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Post - Giuseppe Urbani

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Intendevo dire che:
Moreno ha detto che pur non definendo il GdR possiamo inferirne interessanti proprietà e conclusioni (soprattutto in vista del game design) in maniera soddisfacente, postulando solamente certi assiomi non definitori ma inerenti alcune proprietà e relazioni fondamentali.
Posto che Moreno intendesse veramente questo, io ho detto che questo è esattamente l'approccio assiomatico ZFC alla teoria degli insiemi, a cui un soddisfacente punto di vista riduzionistico risolve tutta la matematica moderna riducendola al concetto di insieme, pur non avendolo definito  :D .

P.S. è macroscopicamente OT...

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Ripeto è un OT ma mi è venuto spontaneo leggendo il pezzo quotato precedentemente dell'intervento di Moreno. Per altri dettagli su ZFC leggete qui

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OT un'analogia matematica:

Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Ho smesso da un po' di chiedermi cos'è il gdr o cosa non è (ed è stata una rivoluzione concettuale notevole. Quando sono arrivato su the forge avrò cercato per giorni e giorni la "definizione del Big Model del gdr", e alla fine mi sono dovuto arrendere: non la dà. Definisce un suo ambito di applicabilità che in pratica coincide con il concetto di esplorazione, ma non la fa corrispondere alla definizione dei gdr.


È un po' come la teoria assiomatica Zermelo - Fraenkel con l'assioma di scelta: non definisce il concetto di insieme ma fornisce gli assiomi su come usarlo e su come si comporta rispetto ad alcune relazioni binarie "elementari". Eppure un approccio riduzionistico alquanto soddisfacente riesce a ricondurre tutta la matematica proprio al concette di insieme, che, pur non essendo definito, viene usato tramite appunto gli assiomi ZFC.

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Gioco Concreto / Esiste un gdr...?
« il: 2009-01-18 13:47:53 »
Non ho un'ampia cultura di gdr, ed Esoterroristi è l'unico gioco investigativo che conosco. Ma sto giocando il secondo caso con alcuni miei amici e ci stiamo divrtendo all'inverosimile. Confermo che il gioco di per sé può mantenersi ad un basso livello di soprannaturale, e noi stessi ci divertiamo a fare un climax molto lento nel soprannaturale per dare il giusto livello di noir ai misteri. È IL gioco investigativo perfetto  8)  :!:

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Grazie Moreno per quest'analisi globale del processo di costruzione di una città di CnV sia perché l'ho trovata piuttosto accurata e puntuale, sia perché ho sempre pensato che per come è strutturato il gioco la creazione della città sia il momento più importante per il gm per portare il suo reale contributo alla partita (ritengo che almeno il 90% dei contributi del gm si producano ora, la sessione vera e propria ne è il naturale corollario). Alcune considerazioni e dubbi che mi sono venuti in mente leggendo:

Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Torniamo alla nostra città. Perché "qualcuno che pensa di meritare di più di quello che ha?". Perché, sorpresa sorpresa, questo, sotto sotto, è il conflitto alla base di tutte le storie di Cani nella Vigna. Da una parte la collettività, la città, la comunità. Che i Cani devono difendere e proteggere (la comunità: non gli individui. Non è compito dei Cani salvare gli individui: rileggete l'inizio di pagina 87, "I cani non hanno l''autorità per risolvere i problemi delle famiglie o degli individui, questo è il lavoro del sovrintendente"), dall'altra i bisogni, i desideri, le speranze e le paure delle singole persone, che da una parte minacciano la comunità e dall'altra, essendo umane e comprensibili, stimolano l'empatia dei GIOCATORI (anche se non, forse, dei personaggi)


Bene o male ero arrivato esattamente a queste stesse conclusioni tant'è vero che la mia prima città, Deer's port, è basata proprio su questo conflitto. La città è riuscita abbastanza bene, ma piuttosto fortunosamente perché questo punto:

Citazione
No, Sardone: se nel libro parla di INGIUSTIZIA invece di "crimine" o di "delitto" è perché non è un mistero da risolvere, è una letterale INGIUSTIZIA. Quello che accade NON E' GIUSTO!
"Non è giusto per chi?" PER TE, SARDONE! Per chi altri? Quando crei la città, qui devi metterci qualcosa che TU RITIENI INGIUSTO.


