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Archivio => General => Topic aperto da: Mirko Pellicioni - 2010-02-25 12:28:53

Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Mirko Pellicioni - 2010-02-25 12:28:53
Scusate il post, che potrebbe sempbrare polemico, ma in realtà nasce per un  bisogno di chiarezza sopratutto per me.

Faccio una premessa:

Io come formazione culturale e scolastica ho frequentato studi artistici: Liceo Artistico, Accademia di belle arti, ecc.

Sono quindi un operatore nel campo dell'arte grafica e affini.

In questi studi passando per la storia dell'arte fin alla filosofia estetica ci hanno insegnato il valore culturale della critica.

In questo senso la parola critica non è intesa come criticare o lamentarsi di qualcosa, ma come analsi di ocntenuti artistici e loro valutazione estetica sotrica ecc.

Con questa forma mentis alla "Sgarbi" (permettetemi il paragone) ho sempre affrontato le discussioni tecniche sul GDR con lo stesso spirito critico e analitico che mi è proprio.

Premettendo questo vedo però che spesso, in alcuni post, la critica anche forte viene vista come uno sfogo perosnale da alcuni oppure come una possibilità d insulto o critica di parte.

IO questi modi di intendere la critica al gioco non li capisco, proprio perchè vengo da un ambiente dove è importante dare dei giudizi qualitativi, estetici a volte forti ma sempre motivati da una ricerca di definizione del bello e dell'arte in genere.

Ritenendo che nache il GDr sia una espressione umana artistica in qualche modo, ponendomi delle finalità critiche non ho mai avuto problemi a dare giudizi anche forti, proprio per questa mia chiarezza intelettuale; sia quando difendevo i giochi classici, sia dopo, per autocritica, quando dai giochi NW traevo importanti ispirazioni e rivedevo le mie posizioni.

Eppure, spesso, anche quì, altrove è pure peggio, mi trovo in imbarazzo per questo continuo fraintendimento.

Allora mi domando: è possibile la critica (in senso tecnico come perl 'arte, o ilcinema) del gioco?

Possiamo dire, un gioco è qualitativamente inferiore o persino brutto? Oppure essendo giochi e quindi carichi di aspettative psicologiche, limitarci a un blando mi piace/non mi piace, per non offendere nessuno?

PS: Anche nell'arte può accadere che qualcuno si offenda segli di fa notare che la sua opera è esteticamente inferiore, ma come diceva il mio maestro di pittura:  "se esponi le tue opere ti esponi al giudizio degli altri".
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-02-25 12:33:16
Ma si tratta di arte?
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Mirko Pellicioni - 2010-02-25 12:37:09
Personalmente ritengo che lo strumento della critica si applichi a tutto il fare dell'uomo: arte, cinema, spettacolo, musica, artigianato e quindi perchè no anche il GDR può essere oggetto di critica!

Oppure no?
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-02-25 12:40:22
Se dico a un amico "guarda che sto pc che hai comprato oggettivamente fa cagare. Sappi che allo stesso prezzo potevi prenderne uno migliore e senza tutte quelle fregature comprese nel prezzo" lui mi ringrazia e la volta che deve prenderne uno nuovo chiede consiglio.

Se però lo dicessi per un quadro potrebbe dirmi "beh ma a me piace" e appellarsi ai gusti. E avrebbe anche ragione.
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Simone Micucci - 2010-02-25 12:45:33
la critica ha senso se fai riferimento a dei parametri oggettivi, se non erro. Altrimenti si cade nel "mi piace" "non mi piace", cosa su cui si cade comunque. Sta discussione non sarebbe da "gente che chiacchiera"?
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Mirko Pellicioni - 2010-02-25 12:48:30
Sigh! In realtà mi spiace dirlo ma i gusti non hanno mai ragione. Anche se la critica d'arte è un ginepraio ha delle regole, norme punti fermi come agni altra analisi critica.

Poi è chiaro che a te un quadro possa piacere lo stesso, è un fatto di gusto, ma la critica no non è gusto.

Se io dico che la gioconda mi fa cagare non la rende meno capolavoro.

