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Gente Che Gioca => Gioco Concreto => Topic aperto da: Zagorax - 2009-12-18 11:07:53
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Ciao a tutti,
giocando a CnV abbiamo notato con i miei amici che l'utilizzo dei tratti da parte dei pg è un po' troppo arbitrario. È vero che bisogna fare una valutazione di gruppo relativamente al fatto "ci sta? non ci sta?", però è anche vero che tratti come "è estremamente fortunato" oppure "sesto senso molto sviluppato" sono praticamente universali e possono essere infilati in quasi ogni conflitto in centinaia di modi differenti.
Per non parlare del tratto "sono un cane" che praticamente da dadi extra fissi in ogni conflitto che sia non fisico e in cui i pg hanno la necessità si far riconoscere la loro autorità (praticamente il 90% dei conflitti non fisici, almeno al nostro tavolo da gioco).
Una relazione può essere usata se e solo se l'oggetto della relazione è presente nel conflitto o è la posta, ma se l'oggetto di questa relazione è il fucile che il pg porta sempre con se da quando è nato e a cui è tremendamente affezionato e in cui ha una fiducia disumana? Anche questi sono dadi aggiungibili in ogni conflitto in molti modi.
Volevo sapere se abbiamo capito male noi oppure il gioco prevede proprio che i giocatori possano praticamente sempre aggiungere una caterva di dadi al loro pool soltanto ingegnandosi un po' su come usare lo stesso oggetto in diecimila modi differenti.
Ciao
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Le relazioni non possono riguardare oggetti. :-)
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:D Ecco, questa ci era sfuggita!
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In breve (poi magari con più tempo faccio una risposta più articolata)
1) Il gioco prevede che sia molto facile aggiungere tratti, ma è un problema solo se non si dettaglia la situazione durante i conflitti. Dagli esempi, credo che sia questo il vostro vero problema. I tratti di CnV sono profondamente diversi da quelli di, per fare un esempio, GURPS. Non si mettono quando è "realistico" o "plausibile" o "ragionevole" che entrino in gioco, ma quando entrano nella fiction CONCRETAMENTE, QUI, ADESSO.
Se vi perdete quel "qui e adesso", se non dettagliate le singole azioni che compongono il tessuto di un rilancio, e invece guardate solo alla situazione generale del conflitto, Cani non funziona, perchè non state usando le regole.
2) State sbagliando l'uso delle relazioni. Leggete di nuovo pagina 57, è tutto spiegato lì. Non solo non si può prendere una relazione con il fucile, ma anche se fosse possibile, quella relazione entrerebbe in gioco SOLO se LA POSTA è "distruggere il fucilo" o "impedire che distruggano il fucile" oppure il fucile, DA SOLO (senza nessuno che lo usi) è il tuo avversario...
Il mio consiglio, per adesso, è rileggere il manuale (è sempre molto utile rileggerlo dopo aver giocato per capire dove si è sbagliato. Io lo faccio sempre, difficilmente imparo un gioco nuovo senza leggermi il manuale almeno 3-4 volte. Questi NON sono giochi dove si possano ignorare le regole...) e postare una descrizione più dettagliata delle situazioni che ancora non vi sembrano chiare o vi danno problemi. In particolare, sarebbe utile una descrizione dettagliata di un caso in cui l'uso di un tratto ti ha fatto storcere il naso ma l'hai ritenuto comunque legittimo da regolamento
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oltre alla precisazione regolistica di Kalus io credo che pian piano vi stancherete di accettare rilanci sempre uguali
sono un cane: si vabbé bello ... ma se vogliamo dirla tutta mica sempre è una narrazione figa tirar fuori la propria autorità ogni tre per due e così anche con estremamente fortunato ... son cose su cui dovreste trovare un equilibrio interno. ci piace o non ci piace. perché se vi piace allora non vedo il problema ... tutti lo usano e basta .. se invece non piace basta non usarli ... e siccome tutti non li usano il sistema è cmq bilanciato
io la vedo così
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[cite]Autore: Zagorax[/cite]tratti come "è estremamente fortunato" oppure "sesto senso molto sviluppato" sono praticamente universali e possono essere infilati in quasi ogni conflitto in centinaia di modi differenti.
