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Gioco Concreto / [CnV] Deer's Port
« il: 2008-08-23 13:15:00 »
Citazione
E' proprio questo che non mi convince..
Preferisco che il focus sia sulla difficoltà nel giudicare, piuttosto che sul risolvere le cose. Per quello ci sono sempre le pistole


Beh, io la vedo in questo modo: puoi giudicarlo come colpevole, forse anche facilmente (sta anche alla bravura del GM farlo vedere come assolutamente benvoluto da tutti e sottolineare come nonostante tutto lui sia fondamentale per il Ramo), la difficoltà diventa proprio giudicare che cosa fare, cosa vale la pena salvare e cosa "tagliare".

Voglio dire, a meno che i giocatori non siano tanti piccoli charles bronson, difficilmente pianteranno una pallottola in testa a 7-8 persone e poi se ne andranno allegri e felici: lascerebbero un ramo totalmente privo di rifornimenti e alla completa mercè del popolo delle montagne che grida vendetta.
Insomma, possono anche farlo, ma non mi sembrerebbe una bella giocata...

Invece diventa molto più difficile trovare "fino a che punto" spingersi per gestire l'equilibrio di tutti...

Io trovo meno interessante il giudizio sul "chi è colpevole di cosa", in questa città, mentre trovo interessantissimo il giudizio sul cosa è giusto fare.

Almeno, questo è lo spirito con cui ho dato il mio contributo :)

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Gioco Concreto / [CnV] Deer's Port
« il: 2008-08-23 10:10:54 »
Citazione
non ti sembra che la città sia un po' troppo "monodirezionale"?
Penso che molto difficilmente i Cani faranno qualcosa per proteggere Jonas. La motivazione "è stato il benefattore della città nei periodi di carestia" non regge di fronte a tutti gli altri abusi, a maggior ragione se consideri che alcune persone in città lo vogliono morto.


Devi tener conto però che Jonas ha tutto il paese dalla sua parte.
Sono convinti che senza di lui la carestia sarebbe dietro l'angolo: lui è l'eminenza grigia di tutto, decide quando succede cosa e come succede, e (quasi) nessuno ha da ridire.
Ha perfino potere totale sui sermoni, su tempi e modi delle celebrazioni...

Insomma, si, magari è semplice schierarsi contro di lui (ma non dimenticare che lui è convinto di essere nel giusto, altrimenti non sarebbe uno stregone, e oltre a questo è un grandissimo "comunicatore"), ma un po' meno facile prendere provvedimenti visto che è spalleggiato dai 9/10 della comunità.

Senza contare che, visto che da backstory gli indiani si precipitano in città per avere vendetta degli scagnozzi di Jonas, lui può semplicemente prenderne le distanze e immolarne uno o due in pubblica piazza (si aggrava anche odio&omicidio così), rafforzando ancora di più la sua posizione di uomo giusto e retto...

Insomma, secondo me è monodirezionale fino ad un certo punto...o meglio, è un falso semplice: magari è facile giudicarlo colpevole, ma un po' meno facile mettere a posto le cose...

E non dimenticare anche che Jonas è lo zio di uno dei Cani... :D

3
Citazione
O farli giocare contemporaneamente in città diverse.


ehi...pensandoci...sai che ficata sarebbe mettere due città vicine, magari con una falsa dottrina in comune?

Due gruppi di cani che pensano di risolvere due cose totalmente diverse e poi si trovano a pestarsi i piedi perchè ogni azione in una città può avere conseguenze dirette sull'altra...

...magari è un casino da pensare/gestire (non penso però), però così a occhio mi suonerebbe piuttosto come una cosa da provare assolutamente :D

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Gioco Concreto / [AiPS - Actual Play] Hysterya
« il: 2008-08-13 11:27:39 »
Puff! vacanze finite, riprendiamo con le "cose serie" :D

Citazione
E' vero ho la tendenza di fare il primo conflitto il prima possibile, quando gioco con gente che non ha provato il gioco, quindi a una demo sempre.
Lo faccio per togliersi il dente e per come hai notato anche tu: prendere confidenza con le meccaniche di gioco. Quindi in generale il tuo commento si attaglia molto al mio modo di giocare, ma questa volta mi sembrava di aver beccato tutti i tempi giusti e sono stato molto soddisfatto dall'espresione sgomenta di voi tutti, in particolare di Alessandro, quando ha realizzato che il suo personaggio è passato da una stadio di tranquillità domestica ad essere "risucchiato fuori" dalla stanza a suon di botte da due energumeni, nel giro di pochi istanti.