non l'avevo colto. Ne sono rimasto folgorato! Alla fine mi è andata bene perché l'ingiustizia presente nella mia città la sentivo alquanto pressante. Purtroppo non ho avuto modo di fare più il gm di CnV quindi non ho più creato città. Però ammetto che rischiavo parecchio di non mettere in gioco direttamente la MIA morale.
Da qui il passo logico successivo, nonché il mio primo dubbio, è questo: Se devo mettere in gioco la mia morale, cosa faccio quando essa confligge con la morale del setting? Come risolvo queste discordie? Mi spiego meglio: Concordo con te quando dici che la poligamia non cambia la natura del "peccato" adulterio, ma in questo caso la poligamia stessa non è un dato formale bensì una premessa  di sostanza alla situazione stessa, adulterio o non adulterio. In altri termini la discordia tra la mia morale e quella del setting in questo caso non è su cosa sia adulterio ma sulla legittimità dell'istituzione tradita nell'adulterio. Alla fine questo sarebbe mal di poco se la mia morale fosse più "restrittiva" di quella del setting. Infatti, in tal caso basterebbe che ampliassi il mio concetto di giusto durante il gioco, ed essendo un gioco di ruolo, ci sta pure di usare la fantasia per ampliare la propria morale per un paio di ore. Ma in realtà se consideriamo le due morali come fossero insiemi matematici, esse non sarebbero confrontabili mediante la relazione d'inclusione, cioè una non è un sottoinsieme dell'altra: Ci sono cose che io ritengo ingiuste e invece sono giuste nella morale del setting (come la poligamia, ma anche la struttura stessa delle "sovrintendenze"), e viceversa ci sono cose ingiuste nella morale del setting che io ritengo giuste (il sesso prematrimoniale, o l'austerità della vita sociale e mondana tanto per citare le prime due che mi vengono in mente). Quindi non basta semplicemente ampliare la mia morale, ma la devo anche restringere in altri punti. Come posso giocare credibilmente se io stesso ho una simil schizofrenia di morali in testa :shock:? (Una riflessione del genere forse è più ampia di quanto pensi e non abbraccia un singolo gioco,bensì riguarda il gioco di ruolo in generale. Ma ovviamente finora non mi ero minimamente posto il problema, ci vuole veramente poco a eluderlo)

Il passo logico successivo è questo: Ok supponiamo di aver chiaro che morale io debba usare durante il gioco (cioè di aver risposto in maniera soddisfacente al punto precedente, e più scrivo e più mi pare difficile  :shock: ) Se io come gm partorisco una città con una situazione che sento profondamente ingiusta cosa faccio se i giocatori, magari miei amici, non concordano con me? Se non giudicano la situazione con la mia stessa gravità? Se non risolvono la situazione come avrei voluto? In altri termini: ora non sto parlando di trama, o di railroading, o di gusto estetico della storia. Sono sempre sul piano dei giocatori e della morale. Parlando per iperboli: non ci si può rimanere male se giocando magari con amici o persone care si scopre che gli altri hanno una morale diversa dalla propria o soprattutto diversa da quella che conoscevamo o ritenevamo avessero? Non si corre il rischio che questo gioco non sia più un gioco?

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Buon Natale e felice anno nuovo

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Citazione
[cite] Claudia Cangini:[/cite]
E' un concetto che credevo di avere espresso a pagina 6 nelle note sull'accettare gli input dei compagni. Dici che non è abbastanza chiaro...?


A rileggere ora quella nota direi che l'avevo sottovalutata :oops: . Altresì non suona propriamente con la stessa forza come dare una regola tipo "Tutto ciò che viene detto in scena è vero". In effetti l'ultima affermazione è piuttosto "radicale" e io l'avevo interpretata in tutta la sua "durezza" (... forse perché mi sono ritrovato sposato in meno di 3 secondi netti in una scena dove non ero neanche presente :lol: :lol: :lol: ... anche se ripeto che alla fine non è stata una "prevaricazione" sul mio personaggio, anzi mi sono divertito un sacco ad immaginarmi in una situazione a cui non avevo mai pensato seriamente per più di 5 secondi prima di allora: ho "solo" 22 anni :D ...). Da questa ero culminato, giustappunto, alla conclusione che

Citazione
[cite] Claudia Cangini:[/cite]
non c'è un master che vaglia i tuoi contributi e decide se accettarli o meno. Come dice il manuale "in Dubbio i giocatori sono responsabili della storia".


Questo "cozza" con il fatto che il regista possa chiamare una replica delle scene della commedia teatrale, perché avevo inteso tale facoltà come un modo per "giudicare" le scene prodotte dai giocatori. Mi spiego meglio: se il regista può farmi ripetere la scena una seconda volta (e gli autori consigliano che le repliche non debbano essere identiche alla "prima") non accade più che tutto quello che ho detto precedentemente è vero, o perlomeno lo sarà solo in una storia di cui non vedrò il finale perché giocheremo la storia  dalla replica in poi.

In effetti :? le due questioni "autorità diretta dei giocatori sulla storia" e "facoltà del regista di chiamare repliche" non sono del tutto conflittuali perché il regista non può chiamare repliche delle scene di vita reale.

Per intenderci: Mettiamo che a Claudia non fosse piaciuto che Tom e Julia fossero sposati. In realtà non avrebbe potuto farci nulla. Invece mettiamo che Nicole avesse sposato Peter "indirettamente" tramite una battuta in una scena della commedia. Se Claudia, in quanto regista, non avesse approvato avrebbe potuto far ripetere la scena, no?