Dunque... Premesso che sì, i tratti sono lì per essere usati, ci sono alcuni "controlli" che potreste aver saltato (in buonissima fede, eh! Ricordiamo il Charitable Reading che vige in questo forum! ^__^ ):
1) durante la creazione dei PG, i Tratti possono essere vetati (molto meglio se si propone una "correzione") per qualsiasi motivo, incluso l'essere troppo generici. Magari v'è sfuggito, o magari siete stati di manica larga. Pazienza, un paio di partite per capire il gioco vanno fatte. ^__^
2) durante la partita stessa, nulla vieta di "stringere" l'uso del Tratto man mano che viene definito dalle situazioni in cui viene usato. Actual Play: in una giocata io facevo da GM e c'era un giocatore con un Tratto "_IO_ sono _IL_ Cane!", nel corso del gioco gli altri giocatori hanno iniziato a vetarglielo se lo usava contro i PG (Cani parigrado), per esempio... Però non gliel'hanno vetato allo scontro finale, in cui ha "spretato" un altro PG perché lo riteneva indegno. Il finale di quel PG che era "IL cane" fu ricevere una statua a Bridal Falls come esempio da seguire nei secoli, fedele fino alla morte agli ordini ricevuti (praticamente un esecutore dei Profeti... Inquietante. O_o; Ancora oggi dopo mesi ci ridiamo sopra tutti insieme).
Per le Relazioni, ti hanno già risposto. ^__^
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Ciao Zagorax! Lieto di vederti anche qua :P
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Cosa intendi con "dettagliare le azioni"? Se intendi che non è sufficiente dire "sono fortunato e mi piglio 2d8" allora ok, però ad esempio "mi muovo in maniera scomposta sul cavallo sperando che si imbizzarrisca e li faccia spaventare" può aggiungere dadi perchè il cavallo è stato tirato in ballo ma può aggiungerli anche perchè ha specificato che non sa se quello che sta facendo funzioni davvero e si sta affidando alla buona sorte. no?
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Sì, mi sa che siamo stati davvero di manica larga.
Perchè il problema non sono "rilanci tutti uguali", anzi, sono tutti diversi ma proprio per questo ci siamo accorti che era fin troppo facile aggiungere un tratto. Faremo delle limitazioni.
Ciao triex :)
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[cite]Autore: Zagorax[/cite]no?
Dipende dal gruppo e dalla situazione contingente.
Ipotizzando di essere ad inizio partita, senza usi precedenti del Tratto, per ___me___ i dadi del cavallo ci stanno, quelli del "sono fortunato" NO.
Dove si "vede" che ha ottenuto l'effetto per pura fortuna e non, che so, per istinto, per addestramento, per poca docilità del cavallo? Dov'è la "fortuna"?
Se però nella partita concreta va bene a tutti, va bene e basta.
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[cite]Autore: Zagorax[/cite]Perchè il problema non sono "rilanci tutti uguali", anzi, sono tutti diversi ma proprio per questo ci siamo accorti che era fin troppo facile aggiungere un tratto
Bè in teoria non c'è njulla di male in questo. La domanda che ci si deve porre è: il gioco è divertente oppure no?
Per la mia (poca) esperienza con Cani non è che ci si deve preoccupare se uno riesce a tirare in gioco sempre un tratto. Se ci sta nella fiction non ci sono problemi.
Non vorrei che vi stiate facendo prendere dalla sindrome da D&D*. In D&D un potere in più può sbilanciare il gioco. Dato che almeno in parte la gente lo gioca per vincere**.
