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Gente Che Gioca => Gioco Concreto => Topic aperto da: Dr. Zero - 2009-06-08 12:23:08

Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Dr. Zero - 2009-06-08 12:23:08
umh, allora ecco quello che succede. Tre giorni fa un vecchio membro del gruppo chiede di tornare a giocare (se ne era andato perchè stufo) a dnd o a giochi white wolf.
Si decide di fare dnd4 per soddisfare tutti e per riallacciare i rapporti. Ovviamente l'incombenza del master tocca a me (addio sabato mattina sigh)

I giocatori li conoscete, Elia, Alessio, Daniele, Simone (-Spiegel-), il sottoscritto e Riccardo il recuperato.
Primo pomeriggio speso a fare le schede. E vabbè. Ormai i giocatori conoscono il regolamento meglio di me e per me non è stato un pomeriggio esaltante.
-Spiegel- guida Riccardo nell'ottimizzazione del suo ranger, gli altri si tengono i vecchi personaggi, qualcuno cambia qualcosa, il livello è il 16.

Tuttavia io che di voglia di immaginare l'ennesimo mondo fantasy in preda al pericolo del signore del male cazzuto faccio fare tutto ai giocatori. Ambientazioni, personaggi non giocanti, chi sono, caosa fanno, come inizia l'avventura.
La prima cosa che mi colpisce è che praticamentemi fanno la stessa cosa di tutte le campagne a dnd. C'è qualche casino con i dei, il mondo è ancora più incasinato, loro vogliono riportare il mondo allo stato di pace precednete.
La cosa degli dei è sempre presenta in qualunque giocata a dnd che si sia fatta, sarà che piace a simone quando fa il master, ma a me mi è parso di vedere un imprinting inconscio in quella direzione.
Altra cosa strana: Impuntamento sul fatto che ci dovesse essere qualcosa di grosso mostruoso che distrugge le città ( che sono uno dei pochi punti vivibili del mondo e protette magicamente). Decidere cosa fosse, descriverlo, mettere a cercare una schede di mostro adatta (io guardavo, eh) è stato allucinante. Quando ho chiesto se volevano  incontrarlo  mi hanno detto no. Quando ho fatto notare che allora è una cosa assolutamente inutile stare a immaginare cosa sia e fargli la scheda, mi hanno guardato infastidi (tutti tranne simone e daniele che pure loro trovavano strana quella cosa) e mi hanno detto che avevo ragione ma era bello che ci fosse.
Il compromesso è stato "C'è una leggenda che dice che c'è un mostro che distrugge città e blablablablablablablablablabla"
Mammamia che fatica!

Però a questo punto mi sono fatto dire dove iniziavano e perchè erano nel punto in cui sarebbe iniziata la sessione. Il circolo magico di una città è crollato e devono andare a vedere

venerdì in 10 minuti butto giù una storiella da sandbox e sabato si gioca!(senza simone)
Faccio settare loro la prima scena: combattimento per prendere familiarità col sistema soprattutto per riccardo, unc ombattimento che è un salvataggio di un mercante amico prima della città.Combattiamo e bon. Poi tutto il resto, faccio le solite cose che ho imparato, non faccio tirare per le cose stupide e nemmeno per gli indizi importanti, cerco di dare un pò di spessore ai png, un paio di sfide di abilità, un altro combattimento e bon.
Ora riccardo è stato per la maggior parte del tempo durante i combattimenti a guardare fuori dalla finestra o alzarsi dal tavolo o guardare per terra durante i combattimenti e leggermente attivo altrove.
Alessio e Elia sembrano sempre interessati a tutto, Daniele si sveglia solo quando c'è da combattere e quando c'è la sfida di abilità
E io devo stare sveglio sempre!

Niente a che vedere con l'intensità e l'interesse in gioco che si sono avute con non cedere al sonno la settimana scorsa, eppure tutti a dire che si sono divertiti uguali.
C'è qualcosa che mi sfugge, profondamente di tutto questo.
Perchè tornare a giocare quando non sei davvero interessato?
Perchè negare l'evidenza che la qualità del divertimento è diversa nei due casi?
Non lo so e non lo saprò mai.

Adesso Riccardo se ne è uscito che vorrebbe masterare vampiri la masquerade e Daniele e Alessio a dire che a loro piacerebbe. Eppure io le ricordo le giocate di vampiri. Io le ricordo bene.
La teoria prevede per caso la continua negazione del divertimento avuto da giochi usciti da the forge e il continuo esaltare un divertimento che non c'è mai stato?

Qualcuno mi faccia sapere
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Renato Ramonda - 2009-06-08 12:32:55
Mah... sembrera' cattivo, ma ammettere che al gioco vecchio X non ci si diverte, o che comunque ci si diverte meno del gioco nuovo Y (dove peraltro faccio il decimo della fatica(*)), temo, viene visto come una sconfitta personale. Quindi meglio chiudere gli occhi e far finta di niente.

(*) Sono stato colpito or-ora da un pensiero: il parallelo tra questo e l'atteggiamento delle massaie degli anni 50-60 rispetto ad una serie di cose (cibi semi pronti, lavastoviglie, dadi per il brodo) e' pauroso. Le donne, educate a "doversi sbattere" per la famiglia *non* usavano volentieri cose come la lavatrice o la lavastoviglie, o cose tipo gli impasti istantanei per le torte, perche' si stentivano colpevoli di prendere una "scorciatoia". Per le torte istantanee la soluzione psicologica e' stata renderle "meno istantanee", ovvero richiedere di aggiungere un uovo. Tanto basto' per far passare il senso di colpa abbastanza da diffonderle.
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: LucaRicci - 2009-06-08 12:36:10
Citazione
[cite]Autore: Dr. Zero[/cite][p]La teoria prevede per caso la continua negazione del divertimento avuto da giochi usciti da the forge e il continuo esaltare un divertimento che non c'è mai stato?[/p][p]Qualcuno mi faccia sapere[/p]


Ho una sola parola. Una.

Heartbreaker.
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Paolo "Ermy" Davolio - 2009-06-08 14:43:39
Temo che il comportamento del gruppo di Thomas sia abbastanza diffuso...Mi ricorda la vignetta sul formaggio che qualcuno aveva postato qualche tempo fa ;)
 Mi ricorda molto anche il gruppo di... Hasimir forse? Non ricordo di preciso. Comunque, il gruppo che esegue un "sacrificio rituale" dell'avventura, mandandola a ramengo, ogni volta che qualcosa va storto rispetto alla loro idea del "romantico fantasma delle belle sessioni che facevamo una volta".

Forse l'ho trovato, eccolo: Desiderio di impotenza (http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=651&page=1#Item_37). Te lo linko perchè forse molti consigli dati all'epoca su quell'argomento possono valere anche per te.

Citazione
[p]Tuttavia io che di voglia di immaginare l'ennesimo mondo fantasy in preda al pericolo del signore del male cazzuto faccio fare tutto ai giocatori. Ambientazioni, personaggi non giocanti, chi sono, caosa fanno, come inizia l'avventura.[/p]

Non posso però fare a meno di notare che, forse, avete già fatto un errore in partenza: giocare a qualcosa che non è D&D 4a. ;)
Non vorrei sbagliarmi perchè quel sistema lo conosco poco, ma non sapevo che avessero implementato o anche solo previsto l'inserimento di contenuti e premesse da parte dei giocatori.
Da sentire così mi sembra più Storming the Wizard's Tower.
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2009-06-08 16:03:22
Citazione
[cite]Autore: renatoram[/cite](*) Sono stato colpito or-ora da un pensiero: il parallelo tra questo e l'atteggiamento delle massaie degli anni 50-60 rispetto ad una serie di cose (cibi semi pronti, lavastoviglie, dadi per il brodo) e' pauroso.

Questa storia delle massaie l'ho già sentita anch'io... In effetti il meccanismo psicologico è lo stesso.

C'era un trafiletto ottimo, sull'argomento "libertà che non si vuole avere" anche in GURPS Space (un supplemento davvero notevole, ancor oggi, tutto - o quasi - Color raffinato e commentato).
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Simone Micucci - 2009-06-08 16:13:41
ssssssssssssssssssssssssssssigh!
Cominciamo anche con la mia va...
Come ben sapete tutti sono Simone, e come ben sapete per la maggior parte sono un membro entusiasta del gruppo di gioco di Zero.

io ricordo col cuore aperto un bel discorso di Moreno ad Hasimir, in cui gli diceva che il suo gruppo di gioco è innamorato della care belle vecchie giocate di una volta. Cieco completamente difronte al fatto che quelle giocate non erano belle, ciechi difronte al senso di noia, ciechi difronte a qualsiasi cosa...l'unica cosa è che ormai la loro mente si era convinta di quanto belle fossero quelle giocate, avvenute soltanto nel mondo dei ricordi e dell'immaginario del gruppo.

Ricordo con molta molta precisione di quando Elia si sentiva frustrato dalle scelte del gruppo, sopratutto quando lui aveva un'idea che prontamente veniva sfottuta, canzonata, disillusa. Ma Elia non lo ricorda. Per lui non è mai avvenuto (fortunatamente Daniele e Riccardo hanno una mente apparentemente più solida, altrimenti avrei pensato di essermi inventato tutto). Ricordo con molta precisione le scelte che prendevo per il bene della storia a vampiri, a scapito dei pe, a scapito della libertà dei giocatori, a scapito del divertimento di diverse persone...eppure improvvisamente queste cose non sono più vere, oppure erano assolutamente normali, addirittura divertenti.
Ho un sacco di dubbi per la testa e visto che anche io faccio il master nel gruppo questi dubbi sono molto pressanti, tanto che a volte arrivo persino a chiedermi se al gruppo piaccia davvero giocare di ruolo.
Ok sto esagerando (forse), ma io davvero non riesco a guardare a quelle care vecchie giocate di una volta e vedere tutti quei momenti divertenti...in anni e anni di gioco vedo come momenti divertenti cose che si potevano tranquillamente ricavare da una partita di pallone, una serata al pub o una discussione post cinema. D&d e vampiri c'entravano davvero poco con quel divertimento.

