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Gente Che Gioca => Gioco Concreto => Topic aperto da: Raffaele Vota - 2009-01-09 09:32:09

Titolo: Il Barone di Munchausen
Inserito da: Raffaele Vota - 2009-01-09 09:32:09
Mi date il vostro parere su questo piccolo ma IMMENSO gioco di ruolo alcolico che io personalmente considero INARRIVABILE?  8)

http://www.ancestrale.it/fantasy/282/le-straordinarie-avventure-del-barone-di-munchausen/
Titolo: Il Barone di Munchausen
Inserito da: Valerio Valenti - 2009-01-09 09:43:26
Pare GENIALE.

Credo che farò una capata da R&P.
Titolo: Il Barone di Munchausen
Inserito da: Raffaele Vota - 2009-01-09 10:06:34
Più che altro DAI una CAPATA a quelli della R&P... anche da parte mia!
Titolo: Il Barone di Munchausen
Inserito da: Niccolò - 2009-01-09 10:18:36
è arrivabilissimo, è arrivabilissimo.

però mi piace :)
Titolo: Il Barone di Munchausen
Inserito da: Moreno Roncucci - 2009-01-09 10:50:21
Ce l'ho (la prima edizione, non la nuova), ma l'ho giocato solo una volta, diversi anni fa, ad una convention. Quindi non è che ne abbia tanta esperienza.

Molto bello da leggere. Se pensiamo all'editoria di gdr fino a pochi anni come un editoria di manuali da leggere, questo è uno dei migliori (basta pensare al fatto che il sistema di combattimento consiste nell'uscire e duellare. Con spade vere. E poi c'è un sistema "alternativo" meno letale per codardi e francesi...).

Da giocare, mi ricordo che mi aveva dato gli stessi problemi di On Stage: più  cercavi di vincere, più il gioco era brutto. Per fare un gioco divertente, dovevi tirare a perdere. All'epoca non avevo ancora il vocabolario per chiamarlo "incoerente", però con il senno di poi sì, quella partita fu molto incoerente.

Però per postare qualcosa più sostanziale di una impressione di una partita, ecco un thread che parla proprio di B.M...
[Dreamation 2008] Troublesome Munchausen (http://www.indie-rpgs.com/forum/index.php?topic=25651.0;topicseen)
O meglio, parte da B. M per toccare un sacco di altri argomenti...
Titolo: Il Barone di Munchausen
Inserito da: Renato Ramonda - 2009-01-09 10:55:39
Ho come l'impressione che la versione "funzionale" del Barone sia 1001 Nights: li' racconti storie per vincere, ed e' fatto apposta per funzionare bene. :)

Ecco, un drift piu' cazzaro di 1k1 nights (piu' che altro di Colore) potrebbe essere un Barone 2.0
Titolo: Il Barone di Munchausen
Inserito da: Antonio Caciolli - 2009-01-09 11:16:33
io lo ho sempre paragonato a SOS o c'era una volta

non ad un GDR e penso che non sia paragonabile ad un GDR
Titolo: Il Barone di Munchausen
Inserito da: Raffaele Vota - 2009-01-09 11:17:47
Non ho ben capito la questione della poca funzionalità. Nella versione che ho io del Barone non è che si vinca o si perda. Se accumuli monete poi le devi scommettere sulla storia  migliore (eccetto ovviamente quella che hai narrato tu).

Il sistema ad obiezioni e scommesse può dare dei problemi se non hai inventiva e non riesci a "bloccare" una scommessa o obiezione altrui. Mal che vada, le alternative sono:

1. la incorpori nella tua descrizione.
2. passi, cedendo la storia ad un altro e... bevendo! "La mia gola è forse troppo secca per continuare?".

