Gentechegioca

Chiacchieriamo => Generale => Topic aperto da: Luca Veluttini - 2010-12-13 21:47:18

Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Luca Veluttini - 2010-12-13 21:47:18
È finalmente giunto il momento di guardarci in faccia e tirarci su le maniche per far crescere la comunità!

Premettiamo giusto alcune cose veramente importanti:
-   scrivo questo thread per discutere/elaborare delle proposte CONCRETE sulla comunità e sul futuro che spero costruiremo INSIEME, TUTTI;
-   scrivo questo thread come utente che vuole, a cuore aperto, interessarsi e aiutare la comunità a diventare adulta;
-   scrivo questo thread per non vederlo riempito delle solite barricate/ripicche/ecc. ma per vedere degli utenti che parlano da utenti e con utenti che vogliono porre le basi del futuro;
-   scrivo questo thread perché credo che questa sia una comunità, credo di farne parte e quindi nella ragione e nel torto, nel mio piccolo, sono responsabile del suo mantenimento e della sua crescita
-   scrivo questo thread subito in SLOW DOWN (se va bene ai mod) perché non voglio vedere le solite flammate continue
-   scrivo questo thread perché se dobbiamo maturare dobbiamo essere trasparenti e critici

Che cosa non verranno accettate?
-   Ripicche, barricate, visioni egocentriche, quanto non previsto dal Regolamento e soprattutto dalle premesse di cui sopra.
-   Degenerazione del thread nelle solite prese di posizione assolutiste quali "Moreno moderatore sì/no": non è di questo di cui vuole parlare questo thread.

Detto ciò ragioniamo su questo fatto (che spero non sia l'unico argomento di discussione):
Rendiamoci conto che siamo entrati nell'ESTATE della comunità. La PRIMAVERA è ormai passata. Rendiamoci conto che la comunità ORA deve crescere bruscamente e deve essere responsabilizzata per fare ciò.
È la responsabilità che fa crescere le persone, non la mammina che ti tiene per mano e sceglie sempre per te. Facciamo giochi che propongono questo, per cui non vedo come non si possa trasferire tutto ciò alla comunità. Smettiamola di fare i ragazzini. Se vogliamo che la comunità cresca e si mantenga con il tempo dobbiamo tirarci su le maniche, lavorare INSIEME e responsabilizzarci per il bene comune.

NOTA IMPORTANTE: Queste mie proposte e critiche costruttive NON sono la panacea per l'immunità dai problemi. Sono il mio contributo alla soluzioni degli attuali. In futuro ci saranno sicuramente dei problemi, di altra natura o similari. Anche allora occorrerà tirarsi su le maniche e lavorarci sopra INSIEME.

Detto questo dove vogliamo arrivare? Che cosa ci dovrebbe essere nel futuro per noi?

Partiamo da alcune considerazioni base che mi piacerebbe vedere in questa fase di crescita e maturazione:

1.   Che la comunità sia gestita dalla comunità
Se vogliamo essere tutti responsabili e maturare col contributo di tutti occorre che tutti noi ci facciamo carico di questa cosa.
Come? Indipendenza da ogni casa editrice.
Perché? Perché voglio che si possa dire tranquillamente e senza remore "Questo gioco non mi piace per questi motivi" e confrontarmi da pari con gli editori, che saranno come me UTENTI del forum, non Amministratori, Moderatori, Ospitanti del Server, ecc.
Adesso percepisco (e posso essere l'unico a sentire ciò) che ci si senta in dovere di parlare bene dei giochi di Narrattiva (Michele ospita il server, amministra, poi entra Moreno che mi fa la predica ecc.). Per me in generale questo non fa stare in salute la comunità.
Non possiamo permetterci di essere così "dipendenti" intellettualmente.
Riconosco sicuramente i meriti che le case editrici stanno avendo nel portare questi giochi (che adoro) in Italia, ma vorrei che se ne potesse parlare liberamente, criticamente, costruttivamente. Niente alzate di scudi, niente barricate, niente paternalismi, niente visioni egocentriche.
Come possiamo attuare tutto ciò?
-   Server autonomo: si paga un server con contributi annuali della comunità, se proprio (credo che 1-2 € all'anno, visto il numero, non sia una spesa esosa)
-   Amministratori autonomi
-   Moderatori eletti dalla comunità ad incarico (se si riconosce che non stia facendo il lavoro per cui è stato eletto, se ne parla e eventualmente si sostituisce) eventualmente temporaneo (1 anno?)
Non cito Vanilla come problema/risoluzione. Credo personalmente che non sia un granché per le necessità di questa comunità, ma non può essere e non deve essere il capro espiatorio di tutti i problemi che stanno emergendo e che emergeranno.

2.   Che i moderatori abbiano strumenti OGGETTIVI per moderare
In particolare la chiusura temporanea affidata alla buona fede dell'utente e il ban non da sistema, mi spiace, ma sono un castello di carta nel bel mezzo di un uragano forza 5. Si è visto.
Vuoi calmare gli animi? CHIUDI il thread da sistema. Nessuno può più postare.
Il ban è uno strumento che non mi piace, ma se deve essere applicato per gravi azioni, che sia da sistema. Non un "ti prego, non postare più, te lo chiedo con gli occhietti pucciosi".
Non vorrei neanche vedere più post e post di escalation di toni all'interno di un thread. Non voglio scorrere 20 post per ritrovare l'argomento della discussione.
Come si ovvia a ciò? Editing!
I mod dovrebbero avere una sezione solo a loro accessibile dove, oltre che discutere delle politiche comuni da rendere poi pubbliche alla comunità, spostare tali macelli di discussione, rieditarli e poi ripostarli per ripartire, tenendo solamente le parti UTILI alla discussione. Non c'è un solo moderatore, né voglio che ce ne sia uno solo.
Pensate anche ad una questione di immagine: "venite su GenteCheGioca, è una comunità bellissima"... "ehi, ma perché ci sono 20 post di insulti in questo thread che dal titolo doveva parlare di altro?"
Se vogliamo anche crescere numericamente come comunità non possiamo permetterci di mostrare una facciata dorata con sotto però, ben nascosto, un pochino di bruttitudine. È con la trasparenza che si cresce insieme, non con il sotterfugio.
Inoltre lo Slow Down potrebbe essere messo a sistema come opzione cliccabile dall'utente al momento dell'apertura del thread, così da poter avere una discussione senza il solito dogpiling?
Tutto questo non elimina né esenta minimamente la possibilità dell’invito a non fare e tenere determinati comportamenti. Il metodo SOFTWARE e quello INVITO non si escludono. Uno è semplicemente più deciso e immediati e soprattutto non dipende dalla natura umana.
In tutto questo ricordo che non sono un programmatore e quindi non so cosa comporti tutto questo.
È solo un mio parere/idea.

3.   Che tutti siano prima di tutto UTENTI
Gli editori saranno utenti, i collaboratori saranno utenti, i mod saranno utenti (con compiti di vigilanza sulla comunità, fatta da utenti).
Tutti devono parlare con gli altri da pari ed essere trattati da pari. Esprimere criticamente le proprie idee, anche se sono contrarie a quelle del mio amico, è un modo intelligente e adulto di confrontarsi.
Insultarsi a vicenda alzando sempre i toni significa regredire intellettualmente.
Ricordatevi sempre che:
a.   Se si risponde ad una provocazione con un'alzata di toni, si passa anch'essi dalla parte del torto (e per questo di verrà "puniti" tanto quanto il provocatore)
b.   Quando si litiga si è sempre in 2 (a meno di particolari deviazioni mentali)

Se non mi piace l'azione di un moderatore, se ne parla pubblicamente, criticamente e costruttivamente con lui portando avanti le motivazioni e sentendo la sua opinione (che prima di tutto è quella di utente, poi è quella di moderatore che ha intrapreso quell'azione). Niente alzate di scudi, niente barricate, niente ripicche. Solo un sano scambio di opinioni divergenti. Non è difficile. Basta volerlo.

Questo è il contributo che mi sento di dare ora per la comunità che mi piace e che vorrei contribuire a mantenere così, migliorandola pian piano e facendola crescere.
Prendetela come il parere di un amico che espone le sue idee a riguardo, come il parere di un utente che vuole che la comunità maturi.

Se si vogliono approfondire alcuni dei punti suesposti, apriamo thread più specifici, in modo da non intasare questo thread.

Grazie.

Luca Veluttini, utente di GenteCheGioca e membro della community
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Michael Tangherlini - 2010-12-13 22:27:15
Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]Adesso percepisco (e posso essere l'unico a sentire ciò) che ci si senta in dovere di parlare bene dei giochi di Narrattiva (Michele ospita il server, amministra, poi entra Moreno che mi fa la predica ecc.). Per me in generale questo non fa stare in salute la comunità.
Mah, sinceramente non mi sembra di vedere questo tipo di atmosfera... o_O
Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite][p]Non cito Vanilla come problema/risoluzione. Credo personalmente che non sia un granché per le necessità di questa comunità, ma non può essere e non deve essere il capro espiatorio di tutti i problemi che stanno emergendo e che emergeranno.[/p][p][/p]
Concordo.
Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]2.   Che i moderatori abbiano strumenti OGGETTIVI per moderare
Concordo su tutta la linea, ma (da non programmatore) non sono sicuro che si possa realizzare la questione dell'editing da parte dei mod.
Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]Se non mi piace l'azione di un moderatore, se ne parla pubblicamente, criticamente e costruttivamente con lui portando avanti le motivazioni e sentendo la sua opinione (che prima di tutto è quella di utente, poi è quella di moderatore che ha intrapreso quell'azione). Niente alzate di scudi, niente barricate, niente ripicche. Solo un sano scambio di opinioni divergenti. Non è difficile. Basta volerlo.
Aggiungerei anche che, se alla fine del tutto si vede che fra me e te c'è un divario veramente insanabile, ci si ignora e non si continua a mettere il dito nella piaga.

Per il resto, direi che sono concorde con il parere del compagno Veluttini.

-MikeT
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Ernesto Pavan - 2010-12-13 23:26:12
Il punto 1 mi sembra più romantico che pratico. Moderatori eletti? Non funziona. Punto. Ci hanno provato i francesi con gli ufficiali dell'esercito, subito dopo la Rivoluzione, e sono tornati in fretta al vecchio metodo perché non funzionava un accidenti. Lo fanno tuttora gli americani coi giudici e si vede come vanno bene le cose, da quelle parti. In nessun Paese civile i controllori sono eletti dai controllati e da loro revocabili.
Il punto 2 ha senso, ma è old: sono anni che diciamo tutti che Vanilla fa schifo in quanto a strumenti di moderazione (e non solo quelli, a dire il vero).
Il punto 3... mah, a me sembra una riscrittura del punto 1: è altrettanto romantico e impressionista. Una volta sarei stato d'accordo con te riguardo il ruolo degli editori (ci fu addirittura un tempo in cui ero favorevole al divieto assoluto per essi di partecipare alle discussioni su Un Certo Altro Forum, vedi tu...), ma oggi non più. Che i proprietari del server su cui è hostato GcG siano anche editori è un fatto accidentale: mi piacerebbe (ma anche no) vedere Claudia e Michele provare ad abusare di questo "potere", tanto per ridere (ma anche no) della perdita di faccia che subirebbero.
Come ho già scritto altrove, queste mi sembrano riflessioni da liceale idealista (per non usare un altro aggettivo in -ista) piuttosto che problemi reali. Dietro a tutto vedo un "senso di colpa" instillato ad arte da qualche trollone sapiente che tutto andrebbe, meno che esaltato e portato a esempio. In GcG ho sempre visto una comunità sincera e aperta: c'è differenza fra queste qualità e "diamo a tutti la libertà di dire stronzate", che è pura ipocrisia italian style ("ci vogliamo tutti bene, quello lì è un assassino e quall'altro sodomizza le capre, ma siamo tutti amici"). La libertà di parola è anche e sopratutto libertà di critica e richiede grande onestà. Se GcG dovesse diventare una comunità dove i whine fanno giurisprudenza, non vorrei essere parte di quella comunità.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Ivano P. - 2010-12-14 00:13:05
Io mi oppongo all' indipendenza tutti i costi, server a parte, tutti eletti = finirà con una fazione che si fa più sentire, solitamente estremista, che prenderà il sopravvento.
A me GcG così com'è va benissimo, ho idee palesemente opposte alla bestia nera Moreno su vari punti, si sa, ma non sono mai stato bannato o altro, mi pare abbastanza limpido come concetto.
Ho da ridire su erti comportamenti altrui, ma.... è normale!
Bisogna rendersi conto che è normale ci siano attriti quando ci si trova in situazioni sociali da tante persone, e GcG ormai è questo.
Una soluzione a ogni attrito nella storia umana non è mai stata trovata, non cerchiamone noi.

Ricordo bene certe uscite su GDRItalia  e rieccoci con problemi simili proprio in casa degli esuli.... dovrebbe dire qualcosa questo (ok, non tutti, questa è un esagerazione).

Forse chi fa parte della BM Watch non dovrebbe essere anche moderatore, ma già quando si cambierà forum  molti problemi svaniranno (spero, sennò faccio saltare per aria la casa di Mr Gelli ^^), soprattutto se ci saranno più sezioni e quindi più spazi.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-12-14 00:32:16
Citazione
Adesso percepisco (e posso essere l'unico a sentire ciò) che ci si senta in dovere di parlare bene dei giochi di Narrattiva (Michele ospita il server, amministra, poi entra Moreno che mi fa la predica ecc.). Per me in generale questo non fa stare in salute la comunità.


Questa è una affermazione da cappello rosso. E' una affermazione personale, emotiva. Irrazionale e legittimissima.
Io posso dire che non la sento, e anche questa è una affermazione da cappello rosso.

Citazione
Non vorrei neanche vedere più post e post di escalation di toni all'interno di un thread. Non voglio scorrere 20 post per ritrovare l'argomento della discussione.
Come si ovvia a ciò? Editing!
I mod dovrebbero avere una sezione solo a loro accessibile dove, oltre che discutere delle politiche comuni da rendere poi pubbliche alla comunità, spostare tali macelli di discussione, rieditarli e poi ripostarli per ripartire, tenendo solamente le parti UTILI alla discussione. Non c'è un solo moderatore, né voglio che ce ne sia uno solo.
Pensate anche ad una questione di immagine: "venite su GenteCheGioca, è una comunità bellissima"... "ehi, ma perché ci sono 20 post di insulti in questo thread che dal titolo doveva parlare di altro?"


Questa è una idea da cappello verde. In quanto idea creativa e innovativa va giudicata prima col cappello giallo, quello dell'ottimismo logico, e poi quello del cappello nero, il pessimismo logico.

Col cappello giallo posso dire che potrebbe indubbiamente servire per riprendere thread che sono stati lasciati andare, che potrebbe anche portare ad una crescita degli utenti e a contrastare l'operato dei troll che vogliono solo mandare in vacca i thread.

Col cappello nero mi viene da dire: Cosa? Ma i moderatori li paghi per fare sto lavoro?

Citazione
Inoltre lo Slow Down potrebbe essere messo a sistema come opzione cliccabile dall'utente al momento dell'apertura del thread, così da poter avere una discussione senza il solito dogpiling?


Ti rispondo col cappello bianco, quello delle informazioni e dei dati.

E' possibile, ma occorre investire tempo ed energie per programmarlo. Si tratterebbe di un plugin abbastanza complesso. Se devo occuparmene io non lo vedrai prima di un anno. A meno che qualcuno non mi paghi per farlo, ovviamente.

Citazione
(spero, sennò faccio saltare per aria la casa di Mr Gelli ^^)

No ti prego. Sennò dove le assemblano le copie di Montsegur?
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Michael Tangherlini - 2010-12-14 07:17:56
Citazione
[cite]Autore: Klaus[/cite]Il punto 1 mi sembra più romantico che pratico. Moderatori eletti? Non funziona. Punto. Ci hanno provato i francesi con gli ufficiali dell'esercito, subito dopo la Rivoluzione, e sono tornati in fretta al vecchio metodo perché non funzionava un accidenti. Lo fanno tuttora gli americani coi giudici e si vede come vanno bene le cose, da quelle parti. In nessun Paese civile i controllori sono eletti dai controllati e da loro revocabili.
Tutto questo è molto logico e ragionevole, on. dott. ing. lup. mannar. Klaus, ma credo che un punto a favore della tesi del Vellu sia il fatto che bene o male qui ci si conosca meglio di quanto non si conoscessero francesi e i loro ufficiali, per esempio. Questo ci permette di dire secondo me con più cognizione di causa "sì, guarda, io vedrei meglio Tizio invece di Caio come mod della sezione Pincopanco." In teoria, per me una soluzione del genere qui su GcG (che dalla sua ha anche il pro di essere una community relativamente piccola, quindi più semplice da gestire).
Citazione
[cite]Autore: Klaus[/cite]Il punto 3... mah, a me sembra una riscrittura del punto 1: è altrettanto romantico e impressionista.Una volta sarei stato d'accordo con te riguardo il ruolo degli editori (ci fu addirittura un tempo in cui ero favorevole aldivieto assolutoper essi di partecipare alle discussioni su Un Certo Altro Forum, vedi tu...), ma oggi non più. Che i proprietari del server su cui è hostato GcG sianoancheeditori è un fatto accidentale: mi piacerebbe (ma anche no) vedere Claudia e Michele provare ad abusare di questo "potere", tanto per ridere (ma anche no) della perdita di faccia che subirebbero.
Qui non posso che concordare.
Citazione
[cite]Autore: Klaus[/cite]Come ho già scritto altrove, queste mi sembrano riflessioni daliceale idealista(per non usare un altro aggettivo in -ista) piuttosto che problemi reali. Dietro a tutto vedo un "senso di colpa" instillato ad arte da qualche trollone sapiente che tutto andrebbe, meno che esaltato e portato a esempio. In GcG ho sempre visto una comunitàsinceraeaperta: c'è differenza fra queste qualità e "diamo a tutti la libertà di dire stronzate", che è pura ipocrisiaitalian style("ci vogliamo tutti bene,[span style=font-size:6pt]quello lì è un assassino e quall'altro sodomizza le capre[/span],[span style=font-size:6pt]ma[/span]siamo tutti amici"). La libertà di parola è anche e sopratutto libertà di critica e richiede grande onestà. Se GcG dovesse diventare una comunità dove i whine fanno giurisprudenza, non vorrei essere parte di quella comunità.
Sbagli per me a vederla in modo così drastico. O meglio, sì, hai ragionissimo, ma non credo affatto che il Vellu intendesse pensare ad una community alla volemose bbene. Non mi sembra che si stia parlando di "libertà di dir stronzate," in quanto comunque (penso) sezioni di moderazione, BM Watch e tutte queste cose qui dovrebbero rimanere. Per come la vedo io, per evitare di passare da una comunità con libertà di parola a una alla volemose bbene è un regolamento chiaro e sufficientemente esaustivo su certe tipologie di procedure (che alle 7 di mattina non riesco ancora ad identificare, sorry), senza essere pedante, così che utenti e moderatori possano capire in ogni momento se la tal cosa detta abbia passato le righe e vada moderata. Come ho già detto, GcG è una comunità piccola, con un numero di utenti attivi relativamente basso rispetto ad altri siti: questo gioca a nostro favore, perché siamo tutti qui uniti da motivi simili più che in altri forum sullo stesso argomento, quindi in linea teorica dovremmo essere in grado di auto-regolamentarci con più facilità. Poi, ripeto, sono sveglio da 15 min, quindi non posso pretendere dal mio cervello una argomentazione più esaustiva.
Un altro punto su cui verterei io è evitare le vaghezze, il detto-non-detto: cose come "quell'altro forum," "altri lidi," "certe persone" eccetera mi stanno veramente sul cazzo e vorrei non vederle. Ho capito non parlare di chi è assente, ma se lo si menziona non credo abbia senso farlo così, solo di striscio. E non è di certo per pura cortesia che non si fa chiarezza su quale sia "l'altro forum che tanto conosciamo tutti," le "certe persone" e così via. Questa ammetto che è una mia idiosincrasia personale, ma se si riuscisse a trovare una soluzione anche a questo non mi dispiacerebbe.

-MikeT
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Rafu - 2010-12-14 07:51:11
Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]Rendiamoci conto che siamo entrati nell'ESTATE della comunità. La PRIMAVERA è ormai passata.

Amen, fratello.

Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]È la responsabilità che fa crescere le persone, non la mammina che ti tiene per mano e sceglie sempre per te. Facciamo giochi che propongono questo, per cui non vedo come non si possa trasferire tutto ciò alla comunità.

Non moltissimo tempo fa, qualcun altro aveva usato la stessa similitudine per esprimere un concetto affine, in un suo messaggio molto importante. Ve lo ricordate? (http://www.gentechegioca.it/vanilla/?CommentID=87346) Sono parole che rilette adesso mi colpiscono molto, forse anche più di allora.


Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]-   Server autonomo: si paga un server con contributi annuali della comunità, se proprio (credo che 1-2 € all'anno, visto il numero, non sia una spesa esosa)

Se mai si dovesse arrivare a questi estremi, Kompagno Vellu, io sarò certamente della partita.  ^__^
Ma mi sembra molto, molto improbabile che ce ne sia mai bisogno, non ti pare?

A tutti: da quanto tempo non rileggete il manifesto (http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=1126&page=1#Item_1) di GcG? Ah, vi ho beccati, eh? Cito:
Citazione
L’idea dietro al narraforum ( forum.narrattiva.it ) in linea di massima è stata – almeno all’inizio – quella di fare una specie di “servizio clienti” dedicato a chi comprava i giochi di Narrattiva. Poco dopo anche Janus ha sentito il bisogno di offrire uno spazio simile e abbiamo deciso di farlo insieme. Non ci saremmo mai immaginati che ne sarebbe nata una community di queste dimensioni, che avrebbe raccolto attorno a se tante persone tanto interessanti.
Ora, però, è innegabile che questa community ci sia, ed è un gruppo bello attivo e vivace!
In un certo senso, Janus e Narrattiva hanno sentito il bisogno di fare un passo indietro. Un passo indietro per dare più rilievo alla comunità e meno alle case editrici (che manterranno comunque i loro spazi dedicati). Un passo indietro che ci permetterà, in prospettiva, di aprire ulteriori spazi alle iniziative degli appassionati, ad altre realtà che volessero aggregarsi e ai giochi (tutti, anche quelli non pubblicati da Narrattiva e Janus).

L'idea di una gestione sempre meno "centralizzata", meno "aziendale" e invece affidata alla community stessa era parte dell'impulso iniziale, quando si è riconosciuta l'esistenza di una community spontanea e la si è ricostituita sotto la nuova bandiera "Gente che Gioca".
Da allora, Janus Design ha certamente fatto un "passo indietro" molto più ampio, mentre gli esponenti di Narrattiva sono rimasti più strettamente invischiati nella gestione quotidiana del forum. Ma credo che questo "delay" sia stato solo una coincidenza, non certo che Narrattiva pensi di avere qualcosa da guadagnare dal "tenere più strettamente le redini" di questa nostra community (credere altrimenti mi sembrerebbe da paranoici).
Credo insomma che, nello spirito del "passo indietro", l'"autogoverno"* per il quale GcG è ormai matura possa benissimo realizzarsi qui e a partire da ora, senza bisogno di mettersi a fare un trasloco di server. Non vedo proprio che vantaggio dovrebbero averne Michele o chiunque altri a mettersi di traverso, no?

