Autore Topic: [3:16] Dopo la prima partita mordi e fuggi...  (Letto 20641 volte)

Ezio

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[3:16] Dopo la prima partita mordi e fuggi...
« il: 2011-09-20 20:22:43 »
So che qualcuno ha provato questo gioco, e so pure che Gregor ci segue ogni tanto, quindi spero di trovare qualche risposta ^^
Nel caso appaia un Gregor selvatico mi metto a disposizione per chi avesse bisogno di una mano con l'inglese (anzi, lo scozzese) :-P
 
Allora, veniamo al contesto.
 
3:16 è un gioco che non mi aveva mai ispirato, a pelle. Poi, chissà perché, a GnoccoCon decido, di slancio, di comprare il manuale.
Lo leggo e mi intriga. Mi sembra qualcosa di vicino a "Agon fatto bene", ma c'è qualcosa in più. Noto che l'arma più potente in assoluto di uno space marine non è il fucile al plasma, ma è approfondire un po' il proprio personaggio, dirci chi è e dargli una terza dimensione.
 
Domenica, durante uno splendido week end eno-gastronomico-piemontese (che conclude una splendida settimana eno-gastronomica-umbra che seguiva un week end biasoloso... ho lo stomaco a pezzi persino io) lo proviamo, io, che gioco da GM, Lavinia, Andrea e Debora (meglio noti come i cosplayer da Cani :-P)
 
Abbiamo giocato POCO, soltanto un paio d'ore, e un singolo pianeta solo un "esperimento" col gioco, però devo dire che adesso sono ancora più interessato ad approfondirlo: l'inumanità della situazione (ragazzi mandati a distruggere la vita nel cosmo perché potrebbe, un giorno, minacciare l'utopia terrestre. E che Terra non vuole più perché sono, nel frattempo, diventati violenti inadatti all'utopia) spinge, trattando i personaggi come persone reali, a reazioni piuttosto forti. Il semplice fatto che il loro diretto superiore fosse uno stronzo (come da indicazioni da manuale), ha portato i giocatori a chiedersi: "Ma perché cazzo sto rischiando la vita per quel coglione? Se lo ammazzo divento io Tenente e non mando i miei ragazzi a morire".
Insomma, dopo un solo pianeta (su una campagna che dovrebbe contenerne una ventina) il gioco mi intriga ancora di più, voglio giocarlo ancora, e rivela una profondità che non sospettavo. Fin dove si spingeranno i PG? Cosa vuol dire per loro l'utopia terrestre? Per cosa sono disposti ad ammazzare? Sono disposti a tollerare il genocidio di una razza pacifica? Il fine giustifica i mezzi?
 
Veniamo ai dubbi un po' più tecnici:
 
- Come si gestiscono le situazioni in cui ci si prepara per l'incontro? Quando il Sergente ha disposto i suoi uomini a cerchio, con in mezzo i feriti, gli ho fatto tirare NFA e, su un successo, gli ho attribuito un +1 al tiro successivo.
Oppure quella volta che ha usato i rottami delle armature dei morti per creare delle mine elettrostatiche per confondere i sensi elettrici degli alieni (squali sotterranei del deserto) gli ho fatto tirare NFA e, su successo, gli ho garantito un +1 quando ha usato le mine per un tiro di Dominanza.
Rileggendo il manuale mi è sembrato che forse non avrei dovuto chiedere il tiro. Hanno speso tempo a utilizzare il proprio equipaggiamento (nel primo caso il manuale da campo e i sistemi di coordinamento tattico delle armatur, nel secondo i rottami delle armature), e questo dovrebbe conferirgli un +1 automatico. O no?
 
- Esiste un modo per far "mordere" un po' di più l'ambiente e la fiction? Mi è piaciuto descrivere la truppa che avanza in una tempesta di sabbia e gli squali che ne approfittano per attaccare, ma al di là della descrizione figa non è servito a niente, il sistema di gioco non ne è stato modificato.
Sarebbe stato opportuno dare un +1 agli Alieni per il vantaggio? Oppure negare il tiro di Dominanza e chiamare un'imboscata automatica perché la squadra NON POTEVA essere all'erta in quella situazione (e non aveva fatto molto per esserlo)?
 