Nello stesso manuale ci sono elencate delle strategie di gioco. L'ottica sta nell'accumulare monete, quindi scommettendo e incorporando le scommesse/obierzioni altrui, tanto poi puoi sempre cedere e, alla fine, le monete che hai di fronte a te le PERDERAI tutte in favore di un altro, quello che ha raccontato secondo te la storia migliore.

In sintesi, quindi, da come la vedo io, è: racconta belle storie, con il fondamentale contributo degli altri giocatori. Che poi ti premieranno.
Titolo: Il Barone di Munchausen
Inserito da: adam - 2009-01-09 12:29:40
credo sia classificato come gdr solo per fini editoriali °L° in maniera scherzosa è detto anche nel manuale (ad esempio nel paragrafo della "creazione del personaggio" che l'autore non voleva mettere ma l'editore lo ha costretto a farlo). Ma non essendo un gdr non può di certo ricadere nelle teorie forgite... e quindi non può essere definito incoerente secondo queste teorie. Se fosse un gdr, sarebbe sul vivere le avventure narrate tramite i personaggi, non sul narrarle e basta. è la solita storia di "risiko è un gdr perché interpreti capi d'armata".

Concordo quindi sul fatto che sia molto più assimilabile ad un gioco come c'era una volta che ad un qualsiasi gdr.

Comunque, l'ho comprato a lucca quest'anno (dopo tanto che l'avevo adocchiato—insieme a osok che ho tanto giocato ma mai avuto °L°) e sul treno al ritorno non smettevo di ridere leggendolo.
Titolo: Il Barone di Munchausen
Inserito da: Moreno Roncucci - 2009-01-09 12:38:21
Rafman, il problema è che gli altri ti "mettono ostacoli" mentre narri la tua storia.

Se sono bravi, e ti sgambettano bene, ti interrompono. Per evitarlo, tendi a dargli pochi appigli. E la narrazione piena di dettagli e di inventiva che dovresti fare in gioco va a farsi friggere. (insieme a gran parte del colore)

O, in alternativa, si gioca per il colore, impostando molto sul parlare in character come gentiluomini, e chissenefrega del sistema di gioco.

Insomma, L'IDEA del gioco è molto carina. Ma il sistema sta sulle scatole, in realtà non serve a migliorare il gioco. Ostacola il colore del gioco.

Più sopra Renato ha parlato di 1001 Night. Somiglia molto, concettualmente, come idea: chiusi della reggia del sultano, potete usare solo le vostre storie, che raccontate, per acquisire favori, vantaggi, o far decapitare gli altri. Ed è un gioco che si gioca ferocemente per vincere.

Però, i tuoi avversari non hanno nessun vantaggio, lì, a bloccarti la storia. Hanno piuttosto vantaggio a sottolinearne certi aspetti e non altri. Puoi giocarlo nella maniera più "feroce con il coltello tra i denti", attento tatticamente ad ogni singola mossa che possa farti guadagnare qualcosa o possa danneggiare il tuo avversario... e la storia narrata non ne risentirà minimamente.

Ha risolto la classica incogruenza che c'è sia in B.M che in Once Upon a Time che in On Stage: giochi dove, in teoria, si dovrebbero creare e narrare storie, in cui però costantemente c'è una sola persona che costruisce e le altre che distruggono e lo ostacolano...

(non so però che edizione hai tu, non riesco ad aprire il link...)
Titolo: Il Barone di Munchausen
Inserito da: Antonio Caciolli - 2009-01-09 14:13:49
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Rafman, il problema è che gli altri ti "mettono ostacoli" mentre narri la tua storia.

Se sono bravi, e ti sgambettano bene, ti interrompono. Per evitarlo, tendi a dargli pochi appigli. E la narrazione piena di dettagli e di inventiva che dovresti fare in gioco va a farsi friggere. (insieme a gran parte del colore)


almeno per me questo è falso. il regolamento è spiegato e costruito per rendere molto più divertente giocare dando appigli. la meccanica favorisce il voler mettere i bastoni fra le ruote per cerare una storia che non sia solo quella in mente al giocatore che narra, ma che sia anche frutto degli spunti degli altri giocatori.

