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Gente Che Gioca => Gioco Concreto => Topic aperto da: Simone Micucci - 2009-07-08 14:25:23
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Salve,
in seguito ad una partita di CnV mi è sorto un dubbio sulla validità di un tratto.
Un giocatore ha scelto per il suo personaggio un tratto così scritto "Il Padre della Vita guida le mie azioni", assegnando un valore 2d6.
Io lì per lì lo ho accettato, mi sembrava un pò banale, ma non problematico. A tutti gli effetti il tratto è un pò generico (può essere applicato praticamente ogni volta che il personaggio fa qualcosa che possa essere ispirata dal Padre della Vita), e quel che è peggio entro quattro conflitti (in cui il giocatore ha sempre avuto fallout da esperienza) questo tratto è arrivato ad essere 5d10, rendendo il personaggio un tantino problematico, non tanto per me, quanto per altri giocatori che hanno detto di non comprendere come ciò sia possibile.
Con il senno del poi credo di sapere come avrei dovuto agire
1 - fare rilanci che fossero più duri da accusare, visto che il giocatore approfittava dei rilanci verbali per accusare con molti dadi piccoli, in modo da aumentare il fallout in d4, incrementando le possibilità di ottenere 1 senza comportare troppi rischi, se non al di fuori di "quello che accetto accusando..".
2 - io stesso trovavo il solo concentrarsi su quel tratto "sgradevole" e "poco interessante" e forse avrei dovuto comunicarlo al giocatore.
Detto questo è comunque possibile da regolamento che i tratti salgano così rapidamente? O c'è qualche regola che ho sbagliato ad interpretare?
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[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]A tutti gli effetti il tratto è un pò generico (può essere applicato praticamente ogni volta che il personaggio fa qualcosa che possa essere ispirata dal Padre della Vita)
Di per sé non è un problema (nel PBF penso di aver usato ogni Conflitto "'Il Re della Vita ha detto...'" e forse anche "Il Re della Vita mi ha scelto, mio malgrado", per esempio), sarebbe da vedere come lo ha portato in gioco: per te erano cose tirate per i capelli o avevano senso?
[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]1 - fare rilanci che fossero più duri da accusare, visto che il giocatore approfittava dei rilanci verbali per accusare con molti dadi piccoli, in modo da aumentare il fallout in d4, incrementando le possibilità di ottenere 1 senza comportare troppi rischi, se non al di fuori di "quello che accetto accusando..".
2 - io stesso trovavo il solo concentrarsi su quel tratto "sgradevole" e "poco interessante" e forse avrei dovuto comunicarlo al giocatore
Il primo punto sicuramente, oppure mettergli contro uno Stregone con Furia (Fallout minimo: d6): se Accusare significa qualcosa per lui pesante, o se porta dadi piú alti, sarà meno propenso a farlo.
Per il secondo: per l'interesse bisognerebbe vedere anche se interessa al giocatore (lo potenzia perché gli interessa portarlo in gioco o perché è un Tratto facilmente spendibile?), ma sicuramente parlarne è un'ottima cosa, se non altro permette di chiarire i rispettivi punti di vista.
In che senso si concentra solo su quel Tratto? Intendi che spende tutto il Fallout di Esperienza in quello?
[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]Detto questo è comunque possibile da regolamento che i tratti salgano così rapidamente?
Sí: quattro Fallout di Esperienza, uno usato per cambiare taglia e tre per aumentare i dadi, si passa da 2d6 e 5d10 (tanto per sicurezza, ricordi che si haun singolo Fallout di Esperienza a prescindere dal numero di uni tirati?).
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[cite]Autore: -Spiegel-[/cite][p]Salve,
in seguito ad una partita di CnV mi è sorto un dubbio sulla validità di un tratto.
Un giocatore ha scelto per il suo personaggio un tratto così scritto "Il Padre della Vita guida le mie azioni", assegnando un valore 2d6.
...
2 - io stesso trovavo il solo concentrarsi su quel tratto "sgradevole" e "poco interessante" e forse avrei dovuto comunicarlo al giocatore.[/p][p]Detto questo è comunque possibile da regolamento che i tratti salgano così rapidamente? O c'è qualche regola che ho sbagliato ad interpretare?[/p]
ti dico, quando ho giocato a Cani dopo due usi di tratti come questo i giocatori hanno iniziato a richiedere delle narrazioni molto precise e pertinenti e quindi e' stato molto limitato
cioe': mica tutte le azioni sono sempre guicate dal padre della vita. alzo la pistola e uccido tizio. mica sempre interrogo il padreterno alle volte lo scelgo da me ... se nella narrazione il tratto non ci sta bene non e' un male dire "ma daiiii, non ci sta per nulla..."
