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Archivio => General => Topic aperto da: Mattia Bulgarelli - 2009-06-16 12:18:17

Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2009-06-16 12:18:17
La faccenda m'è venuta in mente un po'per via di questo thread (http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=989), un po'per una conversazione in mail privata con un altro master "tradizionale" incuriosito dal "nuovo che avanza".

Lo stereotipo del giocatore ribelle che "rovina l'avventura" e gioca per rompere le scatole, dove nasce?
E soprattutto, com'è che nasce e come muore?
Basta davvero soltanto dargli in mano un pezzo della responsabilità della partita perchè non mandi in vacca tutto perchè adesso è "roba sua" e non "del GM"?

Così, tanto per sentire le vostre opinioni.
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: LucaRicci - 2009-06-16 12:23:54
Uno stereotipo nasce se è un elemento diffuso...

Ribbelle è il giocatore che va contro le regole del GM, che siano sociali o (adesso si può dire così) va contro la generale Creative Agenda del gruppo.

Inoltre, non plus ultra, sfida l'autorità del GM (perchè il GM viene visto così, arbitro ultimo di ogni discussione).

Come nasce: come qualsiasi bimbo che rompe tutto e mette in discussione ogni autorità, dal genitore all'insegnante.

Come muore:
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Basta davvero soltanto dargli in mano un pezzo della responsabilità della partita perchè non mandi in vacca tutto perchè adesso è "roba sua" e non "del GM"?

Sì ne sono abbastanza convinto
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Gabriele Pellegrini - 2009-06-16 12:42:56
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Basta davvero soltanto dargli in mano un pezzo della responsabilità della partita perchè non mandi in vacca tutto perchè adesso è "roba sua" e non "del GM"?


No non basta, ci vuole anche che il giocatore sia motivato a giocare (ovviamente).

Ma assumendo che la motivazione ci sia, allora la responsabilizzazione e -soprattutto- l'apertura ad una giuria di pari (non più solo il GM, ma anche gli altri giocatori) dà maggiori probabilità di riuscita e in caso di fallimento porta in primo piano i reali problemi del gruppo.
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Kagura - 2009-06-16 13:30:25
Più che ribelle, direi rompiscatole: la ribellione in se, condotta in modo decente, può persino portare a un progresso di tutti. Il rompere le scatole può arrivare anche a incrinare le amicizie.

Da dove nasce? Secondo me le possibilità sono tante:
- noia (e incapacità di ammetterlo)
- scarso controllo su questioni importanti, che se abbinato a scarsa fiducia (meritata o meno) porta a risultati ancora più esplosivi
- rapporti tesi giocatore/master/altri giocatori (é difficile tenere fuori dal gioco tensioni personali, motivo per cui é meglio giocare con persone almeno disposte a essere amiche)
- carattere tendente al rompino (alcuni rompono quasi per natura)
- alcolici (non ho amici particolarmente sbronzoni, ma una mia partita é andata in vacca per eccesso di vodka O.O)
- varie ed eventuali (conosco pochi giocatori davvero problematici, quindi al momento non mi viene in mente altro)
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Alessandro Piroddi (Hasimir) - 2009-06-16 13:34:22
Citazione
[cite]Autore: Gabriele Pellegrini[/cite]-soprattutto- l'apertura ad una giuria di pari


Concordo.
Il problema del "ribelle" è che per mille ragioni (anche abbastanza giustificabili a volte) si crea un rapporto di antagonismo col GM.
Il succo del gioco diventa "fregare il GM" ... che è molto sensato se pensi che tradizionalmente, di fatto, il GM è il gioco ... come ottieni bonus, vantaggi ed in generale gli obbiettivi che vuoi tu?
Convincendo il GM.

Il ribelle che mette alla prova i limiti di gioco e GM è solo una versione estremizzata di questo atteggiamento, la sfida non è sconfiggere il drago attraverso il convincimento del GM, la sfida diventa direttamente "sconfiggere il GM" :P

L'intera cosa decade all'istante nel momento in cui le regole sono univoche ed il giudizio è distribuito.

---

Altra possibilità è quella del ribelle nato per insoddisfazione.
Io non mi diverto, quindi butto il gioco in vacca così la finiamo e facciamo altro.
Ma qui ovviamente i problemi sono a monte, e di ben altra origine ;)
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Rafu - 2009-06-16 14:00:48
Il "giocatore ribelle" nasce dal CA-clash tra GM e un qualunque altro membro del gruppo, o dall'assenza di CA.

La forma in cui ciò si sviluppa, poi, è conseguenza della specifica distribuzione delle autorità nel cosiddetto "parpuzio".

