Gentechegioca
Chiacchieriamo => Generale => Topic aperto da: Mattia Bulgarelli - 2011-07-03 20:32:44
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[Edit: splittato da qui: http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,4991.msg122984.html#msg122984 (http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,4991.msg122984.html#msg122984)] - Moreno
[E' comunque un problema per giocare diversi giochi: CnV e Trollbabe soprattutto, ma anche Spione o Sporchi Segreti: l'estetica manga/anime onnipresente - che fa a pugni con questi giochi -
OT: non è che per TB ti puoi aspettare molto altro, se il manuale italiano è illustrato da Claudia e Tazio. O__O
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[E' comunque un problema per giocare diversi giochi: CnV e Trollbabe soprattutto, ma anche Spione o Sporchi Segreti: l'estetica manga/anime onnipresente - che fa a pugni con questi giochi -
OT: non è che per TB ti puoi aspettare molto altro, se il manuale italiano è illustrato da Claudia e Tazio. O__O
Considerati un uomo morto per questo insulto.
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[E' comunque un problema per giocare diversi giochi: CnV e Trollbabe soprattutto, ma anche Spione o Sporchi Segreti: l'estetica manga/anime onnipresente - che fa a pugni con questi giochi -
OT: non è che per TB ti puoi aspettare molto altro, se il manuale italiano è illustrato da Claudia e Tazio. O__O
Considerati un uomo morto per questo insulto.
Qui devo dare ragione a Tazio: si sono messi davvero d'impegno per dargli un estetica precisa (e non Manga: confronta i disegni di Claudia con la copertina di AiPS...), la copertina è un omaggio evidente a Frazetta... e poi la gente lo gioca manga lo stesso! ::)
Ma giocano Manga anche CnV. Non c'è scampo.
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Considerati un uomo morto per questo insulto.
Sì, certo, perché non hai influenze manga nel tuo stile.
E, comunque, non era inteso come "insulto" ma come dato di fatto: ci sono illustratori "di scuola americana", "di scuola giapponese", "di scuola italiana", "di scuola francese", ecc. ecc.
Ma si sa, i dati di fatto sono la causa numero uno di flame sui forum... XD
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Qui devo dare ragione a Tazio: si sono messi davvero d'impegno per dargli un estetica precisa (e non Manga: confronta i disegni di Claudia con la copertina di AiPS...), la copertina è un omaggio evidente a Frazetta... e poi la gente lo gioca manga lo stesso! ::)
Ma giocano Manga anche CnV. Non c'è scampo.
Ora, l'OT sullo stile d'illustrazione di TB lo chiudiamo o lo proseguiamo altrove, fate vobis.
Dico solo che non è che un illustratore "a comando" cambia stile e può nascondere le sue influenze di punto in bianco: ad un occhio allenato non scappano. Ma, ripeto, sui forum "stating the obvious" è sempre molto molto pericoloso.
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Obvious ai tuoi occhi, Mattia. Mi fermo qui, perché sto davvero trattenendo gli insulti, e di farmi bannare per uno come te non ne vale certo la pena. Influenze manga? Se la cosa ti fa dormire tranquillo la notte... Potrei perdere tempo a dire che gli stili evolvono e cambiano con il tempo (a proposito di cose ovvie), ma sarebbe fiato sprecato.
EDIT: se vuoi consideriamo ora chiuso l'OT sugli stili di disegno. Troppo comodo chiudere dopo aver avuto l'ultima parola.
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Chiuso o non chiuso, era troppo lungo l'off topic per rimanere nel thread orgiinale. L'ho splittato
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Be', allora ormai che è stato splittato, sono curioso...
Mattia, in quali tratti i disegni di Tazio in Trollbabe ricordano lo/gli stile/i dei manga? E quelli di Claudia?