Credo che i GDR siano simili in questo anche se hanno un pò del PC come dicevi giustamente te triex, in gioco che non funziona è più simile a un PC che non và piuttosto che a una crosta da mercatino.

resta il fatto che spessissimo nel GDR la critica venga vista come il MALE.
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Ezio - 2010-02-25 12:53:47
Citazione
[cite]Autore: mirkolino[/cite]Se io dico che la gioconda mi fa cagare non la rende meno capolavoro.


A ME non piace :-P
È l'opera più sopravvalutata di Leonardo.

Citazione
[cite]Autore: mirkolino[/cite]resta il fatto che spessissimo nel GDR la critica venga vista come il MALE.


Perché il gdr viene visto come qualcosa di estremamente personale. Così come ci sono gli artisti che si offendono per le loro critiche ogni giocatore si sente un po' artista, specialmente quando deve rifare il gioco praticamente da zero.
Nonostante questo la critica va avanti e, credo, sia necessaria.  Non esiste ancora una vera cultura critica, che riesca a coniugare dati oggettivi e soggettivi come accade nelle realtà artistiche, ma appropriarcene potrebbe essere una grande conquista.
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-02-25 13:00:18
In realtà la cultura critica è tipicamente occidentale e italiana. Tutti criticano tutto, tutti sanno fare tutto meglio di tutti. Come dicono i griffin "Devi essere sicuro di te stesso, come un italiano che parla di una qualunque situazione teorica".

"C'è un problema" è un passo che siamo bravissimi a fare, così come siamo bravissimi a smontare le idee altrui. Il passo che manca è "C'è una soluzione", che richiede invece creatività.
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Mirko Pellicioni - 2010-02-25 13:03:38
No no ripeto io parlo della Critica con la maiuscola, ovvero l'analisi di opere concetti e creazioni umani partendo da una analisi, non il criticare!!!

Faccio un esempio diverso per non confondersi, nel cinema per esempio c'è la Critica cinematografica che ha le sue regole estetiche e tecniche.

Nella musica è uguale

Anche nell'artigianto del legno c'è la Critica!!!!!!

Perchè non dovrebbe esserci nel gioco?
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Ernesto Pavan - 2010-02-25 13:28:42
Citazione
[cite]Autore: mirkolino[/cite][p]Scusate il post, che potrebbe sempbrare polemico, ma in realtà nasce per un  bisogno di chiarezza sopratutto per me.[/p][p]Faccio una premessa:[/p][p]Io come formazione culturale e scolastica ho frequentato studi artistici: Liceo Artistico, Accademia di belle arti, ecc.[/p][p]Sono quindi un operatore nel campo dell'arte grafica e affini.[/p][p]In questi studi passando per la storia dell'arte fin alla filosofia estetica ci hanno insegnato il valore culturale della critica.[/p][p]In questo senso la parola critica non è intesa come criticare o lamentarsi di qualcosa, ma come analsi di ocntenuti artistici e loro valutazione estetica sotrica ecc.[/p][p]Con questa forma mentis alla "Sgarbi" (permettetemi il paragone) ho sempre affrontato le discussioni tecniche sul GDR con lo stesso spirito critico e analitico che mi è proprio.[/p][p]Premettendo questo vedo però che spesso, in alcuni post, la critica anche forte viene vista come uno sfogo perosnale da alcuni oppure come una possibilità d insulto o critica di parte.[/p][p]IO questi modi di intendere la critica al gioco non li capisco, proprio perchè vengo da un ambiente dove è importante dare dei giudizi qualitativi, estetici a volte forti ma sempre motivati da una ricerca di definizione del bello e dell'arte in genere.[/p][p]Ritenendo che nache il GDr sia una espressione umana artistica in qualche modo, ponendomi delle finalità critiche non ho mai avuto problemi a dare giudizi anche forti, proprio per questa mia chiarezza intelettuale; sia quando difendevo i giochi classici, sia dopo, per autocritica, quando dai giochi NW traevo importanti ispirazioni e rivedevo le mie posizioni.[/p][p]Eppure, spesso, anche quì, altrove è pure peggio, mi trovo in imbarazzo per questo continuo fraintendimento.[/p][p]Allora mi domando: è possibile la critica (in senso tecnico come perl 'arte, o ilcinema) del gioco?[/p][p]Possiamo dire, un gioco è qualitativamente inferiore o persino brutto? Oppure essendo giochi e quindi carichi di aspettative psicologiche, limitarci a un blando mi piace/non mi piace, per non offendere nessuno?[/p][p]PS: Anche nell'arte può accadere che qualcuno si offenda segli di fa notare che la sua opera è esteticamente inferiore, ma come diceva il mio maestro di pittura:  "se esponi le tue opere ti esponi al giudizio degli altri".[/p]