Per quanto riguarda:

Citazione
[cite] Claudia Cangini:[/cite]
Nei miei ricordi abbiamo giocato le scene aggiuntive in luoghi già apparsi in precedenza. Mi ricordo male? Cosa avremmo giocato altrove?


Non abbiamo giocato in nessun posto non apparso in precedenza, e appunto per questo mi chiedevo, avendo capito che la limitazione dei luoghi elencati fosse valida anche per le scene istantanee, se fosse una coincidenza voluta/prodotta da un drift, o semplicemente una casualità indipendente dall'aver frainteso, durante la demo, la vera regola n.6.

Citazione
[cite] Claudia Cangini:[/cite]
Ottimo! Aspetto con ansia di scambiare con te qualche dopo che lo avrai diretto  :P


Magari!!! Dipendesse da me  :roll: ... C'è qualcuno a Bologna che vuol giocare a "Dubbio"? Mi segnalo come regista e/o giocatore maschile :D.

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Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
[...]"Ovviamente" un par di cippole. O il tuo "vedo" è "i tuoi proiettili rimbalzano nella corazza" (e allora aggiungi i dadi della corazza, e NON quelli della fortuna, che non hai incorporato nel Vedo), o la corazza non ti dà nessun dado.


Ok e se come vedo dico proprio "i tuoi proiettili rimbalzano nella corazza" ma non ho la coppia di dadi per parare e tirando i dadi armatura non esce la coppia per parare? che faccio? credo che per fare dei vedo così "definitivi" occorre la certezza che i dadi non ti smentiscano no? Credo sia per questo che uno lascia un vedo un po' ambiguo pur di tirare i dadi.

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[EDIT] ho modificato il messaggio originale con alcune osservazioni che ieri sera non mi erano venute in mente. Le segnalo con [size=24]*[/size]

Domenica sera ho finito di leggere il manulae di gioco. Scaturiti dalla lettura eccovi alcuni dubbi, ^_^ , e alcune considerazioni più precise su quanto sollevato da me precedentemente. Iniziamo da quest'ultime:

1)Condivido l'opinione di Claudia circa l'equipartizione del tempo in scena rispetto ai 4 giocatori nel complesso della partita, sottolinenando che, da manuale, i giocatori che interpretano Peter e Nicole interpretano anche tutti i comprimari rispettivamente maschili e femminili (questo dettaglio mi era sfuggito alla partita a Lucca, forse perché abbiamo previsto fin dal principio solo 2 tentazioni. A proposito perché ci siamo fermati completamente a 2 tentazioni? Ho capito che il manuale consiglia di limitarne il numero ma perché ci siamo fermati a 2? Non ricordo esattamente la discussione iniziale, o meglio mi sembra che non avevamo preso una decisione esplicita. Piuttosto, siccome facevamo fatica a ingranare la discussione, dopo aver deciso le 2 tentazioni principali ci siamo "arenati" e abbiamo scelto implicitamente, per assenza di proposte alternative, di limitarci a solo 2. È andata così giusto? :D scusate è più forte di me: non riesco a trattenermi dal verificare le1000 piccole cose che sono occorse :D)

2)
Citazione
[cite] Claudia Cangini:[/cite]
A grandissime linee potrei dirti che cerco di mettere chi mi pare abbia più capacità "reattive", di interpretazione di aspetti sensibili e vulnerabili dei personaggi a fare Tom e Julia, mentre chi ha più capacità "propositive", di inventarsi spunti e situazioni su Peter e Nicole (che dovranno farmi le tentazioni!).

A queste considerazioni se ne intrecciano anche altre, per esempio il fatto che ci siano coppie tra i giocatori che cerco di non mettere "in coppia" nel gioco e invece sfrutto se possibile per dare vita a una scena "candele accese" più sexy...


Chiaro. Si vede che sei la traduttrice del manule, :D . Infatti se alle precedenti aggiungiamo la considerazione che
Citazione
[cite] dal manuale di gioco pag, 27:[/cite]...Potreste volere assegnare i personaggi in modo che i giocatori che sembrano in grado di cavarsela con i monologhi finiscano con l'interpretare Peter e Nicole...

Abbiamo una super-sitesi dei criteri del casting di pag.27 e la conclusione della nota all'edizione italiana di pag. 40 circa la scena "Candele Accese".

3)  Riguardo la provocazione che ho lanciato sono d'accordo con Francesca quasi del tutto, cioè finché consideriamo i giocatori come interpreti di Tom e Julia o di Peter e Nicole: 2 coppie già formate nella premessa del gioco. Invece, forse un po' più ostico è avere il meta-ruolo di secondo protagonista maschile o femminile: cioè interpretare Peter o Nicole, i comprimari maschili o femminili, e le tentazioni. Allora in questo senso occorre più creatività e fantasia per "flirtare" e fare "avanches", che per risultare divertenti devono essere credibili, e quindi, necessariamente, occorre avere "materia prima" cui ispirarsi. Cosa ne pensate?

