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Topics - Mauro

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General / Cosa vorreste recuperare?
« il: 2009-11-28 18:18:33 »
A parte l'ovvia risposta "tutto" :P

Lo scopo della discussione è avere sottomano un elenco delle cose che più si vorrebbero rivedere, anche per aiutare la memoria (magari uno ha copia di qualcosa, ma non ci si pensa, o non si pensa che sia tra le cose andate perse); la speranza è che salti fuori qualcosa.

Al momento a me vengono in mente:

- A sta per Agliofobia (mio; vai a sapere perché non ne avevo salvata copia...);
- D sta per Diplofobia (fatto da Klaus);
- Epic Fail (Klaus);
- Gli Infermieri (mio);
- Non Cedere all'Alcol (corale);
- Le considerazioni riportare da Moreno su Annalise (principalmente quelle sulla Conseguenza a 1).

212
N sta per Nichilismo
che guida la tua vita.
Prima che te ne accorga,
la realtà è finita.

Un tempo credevi. Eri certo di un piano superiore, di qualcuno che vegliava su di te e ti proteggeva, sempre pronto a darti il Suo aiuto. Non poteva essere altrimenti, lo vedevi con chiarezza.
Ma è passato molto tempo da allora. La realtà ti ha colpito, e hai capito che non può esistere un dio che permetta simili cose. Da lì, il passo è stato breve: se ciò di cui eri più certo non esiste, cos’altro è reale? Vedi intorno a te un mondo intero di cose ovvie, di persone, di cose che non vorresti vedere, e ormai non sai più da dove vengano. Ma se riesci a pensarle... allora devono venire da te. Ti stai punendo, e non sai nemmeno cosa hai fatto. Non puoi fare altro che aspettare la fine, cercando di non pensare che sei solo in un mondo con miliardi di persone.

WHAT CAN I DO?

1-2 dadi: Nega l’esistenza di piccole cose per qualche minuto: una pistola, un ricordo, la capacità di parlare.
3-4 dadi: Nega l’esistenza di piccole cose per qualche decina di minuti; oppure quella di piccoli esseri viventi, di oggetti di medie dimensioni, per qualche minuto: una persona, una stanza, una caratteristica personale.
5-6 dadi: Nega l’esistenza di piccole cose per qualche ora; oppure quella di piccoli esseri viventi, di oggetti di medie dimensioni, per qualche decina di minuti; oppure quella di esseri viventi o grandi spazi per qualche minuto: un gruppo di persone, un palazzo, un quartiere. Chiudi gli occhi. Quando li apri, attorno a te non c’è nulla.

HOW DOES IT BREAK ME?

Lotta: Ancora una volta, ti sei ferito da solo. Sai che è stupido, che tutto viene da te, ma è così maledettamente difficile farglielo capire. Spiegarglielo è inutile, resta così poco altro da fare, e sei stanco di vedere dei sogni affermare la propria esistenza. Non importa chi c’è attorno a te: ti assicurerai, almeno questa volta, che tornino nel nulla che gli è proprio.

Fuggi: A volte proprio non ce la fai. Per una volta vorresti fare affidamento su qualcuno, ma ci sei solo tu, circondato da cose che non esistono. Ti parlano, ti feriscono, e non esistono nemmeno. Vorresti combatterli, ma sembrano così reali che ti fa male. È più facile chiudere gli occhi, e sperare che tutto sparisca.

HOW DO I CHANGE?

Più il tempo passa, più sei certo che nulla esista. A volte, fatichi a vedere ciò che c’è intorno a te. Fatichi a sentire chi ti parla, i rumori di ciò che ti circonda, anche se sei dolorosamente conscio della loro presenza.
Più il tempo passa, più ti è difficile sopportarlo. Inizi a ignorare gli altri, a comportarti come se non ci fossero, ci parli quando non puoi farne a meno. Continui la tua vita, interagisci col mondo perché il mondo interagisce con te, ma non riesci a preoccuparti di nulla fuori da te.

WHAT AM I BECOMING?

Hai escluso il mondo da te stesso. Non sei riuscito a far sparire i sogni, ma almeno ora ne sei fuori. Sei una sagoma traslucida, una vibrazione nell’aria, che scompare rapidamente com’è apparsa. La tua voce è un sussurro accennato, il tuo passo il sibilo del vento; anche quando ci sei, gli altri non ti notano. Sei diventato l’Uomo Irreale.

Aggiunta: il senso degli effetti è che aumentando i dadi o aumenta la dimensione dell'oggetto fatto sparire, o aumenta il tempo per cui sparisce; ma non mi convince molto il modo in cui è scritto, perché in pratica ogni "livello" ripete il precedente.

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Questo l'ho fatto io / [recupero] [NCaS] S sta per Svanire
« il: 2009-11-25 19:03:26 »
S sta per Svanire
dal mondo e dalla storia
senza che di te
nessuno abbia memoria.