(* = sì, lo so che fa un po' ridere, però in fondo è la verità. Forse "gestione GMful" è una parola più adatta a noi?)

Oltretutto, è palese che negli ultimi tempi il "direttivo" di GcG è parecchio oberato. Innovazioni al regolamento sono aleggiate come una promessa per mesi, prima che qualcosa si concretizzasse in risposta alla piccola "crisi" dell'altro giorno. È da almeno 6 mesi che diamo per imminente il passaggio a un nuovo software, e prima di questo per almeno 6 mesi ci siamo promessi nuove Categorie (che non si sono mai concretizzate, perché tanto dovevamo passare presto a un nuovo software).
Queste inefficienze, a mio avviso, dimostrano che non si può gravare sempre su una persona, o su un paio, e che bisogna invece darsi da fare tutti, collettivamente: cooperazione, crowdsourcing, e via dicendo. In cosa andrebbe cambiato, per esempio, il nostro regolamento? Credo che una pubblica discussione sia la maniera più proficua di rispondere a questa domanda, anche se naturalmente a un certo punto qualcuno dovrebbe prendersi l'incarico di coordinare e vagliare le proposte emerse, redigendo un testo finale (che poi non sarà mai "finale", nel senso che le regole di una community sono sempre uno work-in-progress).

Dei singoli punti successivi del Kompagno Vellu, poi, ne condivido alcuni e non altri, ma a questo riguardo dovrò accogliere il suo consiglio di splittare la discussione in altri thread più specifici. Non tutti subito, magari, per non avere troppe discussioni importanti aperte. Solo, molto in generale:

Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]2.   Che i moderatori abbiano strumenti OGGETTIVI per moderare

Non credo che su GcG abbiamo carenza di strumenti a disposizione dei moderatori. Personalmente, credo invece che sia la metodologia della moderazione a richiedere una considerazione attenta, le pratiche insomma che i moderatori seguono. Ma anche questa è una discussione che mi piacerebbe proseguire separatamente in un thread specifico, sperando anche nella massima partecipazione da parte di chi ricopre ora o ha ricoperto in precedenza l'incarico di mod.

Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]I mod dovrebbero avere una sezione solo a loro accessibile dove, oltre che discutere delle politiche comuni da rendere poi pubbliche alla comunità, spostare tali macelli di discussione, rieditarli e poi ripostarli per ripartire, tenendo solamente le parti UTILI alla discussione.

Consideriamo che per creare FAQ permanenti ci sarebbe anche lo strumento dello wiki, editabile da tutti e al momento drasticamente sottosfruttato, che si presterebbe bene a dimostrare sul campo la nostra capacità di autogestione.


Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]Tutti devono parlare con gli altri da pari ed essere trattati da pari. Esprimere criticamente le proprie idee, anche se sono contrarie a quelle del mio amico, è un modo intelligente e adulto di confrontarsi.
Insultarsi a vicenda alzando sempre i toni significa regredire intellettualmente.
Ricordatevi sempre che:
a.   Se si risponde ad una provocazione con un'alzata di toni, si passa anch'essi dalla parte del torto (e per questo di verrà "puniti" tanto quanto il provocatore)
b.   Quando si litiga si è sempre in 2 (a meno di particolari deviazioni mentali)

A-ri-amen, fratello.

Penso che ci aspetti un'estate di fervente attività.

[p][/p]
[p]Raffaele Manzo, utente di partecipante a GenteCheGioca e membro della community[/p]

EDIT 14/12/10 15:48 perché Mario ha un fottìo ragione.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Antonio Caciolli - 2010-12-14 08:05:04
boh a me il punto uno lascia perplesso. non ho mai sentito il dovere di parlar bene dei giochi di chiccessia e non lo ho mai fatto per forza. e quando ne ho palrato male di solito è arrivato Ezio e mi ha cazziato con esempi così belli che mi sono dovuto ricredere. D'altro canto continuo a scrivere spesso che a me AiPS non piace e nessuno mi ha cancellato i post. E' la community che decide quali sono i giochi belli e quali no e se qualcuno scrive pensando che deve far del bene a qualcun altro alzi la mano

inoltre io non mi sono mai sentito a casa dell'editore neanche sul forum della 25edition dove ho sempre detto quello che volevo e quidni tantomeno mi ci sento qua e non mi ricordo esempi in cui mi ci sarei dovuto sentire

i moderatori secondo me dovrebbero essere utenti che se la sentono di farlo. credo sia un lavoro difficile e forse si dovrebbero regolamentare meglio
inoltre credo che il regolamento debba essere rivisto. a me le tecniche ninja non piacciono .... sanno molto dell'articolo 4 di gdritalia (offese generiche) e sono troppo interpretabili a parer mio ... ma forse dovrebbero essere denunciate molto più frequentemente e non all'acqua di rose.
detto questo non capisco come un software più rigido possa essere compatibile con un forum autogestito.... se fossimo capaci di autogestirci non servirebbe un forum rigido (è un po' una provocazione prendetela con questo tono :) )

sul punto due concordo abbastanza

il punto tre: volemose bene... come non essere d'accordo

detto questo secondo me questa discussione è la classica cosa che succede dopo ogni tempesta ... si contano i danni e si pensa al futuro inventando nuovi piani di costruzione per evitare le prossime piene. poi imancabilmente alla prossima alluvione mancano le vie di fuga per i fiumi e le case sono fatte alla cazzo... è già stata fatta e non sono nuove regole a far andar bene le cose, ma solo un grosso impegno ad imparare dagli errori passati e non ripeterli. Le regole ci sono già e il senso del vivere comune non si impone

imho
Antonio ... ho un account ;)

cross post con rafu di cui condivido alcune cose.

PS: io non capisco bene dove Narrattiva non abbia fatto un passo indietro ... però trovo anche difficile capire chi sia narrattiva (perché ogni volta che parlo con qualcuno compaiono nomi diversi e questo mi scombussola)
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Niccolò - 2010-12-14 08:27:11
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite]A meno che qualcuno non mi paghi per farlo, ovviamente.


e in quel caso, quanto tempo, quanti soldi? diamole complete le risposte!
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Ezio - 2010-12-14 10:56:26
In generale il pensiero del Vellu mi trova concorde.
Quello che io auspico, sia messo agli atti, è una maggiore aderenza ai valori che mi hanno fatto innamorare dell'idea di questa community. Quello che io auspico è una mano pesante e intollerante sulla protezione di quei valori e ideali. Nessun favoritismo, nessuno "status" di editore o designer o quant'altro, sanzionato dalle norme o de-facto. Un esempio di quello che intendo potrebbe essere sanzionare con la chiusura del thread qualunque discussione "sul sesso degli angeli". Perché non è ancora stato fatto? In giro ci sono tanti, TROPPI thread in cui si parla di giochi senza AP, o, peggio, senza che questi siano stati provati a sufficienza (no, una demo non è sufficiente per fare affermazioni. Lo è per porsi domande, non per darsi risposte). Perché questi thread esistono? Perché chi reitera questo comportamento non viene sanzionato come chiunque altro abbia violato il regolamento?
In termini "legislativi" non esiste una differenza reale tra il dare del figlio di p******a a qualcuno e parlare di un gioco in astratto: sono entrambi comportamenti lesivi della coesione e della ragione di essere della comunità. Vanno sanzionati entrambi, secondo i metodi e i tempi che la legislazione prevede.

Rendiamoci conto che il Vellu non sta parlando di un volemose bbene. Fidatevi, lo conosco bene e, ad essere sinceri, questo suo post è figlio di riflessioni che aveva già condiviso anche con me: non esiste niente di così lontano dal vvolemose bbene dell'Ing. Veluttini, che è molto, molto più cattivo di me. Il manifesto, i valori fondanti di GcG non sono mai messi in discussione, in alcun punto. QUESTA NON E' UNA RIVOLUZIONE. QUESTA E' REAZIONE, POTENTE E CIECA REAZIONE a una deriva personalistica e "teorica" percepita. E' una serie di opinioni su come aderire maggiormente a quel manifesto e cacciare fuori a calci in culo, come un sol uomo quegli elementi che a questo manifesto e spirito non vogliono aderire.
Diamine! Io mi sogno il ban per direttissima di chiunque non parli di giochi partendo dall'Actual Play! Aumentando la "pena" su reiterazione.
L'unica cosa è che si riconosce l'esistenza di diverse "voci", di diverse idee attuative su questi concetti di base. Non ci sono "schieramenti". C'è il riconoscimento comune di un "ideale" di comunità e il desiderio di discutere, con tutti e concretamente, su come raggiungere questo ideale.

Detto questo sono piuttosto critico su due dei punti sollevati dal Vellu. Per ora faccio qui una breve esposizione delle mie perplessità: se è il caso di espandere splitterò

Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]-   Moderatori eletti dalla comunità ad incarico (se si riconosce che non stia facendo il lavoro per cui è stato eletto, se ne parla e eventualmente si sostituisce) eventualmente temporaneo (1 anno?)


Mi piace molto poco. A parte la mia ben nota schizofrenia nei confronti dell'autorità, mi sembra che Klaus non abbia poi sparato troppo lontano.
Più che altro l'elezione di un controllore sarebbe il modo migliore, credo, per creare dei veri e propri partiti e per dare il via a delle gare di popolarità. Preferisco di gran lunga che i moderatori vengano nominati, ma che sia possibile commentare il loro operato, nei termini di "Quanto supportano gli effettivi intenti della comunità?" e non di quanto siano cattivi e intransigenti i loro toni.

Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]Come si ovvia a ciò? Editing!


Ecco, l'editing mi piace ancora meno. Assomiglia troppo alla censura. Se un thread sta venendo mandato in vacca dagli OT lo si segnala e lo si chiude, eventualmente, o si allontanano i "colpevoli". Se un messaggio contiene una riga utile e venti di OT dovrebbe essere editato dall'utente che l'ha scritto dopo la segnalazione o cancellato del tutto. Personalmente mi incazzerei parecchio se i miei interventi venissero modificati dall'alto.

Ezio Melega, una persona che ha vissuto troppo tempo in dati ambienti per non sapere che le "K" e i facili slogan sono il modo migliore per creare partiti e divisioni immaginarie ;-)
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Luca Veluttini - 2010-12-14 11:31:37
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]Rendiamoci conto che il Vellu non sta parlando di unvolemose bbene. Fidatevi, lo conosco bene e, ad essere sinceri, questo suo post è figlio di riflessioni che aveva già condiviso anche con me: non esiste niente di così lontano dalvvolemose bbenedell'Ing. Veluttini, che è molto, molto più cattivo di me.


Non sto dicendo infatti che se un utente apre una discussione "Quant'è bello Gioco X" tutti devono dire "Sì ci hai ragione, volemosebbene", e se un altro apre una discussione "Quanto fa c****e Gioco X" tutti debbano rispondere "Sì ci hai ragione, volemosebbene" perché non ci devono essere screzi.

Dico che se vogliamo fare la community dobbiamo sempre affrontare criticamente ogni thread. Niente partiti presi, niente paternalismi, niente barricate, niente ninja.

Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]Mi piace molto poco. A parte la mia ben nota schizofrenia nei confronti dell'autorità, mi sembra che Klaus non abbia poi sparato troppo lontano.
Più che altro l'elezione di un controllore sarebbe il modo migliore, credo, per creare dei veri e propri partiti e per dare il via a delle gare di popolarità. Preferisco di gran lunga che i moderatori vengano nominati, ma che sia possibile commentare il loro operato, nei termini di "Quanto supportano gli effettivi intenti della comunità?" e non di quanto siano cattivi e intransigenti i loro toni.


Trovo una contraddizione tra "No elezione" e "Nominati". La democrazia non funziona. Lo sappiamo. Però in qualche modo questi mod devono venire fuori. Sulle modalità si vedrà in seguito.

Non fate analogismi tra politica reale e forum.
Non si devono cercare:
- elezioni, partiti, fazioni, ecc.

Non voglio discutere in questo thread sulle modalità della "venuta fuori" del mod.

Il mod in generale DEVE essere una persona che:
- si automoderi in partenza
- non deve tenere comportamenti che esso stesso dovrebbe sanzionare, altrimenti la sua moderazione ha lo stesso valore del 2 non di briscola

Ergo il mod ha si più "poteri" ma ha anche più "limitazioni".

Cosa serve? Una Cultura della Moderazione che la community vuole vedere mantenuta e rispettata. Palese, oggettiva e pubblicamente chiara, tenuta da utenti che prima di tutti la applichino ai loro interventi.

Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]Ecco, l'editing mi piace ancora meno. Assomiglia troppo alla censura. Se un thread sta venendo mandato in vacca dagli OT lo si segnala e lo si chiude, eventualmente, o si allontanano i "colpevoli". Se un messaggio contiene una riga utile e venti di OT dovrebbe essere editato dall'utente che l'ha scritto dopo la segnalazione o cancellato del tutto. Personalmente mi incazzerei parecchio se i miei interventi venissero modificati dall'alto.


L'avere strumenti OGGETTIVI non implica l'assenza di quelli ad INVITO.
Se vengono scritti insulti, si può sempre invitare l'utente a cancellarli entro X tempo. Se non lo fa allora il mod interviene. Stessa cosa per l'invito a non postare. Se la gente lo fa comunque, chiusura thread/ban temporaneo.
Con questo metodo, non ci sarebbe stata quella prima pagina nel thread su Trollbabe. Khana sarebbe stato bannato prima per il suo comportamento e magari anche Moreno sanzionato per il suo, anche in successivi thread.
Chi sbaglia se ne assuma la responsabilità e ne paghi il prezzo.

NOTA IMPORTANTE: Dopo queste ultime frasi non trasformate il thread in un "khana bannato sì/no" o "Moreno punito sì/no". Non è questo l'obiettivo del thread.

Che cosa si dovrebbe fare?
- Manifesto della Community
- Regolamento della Community
- Cultura di Applicazione della Moderazione

FATTI E SOTTOSCRITTI DALLA COMMUNITY!!! (e tenuti costantemente in aggiornamento perché vengano affinati; le situazioni evolvono, non sono permanenti nel tempo)

Anche gli atteggiamenti "Come al solito ORA si parlerà di proposte, poi non si farà nulla come al solito" sono oltremodo controproducenti.
Non si farà nulla come al solito se ci aspettiamo che intervenga mammina a risolvere la situazione dall'alto senza che siamo noi a tenerci in carreggiata.
Non si farà nulla se nessuno fa veramente nulla se non tenere gli atteggiamenti di cui sopra.

In poche parole: FACCIAMO!
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Carlo Antonioli - 2010-12-14 12:01:37
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]E' una serie di opinioni su come aderire maggiormente a quel manifesto ecacciare fuori a calci in culo, come un sol uomoquegli elementi che a questo manifesto e spirito non vogliono aderire.
Diamine! Io mi sogno il ban per direttissima di chiunque non parli di giochi partendo dall'Actual Play! Aumentando la "pena" su reiterazione.


Cito dal manifesto:

Citazione
Anzitutto permetteteci due parole sul nome: perché “Gente Che Gioca”?

Ci siamo arrivati dopo aver scartato tanti nomi, e, francamente, alla fine ci siamo chiesti come abbiamo fatto a non averci pensato prima. Lo abbiamo subito adorato perché:

    * è italiano (come noi)
    * è scanzonato e poco impegnativo
    * rappresenta quello che siamo: persone che giocano cose divertenti
    * non contiene nessun termine associato a immagini negative
    * è accogliente: nessuno può sentirsi in soggezione davanti a un nome così rilassato!


Leggo i termini scanzonato, poco impegnativo, rilassato, accogliente.

Cacciare a calci in culo, bannare perché non si posta un ap, tra le cose che hai scritto, ma anche caziare per correggere, che ho visto nel post di Mike, mi stonano rispetto al contenuto del manifesto.

Per andare più sul tecnico c'è la sessione sotto il cofano e in certi casi l'ap potrà essere indubbiamente necessario, ma per me dovrebbe esserci il posto anche per discussioni più rilassate sui giochi.

Correggere gli errori altrui non implica caziare o randellare, si può fare con toni gentili o per lo meno neutri. A qualcuno le caziate possono far piacere, ad altri non piacciono ma le tollerano e riescono a guardare al contenuto, altri ancora immagino che possano essere messi in soggezione e astenersi dal postare davanti a certi toni.

La comunità che vorrei io è esattamente quella descritta dal nome "Gente Che Gioca", accogliente e scanzonata. Probabilmente sarebbe meno "pura", meno aderente alla teoria, i post conterrebbero qualche inesattezza in più, forse, ma ritengo che i benefici superino i rischi.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Simone Micucci - 2010-12-14 13:14:41
Citazione
[cite]Autore: Carlo[/cite][p]La comunità che vorrei io è esattamente quella descritta dal nome "Gente Che Gioca", accogliente e scanzonata. Probabilmente sarebbe meno "pura", meno aderente alla teoria, i post conterrebbero qualche inesattezza in più, forse, ma ritengo che i benefici superino i rischi.[/p]]


no.

Gente che Gioca È accogliente, scanzonato e con un saldissimo spirito di community.
È uno dei forum con gli In Joke più frequenti e più divertenti.
È uno dei forum in cui la presenza costante di svariati utenti lascia un incredibile calore, come fosse domestico.
È uno dei forum più attivi dal punto di vista dei contenuti ludici nell'ambiente dei giochi di ruolo.
E i giochi sono una cosa seria. Se si vuole parlare di giochi senza esempi, senza idee, senza pratica, senza Actual Play c'è la sezione chiacchiera, oppure si apre un thread di dubbi e si accettano spiegazioni.

Non c'è bisogno di togliere l'approfondimento tipico di GcG che viene dedicato ai giochi, per rendere il forum più accogliente a chi non vuol parlare di giochi, ma di roba astratta.

E la teoria forgita non c'entra un tubo, non me ne interesso io come non se ne interessano in tanti. C'è il BM-Watch e quelli che han voglia di perder tempo con lui per la teoria, che ha la sua sezione apposita in Sotto Il Cofano. Ma quando si parla di un gioco se ne parla concretamente, con esempi, con esperienza, con pratica o con dubbi (che sono sempre stati accolti a braccia aperte, vedi l'ultimo thread di Clarisse, o quelli di Patmax, di Hoghemaru o le altre decine che potrei linkare) non con teorie astratte e giri di parole, perché tanto siamo una comunità scanzonata, chissenefrega, sono solo giochi, vogliamoci bene.

E su questo sono irremovibile, anche e soprattutto seguendo la regola "Niente Sesso degli Angeli". Che difenderò con il sangue, se necessario.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Antonio Caciolli - 2010-12-14 13:43:44
mi scuso se rompo il divieto dello slow down per chiedere qualche esempio quando si parla dei vari comportamenti riscontrati nel forum perché io me li sto perdendo tutti (o meglio non riesco a vedere in concreto tutto questo prolificare) e non capisco il discorso ... perché sono tardo lo so abbiate pazienza
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Mr. Mario - 2010-12-14 15:17:32
A me piace molto la proposta del Vellu, trovo che ci sia solo un termine che lo frega, ed è quello nella firma, ovvero 'utente'.

Auspicabilmente, e io condivido questo in pieno, la comunità è ormai composta da persone che dovrebbero smettere di considerarsi utenti, ovvero utilizzatori di un prodotto che viene loro fornito a scatola chiusa.

Quando parla di indipendenza, trovo che sia questo l'importante, non la percezione o meno di sudditanza psicologica, ma il fatto che siamo un gruppo di persone contraddistinte dalle nostre iniziative. Michele e Claudia hanno dato il via, ma la nostra bandiera, la INC, è l'esempio tipico di qualcosa che funziona solo perché chi viene non si aspetta solo di usufruire, ma porta qualcosa di suo. E a maggior ragione lo sono le altre bellissime occasioni di incontro che sono fiorite al seguito.

Allora, questo aspetto è quello che dovrebbe essere sottolineato anche qui online. Portiamo il nostro contributo alla stesura di un manifesto più condiviso, di regole più chiare e in linea con quello che riteniamo giusto, e quella brutta sensazione di discrepanza tra ciò che vorremmo che fosse questo ambiente e ciò che è (abbiamo tutti in mente almeno un 'brutto thread' che ci ha dato questa sensazione) io ho fiducia che vada a sparire.

Poi il Vellu va avanti, e propone anche degli strumenti su cui vedo che avete già cominciato a discutere. Ma il punto principale resta questo: chi dovrebbe scrivere le aspirazioni e le regole della community? Chi dovrebbe cambiarle quando ci vanno strette o quando le esigenze cambiano? Chi dovrebbe farle rispettare?

Qualcuno che prepara un prodotto per noi, di cui davvero noi siamo solo utenti, o noi stessi?
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Lavinia - 2010-12-14 15:41:29
Generalmente sottoscrivo quanto detto dal Vellu. Non ho, personalmente, mai avvertito il "problema" del punto 1, ovvero il non poter esprimere la propria opinione su certi giochi perchè pubblicati dalle case editrici che sono presenti sul forum.
Ovvio che se si critica un gioco dal punto di vista della teoria con motivazioni assurde si verrà smontati, ma questo accade per qualsiasi gioco, pubblicato in Italia o meno che sia. D'altro canto le opinioni personali del tipo "Non mi ritrovo coi giochi senza una figura di un unico master definito, quindi giochi come Montsegur o Polaris non mi piacciono" sono legittime ed ho sempre visto al massimo domande poste per cercare di capire perchè non piacciono, e se questo nodo è superabile, ma sempre nell'ottica di "così puoi goderti più giochi che magari per il resto ti ispirano un sacco". Tutto sommato direi un atteggiamente positivo.

Dopo questo preambolo, cos'è che mi sta a cuore e sento necessario ora?
Secondo me si è troppo abituati a considerare una regola come qualcosa che conferisce O un diritto O un dovere., mentre in realtà (almeno qui su GcG) spesso si tratta di diritti-doveri.
Esempio: il parlare di giochi tramite AP. È un mio diritto richiedere un AP se credo ce ne sia bisogno per chiarire la discussione. Ma è anche un mio dovere richiederlo se vedo che si sta imboccando la strada del sesso degli angeli. Magari la discussione è ancora perfettamente comprensibile a tutti i partecipanti, ma non facendolo si rischia di rendere più difficile la comprensione a chi magari vorrà leggere la cosa in un momento successivo, e si rischia la degenerazione.
Non esiste che io faccia spallucce e dica "beh, funziona anche senza". È un mio diritto-dovere richiedere (o portare) AP nel momento in cui la discussione ne necessita, punto.

