrim espone il suo piano per diventare goðiPreciso sùbito ai giocatori che mi piacerebbe vedere in questa sessione il passaggio dell’inverno, ma so anche che non possiamo andare sùbito all’inverno, a meno di non lasciare per morta la famiglia di Koll, che invece Skallagrim vorrebbe portare dalla sua parte.
Raccogliamo un po’ di idee e impostiamo la prima scena nella casa di Skallagrim. Egli ha raccolto tutti i liberi della sua famiglia – Gyda, Vigdis, Hildrid e Njal – e gli espone che vorrebbe trovare il modo di assicurarsi alleati per porre fine alle pretese di Harek, che sicuramente si sta guardando intorno per espandersi (ne è la prova il comportamento tenuto dai suoi huscarl a casa di Ingolf e Hildrid).
Ha due piani possibili: o convince Ulf, verosimilmente pagandolo, a convocare un consiglio di guerra, oppure compra il titolo di goði da qualcuno o se lo prende, mettendo a nuovo un antico tempio caduto in rovina, e in questo caso farebbe gola mettere le mani sul Pozzo sul Niflheim, nelle terre di Vali.
Vigdis
guarda nel cuore di Skallagrim e gli chiede “Cosa intendi fare, tra le cose che hai detto?”. Skallagrim è sincero: Ulf non venderebbe mai il suo titolo né lui potrebbe di certo estorcerglielo con le minacce. Loro non sono di certo una famiglia ricchissima, anche se hanno delle possibilità, ma quello che lui vorrebbe fare sarebbe arrogarsi il titolo di goði, di modo che poi resti alla sua famiglia anche nelle generazioni future. L’unica cosa sarebbe convincere Vali a vendere quel pezzo di terra e agire d’astuzia per reclamare il titolo, avendo rimesso a nuovo un tempio perduto.
Hildrid si dichiara disposta, se necessario, a investire l’
argento messo da parte. In effetti, andando a controllare sul manuale,
8 argento è una fortuna immensa. Skallagrim e gli altri ne sono contenti e impressionati, e le chiedono come farebbe a spiegare a Ingolf questa cessione. Lei dice che, se mai dovesse servire, troverà il modo di spiegarglielo.
Skallagrim chiede a Gyda e a Njal cosa ne pensino a riguardo. Il figlio dice che sosterrà il padre qualunque via prenderà; Gyda è un poco scossa – continua ad avere sogni sulla figlia morta – ma dice che capisce la situazione e spalleggia la decisione col marito. Anche se crede che è pericolosa e potrebbe portare sofferenza, è anche l’unica via praticabile che hanno.
La scena si chiude con Skallagrim che dichiara che tornerà a parlare con Vali Mezzo-troll per spingerlo a vendergli il Pozzo sul Niflheim.
2ª scena: Vigdis la Bianca duella con Hrolf KollssonUna questione importante e sicuramente rimasta in sospeso era quella del duello tra Vigdis e Hrolf. A margine della scena di sopra, Skallagrim aveva parlato a Vigdis di questa faccenda e, dopo un primo istante di sconcerto, Vigdis aveva accettato di battersi con Hrolf.
Quindi passiamo a impostare la scena con la famiglia del defunto Koll che scende a valle e raggiunge la proprietà di Skallagrim, dove è tutto pronto per il duello
hólmganga. Qui vengono accolti quasi come ospiti dalla famiglia di Skallagrim, al completo anche dei servi e di Hildrid, Ingolf e il cane Leiptr.
C’è un breve scambio di battute tra Hrolf e Vigdis dal quale si intuisce che Hrolf sta facendo tutto questo per obbedire all’onore e salvare almeno un po’ di faccia alla sua famiglia. Vigdis sembra comprenderlo.
Poi si passa al duello vero e proprio: Skallagrim, da secondo, passa gli scudi a Vigdis; mentre Atli, il fratellino di Hrolf, gli fa da secondo, passandogli gli scudi. La madre Brynhild e la sorella Sigrid sono molto preoccupate per la sorte di Hrolf.
Descrivo Hrolf partire all’attacco e cercare di colpire Vigdis con la spada. Talisa dice che Vigdis solleva lo scudo per parare il colpo. Qui ci blocchiamo un attimo: io mi chiedo se Vigdis debba
tentare il fato per farlo. Il mio dubbio è che qui Vigdis si prenderebbe un grave rischio, semplicemente per parare un colpo che avevo descritto per fare iniziare il duello; chiedendole di
tentare il fato per pararlo, in questa situazione, mi sarebbe sembrato un po’ come rubarle il protagonismo. Mi consulto con i giocatori e decidiamo che per ora non sta
tentando il fato, essendo la parata completamente alla portata delle sue capacità.