- Verso la fine il Caporale di Debora ha fatto una gran cosa che gli è valsa una Spada Scarlatta a fine gioco. Mentre la squadra entrava nell'alveare degli alieni lei ha attirato le guardie aliene e ha attivato il sistema di autodistruzione dell'armatura per farle saltare in aria (dato che il manuale invita a creare nuove funzioni per l'armatura...). Sul momento abbiamo gestito la cosa invitando Debora a chiamare un flashback e ad acquisire la Forza "Spirito di Sacrificio", e ha funzionato bene, ma se Debora non avesse voluto o potuto usare quel Flashback? Improvvisare i kill dell'Armatura non mi pare molto carino. Come gestire la situazione in questo caso?
 
- Le promozioni sul campo sono a catena? Se il Sergente muore il Caporare diventa Sargente, ok... ma il Soldato Semplice diventa Caporale?
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Alessandro Piroddi (Hasimir)

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Re:[3:16] Dopo la prima partita mordi e fuggi...
« Risposta #1 il: 2011-09-22 14:14:24 »

ThreeSixteen mi ha sempre attirato ma durante la singola partita che vi feci riscontrai un problema sentito (a quanto pare) da molti...
l'inumanità della situazione [...] spinge, trattando i personaggi come persone reali, a reazioni piuttosto forti.
Il semplice fatto che il loro diretto superiore fosse uno stronzo (come da indicazioni da manuale), ha portato i giocatori a chiedersi: "Ma perché cazzo sto rischiando la vita per quel coglione? Se lo ammazzo divento io Tenente e non mando i miei ragazzi a morire".
Insomma, dopo un solo pianeta (su una campagna che dovrebbe contenerne una ventina) il gioco mi intriga ancora di più, voglio giocarlo ancora, e rivela una profondità che non sospettavo. Fin dove si spingeranno i PG? Cosa vuol dire per loro l'utopia terrestre? Per cosa sono disposti ad ammazzare? Sono disposti a tollerare il genocidio di una razza pacifica? Il fine giustifica i mezzi?


E se questo non accade?
Nella mia partita IO, che avevo letto il manuale e quindi la fluff riguardante tali presupposto, mi sono calato in tale mentalità ... ma i giocatori hanno sentito poco o nulla di tutto ciò, limitandosi a giocare al massacro senza particolare pathos.


Ci sono meccaniche che effettivamente spingolo al risultato "appassionato" e che io mi sono perso per strada?
O dipende tutto da una coordinazione di gusti e intenti a monte?
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Edison Carter

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Re:[3:16] Dopo la prima partita mordi e fuggi...
« Risposta #2 il: 2011-09-22 14:52:59 »
Stesso problema anch'io. Se ne sono un po' fregati. Forse avrebbero dovuto leggere il manuale. Dorse avrei dovuto rimarcare di più la cosa.
Fatto sta...
Ne approfitto per chiedere una cosa: ma è uscita una versione nuova delle regole? Mi sembra ci sia qualcosa di diverso, a sentire Ezio. Però è probabile che non mi ricordi tutto; son passati tre anni circa.

Mr. Mario

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Re:[3:16] Dopo la prima partita mordi e fuggi...
« Risposta #3 il: 2011-09-22 14:57:34 »
Ci sono meccaniche che effettivamente spingolo al risultato "appassionato" e che io mi sono perso per strada?
O dipende tutto da una coordinazione di gusti e intenti a monte?