Non sono mai stato molto popolare, fin da piccolo: a scuola non avevo amici, nessuno mi invitava a casa sua, per me non c’erano feste di compleanno cui andare né persona da invitare. Ma in realtà non mi pesava: avevi i miei libri, i miei giochi, la mia fantasia, il mio Paese delle Meraviglie; con un intero mondo dentro da esplorare di me, a cosa mi servivano gli altri?
Crescendo, mi sono accorto che essere da solo non è facile: nessuno su cui fare affidamento, o che possa presentarmi ad altri, o che possa garantire per me. Cristo, anche trovare un maledetto lavoro diventa difficile, senza nessuno che dica quanto sei bravo.
E fare consocenze non è facile: non so come fare, non l’ho mai fatto, e sembra che tutti mi ignorino; due parole, un saluto, e il secondo dopo è come se non fossi piú lí. Come fanno gli altri a legare cosí in fretta, non lo capirò mai.
Ma ultimamente le cose stanno peggiorando: anche quei pochi saluti stanno sparendo, non ho nulla cui aggrapparmi; mi sembra di star diventando invisibile, e non capisco come evitarlo.

WHAT CAN I DO?

(1-2 dadi) Puoi far sparire una parte del tuo corpo, per esempio la mano che l'Incubo sta per mangiarti, oppure un piccolo oggetto, come la scatolina con il nome di tuo figlio, per qualche secondo.
(3-4 dadi) Puoi far sparire e riapparire selettivamente ricordi che ti riguardano, oppure parti del tuo corpo. Una porta chiusa con la chiave infilata nella toppa dall'altro lato? Fai sparire mano e braccio, avvicinati alla porta e fai riapparire la mano dal lato opposto. Ce l'hai con qualcuno? Fai sparire la mano e sferra un colpo col bracco "monco" all'altezza del cuore, poi rimaterializza la mano e strappaglielo.
(5-6 dadi) Puoi svanire completamente, dagli annali o fisicamente, lasciando solo la tua bocca e i tuoi occhi. Sei praticamente invulnerabile e puoi andare praticamente ovunque.

HOW DOES IT BREAK ME?

Lotta: Non fanno che ignorarti, sempre, anche se li implori di aiutarti; ma quando si tratta di farti male, sembra che ti considerino come tutti gli altri. Quando ti ignorano ti feriscono moralmente, e quando non lo fanno ti feriscono fisicamente; non importa cosa tu faccia, ti feriscono sempre. Senza il cuore, potrebbero capire che vuoi essere lasciato in pace.

Fuggi: Hai passato la vita nascosto dagli altri, senza aver bisogno di nulla; e ora sei obbligato a lottare. Cerchi di farlo, ma ti viene sempre il dubbio che qualunque cosa tu stia cercando in realtà non ne valga la pena. Potresti lottare per avere quello che vuoi, ma ci sarà sempre qualcosa per sostituirlo, e sparire e aspettare che se ne vadano a volte è semplicemente la scelta piú facile.

HOW DO I CHANGE?

Non è solo un’impressione, è una certezza: diventi invisibile. Non importa che tu lo voglia o no, sempre piú spesso gli altri non ti vedono, come se non ci fossi. Cazzo, ieri una ragazza ti ha sbattuto contro e si è guardata intorno perplessa, non capendo cosa fosse successo.
E non è la cosa peggiore. Se non ti vedono, almeno non ti vedono. Sembra banale, ma quando c’è solo un pezzo di te che aleggia nell’aria… pagheresti per poter sparire completamente, almeno per evitare gli sguardi terrorizzati, le fughe isteriche. Pagheresti, perché questo non capiti improvvisamente, quando tutti possono vederti. Stai parlando col tuo capo… che improvvisamente indietreggia, guardando quel maledetto sorriso che è rimasto sospeso.

WHAT AM I BECOMING?

Sparire è la soluzione piú semplice, quindi continui a farlo. Ti aggiri per le strade della città impazzita, nel suo labirinto che ormai per te non è piú tale, sparendo quando qualcosa ti minaccia, o annoia. O solo perché vuoi farlo.
Vedi tutto, senti tutto, non visto, non sentito; i segreti che non conosci diminuiscono sempre di piú. A volte qualcuno ti cerca per avere informazioni o per chiederti di fare qualcosa, ma perché dovresti aiutare chi ti ha ignorato? Magari lo farai, se ti sarà utile, o magari sparirai di nuovo, lasciando un sardonico sorriso nell’aria, a prendere in giro chiunque sperava nel tuo aiuto. Sei diventato il Gatto del Cheshire.

Nota: che sia fisicamente un gatto, o una persona, è a scelta del singolo; credo che l’importante sia il concetto. Per andare piú a fondo, c’è la descrizione dell’Incubo.

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Questo l'ho fatto io / [recupero] [NCaS] Luna
« il: 2009-11-25 19:02:21 »
Citazione
[cite]Autore: dante3[/cite]In questo caso riconosce l'entrata del Lunatico nella comunità dei fedeli della Luna

Me lo immaginavo piú fanatico e meno strutturato, ma ci può stare; però non lo limiterei a quello lo troverei limitante: dubito che nascano tanti Incubi, men che meno tanti Lunatici, quindi come “rito di passaggio” sarebbe usato una volta ogni tanto, mentre come “preghiera” sarebbe usato sovente. Credo sarebbe anche piú facilmente inseribile nel contesto di gioco.