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[cite]Autore: Mauro[/cite]In che senso si concentra solo su quel Tratto? Intendi che spende tutto il Fallout di Esperienza in quello?
Sta capitando anche a me una cosa simile, con un PG col tratto "qui il Cane sono io" (in d10, non ricordo quanti), che torna buono contro ogni PnG non-cane, perchè il PG "si dà la carica" ricordandosi di essere un Cane.
La faccenda viene attutita dal fatto che:
1- l'esperienza va spesa su un "qualcosa" di pertinente al Conflitto appena accaduto.
2- gli altri giocatori hanno un po'stretto, col Veto, l'applicabilità del tratto. Nel tuo caso, potrebbe esserci Veto quando non è un' "azione" ma, che so, il PG resta sul Non Fisico. Oppure quando il Rilancio non contiene la minima traccia del fatto che il Re Della Vita sia in accordo o d'ispirazione col PG.
Però sì, un tratto "generico" che entra in gioco troppo facilmente diventa una tentazione per essere la chiave di volta di un intero PG ed è anche difficile per il GM fare Rilanci che rendano difficile utilizzarlo.
Se qualcuno ha altri consigli e/o punti di vista, meglio, potrebbero servire anche a me. ^_^;
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5d10 non sono necessariamente cosí pesanti, considerando che uno Stregone ha 9d10 solo per i Demoni (basta far vedere subito l'Odio e Omicidio) e con Furia fa Fallout almeno in d6; aggiungiamo qualcosa che ferisca il personaggio... però questo va visto sul singolo Cane, con tutti i suoi Tratti.
Avendo solo "Il Re della Vita guida le mie azioni", mi viene immediato un Rilancio per spingere il personaggio a dire che il Re della Vita non guida le sue azioni (prendendo dal PBF, quando stavamo cercando di salvare Jonathan: "Credi davvero che il Re della Vita voglia che tu salvi un omicida?"; lo scopo è fargli ammettere di no, farlo dubitare). Poi ovviamente può cambiare idea, ma se il Rilancio viene Accusato... non è un colpo da poco. Anche visto che capita di fronte all'intera città.
O, prendendo spunto dalla partita giocata all'INC, un Rilancio che spinga i personaggi ad andarsene dalla città (li minacci che o se ne vanno o li uccidi; se Accusano, dopo potranno anche tornare, ma intanto come minimo si devono avviare per andarsene).
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Alcuni vostri consigli erano stati instintivamente già applicati ("...guida le mie azioni" era stato davvero interpretato per l'utilizzo in campi non verbali), inoltre stavo già con la seconda città facendo leva sulle motivazioni dei diversi Cani.
PS: Mauro - non ricordo bene le regole ora...uno stregone a 9d10 per i Demoni come ci arriva? Facendosi possedere e guidandoli per i suoi fini? O mi sfugge qualcosa?
In seguito ho parlato con il giocatore in privato, ma non del tratto specifico, ma proprio del suo personaggio. Anzi, dei suoi personaggi in generale, visto che tende a fare personaggi completamente infervorati dal loro ruolo (a maghi uno studioso dell'occulto, a lupi mannari un megafanatico della causa uratha, a Cani nella Vigna un fanatico religioso diligente e straconvinto...ecc ecc), parlando di fare qualcosa di un pò diverso per il futuro.
Grazie della partecipazione!
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[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]"...guida le mie azioni" era stato davvero interpretato per l'utilizzo in campi non verbali
Qui dipende molto dal gruppo, di per sé anche parlare è un'azione.
[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]non ricordo bene le regole ora...uno stregone a 9d10 per i Demoni come ci arriva?
5d10 di Influenza Demoniaca e quattro dadi di qualsiasi taglia - quindi anche da dieci - di Relazione automatica con i Demoni (pagina 114 in fondo); inoltre, quei quattro dadi danno accesso allo Stregone a tutte e quattro le Manifestazioni. Quindi non solo fa Falluot piú pericoloso, ma ne prende anche di meno. E, sempre grazie alle manifestazioni, può applicare la Relazione a qualunque Conflitto sociale o fisico (quindi, in pratica, a ogni Conflitto).
