Gentechegioca
Archivio => General => Topic aperto da: Matteo Suppo - 2010-05-31 12:07:45
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Per mio gusto personale, condiviso da molti giocatori cui li ho proposti... non mi va di giocare un personaggio più sfigato di me, giocatore Fabio.
Quindi niente minion in crisi esistenziale di LMVCP, niente bambini-soldato a Varsavia, niente di quella roba lì, per cortesia.
Nella mia vita col padrone sei uno sfigato. E rimani uno sfigato per tutto il tempo. E quando non lo sei più, finisce il gioco!!
Prendo spunto da queste citazioni per parlare di un fenomeno che mi sembra di vedere spesso.
Il fenomeno si chiama Wish-Fulfillment. Giocare per potersi sentire qualcuno di più figo di quello che si è.
Giocare un po' per fuggire dalla realtà. Per dimenticarsi i propri problemi. Per non essere sè stessi ma qualcun altro. Magari qualcuno di vincente. Qualcuno di eroico. Con uno spadone di 30 cm un metro e mezzo o le pistolazze.
Parliamo di Actual Play. In una campagna di d&d avevo fatto un personaggio. Saber, una Rogue Shadar-Kai euforica e sprezzante del pericolo. Wow, aveva i katar infuocati (uno solo in realtà, ma era +2). Non aveva nessun problema. Bella, piena di piercing, forte (per quanto poteva, non sono mai stato bravo come minmaxer). E' stato divertente per una o due sessioni. Poi mi aveva rotto il cazzo.
Di contro prendiamo Kathy Wilson, dall'ambientazione di Lupi Mannari col solar system. Non è un licantropo. E' una ragazza fidanzata con un licantropo, Raul. E questi sono problemi, perché lui è violento, sparisce e non le dice la verità. Lei è una giornalista. Ha scoperto qualcosa. E ora qualcuno le dà la caccia. Cosa farà? Come si metteranno le cose con Raul?
Non mi piace fare personaggi vincenti ed eroici, senza macchia e senza paura. Mi piace fare personaggi profondamente umani, problematici. Sì, anche sfigati o falliti.
Perché?
Lancio una provocazione. Sarà forse perché vincente ed eroico lo sono già nella realtà?
E voi? Qual'è la vostra auto-analisi?
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[cite]Autore: triex[/cite][p]Non mi piace fare personaggi vincenti ed eroici, senza macchia e senza paura. Mi piace fare personaggi profondamente umani, problematici. Sì, anche sfigati o falliti.[/p][p]Perché?[/p]
per lo stesso motivo per cui Topolino ti sta sul cazzo e Paperino è un mito? XD
(http://eventservices.disney.go.com/files/14310551.jpg)
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Mmmah.
Premetto che anche a me Topolino e Gastone stanno pesantemente sugli zebedei mentre Paperino é un mito (tranne quanto fa l'ottuso e il lavativo, lì lo prenderei a cinghiate). :P
Detto ciò, non condivido molto. Fare pg pieni di problemi, yellati, stracolmi di tematiche delicate e unsafe é un approccio perfettamente rispettabile, ma a mio parere:
-dipende dal gioco. Non posso giocare a dnd4 o agon e pretendere di giocare un pg simile. Sarebbe un'infrazione alla premise del gioco che mi porterebbe a non divertirmi in tempo zero e a fare danno anche ai miei compagni (in dnd4). Tu faresti la tappezzeria, mentre altri sarebbero sotto i riflettori costantemente.
-Conosco sicuramente situazioni che rispecchiano quanto dici (esigenze di compensazione etc) ma mi guarderei bene dal generalizzare. Nella maggioranza dei casi imo la compensazione non c'entra un emerito ciufolo, e entrano in gioco fattori come il voler giocare rilassato e l'evasione dalla quotidianità, questa sì. Una persona fichissima e vincente quanto vuoi non necessariamente ha voglia anche quando gioca di rivedersi gli stessi problemi della sua quotidianità, ma cerca qualcosa di diverso. Una persona con dei problemi invece di solito si guarda bene dal farsi ancora più male replicandoli in game. E non trovo ci sia nulla di strano né di male in questo.
Senza parlare del fatto che puoi essere "fico" quanto ti pare, ma ci sono esperienze che la nostra realtà semplicemente non può darti. Io posso essere soddisfatto quanto vuoi della mia vita, ma se il mio sogno di bambino é essere un samurai come la mettiamo? un paladino di re artù? un vampiro?
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Mi spiegate una cosa? "Wish-fulfillment" significa aspirare a giocare un personaggio più fico di sé stessi, o anche creare un personaggio in cui sia piacevole identificarsi?
Se fosse il secondo caso, sinceramente non ci vedrei nulla di male. In tutti i personaggi che faccio mi piace identificarmi (almeno in qualche cosa), altrimenti non li creo nemmeno.
PS: in effetti, ripensandoci, creo soprattutto personaggi la cui situazione mi piace vedere in gioco, indipendentemente dall'identificazione.
Non ho ben capito questa storia del "wish-fulfillment"...
EDIT: ah, ovviamente parlo di giochi che spingano verso lo Story Now. In Agon tiro a vincere, e non ho mai giocato a Gurps o Pendragon.
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Non ho generalizzato, ho parlato per me stesso.
Senza parlare del fatto che puoi essere "fico" quanto ti pare, ma ci sono esperienze che la nostra realtà semplicemente non può darti. Io posso essere soddisfatto quanto vuoi della mia vita, ma se il mio sogno di bambino é essere un samurai come la mettiamo? un paladino di re artù? un vampiro?
Ovviamente se il tuo sogno di bambino è essere un samurai, evidentemente non sei "soddisfatto" della tua vita di non-samurai. In fondo vorresti essere un samurai.
Mi spiegate una cosa? "Wish-fulfillment" significa aspirare a giocare un personaggio più fico di sé stessi, o anche creare un personaggio in cui sia piacevole identificarsi?
Se fosse il secondo caso, sinceramente non ci vedrei nulla di male. In tutti i personaggi che faccio mi piace identificarmi (almeno in qualche cosa), altrimenti non li creo nemmeno.
PS: in effetti, ripensandoci, creo soprattutto personaggi la cui situazione mi piace vedere in gioco, indipendentemente dall'identificazione.
Non ho ben capito questa storia del "wish-fulfillment"...
Mah, non ho detto che ci sia qualcosa di male. Ho parlato principalmente di me stesso e di cosa piace a me. Comunque nella mia accezione dovrebbe essere fare un personaggio per potersi sentire fighi.
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[cite]Autore: triex[/cite][p]Non ho generalizzato, ho parlato per me stesso.[/p][p]Senza parlare del fatto che puoi essere "fico" quanto ti pare, ma ci sono esperienze che la nostra realtà semplicemente non può darti. Io posso essere soddisfatto quanto vuoi della mia vita, ma se il mio sogno di bambino é essere un samurai come la mettiamo? un paladino di re artù? un vampiro?[/p]
[p]Ovviamente se il tuo sogno di bambino è essere un samurai, evidentemente non sei "soddisfatto" della tua vita di non-samurai. In fondo vorresti essere un samurai.[/p]
:D Azzo, mai sentito parlare di sogni? Il fatto che io quando indosso il pigiamone con gli orsetti e dormo sogno di essere un cavaliere Jedi non fa di me un insoddisfatto e un frustrato. Fa di me un sognatore...appunto.
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Ho aperto il thread proprio per sentire questi pareri.
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Hmmm... dove sta il problema?
A volte il wish fullfillment è gradevole, altre lo è il mettersi in gioco e affrontare realisticamente i propri problemi...
È la solita storia dei gusti di gelato: se mi piace il cioccolato non c'è ragione al mondo che mi impedisca di godermi il pistacchio ^^
Il problema si ha quando si cade nel patologico. Voglio dire... sappiamo tutti di Rinaldi, vero?
Giocare sempre e solo per il wish fulfillment rischia di cadere nell'escapismo, nel fuggire dalla realtà e dai suoi problemi rifugiandosi in un mondo di fantasia dove si è fighi e grandi e forti (e non dite che sono casi isolati: tutti noi l'abbiamo provato sulla nostra pelle, ci scommetto un dito).
Allo stesso modo a essere troppo emo, chiudersi troppo nell'analisi e nella commiserazione si rischia di esagerare, e di crearsi problemi che non ci sono.
Soluzione?
Giocate XD
Giocate a InSpectres quando siete dell'umore per farvi due risate e a La Mia Vita col Padrone quando volete provare emozioni forti e una catarsi finale da orgasmo allo stesso modo in cui leggereste un fumetto quando volete rilassarvi e un romanzo di Hugo quando cercate qualcosa di più "corposo" ;-)
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potrei anche essere d'accordo che sognare di essere un jedi non faccia di te un frustrato, ma l'argomentazione è inutile nel contesto, perchè indossare un pigiamone con gli orsetti invece è un segno indubbio...
detto questo, nella mia esperienza il "frustrato" tende a scaricarsi sul gioco con atteggiamenti anti-giocatore, in genere travestiti da "ci sta da personaggio". il giocatore che vuole il pg figo, vuole semplicemente il pg figo. il wish fulfillment si può esprimere anche nel gioco funzionale, che non è una cosa daa frustrati.
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Piccola nota dalla risposta che avevo scritto ad Airone nell'altra discussione (che manderò quando lui avrà risposto):
[cite]Autore: Airone[/cite]Per mio gusto personale, condiviso da molti giocatori cui li ho proposti... non mi va di giocare un personaggio più sfigato di me, giocatore Fabio.
Quindi niente minion in crisi esistenziale di LMVCP, niente bambini-soldato a Varsavia, niente di quella roba lì, per cortesia
Premetto che non c'è intento critico, ma che un bambino-soldato nella rivolta di Varsavia sia in qualche modo un personaggio "più sfigato" di me (ma anche della maggior parte delle mie conoscenze, se non tutte) è un concetto su cui si potrebbe discutere parecchio.
Seriamente: parliamo di un quattordicenne che ha imbracciato un fucile, rischiando la sua vita in una guerra mondiale, per difendere la sua città, ribellandosi contro gli invasori. E questo sarebbe un personaggio sfigato? Definitemi "non sfigato", allora, perché posso pensare a poche figure più eroiche. Sicuramente, è enormemente più eroico di qualunque guerriero di D&D.
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Fanmail mauro.
E' che non-sfigato si traduce in figo-da-film, e non in eroe.
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[cite]Autore: triex[/cite][p]Per mio gusto personale, condiviso da molti giocatori cui li ho proposti... non mi va di giocare un personaggio più sfigato di me, giocatore Fabio.