Premessa a quanto segue: è una bozza, soprattutto il Talento/Incubo; manca un nome decente per i non-Lunatici (Aggiunta: sto valutando quello attuale, "Selenofobo") e la poesia del Talento.
Ho usato il materiale che era stato messo nella vecchia discussione, inserendolo nei vari pezzi del documento; se avete commenti, fatevi avanti.

La Luna

Una Follia collettiva di Gente che Gioca

“… ogni notte di Luna piena, la Luna mostra il suo ghigno gigantesco a qualche abitante di Mad City: entro la notte questi avrà il privilegio di vedere la Luna sempre più vicina in un crescendo di paranoia che si concluderà tra le fauci del satellite della città dei folli.”
Diverse persone hanno un amico o un parente che, giurano, ha visto la Luna mostrare un volto gnignante o un sorriso a diverse migliaia di denti. I racconti hanno sempre dettagli differenti, perciò non possono essere veri; tuttavia non si conosce nessuno che possa dire di aver visto in prima persona questo strano fenomeno.
Alcuni giurano che chi ha visto ridere la Luna è ora in un posto migliore di Mad City, e sta bene e non deve pensare più a nulla.


A Mad City la Luna esiste, ma non come la conosciamo noi. Sembra uguale, ma a volte è molto più grande, altre molto più piccola, quasi come se giocasse ad avvicinarsi e ad allontanarsi dal suolo di Mad City. La Luna di Mad City non ha sempre lo stesso colore: a volte è bianca come una perla, altre volte è rossa come il sangue, altre ancora sembra marmo nero, dove i suoi crateri appaiono come venature. Inoltre per chi la guardasse spesso e volentieri apparirebbe come avere un ghigno malvagio sempre trucemente rivolto verso l'osservatore. La Luna di Mad City ha una malsana influenza sia sugli Incubi che sugli Abitanti. Alcuni di essi, detti “Lunatici”, sono veramente guidati dalle sue fluttuazioni. E le fluttuazioni si risolvono quasi sempre in un peggioramento di umore (tanto per usare un eufemismo). Inoltre, cosa non difficile da notare per un astronomo (o per un astrofilo), la Luna di Mad City mostra sempre la sua faccia nascosta o, meglio, quella che vista dalla Città Dormiente è la faccia nascosta.

Afflitti

“La Luna mi ha guardato stanotte amico, ero appena uscito di casa e Lei era lì, enorme, gialla e inquietante.
“Prima pensavo stesse per spezzarsi in due e poi da quel crepaccio sono affiorati denti, enormi, squadrati e di marmo: bianchissimi. Devi aiutarmi fratello. Ora è circa il doppio di quando mi ha sorriso, e, dannazione ho paura, quella stronza vuole divorarmi. L'ho visto coi miei occhi fratello, non mi resta molto, ormai la vedo gigantesca: stanotte mi mangia. Cazzo non può diventare più grande di così, sono sicuro. Aiutami, ti prego.
“Non puoi dirmi di smettere di fissarla, cazzo questa è la mia ultima sera a Mad City e non posso nemmeno vedere le stelle.”


Gli Afflitti sono coloro, Abitanti e Risvegliati, che risentono dell’influenza della Luna: non ne sono ossessionati, ma ne sentono la costante presenza, la temono e la cercano, cercando di nascondersi al suo occhio e di guardarla sempre.
Normalmente non sono una grande sfida (Dolore 2), e vengono ulteriormente indeboliti se sono sotto la luce lunare (il Dolore diminuisce di 1); ma qualora non possano vedere la loro nemesi diventano incontrollabili, e cercheranno di superare chiunque gli impedisca di arrivare dove possano riprendere la loro ossessiva osservazione (il Dolore aumenta di 2).
Si dice che un Afflitto, quando non riesca piú a convivere con il contrasto che la Luna gli causa, impazzisca, diventando un Lunatico o un Selenofobo.

Lunatici

La Luna! La Luna! Come fai a non vedere? Come fai a non capire?

I Lunatici si presentano come degli uomini estremamente pallidi, incostanti, che vagano per Mad City apparentemente senza uno scopo; niente è fisso nella loro vita, tutto può variare, tranne una cosa: l’assoluta, totale e completa adorazione della Luna, che venerano come se fosse un dio, il dio cui tutto è dovuto.
I Lunatici sono Incubi particolari: le loro capacità non sono eclatanti (Dolore 3), ma le loro caratteristiche, il loro atteggiamento, la loro stessa natura variano in funzione delle fasi lunari. Nessuno può capire la Luna come loro, dicono, nessuno può vederla o apprezzarla veramente, come solo loro fanno.
Si possono trovare in tutta Mad City, anche se hanno un Tempio su una collina nella periferia della città, Tempio in cui non accettano la presenza di nessun altro (il Dolore aumenta di 1).