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Suna per bannare qualcun altro bisogna passare sul mio freddo account, visto che porto avanti ogni volta possibile la mia ideologia antiban ^^
A parte questo spezzo una lancia in vostro favore. Lo stile dei disegni di Trollbabe non mi ricorda i manga. E lo dico da genuino disprezzatore di manga. =P
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Sinceramente trovo la discussione alquanto inutile: "stile manga" è dire tutto e niente, visto che sono tanto manga questo (http://3.bp.blogspot.com/_IjVS-6RY9ts/TPIUvLHyYrI/AAAAAAAACEc/gepn8217sYo/s1600/Berserk%2B318%2BRaw%2BScan%2BPage%2B06.jpg) quanto questo (http://www.anymanga.com/manga/kamikaze-kaitou-jeanne/006/002/007.png)
Mattia, potresti postare quì qualche immagine di Trollbabe e qualche immagine "stile manga" a cui assomigliano?
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Dunque, siccome Tazio è permalosetto e mi ha mandato una mail privata invitandomi
gentilmente a lasciar stare, posso parlare dei disegni di Claudia.
Premesso, RIPETO, che non era intenzione offendere nessuno: ho metri cubi di manga, a casa mia: alcuni li adoro, altri mi sono pentito di averli comprati, ma non ho niente "contro" a prescindere.
Ma prima un discorso generale: "Stile manga" non vuol dire tutto, certo, ma non vuol dire neanche "niente".
È vero che i manga coprono DECENNI di produzione di CENTINAIA di autori, è un termine ENORMEMENTE AMPIO, a livello di, che so "pittura italiana del '400".
Ma anche prendendo le immagini linkate da Patrick, ci sono degli stilemi riconoscibili.
La prima immagine è da Berserk, la seconda non ne ho la più pallida idea.
Cos' hanno in comune? Oltre alle cose più ovvie (tavola di fumetto in bianco-e-nero), ci sono cose che le collocano in un preciso contesto culturale.
- L'uso dei retini.
- la concessione al "deformed" per accentuare l'espressività (perfino in Berserk, che di solito ha uno stile realistico... Guardate le ultime due vignette in basso a sinistra!)
- Le inquadrature: in entrambe le tavole ci sono delle figure quasi intere (praticamente dei Piani Americani) e dei Primi Piani o Primissimi Piani.
- Il tratto netto e pulito, con il tratteggio usato con molta discrezione per accennare i volumi più che per definirli. Il bianco domina sul nero, se non c'è una ragione specifica.
- il metodo di "riassunto" dei tratti facciali: grande importanza degli occhi in ogni caso. Anche se la seconda tavola riassume "all'estremo" (cosa che i detrattori del manga non perdonano MAI, non so perché), anche la prima definisce e mette in chiaro i tratti principali del volto qualunque sia la distanza. Confrontate il viso di Farnese in vignetta 2, 3 (in basso a DX) e 6 (in basso a SX): vediamo sempre occhi, sopracciglia, naso, bocca. Non di più, non di meno.
Ora, provate a prendere una tavola della scuola francese "a linea chiara", un Marvel degli anni '50, un Marvel di oggi (che so, Marco Checchetto o Emanuela Lupacchino, tanto per citare un paio di amici/conoscenti molto bravi in quello che fanno?), ed una classica tavola Bonelli (con i suoi bianchi e neri sempre bilanciati, non importa se è giorno o notte, con le sue vignettine divise lungo la "gabbia a sei", ecc. ecc. E magari prendete le spugnettature di Piccatto, altro che retini).
Una "scuola manga" esiste. Ramificata in 10.000 filoni, generi, sottogeneri, ecc., ma in qualche modo esiste.
Prendete Skydoll o W.I.T.C.H. e ditemi se potevano ESISTERE senza una scuola Disney E ANCHE una scuola Manga in qualche modo identificabile.
Prendete Jonathan Steele o Legs Weaver e ditemi se potevano ESISTERE senza una scuola Bonelli E ANCHE una scuola Manga ecc. ecc.
Ora, il caso in questione.
