Gentechegioca
Archivio => General => Topic aperto da: rgrassi - 2010-05-16 12:17:51
-
Avevo preso la scatola per darla al bimbo tra qualche anno (magari con una mia piccola supervisione anti-parpuziesca).
Lui l'ha scoperta e ci sta giocando con i cugini.
Se potessi mettere una webcam probabilmente potremmo scrivere in un'ora tutta la teoria del gdr.
Rob
-
hell yeah :D
non riesci a postare un video? sono curioso :P
-
Morti che risuscitano...
Regole scritte e cancellate al volo...
Labirinti che cambiano...
Mostri un po' deboli un po' forti.
Tutto il campionario che potete immaginare. :D
Rob
-
Qualcuno si è già messo a urlare "Non è è giusto! Mi hai ucciso il paladino perchè non ti ho lasciato il gelato al pistacchio!"
-
Non avevano la minima idea di chi fosse il paladino.
Loro erano le pedine senza i numeri.
Tutto il resto erano i nemici.
In effetti era master-less.
I mostri non avevano scampo.
Rob
-
Io prima o poi farò provare "Lapinia" o "Otherkind" a mio fratello! Credo che i bambini siano un caso di studio favoloso per i GdR...
-MikeT
-
[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite][p]Qualcuno si è già messo a urlare "Non è è giusto! Mi hai ucciso il paladino perchè non ti ho lasciato il gelato al pistacchio!"[/p]
Il gelato al pistacchio non si tocca!!! >_<
Rob, ma è la scatola di D&D 3.x o quella un po' fuffa di 4a?
O quella nuova nuova che è stata presentata come la nuova Scatola Rossa, sempre per la 4a?
Wildlings probabilmente sarebbe carinissimo per dei bambini, per citarne un altro.
-
[cite]Autore: Blerpa[/cite]O quella nuova nuova che è stata presentata come la nuova Scatola Rossa, sempre per la 4a?[/p]
Non è ancora uscita in commercio, mi pare un pò difficile poterci giocare adesso O_o'
-
[cite]Autore: Fabrizio[/cite]Non è ancora uscita in commercio,
oddio io l'ho vista una scatola di D&D in commercio....
non mi sembra si chiamasse scatola rossa però....
-
Di DnD in italia sono arrivate 2 scatole: la "scatola rossa" negli anni 80, con il guerriero di spalle ed il drago rosso, e la "scatola nera", negli anni 90, che comprendeva anche dei componenti tipo la mappa quadrettata ed i segnalini degli eroi. Quando si parla di "DnD in scatola" si intende quasi esclusivamente il primo, in italia :)
Quando gli americani parlano di Red Box DnD invece spesso e volentieri si riferiscono all'edizione Mentzer, con i disegni di Erol Otus, dellla fine degli anni 70.
-
Ren, io pensavo però che Rob parlasse di qualche fantomatica (non mi sembra di ricordare male, uh!) scatola introduttiva della 3a edizione (e non è uscita una versione "stile adventure", quindi molto scema, della 4a, ma in manualetto?). Anche perchè parla di "Scatola Introduttiva" e non di "Scatola Rossa"...
La Scatola Rossa ce l'ho e la Scatola Nera (che portava i PG dal 1' al 5' livello) la ricordo.
Sì, e già il D&D Mentzer è *nuovo* ;)
-
Uhm... Rob all'inizio del thread parla di aver messo via tempo fa una scatola di DnD per quando il figlio fosse stato abbastanza grande... dubito sia un prodotto molto recente ^__^
(ma forse ho capito male... ci chiarira' tutto Rob quando ripassa)
-
[cite]Autore: renatoram[/cite]Quando gli americani parlano di Red Box DnD invece spesso e volentieri si riferiscono all'edizione Mentzer, con i disegni di Erol Otus, dellla fine degli anni 70.
Correzione: l'edizione Mentzer è quella arrivata da noi, ed è del 1983 (successiva a AD&D), quando parlano della "Red Box" gli americani non si riferiscono praticamente mai a questa (che chiamano invece BXCMI, da Basic Expert Companion Master Immortals), ma si riferiscono al "Basic D&D" di Moldvay del 1981, di sole 64 pagine (contro le 120 globali fra guida del GM e del giocatore del Basic di Mentzer).
Se invece si parla "Blue Book" si parla del D&D di Holmes del 1977: 48 pagine in tutto (Lehman è innamorato di questa edizione, tanto da giocarlo alle convention: Storming the Wizard's Tower deriva direttamente dalla Holmes edition fatta giocare da Lehman ad una convention a Baker, che non aveva mai giocato a D&D in vita sua)
Imparateli i nomi, se volete parlare con gli americani, che chiamare "red box" la basic di Mentzer è da provinciale! ;-)
-
Moreno, la White Box è la prima in assoluto (Da cui la White Box edition del retroclone Swords&Wizardry) ?
