Visualizza post

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i post inviati da questo utente. N.B: puoi vedere solo i post relativi alle aree dove hai l'accesso.


Post - Danilo Moretti

Pagine: 1 ... 3 4 [5] 6 7 8
61
Fare paragoni con il venduto e il vendibile fuori dal contesto italiano lascia un po' il tempo che trova.
Se ci concentriamo sui precedenti (in Italia) di commistioni tra RpG e fumetti la casistica è sempre so-so, probabilmente più per una falsa idea che l'ambiti dei fumettofili e dei giocatori di ruolo siano quasi sempre perfettamente combacianti e che quindi se leggi fumetti, leggi TUTTI i fumetti e quindi sei disposto a comprare QUALSIASI gioco ricavato su di essi.

Sul successo editoriale dei precedenti
L'unico degno di nota è stato forse Dylan Dog uscito in un periodo dove in Italia il GdR era in boom, il fumetto tirava mediamente 250.000 copie al mese ed era divenuto un fenomeno pop. Ma anche questa "corazzata" si è affossata con un manciata di avventure e una vita editoriale di uno (forse due anni), mentre il supplemento su Martin Mysteree e quello di Nathan Never (basato però sul sistema Cyberpunk 2020) sono stati "flop".
Ma i tempi sono cambiati.
Anche i giochi (qualcuno sosterrà a ragione), ma nel caso in oggetto non centra molto, operazioni di questo genere non hanno nulla a che vedere con i "buoni e i cattivi giochi" (Dylan Dog, in nostro "successo" era una versione in chiave D20 del Basic system quindi nulla di particolarmente emozionante o innovativo).

Sul presente
La collaborazione tra Bonelli è Giochi Uniti non credo sia casuale, Giochi uniti è un editore di tutto rispetto anche in ambito internazionale è questo ha ricadute potenzialmente positive su tutta una serie di aspetti cruciali (dalla "confezione" del gioco come prodotto, alla sua reperibilità in negozio, alla sua appetibilità all'estero). Lato RpG poi Giochi Uniti non è altro che Stratelibri (che non credo abbia bisogno di presentazioni, e se non sapete chi è - come direbbe Moreno - ogni discussione  riguardo è off topic ;-) ). Quindi la scelta di PathFinder è "obbligata" per almeno due motivi, GU/Stratelibri è l'unico editore sufficientemente robusto per sostenere un progetto del genere (almeno agli occhi della Bonelli) e in più detiene i diritti di Pathfinder - che dopo la gestione diciamo "sonnolenta" della Wyrd Edizioni - sembra aver occupato buona parte del vuoto lasciato da D&D in Italia.

Sul Design Italiano
Sì ci sono molto buone menti, ma avere buone idee non basta, concludere in modo professionale il progetto di un gioco richiede competenze che vanno oltre il mero game design e in Italia, quelli in grado di essere all'altezza di tale compito (e con esperienza sul campo) si contano sulle dita di una mano (e questo rende tutto ancora più difficile).

Il processo alle intenzioni è sempre un esercizio (ludico?) divertente, ma finisce presto. Magari possiamo immaginare un "What If" accoppiando  l'editore italiano e il game designer italiano preferiti e prevedere cosa sarebbe successo "se"...

62
La scadenza incombe, 6 giochi in concorso tutti al femminile (ma scritti da maschi) e voi donzelle perché non partecipate?

63
sì, ma alla fine di quale eccezione davi ai giochi indie:
• come non pubblicati da editori potenti?
• come pubblicati dagli autori stessi/autoprodotti?
• come aderenti a una teoria derivata dall'esperienza della Forgia (o equivalente)?
• come non pubblicati da case editrici "vere" (nel senso che hanno un'autentica ragione sociale di editore e non sono "etichette" di altre ragioni sociali)?

