Gentechegioca

Gestione => Pattumiera => Topic aperto da: Lorenzo_l - 2013-02-16 19:57:14

Titolo: Re:[Penny] Penny Lynch ??
Inserito da: Lorenzo_l - 2013-02-16 19:57:14
Penso abbiamo raggiunto una forma più o meno definitiva... ripropongo qui il tutto e poi uno di questi giorni (appena riesco a capire chi e dove sono  ;) ) organizzo un hangout! Nel frattempo provo a proporlo a fidanzata e a un'altro amico super fan di Lynch!

sono un po' incerto sull'ultima domandina di verificase mettere Cosè che ami di più di ogni altra cosa o Quale è la tua speranza? come suggerito da Luciano Panza (Cianopanza)
Voi esperti di Penny cosa ne dite?

Appendice: L'impero della Mente
Dati di Fatto (e poche rassicurazioni)

E' l'inizio del ventunesimo secolo. La tecnologia (automobili, aerei, informatica, cellulari, ecc.) non è avanzata oltre a ciò che vi è familiare e l'umanità non è piombata in un'era oscura, sebbene l'ignoto si possa celare dietro ad ogni porta.
Per la maggior parte delle persone il mondo è un posto normale. Gioie e disperazioni vengono da cose semplici e personali come la nascita di un bambino o la morte di una persona cara. Ma un mistero inestricabile opprime l'esistenza, l'individuo è sottomesso a forze a lui inconcepibili. Se lei ricorda spiriti, persone o situazioni surreali, luoghi metafisici, non li consideri automaticamente frutto della fantasia. La realtà spesso si piega all'irrealtà e non sempre le cose sono ciò che sembrano.
Voi siete persone normali, o per meglio dire, non siete né supereroi né divinità greche, ciò non vuol dire che non possiate essere individui fuori dal comune. Capacità come saltare da un tetto all'altro o volare sono semplicemente impossibili, mentre, invero, alcune persone o altre entità riescono a leggere nel pensiero e manipolare le menti.
La vostra condizione è stata causata da un trauma di natura psichica connesso agli eveni della vostra vita. Non è stata provocata da una misteriosa cospirazione governativa o simili organizzazioni, ma il dramma del passato pesa come un macigno in attesa di un atto liberatorio che forse non arriverà mai.