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Archivio => General => Topic aperto da: Ivano P. - 2010-02-08 23:39:08

Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Ivano P. - 2010-02-08 23:39:08
Ho notato che istintivamente per spiegare certi concetti si va spesso istintivamente a citare aspetti del BM

Lo stesso Moreno ha detto che gli articoli alla base del BM esistono per far ragionare la gente, citarli quindi è per certi versi insensato.

Ad esempio se io non conosco il BM e mi dai dell' illusionista ovvio che mi offendo se limito autonomamente il mio potere per dare più libertà ai giocatori.

Quello che vorrei proporre è di stilare una discorsiva guida al gioco sano, magari mettendo in modo discorsivo cose che stanno nel BM in modo complesso.

Faccio un esempio, quando mi chiedono di spiegare com'è AIPS li avverto che ha una "diversa struttura narrativa", mi è capitato di essere stato corretto perché non ho usato il termine Creative Agenda.
Ma innegabilmente AIPS ha una struttura di narrazione diversa da D&D no? Non ho detto nulla di sbagliato e non mi è mai capitato di avere fraintendimenti quando poi si inizia a giocare.
Il principio da cui partirei è appunto mettere in campo i concetti che più spesso vengono tirati fuori e risistemarli "ignorando" il BM e facendo qualcosa di leggibile da chi capita.

Ora le possibili conclusioni sono 2:
La cosa interessa, viene fuori una discussione interessante, e magari apro un equivalente su gdritalia e vien fuori qualcosa di "utile, utilizzabile e condiviso da tanti"

La cosa non interessa, o si parte con fanatismi e non con l' uso della capacità di rielaborare un concetto e questo topic è inutile.
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Vittorio Del Bianco - [Lord Zero] - 2010-02-09 00:55:08
Credo che esistano già molte parole semplici per poter spiegare AiPS senza ricorrere a termini forgiti (sebbene il termine illusionismo esista da prima di the forge): un esempio semplice per spiegare AiPS rispetto a D&D è nelle procedure di gioco. AiPS è un gioco con procedure diverse rispetto a quelle di D&D. Oppure si potrebbe anche dire che AiPS la storia e i personaggi sono centrali e prioritari.. e via così. Poi, però, c'è da dire che spiegare va bene fino ad un certo punto, perchè per un tradizionalista quello che dici potrebbe sembrare "magia". Lui non ha mai visto nulla del genere e nemmeno lo concepisce come possibile, perchè per molto tempo ha pensato gdr = system 0.
L'unica e invitarlo a giocare. :-)
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2010-02-09 02:22:10
Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite]Il principio da cui partirei è appunto mettere in campo i concetti che più spesso vengono tirati fuori e risistemarli "ignorando" il BM e facendo qualcosa di leggibile da chi capita.

Mi pare interessante, e se mi proponi una lista di "punti critici" collaboro volentieri, ma c'è un GROSSO "ma": i termini tecnici forgiti sono, appunto, termini TECNICI.
Con un preciso significato, nascono e sono utili per quello.

Faccio un paragone (con tutti i limiti di metafore e paragoni, ecc.!): se mi chiedi "spiegami cos'è un Bosone di Higgs in parole semplici" e io sono un ottimo divulgatore, posso anche farcela a dartene un'idea. Poi tu la porti ai "soliti noti" ^_- che sono ancora fermi alla fisica di Aristotele e che capiscono quello che vogliono capire e quelli inizieranno a chiedersi se è un quinto elemento dopo aria-acqua-terra-fuoco e i più faranno battute su "quel busòne di Higgs". -____-

Per "spiegare AiPS senza termini tecnici forgiti", beh, per iscritto c'è il manuale (che non contiene MANCO UNO dei termini tecnici forgiti! Ha i suoi termini interni al gioco e ti spiega quelli!) e di persona ci sono le demo.
Per spiegare cos'è una Conflict Resolution fai prima con 2-3 Actual Play... Però serve anche la buona fede dell'interlocutore che non inizi a pervertire IMMEDIATAMENTE gli esempi. -___-

