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Post - La Giuggia

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1
Grazie ancora!

Sì, ha senso, avevo immaginato la cosa in maniera più elaborata di così, in questo modo va benissimo. :)

2
La città mi sembra ottima, molto "viscerale" e diretta.

Grazie! Tenevo molto alla tua opinione :)

Se la prima città finisce con i giocatori a lambiccarsi sul fatto che una persona debba essere punita o no, hai perso tutto il vantaggio dell'arrivare a Odio e Omicidio: avrai un gioco in cui nessuno si sbilancia e si abituano a parlottare fra di loro tre ore prima di decidere all'unanimità una soluzione di compromesso.

Capisco perfettamente, sì... il mio dubbio era nato dall'enfasi posta, pure sul manuale sul ''I giocatori ti sorprenderanno con le scelte che prenderanno'', quindi rileggendo, la scelta di porsi contro Elijah mi è parsa ovvissima, e mi sono chiesta se fosse interessante proporre scelte che mi apparissero troppo ovvie. Ma hai ragione, e oltre questo, magari così ovvio non sarà.

Ho sempre trovato affascinante, in CnV, il png che vuole morire e vedere che reazioni suscita nei Cani.

Interessante! Non ci avevo proprio pensato. Lo userò per una prossima città, per questa mi interessa molto vedere cosa i giocatori faranno con la possibilità di ''far tornare la scintilla'' tra Prudence e Joshua. Sono più curiosa di vedere come giudicheranno Joshua, e l'ipotesi di perdonarlo e spingerlo verso ''l'amore''. Voglio vedere insomma se accetteranno che possa aver fatto cose orribili perché si è sentito ferito ed è stato plagiato.

Però mi piace moltissimo la tua versione, va bene, funziona, ci sono buoni personaggi, un culto corrotto che funziona ecc ecc.

Un dettaglio: hai scordato la stregoneria. Quali azioni il culto impone ai demoni?

Grazie! :)

Per la domanda... direi che è stata una dimenticanza volontaria.
La stregoneria mi confonde un po' al momento. Per gusto personale vorrei tenere il livello di sovrannaturale a 0, ma dovrò vedere cosa vorrà fare pure il gruppo. E fino a quel momento non so bene come fare per usare la Sorcery tenendo a 0 il sovrannaturale. Specie con una città come questa, mi è venuto da ignorarla, anche perché mi chiedevo se fosse necessario all'efficacia del risultato.

3
Salve!

Ho fatto il mio primo tentativo di creare la mia prima e mi piacerebbe molto sapere che ne pensate ed avere le vostre critiche.

Ho seguito al meglio che potevo i vostri consigli, ho iniziato subito con Odio e Omicidio e ho cercato di creare qualcosa di emotivamente forte.

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Jonestown

Orgoglio:

Fratello Elijah, proprietario terriero che ha fatto del bene nel paese, rispettato ed amato, pretende l'amore di sorella Prudence, che invece ama fratello Joshua.

Ingiustizia:

Fratello Elijah non capisce come possa sorella Prudence non ricambiarlo, e ricattandola dicendole che smetterebbe di aiutare la sua famiglia, la costringe ad assecondarlo.

Peccato:

Fratello Elijah porta avanti una relazione segreta con Prudence, prova vergogna a presentarla alla città come sua donna, in quanto lei non dimostra ancora di amarlo, ed un giorno la costringe a fare sesso prematrimoniale

Attacco denomiaco:

Sorella Prudence resta incinta. Si rifiuta di dire chi è il padre, oramai ha paura delle possibili ritorsioni di Elijah, sempre stimato in paese, suo padre vuole scoprire chi l'ha ingravidata e fatta soffrire ed ucciderlo, sua madre inizia a pensare che sua figlia sia una poco di buono. Prudence dà alla luce un figlio deforme, che alla gente appare come frutto del peccato, ed inizia a venir alienata dalla società.
Nel frattempo branchi di coyote affamati iniziano ad avvicinarsi sempre più alla città, creano problemi al raccolto, uccidono gli animali.

Falsa Dottrina:

Fratello Elijah ha perso interesse verso sorella Prudence, che oramai è una reietta, e si è innamorato di cuore di sorella Chastity, figlia del sovrintendente. I due hanno una relazione ufficiale, il sovrintendente è fiero che Elijah corteggi sua figlia, ma Prudence continua a rappresentare una minaccia per la reputazione di Elijah. Elijah si convince che sia stata lei a sedurlo, che lo ha provocato. Che le donne non dovrebbero provocare, e se lo fanno, è solo colpa loro se si fa sesso fuori dalla fede, quindi lui è stato macchiato dal Peccato di Prudence, e quel peccato ha dato alla luce il figlio deforme e sta causando la punizione degli attacchi dei Coyote.

Culto Corrotto:

Per liberarsi dal peccato Fratello Elijah inizia a fare roghi purificatori, in cui brucia oggetti legati ai suoi incontri con Prudence, capi d'abbigliamento, note scritte ed altro.

Falso Sacerdozio:

Fratello Joshua, il vero amore di sorella Prudence, la amava e corteggiava, ed è rimasto sconvolto quando lei è misteriosamente rimasta incinta. Visto che lei non voleva dare spiegazioni ha smesso di corteggiarla, ferito e deluso. Ha poi scoperto che Fratello Elijah ha fatto sesso con lei, ha parlato con lui, e fratello Elijah gli ha spiegato che lei è posseduta dal demonio, come dimostra pure il figlio deforme che ha portorito, e lo ha sedotto e costretto a fare sesso fuori dalla fede. Arrabbiato e disgustato Fratello Joshua prende le parti dell'irreprensibile Fratello Elijah. A loro si unisce il fratello minore di Fratello Elijah, Fratello Abrahm, ed insieme fanno falò di purificazione, dove bruciano oggetti che a loro opinione mostrano la malizia di alcune donne del paese, e creano un clima di terrore e persecuzione attorno ''l'indemoniata'' sorella Prudence.

