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Gente Che Gioca => Gioco Concreto => Topic aperto da: Michele Pupo - 2010-05-25 11:26:18
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Bene questa settimana mi accingo a provare a masterizzare CnV con giocatori che non ci hanno mai giocato ma che provengono da gdr tradizionali. In particolare uno viene da decenni di passione per Vampiri. brrr.
Vi chiedo consiglio su alcune scelte operative che mi trovo ad affrontare.
Problema 1
Il giocatore in questione mi ha detto che non vuole che gli muoia il pg. Tipico suo, anche quando masterizza lui non si muore mai, a meno che non si facciano castronate gigantesche, sennò vale la regola che i pg, essendo protagonisti delle (sue) storie sopravvivono sempre.
La mia risposta "guarda è difficile morire perchè ho sei tu ad aver scelto di escalare verso un conflitto con armi da fuoco (come riportato da manuale) o stiamo giocando come posta la tua morte e quindi vuol dire che ti sei volontariamente messo in qualche guaio (come da manuale) o sono io ad essere stronzo e cerco di farti fuori" corretto? sbaglio?
Problema 2
Io volevo fare con tutti loro i pg il giovedì sera per poi giocare la prima città il venerdì, in modo da avere il tempo per fare tutto con calma (contate che possiamo giocare solo qualche ora). Sfortunatamente un giocatore non può il giovedì ma solo il venerdì. A questo punto mi consigliate di spostare tutto di un giorno, quindi fare i personaggi il venerdì e giocare alla prima occasione utile, o fare qualche pg il giovedì e qualche il venerdì? Lo chiedo perchè mi pare di aver capito che è molto importante evitare che uno si faccia il pg da solo, come può avvenire nei gdr classici.
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Bene.
Problema 1:
Se non decide di accusare non muore. Per mettere come Posta la sua morte è difficilmente motivabile da Fiction, a meno che proprio non si vada addosso alla morte di propria iniziativa, e come GM il tuo compito è mettere Poste piccole a escalare, della serie che prima di arrivare a Posta la vita del cane, deve aver rotto i coglioni per 5 conflitti consecutivi, come minimo, a meno che tu proprio non voglia massacrarlo, ed è comunque dura, se stanno uniti.
Per il resto, quello che dici è corretto.
poi guarda sempre la Fiction. Perché uno vorrebbe ucciderlo? Perché non gli fa fare qualcosa? E tu metti prima come Posta "Faccio quel qualcosa che non vuoi che io faccia", così il PNG si evita di ammazzare un Cane, cosa che probabilmente gli costerebbe un'impiccagione, fai un pò tu ^^
Problema 2:
Gli dai PG prefatti. O prendi quelli dal sito di narrattiva, o gli dai delle schede con settati Background, punteggi e Tratti divisi senza nome, e loro devono solo dare nomi a Tratti e Relazioni. Facile facile. In mezz'ora si fa tutto ^^
Sennò il givoedì fai i PG con gli altri, e a quello che può solo il venerdì gli fai trovare il PG pronto, che può modificare rapidamente prima di gicoare come preferisce.
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Per fare un esempio dei PG che puoi dargli:
Fratello/Sorella "Scegli un nome da questa lista"
Background: Equilibrato.
Caratteristiche:
Acutezza: 4
Corpo: 4
Cuore: 4
Volontà: 5
Tratti:
1d4:
1d6:
1d6:
1d6:
1d6:
1d8: Sono un Cane
1d8:
Relazioni:
1d6:
1d6:
1d6:
1d6:
1d8:
1d8:
Proprietà:
Cappotto "__________________________________" 2d6
Pistola 1d6+1d4
Terra consacrata 1d6
Libro della vita 2d6
Et voilà. Dovrebbe volerci decisamente meno a fare il PG. Preparati 3 schede con Background diversi e un concetto in mente, e sei a posto ^^
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[cite]Autore: robur[/cite]In particolare uno viene da decenni di passione per Vampiri. brrr.
Oddio...
[cite]Autore: robur[/cite]Il giocatore in questione mi ha detto che non vuole che gli muoia il pg. Tipico suo, anche quando masterizza lui non si muore mai, a meno che non si facciano castronate gigantesche, sennò vale la regola che i pg, essendo protagonisti delle (sue) storie sopravvivono sempre.
Se è davvero così (nel senso che DAVVERO pretende di essere l'eroe che non muore mai) probabilmente CnV non è davvero fatto per lui (e se lo estende a "non perde mai" non saprei davvero che gioco consigliarti) ma non disperare, che può darsi benissimo (anzi, è abbastanza comune) che abbia solo avuto un sacco di esperienze di morti casuali date da un tiro di dado in momenti assurdi, e quindi sia questo in realtà che non sopporta.
[cite]Autore: robur[/cite]La mia risposta "guarda è difficile morire perchè ho sei tu ad aver scelto di escalare verso un conflitto con armi da fuoco (come riportato da manuale) o stiamo giocando come posta la tua morte e quindi vuol dire che ti sei volontariamente messo in qualche guaio (come da manuale) o sono io ad essere stronzo e cerco di farti fuori" corretto? sbaglio?
Più esattamente, spiegagli che se abbandona la posta para automaticamente ogni rilancio, e quindi deciderà lui volta per volta se vale la pena di rischiare o no... e se la posta è che lo uccidi, anche se la cede è solo ferito grave e se c'è un suo amico vicino lo può curare.
Poi però fagli una città in cui ci sia qualcosa per cui rischierà la vita... :-)
[cite]Autore: robur[/cite]Problema 2
Io volevo fare con tutti loro i pg il giovedì sera per poi giocare la prima città il venerdì, in modo da avere il tempo per fare tutto con calma (contate che possiamo giocare solo qualche ora). Sfortunatamente un giocatore non può il giovedì ma solo il venerdì. A questo punto mi consigliate di spostare tutto di un giorno, quindi fare i personaggi il venerdì e giocare alla prima occasione utile, o fare qualche pg il giovedì e qualche il venerdì? Lo chiedo perchè mi pare di aver capito che è molto importante evitare che uno si faccia il pg da solo, come può avvenire nei gdr classici.
Devono fare i PC tutti insieme, ma non è un problema (se non sono proprio bloccati...) fare i personaggi e giocare la stessa sera. Visto che è la presentazione del gioco non stare a spiegargli tutte le opzioni, dai un passato equilibrato a tutti (e quindi dagli i dadi da dividere), ricordati che all'inizio possono prendere relazioni solo con persone (e consigliali di tenersi i dadi liberi) e dagli un tempo limite molto ridotto (dicendo che se non si sbrigano non potranno scegliersi l'equipaggiamento con più dadi e gli darai solo quello da 6: con giocatori tradizionali dovrebbe funzionare come minaccia...).
La città preparatela prima, molto semplice ma che arrivi fino a odio e omicidio. Non cercare di farla molto ambigua, hai poco tempo e devi fargli vedere il sistema, mettici uno stregone davvero "cattivo" e amen, sarà la "paura di morire" del giocatore a creare le scelte morali. Scegliti alcuni NPC che saranno i loro parenti, e vai. :-)
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[cite]Autore: robur[/cite]"guarda è difficile morire perchè ho sei tu ad aver scelto di escalare verso un conflitto con armi da fuoco (come riportato da manuale) o stiamo giocando come posta la tua morte e quindi vuol dire che ti sei volontariamente messo in qualche guaio (come da manuale) o sono io ad essere stronzo e cerco di farti fuori"
Sì e no: tutto vero, ma sottolinea che si può morire anche per un pugno o una randellata; è difficile, ma può capitare.
Il punto è che loro sanno a priori che rischio stanno accettando, e possono sempre evitarlo Lasciando la Posta.
[cite]Autore: robur[/cite]A questo punto mi consigliate di spostare tutto di un giorno, quindi fare i personaggi il venerdì e giocare alla prima occasione utile, o fare qualche pg il giovedì e qualche il venerdì?
Cosa volete fare? Una città dimostrativa o la prima di (speranzosamente) una serie? Inoltre: potete giocare la città in due sessioni, o siete limitati alla singola?
In generale è meglio che i personaggi siano fatti dai giocatori e tutti insieme (ipotizzando che ci riescano, nel senso che venendo da Vampiri è facile vedere tutti tratti sulle abilità), ma se è una partita dimostrativa anche con i pregenerati può andare bene (attento che, se non li hanno modificati, su quelli di Narrattiva ci sono cose non propriamente da manuale); io comunque proverei a farli creare a loro. Puoi velocizzare la cosa dando un passato equilibrato a tutti.
Eviterei di farli creare a qualcuno e di imporli ad altri.