Si si, ma infatti andava bene così, l'effetto è stato ottimo e ci ha levato le castagne dal fuoco subito per quel che riguardava la meccanica di gioco...solo che boh, più che altro mi era sembrato un conflitto "poco pregnante", lì per lì.
ripensandoci 'col senno di poi' invece non era male...anche se è un po' piovuto dal nulla e avrei preferito che ci fosse qualche altra implicazione direttamente con il problema del protagonista...ma comunque si tratta di minuzie, non l'ho trovata affatto una brutta scena ;) era anche molto azzeccata per introdurre al meglio il tono della serie.

Citazione
Su questo punto devo dire che ho giocato tenendo d'occhio l'orologio e ho pestato come un matto proprio perchè il tempo stringeva.

Comunque due considerazioni:
1)Avevo ancora 6 punti e ce n'erano almeno altri 6 fuori (5 non assegnate e 1 assegnata a Giantommaso credo)

2)Per come si era messa la narrazione per me ci sarebbero state da girare due scene:
quella che spettava a Stefano per finire il giro, in cui gli avrei suggerito di introdurre la sua Nemesi l'"Alieno".
E quella che spettava a me, in cui avrei fatto fare ad Alessandro un Altro Flashback con "David" come avvenuto all'inizio.

Poi avrei proposto di finire l'episodio.

E con 6 punti di budget due scene le giro


Hmmm...beh, se la metti così, allora ritiro tutto :)
Io me lo aspettavo più lungo l'episodio (cioè, mi immaginavo che scene ne sarebbero state chiamate di più, dopo quelle già fatte), per quello ero perplesso...ma effettivamente si, l'orologio era tiranno :)

...

...uff, mi aspettavo qualche commento "esterno" dopo tutta la fatica che ho fatto per buttare giù tutto il resoconto :roll:

5
Gioco Concreto / [AiPS - Actual Play] Hysterya
« il: 2008-07-11 00:45:23 »
Bene...ora che ancora ce l'ho ben chiaro nella mente, mi sembra doveroso riportare l'esito della demo di stasera...

serie: Hysterya

fonti citate in fase di pitching:

Dopo un rapido brainstorming, abbiamo deciso per una sterzata un po' cupa nella nostra serie, arrivando poi a delle vette non indifferenti di follia...siamo partiti con un'idea in testa e poi via via abbiamo definito gli elementi in modo sempre più chiaro...arrivando poi ad una serie totalmente differente da quello che pensavamo all'inizio!

Il Prigioniero - resistenza alla tortura psicologica
Doctor Who - ricerca degli stimoli necessari ad 'andare avanti'
Equilibrium - società fortemente controllata

questi sono stati gli spunti di base...eravamo partiti con l'idea di una distopia molto orwelliana...poi però quando sono arrivati anche quelli degli altri due giocatori (un po' contagiati dalla partenza 'pesa' tutto ha preso una sterzata dalla surrealità di doctor who e anche un po' del prigioniero, venandolo sempre più di pazzia, delirio e terrore...probabilmente ha avuto un grosso effetto inconscio la presenza sul tavolo da gioco del manuale di NCaS :D

Le altre due fonti citate sono state
Shining - spunto principalmente d'atmosfera, ma ha poi avuto molto peso proprio "lo shining" del film, che porta il buon Torrance alla pazzia
1 litro di lacrime - serie giapponese, deliri surreali di malati terminali

Non so come sia venuta una cosa così pesante...tanto più che al tavolo eravamo tutti allegri e gioiosi, ma alla fine, dopo varie consultazioni, gli elementi raccolti ci hanno portato alla creazione di Hysterya.