[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]a Cani nella Vigna un fanatico religioso diligente e straconvinto
Ottimo: mina le sue convinzioni. Cerca di fare in modo che citi il Libro della Vita, e poi ritorci contro di lui quella stessa citazione. Crea situazioni in cui basi della Fede generano problemi. Le donne sposate devono servire i loro mariti; cosa capita se un marito chiede qualcosa che va (o sembra andare) contro la Fede? Se non lo serve, va contro la Fede; se lo serve, va contro la Fede.
I fanatici straconvinti sono pericolosi anche per sé stessi: cosa succede quando le sue convinzioni entrano in contrasto, o quando sarebbero negative?
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Ottimo: mina le sue convinzioni
nella seconda città (in cui alcune donne iniziavano ad occupare i ruoli degli uomini) una ragazza che era oppressa pesantemente dal padre (nei canoni della religione, comunque) tentò di corteggiarlo e venne aperto un conflitto "accetti la corte della ragazza...".
I rilanci della ragazza vertevano verso il suo bisogno di amore e protezione....per poi scalare a fisico con "sguardi affettuosi", prendere la mano o abbracciare.
Ricordo gli ultimi rilanci...
Ragazza (che nel rilancio precedente si era aggrappata a lui in un abbraccio) - rilancia baciandolo
Cane - Accusa il colpo facendosi baciare
Cane (ormai senza più dadi) - per rimanere in conflitto scala a lotta, e da uno schiaffone alla ragazza
Ragazza - accusa il colpo, finendo a terra
Ragazza - rilancia in verbale, a terra, in lacrime "sei esattamente come mio padre, con la scusa di portare giustizia fate soltanto del male agli altri..."
Cane - accusa il colpo restando ammutolito a quelle parole
Cane - rilancia "proprio per questo non sono un uomo adatto a te..".
La ragazza molla la posta ed io ero felicissimo per quello che ero riuscito ad ottenere, far ammettere al personaggio che i suoi metodi non servono necessariamente al bene collettivo, ma che spesso fanno del male.
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ma sti 5d10, in gioco, hanno dato problemi REALI? :D
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[cite]Autore: Domon[/cite]ma sti 5d10, in gioco, hanno dato problemi REALI? :D
Nel mio caso reale (AP! AP! AP!) ?
Direi un calo della qualità PERCEPITA della partita giocata in quel momento, tipo "eh, vabbè, ma così è troppo facile, tu hai Xd10 tutti d'un botto e noi invece ci dobbiamo sforzare di inventarci le cose per racimolare comunque meno dadi o dadi meno forti".
O almeno, questa è l'impressione che ho avuto in un paio di momenti.
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Da ignorante provo a dire: tutto il post iniziale è un sopracciglio alzato.
Se a qualcuno dava fastidio l'uso di un tratto giudicato problematico a ogni pié sospinto bastava chiedere al giocatore di usarlo solo con più pregnanza, e le regole obbligavano il giocatore ad accettarlo.
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Da beato principiante ( ;D ) ti suggerirei anche di discutere con il giocatore riguardo il suo personaggio, non in privato, ma con tutti gli altri. Tutti devono poter dare il proprio contributo e dire la propria.
Per il resto quoto Ezio e il Domon: ho la netta sensazione che in realtà il problema non sussista... Se per gli altri quel tratto così grosso non è un problema, allora non lo è per nessuno. Se per gli altri quel tratto è un problema, allora ricade sotto le questioni gestite dai veti... ;)
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[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]venne aperto un conflitto "accetti la corte della ragazza..."
La situazione qual era? Chiedo perché un simile Conflitto cambia poco, che venga vinto o perso: appena finito il Conflitto, il personaggio può cambiare idea.
[cite]Autore: Paolo Davolio[/cite]Se per gli altri quel tratto è un problema, allora ricade sotto le questioni gestite dai veti
Con una nota (non regolamentare, ma personale): su Tratti ed Esperienza, a mio parere i veti andrebbero fatti prima, non dopo; lasciare che uno prenda un Tratto (o lo porti a Nd10) per poi lamentarsi che lo usa, che è troppo forte, mi pare avere poco senso: se è un problema il modo in cui lo usa, la cosa si può regolare con una diversa gestione; se il problema è il Tratto in sé, dirlo dopo che lo ha preso non mi piace molto (perché obbliga a non usare una caratteristica stabilita e accettata del personaggio).
Qui, servirebbe sapere come quel Tratto veniva portato in gioco.