QFT.

# Triex per quanto riguarda la sua seconda risposta: il computer è un bene strumentale, però, quindi la critica segue criteri diversi lì. :-)
A pensarci bene, anche i GDR sono beni strumentali! XD
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Mauro - 2010-02-25 13:30:25
Il punto credo che sia: un'opera può piacere o non piacere, ma ci sono delle tecniche che se seguite aggiungono valore tecnico; certo: seguirle non assicura una buona opera, così come non seguirla non ne assicura una cattiva, ma se non altro aumentano la possibilità che il lavoro finale sia valido. Poi un'opera tecnicamente indecente può piacere; però tecnicamente indecente rimane.
Il problema della risposta "Ma a me piace" è che viene detta come replica anche quando nessuno ha detto il contrario: se si dice che un gioco che funziona così com'è è progettualmente superiore a uno che per funzionare deve cambaire... a te piace? E chi ha detto di no?
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Ivano P. - 2010-02-25 13:32:26
Ma anche due critici cinematografici possono avere idee ben diverse ^_^

Certo che la critica di un gioco è possibile, basta accordarsi sui presupposti su cui è stato fatto.

Per dire se il presupposto da cui si parla è la trama complessa e parliamo di un film di Kung fu, il criterio è meno rilevante
Esempio io critico le idee di un mio amico su un nuovo live
http://arcanadomine.forumup.it/viewtopic.php?t=715&mforum=arcanadomine

Gli ho sparato "fa un paranoia live" fraintendendo lo stile, mentre le critiche sul sistema sono certamente corrette.

Passando ai GDR da tavolo
Se la critica a un gioco è "Stando al big Model questo gioco funziona solo facendo illusionismo" (solitamente abbreviato a "funziona solo se fai illusionismo") la critica è accettabile solo per certi giochi i cui autori sono minimamente interessati al BM, per altri non ha semplicemente senso.

Puoi fare la critica "ha un disastro di regole inutili questo gioco" a meno che lo scopo del game designer non sia avere un gioco pieno di regole e complicato, nel qual caso la critica è inutile.

Poi criticare in modo costruttivo è una responsabilità, devi attivamente cercare di capire gli scopi dell'altro
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Ezio - 2010-02-25 13:36:33
Per far comprendere cosa intende Mirko per "critica artistica" e come non sia una valutazione soggettiva di gradevolezza vi rimando a Wikipedia. (http://it.wikipedia.org/wiki/Critica_artistica)

In particolare:

Citazione
critici d'arte solitamente analizzano l'arte in un contesto estetico  o di teoria della bellezza. Uno degli obiettivi della critica è quello di ottenere delle basi razionali per la valutazione e l'apprezzamento dell'arte.