Quel che è venuto fuori: all'interno di un ospedale psichiatrico, i personaggi si muovono costantemente tra la follia delle cure brutali e violente dei loro carcerieri e una dimensione onirica condivisa, unico modo per sfuggire alla vita reale fatta di soprusi e cure imposte.
Ma anche in Hysterya i guardiani sono in agguato, e certamente nel centro non tutto è come sembra...

Abbiamo deciso di impostare la serie in modo che non si capisse fin dall'inizio dove fossero e chi fossero i personaggi: l'ambiente è tipicamente ospedaliero (tutto bianco, al chiuso, luci al neon eccetera) ma non si vedono mai i dottori e non si fa menzione di terapie o recuperi...insomma, probabilmente non è nemmeno un ospedale psichiatrico, ma un qualche centro dove si effettuano procedure di certo molto illegali e molto probanti per le "cavie", i pazienti.
Questa indeterminatezza ci ha portato delle difficoltà nelle prime scene, in cui ancora non avevamo ben capito dove andare a parare...ma piano piano ci siamo aggiustati e alla fine, onestamente, io la seconda puntata di una serie con questo pilota me la guarderei!

Produttore: Ishatar/Errico

Personaggi:

Nao "mi dispiace non ho segnato il cognome" (Giuseppe): giovane giapponese malato di cancro al cervello in fase quasi terminale, è un genio matematico che continua a scrivere teorie su teorie. Cerca un modo per continuare ad andare avanti senza lasciarsi abbattere dalla malattia, ed è segretamente innamorato di Natasha.

Gail McNamara (Andrea - io): Maniaca compulsiva ossessionata dall'ordine e dalla pulizia, è "alla disperata ricerca di qualcosa". La sua mania per l'ordine fa si che sappia sempre esattamente dove trovare cosa all'interno del complesso (il suo set personale è "riordinare di nascosto i magazzini")

Natasha Snjebova (Giantommaso): l'abuso di droghe l'ha portata ad una mentalità dissociata e schizofrenica. Alterna momenti di euforia, delirio e forte desiderio sessuale con manie di persecuzione e crisi di panico. Cerca disperatamente di riacquisire il proprio autocontrollo, ma mantiene ancora un legame con il suo ex-fidanzato, Ivan, che continua a passarle "la roba" sottobanco

Leonardo Santi (Alessandro): un giornalista d'assalto (simile alla tradizione del Gonzo Journalism a'la Hunter Thompson), ha deciso di fingersi pazzo per entrare nel complesso e fare così lo scoop della vita che lo porterà finalmente ad avere la credibilità che si merita (il suo problema). I mesi passati nella struttura lo stanno pesantemente minando nel fisico e nella psiche, ma riesce a mantenere un barlume di coscienza residua, ed è quello che più spesso riesce a condurre ad un minimo di ragione gli altri Protagonisti. Ha una persona che lo aspetta fuori, e un registratore da cui non si separa mai. Una curiosità: comunica con l'esterno tramite un telefono vecchio stile (quelli con microfono al muro) [personalmente, il mio Protagonista preferito :) ]

"Johnny" (Stefano): un paranoico teorico del complotto, probabilmente Johnny non è nemmeno il suo vero nome. è alla ricerca disperata di qualcuno che creda e supporti le sue teorie sulle cospirazioni e gli alieni. Mantiene un contatto con l'esterno grazie alle conversazione in chat (effettuate chissà come, in gran segreto) con il fantomatico "IBelieve"

La scelta del cast è stata lunga e soffertissima, probabilmente perchè nessuno di noi aveva ancora ben chiaro in che direzione muoversi e dove volesse andare questo pilota, ma alla fine siamo riusciti a fare tutti i personaggi e siamo partiti!

