Autore Topic: [Sagas of the Icelanders] Westward – 4ª sessione  (Letto 2648 volte)

Daniele Di Rubbo

  • Membro
  • Daniele Di Rubbo
    • Mostra profilo
    • Geecko on the Wall
Come sempre, anche all’inizio di questa sessione, tiriamo le mosse Man’s work di Skallagrim e Running the house di Hildrid. Nikitas ottiene un 7-9 e si accontenta di 1 lavoro, mentre Francesca ottiene un 10+ e guadagna un ulteriore 1 argento, andando alla notevole somma di 5 argento.

Facciamo la mossa di inizio sessione, ma nessuno vuole cambiare le proprie relazioni, per cui stiamo bene così. Poi io, tenendo fede al proposito della sessione precedente, incomincio a mettere in scena Vigdis.


1ª scena: Vigdis incontra sua madre Jorunn

Questa scena inizia con Vigdis che si sta recando con sua zia Asny a trovare sua madre Jorunn, che vive presso il cognato Einar, marito di Asny. Quando arrivano, le accoglie proprio Einar, che sùbito saluta la nipote Vigdis e la interroga sul tema a lei più familiare (“Quando ti risposerai? e con chi?”), ma, quando Vigdis lo informa del tentativo di stupro a danno di sua moglie Asny, tutte le sue attenzioni si spostano completamente sulla moglie.

Vigdis lascia i due sposi a chiarirsi ed entra in casa dove, appesa a una parete, vede la spada di suo padre Snorri e, sotto di essa, assisa a lavorare al telaio, sua madre Jorunn. La donna la riconosce, ma la accoglie piuttosto freddamente, non andandole neanche in contro. Anche Vigdis ha un atteggiamento freddo nei confronti della madre. Le due donne parlano della proposta di matrimonio che Harek ha fatto a Jorunn; Talisa usa la mossa per guardare nel cuore di Jorunn e mi chiede “Come potrei far sì che il tuo personaggio non sposi Harek?” e viene a sapere che, in parte, Jorunn ha l’ambizione di sposare un uomo ricco e potente, ma se ne trovasse un altro che non fosse Harek, sposerebbe lui al suo posto. D’altra parte, da quando Jorunn è rimasta da sola e Vigdis non ha voluto risposarsi, occorre che ci sia qualche altro uomo a badare alla famiglia di Jorunn. E poi, ora è troppo tardi: se Jorunn ritrattasse la sua posizione ora, Harek troverebbe sicuramente il modo di vendicarsi aspramente. In poche parole: non ci sono molte cose che Vigdis possa fare per non far sposare sua madre con Harek.

Vigdis avvisa anche la madre del tentativo di stupro a danno della zia Asny, sorella di Jorunn; Jorunn sbianca e dice che andrà a parlare con Harek dell’accaduto. Vigdis si offre di andare con lei, poiché anche lei deve parlare con Harek, siccome ha ucciso Koll, un suo huscarl, per difendere la zia. Guarda di nuovo nel cuore di sua madre e mi chiede “Cosa vorrebbe che facessi il tuo personaggio?”. Jorunn vorrebbe che Vigdis si contenesse da Harek e non facesse scoppiare ulteriori conflitti.

La scena si chiude con Vigdis e Jorunn che si recano da Harek.


2ª scena: Hildrid accompagna Gyda da Helga, la seiðkona

Hildrid e Gyda si trovano davanti alla grotta di Helga. Discutono per un attimo: Gyda dice che chiederanno aiuto alla strega e, nel mentre, lasceranno nella sua grotta il sacchetto con le rune rubato da Gyda, per far sì che non se ne accorga. Tuttavia, Hildrid consiglia alla sorella di consegnare direttamente il sacchetto a Helga, scusandosi direttamente e senza usare sotterfugi: infatti, se la strega le scoprisse, potrebbe maledirle. Gyda concorda con la sorella e le due entrano.

All’interno, trovano Helga vicino a un pentolone (per il cibo?), si presentano e Gyda si fa avanti, riconsegnandole le rune e scusandosi. Helga le fa segno con la mano di ridargliele e tenta di minacciarle: “Sapete che potrei maledirvi per questo?”. Le due sorelle sono scosse e la supplicano di non farlo. Helga dice che non lo farà e chiede a Gyda cosa voleva fare con le rune; Gyda le risponde che vuole risposte: vuole sapere se è lo spirito della figlia a tormentarle il sonno.