Abbiamo giocato più di un anno di cronaca a Werewolves the Forsaken. Indubbiamente un gioco con un setting interessante che ci ha preso molto. Quando poco tempo fa chiedo a tre di loro (Riccardo, Elia e Daniele) cosa abbiano trovato divertente scopro che era il rapporto tra i personaggi, le sottotrame che si potevano creare, il rapporto tra i vari branchi (sia pg che png) ecc ecc...
stesso identiche cose ottenute da Mage the Awakening.
Cioè si sono divertiti con tutte cose che il gioco non gestiva, che erano lasciate esclusivamente a noi (spesso a me, che infatti ero il Narratore, ma guarda un pò) (e infatti ci hanno messo mesi ad ingranare...ed alla fine hanno ingranato...ma non "grazie al gioco", ma oserei dire "nonostante il gioco").
Con Elia parliamo e dalla nostra giocata a d&d (una precedente, non quella di Zero) e la parte più divertente è stata la creazione dell'ambientazione. -_-
Esatto contrario di Daniele, che ha tutt'altri interessi (è sveglio solo durante il combattimento? Non proprio. Direi che agisce sopratutto durante il combattimento...per il resto mi sembra abbastanza attento, spesso più degli altri, ma meno attivo...almeno nel mio feedback).

in ogni caso, passiamo a qualcosa di meno generico e iniziamo a far attivamente parte del Topic:
rispondo brevemente a Paolo Davolio: D&d non prevede creazione condivisa del setting, questa è un'aggiunta tutta nostra e introdotta relativamente da poco tempo.
rispondo molto più brevemente a Renato: ho fatto un ragionamento molto simile. Credo sia una qualche forma di difesa, ma ho studiato troppo poco questo campo per poter dare un parere adeguato.

Rispondo invece a Zero:
approvo in pieno quella che è stata la tua gestione della cosa. A cominciare dalla proposta di fare qualcosa di classico il sabato pomeriggio (d&d), e qualcosa di diverso in altra data.
Ammetto la mia colpa: sono abituato ad inserire dei, controdei e quant'altro nelle mie campagne di d&d (anche se con quella insieme a Cervantes...no...alla fine c'entravano anche lì...poco, ma c'erano...ma porco cane). Non escludo che ci sia una sorta di imprinting e faccio effettivamente caso soltanto adesso che si tratta della solita campagna (non proprio uguale a tutte le altre, voglio lasciarne fuori un 10%, anche se sono indubbiamente troppe).
Cose che ho trovato divertenti? Creare l'ambientazione, inserire il mio personaggio, la promessa del master che potrò creare nuovi personaggi da alternare al mio e adattare alla storia che si verrà a creare e aiutare Riccardo nella creazione del personaggio (si, mi diverte...e allora? Credo che sia un rigurgito da master)
Cose che ho trovato noiose? Nella prima giocata (quella in cui non abbiamo fatto d&d) davvero poco.
Interventi che mi hanno colpito? I tuoi tentativi di dirigere le cose con un minimo di senso, nel tentativo di scremare ciò che è superfluo e di individuare ciò che è importante.
Cose che mi hanno infastidito? L'impuntarsi con quella cavolo di minaccia non meglio identificata... ho tentato di spiegare che qualcosa che arriva spacca tutto e va via, senza poter essere fermata o contrastata, non è una minaccia (scusate dico io...dipende solo dal master e i giocatori non hanno modo di contrastarla, ne di evitarla...è solo un cavolo di deus ex machina che arriva quando uno non sa che inventarsi e deve smuovere la situazione, non è una minaccia...).

Comunque Zero sono basito quanto te, soprattutto quando mi trovo a riscontrare costantemente feedback vocali perfettamente contrari a quanto visto al tavolo da gioco (e anche questo mi risulta normale...è un caso che si è manifestato molte volte leggedo i forum). Io personalmente direi di continuare sulla strada da te proposta (sabato qualcosa di classico, domenica altro) e chiedere feedback, senza però sembrare faziosi a favore dei giochi nw (secondo me questo incentiva il meccanismo di difesa, ma non so davvero come fare a non sembrare fazioso -_- ).
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Moreno Roncucci - 2009-06-08 16:14:56
Ciao Thomas!

Prima di tutto ti segnalo la mia risposta (http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=651&page=1#Item_19) nel thread già segnalato da Paolo. Riguarda un caso non identico al tuo ma abbastanza simile.

In generale, strane cose accadono nei gruppi di gdr "tradizionale". Sarà la struttura quasi settaria, l'abitudine ad affidarsi ad un GM per tutto, l'abitudine a celarsi a vicenda ogni problema "per il bene del gruppo", ma si innescano spesso dei meccanismi "storti" che poi si fa una gran fatica a eliminare.

Uno di questi "meccanismi storti" è "la sopravvivenza del gruppo viene prima di tutto". Si accettano giocate penose, avventure brutte, sabati interi dedicati a preparare avventure per un gioco che non ti piace, pur di "tenere unito il gruppo".

Ma cosa significa, in generale, "tenere unito il gruppo"? Il perpetuarsi di una straccio di possibilità di giocare, per quanto senza divertirsi troppo. La paura di non avere più nessuno con cui giocare se il gruppo "si rompe". I gruppi di gdr tradizionale fanno tanta fatica a trovare un equilibrio fra i giocatori, che basta un niente per alterarlo. Basta un gioco dove "quello bravo" del gruppo, che si è imparato D&D a memoria, non sia più bravo di una giocatrice con più fantasia. Basta che il GM chieda al gruppo di contribuire di più al gioco (e questo scatena il panico: "non ne ha più voglia? Smette? Ci lascia senza GM? Oddio, la catastrofe!"). I gruppo più "fortunati" che non cadono in certe meccaniche disfunzionali sono di solito quelli in cui "il gruppo" non esiste solo per giocare, e i rapporti extra-gioco sono più forti di quelli nel gioco, oppure quelli dove tutti sono in grado di fare il GM a richiesta e quindi il fatto di cambiare gusti non viene visto come un "tradimento". Ma gli altri? Sono gruppi spesso tenuti insieme dalla paura. La paura di andare anche peggio, la paura che il GM molli, la paura di essere estromessi da "teoria nuove" che non si capiscono. La paura, anzi, il terrore, di ogni cambiamento. Memori del tempo che ci è voluto per ritrovare un instabile equilibrio l'ultima volta che qualcuno si è aggiunto o se ne è andato dal "gruppo".

E con questa paura, non si potrebbe MAI ammettere che le vecchie partite, quelle che hanno tenuto insieme il gruppo per anni, siano men che perfette. Equivarrebbe a sminuire il calore del gruppo, delle esperienze passate del gruppo. Non importa che i giocatori siano visibilmente annoiati, non seguano nemmeno il gioco, o non si presentino una metà delle volte: quando glielo chiedi, il gioco è sempre "bellissimo".

(e qui si capisce la reazione scomposta e aggressiva che subirono le teorie di Edwards all'inizio, quando iniziava l'articolo sul GNS con la frase "My straightforward observation of the activity of role-playing is that many participants do not enjoy it very much. Most role-players I encounter are tired, bitter, and frustrated.". Cosa che per quanto ho visto non solo nei gruppi nelle case ma anche alle convention, è verissima e salta agli occhi a quasi tutti gli osservatori esterni...)

La situazione della partita che descrivi è disfunzionale in partenza: ti sei messo a fare qualcosa che non volevi fare e che ti causa frustrazione (ma non era un gioco?). Rileggi questo che hai scritto:
"un vecchio membro del gruppo chiede di tornare a giocare (se ne era andato perchè stufo) a dnd o a giochi white wolf."
Se ne era andato perchè stufo. Cavolo, si divertiva un casino, eh? Chissaà che speranze di tenerlo nel gruppo ci saranno quindi adesso, a giocare ancora a Dnd e giochi white wolf... eppure, immagino che sia stato lui a non volere provare giochi nuovi...  ma questo vuole ritrovarsi con gli amici (nel qual caso si adattava: "che giocate? Non lo conosco, posso venire a provare?"), o pretende che il gruppo non cambi mai, come la Mamma, pronto per lui per tornare quando gli passa lo smago per il gioco, ogni volta?
Perchè mai pensano di avere diritti sul tuo tempo? Perchè "sei il GM"? Per "il bene del gruppo"? Perchè "è tuo dovere"?
Ma se il gruppo è tanto importante per loro... perchè non dicono invece "guarda, siamo un gruppo, siamo amici, proponi quello che vuoi giocare, noi ci stiamo in qualunque caso e non vorremmo mai farti fare qualcosa che non vuoi"? Le amicizie dovrebbero funzionare così... ma è vera amicizia quella che si forma in un gruppo di gdr? A volte magari sì, e allora questi sono i gruppi in cui certi meccanismi non si instaurano. Ma per la maggior parte non è amicizia, è dipendenza, ricattini morali, conservatorismo a tutti i costi, negazione dell'evidenza, e paura, paura, soprattutto paura.

E' uno dei principali consigli di Edwards. E' anche una delle conseguenze ovvie del big model. Ed è anche il mio consiglio. Gioca con i tuoi amici. Cioè, prima IDENTIFICA i tuoi amici. Amici veri, non in generale "quelli del gruppo". Se il tuo gruppo somiglia a tanti altri gruppi "tradizionali" in mezzo c'è gente che se non giocaste insieme non vedresti più. No. Gioca con gente con cui andresti anche a mangiare semplicemente una pizza, senza giocare. Gente con cui ti trovi bene.

E che si comportino da amici. E gli amici non ti fanno perdere il sabato perché fanno le frigne sul gioco da giocare (al massimo, si offrono di perdere LORO il sabato a preparare un avventura per il gioco che LORO vogliono proporre)

"Si decide di fare dnd4 per soddisfare tutti e per riallacciare i rapporti. Ovviamente l'incombenza del master tocca a me (addio sabato mattina sigh)". E questo sarebbe comportarsi da amici?

Il mio consiglio, è di parlarne sinceramente fra amici: "amici, io mi sono sinceramente rotto i coglioni di questa cosa. Non ho più intenzione di perdere sabati a preparare partite per annoiarmi. Vorrei divertirmi giocando, e non annoiarmi. Spero che anche voi apprezziate i giochi con cui mi diverto io, e ci divertiamo di più insieme, senno', mica è necessario trovarci per forza per giocare, potremmo trovarci qualche altro giorno della settimana per andare al cinema".

Aspettati espressioni di panico, ricatti morali, strepiti. E' li' che riconosci chi sono veramente gli amici, e chi è lì solo per sfruttarti.