Credo, ma la mia impressione deriva più da una chiacchierata con Gregor che da un attenta lettura del manuale, che sia la seconda, e che sia voluto. Nel senso che una meccanica che portasse a quel risultato sarebbe una presa di posizione fortissima da parte dell'autore. Credo che invece lui abbia appunto voluto lasciare quei bellissimi interrogativi a mezz'aria. E se un giocatore non se li pone? Beh, pazienza. Tutti i soldati nel mondo reale se li pongono?
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

Mauro

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Re:[3:16] Dopo la prima partita mordi e fuggi...
« Risposta #4 il: 2011-09-22 15:13:02 »
Domanda per chi ci ha giocato:
E se un giocatore non se li pone? Beh, pazienza. Tutti i soldati nel mondo reale se li pongono?
Ha senso giocare, se non ce li si pone? Intendo proprio non porseli, non porseli e rispondere "Chi se ne frega".

Suna

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Re:[3:16] Dopo la prima partita mordi e fuggi...
« Risposta #5 il: 2011-09-22 16:25:53 »
L'unica partita mai giocata a questo gioco è finita nel gonzo più atroce, quindi non mi sento di poter dire che ho davvero giocato al gioco. Però una cosa mi viene da pensare. L'ambientazione degli space marines nell'immaginario collettivo dei gamers in genere non mi sembra favorire le riflessioni che il gioco sembra voler incoraggiare nei giocatori (quella citata da Mauro sul 'ma perché dovremmo prendercela con degli alieni pacifici?'), ma tutt'altro, alla sboronaggine testosteronica che l'archetipo impersona. Aggiungerei a questo che da come è scritto il manuale, non mi sembrava affatto suggerire l'atteggiamento che ho appena citato (però vado a memoria qui, l'ho letto qualche tempo fa).

Curiosamente penso che come gioco funzionerebbe mille volte meglio in un'ambientazione storica come la guerra del Vietnam. Anzi mi sembra creato apposta, incluso l'odio per la patria. Penso che con quell'ambientazione l'esperienza di gioco sarebbe radicalmente diversa, e potenzialmente molto, molto migliore...

Mr. Mario

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Re:[3:16] Dopo la prima partita mordi e fuggi...
« Risposta #6 il: 2011-09-22 16:37:07 »
Per Gregor l'italiano è un ostacolo grosso, ma se ne volete discutere con lui, lui avrebbe di che parlarne per ore. Inoltre so di diverse hack che spostano l'ambientazione, una nel Giappone dell'epoca Edo, l'altra ai tempi della decadenza dell'impero romano.

Vi posso dire che più che il Vietnam, che già comincia ad essere lontano dalla percezione collettiva, la sua ispirazione sono stati Afghanistan e Iraq. Però lì si tratterebbe di snudare completamente la metafora.
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

Ezio

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Re:[3:16] Dopo la prima partita mordi e fuggi...
« Risposta #7 il: 2011-09-22 16:51:49 »
quanta carne al fuoco! E io che iniziavo a piangere miseria XD
Comunque vi dico che ho segnalato a Gregor il thread... se vorrà sbattersi con l'italiano. Preferire far venire gli stranieri in Italia che andare io su un forum inglese ^^

Potrei comunque chiedervi di non postare finchè non avrò modo di rispondere stasera?
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Ezio

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Re:[3:16] Dopo la prima partita mordi e fuggi...
« Risposta #8 il: 2011-09-22 17:45:49 »
Noto per la seconda volta  che chiedere per favore di rallentare dare la possibilità a tutti di leggere e tenersi al passo con un thread non serve. Neppure essendo il thread opener.
 
Bene, e allora smetto di chiedere per favore.
Post di Paolo Busi successivo al mio cestinato e thread chiuso fino a quando non avrò tempo di leggere e rispondere.
 
Vorrei ringraziare per la collaborazione, ma stavolta non è il caso.
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Ezio

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Re:[3:16] Dopo la prima partita mordi e fuggi...
« Risposta #9 il: 2011-09-22 22:13:29 »
Thread riaperto
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Fabrizio

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Re:[3:16] Dopo la prima partita mordi e fuggi...
« Risposta #10 il: 2011-09-22 22:28:14 »
Ne approfitto per chiedere una cosa: ma è uscita una versione nuova delle regole?
Che io sappia no, dovrebbero esistere solo la versione del 24H e la versione pubblicata. Devono uscire due "varianti" che raccolgono alcune nuove regole: una è Carnage Amongst the Tribes (3:16 versione fantasy) e AD 316 (3:16 versione antica roma storica). News sui due progetti possono essere pescati su Carnage Amongst the Web.