Se la Luna è Rossa… i Lunatici sono accecati dalla sete di sangue, cercano solo violenza e morte (il Dolore aumenta di 2) e attaccheranno chiunque si trovino davanti.
Se la Luna è Bianca… i Lunatici sono stranamente calmi, e non attaccheranno nessuno se non per difesa. Questo non li rende necessariamente piú disponibili a rispondere a eventuali domande.
Se la Luna è Nera… i Lunatici sono ombrosi, difficili da avvicinare; cercheranno di evitare ogni contatto con i Risvegliati, nascondendosi in ogni ombra resa piú scura dalla luce nera della Luna (Dolore 5).
Se la Luna è Nuova… i Lunatici sono quasi impossibili anche solo da trovare (Dolore 8), e non gradiranno nessuna intrusione nella loro disperazione per la morte della Luna (Dolore 10).
Se la Luna è Piena… i Lunatici si raduneranno nel Tempio, festeggiando la completa rinascita di cui erano assolutamente certi. La loro gioia è tale che non noteranno intrusi, se questi non interagiranno col Sacro Altare o con i Lunatici; se li notassero, la loro furia sarebbe maggiore anche di quella dovuta alla Luna Rossa (il Dolore aumenta di 3, e di un ulteriore 1 se qualcuno osasse dire che i Lunatici hanno mai messo in dubbio la rinascita della Luna).
Se la Luna e Calante… i Lunatici sono indeboliti, terrorizzati dall'idea che la loro dea stia morendo (il Dolore diminuisce di 2).
Se la Luna è Crescente… i Lunatici hanno atteggiamenti arroganti e girano in gruppo, perché la loro dea è nuovamente riuscita a sconfiggere la morte; ogni tre Lunatici in gruppo avranno Dolore 9, invece di 7.

Selenofobi

Pensi di essere al sicuro? Credi di poterle sfuggire, solo perché la sua luce non ti raggiunge?

Chi tra gli Afflitti non cede al fascino della Luna, cede al terrore. Un terrore puro, totale, la paura che la Luna inghiottirà tutto. E l’urgenza di combatterla, sempre. Sono convinti che sia un Incubo come loro, che ci sia un modo per ucciderla, o almeno per impedirle di agire.
I Selenofobi sono ombre nella notte, profili di oscurità nel buio; la loro forza è grande (Dolore 5), ma diminuisce quando sono esposti alla luce della Luna (il Dolore diminuisce di 1). L’unica eccezione è la luce della Luna Nera o Nuova, che invece li rafforza, aiutandoli a fingere che la Luna non ci sia (il Dolore aumenta di 2).

L sta per Luna
che ti guarda su dal cielo.
È inutile nascondersi,
la senti oltre ogni velo.

La Luna è nel cielo da sempre, lo sai. Magari non ci pensavi, ma era sempre là a illuminare le notti. Luminosa, tranquillizzante, ricordi che un tempo la guardavi con gioia, sotto il cielo stellato, insieme a chi amavi.
Non capisci come facevi a ignorarne la presenza, a trovarla tanto bella.
La Luna è nel cielo da sempre. È lassú. Ogni singola, maledetta notte è lassú, a guardarti, a deriderti, a chiamarti. Non sai cosa voglia, e nessuno intorno a te se ne accorge, come se fosse normale. Ma nulla lo è: quando ci sei tu nessuno sembra comportarsi normalmente, il mondo impazzisce. E ci sei solo tu a guardarla come lei guarda il mondo, a cercare di capire cosa voglia fare prima che lo faccia, come ogni notte mentre cerchi di sfuggirle.
Un’altra notte, ancora una notte; il giorno arriverà presto. Sí, il giorno. E se sarai fortunato la prossima notte non sarà lassú, pronta a guardare ogni cosa che fai.

WHAT CAN I DO?

1-2 dadi: qualcosa di piccolo cambia intorno a te: uno sconosciuto è amichevole, cancella una scritta, cambia la tua voce.
3-4 dadi: causi un cambiamento rilevante: un nemico diventa un amico, una porta d’acciaio diventa malleabile, cambi i tuoi lineamenti.
5-6 dadi: la realtà stessa cambia: chi ti odiava ti adora, una stanza contiene un altro luogo, tu sei da un’altra parte.

HOW DOES IT BREAK ME?

Lotta: L’idea è improvvisa, ti travolge: e se la Luna ti avesse portato qui per un motivo? Forse ha una missione per te, forse vuole che tu lotti, aspetta solo che tu la assecondi, per lasciarti in pace. Se distruggerai tutto, forse per una notte, almeno una, riuscirai a dormire.

Fuggi: Cerchi di ignorarla e di andare avanti con la tua vita, ma a volte semplicemente è troppo da sopportare. E ora non hai nemmeno il giorno a proteggerti, in questa maledetta notte eterna. La sua costante presenza ti spezza, e non riesci a fare altro che correre, cercando di raggiungere quel Sole che è sempre un passo avanti a te.

HOW DO I CHANGE?

Piú passa il tempo, piú sei conscio della sua presenza. Inizialmente è solo una sensazione, l’impressione che la luce sia piú forte, o che sorrida a te e a nessun altro; ma poi la senti.
Inizia a parlarti, a darti suggerimenti, a dirti cosa fare. Nessun altro sembra sentirla. La sua luce è calda, se le obbedisci; ma il suo volere è incostante, sapere cosa desidera non è facile, e ci vuole poco perché il gelo della notte torni su di te.
Ormai la sua voce è una compagnia costante, resisterle diventa sempre piú difficile, e l’unico modo che hai per farla tacere è obbedirle. Cerchi di soddisfarla in fretta, per poter tornare a fingere che non esista.

WHAT AM I BECOMING?

