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« il: 2010-01-15 17:30:56 »
Premetto che sono un ignorante in fatto di big model o altre teorie riguardanti i giochi di ruolo e che un'idea me la sono fatta solo leggendo questo forum, cani nella vigna, spione ed alcune recensioni su web dei vari giochi. Pertanto non ho nessun problema ad essere contraddetto e anzi vorrei capire in maniera più approfondita il discorso.
Detto questo ho avuto la sensazione di trovarmi di fronte a delle tipologie ben definite di giochi che pur essendo diversi tra loro per regole specifiche ed ambientazioni mantengono almeno un elemento in comune che può essere considerato per struttura narrativa:
1 giochi in cui la storia è predefinita da un giocatore (il master) e gli altri giocatori vengono trascinati da essa;
2 giochi in cui il mondo è precostituito da un giocatore (il master), i giocatori interpretano alcuni personaggi che con le loro scelte influenzano in modo più o meno importante l'andamento di una storia in evoluzione;
3 giochi in cui il mondo è definito a grandi linee e dove tutti partecipano a raccontare una storia e a descrivere il contesto in cui si svolge.
A questo punto bisogna fare delle considerazioni:
potenzialmente le prime due opzioni sono lo stesso gioco che nel forum è definito tradizionale o parpuzio, mi sembra invece che le due opzioni siano decisamente diverse e dipendano essenzialmente dal modo di giocare. Semplicemente la prima opzione e più semplice da gestire (se da devo portati da A a D passando da B e C mi preparo quelle parti e te le faccio fare, piuttosto che adattare la storia a quanto succede). Personalmente può andare benissimo per un principiante, ma alla lunga diventa ovviamente noioso, come ha detto qualcuno preferisco leggermi un buon libro piuttosto che sentirmi raccontare una storia di cui faccio parte da semplice spettatore.
Al di là del modo secondo me sbagliato di interpretare il ruolo del master nella prima opzione, queste hanno, però, in comune il fatto che il giocatore interpreta (più o meno efficacemente) un ruolo. Gioco di ruolo appunto.
Per quello che riguarda la terza opzione, anche se il giocatore è chiamato ad interpretare un ruolo (cosa per altro non necessaria), si tratta più di costruire una storia strada facendo attraverso un sistema ben definito, più o meno complesso, alla quale descrizione partecipano tutti. E come se Wu Ming (il collettivo di scrittori) usasse un sistema di dadi, carte, ... per decidere chi scrive quel capitolo o quella frase del libro invece che accordarsi direttamente. A me sembra che in questo caso si parli di un gioco di narrazione.
Sinceramente non vedo nessuna superiorità dell'una o dell'altra tipologia di gioco, possono essere secondo me entrambe divertenti (se ci si rende conto che purtroppo una è master dipendente, ovvero o il master è bravo o il gioco fa schifo, ma si potrebbe dire che l'altra è "tutti" i giocatori dipendente) a seconda di quello che si vuole fare, del tempo che si ha a disposizione. Però la distinzione mi sembra abbastanza ovvia:
Uno è un gioco di ruolo, uno è un gioco di narrazione.
L'altra grande divisione che si potrebbe considerare invece è basata sulle regole di gioco, e su questo spendo giusto due parole.
Esistono giochi dove te ne puoi infischiare delle regole e giochi dove le regole sono ben precise e pertanto da seguire alla lettera. La domanda è: sia un gioco di ruolo, che un gioco di narrazione (per come li ho intesi io prima) possono avere entrambi i tipi di sistema? Oppure le regole vanno di pari passo con la tipologia, ovvero nel gioco di ruolo te ne puoi infischiare delle regole, mentre il gioco di narrazione ha regole precise?