Scusa (sono tonto) ma dopo gli interventi di tutti ancora non ho capito quali indie servono a te per la tua segnalazione visto che nel blog a cui ti riferisci si parla anche di Uno sguardo nel buio che proprio definirlo indie... :)

64
Questo l'ho fatto io / Re:Sirene
« il: 2012-11-07 14:50:16 »
Ciao Girolamo,
grazie per esserti preso al briga di leggerlo :)
• hai perfettamente ragione (per evitare di ripetere gli stessi concetti ho proceduto a semplificare... ma troppo!)
• i campi sono contrassegnati in basso a destra delle varie aree della scheda (sono in grigetto, magari a video si vedono poco)

65
I stand confudes confused!

66
Questo l'ho fatto io / Sirene
« il: 2012-11-06 15:46:07 »
Salve,
Alcuni di voi sono al corrente che su Creatori di Sogni è in atto un non-contest per la creazione di un micro-game di due pagine, é un'iniziativa dove non si vince nulla.
Il gioco deve rispettare 3 stringenti regole:
• i protagonisti sono esclusivamente femminili
• la location deve essere univoca
• il gioco deve stare in due pagine

Veniamo a voi, approfitto del vostro tempo libero e disponibilità per avere qualche feedback dalla Versione Alfa di Sirene, la mia entry (un breve gioco di narrazione).
Non vi chiedo di giocarlo (ma se lo fate mi fa piacere :-) e tenete presente che allo stato attuale non ha avuto nessun tipo di reale playtest, mi piacerebbe capire se, a pelle, vi pare troppo macchinoso (visto lo scopo del contest), o se è il caso semplificare ulteriormente.

Se volete scaricare Sirene cliccate qui http://cl.ly/Kajg (due pagine + scheda di gioco).

Al vostro buon cuore e disponibilità.

Grazie.

67
Piú che dedinire indie bosognerebbe adottare una categoria trasversale tipo "i non-parpuzi" o "i gdr onesti" o simili

@danilo:
L'unica vera indicazione interessante non é se fenomena é o meno un indie, ma se é o meno un parpuzio...

Mi rifiuto categoricamente di definire un mio gioco "Parpuzio" o "bombolone" (specialmente  in contesti dove entrambi i termini sono carichi di sottintesi) casomai lascio questo interessante distinguo e l'applicazione di etichette  a chi accumula "non parpuzio" a "gdr onesto" finendo per esprimere a priori un pregiudizio.

La mia richiesta di chiarimento era proprio per comprendere che eccezione di "indie" si usava.

68
Ciao, visto che a volte "indie" assume connotati un po' sfumati riesci a dare la definizione utile in questo contesto (così capisco se farci entrare Fenomena oppure no  ;D )

69
Segnalazioni e News / Re:Simulacri
« il: 2012-09-18 16:16:21 »
La Nexus (ora Ares GAmes) aveva pubblicato in licenza Simulacri da un editore francese (lo stesso di Casus Belli se non ricordo male) prima prova a metterti in contatto con loro per la questione relativa a eventuali diritti.

70
Segnalazioni e News / Re:Report: Italia che Gioca
« il: 2012-08-02 18:25:59 »
@Mattia: accidenti ai miei tentativi di ironia :)
@Simone: se consideriamo GDRitalia un terreno di scontri ormai "perduto" (e quindi di relativo, se non nullo valore) perché accumuliamo post di critica su quello che succede lì dentro? Non basterebbe ignorare l'argomento?
@Triex: come sempre c'è modo e modo di proporsi. Se uno "spunta dal nulla" in GcG iniziando a criticare qualcosa (un'iniziativa, un gioco ecc) non è certo accolto con tappeto rosso e pacche sulle spalle (anche se manifesta le sue appassionate opinioni), ma ci sta anche (in questo GcG non è ne meglio ne peggio di altri forum - anche di argomenti diversi)... Secondo me far seguire delle Critiche a delle proposte costruttive smussa un po' eventuali spigoli.

Sembra evidente che lo staff di GDRIta ha realizzato il sondaggio "al loro meglio" se questo "meglio" non è abbastanza (ma l'idea di un sondaggio può essere comunque interessante sotto diversi aspetti) invece di procedere con un tiro al piattello potrebbe essere un occasione di condividere le proprie conoscenze.

Sono troppo idealista, poco appassionato, troppo inclusivo?

71
Segnalazioni e News / Re:Report: Italia che Gioca
« il: 2012-08-02 05:43:50 »
Ragazzi, invece di discuterne in questo giardino dell'eden (ci starebbe una citazione da Pulp Fiction ma poi apriti cielo ;-) perché non esponete le vostre perplessità *anche* sul luogo del "misfatto"?