Ormai non fai che obbedirle. La cerchi, la ascolti, e le obbedisci. Obbedire è piú semplice che dover scegliere, ascoltarla è piú facile che ignorarla, e se è contenta potrebbe anche lasciarti da solo, per qualche minuto, al buio e nel silenzio.
La tua pelle si copre di crateri, il suo colore è quello della Luna, ogni ruga un crepaccio; non riesci mai a decidere cosa fare, e quindi fai quello che ti dice lei. Sei diventato l’Uomo della Luna.

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Gioco Concreto / [recupero] [NCaS] G sta per…
« il: 2009-11-25 19:00:09 »
Dalle menti di Klaus e Mauro, vi viene presentato…

G sta per Gentechegioca
che non speravi di trovare.
Ma ora che ci sei,
non la vuoi piú lasciare.

[Immaginate che attorno e inframezzate al testo ci siano copertine di manuali di D&D, Vampiri, ecc., e scritte come “Storie di orrore personale!” “Gioca gli dei!” “Un gioco innovativo!” e simili]
Hai passato anni a giocare, ogni volta un gioco nuovo, ogni volta un gioco diverso. Ti sei sempre divertito a scoprire cose nuove: oggi un Elfo avventuriero, ieri un Vampiro, e domani nessuno sa cosa; potevi picchiare Goblin oppure addentrarti nei piú reconditi recessi dell’animo umano, accettandone le brutture o ritraendoti da esse. Certo: a volte non ci si divertiva poi cosí tanto, ma era colpa tua che non riuscivi a giocare bene. O del master, che non sapeva fare il master.
Ma ultimamente non ti basta piú; non sai perché, cosa sia cambiato: hai iniziato ad avere visioni di distese innevate, di cani che corrono nel deserto, di ragazze indifese che sconfiggono Vampiri. Improvvisamente, è come se un nuovo mondo ti si fosse aperto: hai trovato un rifugio, riesci a divertirti piú di quanto facessi prima, e non devi nemmeno piú trovare qualcuno disponibile all’impegno per essere master.
Ma questo ti sta isolando da altri giocatori, e non capisci perché.

COSA POSSO FARE?

(1-2 dadi) La pseudo-realtà dei sistemi punisce i tuoi nemici: un gatto può uccidere, il Terreno Accidentato ostacola la corsa di chi ti insegue, resisti nudo a una raffica di mitragliatore.
(3-4 dadi) Poni il Veto su qualcosa: nega un’azione, o l’esistenza di oggetti (una pistola, un’automobile).
(5-6 dadi) Appare Moreno. Col Randello.

COME REAGISCO?

Lotta: Sei circondato da Nemici del Metagioco, da Difensori del Buon Senso e dell’Ottimo Master; cerchi di ignorarli, o di spiegargli perché non credi sia come dicono loro, ma non sempre riesci a sopportarlo. Provi ad andartene dai loro ritrovi, a volte sono loro che ti impediscono di entrare, ma nemmeno questo basta a trarti in salvo. Ma anche tu hai dei limiti: per questa volta, gli farai vedere che le loro tabelle del danno non sono realistiche.

Fuggi: Discutere, sempre discutere. Vorresti solo giocare, cambiare qualche volta, provare nuove cose; sei stanco delle eterne discussioni, dei giudizi di chi non ha provato né vuole farlo, di chi “Tanto con D&D puoi fare tutto”. Qualche volta, Lasciare la Posta conviene; perché non farlo ora?

COME CAMBIO?

È una cosa graduale, non la noti fin da subito; ma qualcuno intorno a te comincia a capire, trovi altre persone con cui giocare, senza doverle convincere di qualcosa, senza che ti critichino. Le tue lotte in lande innevate hanno ora compagni, l’Errore non ha piú un solo avversario; il Peccato retrocede, e con altri a sostenere la tua pistola è piú facile. Questa volta, sei riuscito a fuggire nella notte, aggirando l’assedio.
Sei sempre disponibile a giocare con tutti, ma ora hai altri intorno a te, come te, sempre pronti a provare giochi nuovi, a portarli loro stessi; piú il tempo passa, piú è facile dimenticare ciò in cui credevi.

COSA DIVENTERÒ?

Ormai non hai problemi: riesci a giocare, ci sono molti incontri, a volte devi persino decidere a quali rinunciare. Leggi manuali, giochi sempre a qualcosa di diverso, e provare cose nuove ormai è facile; c’è tanto tra cui scegliere, e anche tu puoi portare novità. Troverai chi è disposto a vedere com’è, e se sbaglierai sai che potrai sempre riprovare. Sei diventato lo Sporco Indie.

216
General / Da parte di Lapo...
« il: 2009-11-25 18:57:35 »
Lapo chiede se approfitterai del casino per attivare l'UTF8 :) :) :) :) :) :) :)

217
General / Sul Giapponese
« il: 2009-09-14 10:32:58 »
Ciao :)
Stavo cercando lumi su una traduzione, e Lapo mi ha reindirizzato a te; mi servirebbe la traduzione di questa tavola, perché (salvo che ce ne sia un'altra identica per due terzi, ma al momento non l'ho trovata) quella nel volume italiano è diversa (il terzo superiore ha un'altra immagine con altri fumetti); mi è quindi venuto il dubbio sull'accuratezza dell'edizione italiana, anche visto che parte della traduzione pubblicata di quella tavola mi pare abbastanza senza senso...