Odio ed Omicidio:

È Fratello Joshua a suggerrire a Fratello Elijah, che, dato che i roghi non hanno fatto cessare gli attacchi, la soluzione alla loro situazione è offrire ai Coyote ciò che vogliono: il bambino. Così i tre una notte si introducono nella stanza di sorella Prudence per rapire l'infante, lei si sveglia, e loro sono costretti a portare via anche lei, con l'idea di trovare un modo di occuparsene. La portano fuori dalla città dove lasciano il bambino a terra, pensando che qualora loro si sbagliassero ed il bambino fosse innocente, il Re della Vita lo proteggerebbe dai demoni.
Fatto questo sono in difficoltà sul decidere della sorte di sorella Prudence, ma Elijah e Joshua concludono che la soluzione migliore è lasciarla andare, tanto non racconterà niente per paura, ed anche se lo facesse nessuno le crederebbe perché è una povera ritardata. Il fratello minore di Elijah, però, la tira via perché vuole fare sesso con lei, ma lei riesce a fuggire prima che l'amplesso abbia inizio.
Qualche ora dopo i PG arriveranno nei pressi della città e troveranno sorella Prudence che cerca di scacciare i coyote dal cadavere del bambino.

PNG

Sorella Prudence: La gente della città non ha tutti i torti, la sua psiche è oramai compromessa, soprattutto dopo aver visto delle bestie sbranare suo figlio. Non vuole fare ai Cani il nome dei suoi aguzzini, ha paura che potrebbero far del male alla sua famiglia. Oramai non ha più nulla da perdere, e non cova vendetta, vuole solo che i Cani la portino via di là, in un'altra città dove possa ricominciare da capo.

Fratello Jebediah: Padre di Prudence, è il mugnaio della cittadina, è angosciato per la situazione della figlia, la considera una vittima. È un uomo semplice e diretto, e se i Cani gli riveleranno chi è stato a mettere incinta Prudence, lui prenderò il fucile e cercherà di ucciderlo. Pensa che possa essere stato Fratello Joshua a ingravidare la figlia, visto che la corteggiava pubblicamente.

Sorella Lavinia: Madre di Prudence, è d'accordo con il resto della città, ed è rancorosa per la vergogna che la figlia ha gettato sulla sua famiglia. Ha addirittura il dubbio che non abbia fatto sesso con nessuno, per questo non vuole fare nomi, e sia stato il demonio ad ingravidarla, e pensa sia stata Prudence a dare suo figlio in pasto alle bestie. Sarà felice se i cani porteranno via sua figlia.

Fratello Joshua: Corteggiava Prudence prima della maternità. E' un giovane, lavora nella tenuta di Fratello Elijah e ci è molto legato. E' quello più propenso a dire ai cani tutta la verità, perché vuole che loro puniscano Prudence per il suo peccato (provocare Elijah e farci sesso mentre lui la corteggiava). Se i Cani lo convincessero delle colpe di Elijah potrebbe tornare a provare sentimenti per la povera Prudence.

Fratello Elijah: Fratello Elijah è cugino di uno dei PG, restato orfano giovane, si è preso cura del ranch di famiglia. Da quel momento è diventato un esempio per la città, ammirato per essere giovane e responsabile, e perché non ha mai mostrato egoismo, condividendo ciò che possedeva con chi ne aveva bisogno. Vuole che i Cani se ne vadano senza scoprire niente, ed il prima possibile, cercherà l'appoggio del PG suo cugino.

Fratello Hiram: fratello minore di Elijah ed alto cugino del PG, è un posseduto, è esaltato dal culto che stanno portando avanti, e non esiterà a cercare di uccidere i PG se questi gli creeranno problemi, vuole solo continuare a "divertirsi"

Fratello Cyrus: Sovrintendente della città, zio di un altro dei PG e padre di Chastity. E' felice che Elijah voglia sposare sua figlia, e chiederà al nipote di celebrare il loro matrimonio. Si rifiuterà di credere a qualsiasi calunnia contro Elijah.

Sorella Chastity: Figlia del sovrintendente, quindi cugina del PG. Fidanzata di Elijah, lo ama, e come il padre vorrebbe che il PG celebrasse il loro matrimonio.


Demoni: I Demoni vogliono creare il caos, convincere tutti che la città è intrisa dal peccato e solo Elijah può salvarli. Vogliono che i cani si fidino di Elijah, e faranno di tutto per farlo apparire un bravo ragazzo.

Cosa sarebbe successo se i cani non fossero arrivati: La città, su suggerimento di Elijah, avrebbe dato la colpa a Prudence della morte del figlio, e sarebbe stata la scusa per, finalmente, impiccarla. Il padre non lo avrebbe permesso ed avrebbe tentato di fare una strage per salvarla, e probabilmente Joshua si sarebbe pentito di dove le cose si sono spinte, alla fine avrebbe fatto venir a galla la verità, e sapere dei trascorsi di Elijah avrebbe creato problemi nel suo matrimonio con la figlia del sovrintendente, e li avrebbe risolti con la violenza.

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Rileggendolo mi è venuto un dubbio: Forse Elijah è troppo nero come personaggio, e sarebbe più interessante riuscire a renderlo più grigio.

Sarebbe più interessante se, dopo la gravidanza di Prudence, si innamora della figlia del sovrintendente, e si disinteressa totalmente a Prudence, non facendo parte né del culto corrotto né del sacerdozio?

