Autore Topic: [Decalogo] i consigli di Zio Michele per Bacchanalia  (Letto 7308 volte)

Michele Gelli

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Ad Arconate ho fatto tre partire di Bacchanalia (di infilata) di cui due come giocatore e una come facilitatore (per permettere alla gente di finire per tempo).  Le partite mi hanno ispirato un paio di consigli ulteriori per coloro che vogliono spremere dal gioco il massimo divertimento possibile.


Partite preoccupati
Non siete col vostro Amans e la cosa NON è regolare. Magari non è particolarmente drammatica, ma è in qualche modo preoccupante. Siete soli per un motivo anche banalissimo come “è andato a prendere un panino”? Siete *come minimo* alla fase “quanto cavolo ci mette?” e sull’orlo di arrivare a quella “non gli sarà successo qualcosa?”. Appena il baccanale sorpassa i limiti della folcloristica fiera paesana e/o si vedono in giro i primi soldati, la preoccupazione e la fretta di riunirsi devono diventare tangibili.
Ricordare sempre che dalla terza apparizione delle Parche, i miles accoppano la gente. Fretta ne avete e nella storia questo si deve vedere.


Trovatevi una donna
Anche se le partite di cui sopra hanno smentito che si tratti di una regola generale, ho potuto notare che in linea di massima giocare fra soli uomini porta a liberare il piccola Lando Buzzanca che alberga nel profondo di ognuno di noi.  Questo non obbligatoriamente è un male, ma tende a rendere la vicenda estremamente scollacciata e molto monocorde. La presenza di una ragazza *sperimentalmente* porta una varietà maggiore nelle situazioni che vengono raccontate, è un grosso aiuto alla creatività e porta a partite più coinvolgenti.


Non è sempre sesso
“Decadenza” è una parola ampia. MOLTO ampia. Non vuole obbligatoriamente dire sesso: per quello ci sono i satiri. Decadenza è anche vedere i baccanti che non pagano il conto, gli ubriachi accasciarsi (o fare di peggio) per strada, figure di autorità venire meno ai loro ruoli (la matrona che trascura i figli), etc. A seconda delle situazioni può voler dire malcostume, violenza, sregolatezza, dabbenaggine, incoscienza o mille altre cose. Non obbligatoriamente sesso. Esplorate questi sinonimi.


Andate piano. I mean it.
Se al primo giro già raccontate di cenere che piove dal cielo, cani e gatti che convivono, sacrifici umani etc. che farete al terzo? Lo so che è un concetto spiegato a ripetizione nel manuale, ma evidentemente non abbastanza. ANDATE PIANO.
 
Cito a memoria una scena di ieri, che nella sua parte di Pluto è stata *molto* disturbante. Sono rialzi fatti bene, peraltro da due giocatori che guardavano la stessa scena da due punti diversi.
Nella taverna giovinastri schiamazzano alticci a metà pomeriggio (primo segno di baccanale raccontato dal giocatore che ha Bacco) -> in una scena molto Animal House, uno prende di prepotenza l’anfora alla cameriera e attacca a bere al collo, versandosi litri di vino addosso, incitato dai presenti (aumenta decadenza) -> una ragazza sale sul tavolo visibilmente brilla e inizia a ballare (aumenta decadenza)  -> lo stesso ragazzo di prima tenta di salire, ma è fatto come un balcone e cade fra l’ilarità generale (aumentata decadenza) -> alcuni ragazzi, “carburati” dal vino,  vengono alle mani per futili motivi (aumenta decadenza) -> nella foga della lotta, un giovane viene spinto oltre il parapetto nel dirupo e muore sfracellato (Pluto) -> tutti ridono (aumenta decadenza, in maniera assolutamente disturbante ma MOLTO interessante).


Sfioratevi, ma non incontratevi.
Le coppie percorreranno Bertinoro in lungo e in largo. È bellissimo che si sfiorino (Pippo passa esattamente dove un attimo prima Topolino e Minnie sono fuggiti dai soldati), ma non è altrettanto bello che si trovino. Cioè, può essere bello, ma diventa un balletto sulle punte. NON fate interagire le coppie e fate in modo che tutte le descrizioni che fate non leghino (se non in maniera estremamente blanda) gli altri che con voi condividono la location.