Se "mantenere in piedi il mondo" (la credibilità, la coerenza, le norme morali...) è responsabilità esclusiva di 1 persona, che magari è anche un tuo amico col quale tenderesti a scherzare... socialmente questo ti porta a smantellare "il mondo" (metterne in dubbio la credibilità, evidenziarne le incoerenze, usare violenza sugli inermi passanti...) semplicemente per prenderti un po' gioco del tuo amico, sondando i suoi limiti come si fa quando si scherza.
Vissuta dal punto di vista di chi invece ha verso quel "mondo" un qualche attaccamento emotivo, però, questa è una cosa estremamente traumatica.
Il "ribelle" della situazione, invece, in molti casi questo attaccamento emotivo non ce l'ha, e neppure lo capisce. Ma non mi sorprende: in fondo con "GdR tradizionale" questo attaccamento non si sviluppa nell'atto del gioco, ma in attività collaterali (preparazione, letture...) di cui non tutti i giocatori partecipano.

Nel tradizionale "gruppo" di gioco, i "giocatori" investono il "master" di una presunta autorità in cambio della quale lui svolge un "lavoro", che include l'essere responsabile di tutto. Quando poi "distruggono" il mondo in cui giocano, stanno soltanto esercitando la propria discrezionalità: è il lavoro del master tenere le cose insieme, non degli altri.
Non si tratta di antagonismo, in fondo, ma di una compartimentazione dei compiti che non prevede alcuna cooperazione.
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Matteo Stendardi Turini - 2009-06-16 16:31:08
E poi, c'è quello che si vergogna, a 20 anni, ad andare in giro per taverne a picchiare coboldi e sedurre fanciulle, chiamandosi Redax the LichSlayer, e manda tutto in burletta per non sentirsi imbarazzato fra gli altri amici. Come se l'attività gioco di ruolo (be', dnd, in specie) potesse essere svolta solamente con ironia e sarcasmo verso ciò che si sia creato.
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Luca Veluttini - 2009-06-16 16:50:15
Per esperienza personale in Classic Parpuzio differenzierei il "rompigonadi" con il "ribelle"

- il "ribelle" è colui che vuole essere più forte del Master, avere tutto quello che ha lui (quindi migliaia di ore di sbattimento... un po' ai limiti dell'autolesionismo), ma che non vuole fare il Master; è il giocatore che PRETENDE di essere il meglio e questo, come è stato detto, porta a un forte antagonismo col Master (figuriamoci se poi ci andate ad aggiungere il template "Supreme Rules Lawyer"...)

- il "rompigonadi" è un perfetto imbelle che si aggira attorno al tavolo accentrando su di lui tutta l'attenzione, perchè altrimenti, dal suo punto di vista, nessuno si accorgerebbe di lui e al posto di suggerire e aiutare, si limita solamente a richiamare l'attenzione altrui..

Comunque mi sa che di "categorie" se ne potrebbero tirare fuori a volontà, tutte dipendenti dalla propria esperienza di gioco... ^_^
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Paolo "Ermy" Davolio - 2009-06-16 16:57:27
Citazione
[cite]Autore: Matteo Turini[/cite][p]E poi, c'è quello che si vergogna, a 20 anni, ad andare in giro per taverne a picchiare coboldi e sedurre fanciulle, chiamandosi Redax the LichSlayer, e manda tutto in burletta per non sentirsi imbarazzato fra gli altri amici. Come se l'attività gioco di ruolo (be', dnd, in specie) potesse essere svolta solamente con ironia e sarcasmo verso ciò che si sia creato.[/p]


Alla faccia del gioco in modalità safe XD

Tornando a noi, credo anch'io che il giocatore ribelle abbia, in origine, dei problemi a "posizionarsi" nella CA o nel Contratto Sociale. Cioè, c'è qualcosa nella partita o in ciò che sta intorno alla partita che per lui non va.

Potrebbe essere il fatto che mentre tre giocatori disquisiscono di moralità con le guardie cittadine lui vorrebbe essere fuori a vangare coboldi (vedi l'esempio di Moreno in Ars Magica).
Potrebbe essere il fatto che il GM sta arbitrando o sta stabilendo eventi immaginari in una maniera che non gli piace.
Potrebbe essere che qualcuno gli ha rubato un pezzo di pizza mentre era in bagno e adesso vuole farla pagare a tutti, o che semplicemente non gliene frega niente della partita.
Ovviamente tutti questi sono solo esempi, volevo rendere l'idea.