L'episodio si apre con Leonardo in un appartamento sul porto, che parla con il suo legame (david). Rimarca la sua decisione ad "andare", nonostante i dubbi del suo amico/amante, che gli assicura che ci sarà, fuori, ad aspettarlo, ma forse non per sempre...subito dopo, con uno stacco molto brusco, Leonardo è su un lettino, in una stanza illuminata da neon abbacinanti, appena sveglio e ancora non del tutto cosciente.
è in scena anche Natasha, che tenta di dargli una mano a riprendersi e da cui apprendiamo che si conoscono da almeno sei mesi. Appena in piedi, ancora malfermo, due tizi in camice, piuttosto grossi, entrano nella stanza con fare minaccioso. Natasha si lascia docilmente legare, con fare frivolo (e questa è stata la prima fanmail della serata, per la grande prova d'attore di Gianto), mentre Leonardo tenta di resistere, determinato ad uscire dalla stanza sulle sue gambe e con le mani libere...purtroppo il conflitto lo vede perdente, cosa che gli regala una sana dose di botte.
Il conflitto è stato forse un pochino forzato (o meglio, chiamato dal produttore forse un po' affrettatamente) ma è stato gestito bene dai due protagonisti (e dal produttore stesso), cosa che personalmente mi ha molto aiutato a prendere confidenza con le meccaniche di gioco (e ha visto girare le prime FanMail)...inoltre, era molto in tono con quella che era la nostra idea della serie, quindi alla fine un buon incipit.

La scena si sposta subito dopo nella sala comune: davanti alle macchine da presa Nao e Johnny, intenti a discutere su bizzarre teorie matematiche, il primo che cerca di spiegarle all'altro che non vuole saperne, e continua a strillare che tutto è sbagliato, che non tornano i calcoli per i più astrusi motivi ecc...ed è qui che, con sapiente uso di FanMail, Natasha entra innocentemente in scena e fa notare a Nao che nel suo cervellotico teorema "manca una parentesi".
Questa è stata la scena più "leggera" del nostro pilota, con i due uomini intenti il primo a far colpo sul suo amore segreto, e il secondo determinatissimo a farsi credere dalla nostra bellissima parlando di alieni.
Entrambi i contendenti vincono la posta, con due tre fanmail che lasciano il tavolo, e assistiamo quindi ad una scena molto ben narrata da Errico che vede Natasha molto colpita dalle elucubrazioni su allineamenti dei pianeti e linee magnetiche, e Nao che, stizzito, molla tutto lì e si allontana, seguito dallo sguardo impressionato della ragazza, girandosi poi per guardarla, non visto, prima di lasciare la stanza.

Personalmente, non mi è piaciuto tantissimo com'è partita la scena, che era stata impostata fin dall'inizio come "ricerca del conflitto" a proposito delle teorie matematiche, in pratica giocandola del tutto prima ancora di partire e ingabbiandola un po'...ma l'entrata in scena di Natasha ha rimescolato le carte e secondo me ha migliorato molto le cose, riportando la scena sul "giocato".
E comunque, come dicevo anche prima, non avevamo ancora ben chiaro in che direzione andare e quindi stavamo trovando pian piano la strada.

Viene poi il mio turno per chiamare la scena, e dopo tutte le critiche che ho fatto, è tempo di fare ammenda con i miei, di errori: rubo il framing a produttore e parto a manetta. La scena parte da una cella di isolamento. Gail è raggomitolata in un angolo, borbottando che le scritte sui muri sono storte e disordinate. Nel frattempo, si sovrappongono dei veloci lampi di lei che barcolla dentro una stanza piena di provette, inciampando e gettandole a terra mentre tenta di sorreggersi. Il produttore poi riprende le redini, e ripartiamo: la porta della cella si apre, e Gail si trova su un lungo corridoio, male illuminato, con un neon che sfarfalla. Da brava maniaca dell'ordine (che ha passato presumibilmente dei giorni in isolamento in una cella brutta e incasinatissima) tenta di rimetterlo a posto, con il risultato di farlo infrangere sul pavimento. La crisi che segue la vede intenta a raccogliere i frammenti di vetro, tagliandosi le mani (ciò non fa che aumentare la sua pazzia, ovviamente). Per fortuna, Leonardo appare in scena con un fazzoletto di carta, e asciugandole la mano dal sangue, piano piano, la tranquillizza...ma ecco che sullo sfondo appaiono ancora i due energumeni!
A questo punto, di comune accordo, abbiamo terminato la scena senza conflitto, per risparmiare a Leonardo un'altra salva di botte (anche perchè rischiava di essere la ripetizione inutile dell'incipit).
Con il senno di poi avrei fatto tante cose in modo diverso, ma alla fine la scena mi è piaciuta per come ha presentato i due personaggi.