Claudia sa BENISSIMO di essere "mangosa", più di altri illustratori.
Esattamente come Michela (Da Sacco, la mia migliore amica e illustratice di Contenders) sa di essere "di scuola americana": Contenters ha un sapore "da fumetto americano" perché Michela viene da lì.
I disegnatori sono tutti "figli di qualcuno", niente di strano a riconoscerlo.
Dov'è che si vede nel manuale di Trollbabe?
Pag. 15, basta guardare gli occhi. L' "uomo buono" ha gli occhi grandi, la TB "sinistra" (si chiama Tha e la rivediamo a pag. 25) che fa magia con l'ombra inquietante dietro ha gli occhi stretti e lunghi.
A Pag. 22 c'è Retta: impressione "divertente", ha degli occhi grandi e luminosi.
Se non è una lezione giapponese "fare gli occhi diversi per rappresentare stati d'animo e intenzioni diverse", ditemi voi.
Pag. 54: il modo in cui Claudia affronta l'anatomia della TB è giapponese in alcuni punti: osservate come i tratti sopra il ginocchio sbordino dalla figura per aggiungere dinamismo. Altro tratto di scuola giapponese: "è concesso usare dei tratti che suggeriscono oggetti più che definirli, per aggiungere dinamismo e potenza d'impatto".
A pag. 80 la deformazione dei tratti del viso per aggiungere espressività è ancora più evidente: la TB e gli uomini alla sua sinistra e destra sono il caso più evidente. L'aria torva della TB è lo stesso cipiglio incazzato dei Cavalieri Dello Zodiaco, con le sopracciglia che si piegano fino ad arrivare all'attaccatura del naso.
A pag. 143 c'è addirittura il segnino grafico della nuvoletta di fumo che sottolinea la scocciatura della TB.
Pag. 152-153 c'è un altro stilema orientale: l'eroe di spalle che guarda verso il paesaggio lontano. Nientemeno che come ultima illustrazione del libro, come a suggerire nuove avventure che attendono. C'è dell'Osamu Dezaki, qui dentro, alla lontana.
Un illustratore più occidentalizzante avrebbe forse ritratto una TB in marcia e/o di fronte (come DIECIMILA illustrazioni fantasy occidentali con "l'eroe all'avventura" ).
In generale, gli abiti sono suggeriti come forma ma il panneggio è ridotto al minimo. Le texture sono fatte a mano ma sono più regolari possibile ed uniformi sulle superfici (reminiscenti dei retini).
RIPETO: avere influenze di un certo tipo non è un valore né un disvalore. Conoscerle ed elaborarle è un valore, e Claudia sa benissimo "da dove viene" e quanta fatica si fa per far evolvere il proprio stile.
E fatica significa anche tempo.
Tanto tempo.
Tipo: "anni, 8 ore al giorno, tutti i giorni escluso Pasqua e Natale".
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ok, grazie della spiegazione esaustiva, ORA stiamo parlando di esempi concreti (e non di termini astratti e soggettivi) :P
Un giorno avrò il manuale a portata per poter capire meglio quello che hai scritto... >.<
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Solo una nota: siamo qui esplicitamente per anche giudicare il divertimento altrui, non vedo quindi perché non si potrebbe discutere del lavoro altrui, disegni compresi: nel momento in cui si rendono pubblici, ci si espone al giudizio degli altri, e quello di Korin (almeno nel caso di Claudia) è stato ampiamente motivato.
Dico questo perché m'interesserebbe vedere un simile discorso sui disegni di Suna, e onestamente reazioni come le sue mi sembrano esagerate e troppo simili al "Non puoi giudicare come ho giocato!", per piacermi. Se a Suna dà fastidio - e lo dico in tutta amicizia - può evitare la discussione; oppure, cosa che preferirei, può intervenire e spiegare la sua posizione, rispondendo argomentando a quanto (magari) verrà detto. Ma, quale che sia l'atteggiamento scelto, io resto molto interessato a vedere quanto Korin ha da dire in argomento, e non trovo particolarmente corretto - né nelle corde di Gente che Gioca - il voler che non si discuta del proprio lavoro.
