Gentechegioca
Archivio => General => Topic aperto da: Mattia Germini - 2009-06-28 18:11:48
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Ehi Ezio come va? Ascolta volevo sapere quello che pansavi di com'è andata giovedì scorso.
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In generale bene, penso.
Ma prima di elaborare voglio sapere quanto poco pelo sulla ligua posso avere :-P
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Puoi anche rasartela, a patto che poi possa farlo anch'io ^^
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Certo.
Semplicemente devi allenarti e capire meglio sul framing e sui giochi che vanno avanti "a scene".
Se non avevamo voglia di assalire il sovrintendente, perché giocare la scena sulla barca? Quello che dovevamo sapere già lo sapevamo. Via! Si incomincia! E lo si fa forte! Direttamente sul momento! Zack! Zack! Zack!
Studiati bene qui (http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=1028&page=1#Item_10), che è oro colato.
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Ok mi leggerò il link.
Comunque la mia attenzione volera rivolgersi ad un altro fattore... a parte la mia inesperienza come master di giochi new wave ^^
Secondo me giovedì c'è stato uno scontro di CA. Tu volevi giocare Classroon Deathmatch come un gioco Gamista mentre altri come gioco Narrativista. Lollo per esempio, tornando a casa, si è lamentato del fatto che lui voleva scene di introspezione e non ce n'erano state, solo un ammazza ammazza (a parte una serie di lamentele sulle regole del sistema ma vabbè, non aveva capito, anche se non ha avuto l'umiltà di dire "prima di contestare tutto provo a giocare il sistema") che a suo parere svuotavano il gioco di significato.
Purtroppo però mi sa che devo dargli ragione. Classroom Deathmatch non è un gioco gamista, secondo me. E' un narrativista che ha elementi di gamismo ma il cui focus è la storia, non rimanere l'ultimo. Anche perchè chi è che vince? il giocatore che ha perso meno pg?
Come c'è scritto sul manuale "Classroom deathmatch non deve essere un'esperienza piacevole"
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Hmmm... no.
Specialmente senza sfruttare i segni zodiacali e i gruppi sanguigni, e giocato in una sola serata non è per nulla un gioco che spinge al narrativismo.
Spinge ad un approccio tattico/strategico e a una sfida tra i giocatori, vincitore l'ultimo che rimane in piedi.
Non da semplicemente il tempo per indirizzarsi ad una qualunque "premise", né gli strumenti per creare una storia condivisa semplicemente immedesimandosi nei personaggi.
Non come l'abbiamo giocato noi.
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E' chiaro che come l'abbiamo giocato non da tempo per indirizzarsi ad una qualunque premise, visto che deliberatamente non l'abbiamo voluto.
Prima di evitare fraintendimenti vorrei chiarire che stavo parlando del gioco preso un attimo di più alla leggera, non "quello giocato da noi".
Ammetto che come l'abbiamo giocato noi spinge al gamismo, ma secondo me non è quello il suo focus originale.
Altra cosa... Lollo mi ha detto che il gioco "manca di flag", secondo lui... solo a me sembra una frase stupida?
Francamente non ho neanche capito cosa volesse dire
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Ragazzi, un consiglio: non usate i termini a caso.
Si lo so, la terminologia forgita è bella, è affascinante, è utile. Il toto CA è divertente, ma non è uno sport "sicuro", e Lollo, forse, non ha neanche capito cosa è una Flag.
Se vi va di approfondire la teoria, diventate membri attivi di questo forum. Moreno è a disposizione, e forse è il miglior teorico del gdr che abbiamo in Italia. Ma non parlatene a caso prima di aver approfondito un po'. Rischiate di fare figure barbine anche solo per aver citato testi di 6 anni fa, che ormai sono superati, ma che in Italia sono ancora gli unici disponibili ;-)
La CD verso cui spinge potrebbe anche essere Narrativista, sul lungo periodo... non lo so, devo provarlo. Ha un sistema di risoluzione che potrebbe ricordare quello di Cani, ma ha anche una chiara condizione di vittoria. Non lo so. Queste cose vogliono dire poco. Dovrei giocarlo per un ciclo completo, solo così sarei sicuro di quello che dico. E dovrei conoscere soprattutto meglio la teoria.
Per come lo abbiamo giocato noi... io mi sono limitato a usare il personaggio per quello che ne sapevo. Un gioco narrativista avrebbe consentito di creare la storia da questo, attraverso il sistema (vedi LMVcP). Non l'ha fatto. Magari sapere il suo Segno, o il suo Gruppo cambiava le cose, magari giocarlo come si deve lo rendeva diverso... non lo so. Io mi sono limitato a giocarlo come diceva il manuale, attraverso gli strumenti della scheda, le regole bastarde del miglior amico/rivale e il mood che trasmetteva attraverso gli esempi.
Una cosa che mi fa molto pensare è comunque l'assenza totale di conseguenze. A parte la distruzione del personaggio, difficilmente un Conflitto porterà in gioco altre conseguenze rilevanti (vedi la mia ferita alla gamba), che cambieranno il PG. A me è sembrato un chiaro invito a uccidere gli altri, a mettersi in competizione, invito che trovo in tutto il gioco, a partire dal setting e dalla sua descrizione.
Come questo possa portare alla creazione di una storia significativa... non lo so. Dovrei giocarlo più a lungo e completo. È più che possibile che lo faccia.
Le flags ci sono, e sono i Tratti che aggiungi al tuo personaggio. Se io scrivo "Innamorato di Kaori" sto dicendo al master di far fare qualcosa a Kaori, se scrivo "Bullo della classe" sto chiedendo al master di mettermi in situazioni in cui questa caratteristica emerga, positivamente o negativamente che sia.
Inoltre i giochi a flags sono belli e buoni, ma non sono universali. Le flags sono una delle tante tecniche che, per l'amor di Dio, funziona benissimo... ma non è obbligatorio che ci siano in un bel gioco. Sono utili, ma non condizione sufficente e necessaria a creare un bel gioco ;-)
Per esempio... CD funionerebbe bene, credo, anche inserendo i bangs, ma sul manuale non ne fa accenno, e funziona anche senza (sembra buono nel far tirare bangs fra i giocatori...)