Vi inviterei comunque a rimanere ancorati alla vostra esperienza reale, e non iniziare a parlare di massimi sistemi, o il thread deraglia immediatamente ;-)
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: P.Jeffries - 2010-02-25 13:58:08
Così, su due piedi, mi risulta difficile valutare dei gdr usando dei criteri di critica artistica. Poi è magari possibile, dovrei pensarci un po' su, però io vedo i gdr come un "generatore" di esperienze (mi viene di chiamarle così, per non rischiare altri termini) quindi mi verrebbe più normale di valutare artisticamente una partita o uno scenario. Se poi ci tocca tirare in ballo l'esistenza di criteri oggettivi, diventa dura (sempre che sia possibile pensare a criteri definitivi per giudicare un'opera).
Se poi vogliamo criticare funzioanlità,... beh... qui siamo nel campo dei giudizi tecnici, e lì si può essere veramente oggettivi visto che ci sono teorie, modelli,...
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Ezio - 2010-02-25 14:15:50
Attenzione!
Non credo che Mirko intenda valutare il gdr con i mezzi della critica artistica. Credo si riferisca più al concetto, allo stile e allo scopo di tale critica.
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: P.Jeffries - 2010-02-25 14:19:23
ah.. con il tuo ultimo post sono andato un po' in confusione: ma non esiste una "critica dei giochi"?
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Rafu - 2010-02-25 14:42:17
Citazione
[cite]Autore: mirkolino[/cite][p]Allora mi domando: è possibile la critica (in senso tecnico come perl 'arte, o ilcinema) del gioco?[/p][p]Possiamo dire, un gioco è qualitativamente inferiore o persino brutto?[/p]


Dovrebbe essere possibile. Voglio che lo sia. Il fatto che al momento alcuni contesti siano ostili a questo non deve farci desistere.
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Ezio - 2010-02-25 14:49:32
Giusto, Rafu.

Sapete, forse la cosa migliore è farla esistere, attivandoci noi per primi.
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Antonio Caciolli - 2010-02-25 14:54:33
tornando al primo post: la risposta a mirko secondo me è no.

se osservi le discussioni sulla critica ai gdr di solito ci si scanna solo su una cosa la critica a parpuzio

poi al massimo ci sono difese strenue di convinzioni ma si vede subito che non hanno seguito (io mi incaponisco spesso, come quella volta sui veli, ma poi dopo un po' capisco di avere torto ad esempio)

questo è un tema che ha dentro di se troppa struttura precostituita sui comportamenti da usare in gioco ed è troppo dentro la visione del singolo individuo per poterne parlare.

c'è una affezione così grande verso quel tipo di modo di giocare che non si può non difenderlo e non si riesce più ad scindere l'affezione al gioco con una visione oggettiva del problema.

inoltre il tema è molto vasto e andrebbe affrontato in vari step. se parli della singola meccanica allora trovi un accordo, ma se ragioni su tutto l'impianto del sistema il discorso si presta a voli pindarici così grossi che non è possibile affrontarlo decentemente

poi secondo me manca una critica di riferimento. io sul cinema so chi e cosa leggere. sul gdr????
io magari apprezzo rafu e domon. già i gusti di moreno mi piacciono solo a volte. ci sono molti che lavorano nel mercato che usano criteri che io non userei mai.
questo essere tutti critici non aiuta perché tutti si sentono di poter dire la loro senza problemi

imho, e spero di aver capito il senso del thread
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Antonio Caciolli - 2010-02-25 15:00:53
aggiungo che è sempre stato detto di alcuni giochi che sono brutti. il problema è quando si va a colpire la base su cui tutti si poggiano. l'abbattere dei valori non è una cosa accettabile, non lo è quasi mai e non penso che nei gdr possa essere diverso