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Se è davvero così (nel senso che DAVVERO pretende di essere l'eroe che non muore mai) probabilmente CnV non è davvero fatto per lui (e se lo estende a "non perde mai" non saprei davvero che gioco consigliarti) ma non disperare, che può darsi benissimo (anzi, è abbastanza comune) che abbia solo avuto un sacco di esperienze di morti casuali date da un tiro di dado in momenti assurdi, e quindi sia questo in realtà che non sopporta.
Il tuo intervento è brillante e credo colpisca nel segno. Diciamo che voglio fargli sperimentare un nuovo gioco perchè voglio sbloccarlo dalle idee in cui si trova. Si tratta di una persona che tiene molto da conto la fiction e crea bellissime storie, ma fallisce col sistema di gioco, vampiri in gioventù deve essergli piaciuto molto, ma suppongo abbia avuto grande frustrazioni per giocate come quelle che dici. Quello che vorrei fargli capire è che si riescono a fare grandi storie, anche d'azione, ma senza railroad, senza giocare la storia del master e senza usare un system zero. Per lui le storie dei gdr sono come i film d'azione tipici, dove c'è il protagonista che passa in mezzo a mille pericoli, rischia la vita, ma sopravivve sempre.
Perchè fargli provare cani? Perchè secondo me fa per lui, se riesco a farlo staccare dai rimasugli dannosi dei vecchi giochi. Perchè da quanto ho capito cani ti permette di esplorare il personaggio, ti dà il potere di decidere anche se non sei il GM, perchè alla fine muori se decidi di rischiare troppo e non per dadi casuali, e questo avviene perchè il sistema è così e non perchè il master deve barare per tenerti vivo (ho perso il conto delle volte che è successo nelle sue partite, pur di tenerci vivi faceva di tutto, anche girare il dado). Insomma spero nell'effetto positivo della rivelazione!
Sul problema 2 penso che farò così
Giovedì faccio una demo con chi c'è. Pg fatti in mezz'ora e città demo o dal libro o di quelle che ho trovato in giro. Se piace venerdì facciamo sul serio, se qualcuno vuole cambiare il personaggio lo cambia e chi non c'era giovedì si fa il personaggio da 0. Poi cominciamo a giocare la prima città, che suppongo sarà giocata in 2 sere.
Lo scopo sarebbe riuscire a fare almeno una campagna che ci tenga occupati queste due settimana.
Ringrazio tutti delle risposte e vi chiedo una ultima cosa. Quanti giocatori al massimo? Per giocare bene, non per giocare alla casso. Io pensavo a 3, ma se si può fare in 4 coinvolgo pure la mia compagna, il che però non è una priorità.
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Le risposte giuste le hai già avute, quindi queste sono solo opinioni in più :)
Riguardo alla questione 1 (la morte dei pg), secondo me la cosa potrebbe girarti molto molto bene. Se davvero la paura del tuo amico nasce da esperienze in cui un tiro sfortunato poteva farti "morire" (che secondo me esprimere altro, cioè il non poter più contribuire alla fiction) le meccaniche di Cani possono fare da rete di sicurezza. Basta che tu sia molto chiaro sul fatto che il quanto andrà vicino a "morire" lo sceglie lui. Le cose fondamentali sono due: solo se si escala ci può scappare il morto e -più importante- lasciare la posta pare il follout. Quest'ultima cosa legata alla paura del tuo amico viene benissimo per giocare con poste piccole, quindi tutto di guadagnato per te (e per tutto il tavolo).
Sul secondo punto: ti consiglio anche io di fare la città prima di aver fatto i personaggi. La prima città è bene che sia "semplice"; nella mia piccola esperienza l'ho sfruttata più per giocare col sistema che per andare subito a colpire sul dubbio morale. E secondo me la cosa ha senso: lasciali impratichire con una città e falli sentire tranquilli anche nelle scelte meccaniche. Poi potrete tutti concentrarvi, più rilassati, sulla moralità e sulle scelte difficili. Sembra un consiglio un po' sciocco ma secondo me è vitale: il rischio è che i giocatori non trovino "confortevole" il sistema e che per questo si sbilancino di meno nel giocarsi la moralità dei personaggi. E credo che questo sia tanto più vero per chi viene da certe esperienze tradizionali.
Ti sconsiglio alla grandissima di farli partire con personaggi pregenerati. Innanzitutto anche il processo di creazione dei pg è un bellissimo step (e secondo me già contribuisce a far capire lo spirito e le dinamiche del gioco); in più in Cani è molto importante l' "anima" -passatemi il termine- dei personaggi. Per giocarli bene bisogna sentirseli propri (magari odiarli, ma deve comunque esserci un sentimento dietro). Con i pregenerati questa immedesimazione è sempre bassa e, secondo me, deleteria. Anche perchè non devi fare una demo, quindi prenditi il tempo di cui hai bisogno.
Ti sconsiglio anche di fare la demo giovedì e poi il gioco effettivo venerdì. Secondo me rischi di creare un' aspettativa eccessiva e di rovinarti l'effetto novità. Ripeto, prendi tutto tranquillamente, cerca di cominciare "soft": vi vedete una sera e cominciate a fare i personaggi. Ovviamente non ci metterete tutta la sera, quindi farete anche un po' di città. Che la finiate o meno in una sera ha poca importanza, mentre credo sia più importante partire rilassati.
Sulla questione numerica, io sono un amante dei numeri bassi e per me tre è perfetto. Però se alla tua lei la cosa interessa molto e se credi che la sua presenza possa in qualche modo essere "d'aiuto", perchè no?
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[cite]Autore: robur[/cite]Quanti giocatori al massimo? Per giocare bene, non per giocare alla casso. Io pensavo a 3, ma se si può fare in 4 coinvolgo pure la mia compagna, il che però non è una priorità.
In 4 credo possa funzionare, nei tempi "rilassati" (BENE!) che hai indicato.
Per il resto:
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Più esattamente, spiegagli che se abbandona la posta para automaticamente ogni rilancio, e quindi deciderà lui volta per volta se vale la pena di rischiare o no...
Questo passaggio è FONDAMENTALE.
[Nostradamus mode: ON]
Poi, naturalmente, lui o qualcun altro si lamenterà del fatto che "così non c'è il brivido del rischio".
E tu puoi spiegare che il rischio c'è, nella misura in cui vogliono, anche perché 3d10 di fallout possono fare 1, 4, 6 (Lungo Termine + Esperienza), ma anche 7, 8, 9 (Ferita Grave) o 3, 10, 10 (Morte del PG)... ^_-
[Nostradamus mode: OFF]
[cite]Autore: robur[/cite][p]Perchè fargli provare cani? Perchè secondo me fa per lui, se riesco a farlo staccare dai rimasugli dannosi dei vecchi giochi. Perchè da quanto ho capito cani ti permette di esplorare il personaggio, ti dà il potere di decidere anche se non sei il GM, perchè alla fine muori se decidi di rischiare troppo e non per dadi casuali, e questo avviene perchè il sistema è così e non perchè il master deve barare per tenerti vivo (ho perso il conto delle volte che è successo nelle sue partite, pur di tenerci vivi faceva di tutto, anche girare il dado). Insomma spero nell'effetto positivo della rivelazione![/p][p][/p]
Se poi vuoi rincarare la dose, un altro gioco con presupposti abbastanza simili è AiPS, però lo fa in modo più "sottile" e forse ci vorrebbe più tempo per fargli ingranare i meccanismi... Cambia da persona a persona. Ciò non toglie che se riesci a fargli provare almeno 3-4 giochi diversi, poi la sensazione di necessità dalla R-0 si scioglie come neve al sole.
E a quel punto non dire "te l'avevo detto" richiede molta forza di volontà (che io NON ho e ne pago le spese).
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[cite]Autore: Marco Costantini[/cite]Le cose fondamentali sono due: solo se si escala ci può scappare il morto e -più importante- lasciare la posta pare il follout.
Occhio che eviti solo il NUOVO fallout... Se ti sei preso del fallout da un Accuso Il Colpo precedente, e molli ad un Rilancio successivo, i primi dadi Fallout li DEVI tirare... Se ti tiri indietro, il buco nella schiena non si rimargina come per magia. ^_-
[cite]Autore: Marco Costantini[/cite]La prima città è bene che sia "semplice"; nella mia piccola esperienza l'ho sfruttata più per giocare col sistema che per andare subito a colpire sul dubbio morale.
Sì, la prima Città deve essere semplice: pochi, pochi, pochissimi PnG. Già con 3 PnG si creano Città MOLTO appassionanti.
E se hai bisogno, Basta ChiedereTM. ^_-
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[cite]Autore: robur[/cite]Quanti giocatori al massimo? Per giocare bene, non per giocare alla casso. Io pensavo a 3, ma se si può fare in 4 coinvolgo pure la mia compagna, il che però non è una priorità.
CnV funziona bene con 2-3 giocatori + master.