Tra parentesi: se lo scopo dello schiaffo non era danneggiare, quanto piuttosto il classico schiaffo che può dare il genitore al figlio come punizione, piú che Lotta direi essere Fisico; cosa dite?
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io vado un po' oltre... ci vedo dei rimasugli di quel "brain damage" che tanto offende molti giocatori di ruolo... lo dico solo perchè so che simone invece capisce ciò che intendo... abbiamo paura che un giocatore diventi troppo forte e controlli il gioco... giusto?
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vi ringrazio della partecipazione.
Sinceramente non credo che in quel gruppo si giocherà più a CnV, in quanto ad un giocatore non piace assolutamente il gioco, quindi si stanno usando giochi e sistemi che possano piacere a tutti (Dr.Zero sta infatti portando avanti il Solar System), quindi purtroppo non avrò modo di portare in pubblico la cosa o di provare altre soluzioni, non immediatamente almeno (anche perché attualmente sono sempre di meno in quel gruppo e sempre di più nelle zone di Torino e Milano). Il post mi serviva principalmente per fugare i miei dubbi e per poter gestire meglio la cosa in futuro, confrontandomi con pareri e esperienze di altri giocatori.
Korin Duval
Direi un calo della qualità PERCEPITA della partita giocata in quel momento, tipo "eh, vabbè, ma così è troppo facile, tu hai Xd10 tutti d'un botto e noi invece ci dobbiamo sforzare di inventarci le cose per racimolare comunque meno dadi o dadi meno forti".
alla fine della seconda partita, quando il tratto del personaggio è arrivato a 5d10 la sensazione che gli altri giocatori mi hanno trasmesso era esattamente questa, commentata dalla battuta sagace del giocatore che odia CnV "la prossima volta mettiti anche il tratto Il Signore della Vita mi aiuta nel parlato, così sei a posto con solo due tratti". Purtroppo come ho già detto non ho più avuto modo di giocare.
I commenti dei due giocatori che non odiano CnV sono stati positivi (almeno quelli difronte a me, non so se poi si sono lamentati), ed anche il feedback al tavolo da gioco era secondo me più che positivo, con un buon livello di partecipazione. Semplicemente volevo sapere come avrei potuto gestire la cosa in vista di un eventuale problema. Anche perché con quel ritmo entro quattro giocate il giocatore avrebbe avuto un tratto da 8d10 senza problemi.
Quindi la risposta a Domon è: no, non ha dato problemi in gioco, ma conoscendo il gruppo suppongo che entro breve lo avrebbe dato, purtroppo non ho modo di verificare questa supposizione.
Ringrazio anche Aetius e Paolo, devo infatti imparare ad usare meglio lo strumento del veto.
[Crosspostato con Domon e Mauro...]
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[cite]Autore: Mauro[/cite]a mio parere i veti andrebbero fatti prima, non dopo; lasciare che uno prenda un Tratto (o lo porti a Nd10) per poi lamentarsi che lo usa, che è troppo forte, mi pare avere poco senso: se è un problema il modo in cui lo usa, la cosa si può regolare con una diversa gestione; se il problema è il Tratto in sé, dirlo dopo che lo ha preso non mi piace molto (perché obbliga a non usare una caratteristica stabilita e accettata del personaggio).
Mi trovi perfettamente daccordo ^^
Edit per crossposting:
[cite]Autore: -Spiegel-[/cite][p]
Sinceramente non credo che in quel gruppo si giocherà più a CnV, in quanto ad un giocatore non piace assolutamente il gioco, quindi si stanno usando giochi e sistemi che possano piacere a tutti (Dr.Zero sta infatti portando avanti il Solar System), quindi purtroppo non avrò modo di portare in pubblico la cosa o di provare altre soluzioni, non immediatamente almeno (anche perché attualmente sono sempre di meno in quel gruppo e sempre di più nelle zone di Torino e Milano).
Se sei un polentone, vieni allora a proporlo e giocarlo a GnoccoCON (http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=1075&page=1)! ;-)
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non devi imparare a usare meglio il veto.
il gruppo deve imparare.
è un minor nitpick, ma mi aiuta a trasmettere quelle sottili differenze di approccio che cambiano tutto :)
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[cite]Autore: Domon[/cite][p]io vado un po' oltre... ci vedo dei rimasugli di quel "brain damage" che tanto offende molti giocatori di ruolo... lo dico solo perchè so che simone invece capisce ciò che intendo... abbiamo paura che un giocatore diventi troppo forte e controlli il gioco... giusto?[/p]
Credo proprio che stiamo parlando di questo.