Infine alcuni dubbi su "Dubbio", o meglio sulla nostra partita alla luce della lettura del manuale:

i) Durante la partita abbiamo giocato con la regola che "Tutto ciò che si dice in scena è vero". Non sono riuscito a ritrovarla sul manuale. Era un'aggiunta apposita o ho gli occhi foderati di prosciutto? (Peraltro, se era un'aggiunta, l'ho trovata veramente appropriata, perché mi ha responsabilizzato tantissimo a giocare sia nei comportamenti che nelle battute. Celeberrimo è il matrimonio più veloce della storia, o lo stupore al ristorante quando ho detto candidamente che avevo un'altra e in virtù della precedente non mi sarei potuto rimangiare la parola :P. Gli altri giocatori che ne pensano? Analoghe chicche sulla partita giocata, note o meno note o sconosciute, da segnalare a riguardo :D ?)  [size=24]*[/size] Tra l'altro sul manuale ho trovato scrito praticamente l'opposto:
    a pag. 27 3° paragrafo: "Nelle scene di casting, i giocatori non devono rivelare chi sta giocando chi. Se questo accadesse, semplicemente fate ripartire la scena"
    a pag.31,  4°paragrafo: "Il monologo di ALLA PORTA [...] Se riesce male [...] facendo rifare il monologo, se la cosa è proponibile senza che il giocatore perda la faccia. Un modo per farlo è annunciare "la replica della sera dopo", e continuare così fino a quando il giocatore azzecca il monologo."
    a pag. 42.  2° paragrafo: "Le scene dello spettacolo teatrale si possono anche ripetere più volte di seguito per trasmettere il fatto che lo spettacolo viene recitato ogni sera.[...]Se le scene ripetute debbano essere identiche o no, lo lasciamo alla vostra discrezione (ma suggeriamo di no).
Si conciliano le due cose, o è un falso conflitto di regole o effettivamente abbiamo giocato un "drift"? [size=24]*[/size]
ii) Durante la partita mi era parso che anche per le scene aggiuntive valesse la regola n.6 : "Solo personaggi e luoghi presi dall'elenco". Invece a pag.26 del manuale è esplicitamente escritto riguardo alla regola citata che "Le scene aggiuntive non sono sottoposte a questa regola", inoltre nell'ultimo paragrafo di pag.23 si chiarisce che "Le scene aggiuntive possono svolgersi ovunque, purché il luogo sia già sstato presentato in una scena precedente". Mi sembra cristallino, avevo capito male durante la demo o avevamo fatto un drift?

P.S. Ora che ho letto il manuale Voglio giocareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee :D :!:

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Questo post è composto da due parti di cui la prima è la più importante, perché come sta emergendo con forza da questo forum e da molti altri: Le chiacchere stanno a zero, contano solo i fatti o meglio i giochi :).

1)Anzitutto voglio iscrivermi ufficialmente (pur essendo implicito dai toni usati finora :D) anche io tra coloro che hanno già giocato a "Dubbio" e sono ansiosi di riprovarci.Mi piacerebbe giocare sia con quelli di Sabato mattina per vedere che altra storia ne uscirebbe, perché sottoscrivo al 100% Francesca quando scrive

Citazione
[cite] lizarel:[/cite]Sì, poi mi vengono in mente altre mille mila cose che avrei potuto sfruttare meglio, ma questa è un'altra storia: la prossima!^^


sia con altre persone sconosciute e non. Posso assicurarvi che mi prodigherò per fare altre partite nel prossimo futuro specialmente durante le vacanze di Natale.

2) Commenti vari in ordine ai recenti interventi apparsi in queto topic. Partirò dal post monumentale di Hasimir (sia per dimensioni che contenuti ;)).

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
...per me questo live è stato molto più che un divertimento, è stata un'esperienza "forte",


Fortunatamente leggendo  i link che ho riportato nell'altra pagina e, soprattutto, leggendo il manuale credo che sia un'esperienza "facilmente" riproducibile sia perché escludo particolare fortuna o una congiunzione astrale irripetibile nella formazione casuale del gruppo di gioco essendo 2/5 totalmente "noob" di gdr live (ricordo che Deborah ha detto di non aver mai giocato di ruolo), sia perché, e questo è il motivo principale, il manuale è scritto veramente bene e questo gioco è stato progettato per funzionare, e c'è poco da dire: riesce a coinvolgere sinceramente tutti i partecipanti. Per questo, pur essendo molto prolisso in questo topic (sono parecchio sopra la mia media :shock:) non ho alcuna intenzione di mitizzare questa partita, ma solamente di sezionarla per imparare a giocare meglio a questo gioco.