Un discorso simile vale per tutto il forum. Ad esempio se sto seguendo una discussione senza parteciparvi e vedo che Tizio sta usando tecniche ninja contro Caio, anche e soprattutto se nessuno nella discussione lo richiama mandargli un whisper in cui cortesemente gli faccio notare la cosa è un mio dovere nei confronti del forum.
Magari Tizio non l'ha fatto apposta, magari sì, ma in ogni caso anche se al momento la discussione va avanti senza problemi può benissimo essere che Caio abbia letto, non abbia detto niente ed ingoiato (e magari la prossimo volta che discute con Tizio sarà più facile che alzi i toni con lui) o che Sempronio che passa a leggere la discussione due ore dopo si arrabbi per il post ninjesco scatenando un putiferio.
Così come se si vede un comportamento contrario al regolamento, soprattutto se grave o reiterato, che non viene punito, una segnalazione ai mod così poi valutano loro se punirlo o meno sarebbe auspicabile.
Vedere una cosa problematica (o potenzialmente tale) e non dire nulla è tanto deleterio al forum quanto fare personalmente quella cosa. Se non ci preoccupa di vedere il regolamento come un insieme di diritti-doveri e sforzarsi di creare un rinforzo individuale alle regole in un'ottica non personale ma comunitaria e non negativa (se faccio X vengo punita) ma positiva (se non faccio X, tutti stiamo meglio), non si ha poi il diritto di lamentarsi se le cose vanno a catafascio perchè nessuno ha parlato, detto, fatto qualcosa quando avrebbe potuto. Ok, ci sono i moderatori, ma non sono onnipresenti. Hanno le loro vite, i loro problemi, altre cose a cui pensare e non possono servire da espiatori per tutte le cose che non vanno bene nel forum. I moderatori devono intervenire quando l'utenza non riesce ad autoregolarsi, e meno ciò accade, meglio è per tutti.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2010-12-14 16:17:32
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]Un esempio di quello che intendo potrebbe essere sanzionare con la chiusura del thread qualunque discussione "sul sesso degli angeli". Perché non è ancora stato fatto?


Perché chiudere i thread e basta non serve a nulla. Guarda La Tana Del Goblin, sezione "altri GdR", negli ultimi mesi: finché si sono chiusi i thread come punizione, nessuno capiva dov'erano le violazioni ed i troll tornavano a fare la stessa cosa da capo pochi giorni dopo. Ora, che sono stati dati dei Ban (da 30 giorni) e i Mod han fatto la voce grossa sulla base di "comportatevi bene, sappiate che siete tutti sanzionabili, guardatevi le spalle", la musica PARE cambiata.

Ora, sul "guardatevi le spalle" ho già detto la mia: per me è controproducente, uno deve sapere perché è sanzionato. Se questo porta a 5 pagine di polemiche su chi andava punito quando e per quanto, mi sta bene: i controllori devono essere controllati, e se scrivo in blu sarò giudicato dagli altri, se sono "troppo cattivo" o "troppo tenero". Ma questo è un altro discorso.

Ora, perché, si chiede un Mod della TdG, il sottoforum di GdR Vari è l'unico che va moderato e marcato stretto perché la gente non si scanni? La mia risposta, che non gli ho dato per timore di fare la figura di quello che arriva dal nulla e sputa sentenze (e magari farmi bannare per una provocazione percepita), è questa: perché se si parla di giochi da tavolo è NORMALE fare esempi di situazioni di gioco circostanziate e fare riferimento a regolamenti che disciplinano il gioco come regole e non come suggerimenti.

Cioè ACTUAL PLAY.

Non esiste, che io sappia, altro modo di parlare di gioco se non con esempi concreti di gioco.

SI PUÒ fare il thread che chiede il chiarimento astratto di una regola? Se il caso è sufficientemente specifico, sì. Es.: a che pagina è la regola che dice come si fanno i turni nel gioco Pincopalla?

Ma se un discorso si amplia, o si aderisce a casi concreti o diventa legittimo, nel magico mondo che esiste nelle nostre teste, tutto e il contrario di tutto.

Altro punto:
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]In termini "legislativi" non esiste una differenza reale tra il dare del figlio di p******a a qualcuno e parlare di un gioco in astratto: sono entrambi comportamenti lesivi della coesione e della ragione di essere della comunità. Vanno sanzionati[span style=text-decoration: underline;]entrambi[/span], secondo i metodi e i tempi che la legislazione prevede.


Sì, ma sono atti di diversa gravità, e non esiste regolamento o sistema di norme o leggi che possa esistere "in astratto" senza valutare il contesto: attenuanti, aggravanti... Discrezionalità umana.

Questo concetto è così forte che è alla base di Cani Nella Vigna: ti danno, al tuo PG nella fiction, regole che più astratte non si può e casi che più concreti non si può.

Qundi non aspettiamoci che una formulazione formulaica (!) di un regolamento risolva il problema: lo aggraverà, scatenando gare di power-playerismo e rule-lawyerismo a chi riesce a svicolare dalle condizioni oggettive per cui si incappa in sanzioni a favore di post borderline e quindi irritanti, con le mezze frasi, i sorrisetti, le frecciatine. Dio ce ne scampi.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-12-14 16:28:39
Mi son dimenticato di dire una cosa:

Serve davvero cambiare server? A parte la difficoltà tecnica di raccattare 1 o 2 euro dagli utenti, ma poi chi lo gestirebbe? E non tiratemi fuori la questione "sono tutti informatici qui" che non è vero.

E scusate se dico 'utenti', ma a livello puramente softwaristico la definizione è quella.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Mauro - 2010-12-14 16:40:29
Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]I mod dovrebbero avere una sezione solo a loro accessibile dove, oltre che discutere delle politiche comuni da rendere poi pubbliche alla comunità, spostare tali macelli di discussione, rieditarli e poi ripostarli per ripartire, tenendo solamente le parti UTILI alla discussione. Non c'è un solo moderatore, né voglio che ce ne sia uno solo

Qui dipende da cosa hai in mente. Se ti riferisci a tutti i fuori tema: non mi trova particolarmente d'accordo: lasciando da parte un attimo gli insulti, ché meritirebbero una discussione a sé, ci sono parti che a volte sono in zone d'ombra, parti che magari, se rimosse, alterano il senso del messaggio. Chiedere ai moderatori di giudicare anche quello in tutti i messaggi mi pare eccessivo.
Inoltre, controllare tutti i messaggi, modificare quelli che ne hanno bisogno e poi rimandarli sarebbe un carico di lavoro enorme.

Sul rendere pubbliche le politiche, c'è una cosa che mi chiedevo: il provvedimento contro khana - farlo, durata, motivazioni, ecc. - è stato deciso da tutti i moderatori, o unilateralmente (nota: termine neutro) da Korin?
Chiedo perché le tempistiche mi fanno pensare che sia stato unilaterale, mentre personalmente credo che simili decisioni andrebbero in genere prese coralmente, soprattutto quando c'è di mezzo un moderatore.
Nota: non sto discutendo se il provvedimento è o non è giusto, mi sto solo informando sulle modalità decisionali.

Per gli AP, mi sposto qui (http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=3720).
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Niccolò - 2010-12-14 17:28:54
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]la musica PARE cambiata.


è cambiata perchè hanno bannato Cyrano, IMO, solo da quando l'hanno bannato, e non c'è ulla chi mi faccia credere che invece sia la paura del ban a non trasformare in troll utenti che non lo erano comunque...
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Simone Micucci - 2010-12-14 18:27:48
fatemi il favore di non contiunare a parlare della Tana. Rischiate di cadere nell'OT. <- fate finta ci sia il colore dei moderatori, che dall'internet point non ho accesso alla tavolozza dei colori e non mi ricordo il codice. (è un messaggio da moderatore, per questo posto nonostanto lo SLOW DOWN).

EDIT di Mattia: ti ho sistemato il colore.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Dr. Zero - 2010-12-14 19:00:39
Citazione
1. Che la comunità sia gestita dalla comunità

ma lo è già. Non siamo tutti della comunità? Mi pare quasi veramente che i giochi che escono sono scelti dalla comunità, perchè qualcuno li ha rovati e magari ne ha iniziato a parlare sul forum e poi vengono fuori in italiano. Mi pare una questione di lana caprina.
Moderatori Eletti? No, la cosa peggiore che esista al mondo:propongo moderatori a rotazione. Io farei così: si può dare la propria disponibilità a fare il moderatore. Ne servono 5? Ottimo si ruotano ogni sei mesi. Quando poi uno ha finito il suo periodo da mod, può essere discusso il suo operato e magari evita di farsi un altro ciclo. Ecco questo mi pare più da comunità: mi propongo per fare un servizio, non faccio la campagna elettorale per farlo.
Citazione
2. Che i moderatori abbiano strumenti OGGETTIVI per moderare

si ok
Citazione
3. Che tutti siano prima di tutto UTENTI

si, ma che siano utenti volenterosi. Non mi piace come fai il mod? Mi propongo io per il prossimo turno!
Non mi piace questo e quello? mi propongo io per migliorarlo


Questione actual play: a parte che mi servirebero actual link di dove è successo casino con la mancanza di actual play su questo forum(non perchè dico che non ce ne siano state, ma chè mi sono sfuggite ghgh), sempre seguendo il principio sopra, se una cosa ti infastidisce, ti fa pensare che andrà tutto in vacca, ebbene non si risponda. L'utente , che so rihosei ( mi "invento"un nome i_i) non fornisce actual play si ignori l'utente. Se l'utente rihosei invece insulta e trolleggia intervengano i mod.

i miei due centesimini
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Niccolò - 2010-12-15 00:51:30
bella 'idea dei moderatori "a rotazione"

e IMO sarebbero da individuare anche ruoli diversi, ad esempio editor che si preoccupano di splittare, chiudere e riordinare i thread su richiesta ma che non fanno moderazione.

un solo appunto su quello che ho detto sulla tana. nonl'ho detto per tirare in ballo la tana, ma per dare una diversa interpretazione dei motivi per cui si è calmata. non per paura dei mod (altrimenti sisarebbero calmati dopo il mio ban), ma per la mancanza dei membri più provocatori.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Marco Costantini - 2010-12-15 13:36:03
Seguo con molto interesse la discussione perchè trovo in generale molto significato ed interessante l'impegno di quanti vogliano cambiare/migliorare le cose.
Ho voluto ragionare un po' sulla questione, ma quello che dirò non credo sarà molto diverso da pareri già espressi.
Alla fine -anzi, all'inizio- ho voluto usare questo procedimento: stiamo parlando di come sia costituita questa comunità...perchè allora non andare a guardare la sua "Costituzione", cioè il Manifesto ed il Regolamento?
Se devo immaginare GcG come un'associazione, non posso non pensare che questi due documenti non ne siano in qualche modo lo statuto.
Benissimo allora, vediamo se quello che c'è scritto è da cambiare e/o migliorare.

Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]1.   Che la comunità sia gestita dalla comunità

E' interessante notare come, come prima indicazione importante, ci sia la dichiarazione delle case editrici di farsi da parte per lasciare le cose in mano alla comunità che si è creata.
In questo sposo il ragionamento di Luca (tranne la parte sul sentirsi "in dovere" nei confronti di Narrattiva e Janus). Certo, bisogna anche analizzare e contestualizzare. L'idea è nata dalle menti di Michele e Claudia e gli sforzi economici e di impegno per arrivare fin dove siamo arrivati sono stati i loro e questo non è assolutamente marginale. In un certo senso -non triviale- GcG è di Shadow e quindi ogni decisione ultima spetta ovviamente a Michele. Quindi ad oggi il passo indietro si può auspicare, ma non pretendere. E non avrei alcun problema a capire Michele se si sentisse attaccato a questa creatura tanto da ritenere la situazione attuale già sufficiente.
Ed in effetti, ad oggi, non credo si possa dire nulla di negativo su questo fatto e credo si possa essere assolutamente d'accordo sul fatto che questa "proprietà" non sia mai stata fatta pesare o usata.
E allora perchè sposo l'idea di Luca rispetto questo punto? Per un motivo più ideale che pratico e che per me ha assolutamente la priorità. Io credo che un certo indirizzo ideale debba permeare l'intera comunità e questo indirizzo è fatto da "Indipendenza" e "Condivisione". Sulla base di questi due principi (del primo in particolare) credo che il prendere nettamente le distanze dalle case editrici sia assolutamente d'obbligo (tanto che, a mio avviso, in un futuro possibile forum dovrebbero sparire anche le sezioni dedicate alle case editrici, o almeno essere sezioni esclusivamente indirizzate alla pubblicità delle case stesse).
Mi piace moltissimo l'idea del server pagato dalla comunità, perchè include anche il principio di Condivisione di cui parlavo prima.

Non concordo sull'idea di Moderatori eletti: il meccanismo del "votare" i controllori, come hanno già detto in molti, è il primo passo per creare problemi.

Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]2.   Che i moderatori abbiano strumenti OGGETTIVI per moderare

Anche in questo caso sposo più questa definizione che le modalità in cui Luca l'ha declinata.
L'editing di messaggi da parte dei mod non mi piace proprio.
Quello che a mio avviso andrebbe fatto è quello che ho sentito dire più volte da Moreno: un regolamento più puntuale, ma soprattutto più applicato.
Rispetto a questo la mia idea è che venga potenziato al massimo il potere di moderazione di chi apre le Discussioni. Il bello è che già nello stato attuale il thread opener ha molto potere, ma spesso la cosa passa in sordina o viene poco considerata.
In questo modo credo si smaltirebbe molto il lavoro dei mod e si lascerebbe ai singoli il diritto-dovere di controllare l proprie discussioni. Vuoi una Discussione pulita e puntuale? Bene, allora ti impegni nel moderarla.
Riguardando il regolamento mi sono reso conto di una cosa: a mio avviso è stato fatto per una comunità di cui in fondo si conoscevano già gli utenti ed il loro buon carattere e
maturità. Il regolamento è quindi più una serie di raccomandazioni che di regole.
Io invece gradirei maggior rigidità in questo perchè, appunto, la comunità non solo è cresciuta numericamente, ma anche "intellettualmente" e, ad esempio, il Luca che qualche tempo fa trovava ideale la situazione di GcG oggi non è più della stessa opinione.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Moreno Roncucci - 2010-12-15 17:09:14
Mi concentro su un punto specifico della discussione, che mi rende perplesso. La distinzione che si sta facendo fra "editore" e "giocatore".

Mi sa tanto da... non so, "Lorraine Williams", padrona della TSR 1984-1999, che si vantava di non aver mai giocato ad un gdr in vita sua.  Roba del secolo scorso. O con l'idea che un editore di gdr sia un tizio pieno di soldi che crea un "industria", magari con tipografia di proprietà e 30 dipendenti, e un sacco di soldi di capitale.

Cito dall'articolo di Ron Edwards del 1999 che è la reale fondazione morale e ideologica di The Forge, "The Nuked AppleCart":

Don't like the New Myth? As an RPG author, adopt it or stick with the old one; it's your option. But I maintain that we have to reach the market ourselves, and that market is a small, highly specialized one. Getting rich doing this is probably just not going to happen. I also maintain that this apple-cart is not a dream or a Myth -- it already exists! The games are being written, they are being purchased, and they are being played. Paul Mason of Imazine is spot-on correct: RPGs are undergoing a punk rock-and-roll Renaissance, impudently ignoring the approval of the money-men, their agents, and their pinkie rings.

As a final note: I am a customer as well as a designer of RPGs, in fact, far more so the former than the latter. As customers, too, each of us faces a personal decision: are you a practitioner of an artistic activity or a consumer of a advertising-driven product? I urge you to consider your role in roleplaying economics, and to consider whether a shelf of supplements and so-called source material really suits your needs, as opposed to a few slim roleplaying books with high-octane premises and system ideas.


Cosa credete che voglia dire "indie"?  ;-)

E come attuazione pratica di questo...

The Forge:  Moderatori: Ron Edwards (editore), Clinton Nixon (Editore), Vincent Baker (Editore), Luke Crane (Editore), più i moderatori dei sotto-forum delle case editrici (tutti editori)
Story-games: Moderatori:  Andy Kitkowski (editore), Jason Morningstar (Editore)
KnifeFight: Moredatori Vincent Baker (editore) e Meguey Baker (editore)

Comincio a sentirmi IO fuori posto, visto che non ho pubblicato niente...  ;-)

Rafu ha postato il link ad un thread di Renato che all'epoca, anche per motivi off-topic qui, non avevo accolto molto bene. Non posto quindi la mia prima risposta (che riguardava altro), ma quella successiva (http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=2998&page=1#Comment_87575) in cui affrontavo l'idea che ci fossero gli "editori" e i "semplici giocatori":

Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Credo che la distinzione "giocatori-editori" nei gdr ormai sia vecchia, una cosa del passato, come la divisione (appunto) "giocatori-GM". Ancora legata all'idea di un pubblico supino, che attende la pappina della "grande casa editrice" e di solito ne viene deluso. In quest'ottica la libera critica e il fatto di avere, per esempio, Gygax o Steve Jakson come moderatori entrano in contrasto (ma anche avere l'editore italiano degli stessi giochi sarebbe lo stesso)[/p][p]E' il segno comunque di un tipo di rapporto con il pubblico che ritengo completamente disfunzionale. A partire dalla "grande casa editrice" che fa uscire valanghe di supplementi, tutti ovviamente "bellissimi" per certi recensori, fino ad arrivare a cose che il "passo indietro" proposto da Renato non toccherebbe: l'ostilità a qualunque recensione critica perchè potrebbe fare arrabbiare gli sponsor. Finti "fan" che postano post entusiastici al momento dell'uscita di un volume e poi spariscono. Addetti ai rapporti con la stampa che postano le loro press-release come semplici utenti, segnalandole come "guardate che novità" senza firmarle e senza dire che le hanno scritte loro...[/p][p]Semplicemente, se siamo in quell'ottica, come moderatori dovrebbero esserci sempre e solo "semplici utenti" senza alcun rapporto di alcun tipo, nemmeno di conoscenza, con gli editori.[/p][p]Utopia? No. Favola e panzana. Non succede mai, e anche se succedesse, sarebbe uno schifo, non una cosa auspicabile.[/p][p]Perché? Perchè Meme scrive gdr e magari un giorno li pubblica, fosse solo gratis su pdf. Idem Domon, Hasimir, Korin e Rafu.[/p][p]Va bene l'abitudine alle vecchie logiche, ma...  vi siete già scordati come finisce "the nuked apple cart", la base "etica" ti The Forge e anche di questa comunità?[/p][p]"Come nota finale: io sono un consumatore tanto quanto un designer di GdR, di fatto sono più il primo che il secondo. Anche come consumatori ciascuno di noi affronta una decisione personale: sei il praticante di un’attività artistica o il consumatore di un prodotto spinto dalla sulla pubblicità?- Ron Edwards[/p][p]Il paradigma "editori - utenti" è morto e sepolto. Il nuovo pararadigma è "giochi fatti da appassionati per altri appassionati"[/p][p]Su The Forge, i moderatori globali sono Ron Edwards (Editore), Vincent Baker (editore), e per alcuni sottogruppi Luke Crane (editore). Più i sottogruppi dedicati alle case editrici, ciascuno gestito direttamente dall'editore.[/p][p]Su Story-games, i moderatori sono Andy (editore) e Jason Morningstar (editore)[/p][p]Su Knife-Fight, attualmente è Meguey Baker (editore), prima era con Vincent (editore)[/p][p]Non solo: TUTTI i maggiori postatori, su story-games o the forge, sono editori, autori o comunque hanno scritto qualcosa da qualche parte...[/p][p]Dò ragione solo su una cosa: che se qualcuno si sente più "editore" che appassionato, sì, allora in quel caso è meglio che non faccia il moderatore...[/p]
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2010-12-15 17:56:06
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Cito dall'articolo di Ron Edwards del 1999 che è la reale fondazione morale e ideologica di The Forge, "The Nuked AppleCart":[/p][p][/p]


Disponibile in italiano qui, a cura di me + Ætius:
http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=2675
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Niccolò - 2010-12-16 00:17:48
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Comincio a sentirmi IO fuori posto, visto che non ho pubblicato niente...  ;-)


nota.... interessante. per chi ti vuole "giù dal piedistallo" è un ottimo spunto per dirti "allora, pubblica qualcosa o torna tra la gente comune!" :P
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Rafu - 2010-12-16 04:37:43
In apertura di post, scusate, mi asciugo una lacrimuccia. ç_c
Sì, perché dai, come faccio a non commuovermi, oggi, nel momento in cui mi tirate fuori The Nuked Apple Cart? Cioè, vi rendete conto...? Tutto ha avuto inizio 11 anni fa con quell'articolo, e all'epoca nessuno di noi ne sapeva niente... ma se non ci fosse stato quell'articolo noi non saremmo qui, oggi, dall'altra parte dell'oceano, una community di giocatori di giochi che senza quell'articolo non sarebbero potuti esistere. Lo rileggete, e pensate a come in 11 anni è cambiato tutto... è nato un intero mondo che non esisteva... E pensate a Ron quando ha scritto, un mese e mezzo fa, che la battaglia è vinta (http://www.indie-rpgs.com/forge/index.php?topic=30635.msg281569#msg281569)! Dico, è quella battaglia, iniziata con quell'articolo: una battaglia di undici anni, cazzo! Vinta. Noi siamo qui come testimonianza di chi l'ha vinta. Voi non vi sentite parte di qualcosa di epico? Io non mi ero ancora fermato a realizzare quant'è lontano, il '99.
Lacrimuccia, appunto. Commozione. Ci voleva giusto che mi tiraste fuori di nuovo The Nuked Apple Cart per farmi rimettere tutto in prospettiva. Fanmail a Moreno, dai (e anche a Korin che ha rispolverato la traduzione, e già che ci sono anche a Ezio che l'ha co-tradotto).


Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]The Forge:  Moderatori: Ron Edwards (editore), Clinton Nixon (Editore), Vincent Baker (Editore), Luke Crane (Editore), più i moderatori dei sotto-forum delle case editrici (tutti editori)
Story-games: Moderatori:  Andy Kitkowski (editore), Jason Morningstar (Editore)
KnifeFight: Moredatori Vincent Baker (editore) e Meguey Baker (editore)


Uhm...

The Forge:  Moderatori: Ron Edwards (editore dei propri giochi), Clinton Nixon (era editore dei propri giochi, poi si è ritirato lasciandoli in dono all'umanità), Vincent Baker (editore dei propri giochi), Luke Crane (editore dei propri giochi, l'unico in questa lista che lo faccia come primo lavoro), più i moderatori dei sotto-forum delle proprie case editrici indipendenti  (tutti editori dei propri giochi)
Story-games: Moderatori:  Andy Kitkowski (traduttore ed editore di un gioco, forse fra un po' saranno due), Jason Morningstar (editore dei propri giochi)
KnifeFight [ma esiste ancora?]: Moderatori Vincent Baker (vedi sopra) e Meguey Baker (sua moglie, i propri giochi li pubblica da sé sotto un marchio diverso da quello del marito)

Mi viene un sospetto: non è che la situazione dei nostri amici americani è un pochettino diversa da quella che abbiamo qui da noi? XD


Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Cosa credete che voglia dire "indie"?  ;-)

Eh, di questi tempi non lo sa più nessuno con certezza. Il termine è stato parecchio dibattuto, contestato, smantellato, se n'è appropriato chiunque. Un po' come nella musica.
Ma in origine, quando Ron aprì The Forge all'url www.indie-rpgs.com, per lui essere "indipendenti" significava che "l'autore" di un gioco (il game designer) si pubblicasse da sé, mantenendo la totalità del controllo creativo, invece di cadere nella "trappola" di un sistema editoriale e di distribuzione interessato solo a perpetuare se stesso. Mi ricordo abbastanza bene?