In questi casi mi piace citare l'esempio di un giocatore che ho avuto qualche anno fa in un gruppo didattico di D&D 3.5 :
era un rinomato casinista, uno di quelli che al tavolo si comporta in maniera stupida e contribuisce al gioco quasi esclusivamente con azioni very very silly. Ciononostante, era uno dei giocatori con più esperienza (almeno quantitativamente) in tutto il tavolo.
Per farlo giocare in maniera impegnata e costruttiva, bastò responsabilizzarlo (dicendogli proprio che, in quanto giocatore esperto, doveva essere da esempio per i giocatori più nuovi) e gratificarlo quando giocava nella maniera giusta: fu uno dei giocatori migliori di quel tavolo in quell'avventura.

Ovviamente, questo nel contesto dell'epoca in cui giocavo solo Parpuzio... Ma forse proprio perchè queste cose sono più propense a capitare quando giochi con un tradizionale, senza un sistema che ti "guida" verso una CA (quindi prono a false aspettative da parte dei giocatori) e senza un gioco che incoraggia tutti i giocatori a dirsi chiaramente cosa vogliono l'uno dall'altro (vedi il veto di CnV e la fan mail di AiPS; ma anche soltanto il "prima parlatene" della creazione dei pg di molti New Wave).

EDIT: crossposting con l'ingegnere di cui sopra :D
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Ezio - 2009-06-16 17:05:06
Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite] il "ribelle" è colui che vuole essere più forte del Master, avere tutto quello che ha lui (quindi migliaia di ore di sbattimento... un po' ai limiti dell'autolesionismo), ma che non vuole fare il Master; è il giocatore che PRETENDE di essere il meglio e questo, come è stato detto, porta a un forte antagonismo col Master (figuriamoci se poi ci andate ad aggiungere il template "Supreme Rules Lawyer


Questo lo conosco.

Citazione
[cite]Autore: Paolo Davolio[/cite][p]era un rinomato casinista, uno di quelli che al tavolo si comporta in maniera stupida e contribuisce al gioco quasi esclusivamente con azioni very very silly. Ciononostante, era uno dei giocatori con più esperienza (almeno quantitativamente) in tutto il tavolo.


Questo lo conosco

Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite][il "rompigonadi" è un perfetto imbelle che si aggira attorno al tavolo accentrando su di lui tutta l'attenzione, perchè altrimenti, dal suo punto di vista, nessuno si accorgerebbe di lui e al posto di suggerire e aiutare, si limita solamente a richiamare l'attenzione altrui..


Questo sono io XD
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Luca Veluttini - 2009-06-16 17:05:43
Penso che infatti responsabilizzare i giocatori sia un buon passo in avanti per scindere gli sturloni dagli interessati... XD

EDIT: Cross-post con Ezio... al solito... XD
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Paolo "Ermy" Davolio - 2009-06-16 17:43:20
Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite][p]Per[span]esperienza personale[/span][p]- il "rompigonadi" è un perfetto imbelle che si aggira attorno al tavolo accentrando su di lui tutta l'attenzione, perchè altrimenti, dal suo punto di vista, nessuno si accorgerebbe di lui e al posto di suggerire e aiutare, si limita solamente a richiamare l'attenzione altrui..[/p]

Questo forse si allontana un po' da quello che intendeva l'autore del topic ;D

Ma comunque, a pensarci bene, anche il rompigonadi egocentrico nasce per parpuziogenesi: in un gioco in cui a stare a guardare ti annoi, o dormi o cerchi di interagire con i partecipanti in qualche modo (a seconda dell'indole personale del rompigonadi); mentre se assistendo alla partita ti sembra di guarare un film (come in qualsiasi partita ben riuscita di AiPS, CnV o LMVcP -per esempio-), contribuirai alla partita con consigli o "tifi da stadio" (ovviamente in maniera più o meno invadente XD).
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: lapo - 2009-06-16 18:31:02
Per mia esperienza il ribelle può essere non solo qualcuno "contro al GM" ma anche "che cerca di sfruttare il GM per andare contro al gruppo"… ogni riferimento ad eventuali fogliettini passati al GM con su scritto "durante il mio turno di guardia, mentre tutti dormono, uccido il personaggio giocante X".
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Luca Veluttini - 2009-06-16 18:36:38
Beh quello dei fogliettini passati di segreto dietro al poderoso schermo o del "Master, vieni con me da solo che ti devo parlare" è stato un must un alcune campagne che "casualmente" poi sono saltate... XD
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Alessandro Piroddi (Hasimir) - 2009-06-16 18:56:49
io invece ho per anni giocato un Vampire che era SOLO pVp ...in pratica ...dove il grosso delle sessioni era composto da mini-sessioni individuali fra GM ed uno o due giocatori del gruppo per volta.