Rafu

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Re:[3:16] Dopo la prima partita mordi e fuggi...
« Risposta #11 il: 2011-09-22 22:33:11 »
E se questo non accade?
Nella mia partita IO, che avevo letto il manuale e quindi la fluff riguardante tali presupposto, mi sono calato in tale mentalità ... ma i giocatori hanno sentito poco o nulla di tutto ciò, limitandosi a giocare al massacro senza particolare pathos.

Sarò indelicato. Se questo non accade, ciò ti dice qualcosa sulle persone con cui stai giocando, e a mio avviso qualcosa di un po' preoccupante. A seconda delle circostanze, forse io non me la sentirei di continuare a giocare; in ogni caso, mi darebbe da pensare.

Wady

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Re:[3:16] Dopo la prima partita mordi e fuggi...
« Risposta #12 il: 2011-09-22 23:11:25 »
mamma mia Rafu! :o
sono andato avanti anni ad ammazzare goblin a d&d e sterminare clan rivali a Vampiri senza mai pormi domande del genere....non credo che comportarsi così ad un gioco che a prima vista di...mmm...quasi tutti....sembra uno splatter sia indice di personalità deviate. Su dai, stiamo con i piedi per terra....

Ezio

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Re:[3:16] Dopo la prima partita mordi e fuggi...
« Risposta #13 il: 2011-09-22 23:24:15 »
Vi parlo della mia piccola partita e delle riflessioni che ha scatenato.
Ovviamente tutto questo discorso è per lo più un'ipotesi. È il modo in cui ora vedo il gioco, ben prima di averlo provato in maniera completa. Sono, insomma, le mie prime impressioni. Potrei cambiare idea non appena lo approfondisco ^^



Quando ho presentato il gioco l'ho fatto molto apertamente e in maniera abbastanza cinica. Non gli ho detto: "Siete space marines", ma "Siete dei giovani partiti per difendere l'utopia terrestre da una minaccia che forse neanche esiste. Vi siete arruolati per essere eroi e ora siete in una sanguinosissima guerra preventiva contro un nemico che non si è neanche sicuri essere una reale minaccia".
Per un attimo ho pensato di non dare alcuni dettagli, ma poi l'istinto ha prevalso. Gli ho parlato dei Colonnelli e dello Starkiller, del Brigadiere e del Device. Gli ho detto anche degli Ordini del Brigadiere: "Terra non vi vuole indietro. Siete dei violenti bastardi, non fate parte dell'utopia. Vuole che crepiate fra le stelle" "Ma... ma... è stata Terra a farci diventare violenti bastardi, per proteggerla!" "Già."


Ho seguito il manuale e il Tenente che gli ha dato la missione era un ragazzino fresco di accademia e con l'armatura esposta (senza un graffio!) che li ha trattati come degli incompetenti. E anche questo l'ho fatto d'istinto. Sì, il manuale mi aveva detto di farlo, ma mi sono trovato immediatamente a mio agio in quei panni. Già da subito ho ottenuto qualche timida reazione dai giocatori.
Lungo tutta la missione il Tenente ha continuato a sostenere che gli Alieni non erano intelligenti, nonostante le schiaccianti prove del contrario. la frustrazione è salita alle stelle e credo che abbia avuto un gran peso nella decisione di sacrificio del Caporale. E in un qualunque momento del gioco sapevo dove spingere per provocare reazioni.