Citazione

Ha risolto la classica incogruenza che c'è sia in B.M che in Once Upon a Time che in On Stage: giochi dove, in teoria, si dovrebbero creare e narrare storie, in cui però costantemente c'è una sola persona che costruisce e le altre che distruggono e lo ostacolano...

(non so però che edizione hai tu, non riesco ad aprire il link...)


boh io quando ho giocato a c'era una volta come a SOS ho trovato che le storie venissero create molto in gruppo e alla fin fine con un  divertimento (cioé le risate) globale che spesso è maggiore di quello di molti gdr narrativisti.

cioé questa cosa di guardare un regolamento solo sul "si vince così" mi pare assurdo

sarà che quando ci gioco io dico sempre "ricordiamoci che il fine è raccontare una storia divertente e non vedere chi vince"

boh?????
Titolo: Il Barone di Munchausen
Inserito da: Renato Ramonda - 2009-01-09 14:18:09
Citazione
sarà che quando ci gioco io dico sempre "ricordiamoci che il fine è raccontare una storia divertente e non vedere chi vince"


...allora bisogna anche togliere la meccanica per vincere e i punti :)

Anche cosi' ci potrebbe essere qualcuno che gioca per vincere, ma il gioco non lo supporterebbe.
Titolo: Il Barone di Munchausen
Inserito da: Antonio Caciolli - 2009-01-09 16:33:26
ma una parte del bello è anche vincere

a c'era una volta ci ricordiamo ancora le prime storie raccontate e mi ricordo ancora quell'ultima carta che non sono riuscito a mettere giù con il finale che mi ero preparato

cioé io non capisco perché giocare per vincere e giocare per fare una bella storia non possano vivere insieme

la possibilità di vincere rende il tutto più appassionante ... giochi per uno scopo ... sai che dar noia agli altri non è solo cattiveria gratuita, ma lo giustifichi. bloccare la narrazione per girare la storia verso altri lidi non significa "non mi piace quello che fai" ma "scusami ma non ti farò vincere facilmente"

però non è un gioco strategico è un gioco in cui si raccontano storie, se le storie sono pacco allora non ci gioco più

se io giocassi a Dubbio con dialoghi monosillabici o scene di 30 secondi "vuoi venire a letto con me?" "oggi no" <---- perché è il primo approccio
"vuoi venire a letto con me?" "oggi sì" <---- perché è il secondo approccio

non penso che violerei nessuna regola di preciso, ma che palle

boh????
Titolo: Il Barone di Munchausen
Inserito da: Mauro - 2009-01-09 16:44:43
Citazione
[cite] Crotalo:[/cite]cioé io non capisco perché giocare per vincere e giocare per fare una bella storia non possano vivere insieme

la possibilità di vincere rende il tutto più appassionante ... giochi per uno scopo ... sai che dar noia agli altri non è solo cattiveria gratuita, ma lo giustifichi. bloccare la narrazione per girare la storia verso altri lidi non significa "non mi piace quello che fai" ma "scusami ma non ti farò vincere facilmente"

Però penso che Moreno intendesse proprio quello: "Se sono bravi, e ti sgambettano bene, ti interrompono. Per evitarlo, tendi a dargli pochi appigli. E la narrazione piena di dettagli e di inventiva che dovresti fare in gioco va a farsi friggere. (insieme a gran parte del colore)". Va bene la mentalità "Non ti farò vincere tanto facilmente", ma questo può portare a ridurre al minimo le possibilità per gli altri giocatori di inserire difficoltà (cosí da avvicinare la propria vittoria), con conseguente calo della qualità della storia.
Se ho capito bene, il discorso non è che vincere e una bella storia non possono convivere (infatti si è parlato bene di 1001 Nights, dove a quanto ho capito si raccontano belle storie per vincere), ma che nel gioco specifico le meccaniche per vincere rischiano di rovinare la bella storia.
Titolo: Il Barone di Munchausen
Inserito da: Antonio Caciolli - 2009-01-09 17:26:11
ho capito quello che dice moreno, ma:

- se l'unico scopo del gioco è quello di raccontare storie, mi spieghi perché ci dovrei giocare se non racconto delle storie belle?