Se giocare più città, si è visto che quando di giocatori sono di più (fino a quattro o cinque proprio al massimo) si può giocare concentrandosi su 2-3 per volta che diventano in pratica i protagonisti della serata, ma bisogna che il gruppo sia abbastanza tranquillo e affiatato da non rubarsi la scena.
Inoltre, con 4 cani insieme il GM in pratica non può quasi più impensierirli (almeno, quando hanno imparato ad usare il sistema e ad aiutarsi fra di loro), quindi funziona solo se se i personaggi si dividono e non rimangono tutti in gruppo.
Insomma, non è che sia impossibile giocare con quattro giocatori, ma bisogna usare più cautele.
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Ottimo, ho deciso che faremo seratona il venerdì così ci sono tutti gli interessati e si fanno i PG assieme. Tanto non c'è fretta ed è meglio cominciare bene. Sul numero vedremo, effettivamente quello che temo pure io è che la serata si concentri solo su qualcuno di loro, sarebbe tragico perchè porterebbe avanti la sottile mania di protagonismo che volevo evitare... credo che dirò alla mia ragazza di farci il thè e basta ^^
Se poi vuoi rincarare la dose, un altro gioco con presupposti abbastanza simili è AiPS, però lo fa in modo più "sottile" e forse ci vorrebbe più tempo per fargli ingranare i meccanismi... Cambia da persona a persona. Ciò non toglie che se riesci a fargli provare almeno 3-4 giochi diversi, poi la sensazione di necessità dalla R-0 si scioglie come neve al sole.
E a quel punto non dire "te l'avevo detto" richiede molta forza di volontà (che io NON ho e ne pago le spese).
Io per fortuna la ho, ma devo dire che non è nemmeno il mio obiettivo, cioè mi pare abbastanza palese che l'uomo non sia contento di nessun gdr e a stento di quelli che gestisce lui fatti con sistemi raffazzonati da altri gdr cui giocò in passato. Quindi se tutto funziona (cosa di cui sono preoccupatissimo) credo sarà lui a essere felice.
Paradossalmente non vedo AiPS per lui
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Ciò detto un gran Buona Giocata da parte mia :)
A questo punto però esigo come obbligo morale che tu ci posti un bell'AP!
Cavolo, parlare di Cani m'ha fatto venire una voglia di rigiocarci da matti!
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Ah, quasi dimenticavo: mi raccomando, per fare la città non partire da un idea precedente, ma segui la procedura a pagina 96-104 e vedi cosa ti viene.
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[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Ah, quasi dimenticavo: mi raccomando, per fare la città non partire da un idea precedente, ma segui la procedura a pagina 96-104 e vedi cosa ti viene.
E se hai bisogno, c'è un tutorial/esercizio passo-passo sul forum, oppure puoi postare la Città che fai qui per consigli.
Di solito il consiglio numero uno è "semplifica", chi non è abituato non crede che con 3 PnG (ed i loro guai) ci riempi 2 serate di gioco, eppure è così. ^_^;
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Come città mi ispirava molto HOPE dal PbF, pur non avendolo letto tutto, perchè mette temi su cui mi sentirei coinvolto. Ora mi leggo un po' di topic di creazione di città, per fortuna che c'è la raccolta di topic utili ^^
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[cite]Autore: robur[/cite]perchè mette temi su cui mi sentirei coinvolto
La mia raccomandazione è, ancora, che sia roba "semplice": tizio ha fatto fuori caio perchè era invidioso, tizio ha sgozzato caio per soldi/reputazione/sesso ecc.
Eviterei di fare robe troppo ingarbugliate e di spararla subito sul teologico. L'idea è quella che nella prima città il giudizio sia "facile" per poi escalare su quello in seguito.
E poi prova a fare una città tua: a parte che è piacevolissimo, come dicevo, così come i giocatori devono "sentire" visceralmente i personaggi, credo che un GM debba sentire visceralmente la città che ha creato ed i suoi problemi.
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Hope come città potrebbe andar bene se avessi un ciclo di sessioni di gioco regolari, cioè se potessi proseguirla in tempi certi. E' difficile da finire in una sera, specie con giocatori non abituati al sistema...
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Beh potrei tenerla per più avanti sperando che il gruppo tenga e abbia voglia di giocare... c'è un posto ove reperirla?
La mia raccomandazione è, ancora, che sia roba "semplice": tizio ha fatto fuori caio perchè era invidioso, tizio ha sgozzato caio per soldi/reputazione/sesso ecc.
Eviterei di fare robe troppo ingarbugliate e di spararla subito sul teologico. L'idea è quella che nella prima città il giudizio sia "facile" per poi escalare su quello in seguito.
Ci proverò, ma non voglio neanche deludere le aspettative nè ridurre il gioco a punire il colpevole e basta
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[cite]Autore: robur[/cite]Beh potrei tenerla per più avanti sperando che il gruppo tenga e abbia voglia di giocare... c'è un posto ove reperirla?
http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=394
In generale tutti i thread che compongono il play by forum li trovi qui: http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=661#Item_1
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Ottimo grazie ^^
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Siccome non riesco a prendere sonno ho avuto un'idea per quella che potrebbe essere la città per venedì. All'inizio è partito spontaneamente, poi (da dopo l'attacco dei demoni) è diventato analogo ad un racconto di comunismo fallito narrato in un libro che io e un altro giocatore abbiamo letto. Pensavo di proporlo per prima perchè il tema tocca fortemente sia me che l'altro giocatore, mentre so che un altro del gruppo avrebbe una visione completamente diversa dalla nostra
ORGOGLIO: fratello zaccaria, di mestiere boscaiolo, crede sia bene avere più soldi degli altri, arricchirsi e ricercare il denaro in quanto tale, senza darne ad altri
INGIUSTIZIA: il sovrintendente, fratello Jeremia, viene a sapere che zaccaria guadagna più del solito e che lo accumula, quindi di intima di farsi dare il di più per poterlo offrire come carità ai più poveri della città
PECCATO: pur di poter perseguire il proprio sogno di arricchimento, zaccaria lavora di nascosto anche durante i giorni di riposo deputati alla preghiera
ATTACCO DEMONI: i demoni provocano un incendio che distrugge diverse case e laboratori
FALSA DOTTRINA: aiutato dal sovrintendente con buona parte dei soldi estorti da zaccaria, fratello ezechiele si convince che sia giusto farsi mantenere dagli altri lavorando poco o nulla
FALSO SACERDOZIO: fratello ezechiele si fa mantenere dal sovrintendente invece di rimettersi a lavorare
CULTO CORROTTO: fratello ezechiele convince a lavorare meno in modo da ricevere di più dal sovrintendente tramite le "donazioni"; presto nella comunità ogni differenza economica viene livellata e i soldi di tutti gestiti dal sovrintendente che li dona ai più bisognosi
ODIO OMICIDIO: fratello emmanuel si ferisce seriamente sul lavoro, fratello zaccaria capisce che questo vorrà dire più lavoro per lui per poter mantenere l'infortunato, così nottetempo pone fine alle sofferenze di emmanuel soffocandolo nel sonno
I PNG sarebbe 4:
fratello zaccaria: il lavoratore-capitalista
fratello jeremia: il sovrintendente ladro
fratello ezechiele: il povero che s'accomoda
fratello emmanuel: l'infortunato
più tutti i loro parenti e le altre vittime dell'incendio.
Pareri?
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[cite]Autore: robur[/cite]ORGOGLIO: fratello zaccaria, di mestiere boscaiolo, crede sia bene avere più soldi degli altri, arricchirsi e ricercare il denaro in quanto tale, senza darne ad altri
mmmm... questa è già una falsa dottrina, non è volere qualcosa più PER SE'.
Poi, hai messo come ingiustizia:
[cite]Autore: robur[/cite]INGIUSTIZIA: il sovrintendente, fratello Jeremia, viene a sapere che zaccaria guadagna più del solito e che lo accumula, quindi di intima di farsi dare il di più per poterlo offrire come carità ai più poveri della città
Tendenzialmente io in una situazione simile avrei posto l'accento sulle ingiustizie commesse in nome della ricchezza, non in nome della solidarietà, ma comunque l'ingiustizia deve colpire TE ed è una scelta interessante... però non si capisce se l'ingiustizia è il dover dividere il denaro con i poveri, o il fatto che il sovrintendente l'abbia obbligato a farlo.
Se il sovrintendente usasse i soldi non per i poveri fannulloni, ma per costruire uno sfarzoso luogo di culto, si avvicinerebbe di più all'idea che hai della città o no?
Poi proseguiamo in base a queste risposte...
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Io la farei così, modificando il meno possibile:
ORGOGLIO: fratello Zaccaria, di mestiere boscaiolo, crede vuole avere avere più soldi degli altri.