Anyway... I punti più critici quali sono per te? ^_-^
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Vittorio Del Bianco - [Lord Zero] - 2010-02-09 04:02:09
Mi paiono osservazioni condivisibili Mattia. Tra l'altro il Bosone di Higgs è possibile anche spiegarlo in termini semplici (la nota metafora del "professorone" che entra in una stanza piena di gente), ma appunto, o usi metafore oppure termini tecnici, in particolare se parli con addetti ai lavori. Si presuppone poi, che coloro che vogliono discutere di certi argomenti e si ritengono "esperti" di gdr, imparino il "gergo" tecnico. Altrimenti ci sono altri modi più semplici, ma che vanno a finire tutti nel cesso se viene a mancare questa:
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Però serve anche la buona fede dell'interlocutore che non inizi a pervertire IMMEDIATAMENTE gli esempi.
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Simone Micucci - 2010-02-09 14:18:02
Citazione
[cite]Autore: Lord Zero[/cite][p]...perchè per un tradizionalista quello che dici potrebbe sembrare "magia". Lui non ha mai visto nulla del genere e nemmeno lo concepisce come possibile, perchè per molto tempo ha pensato gdr = system 0.
L'unica e invitarlo a giocare. :-)[/p]


Oppure molto semplicemente ti risponde che con il suo master (o se è il master "con le sue giocate") i personaggi e la storia sono già centrali e prioritari e bla bla bla...
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Paolo "Ermy" Davolio - 2010-02-09 15:29:19
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Per "spiegare AiPS senza termini tecnici forgiti", beh, per iscritto c'è il manuale (che non contiene MANCO UNO dei termini tecnici forgiti! Ha i suoi termini interni al gioco e ti spiega quelli!) e di persona ci sono le demo.
Per spiegare cos'è una Conflict Resolution fai prima con 2-3 Actual Play... Però serve anche la buona fede dell'interlocutore che non inizi a pervertire IMMEDIATAMENTE gli esempi. -___-

Concordo su tutta la linea.
Io, cercando di "spiegare" giochi come AiPS o CnV a gente che voleva informarsi riguardo questi "giochi nuovi", mi sono ritrovato davanti uno scoglio piuttosto significativo: prima, dovevo capire che lingua parlava il mio interlocutore.

Mi spiego meglio*: ci sono termini come "interpretazione", "realismo", "powerplayer" e "narrazione" (tanto per citarne alcuni) che cambiano significato di gruppo in gruppo (o anche di persona in persona). Devo ancora riuscire a trovare due giocatori che mi diano la stessa definizione di "interpretazione", per esempio.
Questo porta a due problemi:

1) l'interlocutore, cose intende quando usa quei termini?
Il che rende molto difficile comprendere cosa vuol veramente dire.

2) tu che stai parlando, quando spieghi alcuni concetti usando (magari anche accidentalmente) certi termini, pensando che per te hanno un certo significato... Cosa comunichi all'altro? L'interlocutore, che non li definisce nel tuo stesso modo, cosa capisce? ...di solito qualcos'altro, purtroppo.

Da notare che questo è un semplice problema comunicativo, niente di più... Però, di fatto, rende estremamente difficile il dialogo e la comprensione quando si cerca di parlare di gdr.

La soluzione, come hai già intuito tu (Ivano) non è spiegare le cose al pubblico con i termini forgiti: sono definizioni "padroneggiate" soltanto dagli addetti ai lavori e spesso capite male; e questo da praticamente la garanzia di essere fraintesi (quando va bene) o di passare per intellettualoidi che si atteggiano da saccenti (quando va male).

La soluzione che ho trovato io, e che per ora sta dando frutti abbastanza buoni, è... Non spiegarlo, ma farlo provare direttamente. Il divertimento, percepito sulla propria pelle, è più chiaro di qualsiasi spiegazione. Io stesso non capisco certe cose di teoria finché non ci vado a sbattere il naso. ;-)
L'unica "raccomandazione" che faccio spesso quando sto per far giocare qualcosa di nuovo a qualcuno, è "Ogni gioco è un mondo a parte, quindi non avere pregiudizi".

Comunque, chiudo anch'io riprendendo la domanda di Korin:
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Anyway... I punti più critici quali sono per te? ^_-^


* salvo quando indicato altrimenti, in questi esempi parlerò sempre di persone provenienti da culture di gioco in cui i gdr indie e le teorie forgite non sono filtrate... Cioè giocatori "profani", per così dire. E, ovviamente, parlo a partire dalla mia esperienza personale.
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2010-02-09 15:44:19
Citazione
[cite]Autore: Paolo Davolio[/cite]praticamente lagaranziadi essere fraintesi (quando va bene) o di passare per intellettualoidi che si atteggiano da saccenti (quando va male).