Magari il Falso Sacerdote potrebbe essere proprio Joshua, che ha iniziato una falsa dottrina, angosciato dalla gravidanza ''inspiegata'' di Prudence e dal totale cambio di comportamento di quest'ultima. Ma non mi vengono in mente buone idee per possibili False Dottrini e Culti Corrotti per questa opzione.

Che ne pensate?

Grazie in anticipo! :)

4
Il GM non può avere più pool, chiaro! Che stupida.

Grazie infinite, ora è chiaro. :)

5
Salve!

Ringrazio in anticipo per la disponibilità. Nonostante abbia letto tutti i link sulla pagina di Cani nella Vigna mi sono rimasti 3 dubbi, cercherò di essere succinta:

1) E' possibile ''de-escalare''? Do per scontato di sì, ma è una premessa utile. Insomma, apro un conflitto a fuoco, poi rilancio con una minaccia, e rollo le caratteristihe per parlare. E' possibile?

2) Conflitti per curare: L'unica cosa che trovo è l'enfasi sul ''Si tira Corpo del ferito + Acutezza di chi cura, e poi si gioca il conflitto con chi guarisce. E se nel conflitto chi guarisce parla al ferito? Può rollare anche Cuore? E se poi dà una testata a uno che cerca di fermarlo dal curare il ferito? Aggiunge il proprio Corpo + Volontà? Essenzialmente, chi cura, può trovarsi a rollare tutte le proprie 4 caratteristiche + corpo del ferito o la regola è che può tirare sempre e solo la propria Acutezza + Corpo del ferito e non sono ammesse ''escalation'' di ambito?

3) Nei casi in cui due PNG partecipino allo stesso conflitto. Anche nel caso in cui sono due PNG importanti, ma sono ''dalla stessa parte'', da GM devo sceglierne uno e rollarli come gruppo di due su quello o posso giocarli come due partecipanti PNG separati? Nel caso in cui abbiano scopi leggermente diversi? In casi in cui siano 3? O 4? Come lo gestite?

Grazie ancora!

6
Sorvolo su alcune frasi che mi danno l'orticaria, tipo "Leggendo i manuali narrativisti" "Come capita spesso con i narrativisti ho avuto la sensazione che certi aspetti di ambientazione vengano stuprati dal sistema". Ci sarebbe un discorso un pò diverso da fare su quelle due frasi. Non tanto perché "io non la vedo così", quanto perché vedo un uso della parola "narrativista" sballato.
Perché sorvolare? Mi hai incuriosita. :D Non capisco in che modo sballato, mi riferisco ai giochi narrativisti (o con uno degli altri termini impropri che preferisci :D) in quanto sono gli unici giochi che si preoccupano dell'aspetto narrativo e lo inseriscono nel sistema, e questo ha i suoi vantaggi e spesso qualche svantaggio, come dicevo. Ed in generale sono giochi che vengono creati da una o poche persone, a differenza dei team enormi che generalmente lavorano sui tradizionali.

Il ragionamento è lo stesso. “I demoni ispirano lussuria” non significa che c’è davvero un demone che ispira lussuria.

Quoto questo in particolare, ma in generale a me pare che tu stia parlando da persona a cui piace il gioco, e che lo difende dandone una possibile interpretazione (Giusta, è quella che condivido ed intendo usare), quello che dicevo io però è che non mi pare che sia l'interpretazione che offre il manuale nella sua interezza, senza dichiarazioni esterne dell'autore.
Perché un'ambientazione che valuta la possibilità di miracoli dei Cani e manifestazioni demoniache sovrannaturali mi sta parlando di magia concreta. E non è che chiunque riesce a parare le pallottole, lo possono fare i Cani con il loro cappotto, quindi dall'essere Cani deriva potere. Che poi sia effettivamente perché il Re della Vita esiste e concede questo potere o perché un arcimago di nome Ottus, chiuso nella sua torre, ha deciso che chiunque abbia il titolo di Cane possa fare miracoli ed infonde in loro il suo potere magico per burlarsi del mondo, questo potere c'è, ed è connesso alla fede ed al ruolo che si ha in essa. Allo stesso modo il fatto che dai "falsi sacerdoti" derivino poteri demoniaci dimostra che essere in contrasto con certe cose ha delle conseguenze concrete di "manifestazioni magiche", quindi dà potere alle suddette certe cose. Ora, come tu dici si può pure decidere che niente di tutto questo esiste e sono solo coincidenze e tenere il sovrannaturale a 0, ma non è l'unica possibilità offerta. Dal momento che il manuale esprime la possibilità di mettere sovrannaturale, miracoli ed altro (e non come regole opzionali ma come metodologie normali) mostra che a monte c'è un'ambientazione in cui da certi ruoli, dalla fede, da certi comportamenti, o quel che vuoi, ha diretta conseguenza un qualche tipo di "potere magico". E mi chiedo perché? Perché a me non piace, e fa pure a cozzi con la volontà espressa in altri punti del manuale.
E finisco per chiedermi: L'autore ha deciso di infilarci la possibilità di magie e sovrannaturale perché è un gioco di ruolo ed il fantasy "tira"? In ogni caso io ci vedo un'incoerenza.

Sinceramente sta cosa che i demoni non vogliono che i Cani accettino un peccato mi sembra un po’ strana. Dove l’hai letta?

In almeno due passaggi del manuale, in relazione al fatto che "se i Cani dicono che una cosa è ok non è più Peccato ed i demoni non possono più nutrirsene, quindi non vogliono che i cani la approvino".
Il passaggio che ho trovato per primo cercando è questo:
Pag. 108, dove fa l'esempio di città, nel paragrafo 6b sui Demoni

Non vogliono che i cani decretino che la città può derubare il negozio, perché se lo dicono i cani probabilmente non è una Falsa Dottrina. Dopotutto, è questo ciò che fanno i cani.