Durante il viaggio di ritorno mi sono accorto delle ragioni di questa mia strana familiarità.
Abbiamo un ufficiale superiore che, invece di muovere il culo lui, da ordini in maniera non simpatetica. Anzi, li tratta come bestie. E loro obbediscono, perché devono. Solo che in realtà il potere è loro (materializzato nei fuciloni e nel fatto che loro hanno statistiche, l'ufficiale no) e prima o poi si stancheranno degli abusi e lo impugneranno.
Flash!
Ecco perché mi sentivo come se avessi già giocato. È la medesima situazione de La Mia Vita col Padrone ^^


I giochi sono ovviamente diversi, ma i parallelismi sono impressionanti. Tanto che l'uso del Manifesto of Mastery potrebbe essere davvero utile anche per 3:16! Ho l'impressione che una delle chiavi del gioco sia il risentimento dei PG nei confronti dei gradi superiori. Loro sono nei pianeti a rischiare la vita ad ogni incontro e loro sono lassù, al sicuro, a prenderli a male parole? Cavolo, a chiunque verrebbe voglia di strozzarli. E per strozzarli devi salire di grado... e per salire di grado devi combattere o tradire. E quando sei diventato Brigadiere? Sopra di te c'è Terra... e Terra sono degli insensibili bastardi uguale a quelli che ti comandavano prima. E tu hai la mano sul bottone che potrebbe distruggerla per sempre.
Però... però l'utopia è reale. Sei disposto a distruggerla?
Tutto il resto?
Tutto il resto è fuffa. La gara a chi fa più kill serve solo all'inizio, dopo si contano a migliaia. Le medaglie? Pezzi di latta che ti danno un tanto al chilo. La prima volta che le ricevi sei orgoglioso, ma poi... "Oh, evviva... la Spada Scarlatta... di nuovo. Mettila con le altre".
Tutto il resto serve a farti sentire l'inutile ripetitività del genocidio. Non ci sono eroi, solo macellai.


Ovviamente tutto questo è possibile solo ad una condizione: i giocatori devono essere disposti a giocare i propri personaggi come persone.
Semplice, banale, ovvio. Però fondamentale.


Il gioco in realtà te lo dice. Che senso ha presentare 3:16 come un gioco in cui si uccidono alieni e basta? Uccidere gli alieni e vincere gli incontri è talmente facile che risulta noioso. Il GM ha appena piazzato un malloppo di 6 threat token sul tavolo? Dico come il mio soldato, da bambino, era stato aggredito da un cane rabbioso grosso due volte lui e l'aveva messo in fuga, segno sulla scheda che sono "coraggioso come un leone" e l'incontro è risolto. E io uccido un sacco di alieni. Puff. L'incontro finale con la Regina Alien è finito senza neanche tirare i dadi.
Tra parentesi, anche questo continuo rincorrere i kills, questo avere un incontro dopo l'altro... inizio a pensare che la ripetitività sia una caratteristica molto precisa del gioco, che ti induce a cercare di uscire da questo ciclo, a fare QUALCOSA della tua vita, a diventare l'eroe che ti avevano promesso saresti diventato, forse. La vita del soldato è noiosa e frustrante e, nonostante questo, rischiosissima. Se i giocatori stanno giocando persone, e stanno "sentendo" i loro personaggi vorranno uscire da questo inferno.
Credo che 3:16 sia uno dei giochi più antimilitaristi che ho mai provato.


Cosa è importante qui? Il numero degli alieni morti o, forse, che per ucciderli ho dovuto dire qualcosa del mio personaggio? E, ancora di più, che sono libero di dire COME ho vinto? Che cosa ci dice questo del personaggio?


Io non credo che il setting sia d'ostacolo, qui.
Una volta spiegato realmente cos'è il gioco, che sparare agli Alieni è solo una parte di esso, una volta che si è sicuri che anche gli altri vogliono giocare a quello è "solo" una questione di colore. In sé la fantascienza militare potrebbe non piacere e si potrebbe preferire giocare nella decadenza romana (wanna!!!!), ma non credo che sia un ostacolo alla realizzazione di quanto il gioco si prefigge in sé e per sé.