Helga si offre di aiutare le due donne, ma chiede loro se vogliono imparare da lei il seiðr e pescare direttamente loro le rune dal sacchetto. Dopo un attimo di esitazione, Hildrid e Gyda rispondono di sì. A questo punto, si pone un piccolo problema in gioco: io chiedo a Francesca di tirare un tentare il fato, ma Nikitas fa notare che c’è una mossa personalizzata che qui potrebbe attivarsi:

Citazione
Quando vai da Helga in cerca di aiuto o presagi, tira +wyrd.
❧ Con 10+, scegli due.
❧ Con 7-9, scegli uno:
  • il suo operato non va in qualche modo storto
  • non ti chiede in cambio qualcosa di discutibile
  • le Norne non prendono 1 legame con te

Notate che, prima che la mossa si attivasse, i giocatori conoscevano solo l’attivatore della mossa (“Quando vai da Helga in cerca di aiuto o presagi…”). A questo punto svelo la mossa per intero; ci penso un attimo e spiego perché secondo me non si tratta di attivare questa mossa, ma Hildrid in realtà stia tentando il fato. Il senso è questo: se Hildrid fosse andata da Helga e le avesse chiesto di fare cose, allora avrebbe dovuto tirare la mia mossa personalizzata, ma qui è Helga che ha rilanciato e ha chiesto a Hildrid di praticare il seiðr, per cui mi sembra più appropriato tirare per tentare il fato. Nel frattempo Nikitas era caduto dall’hangout, ma Talisa era d’accordo con me, e anche secondo Francesca la decisione aveva senso, per cui abbiamo proceduto così, spiegando la decisione a Nikitas, non appena si è riconnesso.

Francesca tira un 6- e io decido di suggerire una calamità futura come mossa dura. Dalle rune estratte da Hildrid e Gyda il verdetto di Helga è chiaro: la strega sbianca in volto; lo spirito che tormenta i sogni di Gyda è sicuramente quello di Vigdis, sua figlia (la chiama per nome anche se non le era mai stato detto) e, se non troveranno un modo per placarla, essa poterà tremenda sfortuna alla famiglia di Skallgrim, causando carestia, malattia e morte.

Le due sorelle sono scosse e supplicano Helga di aiutarle. Qui Francesca tira la mossa personalizzata riguardante Helga e fa un 7-9. Le spiego la mossa e le varie opzioni, di modo che possa fare una scelta consapevole e, alla fine, opta per l’opzione “non ti chiede in cambio qualcosa di discutibile”, per cui l’operato di Helga non andrà storto e le Norne prenderanno comunque un legame con Hildrid, che segno sùbito. Per tutta risposta, Helga dice che può contattare lo spirito di Vigdis, ma le occorrerà sia il sangue della madre che quello del padre, Skallagrim.

Le due sorelle lasciano la caverna di Helga turbate, chiedendosi come fare per portare alla strega il sangue di Skallagrim.


3ª scena: Skallagrim lavora per Ingolf

Prima di impostare questa scena, chiacchieriamo un attimo. Skallagrim sarebbe a casa da solo, verosimilmente una casa deserta, perché manca Vigdis, Gyda e Hildrid. Io ricordo a Nikitas che la sua scena non deve per forza avvenire rigidamente in contemporanea con quella degli altri. Lui mi dice che gli piacerebbe spendere 1 lavoro per ottenere 1 argento, facendo delle commissioni per qualcuno; Ingolf, Vali o chissà. Ci ragiono un attimo e gli propongo Ingolf; lui accetta.

Imposto la scena così: Skallagrim è presso la casa di Ingolf. È una casa grande come quella di Skallagrim, ma l’uomo vive da solo. Vi ricordo anche che Ingolf è il promesso sposo di Hildrid. Ingolf ha chiamato Skallagrim per riparare il tetto della sua casa, offrendogli un compenso in cambio (dico a Nikitas di segnarsi 1 argento).

Skallagrim prende buona l’occasione per chiedere a Ingolf di fargli da testimone, insieme al figlio Njal, per quando dovrà riporre nella posizione esatta la pietra elfica. Ingolf accetta e commenta sulla fama di taccagno di Ulf, il goði. Poi i due si mettono a parlare di Hildrid e Skallagrim gli chiede quando intende sposarsi con la cognata.

All’inizio della scena, avevo detto a Francesca che in qualunque momento sarebbe potuta arrivare lì con Hildrid. Ed è proprio in questo momento che Francesca decide di far entrare Hildrid, troncando a metà la conversazione dei due uomini. Qui mi trovo un po’ così, perché non avevo pensato a come far comportare Ingolf nei confronti di Hildrid, ma seguo l’istinto e faccio qualche domanda a Francesca per capire meglio che tipo è questo Ingolf (che era emerso solo nelle relazioni iniziali di Aki, che adesso non fa più parte del cast dei PG). Me ne faccio un’idea abbastanza chiara e, istintivamente, lo gioco come un uomo quasi cordiale con Hildrid, anche se sembra abbastanza impacciato nelle relazioni con gli altri, specie quelle “sentimentali”.

Ingolf offre dell’idromèle ai suoi due ospiti e si soffermano a parlare un poco al tavolo. In questa scena non ricordo l’uso di mosse da parte di chicchessia, ma potrei benissimo sbagliarmi; fatto sta che, a un certo punto, Skallagrim e Hildrid si congedano e tornano assieme verso casa.