Se Pippo che è in piazza dice “una signorina balla al ritmo dei musici” e Paperino (che è nella stessa piazza) dice “la danza è sempre più frenetica. La signorina è sempre più sensuale e sudata. Si raduna un capannello di persone.” È ok. Anzi, Paperino ha reincorporato elementi raccontati da Pippo (che è proprio premiato dal gioco).
Ma che Paperino dica “vedo il personaggio di Pippo andare e baciare la signorina” non va proprio bene. È contro le regole. Non potete descrivere quello che fanno PG (personaggio principale e amans) degli altri, neppure se questo avviene attraverso personaggi “terzi” (il soldato pesta a sangue il personaggio di Pippo). Se proprio volete e la situazione lo permette, potete fare una descrizione che in qualche modo “inviti” il personaggio del vostro amico, ma senza forzare la mano.

“Arriva una folla di giovani vocianti che offre da bere a tutti presenti” è ok. Sta poi a Pippo vedere se usare o meno questo spunto. È ok anche dire “la signorina si struscia con gli astanti invitandoli a seguirla nella danza, e si dirige verso il personaggio di Pippo” perché poi Pippo (che magari aveva un’altra idea) può declinare il suggerimento senza uscirne in qualche modo “compromesso”. Ad esempio: “Un giovane mi porge una coppa, ma rifiuto con garbo. Questo mi guarda come se fossi uno che non sa proprio come ci si diverte e offre la stessa coppa al tizio di fianco a me. Io <faccio questo e quest’altro>”  “la ballerina mi prender la mano, accenno un paio di passi ma, prima che mi porti in mezzo al capannello, passo la mano ad un giovane che non aspettava altro. Poi io <faccio questo e quello>”

Quando però ricevete un suggerimento simile, considerate sempre di accettarlo. Chissà dove si può andare a finire partendo da quel filo logico…


Non è una gita allo zoo.
Se prendete il baccanale come una passeggiata in un freak show a vedere le bestie strane, TUTTO vi scivola addosso. E dopo un poco (molto poco) diventa noioso. È come passare da una gabbia all’altra: in taverna c’è la gabbia della gente fa la doccia nel vino. In pizza quella delle signorine ignude che ballano sui tavoli. Nella via laterale quella delle coppiette che fanno le coppiette. Scendendo la collina quella dei sacrifici umani. E via discorrendo. Se il vostro personaggio passeggia fra le gabbie senza essere effettivamente coinvolto, non c’è succo.


Molto meglio se le signorine ignude lo trascinano a forza sui tavoli. E se il personaggio prova a rifiutare di bere, ma un robusto energumeno lo convince che è meglio non rifiutare le offerte. Se viene travolto dal baccanale. O sedotto, chi lo può dire. In ogni caso non deve guardare le scene, ma esserci in mezzo.
Come tutte le cose, anche questa è meglio se non diventa una regola meccanica. Soprattutto all’inizio, prima che gli eventi si mettano in moto, visitare una gabbia o due può dare il tono alla storia ed aiutare a mettere un poco di carne al fuoco. Una visita a una gabbia (nella piazza succede di tutto e di più, ma in un angolino i personaggi fanno questo e quello in relativa calma) può anche servire più avanti a dare un attimo di tregua ai personaggi, che magari devono parlarsi, leccarsi le ferite, rimetter in ordine le idee, etc.


Un’altra cosa che ho visto capitare è che quando si cambia location le persone tendono a creare una situazione completamente differente con personaggi totalmente nuovi (è per questo che mi è venuto da chiamarle “gabbie” allo zoo). Che va bene, per carità, basta che sia chiaro che non è obbligatorio. La gente si può muovere. Gli stessi baccanti che stavano in piazza possono spostarsi in taverna. Gli stessi ragazzi ubriachi che erano nel vicolo buio possono essere ai piedi della collina. La ragazza bionda e/o i soldati possono inseguire il personaggio da una location all’altra.

Interrompete al cliffhanger
Una scena è bello interromperla in un punto che lasci delle domande aperte. Che assolva sì tutti gli obblighi che avete avuto dall’aruspex, ma che non “chiuda” completamente l’episodio. Esempio: vincono i satiri, devo aumentare la decadenza sessuale. “Le due ragazze che nella scena prima erano salite sul tavolo della locanda si lanciano in una danza davvero lasciva. Sono ipnotiche quando si muovono. Quella bionda mi rivolge un ampio sorriso, mi porge la mano e mi invita ad unirmi alla danza.” FINE QUI. Salgo? Non salgo? Il seguito alla prossima puntata!


Keep it simple
Non vi perdete a tentare di fare finezze letterarie, essere sofisticati narratori o costruire trame complesse e raffinate. Cioè, se siete davvero capaci, la cosa non ostacolerà il gioco. Ma ricordate che le carte spingeranno la storia da una parte all’altra anche in maniera ruvida.
Quello che davvero serve per farlo funzionare è creare un personaggio credibile. Anche banale se volete, ma credibile.
Quindi andate con la prima idea che vi viene in testa (che probabilmente è quella migliore), aggiungeteci un dettaglio sensoriale e, se la cosa stuzzica la vostra fantasia o la vostra curiosità, spendete un paio di parole in più su un dettaglio che un altro giocatore possa poi usare.
 
