Gentechegioca
Gestione => Pattumiera => Topic aperto da: Mauro - 2011-01-19 10:42:59
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Mi hanno chiesto consigli su qualche saggio che tratti gli aspetti psicologici che stanno dietro ai giochi di ruolo; conoscete qualche testo/articolo in materia?
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premesso che dire "aspetti psicologici" senza specificare è chiedere tutto e il contrario di tutto... che io sappia di studi di matrice psicologica direttamente relazionabili ai gdr non ce ne sono.
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Io non ho mai visto nulla del genere, al massimo tesi di laurea molto parziali, tipo "il GdR fa bene ed ora ve lo dimostriamo".
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Dunque... Ricordo che c'era questo articolo linkato da Moreno, che parlava di alcuni jeepform. Link al topic (http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=3022&page=1#Item_1)
Poi c'era un po' di roba linkata da khana che però non riesco a ritrovare, magari lui ti può essere di maggiore aiuto.
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Allora,
di interessante può esserci il rapporto con gli spazi transizionali di Winnicot e la loro evoluzione nell'età adulta; questo rapporto è stato studiato da Massimo Scaglioni nel testo Tv di culto. La serialità televisiva americana e il suo fandom.
Nel testo il riferimento a Winnicot viene collegato alla pratica di rapportarsi al testo televisivo di culto attraverso un processo immaginifico che va oltre i limiti del testo, un universo di tipo affettivo che ha a che fare con quella parte di noi che non è totalmente realtà ne totalmente fantasia, Scaglioni, va a definire questo spazio come Spazio Immaginato.
Altro riferimento interessante potrebbe essere la prefazione di Eco all'edizione italiana di Homo Ludens, non tanto per i riferimenti legati alla psicologia, quanto alla disamina della mancata distinzione, voluta (?) da Huizinga fra play e game, e in particolare il significato di play - poi citare Eco ci sta sempre come il prezzemolo -.
Ti consiglio inoltre di dare un occhiata a questa pagina (http://linus.media.unisi.it/ingioco/arcfr.htm) che è l'archivio degli articoli e delle presentazioni che sono state supportate dal gruppo di lavoro sul gioco dell'Università di Siena, non li ho letti tutti, ma magari riesci a cavarne qualcosa.
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Dai recessi della Rete del tempo che fu, c'è 'sta roba qua, ma non so se può essere pertinente oppure no:
http://www.gdr2.org/archivio/studio/index.htm
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Dipende sempre da cosa si intende per "aspetti psicologici".
Personalmente ho sempre e solo linkato il lavoro di Caillois, che però di fatto è più sociologo che psicologo e studia il modo in cui le conseguenze dell'assuefazione al gioco intervengono nella vita delle persone.
Sicuramente Iacopo potrà darvi maggiori lumi e ulteriori link, io posso indirizzarvi al già citato Huizinga ed eventualmente a Gadamer, ma sono filosofi, entrambi interessati all'aspetto sociologico e storico del gioco, in quanto possibile oggetto di analisi antropologica.
Tanti paroloni per dire che "non sono propriamente aspetti psicologici", ma se per "psicologici" si intende tutto ciò che ha a che fare con la mente, allora vanno bene anche loro.
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Da quasi psicologo ho riflettuto molto sull'argomento...nei prossimi giorni sono intenzionato a scrivere ciò che sarà la base della mia tesi: Roleplaying & Roleplaying Game
obv sarà più formale^^, ma analizzerò parte dei processi psicologici in atto durante l'rp e l'rpg