-
Dai però, povero Renato, a dargli così del provinciale... In fondo ha spesso dimostrato di saperne molto di ciò che accade in america, sarà una semplice svista...
-
[cite]Autore: Blerpa[/cite]Moreno, la White Box è la prima in assoluto (Da cui la White Box edition del retroclone Swords&Wizardry) ?
Sì. Non esattamente la primissima (I collezionisti distinguono fra la "white box" e la "brown box" o "woodgrain box" che è davvero la primissima edizione, la più rara, ma cambia solo il colore della scatola e pochi dettagli negli albetti contenuti, le regole sono le stesse) ma è l'edizione più comune di OD&D (il D&D originale di Gygax e Arneson)
Se volete avere più informazioni sulle varie edizioni, questa è la Bibbia: http://www.acaeum.com/ddindexes/setpages/original.html
-
[cite]Autore: El Rethic[/cite]Dai però, povero Renato, a dargli così del provinciale... In fondo ha spesso dimostrato di saperne molto di ciò che accade in america, sarà una semplice svista...
Ma lui infatti mica ha chiamato "Red Box" quella del 1983, ha solo cannato l'autore... ;-)
-
Però adesso se salta fuori che il figlio di Rob non sta giocando con una red o white box, siamo clamorosamente off-topic e dovrò splttare il thread... =:-I
-
D&D 3a edizione Scatola Base - http://www.magic-store.it/prodotto.asp?idprodotto=355
D&D 4a edizione Scatola Base - http://hobbygiochi.com/product/d-d-4-0-gioco-di-ruolo-scatola-base/
Mi ricordavo bene!
Bastava controllare il sito 25th Edition :)
-
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Però adesso se salta fuori che il figlio di Rob non sta giocando con una red o white box, siamo clamorosamente off-topic e dovrò splttare il thread... =:-I[/p]
Sono stato a casa sua.
E' la scatola rossa della Editrice Giochi :D
-
[cite]Autore: renatoram[/cite]Quando gli americani parlano di Red Box DnD invece spesso e volentieri si riferiscono all'edizione Mentzer, con i disegni di Erol Otus, dellla fine degli anni 70.
AFAIR la mentzer è proprio la scatola rossa arrivata in italia... sbaglio?
-
Mamma mia quante risposte... :)
Allora, ci sono due scatole D&D in casa mia.
Quella 'rossa' (e quella è mia ed il bimbo non la vedrà se non tra molti anni) :D.
E questa:
http://www.arsludica.com/dungeons-and-dragons-4-scatola-base.html
Che è uscita assieme alla 4a e che ho comprato 'al volo' come regalo da fare a tutti i bimbi scatenati che girano per casa mia per tenerli buoni per un po'. Solo che l'hanno scoperta troppo prima del tempo e non potevo tenerli fermi.
In effetti hanno giocato per un paio di ore buone, senza far casini.
All'inizio hanno iniziato ad attaccare singolarmente i mostri (e crepavano, con regole tutte loro, che sembravano rispettare) poi hanno cambiato strategia e si sono alleati contro i mostri.
Credo che i bambini siano un caso di studio favoloso per i GdR...
Puoi dirlo forte. Levity è nato grazie a loro (e regge con i grandi, che sono solo dei bambini che hanno spento qualche candelina in più). :)
Rob
-
Però adesso se salta fuori che il figlio di Rob non sta giocando con una red o white box, siamo clamorosamente off-topic e dovrò splttare il thread... =:-I
Non preoccuparti Moreno. Tienilo pure qui.
A me gli OT non danno fastidio. Se invece devi farlo per 'forza maggiore' fallo pure (o magari cancella).
La scatola rossa non li avrebbe 'catturati'.
Troppo 'verbose'. Quella nuova ha segnalini e mappe cartonate.
MOOOOOLTO più figa. :)
Rob
-
Rob, stai avvallando la mia teoria che il gioco fantasy-heartbreaker master-centrico pieno di prop sia fortemente targettizzato per un'età 10-18.
:P
Cioè, insomma, che Parpuzio Physical Engine sia "un gioco da ragazzi" (il gioco di parole è voluto).
-
Cioè, insomma, che Parpuzio Physical Engine sia "un gioco da ragazzi" (il gioco di parole è voluto).
I bambini se ne fottono del Physical Engine. Non hanno la minima idea di cosa sia e non vogliono neanche saperlo.
Il Physical Engine lo introduce la mente "bacata" dei grandi. E la cosa ha anche senso, in alcuni ambiti (wargame, simulazioni, etc...). In altri meno.