In Cani non è così. Quindi se un tratto sta bene con la fiction ben venga. Voglio dire giocare quei tratti più volte vi ha tolto il gusto del decidere come e se giudicare i personaggi della città? Mi sembra difficile.
Se invece si gioca Cani un pò come fosse D&D*** allora il gioco diventa una palla. E sostanzialmente non si sta neanche seguendo il manuale. Perchè la modalità di gioco è spiegata abbastanza bene (sono altre le cose che sono spiegate male nel manuale almeno per i miei gusti).
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Non so se è queso il caso. Dò semplicemente un consiglio.
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So che il discorso è più complicato. Ma credo si capisca cosa volgio dire.
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Ripeto non dico che sia questo il caso. E' un discorso generico.
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[cite]Autore: Zagorax[/cite]Se intendi che non è sufficiente dire "sono fortunato e mi piglio 2d8" allora ok, però ad esempio "mi muovo in maniera scomposta sul cavallo sperando che si imbizzarrisca e li faccia spaventare" può aggiungere dadi perchè il cavallo è stato tirato in ballo ma può aggiungerli anche perchè ha specificato che non sa se quello che sta facendo funzioni davvero e si sta affidando alla buona sorte. no?
Personalmente non glieli farei aggiungere; piuttosto, "Il mio movimento brusco fa imbizzarrire il cavallo, cosa che spaventa i PNG" mi pare più adatta: non volevo nemmeno fare quello, non ci aveva pensato, la fortuna si vede.
A parte questo, i tratti mi sembrano poco caratterizzanti: "Sono fortunato" non è sbagliato in sé, ma è talmente generico che facilmente non dice granché sul personaggio; non sapendo la scheda non posso dire molto di più, ma in generale cercate tratti che siano caratterizzanti per come vi siete immaginati i personaggi. La facilità d'uso deriverà da quello.
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[cite]Autore: Zagorax[/cite][p]Cosa intendi con "dettagliare le azioni"? Se intendi che non è sufficiente dire "sono fortunato e mi piglio 2d8" allora ok, però ad esempio "mi muovo in maniera scomposta sul cavallo sperando che si imbizzarrisca e li faccia spaventare" può aggiungere dadi perchè il cavallo è stato tirato in ballo ma può aggiungerli anche perchè ha specificato che non sa se quello che sta facendo funzioni davvero e si sta affidando alla buona sorte. no?[/p]
No.
Questo è una maniera di usare i tratti da "e' realistico che entri in gioco", cioè, come dicevo prima, da GURPS.
Ma nella narrazione, io non vedo nulla che indichi che quel personaggio è fortunato.
Se fosse un film, cosa indicherebbe che è fortunato?
Ma credo che queste cose si vedano meglio per gradi, piuttosto che con uno "spiegone" lunghissimo. Proviamo a fare un esperimento. Ci vorrà magari un po' di tempo, con vari post a botta e risposta, ma somiglia di più all'apprendimento in gioco (che funziona meglio che non quello a leggere un testo).
Io sono il GM e ti dico che non vedo "sono fortunato" in quella narrazione. Tu come cambieresti il rilancio?
P.S: i tratti così "generici", come giustamente segnalato da Mauro, sono un prodotto per me di quella maniera di usare i tratti. Se vai su "e' probabile che forse entri in gioco", tutti scelgono "e' fortunato" invece che "ho un tappo di sughero in tasca". Mentre invece, in Cani entrambi i tratti DEVONO avere la stessa utilità, per consentire ai giocatori di potersi fare i personaggi liberamente senza fissarsi sul min-maxing. Consiglio di dare un occhiata anche ad un play.-by-forum "didattico" che abbiamo fatto tempo fa, HOPE (http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=661&page=1#Item_1)
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Personalmente Zagorax credo che dovresti metterci un Actual Play.
