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Post - Kappaprimo

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Sotto il cofano / allora ci provo.
« il: 2009-02-02 10:59:18 »
Mi esprimo succintamente dicendoti perché, secondo me, quelle non possono essere considerate regole di gioco e non devono.

Sebbene siano regole che possono avere una certa influenza sul gioco, ammettendole all'interno delle regole di gioco ci si troverebbe a dover considerare tali anche, ad esempio, le regole linguistiche, che influiscono ben di più e le regole sulle zone di prossimità personali e tutta la comunicazione non verbale (e immagino miriadi di altre regole). Tutto questo non sarebbe proficuo, nè interessante.
In più, come dice Ben Lehman, è difficile influenzare queste regole e piegarle allo scopo del gioco.

Edit: ups, crosspost. Quindi quest'ultima cosa non la sostiene solo Ben Lehman, ma anche Korin Duval :wink:

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Sotto il cofano / Domanda: ma che è la STORIA ?
« il: 2009-01-25 18:13:21 »
Prima di tutto saluto tutti i membri del forum prima di buttarmi a capofitto nel primo post :)

Vorrei aggiungere un mio parere sulla questione storia-storia e storia-trama, divisa a mio parere giustamente in due parti da Moreno.

A) l'esperienza di gioco del singolo giocatore, decisamente differente dall'esperienza di gioco degli altri giocatori al tavolo con lui, è sì una storia, ma di per sè non veicola alcun significato. Questo anche, e soprattutto perché, è impossibile da trasmettere, trascrivere e comunicare. Forse è un po' esagerato addirittura chiamarla storia, esperienza di gioco mi pare meno conciso, ma più adatto.

B) la storia prodotta dall'esperienza di gioco di tutti i giocatori è, a questo punto, l'elemento che più merita di fregiarsi del titolo di storia. Può veicolare significati, trasmettere valori che esulano dal semplice resoconto di quanto accade nelle avventure.

C) la trama, a questo punto, è la storia al punto precedente privata di tutto quanto non sia il semplice resoconto.

Per quanto riguarda lo studio del medium Gioco di Ruolo, accennato sempre da moreno nell'intervento poco sopra, penso che, se si tratta di un'analisi della storia prodotta al punto B, le tecniche semiotiche di analisi del contenuto possano fornire spunti interessanti, o anche lo studio di Propp sulle fiabe. Se invece si vogliono analizzare le dinamiche al tavolo, mi vengono in mente studi sulle jam session dei musicisti jazz, che si focalizzavano (e a ragione, direi) sull'interazione in sè e non sul prodotto. Purtroppo su questo secondo punto non so citare nessuno.

Spero di non aver equivocato nulla e di non essere uscito dall'argomento :)

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