Quindi niente minion in crisi esistenziale di LMVCP, niente bambini-soldato a Varsavia, niente di quella roba lì, per cortesia.[/p]
[p]Nella mia vita col padrone sei uno sfigato. E rimani uno sfigato per tutto il tempo. E quando non lo sei più, finisce il gioco!![/p]
[p]Prendo spunto da queste citazioni per parlare di un fenomeno che mi sembra di vedere spesso.[/p][p]Il fenomeno si chiama Wish-Fulfillment. Giocare per potersi sentire qualcuno di più figo di quello che si è.
Giocare un po' per fuggire dalla realtà. Per dimenticarsi i propri problemi. Per non essere sè stessi ma qualcun altro. Magari qualcuno di vincente. Qualcuno di eroico. Con uno spadone di[del]30 cm[/del]un metro e mezzo o le pistolazze.[/p][p]Parliamo di Actual Play. In una campagna di d&d avevo fatto un personaggio. Saber, una Rogue Shadar-Kai euforica e sprezzante del pericolo. Wow, aveva i katar infuocati (uno solo in realtà, ma era +2). Non aveva nessun problema. Bella, piena di piercing, forte (per quanto poteva, non sono mai stato bravo come minmaxer). E' stato divertente per una o due sessioni. Poi mi aveva rotto il cazzo.[/p][p]Di contro prendiamo Kathy Wilson, dall'ambientazione di Lupi Mannari col solar system. Non è un licantropo. E' una ragazza fidanzata con un licantropo, Raul. E questi sono problemi, perché lui è violento, sparisce e non le dice la verità. Lei è una giornalista. Ha scoperto qualcosa. E ora qualcuno le dà la caccia. Cosa farà? Come si metteranno le cose con Raul?[/p][p]Non mi piace fare personaggi vincenti ed eroici, senza macchia e senza paura. Mi piace fare personaggi profondamente umani, problematici. Sì, anche sfigati o falliti.[/p][p]Perché?[/p][p]Lancio una provocazione. Sarà forse perché vincente ed eroico lo sono già nella realtà?[/p][p]E voi? Qual'è la vostra auto-analisi?[/p]
Ma loool! No, non credo di essermi spiegato bene.
"Vincente ed eroico, senza macchia nè paura" =! "più figo di me"
A me piacciono PG con grossi problemi da risolvere. Anzi, più problemi ci sono, più interessante è il PG. Ciò non toglie che al di fuori debbano essere più fighi.
Bruce Wayne ha perso i genitori a 8 anni. Ha tagliato fuori il mondo delle relazioni personali. Non si fida di nessuno, allontana tutti i suoi potenziali amici e partner. Passa la sua vita a perfezionarsi fisicamente e tatticamente per una battaglia che non può vincere, precludendosi il 99% del contatto umano e rinunciando ad una vita vera e senza segreti.
Sono problemi ben più grossi dei miei. Mi piacerebbe giocare un PG simile per superarli.
Ma cazzo, è BATMAN!
Malcolm Reynolds, Peter Parker, Tanis Mezzelfo, William Adama, Jaime Lannister, Cyrano, Shadow, Martin Riggs, Corto Maltese... Devo proseguire nel nominare personaggi molto più fighi di me con problemi molto più grossi dei miei?
Dammi problemi, dammi sfighe su sfighe, dammi dilemmi morali... ma dammeli mentre solco i cieli sulla mia Aironmobile.
Se devo giocare solo per provare emozioni... beh, anche no. Emozioni ordinarie come amore, amicizia, rifiuto, paura, tensione... le provo nella vita di tutti i giorni. Nel gioco, voglio un contorno diverso. Voglio soddisfare il mio right to dream. Le emozioni aggiungono umanità al personaggio, ma non è ciò per cui gioco.
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Sì, ma perché devono essere fighi?
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[cite]Autore: Aetius[/cite][p]Soluzione?
Giocate XD[/p][p]Giocate a InSpectres quando siete dell'umore per farvi due risate e a La Mia Vita col Padrone quando volete provare emozioni forti e una catarsi finale da orgasmo allo stesso modo in cui leggereste un fumetto quando volete rilassarvi e un romanzo di Hugo quando cercate qualcosa di più "corposo" ;-)[/p]
Dal vagelo secondo Ezio...
[cite]Autore: Domon[/cite][p]potrei anche essere d'accordo che sognare di essere un jedi non faccia di te un frustrato, ma l'argomentazione è inutile nel contesto, perchè indossare un pigiamone con gli orsetti invece è un segno indubbio...[/p]
Incasso, te lo sei meritato. :D
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Quindi l'importante è che appaia figo? Di nuovo, senza intento critico: citi Batman, che ha rinunciato a una vita normale, che passa la sua vita a combattere, che mette la sua missione davanti alle relazioni.
Se penso a Grey Ranks (cito questo semplicemente perché il confronto con questo gioco è già iniziato)... i personaggi fanno la stessa cosa, solo che lo fanno in una città in guerra e senza le facilitazioni dei miliardi e dell'equipaggiamento di Batman. Però non si chiamano "Batman".
A rendere figo il personaggio è avere i soldi per comprarsi una Bat-mobile? Tra i due, mi pare più eroico, più figo, il secondo.
Sottolineo che questi messaggi servono perché vorrei capire cosa dici quanto intendi "più figo di me".
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Secondo me é una questione di proporzioni Marco, ma non solo. Nel suo genere, Bruce Wayne é un personaggio molto tragico. E se non avesse quel costume e quegli aggeggi, si starebbe parlando di una persona vera con problematiche intime, gravi e molto coinvolgenti.
Grey Ranks non é comunque paragonabile a D&D o a SUPER o quelchesia. L'obiettivo del gioco é un altro. A meno che si scopra tutto d'un tratto che Gray Ranks é un astuto gioco gamista basato sull'accumulare il maggior numero di nazisti morti da parte del nostro bambino di satana e diventare un bel bambino di ventesimo livello prima di tutti.
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[cite]Autore: triex[/cite][p]Sì, ma perché devono essere fighi?[/p]
Come perchè?
Perchè mi piace così. Questa domanda equivale a chiedere "perchè preferisci giocare a basket rispetto a guardare un film in TV".
Son gusti.
Non era chiaro?
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Ah ok.
Allora direi che il thread è chiuso.
Quando si arriva al "sono gusti" non c'è più niente da dire. That's all folks.
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[cite]Autore: Mauro[/cite]Seriamente: parliamo di un quattordicenne che ha imbracciato un fucile, rischiando la sua vita in una guerramondiale, per difendere la sua città, ribellandosi contro gli invasori. E questo sarebbe un personaggio sfigato? Definitemi "non sfigato", allora, perché posso pensare a poche figure più eroiche. Sicuramente, èenormementepiù eroico di qualunque guerriero di D&D.
Questo direi merita assolutamente una fanmail...
Personalmente, a me vanno bene entrambe le cose e quindi concordo con Ezio. Mi piace fare il personaggio figo e tamarro (e se posso metto almeno una tamarrata in qualsiasi gioco :p), e al tempo stesso mi piace un personaggio decisamente meno eroico.
Dipende dal gioco e dipende molto anche dal personaggio in se! Personaggi troppo perfetti mi danno fastidio e al tempo stesso anche personaggi perseguitati dalla sfiga, senza possibilità di redenzione e pieni di difetti, entrambi mi sembrano irrealistici ed è difficile provare empatia per i due estremi...
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Ipotizzando che ti stessi riferendo a me (con "Marco" intendevi "Mauro"?):
[cite]Autore: Hayden[/cite]Bruce Wayne é un personaggio molto tragico. E se non avesse quel costume e quegli aggeggi, si starebbe parlando di una persona vera con problematiche intime, gravi e molto coinvolgenti
Certo, non ho detto il contrario; il punto del mio messaggio è che non capisco perché essere Batman lo renderebbe più figo di uno dei personaggi di Grey Ranks.
È tragico? Mai detto il contrario.
È diverso da quelli di Grey Ranks? Mai detto il contrario.
Ma più figo? Non capisco il perché.
[cite]Autore: Hayden[/cite]Grey Ranks non é comunque paragonabile a D&D o a SUPER o quelchesia. L'obiettivo del gioco é un altro
Certo; infatti ho semplicemente risposto a un'affermazione sui bambini-soldato di Grey Ranks come personaggi sfigati, chiedendo secondo quale definizione di "sfigato" questo sarebbe vero (sì, è semplificato; qui (http://www.gentechegioca.it/vanilla/?CommentID=79584) il messaggio completo).
Aggiunta: sovrapposizione con gli ultimi due messaggi.
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[cite]Autore: Hayden[/cite]si starebbe parlando di una persona vera con problematiche intime, gravi e molto coinvolgenti.
[OT] stiamo parlando di una persona che si traveste da pipistrello per risolvere i suoi traumi infantili...si decisamente ha problematiche intime e gravi. [/OT]
detto questo a me piacciono entrambe le cose, far mettere al mio personaggio un mantello rosso per salvare la galassia non mi dispiace (è anche vero che i super-eroi che mi piacciono di più affrontano problemi estremamente intimi e terreni...quel genere di problemi che sarebbe bello vedergli affrontare anche se non portassero un ridicolo costume da pipistrello). Infatti i più grandi autori di comic usano il supereroe di turno come pretesto per parlare delle persone. Le storie più scialbe sono quelle in cui semplicemente salva la galassia.
D'altro canto sono il tipo che ha coniato la frase "tutti sono buoni a essere eroi fighi quando c'è in ballo il destino della galassia. Sei disposto a rischiare per permettere ad una ragazzina di scegliersi da sola l'uomo della sua vita?".
Sono consapevole che le emozioni più intense e le riflessioni più profonde vengono a galla quando si affrontano problemi e tematiche vicini a noi.
EDIT - megacrosspost. Ok con triex, considero il thread chiuso.
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[cite]Autore: -Spiegel-[/cite][cite]Autore: Hayden[/cite][p]si starebbe parlando di una persona vera con problematiche intime, gravi e molto coinvolgenti.[/p]
[p][OT] stiamo parlando di una persona che si traveste da pipistrello per risolvere i suoi traumi infantili...si decisamente ha problematiche intime e gravi. [/OT][/p][p]detto questo a me piacciono entrambe le cose, far mettere al mio personaggio un mantello rosso per salvare la galassia non mi dispiace (è anche vero che i super-eroi che mi piacciono di più affrontano problemi estremamente intimi e terreni...quel genere di problemi che sarebbe bello vedergli affrontare anche se non portassero un ridicolo costume da pipistrello). Infatti i più grandi autori di comic usano il supereroe di turno come pretesto per parlare delle persone. Le storie più scialbe sono quelle in cui semplicemente salva la galassia.[/p][p]D'altro canto sono il tipo che ha coniato la frase "tutti sono buoni a essere eroi fighi quando c'è in ballo il destino della galassia. Sei disposto a rischiare per permettere ad una ragazzina di scegliersi da sola l'uomo della sua vita?".