Riprendiamo l’esempio precedente. Salgo? Non Salgo? Supponiamo che il turno successivo dobbiate aumentare la decadenza.


Se di pancia vi viene da dire “sì”, salite. «Mi lascio prendere la mano e la ragazza bionda mi aiuta a salire sul tavolo. Balliamo come incoscienti. Il tavolo traballa e scricchiola sotto il nostro peso.  La sua pelle profuma di ginepro, come alla moda in questo momento. Mi sussurra in un orecchio di chiamarsi Lidia. Le sue mani sono sotto la mia tunica e mi accarezzano il  petto con fare complice ed ammiccante. Mi afferra la testa per baciarmi.»


Se di pancia vi viene da dire “no”, non salite. Ci tenete a essere fedeli al vostro Amans (magari siete cristiani!)? State fuggendo dai soldati e non vi ispira dare spettacolo su un tavolo? Non siete interessati all’articolo (magari il vostro Amans è un altro uomo)? Siete semplicemente imbarazzati? Ricordate che la prima risposta che vi passa per la testa è quella giusta, anche se magari è la più banale.


Hint: ogni tanto può essere divertente far fare una scelta al personaggio e quella opposta al resto del mondo. Il personaggio è imbarazzato? « Sorrido garbatamente ma scuoto la testa. La ragazza ha dei bellissimi occhi azzurri che mi fissano con aria di sfida: non sembra voler accettare un "no" come risposta. Scende dal tavolo e comincia a ballare specificamente per me, tentando di provocarmi in maniera molto esplicita. In capo a niente, con movimenti sensuali e aggraziati, si lascia cadere la tunica. Tutta la taverna ci guarda e ci incita a tempo con la musica.»


Non è necessario scrivere un capitolo di un romanzo. Non serve raccontare un evento lungo e complesso. Basta un episodio (anche piccolo) dove succeda qualcosa (preferibilmente ma non obbligatoriamente al personaggio) che mandi avanti la storia in qualche modo.


Come è fatta Bertinoro
È in cima ad una collina talmente alta che si vece il mare. È in una posizione facilmente difendibile. Ha parti piane o comunque abbastanza pianeggianti dove si possa costruire una città. È circondata di vigneti. Ha le terme a due passi.
Non fatevi altri problemi

Quanto è grande Bertinoro? La risposta è sempre “abbastanza”.


Quante persone possono esserci? Tutte quelle che servono. Per quella specifica occasione la collina pullula di gente. Sono baccanti arrivati al seguito del Baccanale? Può essere. Magari ci sono anche facce particolarmente esotiche. Sono tutti gli abitanti delle colline vicine che hanno visto / sentito l’eco della festa e si vogliono aggregare? Può essere. Il clamore del baccanale ha attirato mercanti e carovane dalla Via Emilia? Può essere.


Avete bisogno di un tempio di Giove con relativo sacerdote? Se nessun giocatore ha detto qualcosa in contrario prima, c’è. Magari non il pantheon, magari di legno, ma c’è. Non c’è mai stato un tempio di giove a Bertinoro? Chi se ne frega? Non sono mai esistiti i profumi al ginepro? Doppio “Chi se ne frega?”.


Usare gli dei con parsimonia.
Cioè, nulla vi impedisce di dire che Minerva scende li, di fronte  a voi, con contorno di lampi e botti e vi dice “fai questo, fai quello”. Ma  sono cose da usare con una certa parsimonia. Altrimenti diventa una visita guidata allo zoo. Se proprio volete che gli dei mettano le zampacce negli affari degli amanti in maniera tanto sfacciata, fatelo attraverso le loro “emanazioni”. Segni, simboli, sogni, etc. Altrimenti non solo è una visita guidata, ma i personaggi hanno anche un sacco di ottime scuse per pulirsi la coscienza (me lo ha detto Minerva, che ci posso fare io?)
Questo non toglie che quando ci vuole ci vuole. Ma se lo usate con MOLTA parsimonia, la volta che poi uno degli dei appare effettivamente farà molta più impressione.
« Ultima modifica: 2012-12-04 13:55:59 da Michele Gelli »
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Rodrigo

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Re:[Decalogo] i consigli di Zio Michele per Bacchanalia
« Risposta #1 il: 2012-12-03 16:37:33 »
Ottimi consigli.
Posso suggerire di sostituire Pluto (l'amico di Topolino) con un altro personaggio? Pluto è usato poso prima per indicare il Dio ^_^
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Re:[Decalogo] i consigli di Zio Michele per Bacchanalia
« Risposta #2 il: 2012-12-03 18:30:04 »
It's awesome to see the game getting so much play that people are sharing advice. The dice version I've been selling for years still never got enough play in the English language scene for this to happen. It is exceptionally gratifying as a creator to have the creative engine of the game validated like this.