aggiungo che poi se osservi sempre il mondo con le lenti sfuocate non penso che tu possa apprezzare la diversità, cioé l'abitudine non fa neanche apprezzare le innovazioni che molti vedono come farraginoserie (dopotutto se io faccio due partite a polaris e non funzionano magari poi dico che sto gran gioco alla fin fine è una merda)
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Iacopo Frigerio - 2010-02-25 15:07:53
Ma infatti, non solo è realtà, ma ne esistono già i suoi frutti...
Le cose sono state criticate e superate, adesso semmai dovremmo partire da ciò che adesso è attuale e superare quelli.
Nel senso, mi prendereste per pazzo se adesso mi mettessi a criticare il sistema tolemaico, così come molti mi prenderebbero per pazzo se cominciassi a criticare aspramente il comportamentismo. Sono già stati criticati e nuove teorie le hanno "sostituite".
Similmente, se l'intento è di avanzamento conoscitivo-tecnologico, ha poco senso criticare ancora i giochi scritti prima del 1999, perchè Ron Edwards, Baker, Czege e soci lo hanno già fatto in modo accurato tempo fa e hanno già fatto progredire l'ambiente.
Potremmo metterci a criticare ancora quei giochi se volessimo ripartire da lì lasciando perdere la Forge Theory per andare su piani diversi di critica (in questo senso io vedo il lavoro di Rob). Oppure potremmo farlo se il nostro intento non è conoscitivo-tecnlogico ma divulgativo.
Allora ci mettiamo a fare critica del gioco vecchio solo per convincere gli altri a cambiare giochi e ammodernarsi. Secondo me esistono strategie migliori in tal senso, tipo lasciare perdere chi gioca ancora tradizionale (tanto abbiamo già convenuto che si stuferanno [come nei precedenti anni], non aiuteranno l'hobby a diffondersi, se ne staranno chiusi in casa), tipo contattare gente nuova e vergine o ancora semplicemente far provare i giochi nuovi senza dire nulla e lasciare che sia la loro solidità d design a convincere al passaggio.

Critica per me significa critica del Big Model, al massimo, o produzione di opere di stampo moderno e forgita (o quasi forgita). Ormai System Zero è cultura morta...
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Niccolò - 2010-02-25 15:12:29
Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite]Se la critica a un gioco è "Stando al big Model questo gioco funziona solo facendo illusionismo"


...quello che la fa non ha capito il big model ^^
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Mirko Pellicioni - 2010-02-25 15:13:27
Si Aetius ha capito il concetto della domanda, e si ritengo che operazioni come il BM siano una proto definizione di critica.

Così come giustamente si fa notare per l'arte o il cinema ho degli strumenti per la critica. il GDR, ma penso anche tutto il gioco in generale, debbano ancora sviluppare delle strutture critico razionali adatte.

Comunque non vedo perchè non si possa fare e non si debba caldeggiare.

Essendo poi il GDr più uno strumento alla creatività e all'aspetto ludico lo si può annoverare tra gli stumenti e non credo di dire boiate che se si costruisce un martello in vetro si è costruito un brutto martello, se poi mi si dice che incastonandolo in una teca di gomma lo puoi usare lo stesso, resta sempre un martello che non fa bene la sua funzione!

Insomma il rapporto Premessa del greatore del gioco -> tecnica del gioco -> risultato percepito dal fruitore

mi sembra una dicriminante importate per un gioco! già con questo abbiamo una base di riferimento, credo.
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: jackjack - 2010-02-25 17:35:53
Citazione
[cite]Insomma il rapporto Premessa del greatore del gioco -> tecnica del gioco -> risultato percepito dal fruitore[/p][p]mi sembra una dicriminante importate per un gioco! già con questo abbiamo una base di riferimento, credo.[/p]


Penso infatti che il BM e tutto quello che ne ha conseguito permetta una analisi critica sopratutto (e forse soltanto, ma sarebbe già molto) del design.
Fermo restando che nessuna critica seria possa essere senza una prova pratica (tanto per cambiare, actual play).

Il fatto che i giochi coerenti cerchino di favorire decisamente un tipo di esperienza di gioco, è già presupposto per una critica.

E il modo in cui la si può declinare nella maniera più produttiva ed utile per gli appasionati è la possibilità di sottolineare le caratteristiche del gioco.

In questo modo si possono dare consigli oggettivi a chi chiede: vorrei provare un gioco così e cosà.
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Marco Amicone - 2010-02-25 17:57:18
Citazione
[cite]Autore: mirkolino[/cite][p]Si Aetius ha capito il concetto della domanda, e si ritengo che operazioni come il BM siano una proto definizione di critica.[/p][p]Così come giustamente si fa notare per l'arte o il cinema ho degli strumenti per la critica. il GDR, ma penso anche tutto il gioco in generale, debbano ancora sviluppare delle strutture critico razionali adatte.[/p][p]Comunque non vedo perchè non si possa fare e non si debba caldeggiare.[/p][p]Essendo poi il GDr più uno strumento alla creatività e all'aspetto ludico lo si può annoverare tra gli stumenti e non credo di dire boiate che se si costruisce un martello in vetro si è costruito un brutto martello, se poi mi si dice che incastonandolo in una teca di gomma lo puoi usare lo stesso, resta sempre un martello che non fa bene la sua funzione![/p][p]Insomma il rapporto Premessa del greatore del gioco -> tecnica del gioco -> risultato percepito dal fruitore[/p][p]mi sembra una dicriminante importate per un gioco! già con questo abbiamo una base di riferimento, credo.[/p]