Nel mentre, Lapo e io ci stavamo anche chiedendo da dove sono arrivati hiragana e katakana (a Lapo pare che i giapponesi se li siano inventati di sana pianta abbastanza di recente, ma non ha chiaro se l'intenzione sia una progressiva sostituzione totale, per arrivare a usare solo quelli, o cosa); sapresti dirci qualcosa in merito?

218
Gioco Concreto / Otherkind
« il: 2009-08-27 22:14:09 »
Ho letto in piú posti accenni a questo gioco di Baker, ma non riesco a trovarlo; anche sui siti dove è detto essere presente, non si trova.
Avete indicazioni in merito?

219
Gioco Concreto / Thy Vernal Chieftains
« il: 2009-08-17 10:56:02 »
Visto che finora se ne è parlato un po' in una discussione su Bacchanal, ne apro una dedicata.
La pagina del gioco è questa. Sulla scia di Bacchanal, è un gioco di narrazione (preferisco non iniziare con la diatriba se sia o no di ruolo, ma se ne volete parlare ben venga :P ), in cui si raccontano le gesta di bretoni, romani e celti che potrebbero diventare capitribú, rendendo la loro cultura piú influente e con questo potendo modificare il mondo attuale.
La meccanica è semplice, i materiali di gioco un po' meno: richiede una quindicina di d6, una pepita d'argento, un pezzo di quarzo lucido, un osso di pecora (o un altro pezzo di corno o osso lucido), diaspro lucido, una perla nera, sodalite verde, un pezzo di noce nero americano lucido. Ovviamente non è necessario avere proprio quelli, ma sicuramente fanno atmosfera.
I dadi servono a sapere se e quanto il personaggio riesce ad avanzare verso i suoi propositi, gli altri materiali (insieme con tratti del personaggio) sono al contempo aiuti meccanici e suggerimenti tematici dati dagli altri giocatori.
Secondo Czege rende al meglio con da quattro a sette giocatori, Edwards crede che rientri nei giochi che are strong con due giocatori. Personalmente, sono curioso di provarlo.
Per concludere, il mio set per Thy Vernal Chieftains: http://img7.imageshack.us/img7/7499/tvctac.jpg :D

Aggiunta: Come farsi un set da Thy Vernal Chieftains:

- pepita d'argento (o di argentone);
- quarzo;
- resina color avorio;
- eliotropo;
- perla;
- sodalite.

Manca il legno di noce, ma quello si trova facilmente (anche se meno facilmente il legno di noce nera americana, che in teoria è quello richiesto); ci sono anche altre mille possibilità (soprattutto per il quarzo, visto che danno otto varietà), quanto sopra è quello che ho preso io. Ho poi sostituito la resina con un osso vero, quindi quello che appare nel mio set non è quello preso lí.
Metto anche la nota di Renato: «Visto che nella citazione non c'e' scritto, lo riporto io: ovviamente prendeteli dove volete... quei link sono bieca pubblicita' per il negozio online di Chiara, la mia dolce meta'  ^_____^
(e non e' detto che ci sia ancora tutto, guardate in giro per il sito per pezzi alternativi, casomai)».

220
[edit: thread splittato da Risoluzione a conflitti ma senza poste ]

Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Il combattimento di D&D è un caso di conflict resolution. Si usa solo quando c'è un avversario.  Il tiro per arrampicarsi di D&D no, non c'è l'avversario

Di per sé l'avversario del tiro per arrampicarsi potrebbe essere l'albero, no?
E se il mio scopo nel combattere non è uccidere l'avversario, ma magari date tempo a qualcun altro per scappare, è ancora un conflitto?

221
Gioco Concreto / [Bacchanal] Iulius il Gladiatore
« il: 2009-08-09 00:03:10 »
Riporto solo la storia del mio personaggio, in quanto (1) non avendo preso appunti ed essendo state le altre lunghe non le ricordo benissimo; e (2) nella mia ho cercato di applicare i consigli di Edwards.

Personaggio: Iulius, gladiatore.
Compagno: il figlio.
Accusatore: il "manager".
Accusa: aver venduto degli incontri (ovviamente non mortali).

E, prima che lo chiediate, sí: ho spudoratamente sfruttato il personaggio di cui Edwards parla in quella discussione; visto che tanto a parità di personaggio la storia può cambiare enormemente, ero curioso di vedere cosa sarebbe successo.

Inizio con cinque Vino, Bacco e Accusatore. Scena iniziale: Iulius nell'arena con altri gladiatori per uno scontro non mortale; gli animi si stanno scaldando, non solo tra i gladiatori, probabilmente anche perché sta girando parecchio vino. Tra gli spettatori c'è anche l'Accusatore.