INGIUSTIZIA: il sovrintendente, fratello Jeremia, viene a sapere che Zaccaria guadagna più del solito e che lo accumula, quindi gli intima di farsi dare il di più per poterlo offrire come carità ai più poveri della città. Zaccaria obbedisce, rilutante.
[Domanda: questa è una "ingiustizia" per te, ma proprio per te come persona?
PECCATO: pur di poter perseguire il proprio sogno di arricchimento, zaccaria lavora di nascosto anche durante i giorni di riposo deputati alla preghiera
ATTACCO DEMONI: i demoni provocano un incendio che distrugge diverse case e laboratori.
FALSA DOTTRINA: aiutato dal sovrintendente con buona parte dei soldi estorti da zaccaria, fratello ezechiele si convince che "è giusto farsi mantenere dagli altri lavorando poco o nulla" (tra virgolette, la falsa dottrina), Ezechiele è il Falso Sacerdote.
CULTO CORROTTO: il ritmo giorni di lavoro / giorni di festa religiosa e riposo viene stravolto (ogni giorno è giorno di riposo, per i "cultisti")
FALSO SACERDOZIO: fratello ezechiele convince altre persone a lavorare meno in modo da ricevere di più dal sovrintendente tramite le "donazioni";
STREGONERIA: Ezechiele comanda ai demoni di fare sì che, nella comunità, ogni differenza economica venga livellata e i soldi di tutti gestiti dal sovrintendente che li dona "ai bisognosi" (che sono tali volontariamente)
ODIO OMICIDIO: fratello emmanuel si ferisce seriamente sul lavoro, fratello zaccaria capisce che questo vorrà dire più lavoro per lui per poter mantenere l'infortunato, così nottetempo pone fine alle sofferenze di emmanuel soffocandolo nel sonno
Poi devi aggiungere "cosa vogliono i PnG e i demoni", che è abbastanza ovvio ma averlo scritto sotto gli occhi durante la partita è molto, molto utile come riassuntivo!
(oppure, altra opzione più personale, l'avrei buttata su una Falsa Dottrina tipo "è giusto nascondere denaro all'autorità, se questa lo usa male", Falso Sacerdote: Zaccaria, ecc. ecc.)
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l'ingiustizia deve colpire TE ed è una scelta interessante... però non si capisce se l'ingiustizia è il dover dividere il denaro con i poveri, o il fatto che il sovrintendente l'abbia obbligato a farlo.
Se il sovrintendente usasse i soldi non per i poveri fannulloni, ma per costruire uno sfarzoso luogo di culto, si avvicinerebbe di più all'idea che hai della città o no?
[Domanda: questa è una "ingiustizia" per te, ma proprio per te come persona?
Spiego meglio il senso dell'ingiustizia: chi deve godere del frutto del lavoro di un uomo? Egli stesso? Lo stato, tramite le tasse? I poveri, tramite la donazione?
Zaccaria brama il denaro, certo come frutto del suo lavoro, ma brama il denaro per sè. Ne vuole di più.
Jeremia vuole che non ci siano disparità economiche all'interno del suo Ramo, che chi ha poco riceva da chi ha di più, quindi "estorce" denaro a Zaccaria. Dico "estorce" perchè lo fa in nome delle regole del Re della Vita. Non vuole il denaro per se, vuole che chi è più ricco ne dia a chi è più povero. Si tratta di un'ingiustizia solo dal punto di vista di Zaccaria ovviamente.
Volutamente metto un'ingiustizia fatta in nome della solidarietà, perchè più scottante, permette di avere conflitti più profondi e sentiti (almeno nel mio gruppo di gioco)
Eh si personalmente un'ingiustizia fatta in nome della solidarietà mi colpisce. Per spiegarlo meglio dovrei citarvi tutto il brano di riferimento, cosa che ora non farò, ma vi do il rimando all'autrice (http://it.wikipedia.org/wiki/Ayn_Rand#Opere_principali)
Cosa vogliono i PNG?
Zaccaria: che termini questo regime in cui a ciascuno viene dato in base ai suoi bisogni e non in base alle sue virtù. Vuole poter tornare a godere dei frutti del suo lavoro e arricchirsi
Jeremia: la situazione attuale lo soddisfa, quindi vuole continuare a ricevere donazioni dai più ricchi e produttivi per soddisfare i bisogni di tutti. Vuole che il Ramo venga ricostruito come comunità economicamente paritaria
Ezechiele: vuole continuare a lavorare poco e ricevere molto, vivendo in pratica sulle spalle dei più stakanovisti
Cosa vogliono i demoni?
I demoni voglio che il Sovrintendente riesca nel suo progetto di creare una comunità dove la ricchezza è data in base al bisogno e non al merito, in modo che le tensioni tra chi lavora e chi no si acuiscano e portino ad altri omicidi come quello di Emmanuel
Cosa succederebbe se i Cani non fossero passati in tempo?
Le tensioni prima o poi sarebbero scoppiate, alcuni semplicemente avrebbero lasciato la città, altri si sarebbero dati al crimine. Questo avrebbe portato ad altri omicidi ed esecuzioni capitali. Il ramo privato così dei suoi elementi migliori si sarebbe trovato presto incapace di produrre e pian piano sarebbe regredito nell'inciviltà
(il che è in sostanza l'arco narrativo de "la rivolta di Atlante")
Io la farei così, modificando il meno possibile:
Approvo
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[cite]Autore: robur[/cite]Eh si personalmente un'ingiustizia fatta in nome della solidarietà mi colpisce.
Benissimo, il punto era questo. Perfetto! ^__^
Perché serve?
Perché
1) così potrai dare "forza" alle argomentazioni di quel PnG, sia che poi diventi lo Stregone sia che lo diventi un altro,
2) ti aiuta anche a costruire "di pancia" la reazione conseguente all'ingiustizia,
3) hai la prova che stai andando a toccare un argomento "spinoso" e che può dare fastidio e provocare reazioni.
L'argomento è spinoso: comunismo Vs capitalismo, stringi-stringi.
Mi pare che tu sia a posto.
Se vuoi, puoi assegnare qualche parentela coi PG (che rafforza l'idea, nei PG, che non possono lasciare le cose come stanno, e le punizioni diventano più dure da infliggere a tuo zio, cugino, padre, fratello...).
Facci sapere come va la partita. ^___^
Poi non so se Moreno ha altre domande...
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[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Se vuoi, puoi assegnare qualche parentela coi PG (che rafforza l'idea, nei PG, che non possono lasciare le cose come stanno, e le punizioni diventano più dure da infliggere a tuo zio, cugino, padre, fratello...).
Facci sapere come va la partita. ^___^
Più che se vuoi, io direi FALLO. È come fare una magia. Ho provato la stessa città due volte, con due gruppi diversi e una senza parentela, e quella con le parentele è stata piena di Conflitti tra Cani, divergenza di opinioni, dramma, sentimento, la seconda è stata il classico Cani Entrano-Cani sparano-Cani se ne vanno.
LA STESSA CITTÀ ò_ò
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Farò farò e vi farò sapere ^^
Che relazioni mi consigliate di mettere coi cani? Dare ad ciascun cane una relazione nella città? Dare relazioni con i PNG citati o con loro parenti (del tipo tua cugine è la moglie di fratello Zaccaria)?
Grazie ancora.
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[cite]Autore: robur[/cite]Dare relazioni con i PNG citati
sì.
Al limite con PNG che sono collegati con i PNG citati.
Della serie:
-Zaccaria è tuo fratello maggiore, che se ne è andato di casa quando tu avevi 4 anni.
-Zaccaria è tuo cugino di primo grado. Non lo vedi da quando ha fatto 3 mesi di viaggio per venire alla tua prima comunione.
-La moglie di Zaccaria è la tua amabile sorellina, partita di casa per sposarlo.
-Zaccaria è il fratello minore di tuo padre, e ha quasi la tua età(capitano anche cose così).
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[cite]Autore: robur[/cite]Per spiegarlo meglio dovrei citarvi tutto il brano di riferimento, cosa che ora non farò, ma vi do il rimandoall'autrice (http://it.wikipedia.org/wiki/Ayn_Rand#Opere_principali)
Ah, la Rand... ho un opinione abbastanza bassa della sua filosofia, non so se questo fa di me la persona giusta per dare suggerimenti su questa città, o la persona sbagliata... ;-)
Mi riaggancio alla versione di Korin (con qualche errata) e faccio qualche modica...
ORGOGLIO: fratello Zaccaria, di mestiere boscaiolo, ritiene di meritare più soldi degli altri, perchè più capace, abile e intelligente, e lavoratore instancabile.
INGIUSTIZIA: il sovrintendente, fratello Jeremia, viene a sapere che Zaccaria ha accumulato con il suo lavoro una certa somma, quindi gli intima di dividere questa ricchezza con le famiglie più povere della città. Zaccaria obbedisce, rilutante.