Io penso si possa (e si debba) creare una solida base per la critica del gdr, perché altrimenti è impossibile progredire se ogni cosa che fai è a prescindere bella perché "Ehi, a qualcuno piace, no?", se ti piace non vuol dire che sia una cosa tecnicamente valida, ci sono altri fattori in gioco difficili da quantificare, ma di solito la tecnica è misurabile, ed è quella che conta per far avanzare tutto il macchinario, altrimenti saremmo rimasti al film muto, tanto la gente andava a vederli uguale i film, no?

I videogiochi hanno una critica ed in genere se qualcosa è brutto spesso è brutto per quasi tutti, di sicuro lo è per la maggioranza, per i gdr non esiste una cosa brutta, le cose brutte ed i punti deboli diventano feature, per qualche strana ragione... E guai a cambiarle! Il popolo dei gdr è veramente molto, molto restio al cambiamento, anche quando ci sono motivazioni di una certa rilevanza dietro (vi ricordate che ira quando in D&D 4ed hanno tolto il livello di penalità alla morte?).

Un buon punto di partenza per una critica gdr sarebbe capire se quello che il gioco promette poi il gioco ti da, parpuzio fa un sacco di promesse che tende a non mantenere, relegando il tutto a "Ehi, se sei un bravo giocatore queste cose potresti pure fartele da solo, no?"
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Ivano P. - 2010-02-25 18:14:43
Citazione
...quello che la fa non ha capito il big model ^^


Domanda pleonastica: perché?
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Moreno Roncucci - 2010-02-25 18:21:37
Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite]
Citazione
[p]...quello che la fa non ha capito il big model ^^[/p]
[p]Domanda pleonastica: perché?[/p]


IN UN ALTRO THREAD, PLEASE!
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2010-02-26 00:30:03
Il giorno che vedrò fare critica ai GdR nell'unico modo possibile, ossia -fruendo- il GdR (quindi > giocandolo), allora crederò che ci sia critica costruttiva.

Personalmente ho la stessa "formazione critica" di Mirkolino, quindi non posso che essere d'accordo con lui e far notare a tutti come:
1. "criticare" vuole dire analizzare in modo cosciente e strumentalmente corretto
2. i gusti non hanno nulla a che vedere con i giudizi critici, ma appartengono, appunto, ai giudizi di gusto.
3. le critiche si possono anche sbagliare, quindi chi critica deve anche accettare la risposta/spiegazione, altrimenti sta solo sentenziando e le sentenze di costruttivo hanno molto poco
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-02-26 01:03:21
Come fanno ad esserci contest di design senza che ci possa essere una Critica dietro?
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Niccolò - 2010-02-26 01:09:00
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite]Come fanno ad esserci contest di design senza che ci possa essere una Critica dietro?


si fa come in tutti i contest del genere avvenuti in italia: si valuta il "gdr" come testo, e non come gioco.
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Iacopo Frigerio - 2010-02-26 01:43:18
Si valuta a gusto personale e non sulla base di elementi soggettivi... Scegliere a gusto è obiettivamente facile (o immediato), ma spesso scorretto. Motivo per cui odio il sistema di televoto...

