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Secondo me non e' tanto questione di scegliere un termine o l'altro, senza oltretutto eliminare il rischio di fraintendimento, ma di chiarire per bene che questo tipo di timore/paura/imbarazzo/vergogna/* e' una reazione del tutto normale e comprensibile.

E' normale e comprensibile, nella situazione di dover dare un contributo creativo, avere timori sulla sua ricezione. Penso che sia capitato a tutti, in una situazione o in un'altra. Succede spesso e volentieri anche a chi della creativita' ha fatto un mestiere, ed ha molta esperienza nella forma creativa in cui e' chiamato ad esprimersi: anche gli attori professionisti sono tesi per un provino o per la sera della prima, o gli scrittori attendono nervosamente il responso dell'editor o dei lettori (per non dire del panico da pagina bianca). Persino in quegli ambienti e' del tutto normale, e mi pare che la maggioranza dei professionisti lo ammetta senza problemi. A maggior ragione non c'e' motivo di considerarlo disonorevole per qualcuno che non abbia l'abitudine ad esporsi pubblicamente ne' tecniche espressive affinate e consolidate a propria disposizione.

Allo stesso modo e' normale e comprensibile che certi temi e certe situazioni possano a volte mettere a disagio. "Linee" e "Veli", o le safeword nel caso del larp nordico, sono proprio tecniche pensate per trattare le situazioni in cui questo disagio e' diventato, sta diventando, o addirittura si ha solo la sensazione che potrebbe diventare, troppo forte.

Inoltre un tema puo' non interessare (qui, in gioco, in questo momento) per tanti motivi, non tutti legati a paure o traumi psicologici; anche semplicemente perche' non e' serata e si ha voglia di rilassarsi. E' normale, e' comprensibile e non c'e' niente di male. In teoria basta dirlo e cambiare gioco; in pratica, purtroppo, non e' sempre cosi' semplice, specie se quando ci si accorge  di non essere ben predisposti la sessione e' gia' iniziata.

Mi sembra che in fondo tutti gli equivoci generati dall'uso di "paura" e simili nel discorso di sopra derivino dal non tenere presente (da parte magari solo di chi legge) le premesse di sopra; per cui il discorso rischia di essere scambiato per "non ti e' piaciuto un gioco che a me invece piace moltissimo? E' perche' sei un CODARDO, gne' gne' gne'. " o, se fatto in altre sedi, per "E' perche' e' LA PRIMA VOLTA che vedete IL CIELO, e a voi PARPUZIENTI la LIBERTA' fa PAURA!!! MWAHAHAHAHAHAHAHA!!!" quando invece, chiaramente, non e' ne' l'una ne' l'altra cosa.

Al merito del discorso, invece, aggiungerei che secondo me la risata continua in un gioco serio deriva si' in generale da un sostanziale rifiuto del gioco proposto al tavolo, ma non e' necessariamente rivolta a sciogliere il tipo di ansie - normalissimo - di cui sopra. Semplicemente non si e' coinvolti e si cerca di salvarsi dalla noia driftando tutto in cazzeggio, atto che per qualche strana ragione sentiamo piu' socialmente accettabile che dire "scusate, ma mi sto rompendo i coglioni" e lasciare la stanza.

E, per quanto a me Montsegur piaccia e non faccia ridere, non mi sembra nemmeno giusto escludere a priori che qualcuno possa aver trovato ridicolo qualche dettaglio, e non averlo usato come scusa per coprire un qualche disagio del quale, ripeto, non ci si deve vergognare. (*)

Esempio pratico: a me il WoD fa cagare, proprio come ambientazione. Anche altre persone che hanno un giudizio meno radicale del mio trovano particolarmente ridicolo che ci sia una famiglia di Vampiri che di cognome fa Giovanni, e' guidata da un certo Giovanni Giovanni e ha come sede principale un grattacielo nero invisibile a Venezia. E questo fa ridere perche' e' un concentrato di kitsch pazzesco, non certo per esorcizzare le paure dei profondissimi temi implicati dal vertiginoso concetto di un gruppo di vampiri necromanti italiani che vive in un grattacielo fantasma. O da quello di un nome uguale al cognome.

Certo, non vado a fare battute nelle partite di chi non ci trova niente da ridere: evito semplicemente di giocarci, dato che so che mi fa cagare. Pero', se penso alla possibilita' di trovarmi dettagli del genere mio malgrado (in certe con e' successo), o di scoprirlo comprando il supplemento... Ah, l'orrore... l'orrore...

(*) E, conoscendo Andrea, se veramente i dettagli che lo fanno ridere sono una inconscia foglia di fico, mi sembra piu' probabile che sia per un'idiosincrasia alle tecniche tipiche del tabletop che non ai temi o ai contenuti personali.