Anche facendo delle proposte... chissà magari per una volta sembrerà che GcG non è sempre il bastione isolazionista che tutti (là fuori) pensano.  ::)

72
se volete un paio di interviste degne di questo nome a Gygax e Arneson (o se siete appassionati/collezionisti di OD&D) dovreste accattarvi Hunters of Dragons  (sembra uno shameless plug ma non lo è, fidatevi)

73
Per quello che riguarda i moduli ti consiglio di iniziare con i moduli B3 • il palazzo della principessa Argenta

domanda a proposito: ho letto che ci sono varie versioni di questo modulo. Quella tradotta in italiano è quella dell'83 (almeno, quella che ho io è quella dell'83, non so se ne hanno tradotte anche altre), sai se ci sono differenze sostanziali fra le diverse edizioni?
Due edizioni, versione arancione e verde (quella in italiano è la verde postuma) cambio di trama, di alcuni incontri, di alcuni mostri e di alcune immagini ritenute un po' troppo esplicite per i tempi :)

74
Io ho inziato a giocare nell'85 proprio con la scatola rossa e su D&D classico ci sono rimasto per anni.
Sinceramente ho nostalgia più per il periodo che non per uno specifico ruleset e sono sempre divertito dalle interpretazioni che in tempi  moderni che si danno allo stile old-school (ma vabbè...).

Dal punto di vista contemporaneo D&D classico (e i retrocloni più fedeli) presenta un regolamento talmente scarno (e spesso pasticciato) e opzioni così limitate per i PG che era pratica comune "cavare sangue da una rapa" (non te lo dicevano i manuali lo capivi da solo) e usare ogni minima astuzia del giocatore (prima di tutto il buon senso) e risorsa del PG per:
1) sopravvivere
2) sopravvivere
3) sopravvivere

Interpretazione, fiction e menate varie erano (eventualmente) il risultante finale ma non una priorità (bei tempi :-).

Insomma se hai mai giocato a Heroquest hai capito il senso.

Solo se un PG durava abbastanza da avanzare fino al 4°/5° livello si iniziava a tirare fiato (PF sufficienti a non finire morto al primo colpo), equipaggiamento decente e qualche incantesimo in più ma anche lì le cose si facevano dure (come il primo impatto con una Palla di Fuoco).

Per il ruleset adatto, più che con la RE puoi iniziare con le scatole D&D Basic + Expert (il Companion e il Master sono tranquillamente trascurabili, tanto chi ci giocava non ci era mai arrivato giocando lo stesso personaggio per 20 o 30 livelli filati) e quindi Labyrinth Lord (che trovi anche in italiano)  Altri cloni come Lamentatios modificano non poco le regole classiche secondo l’interpretazione che l’autore di turno ha dell’old-school filtrato dalle lenti della nostalgia (quindi se cerchi anche aderenza fiologica, occhio a dove vai).

Per quello che riguarda i moduli ti consiglio di iniziare con i moduli B3 • il palazzo della principessa Argenta e il B4 •  La città perduta (che volendo fa da ponte al Set expert).
Poi se non siete sazi di prendere botte dovete *assolutamente* giocare X2 • Il castello degli Amber (per avere un’idea di cosa voleva davvero dire giocare seriamente Old School e non farci gli Hipster su).

75
@Moreno: si la questione dei GdR super è come dici tu, un'etichetta piccola su una botte troppo grossa. Per la cronaca la questione nel mio gruppo si è naturalmente risolta con il Wolverine che usciva "fuori dagli schemi" tenuto in carreggiata dagli altri PG e dalla pressione dell'opinione pubblica (in game). PS: giocatore tendeva a fare lo stesso personaggio un po' in tutti i GdR (da Cthuhu a Runequest) solo che in certe ambientazioni era più divertente gestirne le conseguenze "in game", mentre in altre se ne sentiva meno il bisogno. Tra l'altro In queste situazioni trovo davvero difficile individuare la "posizione" del confine tra il tipico conflitto da patto sociale e l'incapacità del singolo giocatore a individuare (e perseguire) le priorità della propria agenda creativa (e quindi di trasmettere efficacemente questo suo bisogno al resto del gruppo).

@Patrick: mi scuso per l'OT, anche se non mi è chiaro se è OT la delucidazione sullo Shoehorning... (giusto per capire dove sono uscito di carreggiata) o l'AP.
Per lo split non credo di avere molto altro da aggiungere, vedi con Moreno se ne vale la pena.

Pagine: 1 ... 3 4 [5] 6 7 8