Dicci com'era la città, dicci com'era la situazione, come era stata descritta ai giocatori? Cosa stavano tentando di fare? In che ambiente si trovavano? Come era stato descritto quell'ambiente? Che PnG c'erano? Cosa volevano? Che tratti hanno i cani? Sopratutto: avete avuto veti nel vostro gruppo? E ci sono state lamentele senza veti?
L'esperienza mi ha insegnato che parlare di Cani nella Vigna senza l'esempio concreto è praticamente impossibile. Nel gruppo torinese nel quale ho giocato (Io, Triex e 3Evil) ci sono stati un certo numero di veti per allinearci, abbiamo prestato molta molta attenzione alla fiction, immaginandola come un bel film che avremmo voluto vedere. E solo quando abbiamo cominciato a vederla in questo modo la storia è diventata davvero coinvolgente.
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Su Hope, vorrei sottolineare una cosa in particolare (cito Moreno che parla di un Tratto scelto da me): «Idem per il tratto "sono vergine" del personaggio di Mauro. Lo sanno tutti che sei vergine: sei un Cane...
Però quel tratto indica che per te è una cosa importante, che farai (tu, non io) entrare un sacco di volte nella storia per prendere quel dado. Quando dovrai convincere qualcuno a fare qualsiasi cosa farai entrare nel discorso che sei vergine, per avere quel dado. Se è nella tua idea di personaggio, complimenti, hai capito come funziona. Se non è nella tua idea di personaggio e non lo farai, hai sprecato quel dado».
Io ho tirato in gioco quel tratto in diversi conflitti: senza pensarci particolarmente me ne vengono in mente almeno due; ma sono riuscito a farlo non perché è un tratto facile da tirare in gioco, quanto piuttosto perché era nell'idea che io avevo del personaggio: era adatto a quel personaggio, e quindi il solo giocarlo come lo avevo in mente mi portava a usarlo.
Ora lascio proseguire l'esperimento, sono curioso di vedere come procederà.
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[cite]Autore: Mauro[/cite]"Il mio movimento brusco fa imbizzarrire il cavallo, cosa che spaventa i PNG" mi pare più adatta: non volevo nemmeno fare quello, non ci aveva pensato, la fortunasi vede.
No, nemmeno qui la fortuna entra in gioco.
Questo post rovina un po' i miei piani per una tranquilla chiacchierata con Francesco in cui piano piano facevo vedere come si usano: se la confusione è più diffusa meglio troncarla subito.
I tratti vanno INCORPORATI nei rilanci. Devono ENTRARE nei rilanci. Non ha nulla a che vedere questo, con una simulazione di quanto un fattore possa agire sui moti dei corpi in una riproduzione virtuale. Ha a che fare con UN RACCONTO ORALE.
Se dici "mi bendo gli occhi e tiro la moneta a casaccio sperando di colpire", NON USI il tratto "sono fortunato". Ma usi, a tuo VANTAGGIO, il tratto "ho una benda in tasca".
Per usare il tratto "sono fortunato", devi dirlo, che sei fortunato, e raccontarlo.
Dopo un po' che giochi così, ti rendi conto che "sono un cane" non è per nulla più utile di "ho un tappo di sughero in tasca", e i tratti (sia quelli in scheda, sia quelli in gioco) diventano piu' vari e meno monotoni. Non solo, l'obbligo di narrare COSA FAI migliora parecchio il gioco. Non giochi piu timidamente alla "non occorre che dica che succede, no? Lo dice il GM. Io dico il minimo indispensabile, poi è ovvio che entrano in gioco tutti i miei tratti". Quando il tratto entra in gioco SOLO SE PARLI, se descrivi, se dettagli, e' tutta un altra musica.
(anzi, ad essere sinceri, ho avuto tanta difficoltà a trovare un uso decente del tratto "sono fortunato" da rendermi conto che non lo sceglierei mai. E' praticamente inutile, farlo entrare in maniera decente in un rilancio è difficilissimo. Molto, molto meglio un tratto facile ed efficace come "porto gli occhiali".... )
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Quindi un utilizzo del tratto "sono fortunato" in un conflitto in cui la posta è trovare qualcuno e il giocatore rilancia con "mi affido alla mia fortuna e mi metto a girare per la città", è un utilizzo valido, no? Perchè il giocatore ha attivamente parlato di fortuna nel suo rilancio.