PECCATO: Pur di poter perseguire il proprio sogno di arricchimento, Zaccaria lavora di nascosto anche durante i giorni di riposo deputati alla preghiera
ATTACCO DEMONI: i demoni provocano un incendio a casa di Zaccaria, costringendo lui e la sua famiglia a portare fuori l'ingente somma tenuta segreta, e gli oggetti che con essa hanno acquistato, sotto gli occhi di tutti.
FALSA DOTTRINA: Fratello Ezechiele è un giovane facente parte di una delle famiglie indigenti che Zaccaria aiutava con piccole somme. Vendendo quanti soldi Zaccaria teneva per sè, convince il sovrintendente che l'incendio è stata una punizione inflitta dal signore della vita a Zaccaria, per punirlo del suo egoismo, e che Zaccaria dovrebbe donare molto di più alle famiglie povere, fra cui la sua. (questa è un po' dubbia: fino a che punto è "falsa" questa dottrina, in un ambientazione come quella di CnV dove le comunità sono piccole e devono fare fronte comune contro ogni difficoltà? Continuo a vedere Zaccaria come quello che si comporta con egoismo e spacca la comunità, ed esagerare con le richieste di Ezechiele rende il tutto poco verosimile... inoltre stiamo saltando subito al culto corrotto, dell'intero paese, invece che seguire la scala del Peccato...
No, cambio l'ultima, SEMPRE seguire la scala del peccato, avere già in mente dove andare a finire è MALE!
FALSA DOTTRINA: Fratello Ezechiele è un capofamiglia delle famiglie indigenti che Zaccaria aiutava con piccole somme. Vendendo quanti soldi Zaccaria teneva per sé, Ezechiele si convince che vergognarsi di chiedere la carità a Zaccaria è stupido, e inizia a vivere tranquillamente alle spalle di Zaccaria senza più preoccuparsi di lavorare per uscire dalla miseria (fa solo finta di lavorare, accampa un sacco di scuse per i raccolti scarsi, ed esagera la sua condizione di povertà e il costo del mantenere la sua numerosa famiglia
CULTO CORROTTO: Ezechiele usa parte del denaro estorto a Zaccaria per abbellire una piccola cappella votiva al signore della vita, per chiederne il perdono. Si convince che se paghi un decimo del maltolto per il signore della vita (arredi e decorazioni, non in carità) sei assolto da ogni colpa.
FALSO SACERDOZIO: Fratello Ezechiele si vanta di come viva senza lavorare alle spalle di Zaccaria con altre persone, che iniziano a fare come lui
STREGONERIA: Ezechiele chiede al signore della vita (in realtà comanda ai demoni) di fare sì che, nella comunità, ogni differenza economica venga livellata. Chi non divide il suo denaro con questi nuovi (e sempre più numerosi) "poveri" viene sempre scoperto in seguito ad incidenti o disgrazie che gli capitano. Iniziano a donare sempre più denaro per evitare l'ira del signore della vita. Anche il sovrintendente si convince che è così.
Io la fermerei così, perchè anche se bisognerebbe andare SEMPRE verso Odio e omicidio, farlo qui snaturerebbe la città. Diventerebbe una caccia all'assassino, non un dubbio morale.
Infatti:
ODIO OMICIDIO: fratello emmanuel si ferisce seriamente sul lavoro, fratello zaccaria capisce che questo vorrà dire più lavoro per lui per poter mantenere l'infortunato, così nottetempo pone fine alle sofferenze di emmanuel soffocandolo nel sonno
Questo è un peccato, non Odio e Omicidio. Non viene fatto da un cultista.
Vedo anche un altro problema alla base: Cani nella Vigna è fondato, alla base, sul dissidio fra desideri del singolo e bene della comunità. Questo è il tema portante di TUTTE le città, non solo di questa. Farne il tema specifico in forma così esplicita (e a parti invertite: non è il singolo che minaccia la comunità, ma la comunità che minaccia il singolo) non vorrei che annullasse questo tema portante complessivo...
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Questo è un peccato, non Odio e Omicidio. Non viene fatto da un cultista.
Ottimo, era un passaggio che in effetti mi era sfuggito
Vedo anche un altro problema alla base: Cani nella Vigna è fondato, alla base, sul dissidio fra desideri del singolo e bene della comunità. Questo è il tema portante di TUTTE le città, non solo di questa. Farne il tema specifico in forma così esplicita (e a parti invertite: non è il singolo che minaccia la comunità, ma la comunità che minaccia il singolo) non vorrei che annullasse questo tema portante complessivo...
In realtà io la vedo come la comunità che minaccia se stessa, ossia da luogo comune si trasforma in relazione di sfruttamento dell'abilità di pochi. Per quanto il tema è ispirato dalla Rand, non voglio crearne la stessa dinamica dell'individuo eroico che agisce contro tutti, ma analizzare meglio la situazione della possibile ingiustizia della solidarietà. Proprio per questo trovo cani molto adatto, ossia posso dare un aprroccio corale alla vicenda e lasciare che siano i Cani a decidere cosa è giusto e cosa no.
Domani o venerdì deciderò quale versione usare, farlo troppo prima è male :P
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[cite]Autore: Korin Duval[/cite]PECCATO: pur di poter perseguire il proprio sogno di arricchimento, zaccaria lavora di nascosto anche durante i giorni di riposo deputati alla preghiera
Non è... un po' debole? ^_^;
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Da regole è un peccato. Sul fatto che per arricchirsi una persona lavori anche la domenica, bo non vedo niente di strano
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[cite]Autore: robur[/cite]Sul fatto che per arricchirsi una persona lavori anche la domenica, bo non vedo niente di strano
Non voglia fare il telepate...ma lo farò :p
Credo che zio Rafu intendesse proprio questo. Sembra più uno di quei classici "peccati sulla carta", che poi nessuno reputa tali perchè la pragmaticità della vita porta tutti ad infrangerli.
Invece l'ideale sarebbe un peccato che colpisce te -Michele- che ti fa dire "cazzo, ma questo è proprio un peccato!!!".
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Secondo me questo può funzionare sull'ingiustizia, ma non sul peccato che è basato sul sistema religioso del setting. Sono peccato un sacco di cose che a me lasciando indifferente, mentre non lo sono altre per me più degne... come dire se devo metterci tutto di mio a sto punto faccio prima a dimenticarmi l'ambientazione e giocare al robur's world...
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[cite]Autore: robur[/cite]Invece l'ideale sarebbe un peccato che colpisce te -Michele- che ti fa dire "cazzo, ma questo è proprio un peccato!!!".
[cite]Autore: robur[/cite]Secondo me questo può funzionare sull'ingiustizia,
Concordo che è necessario per l'ingiustizia, mentre è puramente opzionale per il peccato. Anche perché...
[cite]Autore: robur[/cite]peccato che è basato sul sistema religioso del setting. Sono peccato un sacco di cose che a me lasciando indifferente, mentre non lo sono altre per me più degne...
Tuttavia, se questa cosa tu la avverti molto — cioè se le tipologie di peccato descritte "nell'ambientazione" ti appaiono irragionevoli, futili, ecc. — è proprio sull'evidenziare queste per te già evidenti "contraddizioni" nella Fede che secondo me dovresti lavorare. "L'ambientazione" sta lì in primo luogo per provocare.
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[cite]Autore: Rafu[/cite]Non è... un po' debole? ^_^;
Vedo che hanno già risposto altri, e concordo:
[cite]Autore: Rafu[/cite]Concordo che ènecessarioper l'ingiustizia, mentre èpuramente opzionaleper il peccato.
L' Ingiustizia la DEVI "sentire" (vedi sopra per il perché), il Peccato... Beh, è Peccato perché sì, è un'usanza, una credenza, fondata o meno non importa: c'è chi non mangia maiale o non beve vino o mangia pesce il venerdì "perché di sì" a pochi metri da te, scommetto.
Io sono stato cazziato una volta per aver servito i piatti a tavola in ordine tale per cui si "incrociano" le traiettorie dei piatti e "guai a fare croci a tavola!" (io: WHAT? ?_?)
Come Peccato va benissimo anche "incrocia i piatti a tavola", se l' Ingiustizia è "potente". Anzi, potrebbe perfino essere uno spunto per provocare reazioni nei Cani tipo "ma come, c'è scappato il morto a partire da una situazione così STUPIDA?"
Ah, avete presente i titoli dei giornali tipo "uccide il padre per giocare alla playstation"? Giocano sul fatto che vi presentano Odio e Omicidio e il Peccato, ma non la vera Ingiustizia che c'è dietro... >_<
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[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Ah, avete presente i titoli dei giornali tipo "uccide il padre per giocare alla playstation"? Giocano sul fatto che vi presentano Odio e Omicidio e il Peccato, ma non la vera Ingiustizia che c'è dietro... >_<
Concordo della grossa, anche perché... Leggetevi il paragrafetto di Odio e Omicidio. Non è un semplice omicidio. Per quello basta il Peccato Violenza. È qualcosa di più.