Il riassunto è: Korin, per quanto mi riguarda ti chiedo di fare una simile analisi anche per il lavoro di Suna, perché m'interessa vedere su quali basi hai fondato la tua affermazione.
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Sono lusingata dell'attenzione che hai dedicato alle mie illustrazioni Mattia ^__^
Confermo che anch'io penso di avere influenze manga nei miei lavori (le immagini con cui sono cresciuta sono quelle) anche se, per Trollbabe, ho cercato di fare un lavoro molto specifico per adattarmi all'opera e alle esigenze espresse dall'autore.
Devo veramente decidermi a postare quell'articoletto sui retroscena delle illustrazioni di Trollbabe che mi ero ripromessa di fare...
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Il riassunto è: Korin, per quanto mi riguarda ti chiedo di fare una simile analisi anche per il lavoro di Suna, perché m'interessa vedere su quali basi hai fondato la tua affermazione.
Passo la mano: se uno mi chiede di non fare una cosa (specialmente in pubblico) perché gli dà fastidio, io non la faccio.
@Claudia: prego. Ormai ho un po' di "occhio clinico" per fumetto/illustrazione, per motivi di conoscenze e amicizie personali... Faccio da revisore a Manuela da anni, e poi sto lavoricchiando su dei progetti di fumetto che, per quanto piccoli (insignificanti, direi), mi mettono in contatto con gente di un po' tutti i livelli di bravura, dai dilettanti totali ai professionisti completi.
Devo veramente decidermi a postare quell'articoletto sui retroscena delle illustrazioni di Trollbabe che mi ero ripromessa di fare...
Ah, guarda, i "dietro le quinte" sono sempre bene accetti, dalle mie parti. ^__^
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Allora chiedo a Suna di tornare sulla sua posizione: non so chi dei due abbia ragione, ma m'interesserebbe parecchio vedere le rispettive argomentazioni.
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non so chi dei due abbia ragione, ma m'interesserebbe parecchio vedere le rispettive argomentazioni.
Non credo sia una questione di "avere ragione" in senso stretto: non è un problema matematico, si parla di influenze artistiche (che ovviamente si sono mescolate con quant'altro ogni singolo artista ha vissuto, letto, guardato, studiato, provato come esperienza, ecc...).
Io ci "vedo delle cose" e penso che sia facile per un certo tipo di pubblico riconoscerle, anche a livello inconscio, ed associarle ad altre cose che già conoscono.
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Ammetto che anche io ci ho sempre visto un che di mangoso in quei disegni. Credevo fosse una cosa nota. Non li definirei certamente "manga" in senso stretto, ma come già ha argomentato Korin di similitudini ce ne sono, e balzano all'occhio.
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Io non molto. Cioè, nei disegni di Claudia sì, riesco ad intravedere alcuni tratti che ricordano vagamente uno stile "mangoso", ma in quelli di Tazio molto meno. Di certo qualche influenza - almeno inconscia - ci sarà, ma a parte la trama di alcuni vestiti e i tratti di alcuni volti vedo poco di giapponese.
A scanso di equivoci, comunque: non sono un esperto di fumetti.
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Non dimenticate che un illustratore non è un camaleonte, ha il suo stile e il suo gusto e questo trapela inevitabilmente sai suoi lavori.
E poi sono sincero un certo gusto manga a me non dispiace, anche perchè le tematiche di TB sono molto più mangose a mio avviso di come puà sembrare.
A leggerlo in certi punti mi ha ricordato i film di kurosawa o la storia si Itto Ogami! O ken?
Certo il bacino culturale da cui il gioco parte è diverso ma non poi così tanto, certe sotrie e certe atmosfere sono nuniversali!
Anche per questo i disegni di Claudia non mi hanno datto fastidio per niente!
