Questo è l’actual play della mia dodicesima sessione di “
Sagas of the Icelanders: Westward”. Di séguito potete recuperare quelli delle sessioni precedenti:
Qui, invece, potete visualizzare altre risorse utili per la comprensione dell’actual play:
Inizio della sessioneCome di consueto, dopo un breve riassunto della sessione precedente, siamo passati alla
mossa di inizio sessione.
Nikitas decide di cambiare la relazione di Skallagrim con Gyda (“Farò il possibile per farla stare meglio”) in una relazione con Surt (“Voglio portarlo dalla mia parte”). All’inizio della sessione aveva marcate le relazioni con Gyda e con Vigdis; durante la sessione non me marcherà altre.
Talisa decide di cambiare la relazione di Vigdis con Vali (“Non mi fido di Vali”) in una relazione con Harek (“Non mi fido di Harek”). All’inizio della sessione aveva marcate le relazioni con Skallagrim, Hildrid e Njal; durante la sessione marcherà anche quella con Harek, ottenendo un avanzamento, col quale prenderà la mossa
Full of life, che le dà un
+1 a
young (va a
+2 young).
Francesca decide di non cambiare relazioni a Hildrid. All’inizio della sessione non ha relazioni marcate; durante la sessione marcherà la relazione con Gyda.
Mosse di inizio sessione dei personaggiPassiamo alle mosse di inizio sessione dei personaggi.
Nikitas tira
Man’s work per Skallagrim e ottiene
1 lavoro, grazie a un 7. Tira anche
Slaveowner, spendendo e tirando
+1 cibo, e ottiene un 11, che tradotto significa
3 lavoro. In totale ha
4 lavoro, che decide di spendere immediatamente in cambio di
1 legna,
1 cibo e
4 argento.
Francesca tira un 10 su
Running the house per Hildrid e si segna
+1 argento, andando a un totale di
7 argento (è ricchissima!).
1ª scena: Skallagrim cerca la famiglia di Koll nei boschiComincio sùbito a dire che mi piacerebbe andare al banchetto tenuto da Jorunn in onore di Harek ma, siccome mancano ancora alcuni giorni, chiedo ai giocatori se i loro personaggi voglio compiere qualche incombenza, prima di allora.
Nikitas dice che Skallagrim vorrebbe andare a cercare la famiglia di Koll, per parlare principalmente con Brynhild, la sua vedova, e con Hrolf, il suo primogenito. Francesca dice che Hildrid vorrebbe andare con sua sorella Gyda a trovare il padre Sigurd, come pronosticato durante la scorsa sessione.
Nikitas mi chiede se si sappia qualcosa di dove sia finita la famiglia di Koll e io rispondo che, a chiedere in giro, pare che si stia rifugiando nei boschi sui monti a nordest della casa di Sigurd, suo suocero. Quindi pare che i nostri tre familiari abbiano un pezzo di strada assieme.
Arrivati in prossimità della casa di Sigurd, i tre si salutano e Skallagrim va verso i monti. Non passa molto che vede del fumo provenire dal bosco e, seguitolo, vede il riparo di emergenza preparato dalla famiglia di Koll. Lì trova Brynhild che tiene in braccio il figlio più piccolo, Atli (8 anni), che dorme; nel frattempo, Sigrid (12 anni), sta curando dei pesci messi ad arrostire; sembra che Hrolf manchi.
Skallagrim parla con Brynhild e le annuncia la sua proposta di ospitare la sua famiglia per l’inverno. Brynhild è combattuta e non crede alle sue orecchie: d’altra parte, Skallagrim è pur sempre il cognato di Vigdis, l’ucciditrice (si può dire anche “uccisora”, ma tanto fanno cagare entrambe) di suo marito. Nel frattempo arriva anche Hrolf, che porta con sé un arco e della cacciagione di piccola taglia. Il giovane uomo è ostile a Skallagrim che, data la situazione, decide di
considerare una situazione complicata. Tira e ottiene un 6, quindi a me toccherebbe fare una mossa dura.
Ci penso un attimo e decido di dare una scelta a Nikitas: o Hrolf capisce che Skallagrim nasconde qualcosa e cosa nasconde, prendendo
3 legami su di lui; o, se Skallagrim dovesse ospitare Hrolf e la sua famiglia presso di sé, i suoi vicini mormoreranno molto e
il suo onore sarà in questione. Nikitas decide che Hrolf capisca le sue vere intenzioni che, se non ve lo ricordate, sono quelle di proporgli un “matrimonio riparatore” con Aslaug Valsdottir, e ottiene
3 legami con lui.