[edit: crosspostato con Simone]
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Dr. Zero - 2009-06-08 17:28:46
Ringrazio tutti per le risposte.
Per prima cosa, Moreno, ti dico che il sacrificio è motivato. Io faccio il master a dnd il sabato pomeriggio a patto che la domenica pomeriggio si giochi a un gioco non ciofega (volevo dire new wave, scusate).
Perchè? Perchè forzando la mano e tipo facendo sei sessioni di fila con giochi nuovi si è arrivati al punto che Alessio e Daniele hanno detto che hanno perso voglia di giocare.
Il fatto di far fare tutta l'ambientazione e situazione iniziale e dirmi quello che volevano fare a i giocatori è stato un modo per facilitarmi il lavoro (Cosi rispondo anche a Paolo).
Ma perchè diavolo uno si deve impuntare a creare un deus ex machina che al limite farà da sfondo e fare l'offeso se io dico che è inutile. Fortuna che non ho detto : "E basta co sta cazzata"
Il punto che proprio non comprendo a parte il ricordo delle bellissime giocate passate è perchè diavolo  trovino queste cose interessanti da dedicarci almeno un'ora. C'è qualcosa che non mi quadra. Mi da l'impressione forte che ci sia una specie di necessità di avere un'atmosfera, un mondo suggestivo ma totale noncuranza a tutto il resto, ovvero il sistema
Terrò presente i tuoi consigli

Aggiungo pure che Riccardo ha detto che sarebbe tornato se si sarebbero fatti tali giochi (segue lista di vecchiume ludico).
Aggiungo pure che tutti hanno chiesto di fare dnd4. Aggiungo che ho detto che serviva loro un master e che il sottoscritto lo avrebbe fatto a tal patto

La frase di Renato sulla sconfitta personale mi ha fatto molto pensare. Credo te abbia ragione.
Ma come risolvo?
Per il resto penso che si possa trovare un giorno chi lo sa un gioco che vada bene per tutti.
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Simone Micucci - 2009-06-08 17:52:28
Zero...tutti hanno chiesto di fare d&d4 eccetto Simone -_-
Simone ha più di una volta ribadito che d&d lo annoia (provato anche con altri master, mi piace la creazione del personaggio, mi diverto con le saghe mentali, ma poi in partita i momenti divertenti sono davvero pochi, per non dire quasi assenti), eccetto che in caso di ruolo del master, nel qual caso un poco lo abbozzo, ma ultimamente le cose sono cambiate anche su quel fronte, almeno nel nostro gruppo. ^_^
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Matteo Suppo - 2009-06-08 19:34:52
La "minaccia fantasma", il mostro spaccatutto, può essere un ottimo generatore di avventure, anche senza doverlo prendere per forza a schiaffi. Basta pensare alle migliaia di problemi secondari che può provocare, da un buco nelle mura da difendere ai sacerdoti che si fanno pagare per "placare le divinità". *_*

In ogni caso il punto è un altro, e voglio portare anche la mia esperienza. Dopo aver interrotto il gioco anni fa per "non ho più voglia" all'uscita di d&d 4e sembrava essere tornata la voglia di giocare. Siamo durati una sola sessione, che è stata anche discretamente noiosa, a parte per la parte di cazzeggio in taverna.

Credo che il problema sia anche il fatto che siamo cresciuti, e non vogliamo ammetterlo. Le sessioni "di una volta" avevano qualcosa di magico, era la spensieratezza di essere ragazzi, qualcosa che oggi ci sognamo e che non riusciamo a raggiungere col gioco perché semplicemente non era il gioco a provocarlo.
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Matteo Stendardi Turini - 2009-06-08 19:36:51
Citazione
La "minaccia fantasma", il mostro spaccatutto, può essere un ottimo generatore di avventure, anche senza doverlo prendere per forza a schiaffi. Basta pensare alle migliaia di problemi secondari che può provocare, da un buco nelle mura da difendere ai sacerdoti che si fanno pagare per "placare le divinità". *_*

Credo che la parte pallosa del MostroFicoChePeròInGiocoNonVedraiMai fosse l'obbligo di fargli una tre quarti d'ora di statistiche...
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Dr. Zero - 2009-06-08 20:58:54
Matteo, in realtà non è stato pensato così.
E' stato pensato per esserci messo e basta un mostro invincibile che distrugge tutto. Quale interazione interessante ci può essere?
Gli dei sono morti, i buchi nelle mura mi paiono francamente un problema poco interessante.
Il punto è che a loro interessava altro un'ora di descrizione di ambientazione. Poi un'altra mezzora a cercare di fare questo coso così, tanto per mettercelo.
boh
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Simone Micucci - 2009-06-08 22:30:09
i buchi nelle mura sono un argomento interessantissimo se non c'è niente da fare.
Se la giocata langue il master deve solo inventarsi un elemento esterno che smuova un pò le acque, che attiri l'attenzione e che faccia sembrare di non aver perso un pomeriggio.

Nella giocata qualcosa da fare c'era: i personaggi sono quelli che hanno fondato o comunque hanno contribuito a fondare le città sacre, che hanno permesso una vita tranquilla. Sono i più grandi eroi in circolazione e il fatto che una città sia stata distrutta attira la loro attenzione...vedere il da farsi in tal proposito è ciò che hanno scelto come divertente. Cioè esplorazione di un mistero (che è stato lasciato pienamente a te, Zero, se non ricordo male), esplorazione di un'ambiente urbano che è crollato sotto gli attacchi del nemico (la cui descrizione spetterà completamente a te, Zero, se non ricordo male) e confronto con un nemico (il quale aspetto, scopi, intenzioni, tattiche è lasciato completamente a te, Zero, se non ricordo male).
Se da qualche parte avessero voluto parlare di ricostruzione o fuga da un megamostro lo avrebbero inserito nella loro idea di giocata iniziale... io direi: scegliamo sempre tutti insieme su cosa deve andare a parare ogni singola campagna. Se quel megamostro serviva a qualcosa salterà fuori prima o poi...altrimenti vedremo quali sono gli interessi veri del gruppo.
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Niccolò - 2009-06-09 01:10:45
Citazione
La teoria prevede per caso la continua negazione del divertimento avuto da giochi usciti da the forge e il continuo esaltare un divertimento che non c'è mai stato?


la _teoria_ strettamente, no. ma di considerazioni a riguardo ce ne sono state a iosa :P
vabè, è già stato detto tutto...
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Moreno Roncucci - 2009-06-09 05:52:04
Citazione
[cite]Autore: Dr. Zero[/cite]Perchè? Perchè forzando la mano e tipo facendo sei sessioni di fila con giochi nuovi si è arrivati al punto che Alessio e Daniele hanno detto che hanno perso voglia di giocare.


Ecco, questo andrebbe sviscerato meglio. Che giochi avevi provato? Cos'era che gli aveva fatto "passare la voglia di giocare"?

E osservandoli mentre giocavano..  era vero? Si rompevano le scatole? O era il classico caso del giocatore "tradizionale" che si diverte un sacco mai poi protesta che "non è vero gdr"?

(io ribadisco che con la fatica che si fa a raddrizzare un giocatore storto, si prendono cinque persone dritte e si trasformano in giocatori...)
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Dr. Zero - 2009-06-09 08:54:34
le prime le ho perse, quindi posso solo parlare delle ultime  (erano con cani nella vigna e il master lo faceva simone)
Erano di Aips,e alessio subito ha detto di non voler giocare.
A quel punto gli abbiamo fatto fare il pubblico. Daniele sembra neutro. Comunque iniziata la partita ti posso assicurare che si stava divertendo, perchè io dal mio piccolo mondo non avevo mai visto uno che guardava una sessione impegnarsi tanto. Ripresa la partita il giorno dopo anche Daniele è passato dal lato del pubblico semplicemente perchè bvoleva così. Ora se la sessione prima fosse stata un disastro lo potrei capire, ma a parte che lui è sempre imperscrutabile, mi era sembrat divertito più del solito.Seconda sessione con solo due giocatori e due di pubblico e anche questa , per quel che ne ho capito io, ha mostrato segni di CA. Cavolo vedere persone fare suggerimenti, complimentarsi , interessarsi della giocata di un pg altrui, mi parevano buoni segni. Io infatti mi sono divertito molto.
Ora dopo questa situizione ti arriva la frase della morte cerebrale del sottoscritto: Alessio mi fa che "con questi giochi, divertenti si, non senti i personaggi davvero tuoi. Io ho bisogno dei pallini sulla scheda".
ho staccato il cervello e ho pensato alle coordinata astronomiche di Plutone. Non le sapevo e sono tornato a pensare a quale Dio del gdr devo rivolgermi per scacciavitare via queste baggianta dalla tesesta delle persone
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Moreno Roncucci - 2009-06-09 09:22:10
Aspetto il commento di Simone riguardo alle prime partite, ma la vedo grave... mi sembra un classico caso di due che ormai sono "adepti della Sacra Setta del Vero GDR", quella per cui "siamo qui per celebrare un rito, mica per divertirci!".  Se è così, ragionare con loro è come ragionare con un fanatico religioso sull'esistenza o meno del suo Dio...  il fatto che si siano divertiti o meno con AiPS è assolutamente irrilevante. Ammettere di essersi divertiti di più sarebbe blasfemo. Non si cambia liturgia e vangelo solo perchè un altro è più divertente.

Pare una barzelletta, ma incredibilmente sono comunissimi. Se invece di perdere tempo a cercare tracce di Satanismo o di droghe o sacrifici umani quelli del BADD (Bothered About D&D) avessero fatto fare test psicologici per questa sindrome avrebbero avuto molto più successo nel dimostrare che D&D era dannoso...

Purtroppo, di solito non c'è cura.  Se il caso viene confermato dalla testimonianza di Simone, consiglio direttamente l'amputazione della parte infetta dal gruppo. Può sembrare drastico, ma si evitano settimane se non mesi o anni di piccoli sabotaggi passivo-aggressivi, dispetti, ripicche, bambinate, comportamenti infantili, e in generale tutto il processo che di solito si vive durante la fase di rottura di un matrimonio. Ma senza i vantaggi del matrimonio. (non gli puoi neanche chiedere gli alimenti per gli anni che ti hanno fatto perdere)
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: LucaRicci - 2009-06-09 09:25:41
Citazione
[cite]Autore: Dr. Zero[/cite]Alessio mi fa che "con questi giochi, divertenti si, non senti i personaggi davvero tuoi. Io ho bisogno dei pallini sulla scheda"


Hai bisogno del gateway per lenire il braindamage, le faccio la solita ricetta: una dose di Spirit of The Century, mezza di NCaS, prima dei pasti, e se vuole le prescrivo questo nuovo farmaco, Anima Prime; potrebbe essere un buon antiinfiammatorio se usato in maniera locale.
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Renato Ramonda - 2009-06-09 09:32:01
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Ma senza i vantaggi del matrimonio. (non gli puoi neanche chiedere gli alimenti per gli anni che ti hanno fatto perdere)


Uh, temevo un commento diverso tra le parentesi... :o)
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Simone Micucci - 2009-06-09 09:36:55
c'è sempre quel piccolo dettaglio che dopo anni passati insieme si fa un pò fatica a scegliere così a mente fredda di lasciar perdere. E comunque con tutti i dubbi che ho per conto mio i rilanci di Moreno diventano particolarmente difficili da parare. -_-

[Modifica: ho letto solo adesso i messaggi dopo il penultimo di Moreno...un secondo che preparo una piccola recensione della partita di AiPS e NCaS]
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Moreno Roncucci - 2009-06-09 09:44:02
Citazione
[cite]Autore: LucaRicci[/cite]Hai bisogno del gateway per lenire il braindamage, le faccio la solita ricetta: una dose di Spirit of The Century, mezza di NCaS, prima dei pasti, e se vuole le prescrivo questo nuovo farmaco, Anima Prime; potrebbe essere un buon antiinfiammatorio se usato in maniera locale.