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Mi è appena venuto in mento un dubbio, ma i cani conosco il modo con cui una città degenera? Cioè sanno del passaggio ingiustizia->peccato->attacchi ecc?
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[cite]Autore: robur[/cite]Mi è appena venuto in mento un dubbio, ma i cani conosco il modo con cui una città degenera? Cioè sanno del passaggio ingiustizia->peccato->attacchi ecc?
I cani PENSANO quello che vuole il giocatore. Potrebbe pure essere Dottrina la scala del Peccato, se vuole.
Ma se parliamo di SAPERE... a chi chiedono certezze? Al Signore della Vita? ;-)
Riguardati come funziona la scala del Peccato. Anche se la fai vedere ai giocatori, c'è un punto in cui possono dire "ah, è colpa del Sigillo di Barak-Dum! Basta romperlo e tutti torneranno buoni!"?
Mica è un "mistero" da risolvere... ;-)
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No certo, questo mi è chiaro, semplicemente mi domandavo se potevano fare un discorso del tipo "Tu Cicciolina col tuo peccato hai esposto la città all'influenza del male"
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[cite]Autore: robur[/cite][p]No certo, questo mi è chiaro, semplicemente mi domandavo se potevano fare un discorso del tipo "Tu Cicciolina col tuo peccato hai esposto la città all'influenza del male"[/p]
Possono anche dire "tu Cicciolina hai portato la città al peccato con il tuo nome. D'ora in poi ti chiamerai Luana"
Possono dire quello che vogliono.
Questo non dice che sia "vero".
Cicciolina tradisce il marito.
Il figlio di Agnese muore.
Tu credi che sia stato il tradimento di Cicciolina a far entrare i demoni che hanno ucciso il figlio di Agnese. Nel manuale è indicato che la fede dice questo.
Ma la scaletta del peccato NON DICE questo. Dice solo di associare eventi in un certo modo.
Ci credi? Prova a chiedere al GM.
E ricorda che il GM è tenuto a giocare COME SE DIO NON ESISTESSE. :-)
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Ah, in generale: il chiedersi "cosa è veramente vero, devo chiederlo al GM" è un rimasuglio Parpuzio. Per fortuna il gioco funziona bene lo stesso, basta che il GM non dia alcuna soddisfazione a questa richiesta... :-)
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[cite]Autore: robur[/cite]No certo, questo mi è chiaro, semplicemente mi domandavo se potevano fare un discorso del tipo "Tu Cicciolina col tuo peccato hai esposto la città all'influenza del male"
Se la "scala del peccato" sia una dottrina teologica "in character" e non sono una meccanica... a rigore, lo decide il tavolo, eventualmente a colpi di poderose sopraccigliate.
Ma va anche detto che, in un punto del manuale che non ricordo e che potrei andare a cercare ma sono troppo pigro per farlo, l'autore rivolgendosi al giocatore di un Cane dà una forma ridotta della "scala del peccato" e conclude: "sapere queste poche cose fa di te un teologo". Che personalmente mi piace assai.
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Scusate se faccio una domanda, visti i vari post e considerando l'impressione che ho avuto dal manuale e dai post di Moreno.
Se l'ingiustizia deve essere sentita, tu , Robur, senti veramente che sia ingiustizia aiutare gli altri "sfruttando" un egoistico capitalista (come l'hai definito)?
Cioè è realmente, per TE, ingiustizia che chi si deve occupare del suo Ramo, lo faccia ridistribuendo la ricchezza?
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[cite]Autore: Steppenwolf[/cite][p]Scusate se faccio una domanda, visti i vari post e considerando l'impressione che ho avuto dal manuale e dai post di Moreno.
Se l'ingiustizia deve essere sentita, tu , Robur, senti veramente che sia ingiustizia aiutare gli altri "sfruttando" un egoistico capitalista (come l'hai definito)?
Cioè è realmente, per TE, ingiustizia che chi si deve occupare del suo Ramo, lo faccia ridistribuendo la ricchezza?[/p]
Da http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=2643&page=1#Comment_78160 :
[cite]Autore: robur[/cite][p]l'ingiustizia deve colpire TE ed è una scelta interessante... però non si capisce se l'ingiustizia è il dover dividere il denaro con i poveri, o il fatto che il sovrintendente l'abbia obbligato a farlo.[/p][p]Se il sovrintendente usasse i soldi non per i poveri fannulloni, ma per costruire uno sfarzoso luogo di culto, si avvicinerebbe di più all'idea che hai della città o no?[/p]
[p][Domanda: questa è una "ingiustizia" per te, ma proprio per te come persona?[/p]
[p]Spiego meglio il senso dell'ingiustizia: chi deve godere del frutto del lavoro di un uomo? Egli stesso? Lo stato, tramite le tasse? I poveri, tramite la donazione?
Zaccaria brama il denaro, certo come frutto del suo lavoro, ma brama il denaro per sè. Ne vuole di più.
Jeremia vuole che non ci siano disparità economiche all'interno del suo Ramo, che chi ha poco riceva da chi ha di più, quindi "estorce" denaro a Zaccaria. Dico "estorce" perchè lo fa in nome delle regole del Re della Vita. Non vuole il denaro per se, vuole che chi è più ricco ne dia a chi è più povero. Si tratta di un'ingiustizia solo dal punto di vista di Zaccaria ovviamente.
Volutamente metto un'ingiustizia fatta in nome della solidarietà, perchè più scottante, permette di avere conflitti più profondi e sentiti (almeno nel mio gruppo di gioco)
Eh si personalmente un'ingiustizia fatta in nome della solidarietà mi colpisce. Per spiegarlo meglio dovrei citarvi tutto il brano di riferimento, cosa che ora non farò, ma vi do il rimandoall'autrice (http://it.wikipedia.org/wiki/Ayn_Rand#Opere_principali)[/p]
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Se l'ingiustizia deve essere sentita, tu , Robur, senti veramente che sia ingiustizia aiutare gli altri "sfruttando" un egoistico capitalista (come l'hai definito)?
SI certo, se no avrei cambiato, no?
Cioè è realmente, per TE, ingiustizia che chi si deve occupare del suo Ramo, lo faccia ridistribuendo la ricchezza?
Idem, per quanto non vivo in un Ramo e quindi ho una visione morale diversa
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[cite]Autore: robur[/cite]Mi è appena venuto in mento un dubbio, ma i cani conosco il modo con cui una città degenera? Cioè sanno del passaggio ingiustizia->peccato->attacchi ecc?
Io ho sempre dato per scontato che l'evoluzione "orgoglio -> peccato -> ecc." fosse parte integrante della Dottrina, anche perché è un concetto che, andando a memoria, ho già sentito in qualche discorso religioso di qualche conservatore USA.
[cite]Autore: Rafu[/cite][p]Se la "scala del peccato" sia una dottrina teologica "in character" e non sono una meccanica... a rigore, lo decide il tavolo, eventualmente a colpi di poderose sopraccigliate.[/p][p]Ma va anche detto che, in un punto del manuale che non ricordo e che potrei andare a cercare ma sono troppo pigro per farlo, l'autore rivolgendosi al giocatore di un Cane dà una forma ridotta della "scala del peccato" e conclude: "sapere queste poche cose fa di te un teologo". Che personalmente mi piace assai.[/p]
Tutto vero, tutto giusto.
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Ah, in generale: il chiedersi "cosa è veramente vero, devo chiederlo al GM" è un rimasuglio Parpuzio. Per fortuna il gioco funziona bene lo stesso, basta che il GM non dia alcuna soddisfazione a questa richiesta... :-)
Chiarisco un pochino:
- la backstory (tutto quel che "è successo prima che i Cani arrivassero") lo decide il GM, costruendo la Città. Su questi FATTI i giocatori non possono metterci il becco.
- sulle azioni dei Cani, il GM non può mettere il becco se non con il Conflitto (Dì Di Sì O Tira I Dadi).
- sul background dei Cani (es.: cos' hanno imparato a Bridal Falls) basta mettersi d'accordo (col sistema del Veto se non si raggiunge un accordo in fretta). Consiglio: siate ampi di manica: se il GM o un giocatore vuole inserire un particolare insegnamento, come nell'esempio qui sopra, la risposta "di default" dovrebbe essere "sì, bello". Fare ostruzionismo rovina, o almeno rende meno bella, la partita (anche a se stessi).
- sul "cosa c'è qui", c'è un esempio sul manuale: il GM fa il framing, ma gli si dice anche di essere liberale (es.: Giocatore chiede se c'è un pozzo, il GM risponde "perché no?" ^_^ ). E inoltre, i giocatori possono aggiungere elementi con i Rilanci e le Vedute tramite Oggetti Improvvisati, e sono pure premiati da dadi extra per questo!