7
In questo thread faccio considerazioni e commenti sparando al massimo la verve critica/polemica (ma sempre con spirito costruttivo) verso quelle che secondo me sono pecche nell’ambientazione del gioco e nella parte finale cerco di contestare esplicitamente alcuni degli Approfondimenti di Moreno Roncucci presenti nella 2° edizione del manuale. (Senza niente di personale ovviamente, mi piace il dibattito :D spero apprezzerai la volontà di discuterne)
Scrivo, insomma, in nome del dialogo.

Leggendo i manuali narrativisti ho avuto spesso una sensazione che mi ha fatto dire: Questo gioco è creato da un tizio che ha avuto qualche idea strepitosa, ma poi nel momento di costruirci un gioco attorno ha avuto problemi a creare un complessivo (tra sistema, ambientazione e altro) senza incoerenze o scivoloni, vuoi per mancanza di conoscenze, vuoi per mancanza di idee ed in generale per mancanza di collaboratori che si occupassero davvero di colmare le sue “lacune".
Cani nella Vigna è un gioco fantastico, basta leggere il manuale per rendersene conto, ma, seppur comunque meno di altri, mi ha fatto storcere la bocca in più occasioni.

Come capita spesso con i narrativisti ho avuto la sensazione che certi aspetti di ambientazione vengano stuprati dal sistema. Ovvero secondo me l’autore ad un certo punto dice A me serve “questo” affinché il gioco si possa giocare in “questo modo”, allora lo infilo a calci nell'ambientazione anche se è una forzatura.
In CnV l'esempio più ovvio secondo me è la concettualizzazione della Fede, la sua malleabilità e l'idea che il dogmatismo sia contrario alla purezza della Fede. È irrealistico, inesistente in qualsiasi religione abbia una struttura ecclesiastica (come c'è nella Fede di CnV), e non ha alcun senso in una religione in cui c’è un Ordine adibito a far rispettare la Fede; è chiaramente messo perché è utile che i Giocatori possano dare i loro giudizi e fare agire i PG senza essere condizionati dalla dottrina. Un “deus ex machina concettuale” se mi passate la definizione, ed ok, funziona, è utile, ma in questi casi mi chiedo sempre: Sarebbe stato possibile inserire questo aspetto narrativo senza ledere alla coerenza dell'ambientazione? Insomma vedo una bella cosa che ai miei occhi ha delle pecche e mi chiedo: si sarebbe potuta far meglio con un po’ di lavoro di design in più?
Personalmente trovo poco sensato anche il fatto che gli ex-Cani (che diventano tali in pochi anni di servizio da Cani) poi godano di una corsia preferenziale verso qualsiasi incarico desiderino. Sono piuttosto convinta che una società che ha in vari posti di autorità gente che ha passato l'adolescenza e l'inizio della giovinezza a sparare a peccatori in maniera arbitraria crollerebbe in pochi anni.

Andiamo via via verso cose meno astratte e più interessanti:

L'addestramento dei cani! Il manuale mi parla di adolescenti senza particolari capacità che vengono addestrati per due mesi per imparare a fare un fantastiliardo di cose. Citando il manuale:

 «Testarti o eliminarti: ti sfiniscono, ti umiliano, ti stressano, ti addolorano, ti deludono, ti tentano, ti spaventano, ti provocano, ti opprimono. Alla fine, avrai dimostrato loro chi sei.
Addestrarti: Ti addestrano a cavalcare, sparare, combattere, predicare, preservare, fare domande, essere paziente, notare le cose, usare discernimento e sopravvivere. Alla fine sei una persona capace e sicura, indipendentemente da ciò che eri prima. Educarti: ti insegnano la Scrittura, la Dottrina, le Cerimonie, la teologia, la cosmologia e la demonologia. Alla fine avrai una solida base in quegli studi.[...]»


e mi voglio fermare qua, e mi chiedo: due mesi?
Ora, a me piace pensare ai Cani come ragazzini incapaci e spesso ignoranti (un po' come i cattolicissimi "preti figli di preti" che c'erano secoli fa prima del Concilio di Trento) a cui viene data una pistola, un libro e viene detto "Va e porta giustizia", ma non sanno davvero cosa (e come) dovrebbero fare. Mi piace pensare questo, ma non è quello che mi dice il manuale. Perché nell'unico passaggio in cui mi parla di queste cose mi dice quanto riportato e soprattutto “Alla fine sei una persona capace e sicura, indipendentemente da ciò che eri prima." e "Alla fine avrai una solida base in quegli studi." quindi devo prendere per buono questo? Che in due mesi i PG hanno imparato tutte queste cose? No. Non lo farò. Ed in generale non mi piace l'idea di una "scuola d'addestramento" (per altro il libro dice che è un tempio dove puoi trovare ogni volta tra i 12 ed i 15 allievi in addestramento, a volte più a volte meno. Che quindi ruotano ogni due mesi. Perciò dall'addestramento per i Cani passano... anche 90 persone l'anno? In una regione in cui le città, sempre citando il manuale, tutte sommate assieme non danno una popolazione paragonabile ad una singola grande città dell'est? C'è qualcosa che non mi torna.) la scuola d'addestramento mi sa di fantasy, la trovo fuori tema, mi fa venire in mente Harry Potter! :D  In un contesto storico verosimile preferisco immaginare un Tizio da cui arrivano i ragazzini, fa svogliatamente un paio di prove nette (e magari nemmeno proprio utili a valutare davvero), e se vanno bene gli dice "Ok, vai!" senza davvero istruirli. Ma adesso sto sconfinando nel gusto personale.