Per rendere la cosa più coerente in fiction, Nikitas decide che Skallagrim glielo proponga quasi apertamente. Hrolf è combattuto e, inorgoglito, chiede a Skallagrim se lui, al suo posto, accetterebbe una proposta simile. Intanto io spendo
1 legame appena ottenuto per fare la domanda “Cosa stai provando?” a Skallagrim da parte di Hrolf Kollsson. Nikitas risponde che in effetti, a ben vedere, neanche lui accetterebbe a cuor leggero di sposare una donna che porta in grembo un figlio altrui, ma allo stesso tempo Skallagrim è anche molto arrabbiato, poiché lui è venuto da queste persone in pace e con una proposta per salvare loro la vita e queste invece lo stanno trattando come se fossero loro a fargli un piacere, accettando.
Nikitas mi chiede se, avendo fatto questa proposta
il suo onore sia in questione. Io gli dico che secondo me no, ma se per lui
il suo onore dovrebbe essere in questione, allora dovrebbe tirare. Ci pensa su un po’, e decide di no, che non è il caso. Siccome non vuole esasperare ulteriormente la situazione, escalando con
insulti, decide di andarsene, lasciando la famiglia di Koll nel suo brodo.
Qui sono davanti a una scelta: potrei chiudere la scena e passare ad altro, oppure fare una delle mie mosse morbide. Alla fine, decido che mi interessa di più tirare fuori qualcosa da questa situazione e
offro un’opportunità a Skallagrim. Mentre sta tornando verso valle, Hrolf lo raggiunge, chiamando da lontano. Skallagrim sta a sentire cosa ha da dirgli: il giovane gli dice che l’unico modo perché il suo onore e quello della sua famiglia possano accettare di stare sotto il suo tetto è che Vigdis la Bianca sconfigga anche lui, come ha fatto con suo padre. Nel caso ella vincesse, egli accetterebbe il suo destino e servirebbe Skallagrim con la sua spada, in cambio di ospitalità per sé e per la sua famiglia.
Skallagrim gli dice che lo dirà a Vigdis e che penserà alla sua proposta, e se ne va.
Nikitas mi chiede cosa avrebbe da guadagnarci da una situazione del genere: se si farà ammazzare, lui non potrà più farlo sposare con Aslaug. Però Nikitas non si ricorda che lui ha bisogno disperato di un cadavere; se è quello di un senza onore caduto in disgrazia, non è tanto meglio? Nessuno di pericoloso verrà a reclamarlo. Inoltre, non è detto che chi perde in un duello debba per forza morire.
Non ricordo bene quando, forse a fine sessione, Nikitas mi chiede anche cosa gli costerà creare un nuovo ambiente per la sua fattoria, di modo che possa ospitare anche un’altra famiglia. Si tratta di un’applicazione della mossa
Expansion. Ci penso e gli dico che dovrà spendere due settimane di tempo,
2 lavoro e
1 legno.
2ª scena: Hildrid e Gyda vanno da SigurdNel frattempo, Hildrid e Gyda bussano alla porta della casa del padre Sigurd. Vi è sorpresa quando ad aprire loro la porta non è l’uomo, bensì la sua ex serva (e amante) Kadlin, invecchiata negli anni. Gyda è visibilmente innervosita, mentre Hildrid ha una reazione più contenuta.
Le due vengono fatte entrare e, mentre Kadlin va a prendere del latte di pecora da offrire loro, queste cominciano ad assediare il padre di domande, poiché vogliono sapere cosa ci faccia lì Kadlin e se Helga, la seiðkona, sia veramente figlia sua e di Kadlin, e quindi loro sorellastra. Il padre si mostra poco volitivo, e un po’ picchiatello e giocherellone: dice che Kadlin è con lui perché si sente da solo e ora è un uomo libero, e non ammette la paternità di Helga. È Kadlin che, tornata sulla scena, lo spinge a confessare la verità alle figlie.