Mi sembra di aver letto da qualche altra parte (e condivido) che l'unico vero set di regole da applicare ad una ambientazione (senza magia) siano i libri di Fisica 1 + Fisica 2. :)
Rob
-
[cite]Autore: Domon[/cite][cite]Autore: renatoram[/cite][p]Quando gli americani parlano di Red Box DnD invece spesso e volentieri si riferiscono all'edizione Mentzer, con i disegni di Erol Otus, dellla fine degli anni 70.[/p]
[p]AFAIR la mentzer è proprio la scatola rossa arrivata in italia... sbaglio?[/p]
Le edizioni di Dungeons & Dragons Basic sono quattro (sono ordinate in numero di edizione, dove la 1a è l'Old D&D):
2) [1977] quella a cura di Eric Holmes (http://www.acaeum.com/ddindexes/setpages/setscans/basic1st.html) con illustrazione di copertina di David Sutherland, di 48 pagine (che nella seconda e terza ristampa avrà la copertina blue (http://www.acaeum.com/ddindexes/setpages/setscans/basic2rule.html)), la blue box per gli statunitensi;
3) [1981] quella a cura di Tom Moldvay (http://www.acaeum.com/ddindexes/setpages/setscans/basic8th.html) con illustrazione di Erol Otus, 64 pagine, che è l'8a ristampa della precedente (e dalla 9a cambierà copertina (http://www.acaeum.com/ddindexes/setpages/setscans/basic9rule.html)), ossia la magenta box;
4) [1983] quella a cura di Frank Mentzer (http://www.acaeum.com/ddindexes/setpages/setscans/basic12th.html) con illustrazione di Larry Elmore, 64 pagine giocatore + 48 master, che corrisponde alla 12a ristampa, ed è la rex box. E' quella che è arrivata in Italia.
5) [1991] la black box (http://www.acaeum.com/ddindexes/setpages/setscans/basic91box.html), corrispondente alla 15a ristampa. Credo che la copertina sia di Jeff Easley, ma non sono sicurissimo (e, del resto, il disegno cambierà praticamente ad ogni ristampa successiva).
Non sapevo che gli statunitensi si riferissero alla 3a edizione, parlando di "red box" (ma Moreno è sicuramente più esperto di me).
[fonti principali: http://www.acaeum.com/ddindexes/setpages/basic.html
http://www.thepiazza.org.uk/bb/viewtopic.php?p=7257
http://en.wikipedia.org/wiki/Editions_of_Dungeons_%26_Dragons]
-
[cite]Autore: rgrassi[/cite]Mi sembra di aver letto da qualche altra parte (e condivido) che l'unico vero set di regole da applicare ad una ambientazione (senza magia) siano i libri di Fisica 1 + Fisica 2
Ti riferisci a questo (http://www.gentechegioca.it/vanilla/?CommentID=74021) mio messaggio?
-
No... Mi sembra di averne visto un altro simile su questo forum (ma c'è anche su altri. ci sono molti che la pensano come te, tra cui io.) :)
Rob
-
Ehm... il fatto che il Physical Engine non abbia niente di fisico sono io il primo a dirlo.
Era un termine "etichetta" per capirsi.
-
Lo so, lo so, Dave... :)
Ora che rileggo meglio il tuo post concordo ancora piu' con te.
Tieni anche presente che "creare e gestire un physical engine" poteva essere una necessità all'inizio degli anni '80, quando non c'erano i computer che lo facevano per noi (nei mondi immaginari). Ora nel 2010, volerli combattere sul loro terreno, è come cercare di prendere il plancton con una retina con maglia da 2,5 cm. :)
In questo senso, i gdr che cercavano di riprodurre i physical engine erano figli di:
1) Un retaggio wargamer
2) Una necessità di simulazione che, in quegli anni, non aveva altre alternative.
Rob
-
bingo.
-
[cite]Autore: rgrassi[/cite][p]Tieni anche presente che "creare e gestire un physical engine" poteva essere una necessità all'inizio degli anni '80, quando non c'erano i computer che lo facevano per noi (nei mondi immaginari). Ora nel 2010, volerli combattere sul loro terreno, è come cercare di prendere il plancton con una retina con maglia da 2,5 cm. :)[/p]
È quello che dico sempre anch'io. Infatti una delle cose che più mi stupisce è che esistano ancora teenagers che giocano ai wargames tridimensionali o ai GdR classici pur essendo nati in mezzo ai computer (OK, sono una minoranza, ma continuano a esistere e questo mi lascia basito). Io per esempio facevo gestionali PBeM e a un certo punto sono passato armi e bagagli ai videogiochi gestionali, che già da molti anni fanno le stesse identiche cose molto meglio.