Sono consapevole che le emozioni più intense e le riflessioni più profonde vengono a galla quando si affrontano problemi e tematiche vicini a noi.[/p][p]EDIT - megacrosspost. Ok con triex, considero il thread chiuso.[/p]
Non hai capito il senso del mio intervento. Con "E se non avesse quel costume e quegli aggeggi, si starebbe parlando di una persona vera con problematiche intime, gravi e molto coinvolgenti." intendevo proprio "togliamo per un attimo la parte giustiziere mascherato e vediamo l'uomo bruce wayne se non fosse batman". Lo troverei ugualmente molto interessante, forse anche di più.
Inoltre, anche da Batman, spesso mi sono chiesto "chi glielo faccia fare". Lì non si parla del solito cliché "facciamo gli eroi o la galassia muore". Batman é contrastato dalla giustizia stessa, ha accettato una vita segreta e di sacrificio estremo e quasi nessuno lo ringrazierà mai per quel che fa. Se smettesse di essere batman? boh, gotham finirebbe nelle mani della malavita un po' più di quel che lo é ora e lui avrebbe una vita sociale. Terribile. Direi che non ci sono alternative. O batman o morte. :P
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[cite]Autore: Aetius[/cite]allo stesso modo in cui leggereste un fumetto quando volete rilassarvi
[Charitable Reading: ON] Ok, capisco cosa intendi...
[Charitable Reading: OFF] ...però 'sta storia del fumetto = "leggero" a me rompe un po' le scatole...
[Charitable Reading: ON] ...ti farò espiare di persona a GnoccoCon picchiandoti con Dark Knight Returns, Maus e/o Watchmen o Mafalda (ho una raccoltona cartonata che fermerebbe un .44 Magnum).
[cite]Autore: triex[/cite][p]Allora direi che il thread è chiuso.[/p][p]Quando si arriva al "sono gusti" non c'è più niente da dire. That's all folks.[/p]
Questi thread che durano 3-4 ore iniziano a darmi fastidio... Troppo veloci, non c'è il tempo di intervenire a meno che passi di lì per caso... -_-;
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[cite]Autore: Korin Duval[/cite][Charitable Reading: ON] Ok, capisco cosa intendi...
[Charitable Reading: OFF] ...però 'sta storia del fumetto = "leggero" a me rompe un po' le scatole...
[Charitable Reading: ON] ...ti farò espiare di persona a GnoccoCon picchiandoti con Dark Knight Returns, Maus e/o Watchmen o Mafalda (ho una raccoltona cartonata che fermerebbe un .44 Magnum).
[Sbatte sul tavolo la sua copia di Watchemen e le sue TRE copie di V per Vendetta, e poi torna a leggere Mauz]
Ok, ma... sai perfettamente che stavo usando una vera e propria frase fatta XD
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Questi thread che durano 3-4 ore iniziano a darmi fastidio... Troppo veloci, non c'è il tempo di intervenire a meno che passi di lì per caso... -_-;
Concordo. Triex, datti una calmata. Va bene essere compatti, ma... diciamo che questa discussione con Airone è chiusa. Se qualcuno ha qualcosa da dire al di là del "i gusti sono gusti" (che, concordo, è la chiusura definitiva di ogni discussione) non vedo perché non dovrebbe farlo u.u
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[cite]Autore: Airone[/cite]Bruce Wayne ha perso i genitori a 8 anni. Ha tagliato fuori il mondo delle relazioni personali. Non si fida di nessuno, allontana tutti i suoi potenziali amici e partner. Passa la sua vita a perfezionarsi fisicamente e tatticamente per una battaglia che non può vincere, precludendosi il 99% del contatto umano e rinunciando ad una vita vera e senza segreti.
Sono problemi ben più grossi dei miei. Mi piacerebbe giocare un PG simile per superarli.
Ma cazzo, è BATMAN!
Che appunto è un disadattato sociopatico con manie omicide e una predilezione iconografica con dei topi-volanti, ossia gli "infestanti" per eccellenza negli scenari cittadini, non che secolarmente associati al "male assoluto".
Cioè più o meno il 95% dei PG dei live sabbath :D:D
Ironia a parte... (e ti giuro che è una battuta) la "figosità" percepita secondo me è data dal setting, non dal personaggio.
Grey Ranks non sembra figo perché il mondo intorno è "normale". Molto più "normale" di quello di Batman.
Ora, chiaramente non si può parlare più di tanto dei gusti personali (o almeno, sì, ma non si possono criticare), però forse c'è da ricordare che al di là di setting e color, un Personaggio Giocante è per sua nature "il protagonista", quindi è "più figo" per definizione.
Fosse anche Rosso Malpelo o il Dr. Zivago, è "più figo" proprio perché ha qualcosa da dire al mondo.
Poi personalmente anche io preferirei The Fringe a Rosso Malpelo, ma qui è gusto personale.
Il protagonista è figo perché è protagonista; e non serve lo spadone o il mantello da "pippi-stretto" (^^) per essere protagonista. Lo sei perché si è deciso che lo sei.
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Concordo. Triex, datti una calmata. Va bene essere compatti, ma... diciamo che questa discussione con Airone è chiusa. Se qualcuno ha qualcosa da dire al di là del "i gusti sono gusti" (che, concordo, è la chiusura definitiva di ogni discussione) non vedo perché non dovrebbe farlo u.u
Right.
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[cite]Autore: Aetius[/cite]Ok, ma... sai perfettamente che stavo usando una vera e propria frase fatta XD
[OT] Certo che lo so. Sennò avrei preso l'auto e sarei giunto lì ad investirti personalmente. :P [/OT]
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Invece, se triex lo concede, io terrei aperto questo topic. Mi sembra un buono spunto di discussione, che una volta tanto non può fisicamente precipitare in tradizionale vs coerente e che di sicuro aiuterebbe me a capire cosa ci si può trovare nel giocare i cosidetti "sfigati" (continuo ad usare questo termine per capirci, benchè sia d'accordo che un bimbo-soldato sia un personaggio eroico).
Cerco di metterla giù così:
L'analisi della "figosità di un personaggio" (nella fiction così come nei PG di un GdR) può essere ricondotta a due parametri: quello che il personaggio prova emotivamente (1), e quello che il personaggio può fare materialmente (2).
Sul punto 1 siamo tutti d'accordo. É palese che il paladino/arcimago mezzo-drago con ascia bipenne trilama mach 3, senza problemi, senza paure, senza turbe è piatto e stufa dopo 2 ore. Topolino, nelle storie normali, stufa.
Ma credo che tutti, di Topolino, apprezzassero storie come la Spada di Ghiaccio, o l'Ombra del Drago, dove Topolino è in un mondo parallelo in cui è un eroe fantasy o un samurai.
Sul punto 2, faccio fatica a vedere come aggiungere delle capacità "fighe" al personaggio possa essere qualcosa di non positivo.
Entrambi mettiamo il focus sull'1 e costruiamo, esploriamo, proviamo tutto quel che c'è dal punto di vista emotivo.
Poi tu, triex, ti fermi lì.
Io ci aggiungo più 2 che posso. O almeno, in buona quantità.
Tradizionalmente, nella fiction con focus sull'azione si tralascia l'analisi personale. Forse questo ti porta a considerare valido il teorema "più figo materialmente ---> meno interessante emotivamente". Ma è falso. Tant'è vero che quando qualcuno ha provato ad unire la figosità di Batman con una profonda analisi di Bruce Wayne e dei suoi comprimari, sono venuti fuori 2 film apprezzatissimi come Batman Begins e The Dark Knight.
Il fatto che ci siano batmobili e sonar globali rende The Dark Knight meno emotivamente interessanti di altri protagonisti di thriller/polizieschi come Seven, i Soliti Sospetti, etc?
A mio parere no. Non sei d'accordo?
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Certo che sono d'accordo. Ho mai detto diversamente? Gioco a lupi mannari. Ci sono i lupi mannari. Voglio dire, gente che si trasforma in lupo e spacca tutto. Riesci a immaginare qualcosa di più "figo"?
Però non devo fare per forza personaggi fighi. Mi piacciono anche altri tipi di personaggio.
Il fatto che uno non sia incredibilmente allenato e con la passione per il colore nero rende Gordon un personaggio meno interessante? Ha anche lui i suoi bei problemi.
L'essere figo non è un "di più". Dubito che giocare un ragazzino nella guerra di varsavia IN SPACE sarebbe la stessa cosa.
Edit: No, non apprezzavo le storie fantasy di topolino. Quelle che mi piacevano erano quelle con la macchina del tempo. Va a capire perché...
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[cite]Autore: Airone[/cite]Il fatto che ci siano batmobili e sonar globali rende The Dark Knight meno emotivamente interessanti di altri protagonisti di thriller/polizieschi come Seven, i Soliti Sospetti, etc?
Kaiser Soze è indubitabilmente fico, e non ha bisogno di super-accessori o drammoni morali.
[cite]Autore: Airone[/cite]Sul punto 2, faccio fatica a vedere come aggiungere delle capacità "fighe" al personaggio possa essere qualcosa di non positivo.
Entrambi mettiamo il focus sull'1 e costruiamo, esploriamo, proviamo tutto quel che c'è dal punto di vista emotivo.
Poi tu, triex, ti fermi lì.
Io ci aggiungo più 2 che posso. O almeno, in buona quantità.
Be', ma qui avevi ragione tu, sono gusti personali.
Anche quando gioco in ambientazioni fantasy, io tendo a creare personaggi semplici (anche con grossi problemi, magari), perché mi piace concentrarmi su poche cose per volta, per godermele di più.
Se il mio personaggio, principe adolescente che si trova d'improvviso a scoprire quali orrori abbia compiuto suo padre per ottenere il regno, potesse anche sparare palle di fuoco ed invocare fulmini dal cielo, sinceramente perderei empatia nei suoi confronti. Mi verrebbe da focalizzarmi sull'idea di magia (è occultismo? Come si rapportano i personaggi alla magia? Eccetera...).