Mah, è vero che le varietà della mente umana sono tante e tutte strampalate, ma quando si è arrivati al vero e proprio "culto" un approccio per gradi dà solo benzina alle ripicche passivo-aggressive, in cui si gioca magari a SotC per sabotarlo facendo capire che a dare problemi sono le differenze con un "vero gdr", ignorando e anzi sabotando l'uso degli aspetti, etc.   Sono situazioni in cui se vedono che cedi ad una lagna di potenza 1, poi insistono con una di potenza 2, 3, 10, 20 perché vedono che funziona. E ti prendono per stanchezza finché non torni a D&D (e temo sia proprio questo che sia successo con la proposta di alternare giochi di tipo diverso in giorni diversi: aumenterà le lamentele e le spinte per giocare solo a D&D)

Credo che invece "l'andare per gradi" sia molto, molto più indicato per giocatori che si impegnano davvero e che hanno semplicemente qualche difficoltà di adattamento o nell'entrare nell'ordine di idee di giochi troppo "rivoluzionari". Allora può avere un senso venirgli incontro e passare all'inizio per giochi "a meta' strada".  

Ma si "viene incontro" a qualcuno solo se ha veramente intenzione di incontrarsi e metà strada. Se vuole solo fare quello che vuole lui senza il minimo cedimento, cosa gli vai incontro a fare? A dimostrargli che la sua tattica funziona?
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Moreno Roncucci - 2009-06-09 09:54:35
Citazione
[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]c'è sempre quel piccolo dettaglio che dopo anni passati insieme si fa un pò fatica a scegliere così a mente fredda di lasciar perdere. E comunque con tutti i dubbi che ho per conto mio i rilanci di Moreno diventano particolarmente difficili da parare. -_-


Lo so. Cosa credi che abbia fatto con il mio vecchio gruppo?  :-(

In questi post dico quello che avrei dovuto fare io, sapendo benissimo che se li avessi letti all'epoca, non lo avrei fatto nemmeno io.

Però, con il senno di poi, se la rottura con certi elementi che si erano convinti di aver diritto sul mio tempo solo perché ero "nel gruppo" fosse avvenuta molto, molto prima, non solo non avrei buttato via anni di possibile buon gioco in partite invece prive di senso, ma avendo posto dei "paletti" SUBITO, la rottura sarebbe stata meno dura e polemica.

(inoltre, a dirla tutta, se avessi saputo subito che TUTTE le tre ragazze del gruppo mi avrebbero seguito perché si erano rotte le palle di certi atteggiamenti anche loro, avrei avuto meno remore...  :-)

P.S.: in effetti, il fatto che abbia lasciato "la setta degli adoratori di D&D" senza donne spiega anche l'acredine di certe reazioni... :-)  

P.P.S: puoi comunque metterli alla prova prima di prendere decisioni drastiche. Metti dei paletti. Il tuo tempo è tuo, RIFIUTATI di sprecarlo per qualcosa che non ti diverte. Se sono amici davvero capiranno. Se non sono davvero amici tuoi... che te li tieni a fare?
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: LucaRicci - 2009-06-09 10:05:15
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]ma quando si è arrivati al vero e proprio "culto" un approccio per gradi dà solo benzina alle ripicche passivo-aggressive

Non ho notato niente nell'AP che possa confermare una sorta di culto; come ho già detto nel primo post, vedo tanto "fantasma delle sessioni passate", ma un fantasma comunque disilluso e neanche troppo convinto.

Personalmente, ritengo che un paio di sessioni di gateway siano molto più salutari che interrompere direttamente qualsiasi rapporto perchè tanto "non si può più fare niente"; se hai del tempo a disposizione, vale sempre la pena provarci.

@Moreno
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Ma si "viene incontro" a qualcuno solo se ha veramente intenzione di incontrarsi e metà strada. Se vuole solo fare quello che vuole lui senza il minimo cedimento, cosa gli vai incontro a fare?

Come si fa a capire che uno non vuole? C'ha scritto in fronte "bruciato"? O si fa per gradi, o si rischia di agire per assoluti :-/
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Niccolò - 2009-06-09 10:23:35
Citazione
Non ho notato niente nell'AP che possa confermare una sorta di culto


io si: la frase sui pallini.

Citazione
come ho già detto nel primo post, vedo tanto "fantasma delle sessioni passate", ma un fantasma comunque disilluso e neanche troppo convinto.


da parte di chi scrive, forse...
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2009-06-09 11:28:29
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Credo che invece "l'andare per gradi" sia molto, molto più indicato per giocatori che si impegnano davvero e che hanno semplicemente qualche difficoltà di adattamento o nell'entrare nell'ordine di idee di giochi troppo "rivoluzionari". Allora può avere un senso venirgli incontro e passare all'inizio per giochi "a meta' strada".

A riprova di quel che dici, Moreno, io porto ancora l'esempio dei giocatori di Legnago.
Mai giocato nulla di "nuovo", gli ho portato CnV, hanno avuto qualche piccola (davvero!) difficoltà all'inizio, ora giocano BENE, dopo 4 partite ad un gioco come CnV, che non è nè facilissimo (ha mille sfumature) nè ha continuità con Parpuzio.

Anzi, vista la loro VOGLIA di provare "roba nuova", un gioco così diverso è stato uno stimolo a partire senza preconcetti! ^__^

Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]P.P.S: puoi comunque metterli alla prova prima di prendere decisioni drastiche. Metti dei paletti. Il tuo tempo è tuo, RIFIUTATI di sprecarlo per qualcosa che non ti diverte. Se sono amici davvero capiranno. Se non sono davvero amici tuoi... che te li tieni a fare?

Aggiungerei, qui, che si può giocare anche con dei "conoscenti" (again: i ragazzi di Legnago son buoni e cari, ma li conosco da poco per essere "amici", non di quelli con la A maiuscola, almeno per ora), se hai un gioco che non ti faccia perdere intere sessioni di assestamento sulle house-rules. :P
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Simone Micucci - 2009-06-09 12:01:14
Parto spiegando che con alcuni giocatori compagni di gruppo ho rapporti più stretti che con altri. Non sto facendo distinzioni tra amici di serie A e amici di serie B, dico soltanto che con alcuni parlo meglio che con altri, e quindi è normale parlare di più.
Già da diverso tempo con Elia parlavamo di partite più o meno divertenti, come migliorare la qualità di una giocata, la descrizione di ambienti, quali stereotipi si usavano ecc ecc. E già da diverso tempo sembrava particolarmente interessato ai giochi narrativi, anche se in pratica li ha approcciati poco o niente (una sola partita a CnV un annetto fa, master Thomas, che non si rivelò speciale, anzi, fu probabilmente un pò deludente, complici diverse incomprensioni del sistema).
Alla fine di uno di questi discorsi (in cui continuava a ribadirmi che il fantasy lo aveva stufato, D&d sopratutto) io gli comunicai la mia decisione ferma "a breve dedicherò un periodo di tempo a determinati giochi (Cani nella Vigna e Non Cedere al Sonno), con piede fermo. Chi vuole giocare c'è, chi non vuole non c'è". E lui approvò (ora, con la sua capacità di alterare il tempo e la realtà probabilmente questa cosa non sarà mai successa, ma io ricordo abbastanza vividamente la sua approvazione).

Al termine di una giocata di d&d (per me, master, particolarmente deludente, ma fu solo una coincidenza) attuo il programma che mi ero imposto: Thomas comunica che sarà assente per un intero finesettimana, ed io ne approfitto per avvertire che, sfruttando l'assenza del suo personaggio, la settimana successiva si sarebbe giocato a Non Cedere al Sonno e Cani nella Vigna (Non Cedere al Sonno è saltato, in compenso ci si è fatti un sabato pomeriggio/domenica pomeriggio di CnV...le mie prime giocate da Master).
Appena comunicato questo la vita va via dal volto di Alessio (che odia CnV...l'ambientazione, dice lui, ma al momento di proporgli lo stesso sistema su una diversa ambientazione per lui resta comunque un'esperienza sgradevole, ancora prima di averla giocata).
Elia, quando ne riparliamo, sembra non approvare la mia comunicazione, dice che non dovrei fare prese di punta del genere e che ha molti dubbi in proposito (io, basito, gli spiego quello che ci siamo detti una settimana prima e lui afferma che comunque non approva il modo...MAH).

La settimana successiva succede questo: forte della giocata assistita al tavolo di Moreno e dei vari consigli decido di non giocare la città qui presentata (da me ribattezzata Pincayon), ma butto giù una brevissima traccia di una città introduttiva (se volete metto un AP, più avanti).
Alla fine della prima città, non esattamente entusiasmante colpa di una mia cattiva gestione (poi spiegherò nell'eventual AP), ricevo alcuni consigli da Elia che mi spiega in cosa non si è divertito (non mi sogno neanche di chiederlo ad Alessio, che non si diverte per partito preso, sarebbe come chiedere al fuoco perché scotta). Salta fuori che, secondo Elia, lui (Elia) non si è divertito per una carenza descrittiva (ed effettivamente è vero...praticamente ci si è mossi su una città bianca). Accetto la critica e la domenica partiamo con la seconda giocata. Descrivo per bene l'ambiente circostante e il territorio, la città, e tento di inventare una conformazione che risulti interessante, distanziandomi anche dallo stereotipo dell'immaginario collettivo (per ben tre volte ho dovuto dire che non si era nel deserto, ma sulle pendici di una collina che sovrasta una fertile vallata...e tutti di continuo continuavano a parlare di deserto. Ma lasciamo perdere, spiegherò poi nell'AP dettagliatamente).
La città non viene conclusa per motivi di tempo, ma Elia mi conferma di essersi divertito di più e che gli interesserebbe continuare (non ho idea di quanto possa durare questa sua versione dei fatti); Daniele mi conferma che la seconda città era indubbiamente migliore della prima. Per lui CnV è un bel gioco ed è disposto a farlo (ha reputato interessante l'idea di una giocata con me e Elia, con Thomas come master...e sembra aver accettato positivamente il mio consiglio su come può divertirsi di più se la smettesse di fare il piccolo Torquemada...ed ha accettato di leggere il manuale ^^). Questo è un riassunto di alcune piccole considerazioni, ma ci sarebbero valanghe di altre cose da dire, piccoli dettagli che sicuramente esistono in miriadi di altri gruppi di gioco.