Io avrei detto: "praticamente la garanzia di essere fraintesi (quando va male) o di passare per intellettualoidi che si atteggiano da saccenti (quando va bene)." :P
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Paolo "Ermy" Davolio - 2010-02-09 15:45:37
E' che, quando va male, la seconda si somma alla prima ;-)
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Ezio - 2010-02-09 15:52:55
My two cents.
È possibile capire i "termini tecnici" solo dopo che si è giocato a qualcosa, e dopo averlo fatto li si capisce benissimo.

Ho recentemente provato e fatto provare Otherkind ad un gruppo di ragazzini. Dopo averlo giocato ci siamo messi a commentare il gioco e sono saltati fuori alcuni "termini tecnici": Bangs, flags, premise ecc... (niente BM, Paul, tranquillo, solo un po' di tecniche per comprendere meglio il gioco assieme e come giocarlo meglio dovessero proporlo ad altri ;-) ). Avendo giocato assieme non ci sono stati problemi di comunicazione, il gioco stesso era diventato il nostro linguaggio comune.

"Avete presente quando vi ho fatto incontrare l'orso ferito che vi chiedeva di ucciderlo? Ecco, quello è un bang, e serve a darvi in mano le redini della storia, facendovi fare scelte significative"
"Ma certo! Se ti fossi preparato la storia prima ci avresti portato sulla strada che volevi tu, non noi"
"Bravo, caramellina!"

Molto più semplice così ;-)
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Paolo "Ermy" Davolio - 2010-02-09 16:00:15
Ma li funzionava, perché appunto voi avevate già un linguaggio comune per capirvi: il gioco giocato, in altre parole l'Actual Play (ma guarda un po'...).
Tramite la vostra esperienza di gioco (condivisa) avevate già un "vocabolario di esperienze" comuni da cui attingere. Invece, quando ci si mette a scrivere di queste cose nei forum o anche solo a parlarne davanti ad una birra, quasi sempre manca un vocabolario condiviso (vedi "interpretazione", "realismo" ecc ecc), e il risultato è che non ci si capisce quando si parla.

(in questo caso specifico, c'è poi il fatto che bangs, flag e premise non sono semplici "termini teorici" ma sono nomi di tecniche ben precise, inserite nei manuali e chiamate col loro nome. Di fatto non gli stavi spiegando teorie di design, gli stavi dicendo come un altro manuale chiama certe cose ;-)
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Ezio - 2010-02-09 16:07:08
Appunto!
Giocare e far giocare, e solo DOPO parlare è in assoluto la strada più efficace. Temo che qualunque parafrasi non raggiungerebbe mai l'efficacia di una partita dimostrativa a qualcosa.
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Mirko Pellicioni - 2010-02-09 20:22:44
Non è sempre così per mia esperienza ho giocatori che giocano bene e parlano male (vedi altro tread)
Insomma dipende anche quanto certi automatismi mentali si sono stratificati nel cervello di chi gioca!

Io gioco ai trad. da 23 anni e ho dovuto fare uno sforzo non piccolo per entrare in certe categorie mentali, ma volevo farlo, mi piace provare cose nuove e mettermi in gioco.

Sfortunatamente mi sono reso conto che per molti il "si stava meglio quando si stava peggio!" è la prassi.

una specie di senilità indotta da gioco di ruolo prolungato.
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Emanuele Borio - 2010-02-09 20:40:00
Invece ho notato che giocare e poi parlare non funziona. O meglio, non funziona che i giocatori che giocano Tradizionale giochino giochi nuovi senza sapere la teoria o essere su questo forum, e riesca.
O glieli fai giocare tu, e anche lì comunque rischi a mille incomprensioni eccetera, altrimenti ho visto che il Parpuziano Medio(ci faccio un cd lol), prende i giochi, li trasforma in altro, e li gioca al solito, Parpuzio. Se poi hanno già giocato prima è la fine. Se gli lasci giocare a Cani una volta da soli sono perduti. Non gli farai mai cambiare idea. Per loro sarà come giocare a un gioco che non è il loro.