Ma in tutto questo mi sembra quasi di aprire un OT... Qui, invece, stavamo parlando di Gente che Gioca, che è una comunità di giocatori, in Italia, nel 2010. Non negli USA, non nel 1999, e non con quella battaglia davanti: con quella battaglia alle spalle, e davanti chi lo sa quali altre?

A questo proposito:

Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Rafu ha postato il link ad un thread di Renato che all'epoca, anche per motivi off-topic qui, non avevo accolto molto bene. Non posto quindi la mia prima risposta (che riguardava altro), maquella successiva (http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=2998&page=1#Comment_87575)in cui affrontavo l'idea che ci fossero gli "editori" e i "semplici giocatori":

Noterai che in quel vecchio thread scrivevo:
Citazione
[cite]Autore: Rafu[/cite]Che si sappia, Moreno, che sono massimamente d'accordo con te.


Ero d'accordo con te, e lo sono ancora, sul fatto che una struttura "a livelli", con uno status speciale accordato agli editori non deve esistere. È un retaggio, una cosa del passato che, dove resiste, deve cadere. E già che ci siamo, sbarazziamoci anche di qualsiasi "status speciale" per i designer (se i designer non fossero afflitti da uno "status speciale", chissà, forse Clinton Nixon scriverebbe ancora giochi... il che basta a farmi dire che questi "status speciali" della malora hanno fatto già abbastanza danno).
Il movimento iniziato un decennio fa negli USA con The Nuked Apple Cart e con Sorcerer e con tutto ciò che è venuto dopo è un movimento scaturito dai game designer: designer che mostrarono il dito alle case editrici (grandi o piccole che fossero) e alla tirannide dei distributori imparando, piuttosto, a pubblicarsi da sé (e quindi diventando a loro volta, tecnicamente, "editori") e generalmente anche a promuoversi e distribuirsi da sé, o collaborando fra pari (anche se non è mai invalso l'uso di parlare di loro come "distributori", duh); tutto per non piegarsi davanti allo status speciale dei vari "Lorraine Williams wannabe" che i gdr li commerciavano e basta. E partì dai designer anche l'esigenza di comunicare direttamente coi giocatori dei loro giochi, dicendo loro "siamo giocatori come voi", iniziando a demolire lo "status speciale" riservato ai designer. Questo è quel che è accaduto soprattutto negli USA nel corso dell'ultimo decennio.

Ma ora, nel 2010, ci siamo noi, qui, in Italia. Una comunità di giocatori, non di designer (alcuni di noi sono anche designer, incidentalmente... in percentuale ben pochi), che stanno parlando fra le altre cose di come non vogliono accordare né agli editori, né ai designer alcun privilegio speciale fra i propri ranghi: vogliamo essere tutti parimenti giocatori. Le modalità con cui ottenere questo, le esatte metodologie da adottare, saranno sicuramente molto diverse per noi comunità di giocatori italiani nel 2010, rispetto a quello che fecero Ron e altri designer americani a partire dal 1999... Lo spirito, invece, spero sia più o meno lo stesso.


Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Comincio a sentirmi IO fuori posto, visto che non ho pubblicato niente...  ;-)

Ah, di questo non ti preoccupare! Qui su GenteCheGioca la stragrande maggioranza dei membri della community non hanno mai pubblicato niente.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: TartaRosso - 2010-12-16 08:09:22
Spero che nel week end avrò tempo di rispondere per bene al post del Vellu (sia lodato lo Slow Down!) ma volevo fare ora un post solo per dire che sono d'accordo COMPLETAMENTE con quello che ha scritto Rafu.

E ricordatevi che è difficilissimo che io sia d'accordo completamente con qualcuno :) .
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Mr. Mario - 2010-12-16 12:57:33
Spendo un'altra parola sui 'moderatori eletti'. Capisco che ci sono esperienze che ci segnino nella vita, e che la sensazione di essere 'fatti fessi' da chi abbiamo votato con fiducia sia una di quelle. Questo non significa che automaticamente l'atto di nominare un rappresentante ci renda dei fessi. Si è parlato di 'gare di popolarità'. Ora, per come la vedo io, l'unica maniera in cui ciò potrebbe essere un problema, sarebbe la nostra scelta di abdicare dal nostro cervello e scegliere chi è popolare rispetto a chi crediamo potrebbe fare un buon lavoro. Alla scorsa INC ci è stato chiesto di dare una valutazione sull'operato dei moderatori di allora, e in quel frangente non ho sentito l'obiezione 'ma è una gara di popolarità'. Dal mio punto di vista no, è semplicemente una valutazione del nostro sentire.

Faccio un paio di riferimenti più concreti per spiegarmi meglio.
Prendiamo a titolo puramente esemplare (so che non si offenderà per questo) Ezio. Un membro 'in vista' della comunità, molti di voi lo conoscono sicuramente. E' una persona che apprezzo? Sicuramente moltissimo. Mi sta simpatico? Moltissimo. Lo proporrei come moderatore? Assolutamente no, perché so come è fatto e quante difficoltà gli causerebbe la cosa.
Se ritenete posso fare anche un esempio di una persona che invece voterei, ma non vorrei fuorviare il discorso.

Qual è il punto? Il punto è che nel momento in cui si è tra persone oneste, che non hanno per altro niente da guadagnarci (un moderatore non è un parlamentare, è una figura con molti oneri e nessun privilegio) nominare un rappresentante è solo la semplificazione di un lavoro, perché prendere una decisione su come scrivere una regola in 5 è più facile che prenderla in 200. Nomino una persona che mi aspetto abbia un punto di vista simile al mio (e anche qui, rispetto a tutta la gamma della vita reale, sulla gestione di un forum anche i punti di vista più distanti non sono *così* distanti) per agire come sotanzialmente farei io, e se non lo fa glielo posso fare gentilmente notare, ed eventualmente, se ritengo che non abbia svolto il compito a dovere, non confermargli l'incarico. Di nuovo, senza che questo sia un giudizio sulla persona, ma solo su come ha svolto quel singolo, faticoso e piuttosto antipatico compito.

Perché ritengo che non sia un punto da sottovalutare, e perché la proposta del Vellu mi piace in questo senso? Proprio per un discorso di eliminare la passività. L'introduzione dello Slow Down per esempio è una ottima idea, la apprezzo moltissimo. Ma è un'idea che 'cade dall'alto'. Non perché la comunità non la condivida, ma perché non è 'validata' dall'essere espressione della comunità. Per intenderci, io ho un giudizio molto positivo sulla maggior parte dell'operato dell'attuale staff di moderazione. Ma al momento, lo staff di moderazione lavora da una stanza buia in cui la comunità non entra. In quella stanza si entra su invito. Il che non è un male di per sé, ma la mia sensazione è che non sia il sistema migliore.

Chiudo sul discorso moderatori/autori ed editori. Nel momento in cui un moderatore è eletto, ogni discorso di conflitto di interessi per me cade. Pubblichi dei giochi? Sì. Se vieni eletto, è perché la comunità crede che questo non sia un problema quando intervieni per moderare le discussioni sui tuoi giochi e quelli di altri. Punto. Buon lavoro. Ci sono moderatori attuali legati ad una casa editrice che ri-voterei senza alcun problema (e altri che lo sono stati in passato di cui sento la mancanza). Se non è un problema per la comunità, per chi dovrebbe esserlo?
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Matteo Stendardi Turini - 2010-12-16 16:53:37
Condivido ogni singola parola dell'intervento di Mario. Mi auguro che un sistema simile sia realmente applicabile, in una qualche forma (anche solo per rendersi conto che fosse sbagliato e tornare al precedente, tutto può essere).
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Ezio - 2010-12-17 08:36:26
Citazione
[cite]Autore: Mr. Mario[/cite]Perché ritengo che non sia un punto da sottovalutare, e perché la proposta del Vellu mi piace in questo senso? Proprio per un discorso di eliminare la passività. L'introduzione dello Slow Down per esempio è una ottima idea, la apprezzo moltissimo. Ma è un'idea che 'cade dall'alto'. Non perché la comunità non la condivida, ma perché non è 'validata' dall'essere espressione della comunità. Per intenderci, io ho un giudizio molto positivo sulla maggior parte dell'operato dell'attuale staff di moderazione. Ma al momento, lo staff di moderazione lavora da una stanza buia in cui la comunità non entra. In quella stanza si entra su invito. Il che non è un male di per sé, ma la mia sensazione è che non sia il sistema migliore.


THIS! SI!

Con la sua solita calma e morbidezza Mario ha messo il dito su una questione cui io, esagitato e passionale, giro intorno da giorni.

Io, personalmente, estendo il mio supporto più incondizionato e fiducioso all'attuale amministrazione del forum. Io mi fido, e parecchio, di loro. Anche se persino io vedo qualche scivolone, apprezzo il lavoro dello staff di moderazione.

Vedete, io sono convinto che "in alto" ascoltino, e ascoltino attentamente, che abbiamo il polso della comunità perfettamente monitorato e siano più che disponibili ad ascoltare suggerimenti ed idee, e che le implementino quando davvero possibile. L'unica cosa che io, Ezio, personalmente, sento un po' mancare è la trasparenza. In questa particolare fase della vita sociale di Gentechegioca credo che le "porte" debbano essere aperte, che la trasparenza sia la politica migliore, anche per far vedere QUANTO lavoro di ascolto c'è dietro.
Che male ci sarebbe ad informare la comunità di riunioni e decisioni? A sottoporre il nuovo regolamento alla lettura e al commento un po' prima della sua entrata in vigore? A discutere tra mod su thread visibili e chiusi piuttosto che su una mailing list?
Non siamo tra amici? Io, personalmente, so che difficilmente casserei a priori una qualunque idea o decisione, penso, però, di poter offrire una critica costruttiva, e soffro nel non poterlo fare o nel non sapere quanto questo sia servito.

Citazione
[cite]Autore: Mr. Mario[/cite]Faccio un paio di riferimenti più concreti per spiegarmi meglio.
Prendiamo a titolo puramente esemplare (so che non si offenderà per questo) Ezio. Un membro 'in vista' della comunità, molti di voi lo conoscono sicuramente. E' una persona che apprezzo? Sicuramente moltissimo. Mi sta simpatico? Moltissimo. Lo proporrei come moderatore? Assolutamente no, perché so come è fatto e quante difficoltà gli causerebbe la cosa.


Ecco, un punto fermo del discorso, che in molti hanno toccato, è che tutti credono che Ezio sarebbe un pessimo mod.
Ezio compreso. XD
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: TartaRosso - 2010-12-18 16:58:43
Allora cercherò di impostare il mio ragionamento in base ai punti del Vellu ma prima, come sempre, sono d'uopo due premesse (lunghe).

La prima.
Per capire cosa fare di GcG, che strumenti adottare, quale deve essere il manifesto di questa comunità e quale il suo regolamento dobbiamo (e poi discuterò, nel punto 1,  cosa significa questo plurale) avere chiaro cosa vogliamo che sia GcG.
Era questo uno dei motivi per cui mi trovavo completamente d'accordo con il post del Rafu (oltre a trovarmi d'accordo con il resto delle posizioni lì espresse). Perchè in quel post, il Rafu metteva l'accento sul problema di cosa vuole essere GcG.
E' un qualcosa su cui avevo riflettuto, da solo, anche in passato ma solo in maniera saltuaria.

Prima ancora però di cosa vuole essere voglio dire cosa, SECONDO ME, non può essere e di cosa, SEMPRE SECONDO ME, non deve essere.

GcG non può essere una "The Forge" italiana. Perchè intanto ci manca Ron Edwards :) e poi perchè qui su GcG non vengono solo game designer. GcG è anche un luogo di piacevoli chiacchiere, per me come per molti altri, su un certo tipo di giochi e anche su argomenti di tipo generale. Ha un taglio particolarmente tecnico rispetto ad altri forum/portali; un taglio tecnico fortemente influenzato da "The Forge" e dalle sue idee come è ovvio che sia visto il modo in cui è nata GcG. E questo, secondo me, in se non è un male. E' bene che esistano luoghi che si rivolgono a diversi tipi di utenza sul web, luoghi con finalità diverse. E' in fondo, mi sembra, la base per la possibilità dell'esistenza della pluralità delle opinioni e della loro espressione. In questo caso sto parlando di web e del nostro settore in particolare. Non voglio assolutamente estendere la precedente frase a massima assoluta. D'altronde finchè, chi non è addentro ai termini di teoria, viene accolto comunque in maniera educata e gentile non si crea nessun problema. In fondo se una persona vuole discutere del tipo di giochi che ci piacciono senza però conoscere la teoria non c'è nulla di male, finchè non pretende di dire castronerie sulla teoria e al limite, opinione mia personale, in molti casi non c'è nulla di male anche quando pretende di dire quelle che ad alcuni possono sembrare castronerie. E' comunque una forma di libertà importante. Di nuovo senza voler rendere assolute le mi affermazioni dico che nel nostro caso la libertà non è dire che due più due fa quattro ma citando e parafrasando "la libertà è partecipazione". In questo caso nel senso che è possibilità di dire la propria, quindi partecipare.
A controbilanciare questo, credo fermamente, ci debba essere il più possibile persone che hanno conoscenze dei giochi e delle teorie di cui si tratta su Gcg e che possano argomentare perchè secondo loro chi ha detto qualcosa, senza sapere probabilmente di cosa sta parlando, sta sbagliando. E non credo che manchiamo di persone del genere su GcG.

D'altronde GcG non può, ma per me neanche deve, essere uno "StoryGames" italiano. Perchè evidentemente è importante, con i nostri numeri piccoli che esista un presidio di "precisione" che col suo fare informazione impedisca che si discuta di certi argomenti senza prima conoscere la loro origine e la loro formulazione originale. Poi da queste formulazioni, impostazioni orgiginali ci si può spostare ma sarebbe sempre bene, prima, conoscerle effettivamente. Raramente capita che non conoscendo una teoria se ne possa elaborare una migliore. A volte capita ed è capitato un pò in tutti i campi del sapere. Epperò più le informazioni sono diffuse in maniera conforme alle intenzioni inziali meglio è. Nel 99% dei casi sarà più facile creare qualcosa di "migliore", di nuovo e di diverso conoscendole.

Sono un frequenattore abituale di GcG anche se non assiduissimo nel postare quindi, ritengo di avere il diritto di dire anche la mia a questo punto su cosa deve essere GcG.

- Credo che GcG possa tranquillamente essere un luogo dove si ritrovano persone con una conoscenza di certi giochi e di certe teorie che parte dal non banale arrivando fino all'approfondito. Dico questo non solo in base ai miei desideri ma anche in base a chi si ritrova intorno a GcG. Perchè, in fondo, limitatamente a certi aspetti, è inutile dire che li si vorrebbe realizzati se non c'è chi li realizza. Bè questo direi che GcG lo è già.

- Credo che GcG debba essere un luogo d'incontro per coloro che vogliono incontrarsi, fisicamente alle varie convention e giocare. GcG in fondo sta per GenteCheGioca e almeno inzialmente è nata per questo.

- Credo che GcG debba essere un luogo accogliente per chi non conoscendo una virgola di teoria, continuando a giocare a giochi di ruolo tradizionali/parpuzio (a seconda di come volete chiamarli, a seconda di qual'è la vostra posizione verso quel genere di giochi) venga sul forum per conoscere e per informarsi esclusivamente sui giochi che giochiamo noi. E' qualcosa che ho accennato anche prima nel discorso The Forge/StoryGames. Mi piacerebbe che venissero accolti calorosamente senza cadere nella tentazione di discuterci di teoria o di essere scortesi (anche solo inconsciamente).Se notate qui ho parlato di mi piacerebbe e non di dovere. Perchè ritengo questo aspetto un qualcosa di auspicabile dal MIO PUNTO DI VISTA.
Vedo questo genere di utenza come un tipo di utenza più saltuaria per GcG (anzi vorrei che lo fosse). E attenzione accogliere queste persone in modo gentile e morbido non è assolutamente in contrasto con il voler essere rigorosi dal punto di vista teorico e dal punto di vista delle discussioni più specifiche sui giochi.
Siceramente non lo vedo neanche come un atteggiamento ipocrita. Non è che le altre discussioni, più teoriche, sarebbero nascoste o cose del genere (anche se per me è auspicabile stiano da un'altra parte e in questo spero che i nuovi strumenti tecnici diano decisamente una mano). Semplicemente si tratterebbe di due momenti diversi. Voi nella vita di tutti i giorni non vi comportate in maniera diversa a seconda dell'interlocutore? Qua sarò drastico al contrario del mio solito, Vi assicuro che lo fate. Se dite di no probabilmente o non ve ne accorgete o siete affetti da una qualche patologia psichiatrica :) . Può capitare di non farlo in certe occasioni in cui andrebbe fatto. Bè spesso in quei casi è facile si producano dei conflitti che potrebbero essere proficuamente evitati.
Ovviamente se qualcuno se ne va nell'area di discussioni più approfondite gli dovrà essere spiegato, gentilmente che si troverà di fronte gli stessi argomenti ma affrontati in maniera diversa. Se una parsona non vuole capire questo concetto bè allora si prenderà le sue responsabilità per le risposte avverse ma mi auguro educate che riceverà.
Diffcile da realizzare un caosa del genere? Non credo. Nella stragrande maggioranza dei casi ci si accorge subito quando una discussione è semplice e quando no. E se una discussione partita in una modalità passa in unaltro bè...si splitta.

Per fare ciò che ho elencato nella precedente premessa servono anche determinate regole. Andranno discusse e questo mi porta alla seconda premessa



La seconda premessa.
In passato ho riflettuto sul fatto di propormi come moderatore di GcG o comunque di dare più attivamente il mio contributo a questa comunità. Poi la presenza di Vanilla, non me ne vogliano quei pochi a cui piace, mi ha decisamente scoraggiato.
In questo momento poi ho meno tempo libero a causa del nuovo lavoro e non avendo collaborato con GcG come "interno" ho iniziato a collaborare con una altro sito di Gdr quindi il mio tempo per realizzare ciò di cui sto parlando, da interno, da chi si prende responsabilità, sarebbe decisamente nullo.
Forse senza il demone vaniglioso avrei fatto scelte diverse ma ormai sono felicemente coinvolto come interno in altri lidi.
Dico questo perchè, ho l'abitudine di intervenire direttamente, quando posso, se vedo qualcosa che non mi va bene o se voglio che qualcosa sia fatta in maniera diversa. In questo caso non potrò.
D'altronde mi considero un utlizzatore, un utente, mi spingerei a dire anche membro di questa comunità. Un membro che comunque la frequenta spesso. E allora ho pensato che fosse giusto anche dare il mio contributo a questa discussione. Contributo che magari sarà utile ad altri. Male che vada sarà inutile. Mi auguro non sia dannoso per nessuno :) .

Veniamo quindi ai punti del Vellu

1) Che la comunità sia gestita dalla comunità
Le modalità di gestione e funzionamento di una comunità possono essere tante e varie. Non ne esite una migliore di un'altra in assoluto, come credo sia ovvio. Ne esitono alcune migliori per determinati contesti e a seconda di cosa si vuole fare. E anche in un singolo contesto due soluzioni diverse possono andare bene entrambe una per qualcosa l'altra per qualcos'altro.

La prima domanda che mi pongo in relazione a questo primo punto è: chi fà parte della comunità di GcG? Può sembrare una domanda banale ma credo diventi importante quando si propone il server autonomo, amministratori autonomi, e soprattutto moderatori eletti.
Per la mia esperienza personale queste cose sono fattibili solo in due casi (ma rimarco che è solo la mia esperienza personale e non in verità riferita a moderatori e internet ma ad altri contesti di vita reale).
Il primo caso è se una comunità abbastanza grande, ha un livello di coesione medio e si dà una struttura ufficiale. I membri sono determinati in maniera ufficiale e hanno oneri e diritti diversi dagli altri. Con diritti non si deve pensare a chissà quali privilegi. Eleggere i moderatori è contemporanemaente un peso/dovere e un diritto. Insomma non sto parlando di inutili (o utili, dipende dai punti di vista) bonus acquisto o altre cose.
Il secondo caso è quello di una comunità abbastanza ristretta e fortemente coesa.

Inoltre, anche se i moderatori non sono eletti c'è comunque da capire chi li nomina.
Su questo punto andrebbe avviata una discussione.
Vi dò poi anche la mia valutazione anche su una comunità così fatta. Sinceramente per inclinazione personale una comunità autogestita mi piace (in certi contesti). D'altronde non posso dire che la comunità come è attualmente mi vada male. Anzi mi ci trovo comunque bene.

Per fare un nuovo tipo di comunità inoltre è fondamentale sapere cosa ne pensano gli attuali amministratori. Come ha detto qualcuno non mi stupirei ne attribuirei un comportamento scorretto a nessuno se gli attuali amministratori (mi riferisco in particolare a Michele) non volessero fare una cosa del genere. Ne capirei le ragioni.
Questa è una cosa che credo vada discussa in particolare a voce. Possbilmente alle con e da chi, al contrario di me deciderà di prendersi determinate responsabilità. Perchè anche in una comunità di utenti (cooperativa? :) ) ci sono utenti con compiti diversi che quindi sono investiti di maggiori oneri.

2)Che i moderatori abbiano strumenti OGGETTIVI per moderare
Sonpo contrario come molti all'idea dell'editing. Meglio la chiusura. Con il resto sono indicativamente d'accordo. Credo che ci sia però bisogno di molti altri strumenti. Che se volete nel luogo opportuno posso anche suggerire.

continua nel post successivo.......
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: TartaRosso - 2010-12-18 16:58:54
3)
Infine quest'ultimo punto. In particolare mi concentrerei sulla trasparenza. Cosa di cui è stato parlato anche in altri post. Non mi sembra affatto che ci sia una grave carenza di trasparenza. D'altronde questa comunità è composta per buona parte da gente con tendenze anarchiche o libertarie quindi è comprensibile come sia apprezzata la maggior trasparenza possibile.
Faccio un esempio concreto. Il caso del passaggio di piattaforma. E' giusto che ci siano luoghi dove disuctono i soli amminstratori fra poche persone. Ho esperienza diretta in partiti su quale immane cazzata sia discutere sempre in 20 persone. Ci sono momenti in cui discutere in 20 persone o più e momenti in cui discutere in gruppi di lavoro più ristretti.
Però dare più annunci al riguardo del cambio di piattaforma non avrebbe guastato. E senza pretendere di dire "metteremo sicuramente questa in questo tal giorno" ma piuttosto "Ci stiamo orientando verso questa piattaforma, le date sono tutte da decidere, sono  graditi commenti ma NON inutili lunghissime speculazioni".