In ogni caso circa tre settimane fa, se non erro, partecipo a Firenze alla demo di Michele di AIPS.
Lo avevo già comprato, lo avevo letto, ma non ci avevo mai giocato. Volevo provarlo. A quella demo mi sono incredibilmente divertito (anche a essere sfruttato da Michele come supporto regolistico... ^^ è un ruolo che mi piace, che ci posso fare?).
Non avevo davvero in mente di giocarci, ma la settimana successiva mi porto dietro il manualetto perché "non si sa mai".
Il sabato pomeriggio non si sa cosa fare, così io propongo AIPS, spiego brevemente di cosa si tratta e decidiamo di provare.
Alessio si tira subito fuori (ma non avevo proprio voglia di giocare di ruolo, spiega lui)
Io (Produttore), Daniele, Thomas e Elia, Alessio (Pubblico).

Dunque: seguo la procedura base (che Thomas giudica un pò infruttuosa, dovremo fare altri tentativi), cioè ognuno propone una serie e dice perché gli è piaciuta.
Viene fuori una serie che sarebbe ambientata poco prima della seconda guerra mondiale, con ognuno dei protagonisti, che (consapevole o meno) lavora per uno dei quattro cavalieri dell'apocalisse, intenzionati a portare...bhè...l'apocalisse appunto.
Thomas: un ebreo nascosto tra le fila del regime, come ministro delle provvigioni. Lavora per Carestia. Il suo problema è incentrato sul dover mantenere le proprie origine (alle quali tiene) segrete, e proteggere altri membri del suo popolo, senza però dare l'apparenza di tradire il regime.
Elia: un ribelle che guida alcuni gruppi "anti-governativi". Il suo problema: non sa se le sue azioni possono diminuire i conflitti o aumentarli. Molte sue scene sono proprio incentrate sul metterlo di fronte alle conseguenze delle sue scelte. Lavora per guerra.
Daniele: un dottore del reich, che lavora su un'arma batteriologica (indovinate per chi lavora?). Il suo problema è la sua ex relazione con una ebrea (deve tentare di tenerla nascosta, ma a differenza del personaggio di Thomas il suo ripudia le scelte fatte, è un fanatico del reich. Esattamente come i suoi personaggi di Cani sono inquisitori senza piega, esattamente come i suoi pg di Mage the Awakening sono votati allo studio della magia, esattamente come i suoi Lupi Mannari sono votati completamente alla causa Uratha...quando glielo ho fatto notare sembra si sia parzialmente convinto a fare qualcosa di un pò diverso, la prossima volta...).
La giocata prosegue via...io la giudico buona. Il ruolo di pubblico mi sembra incredibilmente divertente (tanto che se mi capiterà in una futura demo chiederò di fare il pubblico!). Ci sono state alcune piccole difficoltà nel decidere le poste a volte, e in diversi momenti mi fermavo per qualche minuto per creare le scene. Ho avuto una netta sensazione di divertimento generalizzato, salvo per un paio di scene in cui secondo me ho scazzato qualcosa, ma non so esattamente come definirlo.

Ci ritiriamo per la cena, e la sera Daniele chiede di poter lasciare il suo personaggio e fare il pubblico. Non so come gestire la cosa: sicuramente non voglio giocare con un giocatore scontento, e Elia si impunta che con due persone di pubblico e due giocatori non ha senso continuare e che lui si sentirebbe a disagio (tento di fargli notare che il pubblico è un giocatore, esattamente come il produttore...ma lui afferma che non è la stessa cosa). Alla fine ci accordiamo e Elia accetta almeno di provare, con l'implicita promessa che "se proprio è intollerabile si lascerà perdere".
Ovviamente non ci sono problemi particolari, se non con un inizio un pò meno divertente, dovuto sopratutto alle discussioni iniziali (almeno secondo me). Comunque la partita ingrana.
Daniele chiama spesso scene in cui è presente il suo ex-personaggio, Alessio anche se diverte (non tanto a chiamare le scene...lui vuole descriverle, vuole spiegare quello che succede...e io continuo a bloccarlo. "Non puoi descrivere ciò che avviene, puoi solo creare la situazione iniziale"... questa mia frase ho l'impressione vada ad incidere il suo divertimento (Thomas, me lo confermi?).
Lo penso perché in seguito a questo ci son stati alcuni conflitti (due se non erro), durante le scene di Elia, in cui Alessio (che sembrava appassionato) ha chiesto di partecipare al conflitto come pubblico, e al momento di dover narrare ha palesemente detto di non sapere cosa stava succedendo e prima di farlo narrare ho dovuto spiegare la situazione (Thomas, mi confermi che ho mantenuto la calma o sembravo irritato tanto quanto lo ero? Perché quel paio di piazzate mi fecero saltare un pò i nervi...).

In ogni caso la giocata finisce causa orario.
Non so qual è la posizione ufficiale di Alessio, se non che "non si diverte con quei personaggi, lui deve vedere i valori sulla scheda" o una roba di questo tipo.
Daniele mi ha detto di aver voluto far parte del pubblico perché l'idea del reich (proposta da lui) non gli piaceva, e non gli piaceva neanche il problema su cui era incentrato il suo personaggio. Quando gli faccio notare che non gli è piaciuto ciò che lui aveva scelto la discussione praticamente muore. Sembra aver accusato il colpo, ma se ne riparlerà in seguito. Mi assicura comunque che la giocata come pubblico è divertente e che lo rifarebbe volentieri. Incredulo glielo chiedo tre volte, in modo da essere sicuro. Non so quanto possa durare questa versione dei fatti, ma posso garantire che i membri del pubblico sembravano divertiti! (ho già detto che voglio provare a fare il pubblico????).
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Matteo Suppo - 2009-06-09 12:16:08
Psicologia spicciola: lo spettatore ha meno potere/responsabilità. Non si sentono all'altezza inconsciamente? E ovviamente rifiutano consciamente di ammetterlo, scaricando la colpa sul gioco?
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Simone Micucci - 2009-06-09 12:24:50
Arriva il giorno successivo...e si fa Non Cedere Al Sonno (Daniele non sopporta l'ambientazione e approfittiamo della sua assenza per giocare).
Elia = fiducioso nel provarlo, decide che è un vecchio attore teatrale spaventato dal pericolo di essere sostituito dai nuovi attori giovani e talentuosi. Inizia la sua scena con lui che si sbarazza del cadavere di un rivale teatrale.
Alessio = adora non cedere al sonno (dice per l'ambientazione). È un ricoverato tenuto sveglio dalla paura di essere giudicato pazzo. Inizia la sua scena con la porta della sua stanza aperta, un coltello lucido in una pozza di sangue (il suo potere di follia) e un lungo corridoio vuoto.
Thomas = un pugile in ansia per il suo prossimo incontro, che vorrebbe un negozio suo.
Daniele = ha deciso di assistere (era imprevisto, ed è arrivato a schede finite, ma tanto non voleva giocare...)

(descrizione sommaria, non è un AP).
La giocata fila via abbastanza bene. Lo ammetto, Non Cedere al Sonno mi da problemi. Non so quasi mai come approcciarlo. Vorrei partecipare a qualche demo per vedere come viene trattato, e alla prossima farò il sorce e romperò le scatole per partecipare. ho problemi nel chiudere le scene al momento giusto (con AIPS non mi sembra di averne, Thomas, confermi?), ho problemi nel narrare quando dolore o follia dominano (sopratutto follia).
Ho adorato la partecipazione che c'è stata, nel trovare soluzioni, nell'aiutarsi a costruire scene e a narrare la dominanza di un colore o dell'altro. Mi sono divertito... e una giornata dopo Thomas mi dice che c'è in mente di continuare la giocata (sono un pò sorpreso, ma anche Daniele decide che può assistere volentieri). Che altro dire? A fine giocata tutti hanno ammesso di essersi divertiti (non ricordo Daniele, ma mi pare che trovi più che sopportabile assistere). Elia dice che trova troppo restrittivo che ci sia un'ambientazione definita (oh toh?! Ma non era uno di quelli affascinati dal fatto che c'era un'ambientazione definita?!), ed io gli faccio notare che incubi come la gang degli attori e il Doc  erano fatti su misura sui loro personaggi da me, a riprova che l'ambientazione è elastica come qualsiasi altra. Sembra retrocedere e ritirare la sua piccola critica, ma non so per quanto durerà questa sua posizione.

In sostanza... Moreno, i tuoi continui rilanci sull'amicizia e sul divertimento e sul tempo perso colgono davvero il segno. Dubbi ne ho, ne ho una valanga. Di certezze poche, sopratutto fin quando le facce al tavolo continueranno a dare risultati diversi dalle parole, e soprattutto quelle parole continueranno a cambiare versione a seconda di tempo, luogo e ascoltatore. -_-
Per me fare il master sta diventando pesante. Non so dire esattamente perché non voglio pensarci.
So che in un modo mi diverto e rilasso, mentre nell'altro (tradizionale) mi annoio e mi inc@zzo. Fa niente, perché a dire di alcuni di loro la mia è una sorta di convizione, di suggestione, che non è vero. Pazienza dico io. Ma la cosa mi da un pò sui nervi.
Perdonate lo sfogo parziale, provvederò quanto prima a postare un AP decente delle giocate di Cani.

Triex - lo spettatore ha le stesse responsabilità di degli altri, te lo posso garantire. Quanto al fatto che abbia meno potere...non so che dirti...il fatto stesso che possa partecipare ad ogni conflitto lo rende davvero ciò che fa pendere la bilancia da una parte o dall'altra. E può anche narrare le scene (e succede con una certa frequenza...).
Non credo sia una forma di "insicurezza inconscia", non ne ha proprio l'aria. Anzi, mi sembra una forma molto molto solida di sicurezza preconcetta. -__-
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Moreno Roncucci - 2009-06-09 12:44:16
Citazione
[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]Appena comunicato questo la vita va via dal volto di Alessio (che odia CnV


Questo mi fa venire un dubbio... hanno già avuto altre esperienze con CnV a parte quell'unica partita con Thomas?