Abbiamo giocato la città trovata su questo forum e postata da te: Serenity. I pg dovevano trovare Gaspar e la sua banda e il pg con quel tratto ha aperto il conflitto. Per altro sono stato costretto ad accusare il colpo.
E poi in realtà non capisco, proprio "sono fortunato" mi sembra che sia facilmente inseribile in un sacco di rilanci o vedute...
Se l'importante è fare esplicito riferimento alla fortuna:
Rilancio "ti do un pugno in faccia"
Ritorco il colpo "ma proprio in quel momento ti viene un crampo, che fortuna"
oppure blocco o schivo "indietreggiando per paura inciampo e cadendo evito il colpo, la fortuna mi sorride"
Che hanno che non va bene?
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Sull'ammissibilità o meno del rilancio dal punto di vista delle regole qualcun'altro avrà sicuramente le idee più chiare di me.
Sullla fiacchezza del rilancio invece mi pronuncio in base al mio gusto.
Se io ero al tavolo quel rilancio lo vetavo. Con quale giustificazione? Ma è fiacchissimo! Dov'è il divertimento in un rilancio del genere. Ora non che tutti i rilanci debbano essere scoppiettanti. Ma questo era veramente piatto. Noioso! Se usava il tratto in maniera più fantasiosa e divertente glie lo avrei permesso.
Fra l'altro devo dire che per i miei gusti quel tratto è già di suo un generatore di noia mortale. Ma questo lo hano già detto molti.
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Ma veramente noi ci siamo divertiti e proprio questo pg che va avanti un po' come se fosse Gastone ha creato delle scene abbastanza carine. Sarà che ci accontentiamo di poco...
Il punto è proprio questo: poco fa qualcuno mi chiedeva "che utilizzo di tratto di ha fatto storcere il naso?" e forse è successo 3 volte che un tratti ci sembrava troppo poco azzeccato e allora abbiamo detto di no. Però magari al rilancio successivo la situazione era cambiata e il giocatore trovava un modo "diverso" di infilarlo in gioco e allora ci andava bene.
Sto solo cercando di capire se quest'uso che abbiamo fatto dei tratti (che praticamente, se non ad ogni turno, ogni due turni ha fatto prendere qualche dado ai giocatori) è nato da un fraintendimento delle regole o è "normale". Non ho mai scritto che ci siamo annoiati. ;)
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Ma da quello che mi dici allora non ci sono problemi. Se il gioco ha girato bene allora non ci sono problemi.
Per quanto riguarda invece l'ammisibilita regolistica di certi rilanci quello lascio ad altri giudicare. Ripeto che sui dettagli regolistici altri sono più ferrati di me e risponderanno sicuramente meglio.
Però non credo che abbiate semopre toppato. Al massimo vi sarà capitato una o due volte. se la partita non ne ha risentito non ci vedo grossi probelmi.
Alla fine l'uso delle regole si affina con l'esperienza.
Ad esempio io stesso credo di aver fatto degli errori regolistici quando ho ciocato a CnV. ma dato che questi errori non hanno danneggiato il buon andamento della partita allora la cosa si riduce a far in modo di non sbagliare nella partita dopo.
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Ciao!
[cite]Autore: Zagorax[/cite]Sto solo cercando di capire se quest'uso che abbiamo fatto dei tratti (che praticamente, se non ad ogni turno, ogni due turni ha fatto prendere qualche dado ai giocatori) è nato da un fraintendimento delle regole o è "normale". Non ho mai scritto che ci siamo annoiati. ;)
Forse ho capito male, ma intendi che un giocatore giocasse lo stesso tratto più volte all'interno del medesimo conflitto?