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Tutto inutile.
Come si suol dire...ero preparato, ma non ero pronto.
Nonostante tutto Dubbio mi ha colto totalmente di sorpresa..


Credo che questo effetto sia necessario per la qualità di un gdr (non solo i live), e sinceramente l'ho provato con ogni gdr Narrattiva a cui ho giocato la prima volta (in particolare AiPS).

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
e se scrivo più di quanto pare lecito, date pure la colpa a Giuseppe che si è adoperato per farmi arrivare il copione che abbiamo usato...


Noooo, :cry: cosa ho fatto?  :twisted:

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
La scena del caffè è stata la prima di una mini-serie di scene che francamente ho trovato impagabili.
Giuseppe e Francesca erano una coppia che prende il caffè, ed improvvisamente uno dei due realizza di non conoscere davvero l'altro.
[...]
Non ricordo su cosa è arrivato il cut, ma io avevo un sorriso divertito che andava da un orecchio all'altro.

...

Malcom il Grande
La scena mia e di Deborah (con l'acca? ma sul serio? wow! Very Happy ) è stata secondo me un pò più piatta come trama e pathos,


:D woa forte che io abbia percepito la situazione esattamente all'opposto cioè la mia scena piuttosto piatta e regolare e la tua, invece, piuttosto divertente, degna di veri cabarettisti.

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
(e perchè a ben pensarci la sciarpa, almeno per me, è diventata un terzo elemento ricorrente...in testa da ubriaco, annodata-trendy da Samson, avvolta al collo da Peter, slegata sulle spalle da Max).


Geniale, :D no veramente! volevo fare qualcosa di analogo anche io con la cravatta ma non ho ancora imparato a farmi il nodo correttamente :oops: , sicché dopo essermela slacciata per dare più credibiità alla prima scena di vita reale, quando io e Julia siamo arrivati a casa nostra dopo lo spettacolo, non sono più riuscito a usarla :(.

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Ma chi è Malcom?
[...]
Malcom è, a quanto dicono i censimenti, il nome più diffuso al mondo in tutti i gdr che io metto in piedi.
[...]
Mi ha stupito (e divertito) il fatto che quello che per anni era stato sostanzialmente il mio equivalente di un anonimo John Doe, in un istante fosse diventato una persona vera...il tutto senza che nessuno dicesse nulla di specifico o ci riflettesse su.
Prima non c'era, ora c'era sempre stato.


O___O !!! Io ero convinto che tu ti stessi riferendo a un tuo amico, una persona vera, anche se magari che non si chiamava Malcolm. Non so perché, ma ho avuto questa nitida sensazione durante il gioco, tanto che alla fine volevo quasi chiederti di presentarmelo  :D, incredibile.

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
You!
Sono rimasto colpito immediatamente dal fatto che un istante dopo il cut della seconda scena Claudia abbia assegnato i ruoli senza un briciolo di esitazione o dialogo.
Tu tu tu e tu, Tom Julia Max e Nicole.
Ricordo di aver pensato: eh? che ho fatto di strano? cosa ho potuto rivelare per beccarmi un ruolo così di getto? siamo stati tutti e 4 così trasparenti?


Siccome sto scorrendo il post originale di Has segnalo anche questo pezzo, su cui tornerò nel dettaglio alla conclusione del mio post, però è veramente interessante.

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
[...]Parimenti mi è parso di notare che così come Tom si sentiva a disagio nella situazione di sedotto dalle aggressivissime avance di Cora, allo stesso modo nei panni di Lewis gli risultava scomodo andare ad instigare Nicole al tradimento. [...]


Non l'avevo notato ma ci hai preso al 100%, complimenti.

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Insomma la struttura di gioco mi sembra fatta in modo da creare una specie di rinforzo interno...se ci metti qualcosa, quel qualcosa "monterà" evidenziandosi.
E' stato proprio il caso di Deborah, con la sua piccola discrepanza rispetto a come si supponeva che le cose dovessero andare, a farmi notare quanto di "suo" uscisse fuori da ciò che faceva, e che tale fenomeno accadeva anche a tutti noi altri nelle altre scene...e nemmeno ce n'eravamo accorti...almeno non io...non così tanto!


Concordo. Sul momento me ne sono accorto poco, ma poi ragionandoci e rivedendo tutta la giocata nella mia testa mi è parso che il gioco stesso fosse una "cassa di risonanza" dei nostri sentimenti. I personaggi rappresentati sono stati costruiti con dei pezzi veri dei nostri caratteri, e credo che nella semplicità del gioco che elimina tutto il superfluo abbiamo potuto apprezzarli appieno, magari anche più che nella realtà durante la vita, quando le stuazioni sono così complesse e i caratteri così sfaccettati che non puoi concentrarti e riuscire a vedere distintamente solo una parte, magari anche piccola, dell'insieme. (In matematica è un processo frequente: dato un insieme brutto e complicato spesso si individua un opportuna relazione d'equivalenza e si studia il relativo insieme quoziente per ricavare dettagli che prima sfuggivano nell'oceano di informazioni inessenziali)

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Per fortuna non c'erano coltelli nella stanza (anche se sono state suggerite forbici con la punta arrotondata :P ).