Allo stesso modo, se il mio personaggio mago, studioso di demonologia che ha inavvertitamente scatenato la furia di un demone sulla città, fosse anche un forgiato (tipo quelli di d&d), mi verrebbe automaticamente da pensare anche al problema dell'integrazione e della schiavitù.
Insomma, per risponderti: aggiungere più 2 che posso a me sembra controproducente; solitamente mi porta a giocar personaggi piatti che sanno cavarsela senza grossi problemi in ogni situazione, e anziché affrontare i loro conflitti mi limito a recitare la particina dei grandi eroi con grandi responsabilità e grandi drammi morali. Che non mi piace.
Poche cose, ma buone e ben srutturate.
EDIT: cross-post con triex.
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[cite]Autore: Airone[/cite]di sicuro aiuterebbe me a capire cosa ci si può trovare nel giocare i cosidetti "sfigati" (continuo ad usare questo termine per capirci,
Chiarissimo.
Dunque, vediamo un po' come metterla... Da qualche parte (che non riesco a trovare -_- ) si discuteva di come aumentare "il soprannaturale" fosse un buon modo, tendenzialmente, di aumentare la "distanza emotiva" dalla storia (ovvero, "giocare più safe", come si usa dire).
Se giochi un personaggio più "vicino a te", è molto più facile, ceteris paribus, il "sentire" il personaggio, provare empatia per esso, immedesimarsi, e quindi ricevere emozioni "forti" dal gioco.
Actual Play: io non disdegno il provare cose diverse tra loro (anche se ho una GROSSA dose di pudore per cui un gioco molto molto unsafe forse mi metterebbe a disagio, lo ammetto candidamente!). La mia PG in AiPS (siamo a metà della 4a Stagione) ha una grossa carica di marysuaggine intrinseca ed intenzionale (ma se è intenzionale, è ancora marysuaggine? ?_? ), nello spirito della serie (supereroi stile Ultimates o The Authority): grossi poteri, ecc. ecc.
Ma la parte più divertente è l'evoluzione del personaggio, ovvero il modo in cui "i poteri" ci parlano dei nostri personaggi, il come è passata dall'essere un Capitan America in gonnella nella prima stagione alla portavoce dell'umanità in mezzo agli "dèi moderni" nell'ultima (con tanto di Spotlight con tanto di classicissimo "matrimonio da supereroe/celebrità" giusto 2 settimane fa).
Actual Play (2): in Anima Prime facciamo a gara a chi fa più lo sborone con le descrizioni delle manovre, dei colpi, delle evocazioni, ecc. Safe? Puoi scommetterci. Divertente? Puoi scommetterci! Cosa ci piace dei personaggi? Usarli per "fare scena" ma anche per farli interagire tra loro e con i (pochi, dovrò aggiungerne) PnG.
Ovvero: non c'è NULLA di "male" o "sbagliato" nel giocare "safe". Però provare cose diverse fa sempre bene. ^_- E, come dice qualcuno sull'INCbook, "divertimento non è solo ridere".
Anche CnV, anche col Supernatural Dial al minimo, pone la questione di base "se avessi il potere, che cosa faresti"? Situazione ipotetica, pochi di noi (spero) hanno in mano una pistola e credo che nessuno di noi abbia mai sperimentato la sensazione di poter legiferare sulla vita degli altri con impunità... Però abbiamo tutti affrontato scelte "di coscienza", grandi o piccole.
LMVcP è un gioco che, ho notato, si presta a ENORMI fraintendimenti.
Non si gioca LMVcP per "vivere la vita del servo", ma per "vediamo di costruire questa storia di orrore prima e liberazione poi".
Il PG, oltretutto, ha dei veri e propri poteri enormi, molto più grandi di quelli di un PG di AD&D che muore se (o APPENA!) sbaglia qualcosa.
E, non a caso, giocando La Mia Vita Con Angelica, in cui togli il soprannaturale e al posto del Dott. Frankenstein c'è La Bionda Stronza, la paura del giocatore aumenta, proprio perché il tuo PG non è il deforme Igor, ma è uno come te, che hai conosciuto, o che potresti essere tu stesso. E se si parla di rianimare i morti, ok, ci ridiamo su. Ma se è una cosa che può capitarti... oh-oh!
(*): (che sarebbe una stranissima CA SIM o sbaglio? :P )
Ho risposto? Domande?
EDIT: crosspost coi 2 signori qui sopra. ^_^;
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[cite]Autore: Matteo Turini[/cite]aggiungere più 2 che posso a me sembra controproducente; solitamente mi porta a giocar personaggi piatti che sanno cavarsela senza grossi problemi in ogni situazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Se giochi un personaggio più "vicino a te", è molto più facile, ceteris paribus, il "sentire" il personaggio, provare empatia per esso, immedesimarsi, e quindi ricevere emozioni "forti" dal gioco.
Rileggendo queste due frasi (con cui a prima vista concordo) mi viene però in mente che... aggiungendo sempre più "2" al personaggio, basta aggiungere sempre più "2" anche ai suoi problemi che il livello di introspezione non cambia.
Diventa questione di gusto e di "color", ma forse il problema del distacco personaggio/giocatore è tanto forte quanto più esiste un divario tra il "figonzo" e i problemi che incontra.
Per riprendere l'esempio di Airone... il Batman di Darknight è un sociopatico... ma le sue nemesi sono il Joker e Harvey Dent... non certo due personalità da "ragazzo della porta accanto". Il confronto regge perché "l'equipaggiamento figo ++" di Batman non lo rende superiore ai "due problemi" che sta affrontando.
Sulla scheda di Batman ci sarà un tratto "un sacco di gingilli spacchiu-tronici sempre pronti. Neri.".
Sulla scheda di Joker ci sarà "passo per scemo, ma so come gira il mondo e te ne accorgi quando te l'ho già messo..."
Sulla scheda di Harvey Dent ci sarà "tutti i miei scrupoli sono bruciati con la mia mezza faccia".
E tutti questi tratti valgono lo stesso "modificatore" nel sistema.
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[cite]Autore: Airone[/cite]Se devo giocare solo per provare emozioni... beh, anche no. Emozioni ordinarie come amore, amicizia, rifiuto, paura, tensione... le provo nella vita di tutti i giorni. Nel gioco, voglio un contorno diverso. Voglio soddisfare il mioright to dream. Le emozioni aggiungono umanità al personaggio, ma non è ciò per cui gioco.
giocheresti un personaggio figo SENZA problemi da risolvere?
e se no, allora che dicotomia è?
ma parliamo di film: i soliti sospetti parla di personaggi senza superpoteri. fa schifo?
parliamo di boardgame: agrigola parla di contadini tedeschi. fa schifo?
parliamo di videogiochi: in silent hill sei uno sfigato. fa schifo?
parliamo di gdr narrativisti: in cani nella vigna puoi giocare un cane che para pallottole col cappotto, vola, ed evoca colonne di fiamme dal cielo. però il gioco si impernia sui suoi problemi, non sui suoi poteri. fa schifo?
giocare wish fulfillment non è "avere i personaggi fighi". è "evitare di mettere i personaggi in difficoltà" o "evitare di mettere in dubbio i personaggi". è questo che vuoi dalle tue partite? se si, allora cerchi il right to dream.
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[cite]Autore: Domon[/cite]è "evitare di mettere i personaggi in difficoltà" o "evitare di mettere in dubbio i personaggi". è questo che vuoi dalle tue partite? se si, allora cerchi il right to dream.
Non è vero.
Il Right to Dream incentrato su opere/romanzi/film dove i protagonisti sono sempre in difficoltà o in dubbio, è cmq right to dream ma i personaggi vengono messi in dubbio secondo uno schema ben preciso che è quello che si sta omaggiando.
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[cite]Autore: khana[/cite][cite]Autore: Domon[/cite][p]è "evitare di mettere i personaggi in difficoltà" o "evitare di mettere in dubbio i personaggi". è questo che vuoi dalle tue partite? se si, allora cerchi il right to dream.[/p]
[p]Non è vero.
Il Right to Dream incentrato su opere/romanzi/film dove i protagonisti sono sempre in difficoltà o in dubbio, è cmq right to dream ma i personaggi vengono messi in dubbio secondo uno schema ben preciso che è quello che si sta omaggiando.[/p]
[BM Watch ON]
Tecnicamente, quello che ha detto Domon è verissimo: quella maniera di giocare è una forma di "right to Dream", quindi, SE vuoi giocare così, ALLORA vuoi giocare Right to Dream.
E' vero anche quello che dice Khana sul fatto che esistono ALTRE forme di Right to Dream (perchè nel momento in cui vuoi "sognare" di essere il protagonista di una storia, il fatto che questo protagonista sia pieno di problemi o non ne abbia nessuno, dipende dal tipo di storia che vuoi omaggiare, non dalla Creative Agenda), ma questo non contrasta con quello che ha detto Domon. Domon non ha detto "se giochi Right to Dream, allora..."
[BM Watch OFF], potete proseguire la discussione...
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Right to dream è una creative agenda e credo abbia ben poco a che vedere con ciò di cui stiamo parlando.
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[cite]Autore: Airone[/cite]faccio fatica a vedere come aggiungere delle capacità "fighe" al personaggio possa essere qualcosa di non positivo
Ci possono essere varie motivazioni; per esempio, aggiunge un filtro: è piú difficile sentire quello che capita a personaggi che sono lontani da noi, e il sovrannaturale è sempre una valvola di sfogo. Per fare un esempio:
• Grey Ranks: L'amatissimo PNG muore? Esperienza devastante.
• D&D: L'amatissimo PNG muore? Chi se ne frega, tanto posso resuscitarlo.
In Cani il sovrannaturale è uno sfogo proprio per questo: se il giocatore non sopporta quello che capita nella città, alzando il sovrannaturale può persino riscrivere gli eventi.
È vero che aumentando il PG basta aumentare anche i PNG per mantenere il rapporto, ma... Batman contro Joker? Superman contro Doomsday? Ra contro Zeus? Si riesce ancora a empatizzare con personaggi cosí lontani dalla nostra realtà quotidiana?
Certo: si possono fare personaggi profondissimi, con mille problemi, ma sentire questi problemi diventa piú difficile, arrivando a personaggi che sono non umani (e sí: Batman non ha super-poteri ed è Umano, ma non è che sia piú vicino di tanto all'Umano medio, rispetto a Superman).
Grey Ranks è un gioco che voglio provare da quando ho scoperto che esiste; se parlasse di super-bambini che lottano con il super-esercito che ha invaso il loro pianeta... mi attirerebbe già di meno.
Per quanto mi riguarda, girerei la domanda: perché aggiungere capacità fighe dovrebbe necessariamente essere positivo?