Bacco: Preso dalla foga, nonostante la natura non mortale dello scontro un gladiatore ne uccide un altro.
Doppio non-Vino: visto l'evento gli animi si raffreddano, e il governatore decide di interrompere i giochi. I gladiatori si dirigono verso gli spogliatoi [nota: qui potenzialmente c'è un errore, perché da dove ci si picchia agli spogliatoi plausibilmente è un cambio di scena senza che i dadi lo dicessero; ma vedi anche nei dubbi].
Doppio Vino: grazie ai bagordi che stanno iniziando in città, delle persone dall'esterno sono riuscite ad arrivare agli spogliatoi: varie donne e mio figlio.
Vino: la presenza delle gentil donzelle scatena una rissa tra i gladiatori; io raggiungo mio figlio.
Vino: uno dei gladiatori viene sbattuto a terra, sbatte la testa e muore.
Compagno: approfittando della confusione riesco a uscire dall'arena con mio figlio, e mi allontano da Puteoli.

Sicuramente, quella discussione di Edwards è utile: si può giocare senza seguirla, e anche volendola seguire magari non lo si farà sempre, ma dà delle linee guida su cui ragionare per gestire i tiri piú problematici.
Inoltre, la regola sullo scartare (non ho detto "spendere": contento, Moreno? :P ) Vino è importantissima[/u][/b]: la prossima volta che giocherò lo sottolineerò ancora di piú, cosí come l'importanza collegata di inserire PNG.
Come dalla scorsa partita, esco convinto che a un certo punto possa convenire non cercare piú di salvare il personaggio e pensare allo svolgimento della trama (principalmente per non cadere in una spirale discendente di decadenza).

Dubbi e conferme:

- Tiro doppio Vino alto e Minerva non pareggia con Vino; cosa si applica prima? Se Minerva, col doppio Vino posso riprenderla; se il doppio Vino, devo prendere altro.
Abbiamo fatto prima il doppio Vino per semplice ordine di apparizione delle regole; a posteriori, come scelta mi convince anche perché crea una scena piú dinamica.
- Scartare un dado implica necessariamente perdere il personaggio legato a quel dado? Sono col mio Compagno, lo scarto, lo perdo di vista?
- Se i dadi non dicono di cambiare luogo, posso farlo? Mi viene il dubbio perché alcuni dicono di farlo (Satiro), altri di non farlo (Vino), altri ancora non dicono nulla (qualunque doppio). Distrazione nello scrivere il manuale?

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Gioco Concreto / [CnV] Personaggi non Cani?
« il: 2009-07-28 19:56:16 »
Riprendo da qui:

Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Il character concept proposto da Claudia, per adesso, è perfettamente in regola con il gioco (chi si prende la briga di leggerlo può vedere che non è obbligatorio fare personaggi Cani)


Il personaggio in questione è questo:

Citazione
[cite]Autore: Claudia Cangini[/cite][p]Ehilà![/p]È un personaggio un po’ estremo perchè non si tratta di un vero Cane, bensì di una delinquentella che ha rubato un cappotto ed è scappata all’ovest perché qualcuno la cerca con pessime intenzioni (la legge? Ex compagni di malefatte?).
Un tipino spregiudicato dalla risposta pronta e dalla lingua sciolta, una che venderebbe frigoriferi agli eschimesi, per intenderci. Ma anche una che fra i rigidi dettami della Fede ci sta come i cavoli a merenda (ha un sacco di pessime abitudini...)


Ora, il dubbio: io ho sempre avuto l'impressione che i personaggi dovrebbero essere Cani, e scorrendo il manuale tale impressione si rafforza: "Tu sei uno dei Cani da Guardia di Dio" (pagina 17) "visto che il tuo personaggio è un Cane, 'sono un Cane' è un Tratto ragionevole" (21) ecc.; anche per i nuovi personaggi, dice "Sta a te decidere se il tuo nuovo personaggio sia un novellino o un Cane con più esperienza" (39).
L'idea di giocare personaggi non Cani mi ispira, ma nel manuale questa possibilità dov'è detta?

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Gioco Concreto / [Bacchanal] Dubbi sull'economia dei dadi
« il: 2009-07-28 09:07:37 »
Qualche giorno fa ho giocato a Bacchanal con Adam e un paio di suoi amici; il gioco è divertente, le regole semplici (dubbi a parte, vedi dopo), le situazioni si incasinano continuamente pur lasciando una speranza di uscirne vivi, e la meccanica dei dadi porta la narrazione a escalation molto rapide.
Pensiamo che in cinque o sei verrebbe meglio, perché creerebbe un giro di dadi maggiore: molti sono rimasti sul vassoio quasi tutto il tempo, e non è mai capitato che un dado venisse preso da un altro giocatore; inoltre, a un certo punto penso possa convenire non guardare alla salvezza del proprio personaggio ma alla storia, per evitare situazioni in cui troppi aumenti di decadenza continui portino a non sapere piú cosa inserire.
Mi resta il dubbio del perché il set di dadi comprenda trentasei dadi Vino, visto che le regole ne chiedono al massimo trentacinque; ma meglio uno in piú che uno in meno, è sempre una riserva.
Comunque, sono venuti diversi dubbi, soprattutto riguardo a una situazione che sembra bloccare il gioco (vedi ultimo punto relativo a Minerva); al momento li ho sottoposti anche a Czege, ma mi interesserebbe sapere cosa ne pensate:

Se il dado piú alto è:

- Vino, devi lasciare Bacco; solo se lo hai, o lo puoi togliere dal bicchiere di un altro giocatore? Mi verrebbe da dire la prima, ma in altri casi è specificato if you have.
- Accusatore, devi prendere un Soldato; se non ce ne sono nel vassoio, lo si prenda da un altro giocatore? Mi verrebbe da dire di sí, ma a differenza degli altri casi qui non è specificato.
- Soldato: dopo la scena finale, rimetto tutti i dadi sul vassoio? Nel caso del Compagno è detto, qui no.