So di essere stato molto generale (spero non generico) e poco specifico. Cosa che non è mia abitudine; ma ci tenevo a dare questo mio contributo alla discussione sperando che possa essere utile.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2010-12-18 17:11:32
Citazione
[cite]Autore: TartaRosso[/cite]D'altronde questa comunità è composta per buona parte da gente con tendenze anarchiche o libertarie quindi è comprensibile come sia apprezzata la maggior trasparenza possibile.

Eppure, pensa un po', han preso anche me come Mod. :P

Uno che crede poco all'anarchia o all'autogoverno e che vede le regole come uno strumento BASE per garantire i diritti delle persone e che, proprio per questo, crede nella trasparenza.

Come e dove e quando applicare questi concetti in concreto (e, ripeto, la differenza tra princìpi ed applicazione di essi è talmente tante che ci han fatto un gioco: CnV!), beh, se ne può parlare in tutta tranquillità.

Un punto importante è che senza FIDUCIA non può esistere un sistema di "governo", nel senso più ampio e vago possibile, di dare un senso ad una comunità senza imporlo dall'alto, ma anche e soprattutto dare uno standard per la libertà d'espressione.

I fallimenti dei gruppi Usenet (molti, non tutti) in proposito sono lampanti: nessuna regola per rispettare gli spazi altrui => nessuna discussione costruttiva.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Claudia Cangini - 2010-12-19 22:32:52
Ho seguito questa discussione con molto interesse e ho aspettato perché volevo sentire più opinioni possibili prima di  intervenire anche io. Ora che si è detto un po’ tutto e il suo contrario ^__^ dico anch’io a  la mia.

Server autonomo

Innanzitutto affronto un argomento che mi ha colpito perché mi è parso un po’ bizzarro

Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]- Server autonomo: si paga un server con contributi annuali della comunità, se proprio (credo che 1-2 € all'anno, visto il numero, non sia una spesa esosa)


Non credo che il server che ospita il forum sia molto rilevante. Magari volevi parlare del titolare del dominio?
Su questo vorrei osservare che, alla fin fine, sarà sempre un individuo, una persona fisica. Cioè anche se il dominio è di una società, associazione, culto misterico, alla fine ci dovrà essere una persona fisica (il legale rappresentante) il cui culo finisce sulla graticola nell’eventualità di un qualche casino. Quindi un dominio non potrà mai essere di una “comunità”. Ci sarà sempre un singolo che, se la comunità decide democraticamente di trasformare il forum in un gruppo di distribuzione di pornografia minorile, ne pagherà in prima persona le conseguenze.

Sul regolamento di GenteCheGioca, appare, chiaramente specificato, chi è il titolare del dominio e di chi sono i server che ospitano il forum. Non vorrei che questa cosa avesse tratto qualcuno in inganno: queste cose non vengono specificate per accampare diritti, al contrario! Tutto ciò viene chiarito per completezza dell’informazione, per essere trasparenti e mettere subito le carte in tavola. Se questo forum fosse dovuto servire a promuovere Narrattiva, credo sia evidente che Michele avrebbe avuto convenienza a nascondere questi dati (e/o usare un prestanome) piuttosto che a metterli in evidenza! (poi possiamo discutere di come questa voglia di trasparenza totale nasca da sue esperienze negative in altri lidi dove sulla poca chiarezza ci marciavano, ma magari ne parlerà direttamente lui).

Conflitto di interessi

Per Luca Veluttini, Marco Costantini e chi percepisce di “dover parlare bene dei giochi di Narrattiva”, a questo punto mi domando però una cosa: ma chi è che si fa influenzare in ciò che dice dal nome del titolare del dominio? Cioè, ma qui qualcuno scrive cose diverse da quelle che scriverebbe se il dominio fosse di Pinco Pallino? Se è così posso dirvi che siete strani voi? Cioè, magari adesso qualcuno mi viene a raccontare che non gli è piaciuto Sorcerer ma non si azzarda a scriverlo su The Forge? Ragazzi, scusate, ma non è che la mano di mammina siete VOI che dovete decidervi a lasciarla per camminare sulle vostre gambette?
Scusate se qui sono stata un po’ sarcastica, non voglio essere offensiva e magari mi sono fatta prendere un po’ la mano dalla metafora, però davvero, sono un po’ basita...

Dico anche un’altra cosa: io spero che non si pensi che io e Michele siamo due deficienti. No, perché solo due deficienti potrebbero pensare che su questo forum postino solo persone a cui piacciono TUTTI i giochi di Narrattiva. Oh, ne escono 4 o 5 all’anno, sempre più diversi fra loro, sarà mai possibile che a un cristiano piacciano tutti allo stesso modo*? Sarebbe ben strano, eh! Quindi se mi aspettassi di leggere sempre e solo pareri entusiasti sui giochi Narrattiva qui sarei proprio una pazza scatenata! Diamine, spero di dare un’impressione migliore di questa! ^__^;;

Cose da fare

In generale vedo molta voglia di collaborare alla comunità e penso sia una cosa molto bella, visto che credo che. se si vuole migliorare qualcosa, è indice che la si ama. In questo senso ho delle idee di metodi che potremmo adottare per distribuire maggiormente le responsabilità e perfino certi aspetti della moderazione, però ne parlo in un thread a parte.

Poi qualcuno mi ha fatto notare che, anche se dietro le quinte c'era un grande lavorio, gente che si arrovellava per migliorare la comunità, idee e proposte che fioccavano, all'esterno tutto ciò non si vedeva e si è percepito una sorta di “adagiarsi sugli allori”. Può essere senz'altro che sia così e ce ne dispiace: prendiamola come lezione per il futuro ed evitiamo che la cosa si ripeta. Per esempio, come suggeriva qualcuno, cominciando a parlare delle idee e proposte per il miglioramento della comunità non appena nascono e offrendole alla pubblica discussione per permettere a tutti di contribuire a verificarle e raffinarle. Questa è una cosa che si può fare immediatamente e infatti verrà fatta.

Moderatori

Un ultimo appunto sui moderatori e come vengono scelti. Credo che, storicamente e abbastanza per caso, fino a ora sia capitato che sono sempre stata io a dire “ehi, questa persona sarebbe un buon moderatore, chiediamogli se ha voglia di farlo”. Ma, fondamentalmente, andrebbe benissimo anche che una persona segnalasse qualcuno (come è successo, e alla cosa sarà dato seguito) o qualcuno si autocandidasse (a proposito, Tartarosso, se un domani, quando Vanilla sarà solo un brutto ricordo,  ti ritrovi ad avere più tempo per le mani, fatti sentire, per cortesia).
A breve si vedranno facce nuove e anche vecchi moderatori che abbandonano questo compito. Io, però, dico apertamente che non credo in “elezioni” dei moderatori come sistema. Aggiungo anche che è molto importante che la moderazione parli con una voce coerente, trovi condivisibile il regolamento e abbia una certa coesione interna quindi, se si da retta a me, quando si vaglia un nuovo moderatore, si chiede un feedback a tutti i moderatori già in carica e, se anche uno solo ha la minima riserva, si scarta il candidato. Credo anche che verifiche periodiche del lavoro fatto possano essere positive nonché l'occasione per prendersi una pausa o vagliare nuove candidature.

Bon, ho anche altre cose da dire, ma intanto ho contribuito anch'io.

*Ok, in realtà so che qualcuno di questi fenomeni esiste, ma è l’eccezione che conferma la regola ;)
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Inserito da: Mauro - 2010-12-19 22:56:38
Ripropongo una domanda che magari si è persa in mezzo ai messaggi:
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Sul rendere pubbliche le politiche, c'è una cosa che mi chiedevo: il provvedimento contro khana - farlo, durata, motivazioni, ecc. - è stato deciso da tutti i moderatori, o unilateralmente (nota: termine neutro) da Korin?
Chiedo perché le tempistiche mi fanno pensare che sia stato unilaterale, mentrepersonalmentecredo che simili decisioni andrebbero in genere prese coralmente, soprattutto quando c'è di mezzo un moderatore.
Nota: non sto discutendo se il provvedimento è o non è giusto, mi sto solo informando sulle modalità decisionali
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Inserito da: Claudia Cangini - 2010-12-19 23:22:21
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]mi chiedevo: il provvedimento contro khana - farlo, durata, motivazioni, ecc. - è stato deciso da tutti i moderatori, o unilateralmente (nota: termine neutro) da Korin?


Scusa, mi era sfuggita questa domanda.

Avevamo discusso poco prima dei provvedimenti da prendere in determinate circostanze. Korin non ha contattato tutti i moderatori prima di intervenire per questo motivo.

Aggiungo che non è sempre possibile sentirsi tutti prima di agire, a volte le situazioni non possono essere lasciate a salare e a sentirsi tutti ci vuole del tempo.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Moreno Roncucci - 2010-12-19 23:36:15
Mauro, il "ban breve" (a cui bisognerà trovare un altro nome perchè ho visto che provoca strani corti circuiti mentali) è una misura soprattutto URGENTE. Introdotta apposta per risolvere i problemi causati nel forum in passato dall'assenza di uno strumento simile.

Faccio un esempio di un ban breve che ho fatto io qualche settimana fa: triex (incredibile...) stava rispondendo sempre peggio in un thread, anche senza provocazione, e si rischiava un flame. Allora l'ho barrato fino alla mattina dopo. Il ban l'ho assegnato dieci minuti dopo il suo ultimo post, a tarda notte. Il senso era di mandarlo a dormire prima che  scrivesse altro.

Ora, immaginati se, in una situazione come questa, avessi dovuto avere il parere di tutti gli altri moderatori...

E' notte, anche se mando immediatamente una mail a tutti, prima della mattina dopo (dopo che hanno fatto colazione, acceso l computer, ritirato la posta, etc.) non le legge nessuno. Poi devono leggersi tutto il thread. Discuterne fra di loro. Magari manca qualcuno (quel giorno, tanto per fare un esempio pratico, Michele e Claudia erano via e non hanno ritirato la posta tutto il giorno).

Risultato: il flames scoppiava, reazioni, magari anche insulti.  I moderatori arrivavano DUE giorni dopo, e con cosa? A quel punto con una massa di "punizioni", quelle sì, non solo per Triex ma per tutti quelli che, nel lungo periodo di chaos totale, avrebbero offeso qualcuno.

Come dico da sempre (ma anche qui, pare che il concetto proprio non passi), il moderatore non è un poliziotto, è un vigile. Il vigile la multa te la fa subito, o ti fa fermare se guidi in stato di ubriachezza. Non ti fa andare a casa pensando "ah, ma se si salva, fra cinque giorni gli faccio una bella multa, quando sarà sobrio".

Poi, se ci sono da decidere cose più gravi (un ban definitivo o comunque lungo, la policy del forum, etc.) se ne discute fra tutti. Ma un moderatore su queste cose non può arrivare con GIORNI di ritardo, per un malinteso e distorto senso di "democrazia", per cui il vigile non ti può nemmeno far vedere la paletta se non ha un mandato del giudice e non hai avuto una condanna passata in giudicato dopo tre gradi di giudizio...

(edit: crosspost con Claudia che è stata molto più breve...)
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Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2010-12-20 00:43:47
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite][div class=CommentHeader][span] (http://www.gentechegioca.it/vanilla/?CommentID=105649)[/span][/div][div id=CommentBody_105649 class=CommentBody][p]Ripropongo una domanda che magari si è persa in mezzo ai messaggi:[/p][/div]

Mi pareva di averlo scritto tipo 2 o 3 volte, ma non importa: ripeto, è stata un'iniziativa mia.

E, come dice Moreno, iniziativa "d'urgenza" per ricordare a tutti che no, certi commenti non si fanno, a nessuna condizione, e prima si tronca meglio è.

Terzo, l'ho già scritto ma lo ripeto: un provvedimento di 5 giorni non è "una macchia sulla fedina penale" per nessuno, è come per un giocatore di uno sport di squadra beccarsi un'espulsione per una partita; poi rientra, non ci sono "valutazioni sul valore della persona".
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Mauro - 2010-12-20 00:58:56
Mi brucio il messaggio della giornata, ma preferisco sottolineare una cosa che forse è stata travisata (se non è cosí, meglio; ma alcuni elementi delle risposte mi hanno dato quell'impressione): non stavo contestando il provvedimento preso, né volevo mettere in discussione lo strumento utilizzato o le modalità; la mia intenzione era solamente chiarirmi le idee sulle modalità applicative di tale strumento, proprio in forza delle sue differenze con l'analogo a lungo termine/permanente. Non era mia intenzione discutere il caso o lo strumento in sé, anche visto che non c'entra nemmeno con la discussione.
Non datele nessun altro peso oltre quello che aveva: una mera ricerca di chiarimenti.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Glenda - 2010-12-20 10:48:30
Dunque...ho seguito il topic e ci ho pensato un po' prima di dire la mia.
...
Claudia ha fatto presente una cosa importante: dietro ad un forum c'è comunque una "faccia" che poi si prende la responsabilità se vengono fatte o dette cose che vanno contro la legge.
Questa è una cosa che non si può ignorare, per rispetto a chi la faccia ce l'ha messa.
I regolamenti dovrebbero fondamentalmente servire a questo: evitare che sul forum si faccia qualcosa che non è legalmente ammissibile, come postare materiale offensivo, diffamare, coinvolgere minorenni in cose non adatte a loro, ecc...
A questo dovrebbero principalmente, per come la vedo io, servire i moderatori.
Quando ci si accorge che il compito dei moderatori diventa fare i cani da guardia alla gente che si urla addosso, che alza i toni e che va fuori dalle righe, beh, vuol dire che il problema sta nella comunità, perché evidentemente non si è capaci di portare avanti una conversazione civile.
Ma un regolamento che cerca di ovviare a questo, diventa pericolosamente interpretabile: quando il moderatore deve intervenire? Cosa significa esagerare? Dopo quante volte si interviene? Siccome non siamo perfetti si finirà per lasciar correre alcune cose e punirne altre, siamo umani ed emotivi, è normale che accada...ma non è una cosa bella: lo vedo io per prima a scuola, quando sento i ragazzi che ci chiedono in modo molto deciso poche regole ma chiare.
E come fare perchè l'emotività non prenda il sopravvento?
Qua si cade nella questione della scelta dei moderatori. Secondo me, un buon moderatore deve tenere al gruppo più di quanto non tenga agli argomenti del gruppo: una persona che ha particolarmente a cuore gli argomenti che si discutono sul forum, non può essere un buon moderatore, perché sarà davvero difficile per lui essere obiettivo. Una persona che sa di accalorarsi molto per la teoria dei giochi, non può essere un buon moderatore, perchè farà fatica ad accettare un punto di vista completamente diverso.
Credo che i moderatori debbano avere meno possibile a cuore il gioco, la teoria di gioco, e tutto il resto ed avere a cuore principalmente che un gruppo di persone riesca a convivere civilmente e pacificamente.
Quanto al discorso delle elezioni, credo che dare il diritto ad una comunità di esprimersi sia sempre sacrosanto, anche se forse non è la soluzione del problema. Questo per una questione di principio: perchè se rifiutiamo di far funzionare la democrazia anche in un gruppo tanto piccolo, allora possiamo stare freschi.
...
Infine un mio piccolo appunto personale, che non c'entra poi troppo col topic: non prendiamoci troppo sul serio. Stiamo parlando di giochi. E questo fuori da ogni intento di sminuire il valore e la dignità del giocare: direi lo stesso se parlassimo di letteratura, che pure mi sta molto più a cuore.
Quello che vorrei che tenessimo sempre in considerazione è che nessuno di noi sta portando o dovrebbe portare avanti una "missione", in quanto niente di ciò che diciamo o facciamo qui avrà influenze sul mondo, renderà migliore la vita di qualcuno o avrà conseguenze sul destino dell'umanità XD
Teniamo presente che quando si discute di creatività, di arte, e anche, quindi, di gioco, non vale il principio che due più due fa quattro. Spesso due più due fa cinque, o fa sei...a seconda della persona con cui parli.
Il "può darsi che io sbagli" dovrebbe essere il punto di partenza non solo dei moderatori ma di tutti noi, prima di incapponirci ed impuntarci a pretendere di avere ragione, o peggio, partire dal presupposto "io ho comunque ragione, perchè questo l'ho visto e dimostrato".
Non ci stiamo muovendo in un ambito dove le cose si dimostrano, e possiamo mettere giù tutti gli actual play che vogliamo...questi non escludono che prima o poi salterà fuori la dimostrazione del contrario.
E se il desiderio di aver ragione porta a litigare, o anche solo minimamente incrina il rapporto fra due persone, allora è a livello di relazione che abbiamo dei problemi, e ci dovremmo riflettere su...
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Antonio Caciolli - 2010-12-20 11:21:58
non posso che concordare su tutto con Glenda (fanmail)



Citazione
[cite]Autore: Glenda[/cite][p]Teniamo presente che quando si discute di creatività, di arte, e anche, quindi, di gioco, non vale il principio che due più due fa quattro. Spesso due più due fa cinque, o fa sei...a seconda della persona con cui parli.
Il "può darsi che io sbagli" dovrebbe essere il punto di partenza non solo dei moderatori ma di tutti noi, prima di incapponirci ed impuntarci a pretendere di avere ragione, o peggio, partire dal presupposto "io ho comunque ragione, perchè questo l'ho visto e dimostrato".
Non ci stiamo muovendo in un ambito dove le cose si dimostrano, e possiamo mettere giù tutti gli actual play che vogliamo...questi non escludono che prima o poi salterà fuori la dimostrazione del contrario.
E se il desiderio di aver ragione porta a litigare, o anche solo minimamente incrina il rapporto fra due persone, allora è a livello di relazione che abbiamo dei problemi, e ci dovremmo riflettere su...[/p][span class=CommentSignature][/span]


questa parte mi piace molto perché mi aiuta a pensare che piuttosto che istruire gli altri se penso che abbiano torto è meglio che io dia loro spunti di riflessione che chiariscano me stesso e poi il mio interlocutore
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Moreno Roncucci - 2010-12-20 16:51:33
Citazione
[cite]Autore: Glenda[/cite]Non ci stiamo muovendo in un ambito dove le cose si dimostrano, e possiamo mettere giù tutti gli actual play che vogliamo...questi non escludono che prima o poi salterà fuori la dimostrazione del contrario.


Scusa, Glenda, ma per favore... anche tu ti ci metti adesso con questa idea strampalata che gli actual play servono a "dimostrare" qualcosa?

Io non so più davvero cosa fare. Non serve scriverlo nel regolamento, non serve scriverlo ogni settimana in qualche post da tre anni, non serve ribadirlo ogni volta...  l'idea che l'actual play serva a FAR CAPIRE A CHI PARLI CHE CAVOLO DICI, proprio in Italia, non passa.

Non so. Sarà la cultura? Il fatto che la concretezza e la comunicazione sono viste come nemiche, e che invece "l'atteggiarsi", le fumoserie, le supercazzule, sono viste come mezzi legittimi di autopromozione e si vede come "limitativa della propria liberà" l'idea di non potersi più atteggiare in un forum non facendosi capire apposta?

Specifico: non ti sto accusando di questo. Sai una delle persone che posta in termini più concreti nel forum. E proprio per questo il fatto che ANCHE TU ritieni il fatto di richiedere actual play come una maniera di "dimostrare che ce l'ho più lungo", una cosa estremamente deprimente.

Questo non è un paese per la chiarezza, evidentemente.

A questo punto, propongo di non fermarsi alle mezze misure. Se l'actual play non serve, a che serve usare la stessa lingua?  Quanto sarebbe "libero e bello" un forum in cui i post fossero tutti del tipo "sbrinda! Dadarutteedd! Io pinzo quando trinzo! Vivadett!".

Ovvio che tutti parliamo ancora di gioco, ma così ciascuno si fa un idea personale di cosa dice l'altro, non si fanno più esempi e si vive tutti felici e contenti, e in armonia...

Dio se sono stressato...

Citazione
[cite]Autore: Glenda[/cite]Qua si cade nella questione della scelta dei moderatori. Secondo me, un buon moderatore devetenere al gruppo più di quanto non tenga agli argomenti del gruppo


E' un possibile intento.  Potremmo chiamarlo "intento forumistico".  ;-)

E ci sono forum che hanno questo intento: l'Italia ne è strapiena. Servono a creare una "comunità dove sono tutti amici", e lo scopo principale sempre e comunque è "andare d'accordo con tutti".

I problemi nascono quando si incrocia questo intento con la natura delle comunità umane. I forum diventano tribù.

Se una tribù ha regole precise,anche severe magari con i suoi stessi membri, magari non è una tribù molto popolare per chi vuole andare in un posto a divertirsi, ma un nuovo arrivato sa che se rispetta quelle regole può rimanere e trovarsi come gli altri,   Se invece la regola è "siamo tutti amici", c'è un corollario molto meno simpatico: se qui siamo tutti amici, chi non è "amico" deve essere cacciato via. Per poter dire appunto che "siamo tutti amici".

E' così che i forum diventano, da comunità aperte, tribù chiuse.

Nel cercare la chimera de "il gruppo prima di tutto", diversi forum hanno avuto diversi grado di successo.  Nella stragrande maggioranza dei casi, diventano luoghi in cui la gente è stressatissima perchè non può rispondere a tono a provocazioni e a insulti da parte di chi è "già amico", e invece di avere comunità più grandi, diventano luoghi spopolati, dominati da qualche troll che approfitta di meccaniche sociali distorte (http://www.plausiblydeniable.com/opinion/gsf.html). A volte invece hanno più successo, se c'è una sufficiente "massa critica". Un caso, per esempio. è storygames.

Bene: storygames è accusata, spesso dai suoi stessi utenti, di essere basata sull'ipocrisia, su un "volemmose bene" di facciata, sull'assenza di critica e di riflessione. E' stata un elemento distruttivo per la qualità dei giochi (tutti acclamati indistintamente, anche quando erano ingiocabili) e anche per l'unità della comunità Indie (con la sua "politica aperta", storygames ha cacciato in pratica la maggior parte degli autori forgiti che non ci postano più. Edwards non lo legge nemmeno da più di tre anni e invita tutti a non farlo. l'effetto di story-games sulla scena forgita è stato catastrofico: l'ha resa vacua, superficiale, modaiola e acritica.

E, soprattutto (ed è questa la cosa imperdonabile) diffonde disinformazione sul gioco (http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=931).

Ecco, storygames è l'esempio di un forum basato sul RIFIUTO dell'actual play. Ed è l'esempio migliore! Un forum su cento arriva al livello di storygames, di solito diventano terra da troll.