- io ho sempre giocato vedendo come le dinamiche di vttoria spingano verso la complicazione delle storie e il loro arricchimento. anzi ho visto persone contente di mettere appigli che diano la possibilità agli altri di stopparli  

- ho visto anche lottare strenuamente per riuscire a vincere attaccandosi ad ogni possibile appiglio rendendo sempre più avvincenti i finali e sempre più imprevedibili

cioé non capisco come lo scenario di Moreno possa essere messo in atto. perché dovrei giocare nel modo che lui propone?

non siamo a parlare di parpuzio in cui non mi rendo conto di non divertirmi

siamo molto più alla base... se alla fine del gioco la storia faceva schifo nessuno ci vuole giocare più nemmeno il vincitore

nella mi esperienza ho visto semmai persone che giocavano una carta ogni 5 minuti (sai quanti appigli) piuttosto che una carta ogni 30 secondi
Titolo: Il Barone di Munchausen
Inserito da: adam - 2009-01-09 17:28:57
effettivamente, sarebbe come giocare a gran turismo e andare sempre contromano sbandando contro gli altri partecipanti °L°
Titolo: Il Barone di Munchausen
Inserito da: Mauro - 2009-01-09 17:39:29
Citazione
[cite] Crotalo:[/cite]- se l'unico scopo del gioco è quello di raccontare storie, mi spieghi perché ci dovrei giocare se non racconto delle storie belle?

Se lo scopo è (anche) vincere, l'unico scopo del gioco non è raccontare storie 8) Possono uscire storie belle? Sí, in funzione però di quanto uno è disposto a rischiare di perdere, lasciando quegli appigli di cui parlava Moreno. Se c'è un gioco che elimina questo potenziale problema, non è meglio? Non conoscendo 1001 Nights non posso rispondere su quel gioco in particolare, ma in generale direi che, se un problema viene eliminato, è meglio.


Citazione
cioé non capisco come lo scenario di Moreno possa essere messo in atto. perché dovrei giocare nel modo che lui propone?

Perché ti interessa molto vincere, piú di altri aspetti. Tu non concepirai una simile visione, ma ci sarà chi gioca cosí, mettendo come aspetto rilevante, come scopo primo del gioco, la vittoria.
E, se non metti come scopo primo la vittoria per evitare quello, allora le meccaniche del gioco ti impediscono di impegnarti al massimo per vincere, che è comunque scopo del gioco.


Citazione
non siamo a parlare di parpuzio in cui non mi rendo conto di non divertirmi

Non è questione del non divertirsi, ma che, a quanto detto, le meccaniche di un gioco rischiano di limitare la storia, le meccaniche dell'altro no. A questo punto non è meglio il secondo, dove puoi concentrarti sul vincere senza il timore che qualcuno, per non aumentare il rischio di perdere, abbassi la qualità delle storie?
Titolo: Il Barone di Munchausen
Inserito da: Moreno Roncucci - 2009-01-09 21:57:55
Fatico a rispondere alle obiezioni di Antonio. Nella mia esperienza, non ho MAI visto una "bella storia" uscire da una partita a Baron Munchausen, Once Upon a Time o On Stage.