Passiamo alla cosa principale adesso la realtà della fede. Ho giocato già ad altri narrativisti e non mi approccio a questo gioco con una mentalità chiusa da  tradizionalista. Non cerco regole d’ambientazione, o guide a “giusto o sbagliato”. Leggendo il manuale anzi ho subito pensato e sperato che la fede nel Re della Vita, fosse appunto "una fede", l’ho dato per scontato, ma invece il manuale mi ha persuasa del contrario.
Io possiedo la seconda edizione di Narrattiva, quindi ho pure letto le opinioni di Moreno negli approfondimenti, dove parla proprio di questo, ma a mio avviso si limita a schivare le contraddizioni che io ho trovato nel manuale, piuttosto che risolverle.
Il manuale in più di un punto (almeno tre) fa esempi in cui il Re della Vita parla ai fedeli, ne cito uno (pag. 91, nell'esempio) 
«Il Re della Vita [...] gli parla della famiglia di fratello August "la famiglia di fratello August ha dei problemi" [...] e fratello August gli risponde "bè A ME dice che il mio primogenito è annoiato[...]»

ora... se io leggendo un manuale trovo un passaggio di questo tipo, come banale esempio per spiegarmi altro, in un capitolo in cui parla di un aspetto tecnico della struttura sociale, mi faccio delle domande. Perché leggendolo in un paragrafo "tecnicista" mi fa pensare che rappresenti la normalità dell'ambientazione, e l’idea mi fa cacciare due dita in gola, in quanto l'assunto che la Fede si basi su qualcosa di reale e Dio parli alla gente manda all'aria i concetti del gioco, in quanto ogni eretico, ogni peccatore, e pure un cane che dà un giudizio discutibile, sarà allora sempre in malafede, perché ci si può immaginare la voce di Dio nella sua testa che gli dice "Nonono! Così non si fa!". Se invece l'autore voleva dire in quei passaggi che qualcuno sostiene di sentire la voce di Dio, come capita nel mondo e nella storia innumerevoli volte, allora, a mio avviso, si è espresso male. Ma do per scontato che volesse dire questo, altrimenti il gioco ne risentirebbe, quindi vado avanti con questa idea, ma poi mi parla dei Demoni.
Ora, io come già detto ho letto le opinioni di Moreno in merito, dove dice che, parafrasando, "Le manifestazioni demoniache sono essenzialmente delle coincidenze che i fedeli identificano nei demoni." e la cosa mi piace, è quello che vorrei nel mio gioco, e già avevo deciso di gestirlo così, ma non è quello che mi dice il manuale che ho tra le mani.

Anche tenendo il sovrannaturale nullo, il manuale mi dice nella creazione della città che il Peccato apre le porte ai Demoni. Qualcosa da non considerare strettamente narrativo ma utili ai fini del sistema? Ok, ci sto. Ma poi mi dice che le Manifestazioni Demoniache possono essere metaforiche rispetto al peccato commesso, ed è bene che lo siano perché i giocatori si abitueranno ad identificare la cosa a quel modo. Quindi abbiamo un Peccato che preferibilmente porta a Manifestazioni Demoniache relative a quel Peccato. Ancora da considerarsi solo una coincidenza? Boh. Ma addirittura mi viene infine detto che il volere dei Demoni è che i Cani  non accettino quel Peccato, in quanto dal momento in cui i Cani accettano il Peccato quello non è più tale e le Manifestazioni Demoniache cessano. Mettendo queste cose assieme secondo me si fa difficoltà a dire "Fede e Demoni non sono reali" perché se una cosa dipende dall'altra in questo modo, hanno nessi logici e di causa-effetto, automaticamente acquistano di valore, e diventano, per un motivo o un altro, qualcosa di concreto. Poi magari in realtà il Re della Vita è Satana, ed i Demoni sono creature buone, non sto parlando di giusto o sbagliato, sto solo dicendo che da quello che mi dice il sistema la Fede e come viene trattata ha conseguenze reali nell'ambientazione, non è solo un "credo". Se poi si aumenta il livello di sovrannaturale la cosa diviene oggettiva. Parare pallottole con il Cappotto da Cane? Magari non è un "miracolo divino", ma resta il fatto che dall'essere un Cane deriva un potere effettivo, quindi è reale.

A mio avviso c'è una trascuratezza verso l'ambientazione per farci entrare dentro i tecnicismi del sistema di gioco, e quindi dire, come ha detto Moreno negli approfondimenti dell’edizione italiana, "Pensare che la Fede e i Demoni siano reali significa non aver letto bene certi paragrafi" mi pare azzardato, perché a mio avviso vale altrettanto "Dire che il manuale esprime chiaramente che la Fede ed i Demoni sono solo credenza significa trascurare certi paragrafi e passaggi logici".
Insomma trovo in questo un’incoerenza nel manuale, in quanto alcune cose fanno pensare ad una conclusione altre ad un’altra.

Voi che ne pensate? Ho detto assurdità o sono critiche condivisibili? E come gestite questi aspetti nel gioco concreto?   

8
Gioco Concreto / Re:[NCAS] Dubbi su Mad City
« il: 2013-01-21 13:29:15 »
[...]

Sì, grazie Giulia. :) Mi è utile appurare che Simone gestisce la cosa come avevo pensato io.
Per quanto riguarda i link, avevo letto davvero diversa roba, sia in italiano che in inglese ed è un problema ritrovarla tutta. C'era questo:

http://la25simaora.wordpress.com/2011/03/page/5/

Poi c'era anche questo, qua, su GCG:

http://www.gentechegioca.it/smf/index.php?topic=6730.msg147452#msg147452

La situazione che Dario espone fa pensare ad un ospedale presente sia nella Città Dormiente che in Mad City, la sala operatoria, insomma, le due realtà si mescolano.



