GCG

Nel vagone in cui c'è Valentina una parte dei troglomorfi sta immobilizzando i passeggeri. Alcuni però hanno in mano delle siringhe e stanno iniettando la droga ai passeggeri immobilizzati. Al momento Valentina si trova nel vagone ma non è ancora stata immobilizzata  

I troglomorfi sono umanoidi alti almeno 2,5 metri. Non è dato vedere la loro corporatura perchè sono coperti da vesti pesanti color marrone o cenere piuttosto sporche (lì sono nascoste calzature e trampoli per rendere queste comparse così alte, almeno nelle scene principali). Indossano parrucche prese da qualche film ambientato nella preistoria. Sono molto goffi e comunicano tra di loro con un linguaggio gutturale arricchito da un gesticolare incessante (in pellicola tutto questo viene reso però malissimo: della voce ne è modificata il pitch ed ha vaghe assonanze con l'inglese, ed il gesticolare risulta grottesco e fuori luogo). Per non fare torto a nessuno, di troglomorfi ce n'è di tutti i tipi: bianchi, neri, rossi e asiatici. Alcuni hanno anche la pelle pitturata di verde o striata. Alcuni impugnano armi condundenti rudimentali come clave o spranghe recuperate forse sul treno o in stazione. In qualche fotogramma qualcuno impugna erroneamente delle pistole.

Esmeralda Lopez: insegna danze latino americane in una palestra di Trauma City, La Bahia. R.Santos l'ha conosciuta proprio in quella palestra, anche se non era la sua insegnante. Ci potrebbe anche stare il fatto che dopo vari tentativi non riusciti, finalmente Esmeralda avesse accettato da un mesetto il corteggiamento di Santos  

Santos non dava di certo l'impressione di essere un duro come Vic ma di sicuro era in grado di fare la giusta impressione. I suoi anni da avvocato in un ambiente di merda come le gang e il traffico di droga ne avevano perfezionato e forgiato la personalità in modo da fornirgli una maschera perfetta per ogni situazione. Era convincente: ottimo nel fare la parte del coglione, un po' di meno in quella del tipo tosto, anche se col tempo c'è da dire che si era applicato. Adesso rendeva ottimamente l'impressione di un idiota che aveva un segnalatore attaccato sui pantaloni. Il tentativo di Vic non era andato poi male, ma Santos se n'era accorto, e nell'accorgersi aveva pensato che era giusto così, che lui doveva tenersi il segnalatore, era la sua parte. In quegli istanti aveva anche pensato che il suo avversario non era poi così temibile come voleva mostrarsi, o che forse era solo invecchiato. Gli dava idea di essere uno di quei soldati o sbirri che a quarant'anni lasciano l'esercito per la loro testa calda - o testa di cazzo - e che non valgono neanche la metà di quello che erano anche solo cinque anni prima. Gente che prova a compensare il proprio decadimento fisico facendo più casino di prima, un po' come i cani di piccola taglia che fanno più rumore proprio perchè non hanno nient'altro per cui farsi valere su quelli più grossi di loro. Quindi esplosivi, armi pesanti, macchine veloci e rumorose. Quando sei così, però, non vali più un cazzo. Chi vale se ne sta volentieri zitto e fa il suo fottuto lavoro; ma questo, a Trauma City, si sarebbe dovuto insegnare a molta gente. Chissà perchè, ma quella fottuta città era una calamita per tutti gli uomini finiti del mondo.
Vic lasciò dunque il locale con il suo immancabile sorrisetto, mentre Santos di decideva sul da farsi. Al momento era a piedi e di certo non voleva farsi due ore di camminata per raggiungere la sua casa, in un quartiere bene di Trauma City. Doveva allora chiamare il taxi, salire, girare un attimo, fingere una telefonata, attaccare il segnalatore a un sedile, fermare il taxista e dargli l'ordine di andare in un quartiere di merda tipo Terre Bruciate a prendere qualcuno, un tipo con un sorrisetto e occhiali scuri. <>. Nel modo più convincente possibile. Riprendendo: scendere dal taxi, chiamarne un altro, salire e farsi portare a casa. Mentre il segnalatore avrebbe fatto il giro della città, lavarsi, mettersi degli abiti decenti, chiamare dunque Esmeralda e prenotare per la cena fuori. Al suo risarcimento danni ci avrebbe pensato poi e ne avrebbe di sicuro parlato con Navarro.