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Post - Leto

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Sotto il cofano / Articolo sul Larp in Italia
« il: 2011-01-07 12:08:19 »
Rispolvero questo vecchio topic perchè ne sono molto interessato (oltre ad essere l'unico del genere sul forum)

Gioco dal vivo da parecchi anni e ho provato tutte le forme che hai descritto.
Partecipo come "giornalista" per LARP Gazette, un trimestrale che si pone lo scopo di raccogliere il panorama LARP italiano e ho fatto quindi un pò di ricerche e gavetta sull'argomento.
Per qualunque collaborazione o aiuto sono disponibile quindi.

Passando più pragmaticamente al topic:

-La prima categoria l'ho sempre definita secondo una base comune: il tipo di regolamento. Nella stragrande maggioranza dei casi infatti si basa su una lista di chiamate (parole univoche) che identificano effetti e situazioni sull'ambiente circostante. Per questo li definisco LIVE "a CHIAMATA", è brutto come definizione ma mette in evidenzia la preponderanza del regolamento e delle meccaniche sugli altri aspetti del gioco.

-La seconda categoria punta a far risolvere le situazione attraverso conflitti con i vari personaggi prediligendo l'impersonificazione e l'intepretazione, infatti quando questo viene meno si interrompe il gioco per usare le vere meccaniche regolistiche. Li ho sempre definiti "live recitativi" proprio per questo motivo.

-Sulla terza categoria... è difficile dare una definizione comune proprio, come tutti han detto, raccolgono esperienze diverse e mentalità diverse ma si basano tutti su interazioni sociali più che su interpretazioni e su regolamenti, per questo li definirei "Social Live" per dare sfogo all'anglofono che è in me.

Più in generale non credo che le definizioni possano mai essere correte in una scena in continuo divenire come quella del larp italiano, la dimostrazione è che il LARP Symposium (che mi son perso, maledizione) ha dato buone idee ma è rimasto come qualcosa di "estero", totalmente slegato dalla realtà italiana..


Marco "Leto" Mistura

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