Io ormai ho deciso che i Parpuziani li lascio a macerare, tanto il gioco non vale la candela.
Mi sono fatto il sangue amaro a curarne 5, e per fortuna su tre ha funzionato alla perfezione manco fosse uscire ma Matrix, e per altri due sta migliorando, ma non lo farei mai più.

C'è tanta gente al mondo, gioca con loro, sono i migliori, senza esperienza.
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Ezio - 2010-02-09 21:02:57
Allora, chiariamo...
Il rischio che chi viene da anni e anni di tradizionale prenda Cani e lo giochi come Vampiri è ben noto e discusso. Non è assolutamente detto che succeda, però.
Se prendi il manuale e lo segui alla lettera otterrai un'esperienza di gioco simile a quella di chiunque altro, al di là di riti, usi e regolamenti tribali.

Spesso per ottenere questo effetto serve una guida, ma non è detto che sia necessariamente così, e a parlare anche solo di tecniche prima che si sia provato un gioco fai solo un gran casino, per la semplice ragione che se non si ha giocato si è convinti che "il gioco di ruolo" sia soltanto il S-0 (come è scritto in ogni buon manuale S0 alla voce "cos'è un gioco di ruolo") e quindi tecniche ed escamotage che il gioco tradizionale non supporta sono proprio aliene, incomprensibili.

Proprio per questo bisogna passare prima dal mostrarle, dal farle vedere in azione.
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Moreno Roncucci - 2010-02-09 21:27:40
Dire PRIMA "devi seguire il manuale alla lettera, sono tutte REGOLE, non consigli, qui non vale la regola zero, se la usi rovini il gioco" non è "parlare di teoria"...  :-)
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-02-09 21:51:45
Ezio, mi sa che non hai capito il senso del mio post éè

Mi stavo semplicemente lamentando che non posso far giocare certa gente e quindi devo subirmi i loro discorsi "Che clan scelgo per questa bellissima cronaca?" "Oh oggi abbiamo ucciso un diavolo della fossa" "Per i tiri di abilità il mio gioco usa dei dadi da 12" "Oddio devo preparare la storia per questa sera e non ho idee, mi aiuti?"

Perché se gli parlo di altri giochi mi subisco i discorsi "Beh anche io ho fatto un eretico cataro a Vampiri secoli bui" "Che palle un personaggio che deve lavorare per Dio" "Sì, è interessante, ma lo faccio già" "Il railroad a volte è indispensabile per ottenere una bella giocata"

Quindi non posso parlargli delle cose che piacciono a me, ma non posso neanche dire "Me ne sbatte un cazzo della vostra merda, parliamo di uncinetto".
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Emanuele Borio - 2010-02-09 21:53:15
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Dire PRIMA "devi seguire il manuale alla lettera, sono tutte REGOLE, non consigli, qui non vale la regola zero, se la usi rovini il gioco" non è "parlare di teoria"...  :-)[/p]


Fin'ora non ha mai funzionato. Ò_Ò
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Niccolò - 2010-02-09 23:01:31
Citazione
[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite][p]Invece ho notato che giocare e poi parlare non funziona. O meglio, non funziona che i giocatori che giocano Tradizionale giochino giochi nuovi senza sapere la teoria o essere su questo forum, e riesca.
O glieli fai giocare tu, e anche lì comunque rischi a mille incomprensioni eccetera, altrimenti ho visto che il Parpuziano Medio(ci faccio un cd lol), prende i giochi, li trasforma in altro, e li gioca al solito, Parpuzio. Se poi hanno già giocato prima è la fine. Se gli lasci giocare a Cani una volta da soli sono perduti. Non gli farai mai cambiare idea. Per loro sarà come giocare a un gioco che non è il loro.[/p][p]Io ormai ho deciso che i Parpuziani li lascio a macerare, tanto il gioco non vale la candela.
Mi sono fatto il sangue amaro a curarne 5, e per fortuna su tre ha funzionato alla perfezione manco fosse uscire ma Matrix, e per altri due sta migliorando, ma non lo farei mai più.[/p][p]C'è tanta gente al mondo, gioca con loro, sono i migliori, senza esperienza.[/p]


il punto di partenza è questa cosa, che facevo già ai tempi di exalted (ho testimoni... :D)

"perchè lo chiedi a me? sono solo il master, io..."