Dunque Giorgia, faccio un pò di fatica a seguirti.

Più che altro perché non ho mai visto in gioco situazioni come "in questo metro di strada è mad city, in quel metro di strada è città dormiente". Non ho mai visto situazioni come "questo vicolo è mad city, quel vicolo è città dormiente".
Le situazioni che ho visto io sono state nel 100% dei casi: questa è la città dormiente. Se attraversi quella particolare porta ti ritrovi a Mad City (e la porta per cui sei passato probabilmente NON riporta alla città dormiente).

Giulia. :P
Comunque bè... c'era un altro thread, qua su GCG, che ora non ritrovo, che proponeva di ambientare NCAS nella propria città, ricordo Torino in quel caso, in quanto vedere il "riflesso orrorifico dei posti che conosciamo bene" è molto coinvolgente, e la cosa era stata commentata positivamente.
In generale in tutti gli AP che ho letto, sia italiani che americani, pure qua su GCG, si tende ad usare "La versione di Mad City" di quel museo o di quella chiesa che esiste pure nella Città Dormiente, ma se ci vai mentre sei a Mad City sarà diversa.

Per quanto riguarda il mio sproloquio sui vicoli provo ad essere più chiara... Abbiamo detto che Mad City si trova all'interno della Città Dormiente, come sostiene il manuale ogni angolo di Mad City tocca un punto della Città Dormiente, in quanto Mad City è composta da quei vicoli e quei luoghi che si trovavano o trovavano nella Città Dormiente e che sono ora dimenticati o non esistono più.
Dal momento in cui si parla di spazi aperti, comunicanti e interni a quelli della Città Dormiente. Se io mi trovo a Mad City, in quel vicolo cieco, buio e dimenticato, non usato da nessuno che parte da Piazza del Duomo (per riprendere l'esempio che avevo fatto nel post precedente) io da Mad City vedo ciò che ho attorno e si trova nella Città Dormiente? O alla fine Mad City comprende anche posti e luoghi che non sono mai esistiti nella Città Dormiente e vanno a completare e creare una realtà logistica a sé stante e totalmente differente?
Non so, nella mia mente mi piaceva l'idea che Mad City fosse all'interno della Città Dormiente, che da un vicolo di quella potessi vedere la Cupola del Duomo della città Dormiente, ma magari, cercando di raggiungerla camminando tra i vicoli, non ci riuscirai mai, finirai per perderti in un dedalo di vicoli disorientante.

Non so, il punto è che penso di aver preso troppo alla lettera quel "Mad City è parte della Città Dormiente", le immagino come due realtà separate, ma coesistenti, se ogni parte di Mad City è una parte dimenticata della Città Dormiente, quel posto esiste logisticamente all'interno della Città Dormiente, e se sei lì, da Mad City, puoi vedere le parti adiacenti nella Città Dormiente. Insomma immaginavo che una Città completasse la struttura dell'altra. Insomma i Dormiente vivono in una città di cui ignorano un vicolo, una piazza ed altre cose, che fisicamente ci sono, ma che la loro mente si rifiuta di considerare, ed un Risvegliato è in grado di rendersene conto, ed entrando in quei posti finirà a Mad City. Probabilmente ho usato una logica troppo rigida per dividere le due città.
Non so se riesco a spiegarmi, forse sarebbe utile una metafora, ma non me ne viene in mente nessuna di buona.

Per il resto sono di Firenze, e no, non so cosa è un hangout, e non ho mai usato G+, ma non credo sarebbe un problema.

Grazie tante ancora per la disponibilità. :)

9
Gioco Concreto / Re:[NCAS] Dubbi su Mad City
« il: 2013-01-21 12:08:49 »
Ciao Simone, grazie tante per la risposta e per il tempo speso. :)
Ho letto i tuoi post su NCAS e speravo mi avresti risposto, mi ero pure fatta tentare dall'idea di mandarti un MP, ma poi ho evitato ritenendolo poco educato. :D

Comunque, innanzitutto un commento ad una cosa che hai ripetuto spesso, ovvero "lo decide il GM". Questo mi è chiarissimo, gioco di ruolo e gestisco giochi, prima tradizionali e da un paio di anni narrativisti, da 18 anni, le mie domande non nascono tanto da un timido "Lo posso fare?" quanto da un ansioso "Cosa è meglio?".
Come ho detto sono perfezionista, patologicamente, vorrei riuscire a prendere le decisioni che offrano il risultato migliore, che risultino più immersive, evocative, credibili, e terrificanti in questo caso, per questo chiedevo opinioni, l'idea era di poter valutare eventuali pro e contro e definire "la ricetta migliore", è un idealismo, chiaramente, ma ci provo, come su ogni cosa. Quello che voglio evitarmi è che il GM, in questo caso memmedesima, decida di gestire le cose nel modo che non è il migliore. :D