4ª scena: Skallagrim e Hildrid parlano, mentre tornano verso casa

Questa scena è scaturita direttamente, in maniera fluida, da quella precedente. Evidentemente, Skallagrim e Hildrid avevano bisogno di parlare privatamente, e si sono presi il loro tempo in questo spezzone, laddove se non avessero detto nulla avrei semplicemente tagliato la scena. Qui la presento come una scena a parte, siccome è stata molto significativa e aveva una location a parte e un contenuto diverso rispetto alla precedente, ma vi assicuro che in gioco c’è stata una continuità assoluta con la scena precedente.

Sia Skallgrim che Hildrid vogliono qualcosa dall’altro. Skallagrim vuole sapere da Hildrid come può ottenere la sua terra boschiva per annetterla alla sua fattoria. Spende un legame e guarda nel suo cuore chiedendole come può fare per convincere il suo PG a concedergliela. Francesca fa rispondere direttamente Hildrid: la terra costituisce l’eredità e la dote di Hildrid, ma lei pensava già di lasciarne una buona parte a disposizione del cognato, una volta sposatasi.

Hildrid, invece, comincia a parlare al cognato del fatto che sua sorella Gyda sia turbata dalla morte della figlia, nonostante sia quasi passato un anno. Skallagrim confessa che la tragedia li ha allontanati, ma da quello che dice, pare quasi che sia più per volontà della moglie che per volontà sua. Insomma, Hildrid propone a Skallagrim di permettere alla moglie di ricorrere alla seiðkona; Skallagrim non è tanto dell’idea, perché considera cose come la stregoneria sciocchezze atte più a far credere di avere nuovi problemi che a risolvere quelli già esistenti.

Qui Hildrid, a mio avviso, sta sbloccando la mossa per spingere un uomo all’azione. Anche gli altri sono d’accordo; Francesca tira e (se non ricordo male) ottiene un 7-9; Francesca dice che se Skallagrim accetterà, otterrà anche 1 legame con Hildrid. Nikitas decide che Skallagrim accetta e noi chiudiamo la scena.


5ª scena: Vigdis incontra Harek con sua madre Jorunn

Vigdis e Jorunn arrivano presso la grande estensione di terra che ora appartiene a Harek, ma che un tempo era di Skallgrim e di altri piccoli proprietari. Ha un sacco di servi, di huscarl e di uomini alle sue dipendenze; la sua casa “principale” un tempo era di Skallagrim e della sua famiglia, e al suo inrerno viveva anche Vigdis col marito Olvir. Sùbito chiedo a Talisa che effetto le faccia essere lì e vedere la sua vecchia casa trasformata nella dimora di una persona odiata: lei mi risponde che è qualcosa di spiacevole e turbante.

Le due donne si fanno largo tra gli uomini di Harek e il loro capo si fa avanti per andare loro incontro; evidentemente era stato avvisato da uno dei suoi servitori. Harek si mostra eccessivamente cordiale, anche se non risparmia qualche frecciatina molto venata a Vigdis. Vigdis risponde presentando i fatti e il tentativo di stupro a danno di sua zia, con la conseguente morte di Koll. Harek si mostra molto dispiaciuto per l’accaduto e assicura a Jorunn che farà tutto il possibile per rimediare a questa brutta situazione.

Vigdis aggiunge anche che Ulf, il goði, lo vorrebbe al suo cospetto per formalizzare la cosa. Harek dice che non ha bisogno di un goði per tenere fede alla sua parola (ricordate il racconto sull’origine del suo soprannome – “il Senzadio” – svelato durante la sessione precedente?), ma Vigdis non si accontenta e parla per spronarlo all’azione, ottenendo un 7-9. Talisa decide che l’onore di Harek sarà in questione se si rifiuterà di andare dal goði.

Ok, Harek è un PNG e non può accedere alla mossa da tirare quando il proprio onore è in questione, tuttavia io ho due prìncipi che mi dicono di gettarli (in questo caso i PNG) in pasto alle fauci del tempo e che talvolta, devo cedere le redini. In questo caso, devo mettermi nella testa di Harek e pensare che, se non andrà dal goði, apparirà  complice di Koll, specie agli occhi di Jorunn, ragion per cui decido che suo malgrado accetta di andare da Ulf, come propostogli da Vigdis.

La scena termina quando Harek invita le due donne a godere della sua ospitalità; Jorunn, ovviamente, accetta, mentre Vigdis lo ringrazia per la proposta, ma lascia la sua casa con la scusa di impegni impellenti. E qui finisce la scena, e anche la nostra sessione.


Conclusioni

In questa sessione ho cercato di mettere un po’ di eventi in moto. Dopo l’uscita di Aki dal cast dei PG mi ci è voluta la sessione precedente e questa per ricalibrare le cose e vedere da che parte avrebbero tirato i legami nuovi e vecchi: abbiamo visto l’ingresso di Ingolf, sul quale dovrò lavorare a causa della nuova importanza datagli da Hildrid; abbiamo finalmente visto persone del calibro di Jorunn Harek che, è innegabile, avranno un’importanza fondamentale, soprattutto se avete presenti i miei fronti.

Nella prossima sessione vedremo come un’appendice degli eventi accaduti nella terza sessione diventerà di importanza fondamentale per la nostra saga.