Tutto segreto, ognuno faceva le sue mosse e si vedevano le conseguenze.
Funzionava benissimo ed è stata un'esperienza BELLISSIMA.
Era soprattutto estremamente soddisfacente dal punto di vista della sfida fra Giocatori, a vedere chi era il più abile politico/manipolatore/scacchista/intrallazzone ... impagabile!

Purtroppo aveva anche i suoi GINORMI contro :P

- Uber-Lavoro per il GM, mooolto più che non di norma, perchè doveva seguire i fili di diverse vicende, tutte staccate fra loro ... il problema era che non potevi fare un singolo waveplay ma dovevi di fatto moltiplicarti in diverse "mini-giocate parallele"

- ritmo del gioco lentissssssimo ... è vero che in una singola settimana in-game accadevano millemila cosa ed il gioco era densissimo, ma è anche vero che per lo stesso effetto il tempo in-game non passava MAI ... in generale stikazzi, ma capitavano le volte in cui qualcuno attendeva l'arrivo di un evento, e tale evento ci metteva più e più sessioni ad arrivare :P

- abissali tempi morti di attesa infra-gioco ... se anche mi cronometravo e mi imponevo un limite di 10 minuti a mini-sessione, su un gruppo di 5 giocatori di fatto ognuno aspettava 40 minuti per poi giocarne 10 :P
Il mio gruppo si era abituato, ed io cercavo di minimizzare l'impatto con vari metodi per dare dinamismo alla cosa ... ma COMUNQUE c'erano enormi attese.

...

Ah, che nostalgia ... però non tornerei più indietro :P
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Edoardo Scibilia - 2009-06-17 09:47:10
Citazione
[cite]Autore: Gabriele Pellegrini[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite][p]Basta davvero soltanto dargli in mano un pezzo della responsabilità della partita perchè non mandi in vacca tutto perchè adesso è "roba sua" e non "del GM"?[/p]
[p]No non basta, ci vuole anche che il giocatore sia motivato a giocare (ovviamente).[/p][p]Ma assumendo che la motivazione ci sia, allora la responsabilizzazione e -soprattutto- l'apertura ad una giuria di pari (non più solo il GM, ma anche gli altri giocatori) dà maggiori probabilità di riuscita e in caso di fallimento porta in primo piano i reali problemi del gruppo.[/p]

Quoto... un giocatore deve intanto ESSERE un giocatore... ci sono persone davvero che non sono fatte per il gdr, e sarebbe meglio se non giocassero mai... ma sono casi rari...
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Niccolò - 2009-06-17 11:38:59
"sarebbe meglio non giocassero mai" è un giudizio un po severo, quasi traumatico... :)
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Kagura - 2009-06-17 13:02:44
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite][p]"sarebbe meglio non giocassero mai" è un giudizio un po severo, quasi traumatico... :)[/p]


Concordo e aggiungo che ho visto giocatori obiettivamente scarsi prodursi in buone giocate: la cosa bella di essere vivi é che puoi sempre crescere, se ti ci metti o ti aiutano!
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Rafu - 2009-06-17 13:26:01
Non esistono i giocatori "obiettivamente scarsi", né tanto meno che "sarebbe meglio se non giocassero mai".

Esistono persone che non stanno giocando allo stesso gioco che stai giocando tu... e questo sì, è un problema (da entrambe le parti, in realtà). Un problema spesso risolvibile con la comunicazione, ma non sempre, perché purtroppo alcune persone gli ostacoli alla comunicazione ce li hanno proprio radicati e consolidati nel proprio carattere.
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Matteo Suppo - 2009-06-17 13:47:39
Beh, sarebbe meglio se non giocassero quando il loro gioco è "roviniamo la partita agli altri".
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Kagura - 2009-06-17 13:50:31
Magari non sempre si é coscienti di stare rovinando la partita: vai per vedere gli amici, ti annoi a giocare e giochi senza impegno o dirotti tutta l'attenzione possibile su cose che ti interessano di più (come é andata la giornata a lavoro, sei stato/a mollato/a da poco e vuoi sparlare di lui/lei etc.).

Certo, se c'é anche coscienza di voler rovinare la partita é proprio doloso, roba da stabilire un nuovo giorno per giocare senza avvisarti, se possibile!
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Matteo Suppo - 2009-06-17 14:02:25
Ma anche se non te ne rendi conto è un comportamento che fa male. Se non hai voglia di giocare non giochi, fine ^^
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Luca Veluttini - 2009-06-17 14:49:39
Citazione
Se non hai voglia di giocare non giochi, fine


O perlomeno DILLO!!! PARLANE!!! NON AGIRE COME UN BIMBOMINKIA!!!