Paul

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Re:[Decalogo] i consigli di Zio Michele per Bacchanalia
« Risposta #3 il: 2012-12-03 18:44:55 »
We're happy to be of help, Paul! ^_^
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Re:[Decalogo] i consigli di Zio Michele per Bacchanalia
« Risposta #4 il: 2012-12-03 18:45:35 »
Io, Simone e Elia un nostro amico abbiamo fatto una giocata un po' di settimane fa.
Elia ha scelto di non fare un umano ma un cinocefalo, che aveva trovato qualcuno che lo amava nonostante quello che fosse e devo dire che ha avuto un bel finale!

Cinocefalo in italiano

Cynocephaly English

Io invece ho cercato di uscire dal negozio in cui ero, ma Bacco mi ha praticamente bloccata lì assieme a lui per poi portarmi via. Non potevo mai cambiare luogo e appena ho potuto ho raggiunto il mio end-game... Persa nel baccanale. =__=
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Re:[Decalogo] i consigli di Zio Michele per Bacchanalia
« Risposta #5 il: 2012-12-03 23:13:23 »
Io, Simone e Elia un nostro amico abbiamo fatto una giocata un po' di settimane fa.
Elia ha scelto di non fare un umano ma un cinocefalo, che aveva trovato qualcuno che lo amava nonostante quello che fosse e devo dire che ha avuto un bel finale!


MA È UNA COSA GENIALE!!!
Posso giocare addirittura il Satiro, la Ninfa, o persino una Lamia! Devo provarci!
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Re:[Decalogo] i consigli di Zio Michele per Bacchanalia
« Risposta #6 il: 2012-12-03 23:25:50 »
Mmmmm... mi lascia perplesso il giocare una creatura sovrannaturale, che magari già da subito ha comportamenti particolarmente violenti o decadenti...  Secondo me è meglio partire da umani.

Niente impedisce di descrivere la trasformazione in seguito, per effetto di bacco o altri dei (trasformarsi in un satiro è un escalation di decadenza, mi pare...  8)   )
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Re:[Decalogo] i consigli di Zio Michele per Bacchanalia
« Risposta #7 il: 2012-12-03 23:39:06 »
Verissimo!

E niente mi vieta di partire già come una creatura sovrannaturale con comportamenti violenti e decadenti (o anche no, magari sto giocando il Satiro che cerca di lasciarsi alle spalle il Corteo u.u)... se saprò escalare abbastanza.
Significa soltanto partite direttamente ad un livello di decadenza più alto, con tutte le conseguenze e i rischi che ciò comporta (come da punto 4). Ma se me la sento di affrontarlo...
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Giulia Cursi

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Re:[Decalogo] i consigli di Zio Michele per Bacchanalia
« Risposta #8 il: 2012-12-04 09:23:33 »
In realtà non era molto diverso da noi, ma per il suo aspetto veniva visto come un portatore di sciagure o una bestia pericolosa. Ha cercato sempre di non essere visto, poi quando il baccanale è arrivato in città si è sentito di andare in giro, visto che c'era un sacco di gente travestita da animali (all'inizio).

Però alla fine la decadenza non è arrivata a livelli inaccettabili per me, quindi è andata bene.
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Michele Gelli

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Re:[Decalogo] i consigli di Zio Michele per Bacchanalia
« Risposta #9 il: 2012-12-04 13:40:39 »
Per fare una cosa nuova ed originale (per me) ho fatto le modifiche indicate da Paolo ed ho arricchito di un paio di punti il decalogo per farlo arrivare effettivamente a 10 punti. Buona lettura.
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Rodrigo

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Re:[Decalogo] i consigli di Zio Michele per Bacchanalia
« Risposta #10 il: 2012-12-04 15:47:34 »
Per fare una cosa nuova ed originale (per me) ho fatto le modifiche indicate da Paolo ed ho arricchito di un paio di punti il decalogo per farlo arrivare effettivamente a 10 punti. Buona lettura.
Grazie.
Ora posso togliermi dalla testa l'immagine di un baccanale con Topolino, Pippo e il loro cane: Plutone dio degli inferi. ^_^

Comunque grazie anche del post che è molto utile
Paolo Cecchetto, proud owner of the Paper & Plastic blog.