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No no, assolutamente no. Però all'interno di ogni conflitto erano molteplici le possibiltà di inserire tratti e alcuni tratti sono risultati buoni per il 90% dei conflitti.
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l'unica soluzione è giocare con Moreno e capire come si usano i tratti ... è l'unica possibilità ... l'unica
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Lo stesso Baker ha dovuto giocare con Moreno per capire come si usavano i tratti :) .
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Se i tratti sono buoni per il 90% dei conflitti è solo una cosa positiva: + tratti=+ interpretazione= + dadi=+ rilanci=+ rischio=+ fiction=+ divertimento.
Se poi una cosa stona o non ti senti sicuro tanto che senti una strana pressione sottocutanea che sembra farti alzare giusto un sopracciglio, segui l'istinto!
Il Re Della Vita benedica il Santissimo Sopracciglio Della Verità!
Senza contare che più volte un tratto entrerà in gioco, più volte il PG sarà caratterizzato da quel tratto, un pò come nei vecchi film western dove inquadravano circa 60 volte all'ora il cipiglio incazzoso del protagonista.
Clint Eastwood: quando stringo gli occhi, sono cazzi per tutti 5d10
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[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][cite]Autore: Mauro[/cite][p]"Il mio movimento brusco fa imbizzarrire il cavallo, cosa che spaventa i PNG" mi pare più adatta: non volevo nemmeno fare quello, non ci aveva pensato, la fortunasi vede.[/p]
[p]No, nemmeno qui la fortuna entra in gioco[/p]
Vero, esempio pessimo; avevo in mente le città giocate con uno specifico gruppo, gruppo che credo avrebbe accettato un simile Rilancio.
Sui Rilanci: non devono essere ignorabili, devono essere formati da dadi e azione, e devono avere l'approvazione del gruppo. Direi che non c'è altro, per definire "valido" un Rilancio. Se usi un tratto, questo deve essere incorporato nel Rilancio.
Una nota: l'azione che forma il Rilancio è quello che il personaggio fa: "Il cavallo scarta e ti disarciona" non è un Rilancio fatto dal personaggio; al massimo, questi dà una botta al cavallo perché disarcioni il cavaliere.
Detto questo, il problema del Tratto "Sono fortunato" è che non caratterizza: ammettiamo di accettare "Ti viene un crampo"; cosa dice sul personaggio? Poco o nulla. Ci sono tre milioni di tratti che potrebbero caratterizzarlo di più, l'importante è capire che un tratto è facile da usarlo in relazione a quanto si adatta al personaggio che vuoi giocare.
Per riportare un esempio di Moreno: «La maniera di far tornale utile un tratto si trova sempre. Basta che "faccia parte" del personaggio.
Per esempio, se veramente importasse al giocatore che il personaggio suoni il banjo, allora avrebbe il banjo sempre dietro, e lo userebbe per mimetizzarsi (da suonatore di banjo), convincere, lottare (banjo in testa...), salvarsi dai colpi di pistola ("ha colpito il mio banjo!"), salvarsi dai veleni ("per disattenzione faccio cadere il bicchiere con banjo..."), etc. . Gli verrebbe naturale, perche' il suo personaggio e' "John, quello che suona sempre il banjo".
Se invece il banjo e' sempre nel baule, non lo usa mai, e il tratto e' dimenticato sulla scheda, e' chiaro che ha sprecato dadi...
Cercarsi dadi "utili" e' una pura perdita di tempo, e finche' i giocatori non lo capiscono non faranno che, appunto, perdere tempo. Devono cercare tratti CHE GLI PIACCIANO.
Dimmi, hanno capito che perdendo un sacco di conflitti si possono acquisire un sacco di tratti? Viceversa, se non perdi, il tuo personaggio si evolvera' molto piu' lentamente...