In parole povere raggiungi il difficile stadio della MATURITA'!!!!

....fine sfogo...
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Kagura - 2009-06-18 13:12:56
Mica é così facile crescere! :?
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Eishiro - 2009-06-19 06:03:36
concordo pienamente con tutta una serie di risposte che dicono:


Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite][p]O perlomeno DILLO!!! PARLANE!!! NON AGIRE COME UN BIMBOMINKIA!!![/p][p]In parole povere raggiungi il difficile stadio della MATURITA'!!!![/p]




Citazione
[cite]Autore: triex[/cite]Ma anche se non te ne rendi conto è un comportamento che fa male. Se non hai voglia di giocare non giochi, fine ^^


ecc ecc


sinceramente ho trovato nella mia carriera due tipi di giocatori "problematici"


i rompipalle per ribellione: ovvero persone che si ribellano alla cosidetta "autorità del master", nulla di grave, solitamente si parla tra amici, punto finito, oppure si responsabilizzano con qualche bel gioco diverso e bon

i rompipalle per partito preso: questi son una gran brutta bestia. Qualsiasi gioco abbiano in mano lo disintegrano per il semplice gusto di rompere i maroni
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Edison Carter - 2009-06-19 15:33:17
Da tempo non incontro più giocatori rompiballe, e precisamente da quando ho smesso di evangelizzare la gente cercando di condividere il mio meraviglioso hobby.
Ora, chi non vuole giocare è libero di fare altro, possibilmente lontano dai centri di attenzione del mio gruppo.
Ricordo alla perfezione quando diagnosticavo nelle persone al tavolo la voglia di rompere le balle "così almeno smettiamo di giocare e facciamo qualcos'altro", riconoscibile da due sintomi:
la presenza della parola "Malkavian" sulla scheda, ed un numero di px non spesi pari al totale accumulato in 30 partite.
Qualcuno ce n'è ancora, invero, ma appartiene alla categoria "ora ti dimostro che il gioco fa acqua". In genere cerco di mettermi parallelo alla traiettoria, in modo che l'ostruzionismo passi ad una distanza maggiore di zero.
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Paolo "Ermy" Davolio - 2009-06-20 14:29:46
Citazione
[cite]Autore: Ned Carter[/cite][p]Da tempo non incontro più giocatori rompiballe, e precisamente da quando ho smesso di evangelizzare la gente cercando di condividere il mio meraviglioso hobby.
Ora, chi non vuole giocare è libero di fare altro, possibilmente lontano dai centri di attenzione del mio gruppo.
Ricordo alla perfezione quando diagnosticavo nelle persone al tavolo la voglia di rompere le balle "così almeno smettiamo di giocare e facciamo qualcos'altro", riconoscibile da due sintomi:
la presenza della parola "Malkavian" sulla scheda, ed un numero di px non spesi pari al totale accumulato in 30 partite.
Qualcuno ce n'è ancora, invero, ma appartiene alla categoria "ora ti dimostro che il gioco fa acqua". In genere cerco di mettermi parallelo alla traiettoria, in modo che l'ostruzionismo passi ad una distanza maggiore di zero.[/p]

Generalmente, la fase di "evangelizzazione" la si supera abbastanza rapidamente...

Ma sacrosanta l'affermazione sui Malkavian XD
Ricordo ancora una giocatrice di passaggio nel nostro vecchio gruppo di D&D: "farò una mezza drow e la chiamerò Killvian: un incrocio tra un killer e un malkavian!"

...

.....

Inutile dire che non durò molto, si autoescluse velocemente.

Da notare la sintomatica presenza delle parole "killer", "drow" e "malkavian" nella stessa frase, che oggi mi farebbero urlare "VADE RETRO, SUPERFLUA CONSUMATRICE DEL MIO TEMPO!" XD
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Ezio - 2009-06-20 14:48:05
Ma che avete contro i miei poveri Malkavi? Sono l'unica cosa che salverei di Vampiri... almeno come sono scritti, non come sono giocati XD