Casualmente, invece, un forum considerato "freddo e ostile" come the forge, che stronca il cazzeggio e ha regole ferree...  non ha mai cacciato nessuno ed è sostanzialmente molto più aperto verso tutti i nuovi arrivati. Forse proprio perchè si considerano le regole (uguali per tutti) più del "gruppo" (che privilegia sempre chi è già dentro)

Infine, visto che mi sto bruciando il post giornaliero, vi invito a leggere la "bibbia" sul funzionamento dei forum. Perchè, davvero, nei giorni scorsi, in diversi thread, ho letto cose che paiono riferirsi a forum abitati da robot o da angeli del signore, che non hanno nulla a che vedere con il funzionamento di un forum in questa terra di persone normali...
A Group Is Its Own Worst Enemy (http://www.shirky.com/writings/group_enemy.html)

(non tratta tutte le cose che mi hanno fatto rizzare i capelli sulla testa, ma è un buon inizio)
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Inserito da: Niccolò - 2010-12-20 17:44:30
a proposito dell'ultimo post di moreno, inviterei tutti coloro che hanno poteri di moderazione a prendere esempio da edwards nella gestione dei nuovi arrivati: egli si mette invariabilmente dalla loro parte nelle discussioni su the forge, in maniera anche piuttosto feroce.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Ivano P. - 2010-12-20 19:01:57
Citazione
Io non so più davvero cosa fare. Non serve scriverlo nel regolamento, non serve scriverlo ogni settimana in qualche post da tre anni, non serve ribadirlo ogni volta... l'idea che l'actual play serva a FAR CAPIRE A CHI PARLI CHE CAVOLO DICI, proprio in Italia, non passa.


Ho una soluzione geniale: CHIEDILO IN ITALIANO!
"senti mi fai un esempio concreto di qualcosa che ti è capitato"? Non usare termini inglesi, eccetto nel caso di termini tecnici.
Io stesso a leggere in inglese il termine mi pensavo ci fossero dietro chissà che criteri.

Ora, non ho avuto l' impressione di esser stato letto sopra, quindi scusatemi se mi ripeto ma.... a me GcG va benissimo così, ho visto community e associazioni saltare sull' urlo di "più democrazia e affini", il regolamento per molti versi, me lo copierei volentieri per il mio forum.

L' unica cosa di cui mi lamento è e resta vanilla, per il resto non ho capito veramente che problemi ci sono, un utente da del folle ad un altro utente e viene bannato.
Va bene, non va bene che il Mod possa trovarsi a essere eletto e non bannare poi quelli del suo partito.
Non è la comunity che elegge, ma una maggioranza organizzata.
Chi gestisce ora se fa una cazzata viene crocifisso, lo sa, ci tene alla comunity e sta attento, a me così va benissimo.

Problemi per editori/Moreno o altro? No! Se non quelli che vengono messi dai partecipanti alla comunity nella loro testa.

Riprendetevi se riuscite vecchie discussioni tra me e Moreno, abbiamo idee diversissime, gli ho dato pure palesemente contro, ma lui non ha mai offeso me, ne io lui, su certi temi so che ha la testa dura e lascio stare.
E per quanto riguarda gli editori, non sento alcuna necessità di parlar bene dei loro prodotti, ne mi è mai stata fatta sentire, nel momento in cui capiterà se ne può parlare, altrimenti è una caccia alle streghe.

Ora si può sempre migliorare, certo, ma per me c'è stata anche una reazione eccessiva, un discorso è cambiare a caso la comunity, un altro è fare dei piccoli miglioramenti graduali partendo da quello che va.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-12-20 19:08:57
Citazione
Ho una soluzione geniale: CHIEDILO IN ITALIANO!

Infatti d'ora in poi si chiamerà Esempio Concreto
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Marco Costantini - 2010-12-20 21:33:27
Mi interessa corregge un errore:
Citazione
[cite]Autore: Claudia Cangini[/cite]Per Luca Veluttini, Marco Costantini e chi percepisce di “dover parlare bene dei giochi di Narrattiva”


Citazione
[cite]Autore: Marco Costantini[/cite]In questo sposo il ragionamento di Luca (tranne la parte sul sentirsi "in dovere" nei confronti di Narrattiva e Janus).


Il grassetto posticcio.
Questo per dire che no, non credo siate particolarmente scemi (ma non credo lo pensi nemmeno Luca, se è per questo :p) e che, come già dicevo più sopra solo un pazzo con uno strumento come questa comunità lo "sprecherebbe" per meri interessi privati. Tanto più è credo sia chiaro a tutti: gli editori che hanno dato il primo impulso a GcG volevano dare vita ad una comunità di giocatori (non ho la palla di vetro, ma la cosa mi sembra trasparente e dichiarata) prima (e piuttosto che) ad una comunità di acquirenti.
E su questo credo si possa concordare tutti.

Rispetto alla proprietà del server.
Ovviamente quanto detto da Claudia è giusto.
Io pongo la questione però ad un altro livello: il nome del proprietario deve ovviamente restare. Ma la soluzione del pagare il server mi sembra interessante e bella per motivi  ideali, più che pratici. Significa contribuire come essere umani al benessere della comunità; significa investire (idealmente, perchè l'investimento finanziario sarebbe minimo) in qualcosa in cui si crede ed in fondo prendersi anche la responsabilità della cosa. Mi sembra un gesto forte e maturo per dire che quello che è in piedi ora è responsabilità di tutti e non dei soliti quattro sgobboni che ci hanno messo tempo e denaro.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Rafu - 2010-12-21 08:47:46
A chi serve Gente Che Gioca e quali sono i suoi scopi? Sarò esplicito: quando parlo della "community", io penso che questa sia un gruppo — piuttosto ampio — di persone che si conoscono nella vita reale, incontrandosi faccia a faccia in particolare alle convention, e all'interno del quale si possono identificare vari "sottogruppi" di persone che sono comunque in contatto anche senza passare per il forum. Un grosso gruppo di persone cementatosi in particolare attorno ad alcune convention, che ritengo abbia assunto pressappoco la sua forma e dimensione attuale nel corso del 2009 con la seconda INC (alla prima si era riunito un gruppo più ristretto, gruppo che ha poi promosso la costituzione di quello attuale), la prima GnoccoCon e la prima ArCONate. Questo è il nostro "core group" (nella terminologia del classico articolo di Shirky (http://www.shirky.com/writings/group_enemy.html) citato poco sopra da Moreno), il "gruppo che conta di più all'interno del gruppo". Come recita quell'articolo, c'è differenza tra semplici "utenti" e veri e propri "membri" [della community].
Allo stato attuale, vedo il forum GcG di fatto come uno strumento di tale gruppo principale: uno strumento per tenersi in contatto fra un incontro dal vivo e l'altro e, importantissimo, per organizzare e promuovere gli incontri futuri (le convention).
In seconda battuta, certamente, è anche un luogo in cui porre domande sui giochi e ricevere risposte. Chiunque può iscriversi al forum come utente e, generalmente, quando inizia a postarvi lo fa per porre domande sui giochi che piacciono ai membri della community, domande ai quali i membri della community rispondono... più o meno simpaticamente. A dire il vero, apprendo da conversazioni con chi "sta là fuori" che il nostro non ha esattamente la reputazione di un forum accogliente per i nuovi arrivati, e penso che su questo ci potremmo e ci dovremmo lavorare (ma non è una questione di regolamento o di strumenti, quanto invece una questione di nostra buona volontà). A ogni modo, la verità è che l'utente appena arrivato è come un visitatore in questa nostra casa comune; se poi ci si trova bene, se si sente bene accolto, o se per motivi suoi ci si ambienta facilmente, è possibile che il nuovo utente inizi a forgiare rapporti più stretti con la community, in particolare partecipando alle convention e altri incontri dal vivo: è in questo modo che nella sua e nella nostra percezione diventa a sua volta un membro della community (e non un semplice utente del forum).
Questo l'ho specificato per chiarire una volta per tutte dove pongo l'enfasi e quali sono le mie priorità quando parlo di community e del forum come strumento della community.

Ora... a livello di permessi software e di struttura del regolamento, invece, il forum di GcG non rispecchia attualmente l'esistenza della "community" come "core group" rispetto agli "utenti": sono tutti ugualmente "utenti" per il forum, distinti esclusivamente dal loro "street cred", da quanto ascolto cioè prestano loro gli altri membri (il che è abbastanza normale per un forum; ma quello che invece è raro è che un forum tanto trafficato e popoloso sia al servizio di una community dall'alta coesione sociale "offline" com'è la nostra). A livello di permessi software e struttura del regolamento, invece, esiste un gruppo, uno solo, distinto da quello degli utenti base: è l'insieme dei moderatori e degli amministratori, cioè un gruppo numericamente molto ristretto rispetto al "core group" della community. Ciò non è di per sé un male, ovviamente, perché moderatori e amministratori sono un gruppo di servizio: loro è la responsabilità di fare l'interesse della community e non, in teoria, particolari privilegi. Tuttavia, proprio per poter svolgere tali servigi a favore della comunità, occorre che costoro godano di grande autonomia decisionale: e questo rende cruciale la questione di come vengono scelte queste persone, e di come la community può giudicare del loro operato.
Si pensi che, allo stato attuale, sono solo i mod+admin a potere per esempio ratificare una modifica del regolamento... Insomma, la relazione fra la community e il suo forum, per funzionare, si basa sul presupposto che noi possiamo riporre nei nostri mod+admin una fiducia assoluta.

Sulla selezione dei mod, Claudia dice:
Citazione
[cite]Autore: Claudia Cangini[/cite]Credo che, storicamente e abbastanza per caso, fino a ora sia capitato che sono sempre stata io a dire “ehi, questa persona sarebbe un buon moderatore, chiediamogli se ha voglia di farlo”. Ma, fondamentalmente, andrebbe benissimo anche che una persona segnalasse qualcuno (come è successo, e alla cosa sarà dato seguito) o qualcuno si autocandidasse.

Quindi il sistema attualmente in vigore è che... chiunque di noi potrebbe offrirsi volontario come moderatore (anche se personalmente non me ne ero mai accorto; difetto di comunicazione), dopodiché tale candidatura viene vagliata... da te, Claudia? Dall'insieme degli attuali moderatori con votazione a maggioranza? E nel caso partecipano anche gli admin tecnici non facenti funzione di moderatori (attualmente, Triex)? Queste sono cose sufficientemente importanti che non dovremmo farle "abbastanza per caso"; sono invece cose che dovrebbero essere scritte nel regolamento.

Sempre sulla moderazione e la scelta dei moderatori (grassetto mio):
Citazione
[cite]Autore: Claudia Cangini[/cite]Aggiungo anche che è molto importante che la moderazione parli con una voce coerente, trovi condivisibile il regolamento e abbia una certa coesione interna quindi, se si da retta a me, quando si vaglia un nuovo moderatore, si chiede un feedback a tutti i moderatori già in carica e, se anche uno solo ha la minima riserva, si scarta il candidato.

Sinceramente, non mi è chiaro perché trovi importante che la moderazione "parli con una voce coerente". Nella mia esperienza, necessità simili ritengono di averle le aziende, quando si rapportano con "l'esterno" con una mentalità difensiva. Nella gestione quotidiana di quello che è essenzialmente un grosso gruppo di amici, invece, io preferirei sentire ogni singola voce. Preferirei che le riunioni fra moderatori avessero un log pubblico, per esempio. E non considererei la coesione della "squadra" moderatori come un requisito primario di scelta (più importanti mi sembrano per esempio la pazienza, l'autocontrollo, la precisione, l'abbondante disponibilità di tempo...): la possibile presenza di voci divergenti nel gruppo che, in definitiva, è delegato a prendere tutte le decisioni mi pare invece una ricchezza.
Barbara scrive:
Citazione
[cite]Autore: Glenda[/cite]Secondo me, un buon moderatore devetenere al gruppo più di quanto non tenga agli argomenti del gruppo: una persona che ha particolarmente a cuore gli argomenti che si discutono sul forum, non può essere un buon moderatore, perché sarà davvero difficile per lui essere obiettivo. Una persona che sa di accalorarsi molto per la teoria dei giochi, non può essere un buon moderatore, perchè farà fatica ad accettare un punto di vista completamente diverso.
Credo che i moderatori debbano avere meno possibile a cuore il gioco, la teoria di gioco, e tutto il resto ed avere a cuore principalmente che un gruppo di persone riesca a convivere civilmente e pacificamente.

Queste caratteristiche, a parer mio, possono essere molto difficili da trovare in un singolo individuo (i membri di questa community sono quasi tutti notevoli per la passione che nutrono per certi argomenti), ma possono più facilmente realizzarsi collettivamente in un gruppo se quel gruppo stesso fonda le proprie decisioni sulla mediazione e sul compromesso fra le opinioni, divergenti, delle sue singole teste.
...Che sarebbe poi uno dei principi della democrazia, se parlar bene della democrazia oggi non fosse "passato di moda" (o meglio, è stato abilmente fatto passare di moda, ma è un discorso OT). Ma sulla democrazia, senza andare OT, non potrei aggiungere niente a quanto già detto da Mario, al quale va una mia fanmail con bollino di approvazione totale.

E già che sono a distribuirle:
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]inviterei tutti coloro che hanno poteri di moderazione a prendere esempio da edwards nella gestione dei nuovi arrivati: egli si mette invariabilmente dalla loro parte nelle discussioni su the forge, in maniera anche piuttosto feroce.

Verissimo e fanmail.

Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite]Ho una soluzione geniale: CHIEDILO IN ITALIANO!

Citazione
[cite]Autore: triex[/cite]Infatti d'ora in poi si chiamerà Esempio Concreto

Standing ovation di 15 minuti (valevole come fanmail) a entrambi voi.
A proposito, Moreno: e fallo, dai, per favore, un articolo che spiega cosa vuol dire "actual play" e a che cosa serve. Magari sul wiki, e in sticky. Sarebbe ora, andrebbe a beneficio di tutti (e della chiarezza).

Invece, a Claudia e Moreno e Korin sulla questione del "ban breve" (e sia ben chiaro che l'intento non è di rivangare il singolo episodio che stiamo portando a "actual play", bensì di trarne considerazioni di ordine generale): mi è perfettamente chiaro come la sospensione di un utente/membro per una notte o per 24 ore, per evitare che un momento di chissà-quale-problema-ha causi una brutta escalation di toni in una discussione, sia un provvedimento urgente, ed è la più naturale prerogativa di un moderatore attuarlo senza necessità di consultarsi con nessuno. Infatti, sono più d'uno i casi in cui col senno di poi avrei preferito veder entrare in azione i moderatori prima (ma sta anche a tutti gli altri segnalare ai moderatori la necessità di un intervento!) e la "contravvenzione" scattare immediatamente, prima appunto che la "guida in stato di ebbrezza" abbia causato danni.
Non riesco invece a vedere alcuna ragione per cui un provvedimento della durata di cinque giorni possa essere assimilato al caso precedente. Qui si è al di là della necessità immediata di "lasciar sbollire" qualcuno; e arrivando dopo un'avvenuta escalation di toni, si configura come un provvedimento punitivo, non come una misura cautelativa. Per questioni di questa entità non vale più l'urgenza (e se l'urgenza esiste, si può sempre utilizzare "nel frattempo" un ban da 24 ore) e mi sembra invece auspicabile la consultazione fra i moderatori. Ci sarebbe inoltre da domandarsi su che base determinare la lunghezza di un ban "punitivo": il regolamento che attualmente abbiamo non specifica nulla a riguardo; se l'esistenza di provvedimenti del genere è considerata in qualche modo utile alla comunità, allora sulla loro severità e durata in relazione alla causa di ban occorrerebbe stilare delle regole precise.

Infine...
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]E, soprattutto (ed è questa la cosa imperdonabile)diffonde disinformazione sul gioco (http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=931).

Su questo, se per te va bene, aprirò un altro thread. Chiedo il tuo beneplacito perché non vorrei che sembrasse un aggiramento delle regole dello slowdown (ho quasi raggiunto il mio limite di caratteri per questo post, e quindi per oggi).
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Gabriele Pellegrini - 2010-12-21 10:10:03
Per come la vedo io...

Il problema è sempre quello che non si può essere "mezzi incinta"

In tutti i forum, in tutte le community, c'è sempre la voglia di apparire democratici e garantisti... di apparire.

Sinceramente non avrei problemi a stare in un forum in cui di dicesse schiettamente, qui comando io e voi siete -soprattutto- ospiti.

Ma non avrei neanche problemi a far parte di un gruppo in cui non esistano moderatori... non (è)era forse così su usenet?
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2010-12-21 10:52:44
Rispondo in velocità ad alcuni punti che mi interessano:

Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite]Ho una soluzione geniale: CHIEDILO IN ITALIANO!

Su questo ho insistito molto nell'ultima e recentissima riunione Mod: dire le cose in modo semplice.
"Sii concreto" invece di "Actual Play": spaventa di meno e rende meglio l'idea.


Citazione
[cite]Autore: Rafu[/cite]Ci sarebbe inoltre da domandarsi su che base determinare la lunghezza di un ban "punitivo": il regolamento che attualmente abbiamo non specifica nulla a riguardo;

Sì, sono d'accordo sull'avere linee-guida, ma è anche vero che dall'altra parte sarebbe un bel casino creare un casellario rigido e poi non vorrei che partisse la gara al "ecco, sei ingiusto, quella volta hai dato 3 giorni, e quell'altra 4", che sarebbe molto, molto triste.

Sul "casus" di Khana: sì, era urgente; sì, era anche punitivo per violazioni multiple (cfr. elenco motivazioni e successive spiegazioni giù nel thread); sì, sarebbe stato meglio un intervento più tempestivo (e quindi, meno duro), ma del senno di poi son piene le fosse.

Facciamone tesoro per il futuro, ma non facciamone un caso di vita o di morte per nessuno, perché, ripeto, non lo è: non è un processo per omicidio, è una multa (arrivata in ritardo) per, diciamo, 2-3 passaggi col rosso.

Citazione
[cite]Autore: Gabriele Pellegrini[/cite]Ma non avrei neanche problemi a far parte di un gruppo in cui non esistano moderatori... non (è)era forse così su usenet?

Io sì, avrei problemi: la morte di IHGG, ormai terra brulla devastata dai troll, è ancora una brutta, brutta immagine nella mia testa.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Antonio Caciolli - 2010-12-21 11:00:35
solo una cosa della proposta di Claudia dopo una seconda lettura non mi piace molto. l'accettazione dei nuovi mod da parte degli altri come condizione sine qua non.

essere mod è una cosa molto importante e rischiosa e secondo me (dopo esperienze passate) è necessario che il gruppo mod esprima una pluralità di vedute ampia per essere rappresentativo delle posizioni degli utenti del forum.

detto questo non ho mai visto il problema porsi e mi era chiarissimo già da prima che chi voleva poteva proporsi come mod ... se mai qualcuno volesse veramente farlo :P

credo anche che una moderazione plurale non voglia dire incoerente e che i mod debbano seguire una linea comune e che le loro riunioni siano private. non c'è nulla di peggio che vedere moderatori che si azzannano sui forum dicendo che le scelte dell'altro sono sbagliate. prima meglio cercare di parlare con una voce unica (magari chiudendo il thread in modo temporaneo e poi legiferare (magari anche dicendo "abbiamo riaperto dopo una attenta riflessione)
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Niccolò - 2010-12-21 13:35:56
Citazione
[cite]Autore: Rafu[/cite]Standing ovation di 15 minuti (valevole come fanmail) a entrambi voi.


faccio gentilmente notare che la proposta di chiamere gli AP come "esempi di gioco concreti" era originariamente mia.

Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Io sì, avrei problemi: la morte di IHGG, ormai terra brulla devastata dai troll, è ancora una brutta, brutta immagine nella mia testa.


ihgg è morto perchè la gente che vi partecipava ha smesso di giocare di ruolo. se fosse stato per i troll sarebbe morto 10 anni prima.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-12-21 13:50:58
Citazione
E nel caso partecipano anche gli admin tecnici non facenti funzione di moderatori (attualmente, Triex)?

Spero proprio di no. Sono un troll professionista, sarei in conflitto di interessi.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Mauro - 2010-12-21 19:49:45
Data una Fan Mail all'ottimo Rafu, che ha dato voce in maniera validissima ad alcuni miei dubbi, vorrei fare una nota sulla moderazione (nota: sul concetto di moderazione, non sulla moderazione di questo forum): il parlare con voce coerente.
"Parlare con voce coerente" non significa - non dovrebbe significare - essere tutti d'accordo e tutti amici, ma l'essere in grado di mettere da parte le proprie preferenze personali in favore della decisione generale.
Per portare un Esempio Concreto (Fan Mail), premettendo che starò molto sul generale perché sono cose discusse internamente a un gruppo di moderatori e quindi non posso/voglio renderle pubbliche: in un forum, c'era una discussione il cui argomento, pur se non offensivo, era, per alcune persone, fastidioso; è stato sollevato il problema: chiuderla e/o eliminarla? Alcuni si sono schierati per il sì, secondo l'ottica di vivibilità e di difesa dell'utente; altri si sono schierati per il no, secondo l'ottica che ha poco senso leggere una discussione sapendo che darà fastidio e poi lamentarsi di esserne stati infastiditi. Una volta presa la decisione, tutti l'hanno accettata e la cosa si è chiusa lì; i singoli non hanno, ovviamente, cambiato magicamente idea, ma una volta presa la decisione quella è stata la decisione giusta a livello di moderazione. Nessuno, mai, l'ha contestata.

Il discorso su quanto quella discussione interna debba trasparire all'esterno è un'altra cosa, ma che quella differenza di vedute ci sia non è solo ottimo: è vitale; proprio per questo, non sono certo di trovarmi d'accordo col criterio detto da Claudia: se il dubbio che porta a scartare un candidato è di natura comportamentale ("Per me non ha le capacità di moderare") è un discorso*; se invece è di natura ideologica ("Non modererebbe come io trovo giusto") mi lascia già più perplesso: avere in un gruppo punti di vista anche molto diversi aiuta ad analizzare le cose da diverse angolazioni e a considerare quante più opzioni sia possibile, mentre un gruppo in cui tutti la vedono in modi analoghi non ha possibilità di crescere (del resto, la Forgia è nata perché nel gruppo dei giocatori di ruolo qualcuno un bel giorno ha detto: Fuck you: System Does Matter). L'importante è, da un lato, la disponibilità ad ascoltare tutte le idee; dall'altro, la capacità di non trasformare il confronto in ostruzionismo.

Questo, ovviamente, apre una parentesi importantissima: e se proprio non posso accettare la decisione presa? Se è così estranea al mio modo di vedere le cose da rendermi impossibile continuare a moderare su quella base? Semplice: si smette di moderare. Nel momento in cui si crei un'insanabile frattura d'opinione, semplicemente la cosa migliore da fare è ringraziare per il lavoro svolto insieme fino a quel momento e farsi discretamente da parte, continuando a contribuire alla comunità come semplice utente.
Però farsi da parte non come ricatto ("O fate così o me ne vado"), ma come conseguenza ("Deciso che si fa così, me ne vado").
Per portare un Esempio Concreto, è lo stesso motivo per cui ho smesso di arbitrare Magic: a un certo punto le divergenze d'opinione tra me e i piani alti sono diventati tali che il loro atteggiamento m'infastidiva pesantemente; al che ho semplicemente scritto un'email annunciando il mio ritiro. Ma ancora ora, quando li vedo a Lucca, vado e li saluto.

