innocuo crosspost con Mauro
Sono fermamente convinto che il "non giocare Dio" sia da intendere in relazione a bene/male, giusto/sbagliato dei comportamenti.
A soprannaturale basso riesce abbastanza immediato: se il GM non dice ai giocatori, fuori dal gioco, come un fedele deve comportarsi di fronte al peccato (di vario genere e gravità) tutte le altre opinioni che vengono introdotte nel gioco sono da attribuire a chi le ha pronunciate. Nessun personaggio conosce la verità assoluta, nemmeno i profeti (per chi DICE di conoscerla c'è una lunga coda, predere il numero e non passare avanti, grazie).
Giocare un png che va a lagnarsi coi cani non è fare Dio, è giocare qual png, con le informazioni in suo possesso, le sue teorie e magari qualche ragione per mentire. Imbattersi casualmente nell'arma di un delitto non è un problema, lo sarà poi il gestire la situazione che ne segue.
Se i pg sentono un sentore che sensorialmente gli dice chi ha peccato... non sto dicendo loro la verità?
Questo mi sembra più delicato: se si tratta di rivelare in conflitto che l'opposizione è un posseduto o un demone penso sia corretto, ma "individuazione del male" assolutamente no. MAI.
Anche se il soprannaturale arrivasse alle stelle i cani non potrebbero, ad esempio, evocare un angelo per farsi dire chi va punito.