Paolo, mi dici chi ha giocato la Drow Killvian (immagino Caotica Neutrale), che cancello il suo numero dalla rubrica del cellulare?
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Niccolò - 2009-06-20 14:58:09
Citazione
almeno come sono scritti, non come sono giocati XD


sicurissimo ci sia differenza?
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Ezio - 2009-06-20 15:03:44
Tra il fluff e quello che viene portato effettivamente al tavolo? Enorme.
Adoro i Malkavian come personaggi di un romanzo.
Sono inconcepibili in un gioco di ruolo "strutturato" (usiamo gli eufemismi, vah!) come Vampiri.
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Niccolò - 2009-06-20 15:28:01
Citazione
Tra il fluff e quello che viene portato effettivamente al tavolo? Enorme.
Adoro i Malkavian come personaggi di un romanzo.
Sono inconcepibili in un gioco di ruolo "strutturato" (usiamo gli eufemismi, vah!) come Vampiri.


sarebbero interessanti, invece, per un gioco d'orrore personale basato sulla follia

pensa a una campagna "solo malkavian"
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Edison Carter - 2009-06-20 16:34:59
Mai trovato un giocatore che interpretasse il Malkavian come il sociopatico non morto desideroso di sangue e "sangue" che dovrebbe essere.
Solo "Mi leggo l'aura con Auspex e mi metto le calze dei colori corrispondenti" o "mi arrampico sull'albero e comincio a sbattere le braccia".
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Luca Veluttini - 2009-06-20 17:55:59
Citazione
Sono l'unica cosa che salverei di Vampiri


...sarcasmo molto on...

Ricordati dei Setiti... XDXDXD

...sarcasmo molto off...
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Ezio - 2009-06-20 18:47:50
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]sarebbero interessanti, invece, per un gioco d'orrore personale basato sulla follia[/p][p]pensa a una campagna "solo malkavian"[/p]


Li penso, e mi piacciono un sacco.
Ma non userei mai Vampiri per creare quel tipo di gioco, semplicemente. Vorrei qualcosa con una maggiore aderenza tra i temi che emergerebbero (che sono quelli che mi piacciono) e il sistema di gioco.

Sarcasmo off
No, preferisco non ricordarli XD
Sarcasmo ancora off
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Natale Pezzimenti - 2009-06-20 19:26:34
Qua vorrei ribaltare la questione del "A me non è mai successo quello che voi dite" parlando dei cosidetti

Citazione

i rompipalle per partito preso:

A me non è mai capitato di vederne. Mi è capitato spessissimo di avere giocatori che rovinavano tutto (o gran parte, o anche una piccola parte che spesso era l'unica buona), ma mai perchè volevano UNICAMENTE rovinare tutto. E' un'analisi psicologica talmente superficiale, mediocre e sbrigativa quella che si riassume in
"i cattivi sono cattivi perchè lo sono e basta" che mi rifiuto categoricamente di accettarla. Se uno si siede ad un tavolo con diverse persone per diverse volte di fila accettando tutta una serie di elementi c'è qualcosa di più del "mi disegnano così" che lo spinge ad agire verso la dissoluzione del gioco.
Innanzitutto, contesto la consapevolezza; secondo, contesto ancor di più la consapevolezza immotivata (lo faccio perchè mi và).
In realtà, quando si parla di gente che rompe le palle e basta si sta solo cercando di additare l'effetto per non dover osservare la causa.
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2009-06-20 20:20:47
Citazione
[cite]Autore: Cervantes[/cite]In realtà, quando si parla di gente che rompe le palle e basta si sta solo cercando di additare l'effetto per non dover osservare la causa.

Quoto.
Andare un passo oltre l'osservazione dell'effetto e arrivare alla causa era lo scopo dell'apertura di questo thread (l'ho aperto io, per i distratti).
I primi commenti là in alto sono interessanti e non limitati al "è cattivo", che dici? ^_-
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Matteo Suppo - 2009-06-20 22:50:49
Domanda: ma chi me lo fa fare di osservare la causa? Che mi frega se rompe le palle perché gliel'ha ordinato Dio o perché quando era piccolo è caduto nel pentolone della crema di marroni?

Sono forse un educatore? No, sono una persona che vuole divertirsi, e se qualcuno me lo impedisce preferisco fare a meno di lui piuttosto che rompermi il cervello sul perché.
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Fabrizio - 2009-06-20 23:35:18
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite][p]Domanda: ma chi me lo fa fare di osservare la causa? Che mi frega se rompe le palle perché gliel'ha ordinato Dio o perché quando era piccolo è caduto nel pentolone della crema di marroni?[/p]

Potrebbe esserci una probabilità non nulla che non lo faccia apposta ed una volta fatto notare la smetta (o mugugni e diminuisca).
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Marco Costantini - 2009-06-20 23:56:28
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite][p]Domanda: ma chi me lo fa fare di osservare la causa? Che mi frega se rompe le palle perché gliel'ha ordinato Dio o perché quando era piccolo è caduto nel pentolone della crema di marroni?[/p][p]Sono forse un educatore? No, sono una persona che vuole divertirsi, e se qualcuno me lo impedisce preferisco fare a meno di lui piuttosto che rompermi il cervello sul perché.[/p]