Per rispondere alla tua analisi della "figosità di un personaggio", faccio mia una citazione (che riporto dopo): [cite]Autore: Airone[/cite]L'analisi della "figosità di un personaggio" (nella fiction così come nei PG di un GdR) può essere ricondotta a due parametri: quello che il personaggio prova emotivamente (1), e quello che il personaggio può fare materialmente (2)
È davvero ciò che il personaggio può fare materialmente a renderlo figo? Batman che lotta il crimine con i suoi miliardi è, solo perché può fare materialmente di piú, piú figo della ragazzina povera che, di nuovo violentata dal padre, trova ancora la forza di alzarsi? Maybe who we are isn’t so much about what we do, but rather what we’re capable of when we least expect it (Jodi Picoult, My Sister’s Keeper, 2004); parafrasandola: Maybe how much we are cool isn’t so much about what we do, but rather what we’re capable of when we least expect it.
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[cite]Autore: Mauro[/cite]Ra contro Zeus? Si riesce ancora a empatizzare con personaggi cosí lontani dalla nostra realtà quotidiana?
Certo: si possono fare personaggi profondissimi, con mille problemi, ma sentire questi problemi diventa piú difficile, arrivando a personaggi che sono non umani (e sí: Batman non ha super-poteri ed è Umano, ma non è che sia piú vicino di tanto all'Umano medio, rispetto a Superman).
Omero non sarebbe molto d'accordo con te.
Nella logica della poetica greca invece, l'allontanamento dalla vita quotidiana aiuta a focalizzare l'attenzione sul topos e quindi sull'universalità dei problemi, secondo l'idea che "se anche Zeus ha questi problemi, è normale che li abbia anche io".
Fa parte dei processi di catarsi (che è un modo come un altro per dare un nome all'unsafe)
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[cite]Autore: Matteo Turini[/cite]Kaiser Soze è indubitabilmente fico, e non ha bisogno di super-accessori o drammoni morali.
Vero. Shame on me per non averlo specificato.
Anche quando gioco in ambientazioni fantasy, io tendo a creare personaggi semplici (anche con grossi problemi, magari), perché mi piace concentrarmi su poche cose per volta, per godermele di più.
Se il mio personaggio, principe adolescente che si trova d'improvviso a scoprire quali orrori abbia compiuto suo padre per ottenere il regno, potesse anche sparare palle di fuoco ed invocare fulmini dal cielo, sinceramente perderei empatia nei suoi confronti. Mi verrebbe da focalizzarmi sull'idea di magia (è occultismo? Come si rapportano i personaggi alla magia? Eccetera...).
Allo stesso modo, se il mio personaggio mago, studioso di demonologia che ha inavvertitamente scatenato la furia di un demone sulla città, fosse anche un forgiato (tipo quelli di d&d), mi verrebbe automaticamente da pensare anche al problema dell'integrazione e della schiavitù.[/p][p]Insomma, per risponderti: aggiungere più 2 che posso a me sembra controproducente; solitamente mi porta a giocar personaggi piatti che sanno cavarsela senza grossi problemi in ogni situazione, e anziché affrontare i loro conflitti mi limito a recitare la particina dei grandi eroi con grandi responsabilità e grandi drammi morali. Che non mi piace.[/p][p]Poche cose, ma buone e ben srutturate.[/p]
Sì, ok. Ma vedi che anche tu, come aggiungi magia, o l'essere un forgiato (2) aggiungi parallelamente paura dell'occultismo, problema dell'integrazione, ovvero 1.
Aggiungere 2 non tglie spazio all' 1, anzi, dà più spunti. Si tratta quindi di vedere quando sei "soddisfatto" con i tuoi 1 e 2.
Forse "aggiungerne più che posso" è un'espressione sbagliata. Diciamo "aggiungerne finchè ce ne sta, poi diventa un minestrone".
[cite]Autore: Korin Duval[/cite][cite]Autore: Airone[/cite][p]di sicuro aiuterebbe me a capire cosa ci si può trovare nel giocare i cosidetti "sfigati" (continuo ad usare questo termine per capirci,[/p]
[p]Chiarissimo.[/p][p]Dunque, vediamo un po' come metterla... Da qualche parte (che non riesco a trovare -_- ) si discuteva di come aumentare "il soprannaturale" fosse un buon modo, tendenzialmente, di aumentare la "distanza emotiva" dalla storia (ovvero, "giocare più safe", come si usa dire).[/p][p]Se giochi un personaggio più "vicino a te", è molto più facile, ceteris paribus, il "sentire" il personaggio, provare empatia per esso, immedesimarsi, e quindi ricevere emozioni "forti" dal gioco.[/p][p]Actual Play: io non disdegno il provare cose diverse tra loro (anche se ho una GROSSA dose di pudore per cui un gioco molto molto unsafe forse mi metterebbe a disagio, lo ammetto candidamente!). La mia PG in AiPS (siamo a metà della 4a Stagione) ha una grossa carica di marysuaggine intrinseca ed intenzionale (ma se è intenzionale, è ancora marysuaggine? ?_? ), nello spirito della serie (supereroi stile Ultimates o The Authority): grossi poteri, ecc. ecc.
Ma la parte più divertente è l'evoluzione del personaggio, ovvero il modo in cui "i poteri" ci parlano dei nostri personaggi, il come è passata dall'essere un Capitan America in gonnella nella prima stagione alla portavoce dell'umanità in mezzo agli "dèi moderni" nell'ultima (con tanto di Spotlight con tanto di classicissimo "matrimonio da supereroe/celebrità" giusto 2 settimane fa).[/p][p]Actual Play (2): in Anima Prime facciamo a gara a chi fa più lo sborone con le descrizioni delle manovre, dei colpi, delle evocazioni, ecc. Safe? Puoi scommetterci. Divertente? Puoi scommetterci! Cosa ci piace dei personaggi? Usarli per "fare scena" ma anche per farli interagire tra loro e con i (pochi, dovrò aggiungerne) PnG.
Ovvero: non c'è NULLA di "male" o "sbagliato" nel giocare "safe". Però provare cose diverse fa sempre bene. ^_- E, come dice qualcuno sull'INCbook, "divertimento non è solo ridere".[/p][p]Anche CnV, anche col Supernatural Dial al minimo, pone la questione di base "se avessi il potere, che cosa faresti"? Situazione ipotetica, pochi di noi (spero) hanno in mano una pistola e credo che nessuno di noi abbia mai sperimentato la sensazione di poter legiferare sulla vita degli altri con impunità... Però abbiamo tutti affrontato scelte "di coscienza", grandi o piccole.[/p][p]LMVcP è un gioco che, ho notato, si presta a ENORMI fraintendimenti.
Non si gioca LMVcP per "vivere la vita del servo", ma per "vediamo di costruire questa storia di orrore prima e liberazione poi".
Il PG, oltretutto, ha dei veri e propri poteri enormi, molto più grandi di quelli di un PG di AD&D che muore se (o APPENA!) sbaglia qualcosa.
E, non a caso, giocando La Mia Vita Con Angelica, in cui togli il soprannaturale e al posto del Dott. Frankenstein c'è La Bionda Stronza, la paura del giocatore aumenta, proprio perché il tuo PG non è il deforme Igor, ma è uno come te, che hai conosciuto, o che potresti essere tu stesso. E se si parla di rianimare i morti, ok, ci ridiamo su. Ma se è una cosa che può capitarti... oh-oh![/p][p](*): (che sarebbe una stranissima CA SIM o sbaglio? :P )[/p][p]Ho risposto? Domande?[/p][p]EDIT: crosspost coi 2 signori qui sopra. ^_^;[/p]
Il gioco unsafe non offre alcuna attrattiva per me. Ma proprio zero. Non vedo per quale oscuro motivo dovrei ricreare in gioco situazioni che attivamente evito nella vita reale.
Vorresti, nella vita reale, trovarti a dover decidere se "vado alla cena d'anniversario di 2 anni con Yvonne, oppure le do il pacco, e resto in laboratorio a finire un progetto per Angelica perchè forse un giorno me la darà..."? Non credo, son situazioni di merda.
Se invece son le situazioni che ti piace vivere, beh, contento per te: la vita ti offrirà un sacco di casini tipo questo che ti faran sbattere la testa al muro.
Ora, una decisione "vado alla cena d'anniversario di 2 anni con Yvonne, oppure le do il pacco, indosso un costume nero e un lanciarampini e passo la notte a correre dietro ad un serial killer perchè non uccida un'altra prostituta di Hell's Kitchen", QUESTA è una decisione che la vita non mi proporrà mai e che voglio ricreare al tavolo.
* * *
Comunque, ADORO il fatto che tu abbia citato l'Authority, perchè è l'esempio perfetto per quello che voglio dire.
L'Authority è esattamente la serie di supereroi che NON PUOI giocare con un motore fisico, alla Mutants & Masterminds. Diciamocelo, il più sfigato è un Wolverine volante che è pure un'asiatica sexy. Il più forte è grossomodo dio.
In questo momento della mia vita giocare una cosa tipo Authority con un gioco tipo AiPS corrisponde al mio ideale di GdR perfetto.
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No, la ragazzina non è figa. Credo che la traduzione inglese migliore non sarebbe Cool ma Awesome. E sappiamo tutti cosa è awesome. Basta fare una ricerca su google immagini. Non ci trovi ragazzine, e se le trovi sono nude.
Il gioco unsafe non offre alcuna attrattiva per me. Ma proprio zero. Non vedo per quale oscuro motivo dovrei ricreare in gioco situazioni che attivamente evito nella vita reale.
Vorresti, nella vita reale, trovarti a dover decidere se "vado alla cena d'anniversario di 2 anni con Yvonne, oppure le do il pacco, e resto in laboratorio a finire un progetto per Angelica perchè forse un giorno me la darà..."? Non credo, son situazioni di merda.
Se invece son le situazioni che ti piace vivere, beh, contento per te: la vita ti offrirà un sacco di casini tipo questo che ti faran sbattere la testa al muro.
Per questo parlo di wish-fulfillment e di vedere un personaggio come "quello che vorrei essere e fare". Io non voglio essere un servitore, ma voglio giocarlo.
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[cite]Autore: Domon[/cite]ma parliamo di film: i soliti sospetti parla di personaggi senza superpoteri. fa schifo?
Una sceneggiatura da orgasmo _è_ un superpotere. :)
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[cite]Autore: Airone[/cite]In questo momento della mia vita giocare una cosa tipo Authority con un gioco tipo AiPS corrisponde al mio ideale di GdR perfetto.