Minerva:

- If  Minerva is in your roll, and she’s not the high die, but she’s tied with one or more Wine, remove the Wine to the tray: tutto il Vino, solo uno, solo quelli che hanno pareggiato? Inoltre, se Minerva è nella coppia piú alta (per esempio Vino 5 Minerva 5 Vino 4), queste regole si applicano? DIrei di sí, non essendo il dado piú alto, ma è venuto il dubbio.
- If  she’s not tied with any Wine, add a Wine and remove Minerva: se non c'è Vino sul vassoio lo prendo da un altro giocatore?
- punto piú delicato di Minerva: può bloccare il gioco: ho tirato quattro Vino, Minerva e l'Accusatore; risultato: 6 6 6 4 (V) 6 (M) 3 (A). Pareggio di dadi misti, rimuovo l'Accusatore; Minerva non è il dado piú alto e pareggia con Vino, quindi rimuovo i tre Vino che hanno fatto sei (anche se la regola non fosse cosí il blocco può capitare lo stesso; vedo dopo); rimango con Vino e Minerva. Se i due pareggiano di nuovo... perdo Minerva (e magari anche il Vino), ma restando con un solo Vino (o senza dadi) non posso concludere il gioco. Aggiunta: stesso discorso se Minerva è il dado piú alto: dovendo lasciarla, rimarrei con un solo Vino.
Stesso discorso con due Vino, Minerva e un dado non Vino; o con due Vino e Minerva e io scarto un Vino; ecc. Strettamente parlando può capitare anche senza Minerva (per esempio avendo un Vino e Venere), ma soprattutto se si devono scartare tutti i Vino che pareggiano mi pare il caso piú delicato.

Altri dubbi:

- si può spendere un vino per unserire un (an) NPG nella narrazione; si intende un singolo PNG o anche di piú? Ossia: posso spendere un Vino e inserire tre personaggi?
- se qualcuno tira Soldato come dado piú alto, la sua prossima scena è l'ultima e il personaggio sopravvive solo tirando Venere o il Compagno come dadi piú alto; si applicano le normali regole? Se Venere è il dado piú alto, prendo il Compagno (per poi scartarlo subito)?

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Gioco Concreto / Monforte 1028
« il: 2009-07-25 15:19:40 »
Ossia, Montsegur 1244 in Italia: ho scoperto che abbiamo avuto un evento simile a Monforte d'Alba (pure il nome è simile: Monte Forte e Monte Sicuro), e la possibilità di ambientare il gioco in Italia mi è subito venuta in mente. Non avendo ancora nemmeno letto il manuale, chiedo a chi lo conosce meglio: commenti?

"Intorno all'anno 1000 il Castello, i cui feudatari, come la popolazione, si erano indirizzati verso le ideologie catare, venne assediato ed espugnato dalle forze dell'Arcivescovo di Milano, Ariberto da Intimiano unite a quelle del vescovo di Asti Alrico. La popolazione, deportata a Milano venne qui costretta a scegliere tra l'abiura del credo cataro ed il rogo. La maggior parte scelse, coerentemente con le proprie idee, di non abiurare e di accettare la condanna a morte".

Aggiunta: Modificato il titolo da Monforte 1000 in accordo con le nuove informazioni (gli eretici furono messi al rogo nel 1028).

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Gioco Concreto / [It's Complicated] Dubbio su nuovi tratti
« il: 2009-07-20 17:41:28 »
Il manuale dice che On his or her turn, each player connects an Oddity or Dysfunction they already have to one that’s new; intende un nuovo tratto in assoluto (quindi dichiararne uno nuovo), o può essere nuovo per il personaggio (quindi usarne uno già dichiarato, ma che il personaggio non ha)? Penso la seconda, anche perché altrimenti l'unico modo che avrebbe un personaggio di condividere un tratto con un altro sarebbe quello scelto nel suo primo turno.
Il manuale in tal senso non mi aiuta molto, anche perché fa casini con gli esempi e arriva a una scheda che, se ho ben capito le regole, è impossibile (quella a pagina 25): dovrebbe iniziare il Rosso, mentre inizia il Blu; a parte questo, se ha iniziato il Blu dopo ha giocato il Rosso tracciando 2-2, che non incrocia nulla; se ha giocato il Rosso dopo ha giocato il Verde, che tracciando 6-6 non ha incrociato nulla. L'unica spiegazione sembrerebbe usare l'ordine inverso (Blu, Giallo, Verde, Rosso), ma dal manuale non sembra essere cosí. Confermate (e quindi ho capito bene le regole) o smentite (e quindi dove sbaglio?)?
Sicuramente tiene fede al titolo (magnifica la svista del personaggio che inizia paranoico, poi diventa misogino perché transessuale, poi diventa paranoico perché transessuale) :P

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