Frequentano Forum sui gdr? Quali?

Avete mai parlato di teoria, Big Model,  et similia?

Come gli avete presentato la differenza fra questi giochi e quelli "tradizionali"? (se gliel'avete presentata)

Ti sembra che anche in AiPS ci siano stati problemi di scarsa "concretezza" dell'ambiente, o ci sono stati solo nel primo CnV?
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2009-06-09 12:49:18
Citazione
[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]Appena comunicato questo la vita va via dal volto di Alessio (che odia CnV...l'ambientazione, dice lui, ma al momento di proporgli lo stesso sistema su una diversa ambientazione per lui resta comunque un'esperienza sgradevole, ancora prima di averla giocata).

Ho dei flashback. :P

Mi associo alle domande di Moreno, credo di sapere dove vuole arrivare... ^_-
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Simone Micucci - 2009-06-09 12:55:16
Esperienze Cnv) Thomas e me. Solo per Alessio è stata devastantemete traumatica, visto che gli altri sembrano apprezzare,
Frequentano Forum: solo Daniele
Parlato di Teoria: solo all'inizio, poi si è lasciato perdere (anche se qualcuno giudica il mio indirizzare verso questo forum "parlare di teoria")
Presentata differenza: sinceramente non mi ricordo, ma ho la sensazione che il problema sia stato lì...
AiPS e concretezza: cosa intendi?
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Dr. Zero - 2009-06-09 14:03:49
la prima volta che abbiamo fatto cani è stao nuovo per tutti. Io non sapevo coas aspettarmi come nessuno.
Il giudizio che abbiamo ricavato dalla prima giocata è stato dunque diverso

Poi abbiamo fatto in tre cinque sessioni continuate, io simone e daniele e mi sono molto piaciute, anzi a tutti tre credo
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Simone Micucci - 2009-06-09 14:07:46
Altrimenti non le avremmo fatte, sottolineo.
Visto che io ho voluto provarlo come master, visto che Daniele ci rigiocherebbe e pure io. ^^
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Suna - 2009-06-09 19:02:07
Moreno, il tuo primo commento a questo thread mi permetto di riportarlo sul forum di un gruppo di giocatori di ruolo di San Martino di Lupari (PD) di cui faccio parte, hope you don't mind... capita a fagiolo perché tocca magistralmente proprio quella frase di Edwards che a mio avviso non  è stata capita.
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Niccolò - 2009-06-10 00:11:09
Citazione
Mi associo alle domande di Moreno, credo di sapere dove vuole arrivare... ^_-


non credo voglia arrivare. qui si tratta di raccogliere più dati possibili per capire se c'è un modo per presentare questi giochi senza errori...
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Moreno Roncucci - 2009-06-11 02:58:08
Dunque, non vorrei che mi aveste scambiato per Sherlock Holmes...  sto solo tirando ad indovinare e buttando ipotesi, questa non è la scena finale di un giallo quando l'investigatore svela la trafila di indizi che l'ha portato al colpevole...  :-)

Però mi sembra, vista anche la... stranezza di molte di queste lamentele (dell'ambientazione di AiPS si lamenta quello che l'ha proposta... alla faccia del non sapere quel che si vuole) che i giocatori siano ESTREMAMENTE sulla difensiva...  che vogliano evitare il "pericolo" di questi giochi, e allora si attacchino a tutto.

Può succedere (anzi, spesso succede) quando questi giochi gli vengono presentati in contrapposizione a quelli che hanno giocato prima. Ripeto, anche se può far ridere, basta vedere come si comportano certi giocatori e ci si rende conto che la cosa è innegabile: IL GDR TRADIZIONE PROVOCA TRAUMI. E non nel senso del gioco in sè ma di tutta la sovrastruttura sociale che gli rotea attorno.  Come ha osservato Renato, se gli dite che dei giochi nuovi di cui avete letto in un forum sono meglio di quelli vecchi, questi la sentono come una botta alla loro autostima. Voi... voi adesso preferite un'altra (compagnia), e state per lasciarli!!!!!! Non vi ricordate più dei bei momenti passati insieme? Come potete essere così senza cuore???

Veramente, bisogna avere cautela nel trattare con giocatori e GM di lunga data. Pensate di avere a che fare con le vittime di traumi, e state molto attenti ad argomenti "delicati". Non sminuite mai i giochi che facevano prima (non ve la perdonerebbero mai), non dite che con altri giochi "e' tutto diverso" (la libertà terrorizza il cane abituato a stare in gabbia), e assolutamente non parlate MAI di teoria!!!!

La maniera migliore di giocare questi giochi in un gruppo "tradizionale", è semplicemente dire "ehi, ho comprato un gioco che pare molto divertente e vorrei provarlo". Se qualcuno si impunta e non vuol provare (o dopo dice "che schifo, non ci sono i pallini"), non contradditelo dicendo che non sa quello che dice. Non sta bene deridere la vittima di un trauma. Dite solo "A me piace, e poi ormai l'ho pagato e voglio giocarci". Non parlate di teoria, di "rivoluzioni", non dite che "si gioca in maniera completamente diversa", dite solo "si gioca così".

Ricordatevi che, anche se a voi non sembra perché non avete mai "turbato" prima la saldezza del gruppo, che sono come un branco di gazzelle nella savana: il minimo indizio di pericolo per lo status quo del gruppo, il minimo ruggito, e si sparge il panico con reazioni inconsulte, gente che sfarfalla dicendo tutto e il contrario di tutto, senza riuscire manco a ragionare, pur di resistere e non far entrare il "pericolo".

In problema, oltretutto, di queste reazioni piene di panico, è che sono così forti da mascherare anche i problemi veri che ci potrebbero essere...

Il fatto delle narrazioni "evanescenti", per esempio, è un grave errore che fanno in tanti all'inizio con questi giochi.  Grave perché in pratica li ammazza: questi non sono D&D, dove puoi andare avanti con "colpito" "mancato" "colpito" "mancato" per due ore e nessuno si stupisce: se come GM non descrivi le scene, dopo un po' sei un fantasma totalmente inefficace da risultare ridicolo. Non hai i dadi per impensierire i cani, se non usi l'ambiente intorno, se non lo rendi concreto.
Vedere per esempio questo thread (http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=446), come una situazione da "aiuto, non so come impensierire i Cani!" diventa un massacro di Cani non appena rendi REALE il mondo, e non giochi solo a chi fa di più con i dadi.

I giochi narrativisti sono TUTTI così. AiPS, Spione, LMVCP, tutti quanti: se vi perdete la concretezza del mondo per la strada, vi perdete il gioco.

So che in molti forum (in special modo negli USA, ma anche un po' in Italia) vengono consigliate maniere di giocarli quasi da boardgame, con pre-narrazioni, poste fra giocatori, etc... sono semplici letture sbagliate da parte di persone che venivano dritte da parpuzio.  Quelle sono ricette per non divertirsi.

Quindi, mi raccomando: molta, molta più concretezza, dettaglio e descrizione, nelle narrazioni, in questi giochi, che non in D&D!

E per il resto... mah, consigli non ne ho, tranne il solito: vogliatevi bene. Fatevi rispettare.  E cercate di distinguere gli amici dagli altri (non parlo di "veri amici". Non ho mai distinto l'amicizia per gradi, è un mio amico anche uno con cui mi trovo ogni tanto in gruppo. Basta che non rompa le palle. Allora, non è più tanto mio amico...)
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Moreno Roncucci - 2009-06-11 03:01:18
Dimenticavo: in AiPS se, per un qualunque motivo (anche "il giocatore ha sparato cazzate a caso e ha proposto qualcosa che non gli piaceva") la serie non piace più ( ci sono anche solo aspetti che non piacciono), va cambiata subito.

E' inutile intestardirsi a giocare una serie se non c'è il concreto e attivo interesse di tutti. Rifate il pitch da capo e stavolta chiedi un minimo di sincerità, che non tirino fuori la prima cosa a caso...
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Simone Micucci - 2009-06-11 12:39:05
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]
...quando questi giochi gli vengono presentati in contrapposizione a quelli che hanno giocato prima...


ho paura che sia successo proprio questo.

Citazione
...in AiPS se, per un qualunque motivo (anche "il giocatore ha sparato cazzate a caso e ha proposto qualcosa che non gli piaceva")

il fatto è che il giocatore in questione me lo ha detto il giorno dopo aver concluso il pilota. E non credo che abbia sparato cazzate. Eravamo in fase di brainstorming e quella ci è sembrata una buona idea.
Per quanto riguarda l'aver creato un personaggio che (a suo dire) non gli è piaciuto sto maturando una mia ipotesi:
lui personalmente fa personaggi spesso simili, completamente assorbiti dal loro ruolo ufficiale.
Questo personaggio in particolare mi ha ricordato il suo personaggi di Mage the Awakening, un dottore della polizia scentifica che è stato toccato dai Regni Superni, acquisendo poteri legati alla sfera della morte, che ha dominato completamente tutta la sua vita di pg, un pg amorale che cerca di approfondire sempre di più la sua conoscenza nell'ambito della Morte specificatamente (e più in generale in qualsiasi campo).
La cosa particolare è che in MdT non giocava davvero questo personaggio, perché ovviamente le avventure di spazio per la ricerca teorica ne lasciavano ben poco, e si ritrovava spesso a giocare qualcosa di molto diverso (un tipo che risolve i casini suoi e del suo gruppo usando la magia della morte, per intenderci).
Invece in AiPS ha affrontato davvero questo personaggio, e forse ha scoperto che non è poi così interessante come poteva sembrare. Mi chiedo se come teoria possa essere giusta, e penso che eviterò completamente di parlarne al giocatore in questione (per evitare di "metterlo in allarme"), sperando invece di riuscire a raccogliere più informazioni per riuscire a migliorare la qualità delle partite.
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: il mietitore - 2009-06-11 13:44:40
ad osservare il sintomi, la risposta secondo me è una sola:

non sono i giocatori di giochi tradizionali ad avere paura di ammettere che prima non si divertivano. Sono invece coloro che danno per scontato che la teoria forgita funzioni sempre che hanno paura a dire che la LORO teoria talvolta fa cilecca, e che anni di studio e ragionamento su the forge hanno creato un modo di giocare in cui parecchi non ci si ritrovano.