Gyda sta visibilmente per esplodere e Hildrid
guarda nel suo cuore chiedendomi “Cosa pensi riguardo al fatto che Sigurd sia il padre di Helga?”. Gyda sbotta, va su tutte le furie: quello che le dà fastidio è che il padre lo abbia tenuto nascosto così a lungo e non l’abbia detto a loro, le sue figlie, oltre al fatto che le faccia male il pensiero del tradimento nei confronti di sua madre Asny, ora defunta. A questo punto, Sigurd mostra il suo lato più serio e umano e chiede scusa alle sue due figlie, se le ha ferite; ammette di non essere forse il miglior padre, ma di avere anche cercato di agire sempre nel loro interesse.
Hildrid chiede a Sigurd se Helga sappia di essere sua figlia e Sigurd le risponde che lo sa. Hildrid gli chiede anche se non abbia paura di una sua reazione e lui non se ne mostra particolarmente preoccupato. Quello che dà da pensare a Hildrid è che, se le due sorelle avessero saputo prima che Helga era loro sorellastra, avrebbero tentato un approccio più morbido, anziché rischiare di farsi maledire, durante il loro primo incontro.
Finito il momento di tensione, chiudiamo la scena. Come nota personale, devo dire che questa scena mi è piaciuta molto: si sono viste delle dinamiche familiari che non avevamo mai esplorato finora (quelle tra Hildrid, Gyda e loro padre). Mi è piaciuto molto anche come è uscito il personaggio di Sigurd, il quale non avevo neanche minimamente abbozzato e il quale, giocato in questo modo, mi ha suscitato molta simpatia.
3ª scena: Il banchetto di JorunnArriva finalmente il momento del banchetto di Jorunn. Nikitas ci tiene a precisare che non ha ancora parlato della faccenda della sfida che Hrolf ha lanciato a Vigdis: ci tiene prima a far passare il banchetto. Pe contro, Vigdis ha ricevuto da Skallagrim il compito di cercare di ricucire i contatti con Surt.
Vigdis, Hildrid e Ingolf si incontrano sulla strada per casa di Jorunn, come avevano deciso nei giorni precedenti, per andare da Jorunn.
Quando arrivano, ci sono molti conoscenti e familiari di quella parte d’Islanda. Vigdis saluta i suoi parenti: la madre Jorunn, la zia Asny e lo zio Einar. Quest’ultimo va a salutare l’amico Ingolf e gli porta da bere. Ingolf, che all’inizio era molto rigido e sulle sue, si scioglie in fretta, a causa dell’alcol e dell’amicizia. Hildrid si rilassa, poiché lo teneva stretto a sé per evitare che cercasse guai. C’è anche un breve siparietto tra lei e Einar, che le chiede informazioni sulla sua gravidanza.
Vigdis, prende un attimo da parte sua zia Asny per chiarire la faccenda dell’eredità, per la quale ha portato sua madre Asny (e Harek) davanti a Ulf, il goði: vuole chiarire che non c’è astio verso i suoi zii, ma solo la volontà di tutelarsi in vista di un futuro matrimonio suo (e di quello di sua madre). La zia la rassicura che nessuno le serba rancore per quello, e che potranno discutere con calma delle divisioni in un secondo momento.
Inoltre, parlando con sua zia, Vigdis nota che nasconde qualcosa e
guardando nel suo cuore mi chiede “Come posso fare per farmelo dire?”. Io le rispondo che basterebbe chiederle con discrezione che cosa la turbi e, chiestoglielo, Asny le dice che è turbata per il rapporto conflittuale tra sua figlia Vermund e il marito Thror. Vigdis la rintuzza, facendo riferimento al fatto che l’infedeltà di sua cugina potrebbe essere arrivata alle orecchie del marito; Asny è sorpresa del fatto che Vigdis lo sappia ma, senza formalizzarsi troppo, le confessa che spera che non sia così, altrimenti, conoscendo il temperamento di Thror, del sangue impregnerà la terra.
Finito questo dialogo, Francesca ci chiede se la cosa sia di pubblico dominio, perché lei aveva pensato che fosse solo lei a conoscerlo. Io le dico che per me è una cosa saputa da pochi e chiedo a Talisa e a Francesca se per caso ne abbiano parlato in passato; forse è per quello che Vigdis lo sa. Francesca dice che probabilmente ne hanno parlato, anche se non lo avevamo ancora stabilito. Talisa chiede scusa, se per caso lo avesse dato troppo per scontato e questo potesse aver causato un problema o un malinteso, ma nessuno di noi sembra essersela presa per questa libertà e quindi andiamo avanti senza problemi.
Anzi, decidiamo di tagliare la scena, perché Nikitas necessita di attenzione.