finchè non si rendono conto che il master è SOLO il master, e non è niente di pù, non capiranno.
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Emanuele Borio - 2010-02-09 23:09:37
Già provato. Non funziona. Mi dicevano prima che non ero capace a fare il Master, poi che non conosco il gioco(come se loro lo conoscessero). E infine, tanto per gradire, hanno detto, testuali parole: "e allora basta! Non gioco più!" lamentandosi che non sapevano più cosa fare e io non ottemperavo ai miei doveri -_-

Ah ovviamente tutto questo in Cani nella Vigna, dove il personaggio più normale dei loro era un tizio che faceva saltare la testa alle persone perchè non seguivano i dettami, e quando gli ho detto "Ma scusa, eh... Non giocarlo come Jekyl e Hyde, se tu fossi lì, gli spareresti davvero? È la tua moralità a essere messa in gioco"
Risposta: "Io gli avrei sparato. E poi comunque è il mio personaggio che lo farebbe, non io".

Detto questo gli ho detto "allora me ne vado che se continuiamo così finisce che mi spari"
E detto questo loro hanno fatto un sospiro di sollievo e si sono messi a giocare a Lupi Mannari ò_ò
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-02-09 23:14:38
Io li odio quelli che giocano a Lupi Mannari
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Mauro - 2010-02-09 23:17:02
Citazione
[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]"e allora basta! Non gioco più!"

"Va bene". Si chiude lo schermo (se c'è), i manuali (se ci sono), si ritirano i dadi, ci si alza e si inizia ad andare. Sarebbe interessante vedere cosa capita.
O, se è solo uno a farlo: "Va bene. Ci sentiamo poi. Ciao".
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Ezio - 2010-02-09 23:51:20
Ragazzi, una domanda: ma vi è chiaro che per giocare... bisogna VOLER giocare? A QUEL gioco, non ad un drift casuale, con QUELLE persone, non con chi ti sta sulle palle ;-)
Perché altrimenti sì che il mio discorso va a donnine allegre.

Comunque io il mio parere ve l'ho dato, ora vi lascio all'argomento principale del thread, ovvero la creazione eventuale di una parafrasi di termini.
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Vittorio Del Bianco - [Lord Zero] - 2010-02-10 01:08:18
Io ho molti amici con i quali gioco gdr forgiti, ma siccome sono un amante del poker ho chiesto alla mia combricola se ogni tanto gli sarebbe piaciuto organizzare qualche serata di texas hold'em. Beh, non ho avuto molta  fortuna... il poker non li attira. Allora, mi son cercato qualcuno a cui piacesse: ora gioco ai gdr forgiti con i miei amici, ed ho altri nuovi amici con i quali giocare a poker. :-)
La vita può essere anche molto semplice a volte... ;-)
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Emanuele Borio - 2010-02-10 01:21:17
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite][p]"e allora basta! Non gioco più!"[/p]
[p]"Va bene". Si chiude lo schermo (se c'è), i manuali (se ci sono), si ritirano i dadi, ci si alza e si inizia ad andare. Sarebbe interessante vedere cosa capita.
O, se è solo uno a farlo: "Va bene. Ci sentiamo poi. Ciao".[/p]


L'ho fatto, e di tutta risposta si sono messi a giocare a Lupi Mannari dicendomi ancora che ero un antisociale guastafeste e che o giocavo con loro a Mannari o andavo a casa(andato a casa).

Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite][p]Ragazzi, una domanda: ma vi è chiaro che per giocare... bisogna VOLER giocare? A QUEL gioco, non ad un drift casuale, con QUELLE persone, non con chi ti sta sulle palle ;-)
Perché altrimenti sì che il mio discorso va a donnine allegre.[/p][p]Comunque io il mio parere ve l'ho dato, ora vi lascio all'argomento principale del thread, ovvero la creazione eventuale di una parafrasi di termini.[/p]


Lo so bene, ma io dico questo: le speranze di farlo anche con persone che ti stanno simpatiche ma che giocano a Parpuzio sono pallide, e comunque costano una fatica immane.
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Niccolò - 2010-02-10 01:52:01
ma di questi... chettenefrega?
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Emanuele Borio - 2010-02-10 02:19:30
Assolutamente niente, e infatti come ho detto prima:

Citazione
Io ormai ho deciso che i Parpuziani li lascio a macerare, tanto il gioco non vale la candela.
Mi sono fatto il sangue amaro a curarne 5, e per fortuna su tre ha funzionato alla perfezione manco fosse uscire da Matrix, e per altri due sta migliorando, ma non lo farei mai più.