Credo che il punto fosse che il gioco, carente dal punto di vista del design, può creare "giocatori rompiballe".
Esempio reale: alcuni miei amici si lamentavano di un ragazzo che gioca con loro a vampiri, dicendo che con lui era impossibile iocare perchè rovinava tutto prendendo tutto ad artigliate, giocando fisico e spaccone e non politico e sottile. Il problema per me non è quel ragazzo, ma il sistema di Vampiri, che incentiva ed incoraggia il suo modo di giocare E il modo di giocare degli latri (oddio...a vedere il sistema direi comunque di più il primo).
Ergo non è che quel ragazzo va lì con l'intento di rovinare la partita a tutti: semplicemente un gioco poco chiaro (o meglio incoerente) lo fa risultare come rompiballe.
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Matteo Suppo - 2009-06-21 00:37:07
Citazione
[cite]Autore: Bagi[/cite][p]Potrebbe esserci una probabilità non nulla che non lo faccia apposta ed una volta fatto notare la smetta (o mugugni e diminuisca).[/p]


Ma se non lo fa non vedo perché insistere nell'opera. A quel punto se la ragione del suo comportamento non è ovvia, per semplicità assumo che sia un rompiballe per il gusto di esserlo.

Per quanto riguarda dare la colpa al sistema non lo so...

Io ho avuto giocatori che volevano fare a tutti i costi i malvagi in un gruppo di buoni per poter uccidere nel sonno. Colpa del sistema?
Io ho avuto un giocatore che si lamentava per qualsiasi cosa perché pensava che ce l'avessimo con lui. Colpa del sistema?
Lo stesso giocatore non sapeva distinguere la realtà della fantasia e ha sputtanato un giocatore e una giocatrice che avevano avuto una relazione romantica nella storia. Colpa del sistema?

Non esistono solo brave persone, con alcuni non uscirei nemmeno assieme la sera. E ho i miei dubbi che mi divertirei a giocare di ruolo con loro.

Poi in realtà avete ragione, nessuno è cattivo perché sì. Io lo assumo per semplicità, perché mi sembra uno spreco di tempo indagare più a fondo.

E sì, sono un po' irritato in questo momento, scusate i toni bruschi.
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Marco Costantini - 2009-06-21 00:46:30
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite]Io ho avuto giocatori che volevano fare a tutti i costi i malvagi in un gruppo di buoni per poter uccidere nel sonno. Colpa del sistema?
Io ho avuto un giocatore che si lamentava per qualsiasi cosa perché pensava che ce l'avessimo con lui. Colpa del sistema?
Lo stesso giocatore non sapeva distinguere la realtà della fantasia e ha sputtanato un giocatore e una giocatrice che avevano avuto una relazione romantica nella storia.


Bhe ma questi esempi non rientrano nella categoria "giocatore rompiballe" quanto in quella del "caso umano".
D'altra parte resta una regola ferrea: non giocare con persone con cui non usciresti a bere una birra.
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Renato Ramonda - 2009-06-21 00:47:46
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Non esistono solo brave persone, con alcuni non uscirei nemmeno assieme la sera.


...e questo gia' ti dice che sarebbe una cattiva idea giocarci assieme. :)

La scatola "social contract" racchiude ed abbraccia tutte le altre, ed e' da li' che parte la freccia "creative agenda".  ^___^
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Eishiro - 2009-06-21 05:18:20
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[cite]Autore: Cervantes[/cite][p]Qua vorrei ribaltare la questione del "A me non è mai successo quello che voi dite" parlando dei cosidetti[/p]
Citazione
[p]i rompipalle per partito preso:[/p]
[p]A me non è mai capitato di vederne. Mi è capitato spessissimo di avere giocatori che rovinavano tutto (o gran parte, o anche una piccola parte che spesso era l'unica buona), ma mai perchè volevano UNICAMENTE rovinare tutto. E' un'analisi psicologica talmente superficiale, mediocre e sbrigativa quella che si riassume in
"i cattivi sono cattivi perchè lo sono e basta" che mi rifiuto categoricamente di accettarla. Se uno si siede ad un tavolo con diverse persone per diverse volte di fila accettando tutta una serie di elementi c'è qualcosa di più del "mi disegnano così" che lo spinge ad agire verso la dissoluzione del gioco.
Innanzitutto, contesto la consapevolezza; secondo, contesto ancor di più la consapevolezza immotivata (lo faccio perchè mi và).
In realtà, quando si parla di gente che rompe le palle e basta si sta solo cercando di additare l'effetto per non dover osservare la causa.[/p]


no cerva mi dispiace, io li conosco e ce ne sono ti assicuro....sei fortunato a non averne mai incontrati
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2009-06-21 11:53:22
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite]Domanda: ma chi me lo fa fare di osservare la causa?