* Discorso complesso, in ogni caso: se uno pensa che Tizio non abbia le capacità, e un altro che le abbia, scartare a prescindere non credo sia la strada giusta; a volte il tentativo vale il rischio, tanto il potere di moderazione può sempre essere tolto.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Moreno Roncucci - 2010-12-21 23:18:37
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Data una Fan Mail all'ottimo Rafu, che ha dato voce in maniera validissima ad alcuni miei dubbi, vorrei fare una nota sulla moderazione (nota: sul concetto di moderazione, non sulla moderazione di questo forum): il parlare con voce coerente.
"Parlare con voce coerente" non significa - non dovrebbe significare - essere tutti d'accordo e tutti amici, ma l'essere in grado di mettere da parte le proprie preferenze personali in favore della decisione generale.


Questo che descrivi è un parlamento: voti a maggioranza, norme stabilite che poi diventano vincolanti, etc.

Potrebbe andar bene in forum che si ponga, come primo e uno (o almeno, supremo) obiettivo, "l'avete più utenti possibile, a qualunque costo" e che quindi debba continuamente adattarsi ai "gusti" del pubblico.

Faccio un esempio pratico: se il forum di Vampire chiude, e si trasferiscono tutti qui, la moderazione dovrebbe rappresentare gli interessi della nuova maggioranza (che magari elegge nuovi moderatori) e stabilire che non è più consentito dire che qualcuno non sta giocando benissimo, si abolisce l'obbligo dell'actual play, e cose così.

Ma un forum non è una comunità dove vivi 24 ore su 24. E' un posto dove VAI (virtualmente) a FARE QUALCOSA DI PRECISO. Ovvio quindi che somiglia per molti versi più ad un azienda che ad una nazione.  La nazione deve essere democratica perchè non puoi dire ai cittadini "se non sei d'accordo con gli scopi di questa nazione, ce ne sono altre centinaia fra cui scegliere alla distanza di un click". Un forum SI'.

Non prendiamoci in giro: un forum senza obiettivi precisi diventa una tribù, in cui domina il cazzeggio, la territorialità e la chiusura contro "gli altri là fuori". Applicare ad un forum metodi pensati per amministrazioni pubbliche, parlamenti, etc è FOLLE.  E' come pensare che una tecnica che va bene a Risiko si possa trapiantare su Cani nella Vigna e sicuramente andrà bene lo stesso.

E oltretutto, un forum senza un identità, senza idee, senza obiettivi, a parte un "vogliamo fare comunella tutti insieme"... mica è raro. Ce n'erano tanti. Ce ne sono tanti. Perchè fare gente che gioca allora? Per puro ego? Per dire "questo è mio"? Per fare un altra piccola comunità unita solo dal dire "gli altri là fuori non capiscono niente"?

Forse una cosa non è stata afferrata bene: fra gli obiettivi postati da triex ieri, c'è "GenteCheGioca vuole spingere la gente a giocare di ruolo, sul forum stesso ma soprattutto ai tavoli, facilitando l’organizzazione di eventi e di convention, per mantenere vivo, innovativo e propositivo il mondo del Gioco di Ruolo.".  Cioè, ha la "mission" di SPINGERE verso l'actual play (mi piace questa parola perchè è unica, ma per la comprensione alla fine mi sa che dovrò abbandonarla in favore di "esempio concreto", "cronaca di gioco", e "pratica di gioco" a seconda dei casi...), ANCHE CONTRO EVENTUALMENTE IL DESIDERIO DELLA MAGGIOR PARTE DEGLI UTENTI.

Non è "democratico"? Pfui, in internet chiunque può farsi il suo forum, più democratico di così...   "non è realistico che gli utenti posano essere contro questo..." pfui. Allora perchè vedo resistenza all'idea che il gioco giocato sia meglio della chiacchiera vuota?  E guardate gli altri forum...

"perchè dovremmo guardare gli altri forum? gente che gioca è diverso".  Certo. E sapete perchè?

System does matter. Molto più di quanto in tanti pensino.   (e infatti, il peggioramento e lo sbrodolamento dei thread avvenuto con l'arrivo di Vanilla è quantificabile e misurabile...)

Dire "io sono immune al sistema che uso per comunicare e alle regole usate" è come dire "io sono un bravo Master, il sistema non conta".

E un buon sistema, spinge verso un Agenda precisa. Serve ad uno scopo. Si valuta se funziona per quello scopo, NON IN BASE ALLA SUA POPOLARITA'

Perchè questa non è una tribù chiusa. Non abbiamo chiuso le porte e detto "adesso, si fa quello che vogliono quelli già dentro, e fanculo gli altri fuori". Diciamo "questo forum punta a questi scopi. Se vi ritrovate in questi scopi e volete contribuire, siete sempre i benvenuti. Se scoprire che i vostri scopi sono altri, tanto da non poter stare in un forum come questo, piuttosto che cambiare questo forum  per farvi rimanere a tutti i costi, è meglio che cerchiate là fuori, fra le centinaia di forum sei gdr, uno che sia più compatibile.

Per questo i moderatori non vanno scelti in base alla popolarità, in base a quanto sono famosi o in base a quanto sono simpatici (come avverrebbe in caso di elezione: tutti sono convinti di essere perfettamente razionali quando votano, ma i risultati dicono ben altro). Certo, queste cose contano, come il saper parlare, l'essere presenti, etc: ma la condizione essenziale, irrinunciabile, è che CONDIVIDANO QUELL'AGENDA.

Perchè questo nelle intenzioni è un forum coerente. Non un forum dedito allo zilchplay.

Quindi, io non darò MAI il mo voto favorevole ad un candidato moderatore che sia contro l'uso degli actual play nelle discussioni, che preferisca un forum-chat rispetto ad uno in cui i post siano di meno ma meditati, o che in qualche altra maniera non condivida quell'Agenda.

E il problema principale di gentechegioca, rispetto al Narraforum, sapete qual è? Che quando è nato, si è confusa quell'agenda. Diverse persone ci sono entrare con agende non solo non coincidenti, ma addirittura opposte. E si è cercato di fare qualcosa "che accontentasse tutti", "per rimanere tutti amici".

E questo ha provocato stress, perchè agende opposte allo stesso tavolo portano sempre stress ai giocatori. E soprattutto stress al GM. Cioè ai moderatori, schiacciati fra esigenze opposte.

Per questo ormai divento quasi idrofobo quando sento appelli al "cerchiamo di andare tutti d'accodo". E' proprio questo che ha provocato gli stress nel forum, e a me personalmente.

Io voglio un forum che, di nuovo, abbia un Agenda chiara, pubblica e decisa. Per chi la condivide. Con gli altri, ci ritroveremo alle convention a giocare (sempre che lo stress di una coabitazione non voluta non abbia distrutto i rapporti, ovviamente)

P.S.: dopo aver letto questa tirata, rileggetevi i due post di Claudia (http://www.gentechegioca.it/vanilla/?CommentID=105840) e di triex (http://www.gentechegioca.it/vanilla/?CommentID=105811)
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Mauro - 2010-12-22 00:13:19
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Potrebbe andar bene in forum che si ponga, come primo e uno (o almeno, supremo) obiettivo, "l'avete più utenti possibile, a qualunque costo" e che quindi debba continuamente adattarsi ai "gusti" del pubblico

L'ho visto applicare con successo in un forum il cui obiettivo non era minimamente quello; anzi, ha sempre perseguito l'idea "Meglio pochi, ma buoni".
Quello che credo tu non abbia afferrato è che il mio discorso si applica al gruppo di moderazione, non all'insieme degli utenti; quindi:
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Faccio un esempio pratico: se il forum di Vampire chiude, e si trasferiscono tutti qui, la moderazione dovrebbe rappresentare gli interessi della nuova maggioranza

questo non rientra minimamente nel mio discorso, perché quello che stavo dicendo è che dire "I moderatori devono parlare con voce coerente" non significa che i moderatori debbano essere tutti d'accordo, ma che i singoli moderatori dovrebbero essere in grado di mettere da parte le proprie idee particolari in favore della decisione generale presa dall'insieme dei moderatori.
Non a caso, l'Esempio Concreto che ho portato per esemplificare l'idea si riferisce esplicitamente al solo gruppo di moderatori, non alla totalità degli utenti.

Le cose che dico non sono idee astratte pensate perché fa tanto figo, ma riassunti di esperienze pratiche applicate in forum (e in forum che non hanno l'aver tanti utenti tra gli obiettivi).

Per il resto del tuo messaggio... non so che dire, perché non c'entra assolutamente nulla con quello che ho scritto io (non sono per il "Rimaniamo tutti amici", per il "Accontentiamo tutti", per il "Non si devono usare AP", ecc.).
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Mr. Mario - 2010-12-22 00:26:55
(Mi rivolgo a Moreno, ho crosspostato con Mauro qui sopra. Sì, si può crosspostare anche in slowdown. :D)

Io non credo che data una stessa identica agenda, due persone prese a caso che ci credano profondamente si trovino sempre d'accordo sui metodi per attuarla.

Mi pare che Mauro auspicasse una pluralità di visione, nel gruppo dei moderatori, sui modi di applicare un agenda che condivida.

Trovo i tuoi ultimi post un po' sulla difensiva, come se chi ha postato qui fosse entrato con delle torce in una casa di cartone.

In questo momento ci sono altri due, quello sul manifesto per spiegare meglio questa agenda in modo che sia maggiormente chiaro a tutti cosa questo forum vuole essere, Proprio perché quell'agenda, se possibile, sia più chiara, più pubblica e più decisa, non il contrario; quello sul regolamento, perché ad alcuni pare che il regolamento attuale possa essere migliorato per favorire la nostra agenda.

Quei thread, come questo e altri in questo periodo, nascono dal desiderio di alcuni membri della comunità di (come dice il titolo) tirarsi su le maniche e darsi da fare. Esprimere la loro visione di come si potrebbe mettere in atto quell'agenda. Non terroristi che vogliono la distruzione della comunità.

Mi dispiace se alcune di queste posizioni ti causano stress. Ma lo stress non credo ti dia una buona giustificazione per reagire di pancia e bollare certe idee come follie. Io non ho trovato il post di Mauro irrealizzabile o la descrizione di un sistema parlamentare. Due moderatori che abbiano due opinione diverse, che so, sul tono che dovrebbe avere un'intervento di moderazione, ne discutano e scelgano una linea comune, non mi pare un'idea lontana dalla realtà. E tantomeno uno shift di agenda per accaparrarsi nuove leve, che temo stia diventando un po' l'uomo di paglia di questa discussione.

Più persone che condividano lo stesso obiettivo possono immaginare strade diverse per realizzarlo, a seconda della loro sensibilità. Actual community: in ogni gruppo scout c'è una comunità capi che lavora con un progetto educativo, di durata bi-triennale. Ogni gruppo di capi dei ragazzi di una stessa fascia di età, all'inizio dell'anno stende un programma annuale per realizzare gli obiettivi di questo progetto. Questi gruppi di solito vanno da due a 4 persone, e pur in un gruppo così ristretto nascono mote proposte diverse, molte più di quelle realizzabili in un anno, e quindi si deve scegliere. Qualora si scegliesse votando, non ne farebbe comunque un parlamento. Ed è un gruppo chiuso, che non deve quindi accattivarsi nessuno.

La domanda, per come la vedo io è: il gruppo attuale dei moderatori ha una nitidezza di visione sull'agenda del forum, tale da avere in pratica già considerato tutte le possibili idee degli altri utenti? Come potrebbe fare la comunità a promuovere ad esempio un ipotetico stile di moderazione diverso da quello attuale, a suo parere più consono all'agenda, se il gruppo di moderazione fosse chiuso e, nel caso che paventa Mauro, (che non conoscendo la situazione chiede una delucidazione, non afferma che sia così) refrattario ad accettare persone con idee dissonanti? Quali sono le strade di dialogo? L'elezione di un moderatore (che al momento, di fatto è svolta dal gruppo dei moderatori; non è chiarissimo perché se la comunità vota agisce inevitabilmente irrazionalmente, ma il gruppo dei moderatori invece no) è una delle strade possibili. Ce ne sono sicuramente altre, ma parliamone, perché, secondo me, servono.
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Rafu - 2010-12-22 05:51:57
Ho cancellato parte del post che avevo iniziato a scrivere (consistente in una reiterazione di cose già affermate nel mio post #49), accorgendomi di una cosa: credo che questa discussione, nonostante lo slowdown, stia degradando in qualità. Credo infatti che in molti stiamo, a partire da me stesso, sprecando molte battute di tasti per ripetere ciò che abbiamo già detto, solo con parole leggermente diverse, a beneficio di uno o due interlocutori che -- ci sembra dai loro interventi -- ci hanno frainteso. In questo fiume di parole, gli elementi di contenuto nuovo di ciascun post (che comunque ci sono: prendo atto che questa è una discussione molto ragionata) rischiano di passare inosservati in mezzo a quelle che sono sostanzialmente ripetizioni, e questo punta verso un circolo vizioso di ulteriore decadimento del thread. Inviterei quindi tutti a spendere ancor più tempo a leggere e rileggere i post degli altri fino ad essere del tutto sicuri di aver compreso quel che intendevano dire, senza travisamenti; così d'altra parte risparmieremo tutti quanti un po' del tempo e del tedio dello scrivere rettifiche. Se qualcuno poi si accorgesse di stare postando in questo thread quotidianamente, cioè alla massima velocità consentita dal regolamento, lo inviterei a maggior ragione a meditare i propri contributi più a lungo, perché è improbabile che le sue opinioni su argomenti di tale importanza si evolvano così in fretta da richiedere aggiornamenti quotidiani, e se così non è dovrebbe presto giungere al punto in cui la sua capacità di contribuire opinioni nuove è esaurita. Io stesso, da logorroico qual sono, credo che col post di oggi avrò infine detto tutto ciò che ho da dire sull'argomento, o quasi.

Introduco il punto che nel mio precedente intervento non ho toccato riportando una sezione del post di Claudia (#36):
Citazione
[cite]Autore: Claudia Cangini[/cite][p]Server autonomo

Innanzitutto affronto un argomento che mi ha colpito perché mi è parso un po’ bizzarro[/p]
Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite][p]- Server autonomo: si paga un server con contributi annuali della comunità, se proprio (credo che 1-2 € all'anno, visto il numero, non sia una spesa esosa)[/p]
[p]Non credo che il server che ospita il forum sia molto rilevante. Magari volevi parlare del titolare del dominio?
Su questo vorrei osservare che, alla fin fine, sarà sempre un individuo, una persona fisica. Cioè anche se il dominio è di una società, associazione, culto misterico, alla fine ci dovrà essere una persona fisica (il legale rappresentante) il cui culo finisce sulla graticola nell’eventualità di un qualche casino. Quindi un dominio non potrà mai essere di una “comunità”. Ci sarà sempre un singolo che, se la comunità decide democraticamente di trasformare il forum in un gruppo di distribuzione di pornografia minorile, ne pagherà in prima persona le conseguenze.[/p][p]Sul regolamento di GenteCheGioca, appare, chiaramente specificato, chi è il titolare del dominio e di chi sono i server che ospitano il forum. Non vorrei che questa cosa avesse tratto qualcuno in inganno: queste cose non vengono specificate per accampare diritti, al contrario! Tutto ciò viene chiarito per completezza dell’informazione, per essere trasparenti e mettere subito le carte in tavola. Se questo forum fosse dovuto servire a promuovere Narrattiva, credo sia evidente che Michele avrebbe avuto convenienza a nascondere questi dati (e/o usare un prestanome) piuttosto che a metterli in evidenza! (poi possiamo discutere di come questa voglia di trasparenza totale nasca da sue esperienze negative in altri lidi dove sulla poca chiarezza ci marciavano, ma magari ne parlerà direttamente lui).[/p]

Infatti, il contributo volontario che attualmente Michele dà alla community in quanto "culo sulla graticola" per noi tutti (posso adottare questa espressione tongue-in-cheek come descrizione di questo ruolo? dai che sì... ^^) non dovrebbe assolutamente passare inosservato. Il fatto che finora GenteCheGioca non abbia mai causato guai legali a nessuno (e speriamo che così continui a essere! vero?) non rende il ruolo di "culo sulla graticola" in alcun modo meno importante dei contributi volontari dei tecnici (prima Renato, poi Lapo, ora Triex) o dei moderatori, che si sbattono di lavoro per tutti noi nel loro tempo libero. È un ruolo necessario senza il quale la community non potrebbe mantenere la sua presenza online, vi pare poco? Personalmente, sono grato a Michele di aver continuato a occupare questo ruolo anche dopo che le strutture del forum di Narrattiva sono state ereditate da GenteCheGioca, e credo che tutti qui dovremmo esserglielo.

D'altra parte, è altrettanto importante che ci si renda conto di come quello di "culo sulla graticola" (cioè di responsabile legale) è appunto un ruolo, non diversamente da quello di tecnici e moderatori: quando un tecnico o un moderatore si sono trovati a non potere o non voler più dare questo tipo di contributo volontario, per un qualsiasi motivo, nessuno ne ha fatto loro una colpa, e dalla community invece è in qualche modo emerso un altro volontario (o più d'uno) a riempire quel vuoto di organico. Credo sia importante che tutti capiamo le implicazioni del fatto che anche questo è un ruolo.

Immaginiamoci che un domani, fra un anno forse, accada qualcosa che lo rende un ruolo "scomodo". Per esempio:
[ulist]
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Claudia Cangini - 2010-12-22 17:22:58
Rieccomi con un po' di risposte e commenti a vari post.

Citazione
[cite]Autore: Rafu[/cite]Quindi il sistema attualmente in vigore è che... chiunque di noi potrebbe offrirsi volontario come moderatore (anche se personalmente non me ne ero mai accorto; difetto di comunicazione), dopodiché tale candidatura viene vagliata... da te, Claudia? Dall'insieme degli attuali moderatori con votazione a maggioranza? E nel caso partecipano anche gli admin tecnici non facenti funzione di moderatori (attualmente, Triex)? Queste sono cose sufficientemente importanti che non dovremmo farle "abbastanza per caso"; sono invece cose che dovrebbero essere scritte nel regolamento.


La cosa al momento sta così: può esserci una persona che si autocandida, può esserci una persona (un moderatore ma anche no) che segnala un'altra persona che ritiene adatta. Quindi a tutti i moderatori attuali si chiede un'opinione sulla candidatura. Questo dal punto di vista del RUOLO, non della persona. Cioè non viene chiesto se quella persona ti sta simpatica, viene chiesto se si ritiene possa fare bene il moderatore.
Questo parere non viene chiesto agli admin tecnici anche se può capitare partecipino a certe riunioni perché spesso anche l'aspetto tecnico è importante e può esserci bisogno anche del loro contributo al ragionamento.

Tenete anche conto che tutte queste “procedure” sono una roba in fieri, perennemente in evoluzione. Senz'altro la community si è evoluta più rapidamente della sua organizzazione: era praticamente ieri che a moderare eravamo in tre, pensateci! Ribadisco questo per trasmettere chiaramente che non stiamo parlando di leggi scolpite nella pietra o convinzioni inamovibili, “we're making it up as we go”, fondamentalmente. E infatti, non per niente, siamo qui a parlare.

Citazione
[cite]Autore: Rafu[/cite] Sinceramente, non mi è chiaro perché trovi importante che la moderazione "parli con una voce coerente". Nella mia esperienza, necessità simili ritengono di averle le aziende, quando si rapportano con "l'esterno" con una mentalità difensiva. Nella gestione quotidiana di quello che è essenzialmente un grosso gruppo di amici, invece, io preferirei sentire ogni singola voce. Preferirei che le riunioni fra moderatori avessero un log pubblico, per esempio.


Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]"Parlare con voce coerente" non significa - non dovrebbe significare - essere tutti d'accordo e tutti amici, ma l'essere in grado di mettere da parte le proprie preferenze personali in favore della decisione generale.


Rispondo insieme a queste due osservazioni. Sia tu, Mauro, che tu, Rafu, un po' li conoscete tutti i moderatori attuali. Ma davvero secondo voi siamo sempre d'accordo su tutto come una mente alveare? Davvero pensate che persone diverse fra loro come me, Michele, Moreno, Mattia, Simone la vedano sempre allo stesso modo su tutto? Dai, credo sia indubbio che NON  è così. A volte ci cazziamo a dicenda. Ci diciamo “questa cosa è una stronzata” o “secondo me bisognerebbe fare così piuttosto che cosà”.
Mi riallaccio a quanto dice Antonio, che trovo assolutamente condivisibile:

Citazione
[cite]Autore: Antonio[/cite]credo anche che una moderazione plurale non voglia dire incoerente e che i mod debbano seguire una linea comune e che le loro riunioni siano private. non c'è nulla di peggio che vedere moderatori che si azzannano sui forum dicendo che le scelte dell'altro sono sbagliate. prima meglio cercare di parlare con una voce unica (magari chiudendo il thread in modo temporaneo e poi legiferare (magari anche dicendo "abbiamo riaperto dopo una attenta riflessione)


Non esiste che un moderatore dica una cosa e poi sia smentito da un altro. Le persone che dovrebbero riceverne indicazioni cosa possono capire? E mentre loro battibeccano che dovrebbero fare? E magari se un moderatore mi sanziona vado a piangere da quell'altro che l'ultima volta mi ha difeso? Non è proprio il tipo di forum su cui vorrei trovarmi...

Citazione
[cite]Autore: Rafu[/cite] E non considererei la coesione della "squadra" moderatori come un requisito primario di scelta (più importanti mi sembrano per esempio la pazienza, l'autocontrollo, la precisione, l'abbondante disponibilità di tempo...): la possibile presenza di voci divergenti nel gruppo che, in definitiva, è delegato a prendere tutte le decisioni mi pare invece una ricchezza.


L'obiettivo del criterio di scelta spiegato sopra non è la “coesione” ma il non trovarsi con due moderatori che non riescono a collaborare. Proprio perché è impossibile essere sempre tutti d'accordo, proprio perché a volte bisogna prendere decisioni che possono anche fare scaldare gli animi, è importante che tutti i moderatori abbiano fiducia che gli altri sono comunque all'altezza del loro ruolo e, quando ascoltano opinioni diverse dalle proprie, lo facciano senza riserve mentali.

Citazione
[cite]Autore: Rafu[/cite] Ci sarebbe inoltre da domandarsi su che base determinare la lunghezza di un ban "punitivo": il regolamento che attualmente abbiamo non specifica nulla a riguardo; se l'esistenza di provvedimenti del genere è considerata in qualche modo utile alla comunità, allora sulla loro severità e durata in relazione alla causa di ban occorrerebbe stilare delle regole precise.