Riguardo invece al fatto di divertirsi nel fare cose che il gioco non gestisce (ovvero i rapporti coi loro personaggi) è più che chiaro che ci si diverte di più a fare qualcosa quando quella cosa è facoltativa a farsi (io posso dire "attacco il coboldo", ma posso anche dire " e faccio calare la mia spada bastarda sulla sua testa" senza che la cosa subisca delle effettive conseguenze) piuttosto che a fare la stessa cosa quando quella cosa viene strumentalizzata agli scopi del gioco. Perchè se prima avevi la certezza di "se lo faccio bene, se non lo faccio non se ne frega nessuno" ora la questione è diventata un "sono obbligato a farlo, che mi piaccia o meno". E anche se ti piace, alla fine ti senti abbastanza spinto a farlo da farti chiaramente passare la voglia.

Se il gruppo vuole giocare alla masquerade, allora è evidente che con la masquerade si divertiva più che adesso.

Altro che interrogativi cosmici sul desiderio di impotenza.
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Moreno Roncucci - 2009-06-11 13:51:07
Alex, io ho premesso che stavo tirando ad indovinare, facendo ipotesi solo sulla base delle informazioni postate.  La tua certezza mi sembra invece veramente fuori luogo. Pensi di saper giudicare la situazione meglio di persone che conoscono quei giocatori da anni ed erano presenti?

Per quanto ti potrà sembrare incredibile, questo finora non era un thread di propaganda pro o contro il giochi forgiti, ma una semplice osservazione di fenomeni (la negazione ad oltranza di problemi ammessi fino a cinque minuti prima per esempio) che sono più che comunissimi, e che tutti quelli che cercano di cambiare qualcosa in gruppo "tradizionale" sperimentano.

La tua, invece, era solo propaganda.

Ti inviterei, se hai voglia di continuare a partecipare alla discussione (magari fornendo il punto di vista di qualcuno che davvero non apprezza i giochi nuovi), di farlo rispettando la testimonianza di chi era presente, senza negarla per scopi propagandistici

(le miei ipotesi invece puoi negarle quanto vuoi, sono solo ipotesi)
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: il mietitore - 2009-06-11 13:59:40
ma che propaganda: parto dei fatti e dò la mia risposta. Il fatto è che mi pare si stia dando per scontato che uno sia portato a non volere ammettere che si divertiva meno coi tradizionali. Ho letto un po' tutte le risposte, di fatto questo salta sempre fuori. Già il fatto che si sia aperta una discussione per questo mi sembra a dir poco esagerato.

Ovviamente, non conosco i soggetti, ma dubito che siano masochisti e facciano finta di divertirsi con l'old school. Se dicono che si divertivano di più con i tradizionali cos'è, andiamo a forum adesso? Si, intendo proprio quello della mediaset.. Si divertivano di più coi tradizionali e bon, pace, che altro c'è da aggiungere. È così assurda, la cosa? I GDR sono andati avanti per oltre trent'anni in questa maniera, se stancassero e non ci divertiremmo, non saremmo mai arrivati qui perchè la gente si sarebbe stancata ben prima. La teoria forgita non sarebbe mai nata perchè nessuno, se si fosse annoiato, avrebbe passato tempo a pensare a dei GDR, dato che l'ambiente non gli piaceva. Abbiamo continuato a giocare ai tradizionali non per masochismo, ma perchè ci divertivamo nel farlo, anche se ora... brrrr, sembra che vi vengano i brividi a pensarci! :D
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Moreno Roncucci - 2009-06-11 14:06:41
Alex, le tue "appassionate argomentazioni" si basano sul fatto che ti pare impossibile che qualcuno dichiari di preferire qualcosa per motivi diversi dalla preferenza reale.  Quindi forse sarebbero un po' più convincenti se non mi fosse capitato, veramente un sacco di volte (e non solo in ambito gdr), di vedere fenomeni di questo tipo. E mi sa che se invece di ragionare solo in termini di gdr ci pensi in generale, di casi ne hai visti parecchi anche tu...
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Dr. Zero - 2009-06-11 14:18:04
Alex, fammi il favore: tieniti i tuoi toni da crociata per i forum dove è accettata.
Per chiarezza non dicono che si divertono di più, dicono che si divertono uguale.
E quello che dici non sta in piedi perchè se io da esterno vedo uno che durante una sessione a non cedere al sonno si diverte, partecipa, proponde, esulta per i risultati dei dadi e poi lo stesso soggetto a dnd4 sta metà sessione a guardare i dadi nel silenzio, si distrae, partecipa solo se chiamato in causa io deduco che si sia divertito di più nella prima giocata. Ma lui mi dice che è stato uguale.
Cos'è devo registrarlo, analizzarlo e scriverci un articoo su Nature per far si che non io sia visto come una specie di idiota che combatte i mulini a vento?
Bon,ci ho dedicato anche troppo tempo.

Moreno, quello che dici è quello che è stato fatto, ma ormai il casino della contrapposizione ho il dubbio che sia venuto fuori. Aggiungo anche che prima di vedere sta tristezza di dnd4 ci si è divertit e molto con diversi giochi, ma solo quando si è tranciato il gruppo. Polaris è stato molto divertente ma eravamo solo tre, canio uguale, ncas solo se giocato con uno in meno.
Pensavo che avremmo trovato prima o poi un gioco per tutti. Ma forse è che i giocatori si aspettano giocate di un certo tipo, ma con intenti difficilmente conciliabili. Se a parpuzio puoi avere il tuo poco di divertimento e sacrifichi il resto del tempo nella noia per salvaguardare l'unità di gruppo, a un gioco indie devi sacrificare l'unità di gruppo per avere un tempo di divertimento maggiore.
Ed essendo in un paese che ha 10000 anime, gli unici giocatori è difficile comunque mettere qualcuno fuori dalla ruota.
A breve però riscuoterò i miei crediti per giocare con i giochi che dico io, diversi da quelli provati e vedremo cosa ne uscirà
Grazie a (quasi) tuti per le risposte.
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2009-06-11 14:33:53
Citazione
[cite]Autore: il mietitore[/cite]Sono invece coloro che danno per scontato che la teoria forgita funzioni sempre che hanno paura a dire che la LORO teoria talvolta fa cilecca, e che anni di studio e ragionamento su the forge hanno creato un modo di giocare in cui parecchi non ci si ritrovano.

"UN" modo di giocare?
As in "uno solo"?
Ma stiamo scherzando o cosa?

Se uno gioca Polaris come gioca a CnV, o Spione come AiPS... Beh, non ha proprio capito un accidente! @__@
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Mr. Mario - 2009-06-11 14:53:35
Thomas, avete provato TSOY?
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2009-06-11 14:58:59
Citazione
[cite]Autore: Dr. Zero[/cite]Ed essendo in un paese che ha 10000 anime, gli unici giocatori è difficile comunque mettere qualcuno fuori dalla ruota.

Il mio paesello ne ha la metà, il mio gruppo è sparso nel raggio di 80 km. O_o;
E se la soluzione fosse buttare DENTRO altri giocatori?
Persone non assuefatte a meccanismi "storti"?
Hai guardato Nearby gamers?
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Niccolò - 2009-06-12 02:47:57
Citazione
ad osservare il sintomi, la risposta secondo me è una sola:

non sono i giocatori di giochi tradizionali ad avere paura di ammettere che prima non si divertivano. Sono invece coloro che danno per scontato che la teoria forgita funzioni sempre che hanno paura a dire che la LORO teoria talvolta fa cilecca, e che anni di studio e ragionamento su the forge hanno creato un modo di giocare in cui parecchi non ci si ritrovano.

Riguardo invece al fatto di divertirsi nel fare cose che il gioco non gestisce (ovvero i rapporti coi loro personaggi) è più che chiaro che ci si diverte di più a fare qualcosa quando quella cosa è facoltativa a farsi (io posso dire "attacco il coboldo", ma posso anche dire " e faccio calare la mia spada bastarda sulla sua testa" senza che la cosa subisca delle effettive conseguenze) piuttosto che a fare la stessa cosa quando quella cosa viene strumentalizzata agli scopi del gioco. Perchè se prima avevi la certezza di "se lo faccio bene, se non lo faccio non se ne frega nessuno" ora la questione è diventata un "sono obbligato a farlo, che mi piaccia o meno". E anche se ti piace, alla fine ti senti abbastanza spinto a farlo da farti chiaramente passare la voglia.

Se il gruppo vuole giocare alla masquerade, allora è evidente che con la masquerade si divertiva più che adesso.

Altro che interrogativi cosmici sul desiderio di impotenza.


ahò, ma l'hai letto il discorso?
lo saprà o no se si divertivano di più o di meno. era li!
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Dr. Zero - 2009-06-12 09:31:05
Mario, TSOY non l'ho provato.
E' quello da cui discende il solar System, oppure mi sbaglio?
Perchè me lo consigli?
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Fabrizio - 2009-06-12 09:58:59
Citazione
[cite]Autore: Dr. Zero[/cite]Pensavo che avremmo trovato prima o poi un gioco per tutti. Ma forse è che i giocatori si aspettano giocate di un certo tipo, ma con intenti difficilmente conciliabili.

Potrebbe essere, spesso un errore di ragionamento parpuziesco molto diffuso parte dalle associazioni "gioco sfocalizzato = si può fare di tutto" e "gioco focalizzato = posso fare solo una cosa e basta", il più delle volte perché magari ci si focalizza su un gioco solo e si utilizza per giocarci qualunque genere e stile e non ci si accorge dei limiti che rendono a priori meno divertente il gioco.
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Niccolò - 2009-06-12 10:31:40
Citazione
[cite]Autore: Dr. Zero[/cite]Mario, TSOY non l'ho provato.
E' quello da cui discende il solar System, oppure mi sbaglio?
Perchè me lo consigli?


è un OTTIMO gateway
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Ezio - 2009-06-12 20:20:52
Citazione
[cite]Autore: il mietitore[/cite]la LORO teoria talvolta fa cilecca, e che anni di studio e ragionamento su the forge hanno creato un modo di giocare in cui parecchi non ci si ritrovano


E che ne sai? Non l'hai mai provato, quel modo u.u
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Moreno Roncucci - 2009-06-12 20:36:48
E come al solito, basta una sola provocazione per mandare in vacca il thread...  :-(

Questo thread ha la funzione di aiutare Thomas e Simone a risolvere un loro specifico problema, o almeno di permettere loro di parlarne con altri che hanno avuto problemi simili e condividere esperienze e commenti su cose che hanno funzionato o no.

Le battaglie "voi contro noi", chiunque siano "voi" e "noi", sono off-topic, e da adesso inizio a cancellarle!!