Osservi la causa, identifichi la causa, rimuovi la causa, il sintomo cessa.

Dietro al Pitch di AiPS c'è (ANCHE!) questa idea: il gioco è di tutti -> rimuovo la causa di rompimenti del "non me ne frega, è la partita del GM".
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2009-06-21 11:58:04
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite]Io ho avuto giocatori che volevano fare a tutti i costi i malvagi in un gruppo di buoni per poter uccidere nel sonno. Colpa del sistema?

Forse. Se il sistema dice "potete fare tutto ciò che volete". (been there, done that)

Citazione
[cite]Autore: triex[/cite]Io ho avuto un giocatore che si lamentava per qualsiasi cosa perché pensava che ce l'avessimo con lui. Colpa del sistema?

Forse. Se il Sistema era il solito Parpuzio che fa sì che "il sistema" di risoluzione sia pesantemente sociale e non gli dava nessuna garanzia di essere utile in/di contributo al gioco.

Citazione
[cite]Autore: triex[/cite]Lo stesso giocatore non sapeva distinguere la realtà della fantasia e ha sputtanato un giocatore e una giocatrice che avevano avuto una relazione romantica nella storia. Colpa del sistema?

Direi di no, ma alla faccenda ti han già risposto Marco e Renato. ^_^;
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Paolo "Ermy" Davolio - 2009-06-21 14:44:03
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite]on esistono solo brave persone, con alcuni non uscirei nemmeno assieme la sera.

Sì, ecco, come ha circa già detto Renato: con questa frase ti sei risposto da solo ;)

Ossia, prima di tutto devi avere accanto persone che saresti disposto a frequentare (e a sopportare ;) ) anche in qualsiasi altro ambito sociale. Pensa che questa frase, circa pari pari, c'era già persino nella Guida del DM della 3a edizione di D&D: significa che alcuni l'avevano già capito ben prima della formalizzazione del concetto di Social Contract e che, quindi, è particolarmente importante ^_^
Titolo: Giocatore ribelle: da dove nasce?
Inserito da: Natale Pezzimenti - 2009-06-23 00:13:20
Allora, innanzitutto non capisco perchè si fraintenda così facilmente l'intento di un'osservazione (dico a te, benevolmente, triex :P).
io non chiedevo a nessuno di salvare il mondo. Dicevo solo che dal mio punto di vista il cattivo della Disney che fa il male per farlo non esiste, e se esiste, c'è qualcosina di più sotto. Ovvio che per i problemi psichiatrici ci sono gli strizzacervelli, i GdR servono ad altro, ma mi pare che quando i problemi sono irrisolvibili al tavolo da gioco non ci sia nessun motivo per tentarlo (ma soprattutto, SOPRATTUTTO, non c'è nessun motivo per parlarne su un forum di GdR, nespa?).
Quindi, se vogliamo che la discussione sia costruttiva, deve vertere assolutamente sui problemi risolvibili, inutile interrogarci sul sesso degli angeli.
E la mia risposta a questi problemi è: ammesso che uno non sia matto, se nel gruppo crea problemi ci dev'essere una spiegazione (ovvero: con il mio gruppo di amici storico giocavo a GdR. C'erano sempre problemi. Quando uscivamo assieme, però, ci si divertiva alla grande---> fermo restando, ovviamente, che i difetti che ogni singola persona possiede se li porta anche al tavolo da gioco, e questa è una prova della stratificazione dei problemi sociali che il gdR contempla - e della sua impossibilità di diffusione ampia :P).
i problemi con quel gruppo di amici sono stati risolti prima non giocando più assieme, poi cambiando l'approccio al gioco grazie alle mie nuove prospettive sul gdR datemi dalla speculazione Indie (che ha un transfert anche nei giochi classici). Problemi risolti? Direi per il 90% sì, il resto sono normali incidenti di percorso necessari.
Quindi quello che io non condivido è il tentativo di tagliare il mondo con l'accetta: esistono i giocatori buoni e i cattivi, tutto quello che và dipende dai primi e quello che non và dai secondi. Lo trovo, ripeto, un approccio che guarda il dito e non la luna.