La cosa fondamentale è presentarlo onestamente e in maniera completa, per quello che è. Ovviamente se hai davanti, come avevo io, persone che SAI giocheranno in quel modo... allora basta presentare la situazione iniziale e giocare come da manuale, con gli ufficiali stronzi e tutto il resto.


Come dice il Rafu, però, se non lo vogliono fare... c'è poco da farci. Se non vogliono giocare a QUEL gioco in QUEL momento è meglio lasciar perdere. Molti giochi richiedono di sentire i personaggi come persone vere anche se inizialmente sembrano stereotipi e falliscono se non lo fai: La Mia Vita col Padrone, Cani nella Vigna, Polaris... tantissimi, l'elenco potrebbe essere lunghissimo. Nessuno di questi, però, può obbligarti a farlo se non vuoi ^^
Il primo passo lo devi fare tu, sei tu a dover dire: "Giochiamo!"


mamma mia Rafu! :o
sono andato avanti anni ad ammazzare goblin a d&d e sterminare clan rivali a Vampiri senza mai pormi domande del genere....non credo che comportarsi così ad un gioco che a prima vista di...mmm...quasi tutti....sembra uno splatter sia indice di personalità deviate. Su dai, stiamo con i piedi per terra....


Il problema, Wady, è che D&D ti chiede giusto quello, di ammazzare mostri. 3:16 sembra essere qualcosa in più. È vero... la situazione sembra un becero splatter, ma giocato come un becero splatter... è noiosissimo! Sembra di giocare a Cani cercando di ottenere i Tratti più alti, l'ho notato persino all'interno di una singola partita.
Come fare quindi a divertirsi? Farsi domande. Chiedersi perché stai massacrando alieni. Chiederti chi te lo fa fare di continuare a premere il grilletto ancora e ancora e ancora e ancora e ancora rischiando la vita ancora e ancora e ancora e ancora.
Ecco, in quel momento il gioco ingrana.


Il problema è che bisogna essere disposti a giocare a QUELLO. Se ti sei seduto al tavolo credendo di poterti godere una serata di blood&gore gratuito allora non potrai divertirti con 3:16.


Credo onestamente che il peggior servizio che tu possa fare a questo gioco sia presentarlo come "Space Marines che ammazzano Aliens. A dozzine! E li contanto!" quando è piuttosto "Space Marines che si chiedono se vale la pena di rischiare la vita contro gli Aliens per degli stronzi che li vogliono morti". Diavolo, questa è una premessa su cui posso imbastire La Mia Vita col Padrone o Polaris, altro che splatter gratuito!



E se questo non accade?
Nella mia partita IO, che avevo letto il manuale e quindi la fluff riguardante tali presupposto, mi sono calato in tale mentalità ... ma i giocatori hanno sentito poco o nulla di tutto ciò, limitandosi a giocare al massacro senza particolare pathos.


La soluzione, presumo, è quella di comunicare anche a loro questo concetto così centrale nel gioco ^^
Riusciresti a giocare a Cani se te lo presentassero come "Mormoni che impongono la Legge divina"? O a Montsegur 1244 descritto come "Fanatici religiosi che alla fine bruciano" o, meglio, sapresti cosa aspettarti una volta che ti siedi al tavolo?
Se presenti a qualcuno Cani come "Mormoni che impongono la Legge divina" ti stupisci se poi questi fanno gli inquisitori per tutta la partita e non si godono il gioco?

Sento che 3:16 mi sta facendo un sacco di promesse. Voglio proprio vedere se le mantiene XD


Oh, per inciso. Gregor sta seguendo come può il thread e sta rispondendo via faccialibro alle mie domande più "tecniche". Appena mi da il permesso di farlo riporto le risposte ^^
« Ultima modifica: 2011-09-22 23:38:30 da Ezio »
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Mauro

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Re:[3:16] Dopo la prima partita mordi e fuggi...
« Risposta #14 il: 2011-09-22 23:36:00 »
Da questa discussione ho tratto due conferme:

• Voglio giocare a 3:16.
• Faccialibro è MALVAGIO.

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