 :lol:  non voglio neanche immaginare cosa sarebbe accaduto se ci fossero state delle forbici... :lol:

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Ma io mi aspettavo l'altéra star del palco...ed invece mi trovo a fare amabili chiacchiere con una ragazza triste, che mi sembrava soffrire di un profondo vuoto interiore.


Sono rimasto super-sorpreso anche io.

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Io (Alessandro) sono passato dalla più viscerale antipatia per Julia ad un ... non so come chiamarlo ... percepivo la tristezza di lei e di rimando desideravo alleviarla in qualche modo.
Non come strategia per rimorchiarla (Max esiste per essere la tentazione di Julia, no?) ma proprio per un genuino desiderio di confortarla.


Allora se vogliamo essere sinceri fino a questo punto posso dirvi che mi sono sentito in colpa quando ho visto QUELLA Julia, ho proprio pensato:  "ma che razza di stronzo sono? Com'è possibile che io non l'abbia capita fino a questo punto, o forse addirittura ce l'abbia portata a essere così con me e cosà con lui?" Poi mi sono subito ripreso e meravigliato di ragionare in termini del mio personaggio anche quando non ero in scena ma stavo assistendo da spettatore  :shock: .

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Invece mi sono trovato nel mezzo di una lite coniugale bella e buona...ma roba forte!
Alla fine stavo (io, davvero) quasi urlando in faccia a Nicole per l'esasperazione...e per evitarlo (spesso parlo con tono forte, ma non mi piace urlare) mi sono trovato con le mani in faccia (la mia) a prendere un lungo respiro, a piantare il vassoio dei dolci sul tavolo ed a mollare Nicole là sul posto, sbattendomi la porta alle spalle.


M-A-G-I-S-T-R-A-L-E!!!

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
[...]infatti mi sono messo a raccontare di quando ho letto Moby Dick.


Si percepiva anche dal tono della voce che eri sincero e stavi parlando di te ancor prima che di Max.

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Non ho potuto fare a meno di pensare che il loro percorso sia stato inverso a quello di Peter e Nicole...gli uni così vicini ed a contatto da arrivare a detestarsi, gli altri così lontani e presi da altro da arrivare a mancarsi.


Vale quello che scrivevi prima: Le scene di vita reale e la commedia si influenzano a vicenda.

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Ultimo incontro fra Max e Julia, la bar del parco.
Ricordo che entrando in scena ho tirato un profondo sospiro...


Quel sospiro l'avevo notato durante il gioco e infatti non avrei voluto essere nei tuoi panni a giocare quella scena. Ancora una volta non posso dirti altro che complimenti!

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Entro, la mollo, ed esco...avevo pensato.


(OT stile El Tuco ne "Il buono, il brutto, il cattivo" : "vado l'ammazzo e torno" :D?)

Incredibile ho finito, pensavo non sarei mai arrivato in fondo :). Concludo rilanciado alcuni spunti per la discussione e sulla partita e sul gioco in generale (sia per chi c'era ma ovviamente anche per tutti gli utenti del forum):

(Come avevo chiesto precedentemente) A proposito dei tempi in scena che ne pensate? Intendo dire la distribuzione del tempo sia a livello globale tra i 4 giocatori che per ogni giocatore tra i suoi 2 personaggi?

A proposito della distribuzione dei ruoli (leggi anche il pezzo del post di Hasimir precedentemente segnalato) Claudia è stata alquanto abile e veloce deducendo le informazioni necessarie dalle 2 scene preliminari (che con mio grosso stupore ho letto da Has quanto siano state percepite in maniera diversa dai giocatori, e questo non fa che aumentare l'abilità del regista ad aver fatto la scelta migliore).
Ma in generale secondo voi è più difficile il ruolo di Tom o Peter? allo stesso modo è più difficile il ruolo di Julia o Nicole?
Le precedenti questioni sono legate alla distribuzione dei ruoli. Come?

E infine una provocazione: Visto che questo gioco parla così tanto di sentimenti e relazioni, ma se uno (magari non essendo neanche più giovanissimo) per carattere o storia personale non avesse poi tutta questa esperienza amorosa, come potrebbe giocare? Che contenuti riuscirebbe a metterci?