Il personaggio che sto giocando ha perso qualche settimana fa un lungo conflitto in cui ho tirato, letterarlmente, ogni singolo tratto o stat presente sulla scheda, piu' tutti gli oggetti che possedeva + altri oggetti raccolti + aiuti estemporanei di NPC. Quando alla fine mi sono trovato proprio senza dadi da usare il master ha detto "ma insomma, non sai proprio quando e' ora di darci su!"(traduzione: "non sai quando e' ora di arrendersi").
Imperturbabile, mi sono preso il mio fallout, ho tirato un 1, e ho scelto come nuovo tratto da aggiungere "non sa quando e' ora di darci su" e alla prima occasione l'ho portato a 1d10. Cosi' adesso quando mi trovo in quella situazione ho un ultimo d10 extra da tirare... :-)
Ricorsa che un tratto puo' essere benissimo "fischietta", e hai diritto ad usare i dadi di quel tratto quando spari a qualcuno, se lo fai fischiettando. E se qualcuno ti dice "non e' realistico", dagli una botta in testa e ribattigli "pero' e' scenografico!"»
Segnalo anche questa discussione: [CnV] cosa vuol dire "incorporare un tratto" (http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=415).
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[cite]Autore: Mauro[/cite]Dimmi, hanno capito che perdendo un sacco di conflitti si possono acquisire un sacco di tratti? Viceversa, se non perdi, il tuo personaggio si evolvera' molto piu' lentamente...
Più che "perdendo" direi "rischiando durante i Conflitti" (poi è vero che perdendo fai altri Conflitti dopo, Conflitti Successivi, ecc.), però sono Mr. Puntiglio, non badate a me... :P
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[cite]Autore: Korin Duval[/cite][cite]Autore: Mauro[/cite][p]Dimmi, hanno capito che perdendo un sacco di conflitti si possono acquisire un sacco di tratti? Viceversa, se non perdi, il tuo personaggio si evolvera' molto piu' lentamente...[/p]
[p]Più che "perdendo" direi "rischiando durante i Conflitti" (poi è vero che perdendo fai altri Conflitti dopo, Conflitti Successivi, ecc.), però sono Mr. Puntiglio, non badate a me... :P[/p]
Io fino ad ora non ho mai perso un conflitto e di conseguenza preso fallout, ho sempre vinto con una marea di fallout,(con morte di PG inclusa), oppure lasciato alla prima avvisaglia di d8(tra l'altro un rilancio da 16 :roll:).ù
Quindi penso che la cosa giusta sia: hanno capito che rischiando il PG si evolve velocissimo ma che se lo fanno troppo esplode come un tacchino ripieno in un microonde? XD
Consiglio: tanti conflitti, tanta fiction, tanto sangue, tanto divertimento, taaaaaaaaaanto fallout in d4, da d6 in poi pensate questo(odio davvero così tanto il mio PG? XD)
P.S.: Comunque sia a conti fatti se una posta vi interessa davvero, rischiateci la vita, rende le cose ancora più scenografiche e spettacolari, e, nel caso si spari, fidatevi, molto GWEP ò_ò.
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[cite]Autore: Zagorax[/cite]Quindi un utilizzo del tratto "sono fortunato" in un conflitto in cui la posta è trovare qualcuno e il giocatore rilancia con "mi affido alla mia fortuna e mi metto a girare per la città", è un utilizzo valido, no? Perchè il giocatore ha attivamente parlato di fortuna nel suo rilancio.
Dunque, adesso ho un po' più di tempo e riesco a dare una risposta un po' più articolata.
Prima di tutto: il regolamento stesso dice, a pagina 64, che non ha lui l'ultima parola sull'accettabilità di un tratto. Il regolamento dà indicazioni, ma il criterio finale, più stringente, è di tipo ESTETICO. Un rilancio che faccia storcere il naso al membro più critico del gruppo non è accettabile.
Ne parlo più diffusamente in questo post: http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=177&Focus=1673#Comment_1673 dove parlo anche di altri aspetti relativi all'uso dei tratti.