Questo ammonimento è rivolto in primo luogo ad Alex che ha cominciato, ma non solo.
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Mr. Mario - 2009-06-12 23:30:23
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Dr. Zero[/cite][p]Mario, TSOY non l'ho provato.
E' quello da cui discende il solar System, oppure mi sbaglio?
Perchè me lo consigli?[/p]
[p]è un OTTIMO gateway[/p]


Esatto. Lo trovo molto adatto a far dare al giocatore amante di D&D una prima occhiata in un mondo più ampio. Se presentato con criterio, tende a non dare il senso di straniamento citato sopra. Adesso i tuoi giocatori sono probabilmente un po' guardinghi verso i "giochi nuovi", ma magari tra un po' potrebbero avere anche loro la reazione tipica, che è "ah, ma posso fare -anche- questo?!"
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Ivano P. - 2009-12-10 20:59:43
Citazione
Ovviamente, non conosco i soggetti, ma dubito che siano masochisti e facciano finta di divertirsi con l'old school. Se dicono che si divertivano di più con i tradizionali cos'è, andiamo a forum adesso? Si, intendo proprio quello della mediaset..


Confermo che capita anche tra giochi tradizionali, per far provare un mio gioco al mio vecchio gruppo dovetti mentire e dire che poi saremmo passati a D&D (che non so più  masterizzare da quando ho preso improvvisare).
Poi i Giocatori si sono appassionati del sistema soprattutto per la libertà che dava con 10 pagine di regole.

Personalmente quando iniziai a masterizzare improvvisando mi sentivo in colpa perché "il master deve preparare tanto"

Non è "NW vs Classico" ma più  "Vecchio vs Nuovo"

Anche se restassero nell' ambito classici dovrebbero fare dei cambiamenti.
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Vittorio Del Bianco - [Lord Zero] - 2009-12-11 03:08:46
E' vero quello che dici Grifone ma:
Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite]Anche se restassero nell' ambito classici dovrebbero fare dei cambiamenti.

Moooooolto meno di quelli necessari per passare dal tradizionale al new wave! :-)

Intanto anche io sono dell'opinione di Moreno, è inutile salvare le "anime", meglio investire il proprio tempo cercando nuovi giocatori. Personalmente, io non avrei la pazienza del mio omonimo dottore e di Simone, ma posso capire anche la difficoltà sul piano umano a darci un taglio definitivo.

Usare il Solar System come gateway potrebbe essere una buona soluzione, ma non mi illuderei troppo.
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Mauro - 2009-12-11 08:52:23
Citazione
[cite]Autore: Lord Zero[/cite]Intanto anche io sono dell'opinione di Moreno, è inutile salvare le "anime", meglio investire il proprio tempo cercando nuovi giocatori

Col tempo che impiego per convertire un Bravo Master, converto tre novizi e mi rimane il tempo per una sveltina (cit. Domon).
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Vittorio Del Bianco - [Lord Zero] - 2009-12-11 15:29:18
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Lord Zero[/cite][p]Intanto anche io sono dell'opinione di Moreno, è inutile salvare le "anime", meglio investire il proprio tempo cercando nuovi giocatori[/p]
[p]Col tempo che impiego per convertire un Bravo Master, converto tre novizi e mi rimane il tempo per una sveltina (cit. Domon).[/p]

HAhahahahahaa

Come potrei non essere d'accordo! :-)
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Simone Micucci - 2009-12-11 19:59:22
Da Giugno a Dicembre il passo è abbastanza breve. Sono passati 6 mesi e qualcosa è cambiata.

In quest'ultimo periodo ho giocato un pò. Non moltissimo, ma un pò si. Ho giocato poco con il mio gruppo marchigiano, per il semplice motivo che per lavoro abito a Torino. Con loro ci passo qualche finesettimana di tanto in tanto (circa un weekend a mese).

C'è stata una giocata ad AiPS nel gruppo di Hayden. Giocata che è andata male per vari motivi. Finita l'esperienza mi son ritrovato con un altro gruppo (nel quale c'erano alcuni dei giocatori di Hayden) per far provare loro d&d4. Una serie di partite senza plauso ne biasimo. Almeno da parte mia o dei giocatori.

Parallelamente a questa giocata io Trevor e Triex (già nel mio gruppo di d&d4) abbiamo deciso di ritrovarci per provare giochi. Mettersi al tavolo, dopo aver dato un'occhiata al regolamento, nel tentativo di provarli e capirli.
Siamo partiti con Polaris e lo abbiamo giocato un pò. L'esperienza è stata positiva e gratificante, purtroppo di mezzo ci son stati un pò di problemi...lavorativi, scolastici, lucca comics ecc ecc...e quindi le giocate son state distanti l'una dall'altra e poco godibili.
Durante una delle nostre ultime giocate una giocatrice di D&D4 ha assistito, smettendo di fare quello di cui si stava occupando per seguire attivamente (proponendo) i conflitti e lo sviluppo della trama (giocavamo a Polaris a casa sua mentre lei sbrigava alcune faccende). Ora stiamo aspettando tempi tranquilli (dopo le feste) per mettere in programma una serie di giocate a Polaris.

Saltate diverse giocate di Polaris per motivi vari sono stato io a chiedere di cambiare gioco. Abbiamo una valanga di cose da provare e quello su cui è caduto l'indice questa volta è stato CnV.
Ho preparato una città di cui ero già stato Master, modificandolo in modo da adattarla meglio ai due cani creati da Trevor e Triex.
Non avevamo fretta, non dovevo presentare una città correndo a gente che se non è soddisfatta entro tre ore allora "è un gioco di merda"...sapevo di poter giocare normalmente, senza calzare il piede sull'acceleratore e tagliando direttamente sulle scene Clou. La città è durata tre giocate...Trevor sembrava colpito...Triex è stato folgorato. Finito la città abbiamo ne abbiamo parlato per circa tre ore o quattro, facendo i confronti che le precedenti esperienze di gioco e su quello che era stato detto di Cani nella Vigna (Triex non ci aveva mai giocato...la sua frase chiave è stata "Il Master non ha potere? Sto cazzo! Il Master a Cani nella Vigna ti fa il culo!").
Se l'esperienza di Polaris è stato il trampolino di lancio quella di Cani è stato il salto.
Ci siamo presi un attimo di riflessione e abbiamo deciso di non giocare una seconda città per il momento. Vogliamo provare e quindi abbiamo avuto un'idea...perché non riproviamo avventure in prima serata?

Abbiamo organizzato la serie televisiva di Dungeon&Dragon. Triex tra di noi è l'esperto di serie televisive (Io sono l'esperto di Comics britannici. Trevor di manga). Io faccio da produttore e stiamo postando gli Actual Play. La serie televisiva sta andando a gonfie vele e partecipando molto tra di noi ognuno aggiunge molto di suo. Trevor ha fatto il suo spotlight da qualche giorno, il suo personaggio ne è uscito radicalmente cambiato e le cose vanno da dio. Non vediamo l'ora di giocare le rimanenti due puntate in modo da vedere come andrà a finire.
E intanto stiamo leggendo Annalise...ma sul tavolo ci sono anche diversi altri giochi che vogliamo provare, e ci sono diverse persone (almeno tre) a cui vogliamo presentare i giochi che abbiamo provato.

____

Con il mio gruppo marchigiano le cose non vanno diversamente. Loro hanno fatto una partita di IAWA con Dr.Zero/Thomas, che sembra essere andata molto bene. Non so se ne hanno fatte altre o meno. So che hanno giocato un pò a d&d4, con master il giocatore che si era ritirato per noia anni fa. So che in questo gruppo un giocatore è stufo di giocare a d&d4, ma 9 volte su 10 qualsiasi proposta diversa muore. L'unica altra alternativa è non giocare di ruolo. Non so se con IAWA le cose siano cambiate o meno (Thomas, mi aggiorni?).
Nel frattempo mi è stata fatta la proposta dal master di fare io da narratore a vampiri masquerade o werewolf the forsaken. Facendo qualche domanda ai giocatori sembra che ci siano un indifferente, un mezzo soddisfatto, uno disilluso che "non mi piace, ma tanto ormai mi adeguo" (lo stesso stufo di d&d) e un "la whitewolf mi fa schifo". Non ho parlato direttamente con tutti i giocatori, ma ho solo cercato di sentire diverse campane e questa sembra la versione dei fatti reale.
Francamente non penso che farò da narratore, ma si vedrà. Non mi piace prenarrare e potrei anche essere convinto a farlo... bolle anche in pentola di provare Sporchi Segreti, ma francamente mi manca la voglia di affrontare l'ennesimo muro di gomma. Boh.
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Dr. Zero - 2009-12-11 20:51:16
allora iawa mi pare sia stato un successo ( a proposito, ci ho giocato pure ieri: ma quanto è bello sto gioco?) ma poi io sono tornato a Parma e non li ho più visti e sentiti.

Ma cambiare aria ha fato bene a tutti. A me che gioco qua a parma a giochi fichissimi e me la godo, a te e a loro, che senza i master storici non sanno organizzarci e si disintossicano dalla pappa pronta che  veniva preparata (la mia era avvelenata ma era pronta). Ora come ora ho raggiunto un tale stato di pace, rilassatezza e speranza nei confronti nei giochi di ruoloche se provi a rovinarmela facendo il master per vampiri ti spedisco a fare in c**o seduta stante (vedi che pace?)
 Per cui: se fai il master a vampiri ti cancello dalle amicizie. Se vogliamo fare qualche partita a giochi divertenti, io ci sono. E sporchi segreti devo provarlo. Devo. Mi sono giù comprato un trench e un fedora per entrare in tema.
Ma possiamo provare the questing beast, scappa o muori (non so se conta come gdr, però...), annalise etc. etc. etc.

Posso dire, tornando sulla questione a mente fredda dopo 6 mesi posso dire che l gruppo si è rotto. E forse i meccanismi insillati da otto anni di comportamento uguale hanno fatto bene a tutti. Quando torneremo giocherò solo per divertirmi e non perchè devo.
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Daniele Velegnoni - 2009-12-11 20:52:53
spiegel sul fronte marchigiano calma piatta e scasso totale, in compenso ho trovato il giorno adatto per studiare il sabato pomeriggio, dato che il tizio che ha proposto lupi mannari folgorato da Newmoon si è ritrovato oberato di impegni
Titolo: D&D 4 ma non solo - actual play
Inserito da: Simone Micucci - 2009-12-11 21:03:42
si l'ho saputo oggi...quando gli ho detto che non avevo tempo lui ha risposto "tanto per me non cambia niente" (visto che sarà a Riccione).
Una curiosità...con quanto frequenza avete giocato? Avete un Actual Play? Parlo tanto di Iawa quanto di D&d