Il fatto è che il giocatore in questione...insomma, cominciamo a dargli un nome.
Il giocatore in questione (quello con il tratto Il Signore della Vita guida le mie azioni) è Daniele.
Daniele è fondamentalmente il power player del nostro gruppo (anche se io sono accusato di essere più PP di lui ^^) e spesso e volentieri, quando ancora non mi preoccupavo di essere o non essere un parpuziatore, apportavo modifiche al sistema o ideavo degli stratagemmi per evitare che i personaggi di Daniele fossero estremamente più efficaci degli altri. Nel corso degli anni questa mia componente si è assottigliata, e ci limitavamo a quello che poteva essere una sorta di pubblico biasimo (anche se alcune idee che lui tirava fuori le adoravo, come ambientazioni di Maghi con aerei che viaggiavano nel mondo dei fantasmi ^^).
Il fatto è che succedeva sempre così: si facevano i personaggi, e chi aveva il personaggio che faceva la stessa cosa di quello di Daniele vedeva automaticamente una differenza abissale tra i due e si sentiva sminuito dalla presenza dell'altro.
Devo però dire che ultimamente ho l'impressione che questa tendenza sia notevolmente diminuita (quella di criticare e di sentirsi minacciati), ma non escludo che, con simili precedenti, si abbia paura che il Cane di Daniele sia più efficace del proprio Cane.
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Bhè in realtà qualcuno si è lamentato , dicendo che a quel punto poteva prendere il tratto..."sono bravissimo in quello che faccio".
Aggiungo solo che parlando con gli altri ho capito che non avevano capito la regola del sopracciglio: pensavano dovesse esserci l'unanimità.
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giusto, grazie Zero. Quel qualcuno che si è lamentato è appunto il giocatore che odia CnV. Se non sbaglio quel commento "sono bravissimo in quello che faccio" (che non riesco a capire se è un tratto accettabile o meno, anche se penso non lo sia...) è stato in aggiunta alla frase "il Padre della Vita mi aiuta nel parlato". ^^
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[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]Se non sbaglio quel commento "sono bravissimo in quello che faccio" (che non riesco a capire se è un tratto accettabile o meno, anche se penso non lo sia...)
E'un tratto un po'fiacco, ma tecnicamente non ci vedo nulla di scorretto.
Certo è che il GM è INVITATO a far passare rilanci tipo "e qui fai una figura di m***a" e poi voglio vedere come rilancia "sono bravissimo" in modo valido. :P
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[cite]Autore: Mauro[/cite]Tra parentesi: se lo scopo dello schiaffo non era danneggiare, quanto piuttosto il classico schiaffo che può dare il genitore al figlio come punizione, piú che Lotta direi essere Fisico; cosa dite?
Che concordo.
Inoltre, quando c'è difficoltà a dire in che Ambito è un Rilancio, di far scegliere (e commentare, magari, le INTENZIONI del Rilancio) al giocatore che propone il Rilancio stesso... Saprà LUI se è "per fare male" o no! ^_^
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[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]non escludo che, con simili precedenti, si abbia paura che il Cane di Daniele sia più efficace del proprio Cane
Fa notare una cosa: un Cane ha Tratti con dadi alti? Difficilmente potrà Accusare, quindi avrà meno Fallout di Esperienza degli altri Cani.
Inoltre, un Tratto è usabile nella misura che il giocatore lo sente parte del suo personaggio: "Sono vergine" non è d'uso immediato, eppure nel PBF sono riuscito a tirarlo in campo in due Conflitti. Se un giocatore sente un Tratto, non importa quanto è particolare: troverà modo di usarlo. Ma, se non lo sente, non importa quanto sia generico, alla fine avrà difficoltà (non foss'altro perché gli altri giocatori, all'ennesima narrazione moscia, pongono il veto).
[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]sono bravissimo in quello che faccio" (che non riesco a capire se è un tratto accettabile o meno, anche se penso non lo sia...)
È accettabile nella misura in cui tutti i presenti al tavolo lo accettano; da regolamento, veto a parte, non c'è nulla che lo dichiari non accettabile. Considera che un simile Tratto non è poi molto diverso da qualcosa come "Cito sovente il Libro della Vita" (o il mio "'Il Re della Vita ha detto...'"): in una simile ambientazione, metti la situazione che vuoi, ma difficilmente non ci sarà l'occasione per citare il Libro della Vita.