Ora, ne consegue che l'accettabilità di un tratto non è assoluta, ma dipende dalle circostanze. In alcuni momenti è accettabile, in altri momenti e altre situazioni no.
Per esempio, "in gioco" è una situazione di un tipo, "mentre parliamo in un forum di come si usano i tratti" è un altra situazione. In gioco molto probabilmente non avrei particolari problemi ad accettare un rilancio di quel tipo. Paradossalmente, la sua "banalità" mi spingerebbe a lasciarlo correre per dimenticarlo il prima possibile e passare oltre. In gioco è normalissimo non essere particolarmente "fiscali" sull'uso dei tratti.
Se invece esaminiamo quel rilancio in una discussione via forum in cui si deve spiegare come usare i tratti, saltano fuori le magagne. Per esempio, il fatto che non hai usato un tratto "sono fortunato", ma uno "mi sento fortunato". In effetti, il personaggio potrebbe essere solo un ottimista, senza essere davvero fortunato, e quel rilancio in quel caso andrebbe benissimo e gli darebbe i dadi. Ma se il tratto è invece "sono fortunato", in quel tratto non c'è. Non mostra che e' fortunato, ma solo che si SENTE fortunato.
Potrebbe magari provare con "sono tanto fortunato che lo trovo subito", ma questo comporta due problemi: (1) qual è la posta? Se è "trovarlo", non puoi dichiararla in un rilancio. Ma un tratto come "fortunato" ti spinge a puntare dritto alla posta.... e (2) se il GM para, come lo metti nella narrazione che NON l'hai trovato perchè sei fortunato?
Alla fine, l'effetto combinato di questi due problemi fa sì che devi usare la fortuna per obbiettivi secondari e certi. In pratica, dovresti rilanciare usando la fortuna per cose certe che sai che puoi narrare (non c'è conflitto), e usarle per il rilancio. "sono fortunato, nella sacca che ho rubato stamattina c'è una mappa. La uso per studiare la pista che potrebbe aver preso e precederlo".
Da dove deriva questa difficoltà? Dalla genericità. Proprio la cosa che renderebbe un tratto facile da usare in un sistema basato sul "è plausibile che" tipo GURPS, lo rende difficile da usare in un gioco che prevede che i tratti vengano inglobati in un azione concreta e dettagliata, come CnV.
Aggiungici i problemi specifici di "sono fortunato", il fatto che è una cosa passiva (non puoi usare la tua fortuna come una clava...) e intrinsecamente improbabile (e quindi a fortissimo rischio veto di natura estetica) e vedi che è un tratto sfigato come pochi!
[cite]Autore: Zagorax[/cite][p]E poi in realtà non capisco, proprio "sono fortunato" mi sembra che sia facilmente inseribile in un sacco di rilanci o vedute...
Se l'importante è fare esplicito riferimento alla fortuna:
Rilancio "ti do un pugno in faccia"
Ritorco il colpo "ma proprio in quel momento ti viene un crampo, che fortuna"[/p]
Attenzione, come ti hanno già detto una simile parata non è accettabile, tu non "guidi" gli NPC.
[p]oppure blocco o schivo "indietreggiando per paura inciampo e cadendo evito il colpo, la fortuna mi sorride"[/p][p]Che hanno che non va bene?[/p]
Questo secondo caso va bene. In effetti usare il tratto "fortunato" solo nelle vedute (dove sai già se pari o no) aiuta parecchio ad evitare questi problemi. Ma le vedute sono solo metà delle occasioni in cui puoi usare un tratto, ed è difficile usare "sono fortunato" quando accusi il colpo.
"porto gli occhiali" lo puoi usare sempre. E' molto più utilizzabile e con maggiore facilità di "sono fortunato". Perchè è un tratto più concreto e descrivibile.
P.S.: un altro thread utile è questo: http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=1167&Focus=23769#Comment_23769