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Non dimenticate che un illustratore non è un camaleonte, ha il suo stile e il suo gusto e questo trapela inevitabilmente sai suoi lavori.
E poi sono sincero un certo gusto manga a me non dispiace, anche perchè le tematiche di TB sono molto più mangose a mio avviso di come puà sembrare.
Sono perfettamente d'accordo.
Sto giocando un Play By E-Mail su una mailing list privata, ed una delle TB è DECISAMENTE "manga", con tanto di citazioni da Arale et al.
Ora, so che a Moreno darebbe l'orticaria ^_- ma nella partita è un personaggio che "funziona".
Moreno (mi pare) faceva l'esempio di una TB "ostacolata" perché le si spacca il sasso che aveva appena sbattuto in testa ad un troll: beh, anche quella è una situazione che ci sarebbe stata tranquillamente in un manga umoristico (o in un momento umoristico di un manga - fa parte della "cultura (del) manga" accettare cambi di registro anche repentini, cfr. i deformed in Berserk nella pagina linkata sopra).
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Mi scuso con Mattia per i toni e spiego perché "manga" per me è un anatema. Spiegazione lunghetta, non vogliatemene.
La parte più superficiale della questione è il mio disgusto per tutto ciò che è Giapponese, che mi è derivato dalla mia lunga esperienza con questa cultura, maturata anche in tre anni di vita a Tokyo. Visti da fuori e da lontano saranno anche strani, esotici, interessanti... ma più gratti quella scorza luccicante e più ti rendi conto di quanta spazzatura vi si nasconde sotto. Essere in qualche modo assimilato a ciò che più detesto mi lascia un po' amareggiato ma non è quello il problema.
Il motivo per cui essere accomunato nello stile al manga sia per me offensivo, deriva dalla seguente riflessione:
L'emulazione dell'estetica del manga porta sempre più la gente ad ignorare il rigore tecnico che l'arte illustrativa richiede, appiattendosi su stereotipi massificati di interpretazione ed espressione della realtà. Quanta gente inizia e impara a disegnare dai manga anziché dalle tavole anatomiche? Sono su Deviant Art, uno strumento di osservazione notevole all'uopo di giudicare, e vi posso dire: almeno da quel che si vede è troppa. Il risultato è un appiattimento verso un'estetica massificata, e in quanto tale semplice, persino stupida, adatta alle masse appunto: quella del "kawaii". Basta che disegni occhioni grandi e nasi piccoli, e alle masse tende a piacere.
Notate che questa non è una critica al manga, ma all'imitazione del manga. Moltissimi mangaka, ironia del caso, si fanno a pezzi per imparare quell'anatomia che chi li imita non ritiene importante. L'esempio di Berserk è lampante, ma ancora più lo è per quanto riguarda Takehiko Inoue, che è capace di livelli di realismo impressionanti. Certo, non vale per tutti. Disegni come quelli di Naruto, di Dragonball o di Sailor Moon sono di qualità infima, eppure rientrano nell'estetica tanto premiata e tanto imitata dalle masse.
Vorrei quindi precisare che la mia critica volge più verso chi si appiattisce sullo stile manga e ne viene quindi pesantemente limitato, che non verso gli artisti giapponesi. Nonostante gli appiattimenti, il mercato giapponese ha ancora una notevole varietà di stili, anche se in confronto agli anni '70 e '80 è praticamente morente (posso ampliare questo discorso in altro topic se volete. Nasce da una conversazione cui ho partecipato con un autore, Kaneko Atsushi autore di "R" e di "Bambi").
Io stesso ammetto che in passato ho avuto delle forti influenze manga. Normale, una volta il Giappone mi piaceva e quando ho eliminato TUTTI i manga che avevo, erano quattro o cinque scatoloni di roba.