Edit: me ne sono accorto solo stamattina, ho scritto soggettivi e intendevo oggettivi, stravolgendo il senso del discorso che era appunto di critica ai metri di giudizio e appoggio alla domanda di triex.
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Niccolò - 2010-02-26 02:06:21
Citazione
[cite]Autore: El Rethic[/cite]Si valuta a gusto personale e non sulla base di elementi soggettivi...


si valuta a gusto personale, MA CHIARENDO LE RAGIONI della valutazione. ed esponendo la valutazione del gioco presentato nelle istruzioni, non della sua variante che ti sei inventato a casa.
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2010-02-26 02:10:04
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]esponendo la valutazione del gioco presentato nelle istruzioni, non della sua variante che ti sei inventato a casa.

E così, passa sempre il concetto che il 100% di un gioco è fatto dalle regole.
Che è un concetto sbagliato...
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Niccolò - 2010-02-26 02:50:33
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite][p]esponendo la valutazione del gioco presentato nelle istruzioni, non della sua variante che ti sei inventato a casa.[/p]
[p]E così, passa sempre il concetto che il 100% di un gioco è fatto dalle regole.
Che è un concetto sbagliato...[/p]


se qualcuno capisce male. altrimenti passa il concetto che il gioco deve essere valutato per quello che è, non per quallo che potrebbe essere se sei bravo a cambiarlo/completarlo.
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Ezio - 2010-02-26 10:17:43
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]Personalmente ho la stessa "formazione critica" di Mirkolino, quindi non posso che essere d'accordo con lui e far notare a tutti come:
1. "criticare" vuole dire analizzare in modo cosciente e strumentalmente corretto
2. i gusti non hanno nulla a che vedere con i giudizi critici, ma appartengono, appunto, ai giudizi di gusto.
3. le critiche si possono anche sbagliare, quindi chi critica deve anche accettare la risposta/spiegazione, altrimenti sta solo sentenziando e le sentenze di costruttivo hanno molto poco


Siamo in tre. E forse è per questo che abbiamo sempre dato per scontato alcune cose.

Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]Il giorno che vedrò fare critica ai GdR nell'unico modo possibile, ossia -fruendo- il GdR (quindi > giocandolo), allora crederò che ci sia critica costruttiva.


Questa dovrebbe essere la base condivisa, assoluta e banale. Non si recensisce/critica un film che non si ha visto, non si recensisce/critica un gioco che non si è giocato u.u
Mi sembra assurdo che non sia un assunto condiviso universalmente.
Titolo: la critica del gioco, è possibile?
Inserito da: Marco Costantini - 2010-02-26 13:05:47
Credo che i tre punti individuati da Davide siano ampiamente condivisibili e corretti e appartengono anche al mio modo di fare e vedere la critica.
In sostanza, finché la critica è al gioco, argomentata e puntuale, non vedo come il giudicare anche in maniera fortemente negativa un gioco possa arrivare ad offendere qualcuno.
O meglio, c'è una cosa che mi porta a poter capire come la questione possa essere presa sul personale, e l'ha già mezza detta Ezio:
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]il gdr viene visto come qualcosa di estremamente personale.


Ecco, secondo me, il nocciolo del problema, la questione per cui ci critica viene vista come un'invasione di campo intollerabile.
Rischio di essere noioso, e probabilmente lo sono, ma non posso non pensare a come questa sia una conseguenza del system0.
Quando diciamo che sposta tutto sul sociale in realtà stiamo dicendo che sposta tutto sulle persone e sul loro modo di giocare.
DI conseguenza, criticarlo è come criticare la persona che lo usa perché la persona è il sistema di gioco.

C'è anche da dire che manca un linguaggio comune riconosciuto, essenziale se si vuole fare critica. Sicuramente il BM ci ha fornito definizioni e concetti che possiamo usare per capirci meglio, ma non essendo questi accettati o compresi da tutti (e questa non vuole essere una critica, ma solo una constatazione: io conosco una minima parte di teoria) da qui nascono i continui fraintendimenti. E credo che questo sia un altro motivo per cui chi mastica un minimo di teoria (che vuol dire, oggi, masticare un minimo di BM) venga visto come l'affiliato ad un gruppo e quindi "altro" e quindi (ma questo passaggio lo trovo molto meno logico) un avversario.
Però il problema del linguaggio condiviso è difficilmente superabile e questo significherà, purtroppo, che una certa incomunicabilità resterà comunque.