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Citazione
[cite]Autore: robur[/cite]
Citazione
[p]Perfetto. Mi fai un esempio sul morire per le cose in cui si crede qui ed ora, che non sia colorato di politica?[/p]
[p]Non conviene forse splittare e continuare qua a parlare di Montsegur?[/p]


Di piu': splittare e parlare dell'AP di Mauro. Nota che se si vuole parlare di Montsegur in se', con la piega che ha preso il discorso (non solo il dialogo con Mario, anche quello con Ezio) la questione appena posta e' del tutto legittima: il problema e' appunto se il setting di Montsegur (e tra l'altro si potrebbe anche fare una distinzione tra l'edizione italiana, che si avvale del contributo storiografico di Ezio, quella in inglese, dove resta piu' indefinito, o quella originale per il Fastaval, per la quale un approfondimento come quello che arricchisce l'edizione italiana non sarebbe stato oggettivamente troppo sensato) vada bene cosi' com'e' o sia piuttosto troppo specifico.

In questo io sarei per splittare: era per dire che secondo me lo split andrebbe fatto (concettualmente, non per forza spostando anche i messaggi) piu' a monte dell'ultimo scambio tra Andrea e Mario.

Ovviamente l'ultima parola spetta a Mauro o a qualche moderatore.

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General / Narrattiva - Giochi in uscita per Lucca
« il: 2010-09-03 09:32:03 »
Citazione
[cite]Autore: Claudia Cangini[/cite]Ma chettidevodire, c'è gente che non si tiene un cecio in bocca... e altra che fa confusione quando riferisce... e alla fine va così >__<


Se ti puo' consolare, si era capito da prima di improvvide citazioni di Lucca: tra quello che tu avevi messo in programma per la Gnoccocon e alcuni altri commenti entusiastici in giro (e l'AP della Cottocon) era abbastanza evidente...

E' forse l'unico problema dell'entusiasmo: si sposa poco col silenzio.

E poi non mi sembra nemmeno questo grosso problema: non credo che nemmeno tu preferiresti fare del buzz artefatto a dare i commenti sinceri e spassionati (o meglio, appassionati) che date. Viva la sincerita'!

Uno dei pregi piu' grossi della scena dei piccoli editori di cose indie e' che i commenti positivi su un prodotto non sono figli del fatto che sara' pubblicato (e quindi servi della logica commerciale), quanto piuttosto il contrario. Ci piacete cosi'!

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Citazione
[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]e questo spiega perché quei cosi hanno quel caratteraccio.


Il caratteraccio e' un problema di tutti i mini-autori di giochi, ce l'hanno anche i modelli piu' lussuosi.

Pensa che io una volta avevo un prototipo ashcan di mini-Baker. Continuava a dire "fuck" e "you are not safe here" e a pretendere di fare combattimenti al coltello con qualcuno.

Per questo in seguito alla mia relazione di collaudo Vincent ha deciso di ritirarli dal mercato.

E' un peccato, perche' se fossero ancora in giro adesso Moreno non avrebbe bisogno di aspettare Gnoccocon per capire come si gioca a Poison'd.

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Spiegel ha fatto autografare le sue venti copie di Elar da venti mini-khana diversi, peraltro tutti suoi.

In compenso, ogni mini-khana e' numerato e ha un tatuaggio autenticato della firma dell'originale proprio li', dove non batte il sole.

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Certo, pero' componendo canzonette equivoche sull'uptime dei server linux.

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E' una questione di come si dicono le cose. Dobbiamo imparare tutti dai nostri bisnonni, che per ragioni simili si sapevano ingegnare, e prendere esempio da "la bella canzone di una volta/ ingenua e piena di malizie/ che cementava le amicizie/ e poi si andava tutti a capinere..."

"Capinere, capinere
ciascuno le vuole amar
sono bianche, sono nere
sono nella mia città"

O per fare un esempio più filologico:

Evviva la Torre di Pisa
che pende, che pende
ma sempre sta su.

Evviva la Torre di Pisa
che pende, che pende
e mai non vien giú.

Se tu verrai con me Maria Luisa, (*)
la guarderai, e poi esclamerai:
"Mamma mia che effetto mi fa!"

Evviva la Torre di Pisa
che pende, che pende
e mai non cadrà.

Quando la vedi ai tuoi occhi non credi
e una grande paura ti fa.
Ma come fa a stare in piedi?
Meglio tirarsi piú in lá.

Dopo s'infilan le scale, si sale,
si sale, e lei pende di piú.
Senti la testa girare
mentre ripeti anche tu:

Evviva la Torre di Pisa
che pende, che pende
ma sempre sta su.

Evviva la Torre di Pisa
che pende, che pende
e mai non vien giú.

Se tu verrai con me Maria Luisa,
la guarderai, e poi esclamerai:
"Mamma mia che effetto mi fa!"

Evviva la Torre di Pisa
che pende, che pende
e mai non cadrà.