Per quanto riguarda i "paradossi" cui accennavo, non intendevo cose difficili da gestire, alla fine si può gestire tutto, anche l'uber nonsense of the doom, parlo di paradosso riguardo la credibilità, di qualcosa che possa far storcere la bocca al giocatore.
Insomma, se questo va in Mad City, e capisce che, come da ambientazione: Mad City è stretta nei vicoli dimenticati della città dormiente, è fatta di posti dimenticati, abitata da persone perdute, dimenticate, in cui finiscono cose rotte, abbandonate, etc. e poi va in un posto, e trova sua sorella, che non è sua sorella, ma il riflesso di sua sorella, la cui "versione originale" è nella Città Dormiente, questa scoperta non ridicolizza tutto quanto sapeva prima sul significato di Mad City? Non sembra una scelta di comodo? Un'aggiunta puramente scenica? Insomma a Mad City ci abitano persone vere, che sono esistite anche nella città dormiente, e che dovrebbero risvegliare nel Risvegliato (lol) un sentimento di pena, disperazione, paura di finire come loro, se io metto che pure persone che lui conosce nella Città Dormiente hanno il loro riflesso in Mad City, questo non finisce per far pensare al Risvegliato "Vabbè, qua ci sono delle ombre cinesi" e fargli perdere empatia con ciò che di nostalgico e amaro c'è in Mad City?
Letto il manuale infatti avevo pensato di gestire Mad City come totalmente separata, che i suoi abitanti non fossero presenti anche nella Città Dormiente; altri luoghi quindi, ed altre persone che un tempo erano nella Città Dormiente (Del resto il manuale dice chiaramente che gli abitanti di Mad City, sono finiti lì, per sbaglio o meno, dalla città Dormiente. Non parla in nessun passaggio di "riflessi" di sorta). Poi leggendo AP vari, ho visto che tutti hanno interpretato la cosa in maniera diversa, rendendo Mad City un riflesso distorto della Città Dormiente. E seppur abbia istintivamente detto "Sì, ma non era come volevo farla io!", mi sono lasciata tentare, perché, nonostante i "paradossi" cui ho accennato, risulta per essere maggiormente evocativo. La Mad City di cui parlo io è separata dalla Città Dormiente, è fatta di altri luoghi, che il Risvegliato non conosce, è a tutti gli effetti una realtà diversa, estranea, e questo finisce sicuramente per aver meno presa di un riflesso orrorifico delle cose ed i luoghi che appartengono alla vita del Risvegliato. Addirittura in un AP avevo letto di un primo ingresso in Mad City in cui un Risvegliato non si rendeva assolutamente conto di essere a Mad City, e faceva le sue cose per un bel po', uscendo, andando al lavoro, e quant'altro, in un riflesso distorto di quello reale. Mi sembra una forzatura scenica, poco credibile, appunto, paradossale... ma è fico!

Tra l'altro Mad City è fatta di strade che passano all'interno della città, di tetti e di altri posti dai quali sicuramente si possono vedere luoghi appartenenti alla Città Dormiente. Mi può capitare quindi di essere in un vicolo dimenticato e nascosto di Mad City, dal quale posso vedere una parte della facciata del duomo della Città Dormiente. Un suo riflesso folle e terrificante in questo caso. O altre situazioni simili, in cui appunto siamo in un luogo aperto e si può vedere parti della città che appartengono alla Città Dormiente... in questo caso, nel voler tenere le cose separate come dicevo, come la si gestisce? Che avvicinandosi al luogo in questione torna nella Città Dormiente? Non ha molto senso. Si finisce inevitabilmente per dover far arrivare il Risvegliato in quel riflesso visibile da una strada di Mad City, ed ecco che le due Città non si toccano semplicemente ma si sovrappongono.
Non so, onestamente, le Londra Sopra e Londra Sotto di Neverwhere sono decisamente più definite e facili da "gestire". Con una Città all'interno, nei vicoli, di un'altra Città, si finisce per cadere in paradossi.

Per il resto sì, va detto che riguardo i dubbi sugli Incubi e su ciò che succede quando il Risvegliato si addormenta mi ero lasciata un po' prendere la mano dai "Perché?" sull'onda dell'ansia dovuta alla gestione di Mad City, ma la situazione su quelli è chiara, ti ringrazio. :)

PS: ti va di dirmi più o meno come hai intenzione di condurre la giocata? Mi pare di capire che non hai mai giocato, e mi chiedevo che idea ti eri fatta. ^_^

È la prima volta che gioco sì, ho deciso di provarlo perché mi viene riconosciuto un talento naturale per l'horror, mi è stata chiesta una cronaca horror su misura, e abbiamo deciso di provare NCAS allo scopo. Infatti francamente penso modificherò un po' il tono, togliendo un po' di urban fantasy ed aggiungendo un po' di horror, nei limiti.
È una giocata intima, a due, quindi ci prenderemo il tempo che ci va di prenderci e vedremo cosa ne viene fuori.
Ti mostro la scheda che lui ha fatto:

Mi chiamo: Ancora da decidere.

E sono: Uno studente di medicina squattrinato, faccio il tirocinio in ospedale e guido l'ambulanza per arrotondare, cercando di solvere i vari debiti che mi sono fatto per studiare. Nel tempo che avanza piuttosto che dormire studio.

Cosa mi tiene sveglio?

Prima erano gli eccitanti, insomma, le pasticche... Pian piano però ho iniziato ad accorgermi che anche se non le prendevo non riuscifo a dormire. Rimango ad occhi spalancati e mi passo nervosamente le mani addosso alla ricerca del tumore che so essere da qualche parte.

Cosa ti è appena successo?

Compilando i moduli sugli ultimi decessi avvenuti per tumore ho notato che c'è uno schema che lega i pazienti.

Cosa c'è in superficie?

E' un ragazzo gentile, accomodante, ma ha costantemente l'aspetto di un drogato. Lineamenti scavati, occhiaie, e dà una costante idea di nervosismo che contrasta con forza con il modo in cui si rapporta ai pazienti. Sembra sempre guardare il nulla, anche quando guarda qualcuno negli occhi

Cosa giace in profondità?

Lavorando in ospedale ha iniziato a pensare che la malattia non può essere sconfitta, si è accorto di come stiamo tutti lentamente morendo, e più di una volta ha affondato le dita in un cuscino pensando di soffocare una novantenne addormentata con esso.
Ha tentato il suicidio con le pillole che usa per tenersi sveglio e sotto sotto si odia per non esserci riuscito pur sapendo cosa avrebbe dovuto fare. Si ritiene un codardo.