C'è tanta gente al mondo, gioca con loro, sono i migliori, senza esperienza.
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-02-10 12:35:52
Seriamente... non posso mandare a fanculo della gente solo perché non gioca a quello che gioco io.

Con loro parlo anche di altro e mi fa piacere sentirli. Ma se l'argomento di conversazione diventa "il gioco di ruolo" posso parlare solo di ciò che abbiamo in comune, ovvero un passato parpuzio per me e un presente parpuzio per loro.

Non si tratta di "curare".
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Ezio - 2010-02-10 12:55:47
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite]Seriamente... non posso mandare a fanculo della gente solo perché non gioca a quello che gioco io.


Mai detto, ma visto che non avete il gioco in comune e che parlare del gioco ti fa il sangue acido... ma parlate di quello che AVETE in comune, no?
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Marco Amicone - 2010-02-10 13:26:38
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite][p]Seriamente... non posso mandare a fanculo della gente solo perché non gioca a quello che gioco io.[/p]
[p]Mai detto, ma visto che non avete il gioco in comune e che parlare del gioco ti fa il sangue acido... ma parlate di quello che AVETE in comune, no?[/p]


Si infatti... Se dici che ti fa piacere sentirli, ma che potete parlare solo di parpuzio e che parlare di parpuzio ti fa salire la bile... Che piacere hai nel sentirli? :o

Parlate d'altro! (o magari organizzare qualcosa in chat?)
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-02-10 14:27:43
Non ho detto che parliamo solo di quello ò_O A volte però capita.

Peraltro credo che i miei post siano stati fatti in due topic diversi sullo stesso argomento. Evidentemente mi drogo °°
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Niccolò - 2010-02-10 14:28:10
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite]Seriamente... non posso mandare a fanculo della gente solo perché non gioca a quello che gioco io.


non perchè non gioca a quello che vuoi te... ma per il modo in cui non lo gioca!

o comunque: chi cazzo a detto di mandarli affanculo? da quando in qua "smettere di giocare con una persona con la quale giocare non è divertente" equivale a un fanculo? solo nel sacro gruppo del gdr si possono concepire queste cacchiate che ti avvelenano l'esistenza... è solo un'altro degli innumerevoli ricatti mimetizzati di parpuzio... se sena il gioco l'amicizia regge, bene. se non regge, non era una grande amicizia tanto per cominciare...
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Darcadia - 2010-02-11 00:59:34
Non posso che quotare Domon.
Gioco e amicizia sono cose ben distinte che possono toccarsi ma non sono strettamente collegate. Io un giocatore che mi dava problemi e la buttava sul personale per ottenere vantaggi alla fine l'ho estromesso dal gioco (mi sono consultato anche con gli altri per avere un parere esterno, ma non voglio entrare nei dettagli, basti dire che ci ho riflettuto e ho ascoltato prima di arrivare alla decisione). Ci siamo risentiti poco tempo dopo ed è stato lui a farsi vivo per primo per fare cose non legate al gioco di ruolo. Se non lo avesse fatto avrei pensato che forse non era poi un grande amico. E se avessi ceduto secondo me avrebbe pensato che il suo comportamento era lecito e naturale.
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-02-11 01:58:50
dio santo, quante volte lo devo dire che non sono degli idioti ma gente con cui semplicemente NON POSSO giocare, causa distanza?

Non è "Il mio gruppo". Non sono neanche amici tra di loro a momento. Sono degli amici sparsi che ho per l'italia.
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Ivano P. - 2010-02-11 16:16:00
Scusate ma Vanilla mi ha segato il post di risposta che avevo fatto ieri.

Comunque avevo frainteso parlavo di fare un passo oltre.
Spesso vedo gente che fa post per spiegare il perché un dato modo di giocare non è sano e usa termini forgiti.
E giustamente sembra a volte che il BM ti dica come devi giocare

Quello che vorrei è una cosa stile "impara l'arte, dimentica l'arte, usa l' arte" tipo "Il master (se presente) non deve a tutti i costi far andare la storia come vuole lui, anche se ci riuscirà questo non vuol dire che i giocatori si divertiranno".