Tuttavia ho iniziato ad esercitarmi e sforzarmi per rendere più realistico e occidentale il mio tratto, ritraendo persone vere (i ritratti dal vero sono ancora un punto debole da cui cerco di emanciparmi), studiando sulle tavole anatomiche di Burne Hogarth, ecc. insomma, passo tutto il mio tempo libero dedicandolo al miglioramento della mia tecnica. Penso che i miei lavori più recenti su Deviant Art, per chi conosce la mia gallery, mostrino se non altro lo sforzo che vi sto dedicando.
Inoltre ciò che cerco di fare è di de-nipponizzare per intero il mio stile, rinnovarlo e migliorarlo. Quando mi si dice "il tuo stile deriva dai manga", queste parole mi avviliscono, e se c'è una cosa su cui sono suscettibile, è la mia arte. Perché è una parte di me con cui ho un legame molto viscerale, perché è dove esprimo tutto il mio perfezionismo e dove riverso i miei sforzi più sinceri.
Non voglio fare un'accorata filippica, solo spiegare a Mattia il perché della mia reazione (e magari a chiunque abbia notato la mia reazione).
Ci sono molti spunti in questa discussione. Alcuni che mi andrebbe di confutare (come quello di Mirko: lo stile cambia e si evolve, non saremo dei camaleonti ma alcuni di noi sanno essere molto versatili, quindi non è vero che lo stile di un disegnatore è come un'impronta genetica. Certo, ci vuole la volontà di evolvere e una certa capacità di autocritica, ma non è impossibile). Magari lo farò in post separati.
Spero sia tutto chiaro.
Ora
Se Mattia vuole dire che cosa trova di manga nel mio stile, ora che mi sono calmato (davvero, scusa ancora), mi sarebbe utile, così almeno avrò uno spunto su cosa estirpare dal mio stile... peraltro, presumo riguardi soprattutto le figure femminili, ma vediamo, se ti va.
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Mi scuso con Mattia per i toni e spiego perché "manga" per me è un anatema. Spiegazione lunghetta, non vogliatemene.
siamo abituati ai post di Moreno, questo in confronto è una briciola XD
Comunque l'argomento "molti dei disegnatori manga ignorano l'anatomia" lo vedo emergere spesso nei journal di vari utenti di DeviantArt (assieme ad altri temi ricorrenti). Lo capisco e vi do ragione.
Parlando di "artisti camaleonte" era stato menzionato un disegnatore occidentale che è famoso sia per le donnine realistiche che disegna, sia per uno stile estremamente più cartoonoso e stilizzato. Purtroppo da profano non ricordo il nome. Comunque parlando sempre di stile "camaleontico", voglio permettermi di elogiarti per il lavoro che hai compiuto per kagematsu. Forse vista la tua impostazione verso il nipponico non sarai contento dell'argomento, ma secondo me ti sono venute veramente bene le illustrazioni (ed era decisamente qualcosa di diverso dal tuo solito stile).
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Parlando di "artisti camaleonte" era stato menzionato un disegnatore occidentale che è famoso sia per le donnine realistiche che disegna, sia per uno stile estremamente più cartoonoso e stilizzato.
Andrew Loomis (http://www.google.it/search?hl=it&safe=off&client=firefox-a&hs=eUT&rls=org.mozilla:en-GB:official&q=andrew%20loomis&um=1&biw=1858&bih=976&ie=UTF-8&tbm=isch&source=og&sa=N&tab=wi)?
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Patrick: ottimo esempio! Non avevo pensato di proporre me stesso come esempio della falsità del concetto di "stile immutabile"...
Alla fine disegnare è un po' come scrivere.
Ognuno ha un suo stile nello scrivere. Questo non vuol dire che con un po' di esercizio non si possa imparare a scrivere in poesia anziché in prosa, o a scrivere un romanzo piuttosto che un articolo o un manuale di istruzioni (come può essere il manuale di un gioco di ruolo).
Puoi adottare stili di scrittura diversa a seconda del contesto. Al massimo uno stile può non esserti congeniale, puoi rifiutarti di imparare a usarlo, ma non sarà impossibile imparare.