E ora, dopo tutte queste scosse di assestamento, finalmente abbiamo cominciato a carburare come si deve: nella scena successiva, Natasha è in una delle sue crisi depressive, mentre l'impacciato Nao tenta di confortarla. In un conflitto molto bello, che si è meritato un bel po' di FanMail, Natasha prende dal suo materasso una siringa per alleviare i suoi demoni interiori, con Nao che, perdente, perde le staffe e lascia la camera sbattendo la porta.
In quel momento, nella scena successiva, ecco il colpo di genio di Alessandro: mentre in slow-motion Natasha si accascia sul letto, la porta della sua camera sbatte per l'uscita di Nao, e nella dissolvenza, tutti e cinque i protagonisti si trovano in una stanza che ricorda una sala macchine (personalmente, mi sono figurato il ventre del Virginian, il transatlantico de La leggenda del pianista sull'oceano), illuminata di rosso cupo come da braci ardenti (lo stacco con l'illuminazione asettica e abbacinante dei neon mi è piaciuto molto).
Leonardo, allarmato, grida a Johnny (in quel momento in primo piano) che i Guardiani stanno arrivando, mentre Gail acquattata tra due grosse caldaie rimesta tra i rottami dicendo che la cosa che cercava è lì, assolutamente, che ricordava benissimo quella cosa "rosso vivo" (molto interessante anche come, in questo strano ambiente, le reazioni dei personaggi siano molto diverse da quel che è nella realtà: Natasha è totalmente apatica, Johnny sull'orlo del panico e Gail è tutta sporca e con il camice sgualcito).
Nel momento di panico successivo, Johnny scappa, seguito da Leonardo che si carica sulle spalle Natasha, mentre Nao cerca disperatamente di portare via Gail che non vuole saperne.
Nel conflitto che ne scaturisce (molto apprezzato da tutti, che hanno contribuito con FanMail a profusione) Nao non riesce a convincere Gail a scappare, e tenta di nasconderla tra le due caldaie prima di scappare anche lui dietro agli altri.

La formulazione delle poste in questo conflitto mi ha davvero esaltato: Gail vuole continuare a cercare questa cosa "rosso vivo", Nao vuole impedire che lei venga scoperta dai Guardiani: Gail vince la posta, e rimane lì, Nao la perde e tenta goffamente di nasconderla (senza successo), ma sarebbe potuta andare in un sacco di modi diversi...

La scena successiva è la diretta conseguenza di questa: in un lungo corridoio, Leonardo si porta dietro Natasha, che però, in stato di shock, comincia a scalciare.
Nel frattempo lo stesso Leonardo aveva cominciato a registrare, parlando a profusione nel suo piccolo mangianastri, cosa che ha provocato una vera e propria crisi di panico in Johnny, che lo accusa di essere in combutta con i Guardiani e di informarli dei loro movimenti.
In questo ultimo conflitto (ultimo, purtroppo, per mere ragioni di tempo), ancora più bello del precedente, Leonardo vince la posta a mani basse nonostante le due FanMail assegnate al produttore, e con abile mossa scuote Natasha portandola al "down" dopo la scarica di adrenalina, e contemporaneamente riavvolge il nastro fino ad un dialogo precedente in cui Johnny stesso afferma di potersi fidare del giornalista, calmando anche quest'ultimo.
Dalle registrazioni si viene a sapere anche qualche dettaglio di "quello che c'è sotto", con dei vaghi riferimenti a uso di corpi (vivi e non) per qualche strano commercio/esperimento, e il sospetto che abbiano fatto qualcosa anche ai corpi dei protagonisti.
La scena si conclude poi con un inquietantissima ultima registrazione di Leonardo, che mormora, non ascoltato, "per adesso si fidano ancora"...il che fa sorgere più di un sospetto su dove vada la sua lealtà (ma dall'altra parte fa emergere l'angoscia di un sano di mente costretto a quella vita infernale e potrebbe essere un segnale d'affetto, in un certo senso, per gli altri protagonisti).