(*) "Maria Luisa" era uno pseudonimo molto usato dalle master di Kagematsu dei tempi andati.

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Citazione
[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]In casa Czege ora non si gioca altro e il povero Paul fa di nascosto telefonate agli esperti di theforge, che oltre che designer si occupano di fare consulenza matrimoniale.


...come ben dimostra Ron Edwards con la sua sollecitudine a rispondere ai problemi del primo Pinco Pallo nei thread di Actual Play.

Perche' in fondo, il matrimonio e' un po' Parpuzio. Solo che entrambi credono che l'altro si sia autonominato Bravo Master.

Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Riassunto preciso; sottolineo solo che la sorella di Dino si è autoconvinta sul far unire il fratello al gioco.


Accidenti, e pensare che quando l'ho scritto mi sono detto con orgoglio "questo riassunto e' a prova di Mauro."

Ma prendero' quel tuo "Riassunto preciso" come grosso complimento: non te lo si sente dire spesso.

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Siccome altrove si chiede brevita', faccio un riassunto del thread.

Michele si diverte un mondo a sedurre la sorella di Dino, giovane fanciulla alla prima esperienza, la quale adesso "deve un Kagematsu"(*)(cit.) a Michele e amici.

Nel processo, riesce a convincerla che sarebbe bello se anche Dino si unisse al gioco.

Ne' Dino ne' Claudia sembrano aver nulla da ridire.

I tempi stanno cambiando.

(*) Particolare pratica sessuale che richiede il transgendering di almeno una donna e di tutti gli uomini presenti.

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Aspettavo da settimane gli ultimi due/tre!

Grazie a Michele/Claudia per il lavoro di conversione e upload! Sappiate che c'e' chi vi seguiva passo passo (anche senza account youtube) :)

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General / E l'Indie Award 2009 va a...
« il: 2010-08-07 00:44:09 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Attualmente è esaurito (a causa dell'impennata di vendite dopo la nomination al Diana Jones Award insieme a Montsegur), ma anche quando sarà di nuovo disponibile, molti gruppi non potranno giocarlo: richiede che il GM sia una donna...  ;-)


Se comunque, nel frattempo, qualcuno vuole farsi un'idea (giusto un'idea, immagino che nella versione definitiva sia cambiato qualcosa) di come funziona, la bozza di playtest di Kagematsu e' ancora disponibile sul blog.

Nota curiosa: il giocatore con il ruolo piu' simile a quello del master (tanto che anche a Moreno e' scappato di chiamarlo GM: sara' per quello che sto per dire?) tira i dadi senza mostrare il risultato agli altri. E' a questo che serve lo "schermo del master" (!) che i piu' attenti avranno gia' notato tra gli accessori forniti.

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Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite][p]Dr. Divago era su ihgg, se non sbaglio...[/p]


Sulle prime l'avevo pensato anch'io, ma poi ho visto che il proprietario del blog era - com'e' stato gia' detto nel thread - Danilo Moretti, gia' noto per Rune (la rivista, non il gioco) e Legione. Il Dr. Divago di IHGG, invece, era se non ricordo male Fabio Cavallin, di Roma.

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Generale / La matematica condanna il system zero? XD
« il: 2010-07-27 23:19:15 »
Questo thread succhia fortissimo.

Andrebbe per me in chiacchiera, per non dire direttamente in pattumiera.

Il bello e' che e' proprio la mia geekness che mi impone di dirvelo. :P

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Sotto il cofano / "Shared Imagined Space": chi per primo?
« il: 2010-07-21 14:00:11 »
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]Semmai il paragone è con concetti tipo "campo di esistenza" in una funzione. Il campo di esistenza di una funzione è sempre un'altra funzione.


=:O

Ormai questo e' il thread ufficiale della matematica sbagliata. (non che all'inizio fosse giusta... ma l'identita' del thread non e' determinata solo dal primo post)

Pero' a te lo perdono, perche' sei filosofo. Anzi, fanmail.

Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]comunque l'interdisciplinarità non è un reato. ^^


Tutt'altro, si e' gia' dimostrata in altri campi essere fertilissima. Ma il requisito e' che sia fatta bene... :-/

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Sotto il cofano / "Shared Imagined Space": chi per primo?
« il: 2010-07-21 11:37:28 »
Davide: Non conosco abbastanza bene Mauro, ma immagino che se mi fossi maurizzato sarei sceso nel tecnico, cosa che per me sul cazzeggio non vale la pena di fare (o meglio, vale quando ho voglia. Diciamo che sul cazzeggio non ho istinti irrefrenabili a correggere errori anche palesi, anche perche' potrebbero benissimo essere voluti.)

Sono state le risposte "seriose", o meglio con un'ironia ben nascosta, come la tua, a farmi scattare le nerd-compulsioni. :-P

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