Qual è la tua strada?

Capire se voglio davvero essere un medico, la mia occasione è ora, ho visto lo schema, so che è vero, per la prima volta anche se terrorizzato sono interessato, so di poter fare davvero qualcosa per aiutare queste persone... o magari sono solo il patetico camice che penso di essere.

Talento di sfinimento: Deduzione ed Induzione

Talento di Follia: Diagnosi (Le parologie che diagnostichi a voce si manifestano sul bersaglio)



Con queste premesse è facile decidere cosa sarà l'incubo personalizzato al centro della situazione.
Devo ancora definirlo e decidere come farlo agire e che scopi dargli, e soprattutto pensare a quale possa essere lo schema che il Risvegliato ha visto e perché. Ma mi piace, ha fatto un ottimo PG, potrebbe venir fuori una bella cosa.

In questo contesto, mettendo da parte le mie ansie per i paradossi, credo che sarebbe perfetto sovrapporre l'ospedale ad un suo riflesso in Mad City. Magari l'ospedale che c'era un tempo, prima di "quello strano incidente".
Dovrò pensarci.

Chiaramente, se ti fa venire in mente qualcosa e vuoi darmi un consiglio è ben accetto. :P

Grazie ancora per l'attenzione. :))

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Gioco Concreto / [NCAS] Dubbi su Mad City
« il: 2013-01-19 16:13:10 »
Salve a tutti, essendo il primo post ne approfitto per presentarmi. :)
Sono Giulia e seguo questo forum da oramai qualche anno - mi è stato molto utile per gestire Primetime, e per questo già vi ringrazio! :)) - mi faccio avanti adesso perché, nonostante abbia già cercato info su Don't Rest Your Head, queste hanno forse creato più dubbi che altro.

Venendo al dunque: Ho letto il manuale, e fin dalle prime pagine quel che mi è venuto in mente è stato "Nessun dove!" e mi sono fomentata parecchio.

Ho iniziato a farmi le mie idee su Mad City, sul suo funzionamento, basandomi appunto sui lavori di Gaiman, l'idea di "Posti dimenticati", "Oggetti perduti" e "Sogni infranti" si ricollegava totalmente a Neverwhere.
Quindi avevo immaginato che Mad City fosse dentro la città originale, ma separata. Insomma quartieri dimenticati, posti che i dormienti non notano più. Come dice il manuale "Tocca ogni parte della città" ma, per come l'avevo intesa, non si sovrappone. È, in definitiva, un altro posto.

Ora, però, leggendo gli Actual Play, vedo che praticamente tutti intendono Mad City come un riflesso folle e macabro della città di partenza. Più "Coraline" che "Nessun Dove". Questo mi ha lasciata perplessa.
È bello, effettivamente, aggiunge un sacco di spunti... ma: non finisce per creare paradossi e sminuire il concept dell'ambientazione?

Ho riguardato il manuale, ed è effettivamente molto vago su certi aspetti, e qualcuno dice "Evviva! Posso usarlo come voglio!". Io no. Io sono una perfezionista ossessivo-compulsiva e quando ho varie alternative finisco per analizzarle ognuna per mesi nella speranza di identificare con certezza la migliore. Adesso però devo iniziare a gestire una cronaca a questo gioco, e speravo che poteste aiutarmi a chiarire alcune cose e fare delle scelte.

Tornando a noi: Io immaginavo Mad City come separata, a sé stante. Negli Actual Play, però, vedo la gente che fa andare i Personaggi nella versione all'interno di Mad City del proprio luogo di lavoro ed altro. Addirittura li fa parlare con i riflessi "folli" dei loro conoscenti dentro Mad City. Questo è fico, dà spunti però boh...
Mad City è il "dimenticatoio" della città. Il suo fascino è che ci finiscano persone e posti perduti, dimenticati, lasciati indietro, rotti. Se metto il riflesso di persone che esistono anche fuori da Mad City, non è un paradosso? Non faccio un calderone che sminuisce tutto?
Non so, voi come la gestite?

Un'altra cosa che mi ha lasciata perplessa del manuale sono gli Incubi. Inizialmente fa intendere che gli Incubi cacciano i Risvegliati, che sono i loro antagonisti. Io quindi avevo ipotizzato che gli Incubi per qualche ragione non tollerassero l'esistenza dei Risvegliati, magari non volendo permettere a qualcuno di passare da una realtà all'altra, di avere una consapevolezza troppo grande su come stanno le cose, ed altro. Poi però andando ad approfondire viene fuori che gli Incubi hanno i loro affari, le loro personalità, ed alla fine non è detto che ce l'abbiano con i Risvegliati, sembra che possano pure collaborare per allearsi contro "nemici comuni". Quindi come sta la cosa? I Risvegliati sono semplicemente risorse, esseri potenti, che gli Incubi vogliono usare o mettere a tacere per loro interesse? O a prescindere c'è una ragione per cui tutti gli Incubi perseguitano tutti i Risvegliati? Se non c'è si sminuisce anche il bisogno di restare svegli in molte circostanze, no? Cioè, basta non dar fastidio agli Incubi e magari si può dormir tranquilli.

Ed un'ultima cosa, che anche non mi è chiara. Gli incubi possono uscire da Mad City? Possono inseguire i Risvegliati nella città dormiente? Se sì, cosa succede ai dormienti eventualmente presenti?

Bene, la smetto. Mi scuso per le domande, alcune delle quali banali, ma non so... Leggendo questo manuale ho avuto la sensazione di ricevere input e idee, che poi venivano ribaltate procedendo, creando diversi dubbi.

Mi scuso per essere stata prolissa, ma mi sono impegnata per essere concisa! That's my best. :D
Vi ringrazio in anticipo!

Giulia

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