-
Esistono persone che vedono nel videgioco una "perdita di feeling" e percepiscono il virtuale come "freddo" e -quindi- non divertente.
-
[cite]Autore: khana[/cite][p]Esistono persone che vedono nel videgioco una "perdita di feeling" e percepiscono il virtuale come "freddo" e -quindi- non divertente.[/p]
Che è il motivo per cui molti veterani che conoscevano e apprezzavano (apprezzano?) la Scatola Rossa dei good ole times paradossalmente schifano la 4a edizione di D&D, assimilandola ad un videogame per la struttura molto rigida e precisa (il che, ovviamente non è sempre, per me, un male).
-
[cite]Autore: khana[/cite]il fatto che il Physical Engine non abbia niente di fisico sono io il primo a dirlo
Il problema è quando uno ritiene che abbia e dovrebbe avere tutto di fisico.
-
[cite]Autore: Mauro[/cite]Il problema è quando uno ritiene cheabbiae dovrebbe avere tutto di fisico.
E tu chiedigli di indicarti, nel mondo reale e fisico, dove sono i "punti ferita" :D
Se lui ti risponde e ti dà un'indicazione, ricordagli che un pugnale fa 1d4 di danno e quindi puoi tranquillamente dargli una pugnalata in pieno petto, tanto non può morire prima della terza.
-
[cite]Autore: rgrassi[/cite][p]Lo so, lo so, Dave... :)
Ora che rileggo meglio il tuo post concordo ancora piu' con te.
Tieni anche presente che "creare e gestire un physical engine" poteva essere una necessità all'inizio degli anni '80, quando non c'erano i computer che lo facevano per noi (nei mondi immaginari). Ora nel 2010, volerli combattere sul loro terreno, è come cercare di prendere il plancton con una retina con maglia da 2,5 cm. :)
In questo senso, i gdr che cercavano di riprodurre i physical engine erano figli di:
1) Un retaggio wargamer
2) Una necessità di simulazione che, in quegli anni, non aveva altre alternative.
Rob[/p]
analisi perfetta. ora... hai anche in tasca un motivo per cui vale ancora la pensa di usare un impianto simile?
-
[cite]Autore: Domon[/cite][cite]Autore: rgrassi[/cite][p]Lo so, lo so, Dave... :)
Ora che rileggo meglio il tuo post concordo ancora piu' con te.
Tieni anche presente che "creare e gestire un physical engine" poteva essere una necessità all'inizio degli anni '80, quando non c'erano i computer che lo facevano per noi (nei mondi immaginari). Ora nel 2010, volerli combattere sul loro terreno, è come cercare di prendere il plancton con una retina con maglia da 2,5 cm. :)
In questo senso, i gdr che cercavano di riprodurre i physical engine erano figli di:
1) Un retaggio wargamer
2) Una necessità di simulazione che, in quegli anni, non aveva altre alternative.
Rob[/p]
[p]analisi perfetta. ora... hai anche in tasca un motivo per cui vale ancora la pensa di usare un impianto simile?[/p]
Nostalgia, abitudine e/o preferenza?
-
[cite]Autore: khana[/cite]E tu chiedigli di indicarti, nel mondo reale e fisico, dove sono i "punti ferita" :D
Se lui ti risponde e ti dà un'indicazione, ricordagli che un pugnale fa 1d4 di danno e quindi puoi tranquillamente dargli una pugnalata in pieno petto, tanto non può morire prima della terza.
Eh, ma poi ti dice che è il regolamento che non è abbastanza preciso, che ce ne vuole "uno più realistico".
Credimi, non se ne esce tramite falsificazione del singolo caso, devi proprio ripartire da zero e a monte del ragionamento, e fargli capire che lui NON VUOLE percorrere una strada che gli complica la vita nella caccia al realismo, specie se poi il realismo a) non gli serve davvero e b) lo può introdurre con altre tecniche più semplici (es.: Veto di CnV o altro).
EDIT: Ah, sì, sono OT. Se interessa proseguire, in altro thread.
-
[cite]Autore: Domon[/cite]analisi perfetta. ora... hai anche in tasca un motivo per cui vale ancora la pensa di usare un impianto simile?
Certamente.
Il fatto di poter essere 'dei'.
Rob
-
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Eh, ma poi ti dice che è il regolamento che non è abbastanza preciso, che ce ne vuole "uno più realistico".
Prima o dopo la pugnalata? :D:D
(scherzo, eh :D)
-
Io voglio un gioco in cui l'engine per gestire la fisica del mondo è contrapposto alla Magia che lo sovverte.
I giocatori sono tutti rigorosamente maghi.
-MikeT
-
Solipsist
-
quando si dice che c'è un gioco indie per ogni desiderio, non si sta esagerando.