Appena posso riscrivo quel che ho perso scusate
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Niccolò - 2010-02-11 18:09:01
pratica vuoi un manifesto di buone norme... ma anche quello non va bene: quello che è una buona norma in un gioco può essere una cattuiva idea in un'altro...le norme sociali ESISTONO GIA', non dobbiamo spiegarle. le norme di gioco, invece, dovrebbero stare nel regolamento.
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2010-02-12 00:40:28
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]quello che è una buona norma in un gioco può essere una cattuiva idea in un'altro

Quoto.

Per esempio...

Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite]"Il master (se presente) non deve a tutti i costi far andare la storia come vuole lui

È un consiglio basilare e ovvio in AiPS, solo parzialmente vero in CnV (la backstory è quella messa da lui, punto e fine), vero ad intermittenza in LMVcP (quando il Padrone chiama, chiama!) e tendenzialmente falso in Esoterroristi.
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Ivano P. - 2010-02-12 13:57:47
Sbonk sul muro....
Mariiiiiiiiiiiia

Quindi ci sono casi in cui per te Korin il master è autorizzato a barare brutalmente per imporre la sua storia? Non mi risulta avvenga in nessuno dei giochi da te citati.

Citazione
e norme sociali ESISTONO GIA', non dobbiamo spiegarle. le norme di gioco, invece, dovrebbero stare nel regolamento./quote]

Tipo? se esistono già perché ti vedo di continuo a cercare di spiegarle una per una in modo disorganico nei forum?

Lasciamo stare pace, scusate il disturbo.
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-02-12 14:03:03
Non si parlava di barare, ma di imporre la storia.
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Marco Amicone - 2010-02-12 14:08:08
Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite]Quindi ci sono casi in cui per te Korin il master è autorizzato a barare brutalmente per imporre la sua storia? Non mi risulta avvenga in nessuno dei giochi da te citati.


Barare brutalmente no, sarebbe un controsenso, ovvio...

Però la forza con cui il Master deve spingere verso la storia o il suo volere dipende da gioco a gioco...
In un gamista tipo Agon (o volendo anche D&D giocato in un certo modo) il Master dovrebbe cercare di vincere a tutti i costi, visto che il gusto del gioco è proprio quello...

Gumshoe essendo un gioco di investigazione presuppone ci siano determinati indizi che vanno trovati, altrimenti trovare la soluzione è impossibile, il Master dovrebbe quindi preoccuparsi che i giocatori trovino gli indizi "core", altrimenti non si va da nessuna parte.

Ovviamente, sempre rimanendo all'interno delle regole!
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Ivano P. - 2010-02-12 14:15:15
Intendevo imporre la storia nel senso letterale del termine.
:-p Bon dai "dovevo" ancora il post che si è mangiato questo maledetto forum.

Provo a sparare alcuni punti, prendeteli per il grezzo da cui partire:

-Stabilire con chiarezza cosa ai partecipanti da fastidio prima di iniziare.
-Con un regolamento sensato non esistono Power Player e persone che rompono per far rispettare il regolamento
-Ogni giocatore dovrebbe avere abbastanza spazio per divertirsi


Notare che sono cose che ho visto postare MALE da gente che frequenta questo forum millemila volte :-p
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-02-12 14:26:21
Insomma, si tratterebbe di una serie di "buone norme sociali" di cui non si sentirebbe il bisogno non fosse per le stronzate che propina parpuzio?
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2010-02-12 18:02:04
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite]Insomma, si tratterebbe di una serie di "buone norme sociali" di cui non si sentirebbe il bisogno non fosse per le stronzate che propina parpuzio?

Un "manuale di deprogrammazione da Parpuzio"... Magari è utile.

@Grifone/Ivano: per questo scopo, ti consiglio la lettura di Cani Nella Vigna, Storming The Wizard's Tower e di Anima Prime, contengono molte cose sull'argomento "giocare rilassati, parlarsi, chiarirsi" e SENZA il minimo termine tecnico. ^___^

Per risponderti, invece...
Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite]Quindi ci sono casi in cui per te Korin il master è autorizzato a barare brutalmente per imporre la sua storia? Non mi risulta avvenga in nessuno dei giochi da te citati.

...no, il GM non bara in nessun caso.