Pensa che io dopo 18 mesi mi ci sto quasi stufando... ^_^; Però sì, è fighissimo e AiPS è nato per 'ste cose qua. ^__^
Tornando sul "vivere situazioni di meLMa":
[cite]Autore: Airone[/cite]Se invece son le situazioni che ti piace vivere, beh, contento per te: la vita ti offrirà un sacco di casini tipo questo che ti faran sbattere la testa al muro.
Attenzione, che non è che il gioco sia basato (ripeto, è un equivoco frequentissimo!) sul vivere 'ste situazioni, ma piuttosto sul gestire una storia che contenga questi temi.
Perché nella vita reale la "redenzione" forse ce l'hai, forse no, e come giustamente dici non è divertente.
Ne LMVcP, a sfuggire dal Padrone alla fine ce la fai, per struttura del gioco, e la catarsi è garantita da prima di iniziare. ^_-
E quella ***** di Angelica, come tutti i Padroni, finirà presa a pesci in faccia, prima o poi.
E poi ne LMVcP a volte i PG non hanno proprio scelta, sono immersi nell'orrore di non avere il completo controllo delle loro vite. Ripeto: orrore. È un gioco horror.
Voglio dire: piacciono i film horror? Sì, hanno un pubblico nutrito.
L'emozione di farsi inseguire da uno psicopatico la vorrebbero, i fan dei film horror, nella vita reale? Diciamo di no.
Il personaggio che fa da "tramite" per la finzione genera quel livello di distacco (tanto o poco) che ti regoli tu (e ci sono Tecniche di gioco che lo permettono: lines, veils, ecc.).
Ancora una volta ti rimando all'INCbook, con la storia di Zippolo, per un altro esempio reale che più di così non si può. ^_-
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Aah! Troppe risposte! Sono Caneammucchiato! Aah!
[cite]Autore: Domon[/cite][cite]Autore: Airone[/cite][p]Se devo giocare solo per provare emozioni... beh, anche no. Emozioni ordinarie come amore, amicizia, rifiuto, paura, tensione... le provo nella vita di tutti i giorni. Nel gioco, voglio un contorno diverso. Voglio soddisfare il mioright to dream. Le emozioni aggiungono umanità al personaggio, ma non è ciò per cui gioco.[/p]
[p]giocheresti un personaggio figo SENZA problemi da risolvere?
e se no, allora che dicotomia è?[/p][p]ma parliamo di film: i soliti sospetti parla di personaggi senza superpoteri. fa schifo?
parliamo di boardgame: agrigola parla di contadini tedeschi. fa schifo?
parliamo di videogiochi: in silent hill sei uno sfigato. fa schifo?
parliamo di gdr narrativisti: in cani nella vigna puoi giocare un cane che para pallottole col cappotto, vola, ed evoca colonne di fiamme dal cielo. però il gioco si impernia sui suoi problemi, non sui suoi poteri. fa schifo?[/p][p]giocare wish fulfillment non è "avere i personaggi fighi". è "evitare di mettere i personaggi in difficoltà" o "evitare di mettere in dubbio i personaggi". è questo che vuoi dalle tue partite? se si, allora cerchi il right to dream.[/p]
Giocherei un personaggio figo senza problemi: sì, per un paio d'ore prima di stufarmi.
Lo stesso motivo per cui di Die Hard guardo il film e bon, basta, finisce lì.
Di Batman guaro il film, seguo i fumetti, compro gli speciali, etc... ho provato a leggere il fumetto di Die Hard: è terribile.
I Soliti Sospetti... sono comunque più fighi di me. Sono ladri e truffatori internazionali.
I Cani... sono comunque più fighi di me. Innanzitutto vivono nel Far West e non nelle Prealpi. Usano pistole, hanno potere.
Non mi interessa che la figosità sia il cardine del gioco. Ma deve esserci, anche come contorno. Proprio perchè se devo giocare problemi di un tizio qualunque... beh, li ho, non li devo ricreare al tavolo.
[cite]Autore: Mauro[/cite][cite]Autore: Airone[/cite][p]faccio fatica a vedere come aggiungere delle capacità "fighe" al personaggio possa essere qualcosa di non positivo[/p]
[p]Ci possono essere varie motivazioni; per esempio, aggiunge un filtro: è piú difficile sentire quello che capita a personaggi che sono lontani da noi, e il sovrannaturale è sempre una valvola di sfogo. Per fare un esempio:[/p][p]•Grey Ranks: L'amatissimo PNG muore? Esperienza devastante.
• D&D: L'amatissimo PNG muore? Chi se ne frega, tanto posso resuscitarlo.[/p][p]In Cani il sovrannaturale è uno sfogo proprio per questo: seil giocatorenon sopporta quello che capita nella città, alzando il sovrannaturale può persino riscrivere gli eventi.
È vero che aumentando il PG basta aumentare anche i PNG per mantenere il rapporto, ma... Batman contro Joker? Superman contro Doomsday? Ra contro Zeus? Si riesce ancora a empatizzare con personaggi cosí lontani dalla nostra realtà quotidiana?
Certo: si possono fare personaggi profondissimi, con mille problemi, ma sentire questi problemi diventa piú difficile, arrivando a personaggi che sono non umani (e sí: Batman non ha super-poteri ed è Umano, ma non è che sia piú vicino di tanto all'Umano medio, rispetto a Superman).
Grey Ranksè un gioco che voglio provare da quando ho scoperto che esiste; se parlasse di super-bambini che lottano con il super-esercito che ha invaso il loro pianeta... mi attirerebbe già di meno.
Per quanto mi riguarda, girerei la domanda: perché aggiungere capacità fighe dovrebbe necessariamente essere positivo?[/p][p]Per rispondere alla tua analisi della "figosità di un personaggio", faccio mia una citazione (che riporto dopo):
[/p][cite]Autore: Airone[/cite][p]L'analisi della "figosità di un personaggio" (nella fiction così come nei PG di un GdR) può essere ricondotta a due parametri: quello che il personaggio prova emotivamente (1), e quello che il personaggio può fare materialmente (2)[/p]
[p]È davvero ciò che il personaggio può fare materialmente a renderlo figo? Batman che lotta il crimine con i suoi miliardi è, solo perché può fare materialmente di piú, piú figo della ragazzina povera che, di nuovo violentata dal padre, trova ancora la forza di alzarsi?Maybe who we are isn’t so much about what we do, but rather what we’re capable of when we least expect it(Jodi Picoult,My Sister’s Keeper, 2004); parafrasandola:Maybe how much we are cool isn’t so much about what we do, but rather what we’re capable of when we least expect it.[/p]
Non abbiamo la stessa definizione di figosità, mi devo essere espresso male io.
La figosità è solo in minima parte data dalla tempra morale. Sì, il bimbo-soldato è tostissimo. Sì, la ragazzina violentata è tostissima. Ma non è "figo". Non ti fa dire "WOAH!". É una figosità da assaporare in silenzio. Quella che dico io è loud o quantomeno visibile (tipo Corto Maltese, che non è WOAH! ma ne sa tantissime).
Ho fatto un breve riassunto mentale delle maggiori opere di fiction che ho visto/letto/etc, e credo che il personaggio di riferimento sia Andy Dufresne, protagonista di the Shawshank Redemption (le Ali della Libertà). Lui, che è indubbiamente tosto e un figo "morale", è a metà strada tra l'essere anche "figo WOAH!" e non esserlo. É lo spartiacque della figosità.
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Zippolo sta diventando più famoso di me...
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Mi sa che la figosità cercata da Airone è il Badass (http://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/Main/Badass), alla fine. Comunque personaggi e contesti che suonino dichiaratamente fittizi, per mantenere un elemento di evasione. Giusto?
[cite]Autore: Airone[/cite]Non vedo per quale oscuro motivo dovrei ricreare in gioco situazioni che attivamente evito nella vita reale.
Molti queste situazioni le vogliono ricreare senza riluttanza. E per motivi non così dissimili (con la differenza, certo, che le vivono da partecipanti e non spettatori) da quelli per cui un sacco di persone guardano film e leggono libri che ricreano situazioni che attivamente evitano nella vita reale. La fiction che tocca situazioni che normalmente possiamo vivere, senza evasioni o badassery, ha comunque un suo perchè (per esempio per catarsi, come diceva Korin).
Ma mi sa che qui si andrebbe Off Topic.
Personalmente (dato che il primo post finiva con un "E voi?") credo con incredibile banalità che, se giocare di ruolo permette tante attitudini, una alla volta, non voglio ancorarmi ad una sola. E se comunque ho visto le potenzialità del gioco unsafe, emotivo, capace di farti fermare e riflettere, di dare pugni in pancia, e sono grandiose, e le voglio padroneggiare sempre più... a prescindere mi piacerà ogni tanto andare a cercare botte, tamarria e cool. Finchè il personaggio e il gioco non diventano un pretesto per sentirmi capace da qualche parte, direi che giocare a fare il figo ha sempre una sua dignità.
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[cite]Autore: Airone[/cite]Aah! Troppe risposte! Sono Caneammucchiato! Aah!
In effetti è meglio se rallentiamo un pochino, dai. ^__^
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[cite]Autore: khana[/cite]Nella logica della poetica greca invece, l'allontanamento dalla vita quotidiana aiuta a focalizzare l'attenzione sul topos e quindi sull'universalità dei problemi, secondo l'idea che "se anche Zeus ha questi problemi, è normale che li abbia anche io"
C'è da dire che nella poetica greca credo che quelle storie fossero studiate per ottenere quell'effetto, effetto che è piú difficile da ottenere improvvisando.
Inoltre, quante volte gli dei (dico "gli dei" per il tuo esempio su Zeus) erano protagonisti dell'opera?
Se poi chi fruiva dell'opera credeva nell'esistenza di Zeus, allora per quanto lontano dalla natura umana era comunque qualcosa di per lui esistente.
Comunque, mi viene da chiedere una cosa: nella poetica greca, ci si focalizzava su quali problemi? Perché il mio discorso è che "è piú difficile sentire quello che capita a personaggi che sono lontani da noi", mi chiedo se "Si riesce ancora a empatizzare con personaggi cosí lontani dalla nostra realtà quotidiana"; l'universalità dei problemi su cui ci si focalizza, nella poetica greca è quello che capita ai personaggi, il dolore che provano? Se sí, mi riesce difficile pensare che si possa sentire quel dolore tanto piú quanto i personaggi sono lontani da noi: se a un personaggio è morto un figlio, quello che riuscirà a empatizzare maggiormente con esso sarà colui al quale è morto un figlio, non quello che non ne ha mai avuti né voluti.