Comunque ho anch'io in mente un disegnatore che è qualcosa di sovrumano nella sua versatilità. Non ricordo il nome, ma appena riesco a verificare, posterò nome e link di immagini/esempio.
EDIT: Volendomela tirare, vi ricordo che ho fatto anche diversi disegni di Polaris...
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Riguardo all' "allergia da Giappone", capisco perfettamente.
Quando poi a Lucca vedi le ragazzine che "vogliono diventare disegnatrici di Manga" (in Italia), il Facepalm è il minimo, la commiserazione per tutto quello che non sanno è normale, il conato di vomito per la disinformazione è spontaneo.
DeviantART è un coacervo di persone a tutti i livelli: dagli überdilettanti ai superprofessionisti, ai feticisti di cose estremamente specifiche, a chi cerca commission e a chi le offre per arrotondare...
...e ci sono UN SACCO di dilettanti che "iniziano dal lato sbagliato". Non a caso, fanno TUTTI gli stessi errori.
Perché per avere un tratto pulito come quello di un Toriyama "inizio Dragonball" serve una manina d'oro, allevata in ANNI di sacrifici.
Imitare un Toriyama "fine Dragonball" dove tira via con figure a tutta pagina (e poi completano gli assistenti), beh, è un po' più facile.
Un autore giapponese può permettersi, per via di un certo contesto culturale, di NON CONOSCERE l'anatomia e/o la prospettiva: basta fare primissimi piani, un sacco di linee cinetiche e, se fai uno shojo manga, mettere un sacco di fiori in primo piano. Vedi per esempio Kurumada, che in non so quanti anni di pubblicazioni dei Cavalieri Dello Zodiaco non ha mai imparato a fare un "trequarti", mortacci sua. >_< E infatti il chara design della serie mica lo faceva da solo, c'è stato anche un certo Osamu Dezaki per un certo periodo, mica uno scarso!
Ma quelli DAVVERO BRAVI (il già citato Miura, ma anche Otomo, Taniguchi, ecc.) la prospettiva te la fanno PERFETTA e l'anatomia idem.
Capitolo a parte: quelli che sono davvero bravi a fare certe cose e che, raggiunto il successo, partono per la tangente a fare solo quello che gli pare. Masamune Shirow, sto parlando con te! >_<
Insomma, concordo con Tazio: il mangaka-wannabe non capisce (nessuno gliel'ha insegnato, magari!) che la deformazione stilistica la puoi fare solo DOPO che hai padroneggiato un codice espressivo, sennò "puzza di falso".
I "manga fatti in Italia", com'è come non è, li distingui da un chilometro.
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Sì, ma i tratti manga di Tazio in Trollbabe?
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Dammi tempo. XD
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Beh, se parliamo di camaleonti...
(http://www.sergiobonellieditore.it/news/comics_ott05/img/mastantuono_g.jpg)
..nel nostro piccolo...
(http://3.bp.blogspot.com/_8iRAT-dQtyQ/Sv0rArFBTYI/AAAAAAAACgc/GgkRjeFk5uM/s400/Topo2804_abbracci_col.jpg)
(http://www.ilsussidiario.net/img/paperinoR375_10giu09.jpg)
...noi abbiamo...
(http://3.bp.blogspot.com/_I6fRquEc_PQ/SV9niUesCBI/AAAAAAAAM-E/u_ZsgEZGcuU/s400/gaznevada.jpeg)
..un esempio notevole...
(http://www.komix.it/images/elias/cov.jpg)
8) 8) 8) 8)
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Che è niente confrontato a J.H. Williams III!
Conoscete Promethea? Ok, qui si parla di livelli sbalorditivi e completamente fuori scala, penso sia inarrivabile come versatilità... ma comunque esiste anche lui :)
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Dammi tempo. XD
Beh? Stiamo aspettando...
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Arrivo.
'sti giorni sono un po'incasinato per dare risposte "documentate". Forse lunedì.