Il pilota si conclude qui, con qualche piccola anticipazione sull'eventuale prossimo episodio: Gail che portata via dagli infermieri continua a mormorare "era rosso vivo" (che è stato riconosciuto molto affine alla questione dei corpi utilizzati per i loschi affari...rosso vivo è rosso sangue, e Gail ha l'ossessione di aver perso qualcosa...), Leonardo che al suo antiquato telefono mormora "la cosa diventa complicata", più qualche flashback degli altri.

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Insomma, qui si conclude la serata. devo dire che mi sono davvero divertito, e che nonostante i grossi sbandamenti iniziali, alla fine un filo conduttore per la serie l'abbiamo trovato.
Resta qualche perplessità sulla formulazione dei conflitti (ma penso sia più che fisiologico) anche se ho trovato che siano stati tutti gestiti molto bene, e un po' di dubbi sull'economia delle FanMail: sono state assegnate e utilizzate abbastanza spesso (anche se si poteva fare di più, forse, perchè dopo l'ultimo conflitto le fanmail rimaste erano almeno cinque, in realtà più che altro perchè non abbiamo fatto in tempo ad usarle), ma, complice anche un po' di sfortuna che ha visto quasi tutte carte nere, il pool di Budget del Produttore si è svuotato velocemente, forse anche perchè ha pigiato molto l'acceleratore nei conflitti. Non che l'abbia trovato un male, ma considerando che abbiamo dovuto troncare l'episodio prima del previsto, non so se sarebbero bastati i punti rimasti per arrivare in fondo...

Comunque, serata positivissima, speriamo tempo permettendo di riuscire a giocarne almeno un altro episodio, nonostante l'assurdità conclamata della serie...o forse proprio per quello! :D

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Oh, cavolo...eppure l'avevo anche visto o_O

Devo andare a farmi rivedere la convergenza delle sinapsi...

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Hmmm...dunque, mi sembra di non aver visto niente del genere in giro per il forum, quindi lo chiedo in un bel thread nuovo di zecca :D

Da nuovo arrivato nel mondo dell'indie e compagnia bella (ex parpuziano costantemente insoddisfatto) sto scoprendo questo mondo piano piano, e mi sembra di trovarmici alla grande, almeno come 'forma mentis' :)

A volte però mi saltano fuori dei dubbi un po' assurdi, e quindi, alla fine, chiedo :)

In questo caso, si tratta della formulazione delle poste in AiPS: il 'problema' è venuto fuori nel PbF che stiamo giocando su GdRItalia.
Ci stiamo ancora un po' tarando sulla formulazione dei conflitti, aggiustando piano piano il tiro, ed è venuto fuori questo mio dubbio a proposito dei conflitti 'in perdita'.

In soldoni: è possibile (non come meccaniche di gioco, più come impostazione generale di una serie) che un giocatore proponga un conflitto con una posta che sa già di voler perdere?

Cioè...posso io giocatore proporre una posta per il mio protagonista, immaginando che quello sarebbe il suo comportamento e il suo obiettivo nella scena, e poi decidere che 'sarebbe più interessante farlo perdere'?
O è soltanto un stupido complicarsi la vita, e mi converrebbe proporre una posta "rovesciata"?

In altri termini...è 'meglio' mantenere una separazione netta tra quello che vuole ottenere il protagonista e quello che il giocatore trova 'più appropriato' o in casi del genere bisogna semplicemente rovesciare la posta e 'giocare per vincere' pur sapendo che, da un punto di vista 'qualitativo' si sta danneggiando il proprio personaggio ponendosi come obiettivo una cosa che non vorrebbe mai fare?

Forse è una questione un po' di lana caprina, ma mi perdo sempre fin troppo volentieri in questi sofismi...

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Gioco Concreto / pplay by mail di aips
« il: 2008-06-27 17:38:09 »
In realtà stiamo ancora giocando l'incipit...

scopo della scena, personaggi eccetera sono in un quote nel primo post ;)

Effettivamente su forum c'è un po' di casino per mantenere tutto comprensibile e allo stesso tempo includerlo in un singolo post, ma ce la stiamo cavando, mi pare, abbastanza bene usando i quote per le chiacchiere metagameose...

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Gioco Concreto / pplay by mail di aips
« il: 2008-06-25 12:08:09 »
Ehi, stiamo diventando famosi! :D

Nyah, il capitano.

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