[cite]Autore: Airone[/cite][p]Sì, ok. Ma vedi che anche tu, come aggiungi magia, o l'essere un forgiato (2) aggiungi parallelamente paura dell'occultismo, problema dell'integrazione, ovvero 1.[/p][p]Aggiungere 2 non tglie spazio all' 1, anzi, dà più spunti[/p]
Non concordo; al massimo, è un modo diverso di dare spunti, ma la paura dell'occultismo e il problema dell'integrazione si potrebbero benissimo inserire senza andare in cose sovrannaturali.
[cite]Autore: triex[/cite]Credo che la traduzione inglese migliore non sarebbe Cool ma Awesome
Sí, cool non è la traduzione piú felice.
[cite]Autore: Airone[/cite]Sì, la ragazzina violentata è tostissima. Ma non è "figo". Non ti fa dire "WOAH!"
Dipende da cosa intendi con "WOAH!"; perché a me la ragazzina fa dire "WOAH!", perché mostra un fegato, una risolutezza, che non so quanti avrebbero. Batman appare piú della ragazzina; è sicuramente visivamente piú figo del bambino-soldato; ma è apparenza. Quanto è importante? Per me, ma credo anche per te, è secondaria: perché credo che entrambi concordiamo che tra un personaggio con contenuti, ma senza apparenza; e uno con apparenza, ma senza contenuti; è meglio il primo.
Onestamente, quello che può materialmente fare Batman mi interessa poco: ha i miliardi, grazie che riesce a farlo. Ma credo interessi poco anche a te: se non andasse in crisi, se non avesse nemici che lo mettono in difficoltà nonostante i miliardi, ti interesserebbe?
A renderlo figo non credo sia quello che può fare, quanto piuttosto il modo in cui, messo in difficoltà (dai nemici, dalla società, dalle donne che gli piacciono), reagisce.
O, per meglio dire: sí, Batman è figo perché ha l'auto, gli accessori, ecc.; ma diventa interessante quando incontra delle crisi. Per quanto mi riguarda, che quelle crisi siano affrontate dal poliziotto di strada o da Batman è colore (che è importante: attenzione, non sto dicendo "è colore, quindi chi se ne frega"), perché il punto focale, ciò che rende interessante storia e personaggio, sono le crisi.
Credo che ci sia stato un malinteso, sicuramente complici i miei messaggi: giocare unsafe non significa giocare personaggi quanto piú possibile vicini a noi, né significa giocare personaggi che potrebbero esistere; il tuo esempio, "vado alla cena d'anniversario di 2 anni con Yvonne, oppure le do il pacco, indosso un costume nero e un lanciarampini e passo la notte a correre dietro ad un serial killer perchè non uccida un'altra prostituta di Hell's Kitchen", può essere unsafe come no. Dietro quella frase vedo questo conflitto (ma potrebbero essercene altri): la mia vita personale, o gli obblighi che per le mie capacità mi sono dato? Ora: a te, a te giocatore, quello è un conflitto che interessa? È un conflitto che tu giocatore senti come tuo, che ti mette in difficoltà? Pensare a uno che sceglie la cena (o l'inseguimento) al posto dell'inseguimento (o della cena) ti dà fastidio? Se sí, bene: stai giocando unsafe.
In tal senso, piú che il serial killer metterei qualcosa di meno forte: un furto milionario ai danni di un miliardario che nemmeno se ne accorgerebbe? Piú si alza la posta del crimine (furto, uccisione, distruzione del pianeta), meno l'opzione "cena con Yvonne" diventa appetibile.
Nota: non sto dicendo che quello sopra sia l'Unico e Vero modo di giocare, un D&D4ª si può giocare benissimo senza quello (è un gioco tattico); vale però come risposta alla questione del perché un personaggio figo/non figo.
Aggiunta: Sovrapposto con Korin...
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[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Tecnicamente, quello che ha detto Domon è verissimo: quella maniera di giocare è una forma di "right to Dream", quindi, SE vuoi giocare così, ALLORA vuoi giocare Right to Dream.
parliamo nel contesto: si parlava del wish fulfillment, no?
[cite]Autore: Airone[/cite]Il gioco unsafe non offre alcuna attrattiva per me. Ma proprio zero. Non vedo per quale oscuro motivo dovrei ricreare in gioco situazioni che attivamente evito nella vita reale.
perchè il gdr è uno spazio protetto in cui queste cose assumono una nuova dimensione e possono essere affrontate con uno spirito diverso. se perdi tuo fratello in un gdr puoi formare pensieri sulla perdita SENZA che tuo fratello muoia davvero, giusto per fare un esempio a me vicino... :/
ma i film che ti piacciono di più sono TUTTI di puro escapismo?
[cite]Autore: khana[/cite]Se uno ha già fatto esperienza di quelle situazioni, non proverà nessuna catarsi e probabilmente si annoierà anche.
verissimo quello che hai detto della catarsi, ma anche chi ha già vissuto una determinata situazione può immedesimarsi, trarre riflessioni, e rafforzare (ad esempio) il lutto... annoiarsi non è così automatico...
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[cite]Autore: Korin Duval[/cite][cite]Autore: Airone[/cite][p]In questo momento della mia vita giocare una cosa tipo Authority con un gioco tipo AiPS corrisponde al mio ideale di GdR perfetto.[/p]
[p]Pensa che io dopo 18 mesi mi ci sto quasi stufando... ^_^; Però sì, è fighissimo e AiPS è nato per 'ste cose qua. ^__^[/p][p]Tornando sul "vivere situazioni di meLMa":[/p][cite]Autore: Airone[/cite][p]Se invece son le situazioni che ti piace vivere, beh, contento per te: la vita ti offrirà un sacco di casini tipo questo che ti faran sbattere la testa al muro.[/p]
[p]Attenzione, che non è che il gioco sia basato (ripeto, è un equivoco frequentissimo!) sul vivere 'ste situazioni, ma piuttosto sul gestire una storia che contenga questi temi.
Perché nella vita reale la "redenzione" forse ce l'hai, forse no, e come giustamente dici[span style=text-decoration: underline;]non è divertente[/span].
Ne LMVcP, a sfuggire dal Padrone alla fine ce la fai, per struttura del gioco, e la catarsi è garantita da prima di iniziare. ^_-
E quella ***** di Angelica, come tutti i Padroni, finirà presa a pesci in faccia, prima o poi.[/p][p]E poi ne LMVcP a volte i PG non hanno proprio scelta, sono immersi nell'orrore di non avere il completo controllo delle loro vite. Ripeto: orrore. È un gioco horror.[/p][p]Voglio dire: piacciono i film horror? Sì, hanno un pubblico nutrito.
L'emozione di farsi inseguire da uno psicopatico la vorrebbero, i fan dei film horror, nella vita reale? Diciamo di no.
Il personaggio che fa da "tramite" per la finzione genera quel livello di distacco (tanto o poco) che[span style=text-decoration: underline;]ti regoli tu[/span](e ci sono Tecniche di gioco che lo permettono: lines, veils, ecc.).
Ancora una volta ti rimando all'INCbook, con la storia di Zippolo, per un altro esempio reale che più di così non si può. ^_-[/p]
É un buon paragone. Infatti detesto con tutto il mio cuore i film horror (escluso lo splatter demenziale alla Army of Darkness).
[cite]Autore: Mauro[/cite][p]Dipende da cosa intendi con "WOAH!"; perché a me la ragazzina fa dire "WOAH!", perché mostra un fegato, una risolutezza, che non so quanti avrebbero. Batmanapparepiú della ragazzina; è sicuramentevisivamentepiú figo del bambino-soldato; ma èapparenza. Quanto è importante? Per me, ma credo anche per te, è secondaria: perché credo che entrambi concordiamo che tra un personaggio con contenuti, ma senza apparenza; e uno con apparenza, ma senza contenuti; è meglio il primo.
Onestamente, quello che può materialmente fare Batman mi interessa poco: ha i miliardi, grazie che riesce a farlo. Ma credo interessi poco anche a te: se non andasse in crisi, se non avesse nemici che lo mettono in difficoltà nonostante i miliardi, ti interesserebbe?
A renderlo figo non credo sia quello che può fare, quanto piuttosto il modo in cui, messo in difficoltà (dai nemici, dalla società, dalle donne che gli piacciono), reagisce.
O, per meglio dire: sí, Batman è figo perché ha l'auto, gli accessori, ecc.; ma diventainteressantequando incontra delle crisi. Per quanto mi riguarda, che quelle crisi siano affrontate dal poliziotto di strada o da Batman è colore (che è importante: attenzione,nonsto dicendo "è colore, quindi chi se ne frega"), perché il punto focale, ciò che rende interessante storia e personaggio, sono le crisi.[/p][p]Credo che ci sia stato un malinteso, sicuramente complici i miei messaggi: giocareunsafenon significa giocare personaggi quanto piú possibile vicini a noi, né significa giocare personaggi che potrebbero esistere; il tuo esempio, "vado alla cena d'anniversario di 2 anni con Yvonne, oppure le do il pacco, indosso un costume nero e un lanciarampini e passo la notte a correre dietro ad un serial killer perchè non uccida un'altra prostituta di Hell's Kitchen", può essereunsafecome no. Dietro quella frase vedo questo conflitto (ma potrebbero essercene altri): la mia vita personale, o gli obblighi che per le mie capacità mi sono dato? Ora: a te, a tegiocatore, quello è un conflitto che interessa? È un conflitto chetu giocatoresenti come tuo, che ti mette in difficoltà? Pensare a uno che sceglie la cena (o l'inseguimento) al posto dell'inseguimento (o della cena) ti dà fastidio? Se sí, bene: stai giocandounsafe.
In tal senso, piú che il serial killer metterei qualcosa di meno forte: un furto milionario ai danni di un miliardario che nemmeno se ne accorgerebbe? Piú si alza la posta del crimine (furto, uccisione, distruzione del pianeta), meno l'opzione "cena con Yvonne" diventa appetibile.[/p][p]Nota: non sto dicendo che quello sopra sia l'Unico e Vero modo di giocare, un D&D4ª si può giocare benissimo senza quello (è un giocotattico); vale però come risposta alla questione del perché un personaggio figo/non figo.[/p]
No, no, hai centrato proprio il punto. Il costume e il lanciarampini possono anche essere di solo colore: ma ci devono essere. Come ho detto prima, guidare l'Aironmobile non deve per forza essere il punto focale; ma se devo calarmi in un personaggio con delle crisi, voglio che sia un personaggio con più colore attorno.
