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Gioco Concreto / Re:[Fiasco] E' invecchiato male?
« Ultimo post da il mietitore il 2021-08-17 22:48:46 »Come detto sopra dal DDR, la questione va contestualizzata.
Jason Morningstar è un autore che è sempre stato molto vicino ad una narrazione estremamente "freeform". Spesso i suoi giochi sono piuttosto minimalisti, e si limitano ad offrire una serie di appigli su cui costruire della fiction. Col tempo si è messo a fare sempre più larp piuttosto che dei giochi tradizionali, e questo si può intuire dal modo in cui aveva appunto organizzato le regole di Fiasco.
Poi c'è la questione cronologica. Nel 2009 il mondo era diviso tra giochi ipermeccanici (D&D4E era di quel periodo lì, ma anche Burning Wheel) e giochi che, seppur minimalisti, comunque avevano un corpo di regole estremamente imperativo sulla fiction che ne doveva derivare (quelli di Paul Czege). Fiasco ha reso tutto ancora più minimalista, e all'epoca effettivamente veniva percepito come un gioco estremamente noob friendly.
Questo in particolare perchè la diffusione di questi giochi dipendeva moltissimo dalle demo nelle fiere e dalle convention. Fiasco effettivamente è semplice, o appare come tale, se si è accompagnati da un giocatore o un facilitatore che conosce molto bene il gioco e dà una mano a gestire i ritmi narrativi. Ed infatti alle con Fiasco andava fortissimo. Ricordo di averlo giocato fino alla noia, in non mi ricordo quante occasioni.
Oggi, che vanno tanto di moda i PBTA, si è tornati ad una moda piuttosto "clunky" per quanto riguarda le regole dei giochi. Fiasco di conseguenza appare ancora più difficile proprio per la sua essenzialità e per la sua mancanza di regole che mandino avanti la fiction a calci nel culo.
Concludo dicendo che sì: ognuno ha una personale opinione su Fiasco, e fin da allora ho sempre sentito la gente discutere su quanto fosse noob friendly o quanto fosse un buon gioco.
Jason Morningstar è un autore che è sempre stato molto vicino ad una narrazione estremamente "freeform". Spesso i suoi giochi sono piuttosto minimalisti, e si limitano ad offrire una serie di appigli su cui costruire della fiction. Col tempo si è messo a fare sempre più larp piuttosto che dei giochi tradizionali, e questo si può intuire dal modo in cui aveva appunto organizzato le regole di Fiasco.
Poi c'è la questione cronologica. Nel 2009 il mondo era diviso tra giochi ipermeccanici (D&D4E era di quel periodo lì, ma anche Burning Wheel) e giochi che, seppur minimalisti, comunque avevano un corpo di regole estremamente imperativo sulla fiction che ne doveva derivare (quelli di Paul Czege). Fiasco ha reso tutto ancora più minimalista, e all'epoca effettivamente veniva percepito come un gioco estremamente noob friendly.
Questo in particolare perchè la diffusione di questi giochi dipendeva moltissimo dalle demo nelle fiere e dalle convention. Fiasco effettivamente è semplice, o appare come tale, se si è accompagnati da un giocatore o un facilitatore che conosce molto bene il gioco e dà una mano a gestire i ritmi narrativi. Ed infatti alle con Fiasco andava fortissimo. Ricordo di averlo giocato fino alla noia, in non mi ricordo quante occasioni.
Oggi, che vanno tanto di moda i PBTA, si è tornati ad una moda piuttosto "clunky" per quanto riguarda le regole dei giochi. Fiasco di conseguenza appare ancora più difficile proprio per la sua essenzialità e per la sua mancanza di regole che mandino avanti la fiction a calci nel culo.
Concludo dicendo che sì: ognuno ha una personale opinione su Fiasco, e fin da allora ho sempre sentito la gente discutere su quanto fosse noob friendly o quanto fosse un buon gioco.