Certo, ho visto storie strampalatissime piene di colpi di scena, in cui il gigante era in realtà un nano travestito ma era una donna che era la sorella del cugino che era in realtà il re del regno di suo nonno che l'aveva rubato all'elfo della collina che era in realtà il padre nel gigante. O, in B.M. ricordo tutte le cose più umilianti che facevamo raccontare a Spacca e lui, sodomizzato da mezzo universo conosciuto (ed era la minore delle umiliazioni) ha tranquillamente narrato tutto nei dettagli e ha vinto. Oppure, a On Stage, mi ricordo la partita in cui la Perpetua di Don Abbondio, con il sottofondo della musica di Mission Impossible, è penetrata nel castello dell'innominato stendendo le guardie a colpi di Kung Fu e ha liberato Lucia.

Grasse risate, e divertimento per tutte le puttanate che uscivano fuori, ma totalmente agli antipodi di qualunque concetto che conosca di "buona storia".  Le risate venivano proprio da quanto venivano sgangherate, ridicole, stupide, quelle puttanate di storie.

I problema è che quei giochi non vengono propagandati come giochi "per dire puttanate fra amici", ma "per creare storie". E poi creano una situazione di gioco totalmente incoerente in cui la tattica vincente è, sempre , ogni volta, mandare a puttane la storia. Grasse risate. Ma tanto, è "normale", chi poteva essere tanto sciocco, allora, da credere che si potesse creare delle storie senza un GM che te la scriveva prima senza che venisse fuori una puttanata?

Hai giocato a "Dubbio".  Hai giocato a Spione. Ti pare che l'idea di "bella storia" in quei giochi sia la stessa di Baron Munchousen? ("ti sbudelli dal ridere dalle puttanate che vengono fuori! Prova!!")
Titolo: Il Barone di Munchausen
Inserito da: Raffaele Vota - 2009-01-09 23:41:56
Citazione
O, in B.M. ricordo tutte le cose più umilianti che facevamo raccontare a Spacca e lui, sodomizzato da mezzo universo conosciuto (ed era la minore delle umiliazioni) ha tranquillamente narrato tutto nei dettagli e ha vinto. Oppure, a On Stage, mi ricordo la partita in cui la Perpetua di Don Abbondio, con il sottofondo della musica di Mission Impossible, è penetrata nel castello dell'innominato stendendo le guardie a colpi di Kung Fu e ha liberato Lucia.


Siiiiiii!!! Moreno, cavoli, ma è proprio nello stile dei racconti del Barone! Storie quantomeno inverosimili, puttanate pazzesche, avventure tragicomiche come non mai!
Da qul punto di vista una meccanica così è perfetta, perché è lo stile del Barone, è LI che si vuole andare!
Se poi non si doveva chiamare GdR, oppure sulla copertina si doveva scrivere "consigliato a chi vuole schiattarsi dal ridere raccontando puttanate" beh, per me si poteva anche fare. Ma il succo non cambia: nel Barone si raccontano storie assurde, senza nessuna pretesa di logica o bellezza di trama.

Poi, vabbeh, io sono di parte perché AMO il BRUTTO, sopratutto quello genuino e involontario dei B-Movies.

Insomma, tra una cosa tipo "Mistic River" e "I Nani Venuti da Marte Attaccano Passerano Marmorito" io punto 10 a 1 per il secondo, ben sapendo di perdere.
Titolo: Il Barone di Munchausen
Inserito da: Antonio Caciolli - 2009-01-10 02:54:14
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Fatico a rispondere alle obiezioni di Antonio. Nella mia esperienza, non ho MAI visto una "bella storia" uscire da una partita a Baron Munchausen, Once Upon a Time o On Stage.