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Stimolato dal precedente intervente di Moreno mi sono andato a leggere il post linkato e i seguenti thread nell'ordine indicato:

[Dubbio] Actual Play Ambercon 2007 (edit: QUI nel nuovo forum)
[Dubbio] qualche domanda (edit: QUI nel nuovo forum)
DUBBIO , ovvero dei giochi che fanno PAURA! (edit: QUI nel nuovo forum)
Riflessioni su tecniche larp (edit: QUI nel nuovo forum)

Anzitutto sono contento di esser pervenuto alle stesse conclusioni del nostro guru Moreno :D, soprattutto constatando che sono state ricavate giocando il mio stesso personaggio Tom.
Altri commenti sparsi in ordine al gioco derivati dalla lettura dei precedenti link che posto qui e non nei rispettivi thread perché quello che dico non ha una valenza generale, ma si riferisce alla nostra specifica partita (Con 1 sola sessione in tutta la mia vita non me la sento di fare inferenze sui massimi sistemi dei live, o di intervenire in topic così alti :D ):

Come ho già avuto modo di scrivere precedentemente rispondendo a Mauro, secondo me è un bene che gli esercizi di preparazione siano stati essenziali cioè durati pochi minuti e limitati a semplici saluti, strette di mano e incroci di sguardi (la questione abbracci è già stata sufficientemente enucleata prima). Ora leggo in alcuni post che avvolte questi esercizi possono essere anche più lunghi e complessi. Sinceramente non so quanto possano essere funzionali al sottoscritto, anzi credo che mi troverei piuttosto a disagio sia per il mio carattere, sia perché non raggiungerebbero il loro scopo. Anzi paradossalmente credo che produrrebbero l'effetto opposto: Non solo gli esercizi non mi "scioglierebbero" (che, come ho scritto al primo post, durante la partita è avvenuto spontaneamente giocando) ma, essendo studiati in astratto (per quanto preparati ad hoc per la situzione stessa), mi trasmetterebbero quel senso di "artificioso"  che si ripercuoterebbe negativamente sul modo di giocare (quantomeno durante le prime scene, se non tutta la partita).

Non credo che "Dubbio" e le sue regole producano divismo perché è un gioco sostanzialmente corale, in cui, anche riflettendo a posteriori, non sono riuscito a individuare un protagonista pieno. Al massimo posso teorizzare (neanche immaginare, perché ci sono veramente troppe variabili da considerare) che, ad esempio, qaulcuno voglia colorare il suo personaggio con un carattere alquanto egoista. Ma, anche in quel caso lo spazio di manovra per gli altri giocatori e il regista è talmente ampio che piuttosto che oscurare il loro gioco, credo che possano ricamarci sopra la storia ed "escalare" (come si direbbe a CnV ;)).

Ritengo che la regola (o era una tecnica? :o Si! Bisogna che legga il manuale al più presto) del "Tutto ciò che si dice in scena è vero" responsabilizzi notevolmente le scelte dei giocatori producendo un effetto benefico sul gioco di tutti. Pensate ad esempio a quanto poco è occorso perché mi ritrovassi sposato con Julia (per una sua battuta, :) : il matrimonio più veloce della storia :D) e quanto questo abbia inciso sul resto del gioco con scelte che non erano per niente scontate anche da parte mia.

Ho letto sull'actual play di Claudia (il primo link) che hanno usato un sacco di comprimari, anche se poi quelli effettivamente apparsi in più di una scena sono state praticamente solo le tentazioni. Sollecito commenti e confronti sia di Claudia, che degli altri giocatori tra quell'opzione e la nostra che ha previsto solo due comprimari in assoluto: Cora e Max le tentazioni.

Ripeto le avvertenze iniziali: non considerate i precedenti commenti come una rispsota ai topic linkati, ma solo riflessioni personali ancorate e inferenti esclusivamente la partita di Sabato scorso.

117
Citazione
[cite] lirazel:[/cite]
Sai qual'è il bello di un gioco? Che per quanto intensa la fine di ogni partita può sempre essere seguita dall'inizio di un'altra!!!Giochiamo!!! :wink:


Eh! dipendesse da me. Secondo te perché a Lucca ho fatto oltre 13 ore di gioco in meno di 36 ore solari?!? :D Si, sono pazzo :D, ma oltre questo sono frustrato dall'aver così tanti bei giochi e manuali e nessuno con cui giocarci :( ... (per la serie "cerco-gruppi-di-gioco" segnalo che sono di Lucca ma studio all'università di Bologna, e quindi risiedo quasi tutti i giorni di un mese a Bologna...)

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Citazione
[cite] Claudia Cangini:[/cite]
Questo concetto che interpretare un personaggio ti ha aiutato a impersonarne un altro è molto interessante. Ti va di elaborare?