Bene, quindi possiamo contare sul fatto che scrivi tu una prima bozza di questa integrazione al regolamento contenente le regole precise e dettagliate per le violazioni che provocano il ban e la durata esatta dello stesso? Le attendo con fiducia ^__^
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Inserito da: Antonio Caciolli - 2010-12-22 17:44:47
la parte del mio discorso quotata è una cosa che ho visto succedere su un altro forum e auspicavo non accadesse qua, mai.
però questo non toglie che si spera sempre che i moderatori non siano mai una mente alveare e che non si trasformino in una lobby.

secondo me il discorso sta prendendo strane vie perché ci si allontana sempre dall'esperienza reale del forum pensando a scenari sempre più strani perché si vuole riformare e quando riformi pensi sempre a tutte le vie possibili (sandbox anche nella scrittura di un regolamento).

quindi da una parte è lecito pensare che se i mod possono vetare l'entrata di un nuovo mod allora si possa rischiare che ci sia una visione di parte della moderazione a lungo andare, ma allo stesso tempo si deve ricordare che i mod nel loro complesso sono molto efficienti e ci sono stati pochissimi casi contestabili (fisiologici di un forum così grande come numero di utenti)

forse si dovrebbe ripartire da come siamo adesso e procedere passo passo, perché ho letto molte cose in questa discussione... alcune di apertura al mondo e altre di chiusura al mondo alcune che rivangano episodi del passato altre che vanno troppo avanti in scenari futuri. ma secondo me le cose si cambiano un passetto alla volta decidendo tutti cosa si vuole dal GcG di domani mattina

a me piacerebbe che il regolamento fosse applicato e subisse pochissime modifiche perché penso che sia già efficiente.
che ci si muovesse con la migrazione o nel caso questa fosse lunga si iniziasse a modificare alcune categorie da adesso perché viviamo nel limbo da troppo tempo (ma so anche che sono cose che io non capisco a livello informatico e quidni devo aspettare che gli esperti decidano come meglio procedere)
mi piacerebbe anche che ci sia un clima migliore nella visione di Glenda ma allo stesso tempo un regolamento ferreo che eviti discorsi sul sesso degli angeli perché si può essere sia cortesi che fermi sulle proprie posizioni.
spero anche che si usi un linguaggio sempre più legato a quello che si legge sui manuali e meno riguardante la teoria perché la storia del kicker mi ha fatto capire che ci sono termini che non sono ancora di uso comune (differente per AP che mi pare ormai chiaro ai più anche da altre parti)

e spero che si possa ancora discutere del più e del meno in lunghi thread sconclusionati ogni tanto :P
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Inserito da: Ivano P. - 2010-12-23 00:21:55
Citazione
Sinceramente, non mi è chiaro perché trovi importante che la moderazione "parli con una voce coerente". Nella mia esperienza, necessità simili ritengono di averle le aziende, quando si rapportano con "l'esterno" con una mentalità difensiva. Nella gestione quotidiana di quello che è essenzialmente un grosso gruppo di amici, invece, io preferirei sentire ogni singola voce. Preferirei che le riunioni fra moderatori avessero un log pubblico, per esempio. E non considererei la coesione della "squadra" moderatori come un requisito primario di scelta (più importanti mi sembrano per esempio la pazienza, l'autocontrollo, la precisione, l'abbondante disponibilità di tempo...): la possibile presenza di voci divergenti nel gruppo che, in definitiva, è delegato a prendere tutte le decisioni mi pare invece una ricchezza.


a questo rispondo sul topic regolamento di GcG ^^
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Iacopo Frigerio - 2010-12-23 17:59:35
sono psicologicamente distrutto... Avevo scritto un intervento, che occupava tutti i caratteri disponibili e ancora avevo due piccole cose da dire... Cancellato per un errore (disconnessione imprevista dell'account) emerso dopo aver clickato invia... Mi ci vorrà tempo per ritrovare la stabilità mentale a riscrivere quello che ho scritto per due ore... :-(
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Mauro - 2010-12-23 21:37:21
Citazione
[cite]Autore: Claudia Cangini[/cite]Sia tu, Mauro, che tu, Rafu, un po' li conoscete tutti i moderatori attuali. Ma davvero secondo voi siamo sempre d'accordo su tutto come una mente alveare?

No, anche per quello dicevo che «"Parlare con voce coerente" [...] significa [...] essere in grado di mettere da parte le proprie preferenze personali in favore della decisione generale»; il mio era un messaggio che, riallacciandosi a un tuo commento con una possibile doppia interpretazione, voleva fare un discorso generale sulla moderazione (come concetto, non come atto specifico in questo forum).
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Inserito da: Iacopo Frigerio - 2010-12-24 04:24:51
Eccomi di nuovo a provare a riscrivere le mie opinioni in merito.
Premetto che, nonostante abbia letto e riletto tutti gli interventi, cercherò sommariamente di scrivere in questo post come se stessi rispondendo solo alla apertura di Vellu, per cercare di rimanere quanto più possibile IT. Peraltro è inevitabile e possibile che faccia riferimento a post di altri scritti qui, ma per rispondere, bensì come riferimenti concettuali.
Altresì trovo giusto dire che, mi trovo molto in sintonia con gli interventi di Rafu (i numeri 7, 28 e 49), Mario (il 12 e il 30) e Mauro (ho perso nel frattempo i numeri e non ho voglia di riandare a cercarli, capitemi). Oltre che sentirmi molto affine con lo spirito e l'interesse che Vellu manifesta con questo e con gli altri thread a cui ha dato vita.
Ultima premessa è che sono in modalità brainstorming, quindi lancio idee così come vengono, magari sono geniali, probabilmente non stanno in piedi e comunque tutte hanno bisogno di essere riprese e ridiscusse con maggiore profondità.

1- Quella che chiamo senso della comunità
Innanzi tutto una considerazione, su cui tornerò più approfonditamente più avanti, GcG-forum dovrebbe rappresentare per noi una appendice, funzionale ma non fondativa, di quella che deve essere e che dovrà essere GcG-comunità. Dovremmo dare quindi dare importanza al forum con lo scopo di permettere una maggiore coesione (che non è sinonimo di groupthink) nella vita analogico/reale.
Nel merito delle proposte di Vellu, auspico anche io la piena indipendenza. Potrei essere d'accordo con l'idea di un server autonomo, non ci trovo nulla da obiettare, altresì trovo che sia altrettanto valido rimanere sul server attuale a condizione che si possa discutere, approfondire e risolvere (in un altro thread) la posizione di “uomo sulla graticola di Michele”. Questo allo scopo di capire da un lato come sia possibile elaborare strategie e reti di sicurezza per coprire il più possibile le spalle (o le chiappe data la metafora) e sgravare l'uomo che detiene la responsabilità. Dall'altro lato per capire se la responsabilità che ha Michele comporta da parte sua una richiesta di alcuni privilegi che gli permettano di tutelarsi e che quindi generano una forma di status di utente diverso (per fare un esempio in assurdo per rendermi più chiaro, che Michele chieda che lui abbia potere di veto se non si trova d'accordo con “l'elezione” di un moderatore, o che le decisioni su cosa vada in sticky e cosa no passino da lui o altre prese di decisioni simili) e se, nell'eventualità che tali richieste ci sono, se la cosa sta bene o pure no agli altri membri della comunità. È implicito del discorso, ma lo chiarisco, che tale questione andrebbe posta tale e quale a chiunque diverrebbe il nuovo “uomo sulla graticola”, perché l'idea di spostarsi avrebbe senso se (ammesso e non concesso che Michele abbia davvero pretese) la nuova persona al contrario non abbia pretese e diventi un normale membro della comunità senza nessuno status ufficiale acquisito.
Posso anche essere favorevole all'adozione di un sistema elettivo per i moderatori, essendo io dello stesso parere espresso da Mario nel post 30, ma accetterei altrettanto volentieri l'idea (che trovo stuzzicante) dei moderatori a turno, o anche un sistema non troppo dissimile da quello attuale, a patto che si aprano thread di discussione per approfondire le tre alternative e esplorare meglio gli aspetti di presa in carico, modalità di elezione, tempi del mandato, strumenti di auto-valutazione e etero-valutazione. Ma soprattutto vorrei che fossero di più di quanti sono attualmente in modo che abbiano meno lavoro pro-capite e che talvolta possano partecipare esclusivamente come utenti in thread in cui si sentono coinvolti e dove tanto sanno che c'è un collega che lavora per lui; vorrei anche, in ogni caso, che le cose cambiassero da come sono ora, dato che trovo che il sistema attuale di investitura dei mod sia poco chiaro e confuso, più un retaggio di una struttura che è rimasta ferma a modalità precedenti e che non ha seguito le evoluzioni della comunità, e che in futuro (e ci tengo a dirlo: non credo per nulla stia accadendo ora) potrebbe creare una perversione, come l'istituzione informale di una “casta sacerdotale” (mod e amministratori che si prendono il privilegio nella comunità di decidere chi può entrare [o avere il potere di veto] a fare parte della loro sottosocietà e quindi di possedere essi stessi il privilegio).

2- gli strumenti dei moderatori
Concordo anche io che si deve dare un corpus di strumenti utile, chiaro e puntuale ai moderatori. Trovo in realtà l'editing suggestivo, ma (in corrispondenza del tempo che si può dedicare) troppo pesante e lento e che carica troppo di lavoro i mod. Credo che andrebbe formulato un codice di comportamento, una sorta di guida che aiuti i moderatori a capire come comportarsi e come agire e che possa fungere da aiuto per la valutazione.
In merito alle sanzioni andrebbe aperta una parentesi (e un thread) per discutere specificamente di quale approccio vogliamo dare. Faccio riferimento alle trattazioni filosofiche dei delitti e delle pene, ossia se il carcere (metafora del ban o della sanzione) sia una misura per proteggere gli innocenti, una misura per punire e isolare i rei oppure una misura volta a rieducare e in seguito riammettere in società i rei. Ovviamente è possibile pensare che reati e comportamenti diversi possano far scattare approcci diversi, non sono tre posizioni necessariamente mutualmente esclusive. Ma sicuramente la consapevolezza sul perché una persona deve essere sanzionata è uno strumento importante nelle mani di chi il ruolo lo deve svolgere.
A mio avviso bisognerebbe ora separare quelle che sono le funzioni e i poteri dei modi da altri poteri (cosa che attualmente vedo invece più sfumata e confusa). Funzione che dovrebbe (sempre a mio parere) essere quella di controllo che la produttività dei thread, la pacificità dei rapporti e l'aderenza al manifesto, regolamento e norme di convivenza civile. (e ad esempio, il ruolo che talvolta assume Moreno col thread dei salvataggi e riferimenti, dovrebbe essere scorporato dai compiti dei mod e assumere dignità propria).
Mi piacerebbe poter discutere il senso, approfondire, strutturare e potenziare anche il ruolo della BM watch, in modo che anche essa possa forticarsi.
Altri argomenti che forse non sono legati alla moderazione ma che io trovo legati alla moderazione sono alcune mie proposte. Uno è un tag affine allo “slow down” che a cui ho temporaneamente affidato l'orribile nome di “quiet”. Tale strumento può essere inserito da un Thread Opener o da un moderatore e che fissa un numero limitato di risposte (5?) che è lecito dare prima che la persona che aveva inserito la domanda o inoltrato la questione intervenga di nuovo (questo allo scopo di limitare l'effetto dogpilling).
A proposito di Thread Opener, io aprirei un thread specifico per parlare di questa figura, con lo scopo di potenziarne e strutturarne il senso e la figura. L'idea che ho è che diventi una figura importante, il primo moderatore e responsabile dell'andamento del proprio thread (certo, già in parte lo è ma io parlo proprio di farlo diventare una figura ufficiale con ruoli chiari e specifici e responsabilità certe oltre che una parificazione in molti dei poteri e responsabilità dei mod, anche se specificamente al proprio thread), dei risultati che porta e delle conseguenze a cui da vita. In tal senso si sgrava il  compito dei mod, che dovrebbero (a meno di manifeste incapacità o inadempienze o assenze) solo coadiuvare il lavoro del thread opener. (posto comunque che la responsabilità di comminare sanzioni rimanga esclusiva prerogativa dei moderatori).
In tal senso però, questo potrebbe essere un ostacolo o un problema per quegli utenti nuovi o che si sentono poco sicuri. Per loro potrebbe essere creato un tag (tipo “Aiuto Mod”) che fa capire ai moderatori che in quella discussione non c'è un Thread Opener e dovranno occuparsene loro (aprirei la possibilità comunque solo a chi è davvero nuovo o poco pratico che magari ha aperto non più di 5 discussioni).

3- Sono d'accordo sulla necessità dell'assenza di status ufficiali o di qualunque tipo di privilegi. (Anche se ci sono delle eccezioni, che a mio avviso sono i moderatori, la BM watch e “l'archivista” [quello che fa Moreno, che ho segnalato prima] che invece hanno poteri chiave legati ai ruoli sensibili e necessari che sostengono l'agire comunitario... e ammetto che sicuramente ci possono essere altri ruoli, a cui ora non faccio caso). In tal senso io sono un forte promotore per andare verso l'autogoverno e dove non ci sia più alcuna imposizione dall'alto di alcunché. In tal senso, sfortunato esempio è l'introduzione dello “slow down” (dico sfortunato perché si tratta di uno strumento molto bello e di un ottimo esempio di tempestività nel proporlo, quindi un intervento che in sé stesso è stato molto apprezzato). Nella forma di comunità che vorrei tutte questioni inerenti il “decision making”, “problem solving”, valutazioni di comunità e discussioni politiche (nel senso di governance della comunità) dovrebbero essere affrontate in seno alla comunità in una apposita area,  vagliate dai membri, approvate (o no) e poi introdotte (o no). In caso contrario, e ne caso permangano ruoli di amministratori o figure che hanno potere di introdurre regole, decidere quali eventi meritano lo sticky e quando va tolto, decidere chi tra quelli che si propongono può essere moderatore o archivista o bmwatcher, a mio avviso andiamo verso un qualcosa di diverso che può essere o una democrazia rappresentativa imperfetta (i membri decidono per approvazione silente e senza un sistema elettivo di conferire poteri a alcuni membri) o una oligarchia illuminata. E queste, nella mia personalissima opinione, credo siano ipotesi da non seguire perché alla lunga soffocano il senso di comunità e portano prima al groupthink e poi alla sterilità.
In tal senso, forse arrivando decisamente troppo tardi, mi piacerebbe che potesse esserci la possibilità di concludere la maggior parte di queste discussioni prima che venga varata la nuova piattaforma (e quindi rallentare i lavori di ristrutturazione) in modo che le decisioni che prendiamo con queste discussioni, dalle categorie ai ruoli, al manifesto al regolamento, siano implementati subito. Al contrario il rischio è che venga implementato una struttura che fin dall'inizio non ricalca più la forma della comunità e si deve aspettare mesi affinché un tecnico trovi il tempo per implementare o modificare seguendo le decisioni prese (come ad esempio è accaduto in questi mesi con le categorie).
Ovviamente come ho accennato poi nel thread di Triex sulle nuove categorie, a me piacerebbe che venisse aperta l'area di discussioni “Governance” per far sì che non ci si ritrovi a fare questi importantissimi discorsi politici su “Chiacchiera” e per far sì che tutte le decisioni da prendere siano prese coralmente e non privatamente.
A questo proposito, pensavo che sono necessari strumenti che incentivino la presa effettiva di decisioni ed evitino che thread come questi, al di là della buona partenza e delle costruttive discussioni, continuino all'infinito o si spengano senza portare a una effettiva ricaduta esecutiva. (cosa che, in caso di autogoverno e in mancanza di ruoli amministrativi, porterebbe molto velocemente all'immobilismo).

[continuo dopo per mancanza di spazio, l'intervento è da intendersi come unico]
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Iacopo Frigerio - 2010-12-24 04:25:23
Uno strumento potrebbe essere la “temporizzazione” del Thread, ossia l'istituzione di un tempo limite entro cui viene concessa la possibilità di esprimere il proprio parere a ogni membro e alla cui scadenza deve avvenire l'effettiva presa di decisione (qui apre il dubbio su chi debba essere in diritto di quantificare la durata, discorso da approfondire, se vi piace, in un altro thread).
L'altro strumento è quello del thread di “decision making”, ossia il thread che viene aperto alla fine della temporizzazione e che pone in modo chiaro e semplice il “testo” creato nella discussione temporizzata e chiede alla comunità di esprimersi. Tale decisione può essere adottata solo se una quota x dei membri effettivi da il proprio assenso positivo. (su questo strumento devo aprire un thread per chiarire cosa intendo, perché lo strumento che ho in mente è in parte complicato da spiegare in breve, in parte solo abbozzato e quindi impreciso, ma che pone le basi su funzioni simili che funzionano e sono adottate altrove in altre comunità di pratica).

D'altronde ritengo che dovremo sempre essere consapevoli che, volenti o nolenti, saremo sempre influenzati (in positivo e negativo) da una serie di status ufficiosi, legati all'essere editori, designer o personalità sempre riconosciute come autorevoli. Così come l'impossibilità di evitare che chi ricopre un ruolo (come il moderatore) riceva un certo influsso di autorevolezza.

Rimangono due incisi, un po' slegati dal contesto che mi rimangono da fare:
Il primo è che io sono fermamente convinto (legittimo pensarla diversamente, come tutto quello che ho scritto)  che serva una presa di coscienza (come già Rafu ha illustrato prima di me) sulla differenza che intercorre tra Gente che Gioca e i vari fratelli maggiori come Story Games, The Forge o Collective Endeavour. Diversa per cultura (generale e ludica), per situazione storica (generale, ludica e economica), per numero di membri e bacino geografico, per qualità dei membri (spesso loro sono autori/giocatori, GcG è e sarà sempre soprattutto di giocatori).
Inoltre il fatto che mio fratello maggiore sia alcolizzato non significa che tra poco lo sarò anche io (questo ovviamente non implica che non lo diventerò mai e quindi non esenta dal prestare autocontrollo e costante monitoraggio). Per buttarla su frasi roboanti, la storia la facciamo noi e la storia siamo noi, quindi starà a noi stessi essere coscienti di ciò che produciamo. E in tal senso, troveranno comunque senso e giustificazione gli appelli delle persone che più temono derive “perverse” e dannose. In effetti però ammetto che io, come altri, non credo che Story Games sia così orribile come altri credono.

Parlavo all'inizio di GcG-forum e GcG comunità. Credo serva una ampia discussione per capire come incentivare anche sul forum l'attenzione agli incontri e ai ritrovi di persone fisiche. Ritengo (piccolo esempio di proposta legata a tali discussioni da fare) che si potrebbero trovare, all'interno di tutte le Con e ritrovi generati da noi, due o tre convention che sono le ufficialissime e marchiatissime convention di massima espressione della comunità. Eventi (pochi dicevo, due o tre) che sono chiaramente i centri focali da cui prende forma tutto il senso di comunità e che sono chiaramente gli eventi “da non perdere” (senza dargli connotazioni negative, si parla solo di incentivi morali/sociali, non di premi per chi c'è o disincentivi per chi non c'è). A mio avviso la INC e la Gnocco sono due eventi che meritano più di altro questo marchio IGP.

Non credo sia funzionale creare ulteriori giri di vite su alcune delle norme stabilite dal regolamento, (ad esempio non sono affatto convinto che sia produttivo istituire l'obbligo dell'Actual Play, innanzi tutto credo che ci siano due modi per far rispettare le norme, punire i trasgressori o incentivare i virtuosi e io propendo spesso per la seconda, quindi, piuttosto, trovo più produttivo metterci a cercare come incentivare l'ancoraggio alla realtà e l'introduzione di AP favorendo chi ne fa uso, piuttosto che non concentrarci sul capire come obbligare le persone a farlo e punire, bannare, etc. chi non lo fa) ritengo, anzi che al solito si crei un tipico fenomeno italiano, secondo cui le norme ci sono e sono funzionali, ma spesso vengono ignorate, disattese o non applicate. In tal senso, mi concentrerei appunto sul puntare su strategie di comunicazione che permettano a tutti di entrare in maggiore confidenza con il regolamento vigente (o che verrà sostituito a questo) e che puntino a rifarlo leggere quando uno sbaglia, piuttosto che, come ho già detto, trovare come renderle ancora più forti, nette, decise e dure.
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Inserito da: Rafu - 2010-12-24 06:58:14
Citazione
[cite]Autore: Claudia Cangini[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Rafu[/cite][p]Ci sarebbe inoltre da domandarsi su che base determinare la lunghezza di un ban "punitivo": il regolamento che attualmente abbiamo non specifica nulla a riguardo; se l'esistenza di provvedimenti del genere è considerata in qualche modo utile alla comunità, allora sulla loro severità e durata in relazione alla causa di ban occorrerebbe stilare delle regole precise.[/p]
[p]Bene, quindi possiamo contare sul fatto che scrivi tu una prima bozza di questa integrazione al regolamento contenente le regole precise e dettagliate per le violazioni che provocano il ban e la durata esatta dello stesso? Le attendo con fiducia ^__^[/p]

Essendo già passati un paio di giorni, ho preferito fare un post per segnalare che questa richiesta esplicitamente indirizzatami da Claudia non è caduta nel vuoto. Sono rimasto in silenzio solo perché sto raccogliendo le idee su come procedere a riguardo, visto che la faccenda è di una certa importanza.

Inizialmente infatti pensavo di aprire il relativo "cantiere" direttamente all'interno del thread esistente sulla modifica/riscrittura del regolamento. Poi però ho valutato la portata della cosa, e ho anche iniziato a interrogarmi su argomenti che, casualmente, sono anche fra quelli che Iacopo ha appena toccato (al suo post #65):
Citazione
[cite]Autore: El Rethic[/cite]In merito alle sanzioni andrebbe aperta una parentesi (e un thread) per discutere specificamente di quale approccio vogliamo dare. Faccio riferimento alle trattazioni filosofiche dei delitti e delle pene, ossia se il carcere (metafora del ban o della sanzione) sia una misura per proteggere gli innocenti, una misura per punire e isolare i rei oppure una misura volta a rieducare e in seguito riammettere in società i rei. Ovviamente è possibile pensare che reati e comportamenti diversi possano far scattare approcci diversi, non sono tre posizioni necessariamente mutualmente esclusive. Ma sicuramente la consapevolezza sul perché una persona deve essere sanzionata è uno strumento importante nelle mani di chi il ruolo lo deve svolgere.


Penso quindi di iniziare ad affrontare seriamente la questione dopo natale (verosimilmente ai primi di gennaio), sicuramente con l'apertura di almeno due thread:
[ulist]
Titolo: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]
Inserito da: Riccardo Rossi - 2010-12-27 19:23:33
Ho potuto leggere solo piccole parti ma sento il bisogno di dire questo:
Questo forum ha ottimi utenti rispettosi delle regole e il peggior troll qui e' un utente modello di altri.
Veramente ragazzi, sono ripassato dopo mesi in un altro forum e per quanto me lo ricordassi come un ottimo forum, cosa che oggettivamente e', come regole per l'ordine, possibilita' di flame offensivi e maturita' del rapporto tra utenti siamo ad anni luce, mi sembrava di soffocare.

Cosa voglio dire, non lo so, ma vi voglio ringraziare, se volete pure migliorare ulteriormente avete tutti il mio appoggio.
Solo una cosa, non posso dare pareri perche' non ho letto tutto ma il mio consiglio e' questo, se e' possibile semplificate/ottimizzate le regole, nell'ottica di rendere tutto capibile, non in quella dell'appiattimento.

Tanti auguri di buon anno a tutti