Allora, questa è più che altro una domanda di design del gioco, per la quale non ho una vera e propria risposta e, anzi, mi sono messo a ragionarci adesso per la prima volta per tentare di risponderti. Ecco come la vedo.
Una volta Raffaele Manzo, parlando dei giochi di Jason Morningstar, rispose in maniera molto interessante a una mia affermazione, con la quale dicevo che mi sembrava che i suoi giochi mettessero in moto una specie di “bilancia karmica” sui personaggi: mi disse che Jason stesso gli aveva risposto a un’osservazione simile paragonando quel meccanismo a quello presente nei film di Kurt Vonnegut.
Premesso che di Kurt Vonnegut ho letto solo
Mattatoio n. 5 e non ho visto nessun film, cosa avrà voluto dire Jason con quella risposta? Secondo me, quello che voleva dire Jason, in
Fiasco, si declina in questo modo: nella fase centrale del gioco si verifica la Crisi, che è appunto la fase della quale parli tu. Si tratta della fase centrale del gioco, sia come numero di scene sia tematicamente, perché da questo momento in poi, se le cose stavano andando a rotoli, tutto dovrebbe precipitare in maniera ancora più inesorabile. I giocatori raccolgono i loro dadi e li sommano algebricamente: prima i bianchi con i bianchi e poi il totale parziale più alto dei due si sottrae a quello dell’altro colore.
Ma perché si procede così? Durante il primo atto, i dadi (di qualunque colore essi siano) lasciano la mano giocatore del personaggio che ha ottenuto quei risultati per essere consegnati nelle mani di altri giocatori. Può succedere che qualcuno si ritrovi ad avere parecchi dadi bianchi o parecchi dadi neri e quindi, potenzialmente, nel secondo atto potrebbe voler giocare per ottenere sempre più dadi dello stesso colore, cercando in questo modo di avere risultati alti di uno qualsiasi dei due colori, durante il sipario. Tuttavia, in questa fase centrale Jason ha piazzato un primo momento di incertezza legato ai dadi: i giocatori li tirano e chi fa i totali definitivi più alti nei due colori ha il diritto di decidere quali saranno i due elementi della Crisi.
Perché mai Jason avrà fatto questa scelta? Secondo me vuole dirci “Lanciami pure addosso tanti dadi bianchi o neri, compagno giocatore; sappi solo che in questo modo mi stai dando il potere potenziale di decidere gli elementi della Crisi”. In definitiva, è semplicemente un meccanismo molto elegante di generazione casuale di elementi della storia, che si basa su chi ha avuto più dadi dei due colori nel primo atto e che nel secondo atto potrà potenzialmente lavorare per ottenere altri dadi di quel colore, per ottenere un sipario per lui più desiderabile.
Due note finali:
- Nella mia esperienza, non ha senso giocare a Fiasco così “strategicamente”, cercando un dato finale per il proprio personaggio: i dadi sono troppo casuali e vi tradiranno inesorabilmente. Inoltre, giocando così, rischierete di fare brutte scelte in fiction (a vostro personale giudizio), solo per ottenere un vantaggio “meccanico” per il vostro personaggio. A mio avviso, non è questo lo spirito di Fiasco: giocate invece con lo spirito dello sceneggiatore e fate scelte che porteranno a situazioni che vi piacerebbe vedere in un film di umorismo nero.
- Gioca il gioco per come è scritto. La tua domanda è legittima e ha senso cercare di capire il gioco, ma ti sconsiglio fortemente di cambiare questa regola: potresti cambiare gli equilibri nascosti del gioco in modi potenzialmente disfunzionali e non facili da prevedere.