Più chiaro?
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Direi illuminante
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La prima partita è andata. Non abbiamo finito la città per via del ritardo di qualcuno, delle pizze, dei rimasugli di classico gdr che fanno perdere un sacco di tempo.
Per ora pare bene, io devo capire bene come giocare e loro pure
La difficoltà maggiore l'ho avuta all'inizio per i conflitti di iniziazione, anche perchè i primi due hanno tirato cose fuori di testa
Il primo: voleva "ho scoperto un non fedele tra i cani"... vabbè la scena è anche intrigante, in mezzo a tutti gli iniziati cani questo si alza e fa la sua dichiarazione. Comincio a vedere con l'accusato che si difende a parole, allora il pg va là e lo mena finchè quell'altro non ammette di esserlo pur di essere risparmiato. Spero di aver condotto bene, alla fine il senso è stato che il PG si è convinto che quello fosse un falso fedele, il che mi pare in linea col gioco, cioè che non è la verità oggettiva ma quella soggettiva che conta
Il secondo: "sono stato punito dal mio insegnante per i miei pensieri erotici". La cosa difficile è che voleva essere punito senza dire niente, va dall'insegnate più grosso e gli tira una sberla, sperando che l'altro lo picchi, così lui si sarà redento. Il tutto senza dire all'insegnate che voleva essere punito, come dire va a cercarsela. Qui ho avuto un po' di difficoltà, perchè non sapevo come impedirgli di buscarle... ho cercato di giocarmela rendendo il PG poco suscettibile all'ira, ma non sapevo veramente cosa tirare fuori. Alla fine ho perso il conflitto quindi la scena si è chiusa con la vittoria del giocatore.
Per il resto per ora tutto tiene e abbastanza bene, sono andati a parlare con tutti e 3 i PNG e stanno traendo le loro conclusioni
Certo dobbiamo ancora ingranare con il sistema del conflitto sopratutto quando è verbale, spesso discutiamo e poi mi viene in mente che dovrei farlo tirando i dadi.
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[cite]Autore: robur[/cite]Il primo: voleva "ho scoperto un non fedele tra i cani"... vabbè la scena è anche intrigante, in mezzo a tutti gli iniziati cani questo si alza e fa la sua dichiarazione. Comincio a vedere con l'accusato che si difende a parole, allora il pg va là e lo mena finchè quell'altro non ammette di esserlo pur di essere risparmiato. Spero di aver condotto bene, alla fine il senso è stato che il PG si è convinto che quello fosse un falso fedele, il che mi pare in linea col gioco, cioè che non è la verità oggettiva ma quella soggettiva che conta
Dunque, come desiderio ci sta bene, ma è il conflitto che mi suona strano... prendere a pugni qualcuno finchè questo non ammette che non è un fedele? Avrei alzato il sopracciglio. Oltretutto mi pare un "ho fatto confessare". Il fatto di scoprirlo gliel'hai dato senza tirare i dadi, e invece era quella la richiesta...
[cite]Autore: robur[/cite]Il secondo: "sono stato punito dal mio insegnante per i miei pensieri erotici". La cosa difficile è che voleva essere punito senza dire niente, va dall'insegnate più grosso e gli tira una sberla, sperando che l'altro lo picchi, così lui si sarà redento. Il tutto senza dire all'insegnate che voleva essere punito, come dire va a cercarsela. Qui ho avuto un po' di difficoltà, perchè non sapevo come impedirgli di buscarle... ho cercato di giocarmela rendendo il PG poco suscettibile all'ira, ma non sapevo veramente cosa tirare fuori. Alla fine ho perso il conflitto quindi la scena si è chiusa con la vittoria del giocatore.
Qui invece è la richiesta che non ha senso. Da come è stata giocata era più un invece "voglio liberarmi dai miei pensieri erotici" O qualcosa di simile, ma andava esplorata di più, per capire cosa voleva davvero.
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Qui invece è la richiesta che non ha senso. Da come è stata giocata era più un invece "voglio liberarmi dai miei pensieri erotici" O qualcosa di simile, ma andava esplorata di più, per capire cosa voleva davvero.
Eh infatto ero parecchio spiazzato. Il punto è proprio questo, voleva essere punito, e da come lo conosco posso essere sicuro che l'obiettivo era proprio quello, ossia farsi punire...
Per il primo esempio hai pienamente ragione, infatti a ragion veduto abbiamo convenuto che avesse come tratto qualcosa come simile all'espressione che hai detto tu, anche perchè questa era la sua intenzione fin dall'inizio, ossia dire due parole e poi escalare sulle botte
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Uhm, è importante abituarsi (e ci si arriva con l'esercizio) a definire bene le "poste", isolando quel che davvero si vuole ottenere dai modi di ottenerlo.
"Essere punito", però, non è una posta valida per un conflitto di iniziazione: dovrebbe essere un'impresa meritoria compiuta, o un cambiamento nel personaggio.
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Il problema è che per il personaggio era meritoria, cioè voleva essere punito perchè sapeva che i suoi pensieri erano impuri e riuscire a ricevere la punizione dal maestro così senza che il maestro lo sappia era per lui un vanto... mi rendo conto che sono situazioni molto particolari
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[cite]Autore: Rafu[/cite]"Essere punito", però, non è una posta valida per un conflitto di iniziazione
Più che altro non è un conflitto...
[cite]Autore: robur[/cite]Il problema è che per il personaggio era meritoria, cioè voleva essere punito perchè sapeva che i suoi pensieri erano impuri
Non c'è conflitto. "Vuoi essere punito? Sei punito". Di di sì, non ci sono da tirare dadi. Poi chiedigli "OK, a parte essere punito, cosa vuoi?"
E' come fare un conflitto "voglio prendere una multa per eccesso di velocità". Che conflitto è? Appena passi dall'autovelox ai 150, il vigile è perfettamente d'accordo con te a fartela. Andate d'amore e d'accordo. Dov'è il conflitto?
[cite]Autore: robur[/cite]riuscire a ricevere la punizione dal maestro così senza che il maestro lo sappia
Eccolo il conflitto... ;-)
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[cite]Autore: robur[/cite]Il primo: voleva "ho scoperto un non fedele tra i cani"... vabbè la scena è anche intrigante, in mezzo a tutti gli iniziati cani questo si alza e fa la sua dichiarazione. Comincio a vedere con l'accusato che si difende a parole, allora il pg va là e lo mena finchè quell'altro non ammette di esserlo pur di essere risparmiato. Spero di aver condotto bene, alla fine il senso è stato che il PG si è convinto che quello fosse un falso fedele, il che mi pare in linea col gioco, cioè che non è la verità oggettiva ma quella soggettiva che conta
Facciamo un passo indietro...
Lui esprime il "voglio", tu (come GM) che fai?
Caso 1 (come avrei fatto io): Immagini che ci sia un PnG infedele davvero (ed il Conflitto è contro il PnG che NON vuole ammettere che non è davvero un Fedele... La Posta può essere diversa: "gli faccio dire in pubblico che non è un fedele" oppure "gli faccio dire a me che non è un fedele" o "gli faccio dire all'istruttore Johna che non è un fedele" o altro. E vediamo fino a dove è disposto ad arrivare per far spuntare un infedele.
Caso 2: immagini che siano, in realtà, tutti fedeli. Il tuo primo Rilancio potrebbe essere una roba tipo "non trovi tracce d'infedeli" e poi vediamo fino a dove è disposto ad arrivare per far spuntare un infedele che NON ESISTE.
Occhio che la realtà soggettiva conta (nel senso che Giusto e Sbagliato sono soggettivi), ma se nel suo cervello (immaginario, nella fiction) un PnG è convinto di "essere Fedele" o no, lo sai tu GM che li crei, questi PnG. ^__-
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Abbiamo concluso ieri la città
Da master la mia difficoltà maggiore sono stati i conflitti: sia capire come gestirne uno, sia riuscire a narrare i conflitti verbali, visto che, a parte un pungo, non si è mai escalato. La città è filata abbastanza rapidamente e non ci sono stati intoppi. I cani sono stati abbastanza uniti, tranne quando si trattava di decidere la sorte dello stregone, che era lo zio di uno di loro, e là ci sono stati un paio di conflitti interni. Per il resto devo dire che il gioco è stato per lo più monopolizzato dal giocatore più anziano (quello di cui parlavo all'inizio del topic), ma a parte questo sono soddisfatto.