Lo scontro continua e vedo che Talisa fatica un po’ a prendere l’iniziativa, allora faccio una mia mossa morbida e descrivo Hrolf che l’assalta di nuovo, tentando di buttarla fuori dal quadrato del duello (uscire comporta la sconfitta). Talisa si difende e resiste, e qui sì che
tenta il fato; tira e ottiene un 5. Siccome ha con sé il bracciale di suo padre Snorri, decide di utilizzare la mossa personalizzata che lo accompagna, per salvarsi:
Il braccialetto a forma di serpente della famiglia di Vigdis ha 3 prese.
❧ Quando hai con te il braccialetto, puoi spendere le prese, una per una, per prendere +2 a un tiro.
❧ Ogni volta che spendi una presa, rievoca alla memoria una delle imprese di Snorri il Bianco e spiega come l’insegnamento che se ne trae ti sia di aiuto nella situazione attuale.
❧ Una volta che le prese sono esaurite, il braccialetto perde il suo potere e, alla prima occasione, si spezzerà come se fosse stato un incidente.
Talisa spende una
presa (ne restano
2) e si porta a 7, il che vuol dire che riesce, ma le Norne prendono
1 legame con lei, che prontamente segno. Talisa segue la mossa e descrive la vicenda di suo padre Snorri: quando lei aveva 7 anni, suo padre sfidò a duello un losco figuro, Skeggi Linguadiserpente (così detto dopo quella vicenda) che andava in giro a vantarsi di aver giaciuto con Jorunn, sua moglie. In quell’occasione, Snorri era più alto del suo sfidante, così come Vigdis è più alta di Hrolf, e all’inizio aveva preso con leggerezza dei colpi evitabili a causa del non aver fatto attenzione a questo dettaglio. Nella seconda parte del duello, tuttavia, egli cambiò la sua tattica e sfruttò il vantaggio al contrario, costringendo Skeggi alla sconfitta.
E così Vigdis ora rammenta i racconti di suo padre. Dato l’intervento delle Norne, descrivo come Vigdis riveda quasi suo padre davanti a sé, mentre racconta di quel duello, e le sovvenga come comportarsi in questi casi, cosa di cui suo padre spesso si vantava.
Hrolf è costretto ad arretrare, ma presto ritrova le forze e carica Vigdis in un ultimo disperato tentativo. Vigdis si prepara a riceverlo per farlo finire oltre il recinto, preso dal suo stesso slancio.
Tenta nuovamente il fato e ottiene un 11. Hrolf si ritrova slanciato oltre il perimetro, grazie all’abile mossa di Vigdis. Lascia cadere a terra le armi e si butta sulle ginocchia davanti a Vigdis, dicendole che ora è alla sua mercé, ma Vigdis lo fa rialzare, risparmiandolo.
Il giovane giura di mantenere la parola data a Skallagrim e la sua famiglia viene invitata in casa per festeggiare, mentre Ingolf invita scherzosamente il piccolo Atli, rimasto pietrificato davanti alla scena, a sciogliere la tensione.
Chiudo la scena.
3ª scena: Skallagrim costruisce la casa per la famiglia di KollNon è una vera e propria scena, ma qui Nikitas dice che vorrebbe mettersi all’opera con tutta la famiglia e i nuovi ospiti, per creare al più presto la casa da donare a Hrolf e alla sua famiglia, proprio davanti alla sua fattoria.
Gli avevo già detto che, secondo la mossa
Expansion, gli sarebbero servite due settimane di tempo,
2 lavoro e
1 legna. Il tempo va bene (può trascorrere fuori scena), spende il
lavoro e la
legna, come da richiesta. Gli avanza
2 lavoro, che decide di spendere per ottenere
1 legna e
1 cibo in vista dell’inverno.
Descriviamo brevemente come il lavoro finisca e la famiglia di Koll si trasferisca a vivere lì. Nikitas mi chiede se questo possa contare come
dono alla famiglia di Koll e, se sì, con chi debba prendere il
legame. Io gli dico che secondo me conta come
dono e che, probabilmente, dovrebbe prendere
1 legame con ciascun membro della famiglia, ed è così che facciamo.