Bhé da come avevo capito funzionasse il gioco fino a quel momento, mi era parso che Tom fosse il mio ruolo principale, quindi quello più importante, ovvero quello più "critico". Perciò giocare nei panni di Tom mi richiedeva uno sforzo maggiore sia in termini di elaborazioni degli input degli altri giocatori, che in termini di comunicazione dei miei output in maniera credibile e appropriata al personaggio che stavo giocando. In particolare, personalmente, non so mai quale sia la cosa migliore da dire tra le pressoché infinite possibili risposte. Non perché ci siano risposte "sbagliate", ma perché ci sono risposte "migliori" di altre e per natura tendo sempre verso il massimo possibile, mi riescono difficili certi "compromessi".
Invece giocare Lewis mi riusciva decisamente più semplice perché essendo caratterizzato come uomo-sogno non mi preoccupavo molto di essere credibile sia perché non mi vedo come uomo ideale di nessuno (almeno per ora ;) ) sia perché spesso un sogno non è reale, e forse è proprio questo che lo rende così attraente, così bello (sempre imho ovviamente, su quello che penso io dei sogni).
Quindi ho giocato con la tensione tra due opposte istanze: quella di essere credibile anche come uomo-sogno per far riuscire meglio il gioco, da un lato, e, l'istanza di allentare lo "sforzo" del cervello a interpretare Tom rinvigorita dal mio concetto di sogno, dall'altro lato.

Voglio aggiungere che quest'analisi l'ho svolta abbastanza consciamente durante la partita stessa, e praticamente fin dai primi momenti in cui mi sono trovato a vestire i panni di Lewis-sogno. Sinceramente questo "strano" dualismo che avevo intesta mi ha fatto sembrare ancora più un attore e nella realtà e nel gioco :).

Concludo dicendo che giustamente Claudia, essendo la regista, mi ha richiamato diverse volte ad essere più credibile come uomo ideale di Nicole. Ritengo che ciò sia stato essenziale a ristabilire l'equilibrio tra le due opposte tensioni. Altrimenti mi sarei effettivamente spostato sempre più una caratterizzazione poco verosimile di Lewis, anche in virtù del fatto che il tempo in scena non era equipartito tra i miei due personaggi, ma sproporzionato decisamente verso Tom.

A proposito dei tempi in scena che ne pensate? (chiedo a chi c'era) Intendo dire la distribuzione del tempo sia a livello globale tra i 4 giocatori che per ogni giocatore tra i suoi 2 personaggi?

Per conto mio posso affermare che a livello globale ci sia stata una sostanziale parità tra i tempi in scena dei vari giocatori giusto? No perché giocando avevo perso effettivamente la cognizione del tempo, quindi magari in termini oggettivi di secondi fisici non so, ma senz'altro il tempo relativo alla nostra dimensione di gioco mi è sembrato spartito in maniera soddisfacente, tanto è vero che non ho richiesto nessuna scena istantanea su di me (e neanche sugli altri sia perché ero abbastanza contento delle caratterizzazioni che venivano fuori, sia perché appunto mi sembrava che l'equilibrio che stavamo ottenendo giocando [e qui intendo la giocata globale, cioè comprensiva delle scene istantanee chiamate dagli altri che ho trovato sempre molto appropriate] non dovesse essere perturbato).
A livello dei miei due personaggi, come accennavo prima ( :o avevo detto che concludevo ma poi mi sono impelagato su questa nuova questione dei tempi in scena e scene istantanee. Eh si, potrei parlare per ore di questo gioco :D), posso dire che il rapporto mi sia sembrato circa 70 a 30 su 100 per Tom rispeto a Lewis. In virtù di quanto scritto prima credo che sia stata l'occorrenza ideale per non fare troppi "danni" da parte mia :D, e senz'altro mi ha dato la giusta variabilità ma anche la giusta continuità di gioco. Però se dovessi rigiocare ancora Tom e Lewis sicuramente vorrei esplorare nuove strade, e vorrei cambiare sia il tempo relativo tra i due (che, si, in parte è fisso e dato dalle scene della commedia che sono strutturate a livello di manuale, ma in parte è flessibile allo spazio di manovra dei giocatori che riescano a mantenere vive certe scene senza "trascinarle") che anche i loro caratteri, come? Non so :shock: , pur avendo giocato non riesco veramente a immaginarmi una storia a-priori, ma neanche una battuta, ci sono assolutamente troppe variabili coinvolte. Posso avere la risposta solo giocando, perché questo è un gioco collettivo, nel senso pieno del termine ;).

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Segnalazioni e News / Immagini da una Con: Lucca 2008
« il: 2008-11-04 11:58:26 »
come si chiamava la ragazza a sinistra (quella con la maglia nera) in questa foto? No perché è la seconda giocatrice che ha partecipato alla demo di Dubbio di cui non ricordo esattamente il nome, e allo stesso tavolo inquadrato qui da un'angolazione diversa si vede Francesca l'altra giocatrice di "Dubbio" alla demo di Sabato mattina.

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Segnalazioni e News / Immagini da una Con: Lucca 2008
« il: 2008-11-04 10:02:50 »
Commentate alcune foto che mi ritraggono, indosso una camicia country a quadrettoni blu, ciao.

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