Certo, ho visto storie strampalatissime piene di colpi di scena, in cui il gigante era in realtà un nano travestito ma era una donna che era la sorella del cugino che era in realtà il re del regno di suo nonno che l'aveva rubato all'elfo della collina che era in realtà il padre nel gigante. O, in B.M. ricordo tutte le cose più umilianti che facevamo raccontare a Spacca e lui, sodomizzato da mezzo universo conosciuto (ed era la minore delle umiliazioni) ha tranquillamente narrato tutto nei dettagli e ha vinto. Oppure, a On Stage, mi ricordo la partita in cui la Perpetua di Don Abbondio, con il sottofondo della musica di Mission Impossible, è penetrata nel castello dell'innominato stendendo le guardie a colpi di Kung Fu e ha liberato Lucia.


fortunatamente per tutti il concetto di cos'è una bella storia per me può non esserlo per te e viceversa ... spero che il Big model non abbia codificato anche questo

io adoro quelle storie strampalate e spesso le preferisco alle storie che leggo negli actual play di cani della vigna o di la mia vita col padrone, se vogliamo parlare di storie belle o non belle

se poi vuoi parlare di coerenza o di altro magari ti do ragione

Citazione

Hai giocato a "Dubbio".  Hai giocato a Spione. Ti pare che l'idea di "bella storia" in quei giochi sia la stessa di Baron Munchousen? ("ti sbudelli dal ridere dalle puttanate che vengono fuori! Prova!!")


io non riesco neanche a paragonarle. sinceramente da raccontare forse preferisco le storie di "once upon a time" rispetto alla demo fatta con Dubbio, benché come vissuto e come gioco preferisco di gran lunga dubbio.  molto più travolgente e appassionante.

 però SOS e c'era una volta durano 30 minuti e Dubbio è durato 4 ore.



non voglio fare il bastian contrario ... lo dico sul serio
Titolo: Il Barone di Munchausen
Inserito da: Dario Delfino - 2009-01-11 15:22:04
Ho giocato 3 partite al barone di munchausen e ci siamo divertiti ogni volta. :)

Però dopo la prima esperienza ho adottato un accorgimento: una bella CLESSIDRA. :evil: 5 minuti per storia e tutto è filato liscio. :wink:

Abbiamo raccontato tante belle storielle stile barone di munchausen, con risultati talvolta sorprendenti in quanto a coerenza.

Ma questo era il mio primissimo approccio ai gdr new wave (scritto in copertina) e, leggendo il manualetto, ero ragionevolmente certo che "il barone di munchausen" NON fosse affatto un gdr. (In quarta di copertina c'è scritto anche "QUATTROCENTO avventure pronte per giocare!" solo perchè ci sono un sacco di spunti del tipo "raccontateci di quella volta in cui avete sconfitto l'esercito dei francesi da solo e con un braccio legato dietro la schiena" :roll:)

Oggi non sono più tanto sicuro di cosa sia il barone... un gioco? un gdr? un esperimento?

In compenso so che E' DIVERTENTE, e quindi va bene.


Entrando più nello specifico delle meccaniche, credo si capisca dal regolamento che in realtà NON si giochi per vincere... ma proprio per raccontare storie(lle). "Tutte rigorosamente vere", come precisa il Barone nel manuale.  :lol:

E il sistema di "intralci" a mio avviso serve a MIGLIORARE le storie, suggerendo spunti interessanti e aiutando chi non sa che cosa inventarsi (solo una volta i  risultati sono stati decisamente mediocri, ma il giocatore in questione era cintura nera di vuoto mentale, uno che ha letto tre libri in tutta la sua vita, tanto per intenderci.)

Fra le strategia di gioco è detto espressamente che bisogna SPENDERE i propri soldi, perchè non servono a niente, se non ad avere più peso nella scelta del vincitore (tenendo presente che non puoi votare te stesso come vincitore). Sempre a riprova del fatto che non si gioca per vincere, il "vincitore" deve poi "pagare da bere a tutti", restituendo a ciascuno quanto ha pagato, in modo che tutto torni in pari... e si possa ricominciare con un'altra partita.


Concludendo, il barone di munchausen è un gioco divertente (forse pecca un po' in longevità), ma ha il grave difetto che va giocato con persone intelligenti, o il risultato è scarso. E posso capire chi dice che non è un gioco di ruolo, o che, quantomeno, non è un gdr degno di questo nome.