Come hanno risolto la città? Dopo aver parlato con tutti si sono convinti che avrebbero potuto trovare tracce di collutazione sul cadavere del morto, gliele ho fatte trovare, e poi si sono intestarditi a cercarle sulla popolazione, e anche là gli ho fatto trovare subito il colpevole, ovvero il sopracitato stregone. Dopo averlo interrogato, il giocatore di cui dicevo ha deciso di far allontanare il colpevole e i suoi complici dalla città, e poi di fare una chiaccherata con il sovrintendente per fargli capire che la situazione era degenerata anche per colpa sua. Gli altri giocatori di fatto lo hanno assecondato (non che io me ne stia zitto, anzi ho continuato a ricordare loro che avevano tutti pari poteri narrativi e che non c'era nessun capo tra i cani).
Mi è piaciuta molto la fine, vi ricordate che il personaggio ce l'aveva fissa col voler essere punito? Bene va dal pg della ragazza e le consegna la frusta per farsi fustigare. Parte il conflitto perchè quella non vuole ma lo perde, e così la vicenda si chiude con il rumore delle frustate.
Passiamo ai dubbi che mi sono rimasti:
- è vero che abituandosi al gioco la narrazione dei conflitti viene più fluida? perchè per ora ci perdiamo un sacco di tempo...
- spesso dico loro di pensare al gioco come alle scene di un film, il gioco deve essere coerente ma anche emozionante. Sbaglio?
- quanto essere cattivo? quanto puntare al rilancio? quando hanno cominciato a interrogare lo stregone mi son domandato se fosse il caso di escalare il tutto, forte dell'avere 5d10 di influenza demoniaca, ma poi mi son detto: ok escalo e poi? se questo fa qualcoda di palesemente cattivo i 3 cani fanno causa comune e me le suonano. Così ho provato a mollare la posta sperando che la nipote lo difendesse.
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[cite]Autore: robur[/cite]- è vero che abituandosi al gioco la narrazione dei conflitti viene più fluida? perchè per ora ci perdiamo un sacco di tempo...
- spesso dico loro di pensare al gioco come alle scene di un film, il gioco deve essere coerente ma anche emozionante. Sbaglio?
Sì ad entrambi. (nel senso che è vero che abituandosi al gioco la narrazione dei conflitti viene più fluida e che il gioco deve essere coerente ma anche emozionante, non sbagli)
[cite]Autore: robur[/cite]- quanto essere cattivo?
Molto! :-)
[cite]Autore: robur[/cite]quanto puntare al rilancio? quando hanno cominciato a interrogare lo stregone mi son domandato se fosse il caso di escalare il tutto, forte dell'avere 5d10 di influenza demoniaca, ma poi mi son detto: ok escalo e poi? se questo fa qualcoda di palesemente cattivo i 3 cani fanno causa comune e me le suonano. Così ho provato a mollare la posta sperando che la nipote lo difendesse.
Ricorda che non è necessario che un "attacco" sia dare un pugno o usare un potere... a seconda delle situazioni ci possono essere casi in cui infliggi fallout molto pesanti con uno stregone che non fa per forza "cose malvagie"..
(a questo proposito, il potere demoniaco di aumentare la taglia del dado di fallout può essere estremamente utile. Un rilancio tipo "credevo che i cani dovessero essere uomini giusti" può diventare potenzialmente letale: d4 ---> d6)
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[cite]Autore: robur[/cite]
- è vero che abituandosi al gioco la narrazione dei conflitti viene più fluida? perchè per ora ci perdiamo un sacco di tempo...
Sì. Il sistema di CnV offre molte opzioni che è BENE conoscere, perché ci sono scelte difficili (se i giocatori giocano bene) ad ogni Rilancio o Veduta.
Non è semplicissimo avere chiaro tutto e subito, anzi.
[cite]Autore: robur[/cite]- spesso dico loro di pensare al gioco come alle scene di un film, il gioco deve essere coerente ma anche emozionante. Sbaglio?
Non sbaglio. Oltretutto, se i giocatori "visualizzano" molto, troveranno più facile tirare in ballo Oggetti Improvvisati. ^_-
[cite]Autore: robur[/cite]- quanto essere cattivo? quanto puntare al rilancio?
Eh, questo è difficile da dire.
In linea di massima ti direi "il più possibile", ma nel senso di tentare di metterli in scacco, se scegliere di subire un Rilancio cattivo (cioè: su quello a cui tengono) o Mollare.
[cite]Autore: robur[/cite]forte dell'avere 5d10 di influenza demoniaca, ma poi mi son detto: ok escalo e poi?
Nota, però, che Escalare tipicamente ti dà dei d6 in più, che a te servono fino ad un certo punto.
A volte può essere il caso di Mollare dopo un Conflitto in cui lo Stregone ha solo fatto Rilanci a parole (con Fallout in d6, però! ^_- ), e lasciare che siano i Cani ad iniziare con la violenza ("ma non eravate voi i buoni"?) o a punire uno che "in fondo non ha fatto niente"... :P
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lasciare che siano i Cani ad iniziare con la violenza ("ma non eravate voi i buoni"?) o a punire uno che "in fondo non ha fatto niente"... :P
Ecco questo era quello che stavo meditando, anche perchè non volevo che i miei PNG iniziassero a tirare botto, dopotutto erano persone timorate di dio e anche un po' pigre... adesso che ci penso avrei potuto fare di meglio, ma per questo c'è la prossima città.
Grazie!
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[cite]Autore: robur[/cite]anche un po' pigre...
La pigrizia è peccato. :P
[cite]Autore: robur[/cite]Grazie!
Prego. ^__^
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Dubbione one one. MA cosa faccio se il giocatore di cui già detto continua a fare da protagonista mentre gli altri partecipano passivamente? Che fare insomma se si genera una sindrome da gdr, solo che invece ad esserci il master che racconta la storia c'è il giocatore primadonna che racconta la sua?
EDIT: spiego meglio.
L'altro ragazza aveva un personaggio abbastanza simile a quello del suddetto, quindi in pratica facevano le stesse cose, semmai cercava ogni tanto di rubargli la scena, cioè l'attenzione di tutti. L'altra giocatrice è la ragazza sempre del suddetto, quindi non lo ha mai contrastato tranne quando lo zio del suo PG è stato un po' bistrattato e allora si è opposto , insomma la famiglia le era un tema sensibili, come giocatrice intendo, ma a parte questo niente
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[cite]Autore: robur[/cite]insomma la famiglia le era un tema sensibili, come giocatrice intendo, ma a parte questo niente
e allora martella su questo
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[cite]Autore: robur[/cite][p]Dubbione one one. MA cosa faccio se il giocatore di cui già detto continua a fare da protagonista mentre gli altri partecipano passivamente? Che fare insomma se si genera una sindrome da gdr, solo che invece ad esserci il master che racconta la storia c'è il giocatore primadonna che racconta la sua?[/p][p]EDIT: spiego meglio.
L'altro ragazza aveva un personaggio abbastanza simile a quello del suddetto, quindi in pratica facevano le stesse cose, semmai cercava ogni tanto di rubargli la scena, cioè l'attenzione di tutti. L'altra giocatrice è la ragazza sempre del suddetto, quindi non lo ha mai contrastato tranne quando lo zio del suo PG è stato un po' bistrattato e allora si è opposto , insomma la famiglia le era un tema sensibili, come giocatrice intendo, ma a parte questo niente[/p]
Penso che per ora sia un problema non così importante, ti basta escalare, escalare, escalare. Prima o poi il giocatore "primadonna" andrà troppo oltre (o troppo poco oltre) per gli altri e si creerà un conflitto...
Questo sempre ovviamente a patto che i giocatori si lascino trasportare, se sono remissivi ci vuole molto più tempo. Prova magari a parlarci fuori dal gioco come già hai fatto, ma solo dopo le prime sessioni. Molto probabile che debbano semplicemente ingranare visto che non sono abituati!
In casi estremi prova a chiedere all'amico "esperto" di cercare di abbassare il livello di presenza e aiutare gli altri ad emergere, oppure molto più semplicemente cerca di separarli (in quel caso DEVONO prendere una decisione...).
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In casi estremi prova a chiedere all'amico "esperto" di cercare di abbassare il livello di presenza e aiutare gli altri ad emergere
Ah per farlo dovrei avere una vera colt dragon... scherzo ovviamente ma la vedo dura, non perchè non mi ascolterebbe, ma perchè è fatto così come persona e so già che non riuscirebbe
oppure molto più semplicemente cerca di separarli (in quel caso DEVONO prendere una decisione...).
Ecco questo decisamente è più fattibile, anzi perfetto.
E aspetterò qualche sessione, vediamo se il gruppo ingrana.
E martellerò eccome
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[cite]Autore: robur[/cite]Che fare insomma se si genera una sindrome da gdr, solo che invece ad esserci il master che racconta la storia c'è il giocatore primadonna che racconta la sua?
Due soluzioni:
1) dici agli altri, tramite PnG: "ma voi cosa dite, non sarete CERTO d'accordo con lui?!?"
2) fai una Città con le parentele centrate sul PG meno "presente" finora.