Se giochi a Esoterroristi già sai che c'è una catena d'indizi univocamente decisa prima e la questione NON SI PONE PROPRIO, visto che il gioco è chiaro per tutti, non c'è un "capitolo dedicato al GM che gli altri non possono leggere, pena la maledizione di Mark Rein-Hagen" :P e quindi non c'è il GM che ti deve imboccare una storia senza che tu te ne accorga.
In questo caso "procedere nel gioco" è "procedere nella storia predefinita".

Idem per, che so, D&D 4a: la missione è andare a picchiare il drago Katafàt (leggere in dialetto mantovano per l'effetto comico)? Bene, lo sappiamo TUTTI che la storia finirà lì (con il drago morto o coi PG sconfitti), è dove vogliamo andare TUTTI! O_O;

Se giochi a CnV, sai esattamente dov'è il confine: backstory (ovvero: "Finchè non arrivano i PG a vedere che succede") al GM, tutto il resto si gioca qui e ora e se uno vuole imporre una cosa, fuori i dadi.

Se giochi a Polaris, invece, non c'è "nulla di sacro" nella fiction passata presente e futura, se non ciò che è stato stabilito esplicitamente in quella specifica partita.

Più chiaro? ^__^
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Kagura - 2010-02-13 12:38:02
"Idem per, che so, D&D 4a: la missione è andare a picchiare il drago Katafàt (leggere in dialetto mantovano per l'effetto comico)? Bene, lo sappiamo TUTTI che la storia finirà lì (con il drago morto o coi PG sconfitti), è dove vogliamo andare TUTTI! O_O;"

Non so, questa non la considererei ineluttabile, se il gruppo non ha voglia di andare a giocare col drago e preferisce falciare i pulciorsi, credo non ci sia santo che tenga...
La premessa di D&D é "essere avventurieri e perciò andare all'avventura" ma non é specificato che l'avventura sia per forza stabilita dal DM (quella mi sembra più una consuetudine che una regola)
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Paolo "Ermy" Davolio - 2010-02-13 12:53:57
Citazione
[cite]Autore: Kagura[/cite][p]"Idem per, che so, D&D 4a: la missione è andare a picchiare il drago Katafàt (leggere in dialetto mantovano per l'effetto comico)? Bene, lo sappiamo TUTTI che la storia finirà lì (con il drago morto o coi PG sconfitti), è dove vogliamo andare TUTTI! O_O;"[/p][p]Non so, questa non la considererei ineluttabile, se il gruppo non ha voglia di andare a giocare col drago e preferisce falciare i pulciorsi, credo non ci sia santo che tenga...
La premessa di D&D é "essere avventurieri e perciò andare all'avventura" ma non é specificato che l'avventura sia per forza stabilita dal DM (quella mi sembra più una consuetudine che una regola)[/p]

E' abbastanza normale che su D&D 4a l'esempio di Korin possa non funzionare: stiamo parlando di un gioco incoerente (più facilmente driftabile su partite di CA Gamista rispetto ai suoi predecessori, ma comunque incoerente) e con procedure non solo poco chiare, ma persino contraddittorie in alcuni punti ;-)
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Niccolò - 2010-02-13 14:45:18
Citazione
[cite]Autore: Paolo Davolio[/cite]stiamo parlando di un gioco incoerente (più facilmente driftabile su partite di CA Gamista rispetto ai suoi predecessori, ma comunque incoerente)


"Abashed"?
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2010-02-13 15:01:44
Citazione
[cite]Autore: Kagura[/cite]
La premessa di D&D é "essere avventurieri e perciò andare all'avventura" ma non é specificato che l'avventura sia per forza stabilita dal DM (quella mi sembra più una consuetudine che una regola)

Intendo dire che metà delle contestazioni avvengono perché s'è dato per sottinteso che l'avventura fosse "QUELLA" da una parte (il GM) e dall'altra (i G) si rivendicava la libertà di cambiare idea all'ultimo minuto.
Io ho risolto alcuni guai di questo tipo iniziando a chiedere, da GM di DnD 3.5, ai giocatori: "allora la prox volta i PG vanno a caccia di XYZ? Siete d'accordo? Sì? Bene, preparo l'avventura su QUELLO".
Titolo: Manifesto filosofico del gioco sano
Inserito da: Kagura - 2010-02-15 13:23:38
Questa é una buona idea.