Per quanto riguarda "il conflitto ti dà fastidio": no, non particolarmente. E mi sta bene così.
[cite]Autore: Domon[/cite][p]perchè il gdr è uno spazio protetto in cui queste cose assumono una nuova dimensione e possono essere affrontate con uno spirito diverso. se perdi tuo fratello in un gdr puoi formare pensieri sulla perdita SENZA che tuo fratello muoia davvero, giusto per fare un esempio a me vicino... :/[/p][p]ma i film che ti piacciono di più sono TUTTI di puro escapismo?[/p]
Sì, ma perchè dovrei voler formare pensieri sulla morte di un fratello? É questo che mi sfugge.
Se non di puro escapismo, di sicuro con una componente lontana dalla mia realtà, sì. Ad esempio preferisco di gran lunga 1984 ad un libro che racconta la realtà di un governo totalitarista del mondo odierno. Sulla realtà, preferisco leggere articoli informativi e discuterne. Non so se mi sono spiegato bene.
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A mio parere ti sei spiegato benissimo. Ti ringrazio. Non credo che rientri nel wish-fulfillment. Non si tratta di "realizzare sogni", come può essere nel caso di uno che sogna di essere un grande cavaliere e quindi lo gioca.
Beninteso, nonostante la mia provocazione iniziale, lungi da me dire che si tratta di una maniera "sbagliata" di giocare. Di sicuro non è l'unica.
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[cite]Autore: Airone[/cite]Per quanto riguarda "il conflitto ti dà fastidio": no, non particolarmente. E mi sta bene così
Non è solo questione di fastidio: tu giocatore lo senti? Per te giocatore è importante?
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[cite]Autore: triex[/cite]Il fenomeno si chiama Wish-Fulfillment. Giocare per potersi sentire qualcuno di più figo di quello che si è.
Visto che The Forge e Story-games sono entrambi giù in questo momento, qualcuno sa se wish-fullfilment è un termine spiegato nel glossary o nella teoria in genere, oppure è un termine preso a prestito dalla psico-analisi?
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Sul glossario non c'è. E' un termine che ho preso da non-mi-ricordo-dove-l-ho-sentito.
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[cite]Autore: Airone[/cite][p][/p]
[p]Sì, ma perchè dovrei voler formare pensieri sulla morte di un fratello? É questo che mi sfugge.[/p]
non è che DEVI, ma perchè non farlo?
[cite]Autore: Airone[/cite]Sulla realtà, preferisco leggere articoli informativi e discuterne. Non so se mi sono spiegato bene.
si, ma continui a forgiare false dicotomie. "informarsi sulla realtà attraverso i giornali" non occupa lo stesso spazio (mentale, temporale, emozionale) di giocare, guardare un film, o leggere un libro.
in effetti, non hai ancora risposto alla mia domanda: i tuoi film preferiti sono tutti di puro escapismo? non c'è nemmeno un film di mafia, o di guerra, o -perchè no?- d'amore che ti piaccia? e se ci sono, come mai i gdr non possono trattare temi simili e risultare comunque divertenti?
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[cite]Autore: Mauro[/cite]Non è solo questione di fastidio: tu giocatore lo senti? Per te giocatore è importante?
Boh, non lo so. É un esempio campato per aria che non mi coinvolge molto. La prima volta che mi capita in gioco una situazione che sento come persona, e non come personaggio, cercherò di ricordarmi e pensarci su.
[cite]Autore: Domon[/cite]non è che DEVI, ma perchè non farlo?
Non lo so. Non mi attira.
Non ho mai fatto motocross, ma so che non mi attira. Non avevo mai fatto un lancio col paracadute ma mi attirava, così quest'autunno ho pagato e ho fatto l'esperienza di lanciarmi, mi è piaciuto un sacco e probabilmente lo rifarò.
Uguale per i GdR.
Gioco rilassato, safe, con personaggi badass ---> lancio col paracaduute.
Gioco unsafe, GWEP, chiamalo come credi ---> motocross
In pratica ti sto dicendo: non sono appassionato di motori e non sono a mio agio su due ruote. Però mi piace volare e l'altezza. E tu mi dici «Perchè non provi anche motocross?»
Sbaglio, nell'impostare questo paragone?
si, ma continui a forgiare false dicotomie. "informarsi sulla realtà attraverso i giornali" non occupa lo stesso spazio (mentale, temporale, emozionale) di giocare, guardare un film, o leggere un libro.[/p][p]in effetti, non hai ancora risposto alla mia domanda: i tuoi film preferiti sono tutti di puro escapismo? non c'è nemmeno un film di mafia, o di guerra, o -perchè no?- d'amore che ti piaccia? e se ci sono, come mai i gdr non possono trattare temi simili e risultare comunque divertenti?[/p]
Vero, ho risposto male.
La realtà è che non lo so neppure io, non ci ho mai fatto troppo caso. Di sicuro ho una predilezione per il divertissment pascaliano, il puro intrattenimento, soprattutto per quanto riguarda film e serie TV, però non è esclusiva... vediamo...
Tra i miei film preferiti ci sono le Ali della Libertà, 12 Angry Men, Full Metal Jacket, Blood Diamond... e benchè le emzioni di umani la facciano da padrone in questi film, nessuno l'ho mai sentito troppo vicino a me, non mi ci sono identificato... ho apprezzato la storia di altre persone.
Prendi Sergio Leone. Adoro i suoi film, soprattutto Giù la Testa e Il Buono, il Brutto e il Cattivo. Li consideri di escapismo? Non parlano di una realtà che mi è vicina, ma le emozioni dei protagonisti sono più forti che mai.
Faccio fatica a capire come puoi considerare un film di guerra "vicino a te" dato che non sei mai stato in guerra (almeno credo). Non è escapismo, ma di certo non lo sento come un pugno allo stomaco.
Invece i giochi che mi proponi hanno lo scopo di farti sentire in prima persona queste sensazioni. Non lo so, forse ho sempre visto i film con un occhio un po' freddo, un po' troppo distaccato. Può essere.
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[cite]Autore: Airone[/cite]Gioco rilassato, safe, con personaggi badass ---> lancio col paracaduute.
Gioco unsafe, GWEP, chiamalo come credi ---> motocros
e il gwep con personaggi badass?
[cite]Autore: Airone[/cite][p]In pratica ti sto dicendo: non sono appassionato di motori e non sono a mio agio su due ruote. Però mi piace volare e l'altezza. E tu mi dici «Perchè non provi anche motocross?»[/p][p]Sbaglio, nell'impostare questo paragone?[/p]
non saprei, la chiave è il pezzo che scrivi dopo:
[cite]Autore: Airone[/cite][p]Tra i miei film preferiti ci sono le Ali della Libertà, 12 Angry Men, Full Metal Jacket, Blood Diamond... e benchè le emzioni di umani la facciano da padrone in questi film, nessuno l'ho mai sentito troppo vicino a me, non mi ci sono identificato... ho apprezzato la storia dialtrepersone.[/p][p]Prendi Sergio Leone. Adoro i suoi film, soprattuttoGiù la TestaeIl Buono, il Brutto e il Cattivo. Li consideri di escapismo? Non parlano di una realtà che mi è vicina, ma le emozioni dei protagonisti sono più forti che mai.[/p][p]Faccio fatica a capire come puoi considerare un film di guerra "vicino a te" dato che non sei mai stato in guerra (almeno credo). Non è escapismo, ma di certo non lo sento come un pugno allo stomaco.[/p][p]Invece i giochi che mi proponi hanno lo scopo di farti sentire in prima persona queste sensazioni. Non lo so, forse ho sempre visto i film con un occhio un po' freddo, un po' troppo distaccato. Può essere.[/p]
il punto è: sono tra i tuoi film preferiti? si? e perchè un gdr alla "full metal jacket" non dovrebbe piacerti?
non sto dicendo che ti debbia piacere. sto cercando (o aiutandoti a trovare) il discrimine, che per me non può essere semplicemente quello che esprimi, altrimenti rovinerebbe anche il tuo divertimento in quei film. il livello di coinvolgimento emotivo che ci trovi è un affare tutto tuo, ma il fatto che siano tra i tuoi film preferiti deve essere imputato a qualcosa. se non è la icinanza alla realtà, sarà qualcos'altro. qualunque cosa sia, vediamo se è ritrovabile in un gdr, e se è impossibile ritrovarlo in un gdr quando giochi safe...
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[cite]Autore: Domon[/cite][cite]Autore: Airone[/cite][p]Gioco rilassato, safe, con personaggi badass ---> lancio col paracaduute.
Gioco unsafe, GWEP, chiamalo come credi ---> motocros[/p]
[p]e il gwep con personaggi badass?[/p]
Lancio col paracadute in moto, con atterraggio su pista da motocross!
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questo è uno dei punti dove il paragone originale mostra i suoi limiti, dici? ;)
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[cite]Autore: Domon[/cite][p]questo è uno dei punti dove il paragone originale mostra i suoi limiti, dici? ;)[/p]
Se stai parlando con me, no, non mi pare che il paragone crolli. Infatti, per uno cui piacciono entrambe le attività, ciò che p descrive suona awesome a dir poco. Ed infatti è ciò che mi stai dicendo: puoi fare entrambe le cose, ed è spettacolare.
Ammesso che il motocross ti piaccia, altrimenti la moto è solo lì in mezzo alle scatole quando ti butti.
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Cosa sogno io? Bella domanda. Ultimamente i sogni che faccio non si possono dire a un pubblico di minori (dura la vita dei single). Però in gioco non cerco di realizzarli (sarebbe abbastanza awkward).
C'era un periodo in cui fantasticavo di essere un qualche tipo di alieno umanoide, o un robot antropomorfo, per distinguermi dagli altri. Non mi ricordo di averli mai portati in gioco però. Anzi sì, una volta avevo fatto un PG per il Solar System che era sostanzialmente una gynoid. Mai giocata però, per cui non so dire.
Ancora prima sì, mi piaceva l'idea di essere un uomo con dentro un demone, dannato e figo. Avevo 16 anni e in effetti credo di aver portato questa cosa in dei png e in delle trame.
Uhm, a guardare gli ultimi giochi che ho giocato e gli ultimi personaggi giocati, direi che quasi nessuno di questi era qualcuno che avrei voluto essere.
Come si diceva prima, nessuno vuole essere il soldato Palla di Lardo. Ma a molti interessa che gli succederà. Molti prenderanno le sue parti.
Credo che fare Advocacy per un personaggio sia proprio questo. Tu non sei quel personaggio, ma di quel personaggio ti importa e parteggi per lui.