L'unica differenza che mi viene in mente è che, come fatto notare, "Sono bravissimo in quello che faccio" mi pare meno caratterizzante.
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si, fondamentalmente i tratti sono un invito dei giocatori al GM su cosa è importante del loro personaggio. Visti da quest'ottica sono un pò come il Problema in AiPS. (Non fucilatemi per questa frase, è solo una saga mentale, non un credo).
Devo ammettere che però adattare la seconda città ai personaggi è stato davvero interessante. Spero di riuscire a preparare un AP decente, anche se ormai è passato troppo tempo.
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secondo me cani è un gioco esteticamente bello
quando ci giochi la storia che viene fuori, conflitto dopo conflitto, rilancio dopo rilancio, dovrebbe essere esteticamente soddisfacente
più che guardare i dadi si dovrebbe averel alsensazione che il conflitto sta andando nel verso giusto che le azioni dei partecipanti non sono bislacche non stonano tra loro e così via (vedi il lungo post di Moreno in Hope quando spiega il comportamento di Helen)
se un rilancio ci sta bene ... ok! ci hai messo 5d10... sei un figo!!!!! perché si vede che quel tratto ci sta bene con il pg. si vede che quando quel tratto entra in gioco è significativo.
se un tratto invece non dice niente allora è inutile, meglio non metterlo. se un creazione pg il tratto da la sensazione di esser un tratto piatto (un tratto deve raccontare qualcosa del pg non essere un tot di dadi spendibili) meglio non metterlo
se in un rilancio veduta un tratto non è calzante allora chissene... non si tira
per avere un esempio sott'occhio basta vedere la città di hope con tutti i rilanci sopraccigliati
secondo me se si sposta l'attenzione dalle meccaniche (intese qua come il conto dei dadi da tirare) alla parte narrata del conflitto tutto si risolve
il bello di cani è che nn ti faccio un torto a alzare il sopracciglio faccio solo in modo che la storia sia condivisa. faccio sì che tutti si divertano insieme senza che nessuno rimanga deluso
imho
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Aggiungo una cosa: il veto vale anche per il Fallout d'esperienza, quindi un Tratto che arriva a 5d10 significa che tutti hanno considerato sensato che ci arrivasse (ovvio, se tutti hanno capito la meccanica del veto). Se il giocatore vuole aggiungere 1d10 e un altro ha l'impressione che non ci sia motivo per farlo (perché il Tratto non è stato significativo o per mille altri motivi), può sempre opporsi; il primo ovviamente può spiegare perché a suo parere ha senso l'avanzamento, ma non può imporlo.
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[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]si, fondamentalmente i tratti sono un invito dei giocatori al GM su cosa è importante del loro personaggio. Visti da quest'ottica sono un pò come il Problema in AiPS. (Non fucilatemi per questa frase, è solo una saga mentale, non un credo).
I Tratti di Cani, saga :P mentale per saga mentale, sono un po', IMHO, come i Tratti di AiPS, solo che i secondi hanno valore fisso = +1 carta. ^_-
[cite]Autore: Mauro[/cite]Aggiungo una cosa: il veto vale anche per il Fallout d'esperienza,
Ecco, questa m'era passata sotto il naso. @_@
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[cite]Autore: Korin Duval[/cite][cite]Autore: Mauro[/cite][p]Aggiungo una cosa: il veto vale anche per il Fallout d'esperienza,[/p]
[p]Ecco, questa m'era passata sotto il naso[/p]
Non mi pare sia scritto esplicitamente, ma a pagina 64 dice: "I Rilanci ecc. di tutti dovrebbero essere conformi agli standard del Giocatore piú critico". In quell"ecc." ci sono anche i Fallout d'Esperienza? Vista l'impostazione del gioco, penso di sí: da un lato perché possono influenzare pesantemente la partita, e non mi pare avere senso permettere di cassare il Rilancio, ma non quello che verrà usato per Rilanciare (vedi anche qui (http://www.gentechegioca.it/vanilla/?CommentID=20910)); dall'altro, che senso avrebbe permettere di cassare la creazione di Tratti (cosa che non ricordo se sia stata fatta nei PBF, ma in fase di creazione a memoria è assodato che se uno non concorda con un Tratto lo dice e si cambia) e non le modalità di avanzamento (permettendo quindi di farli avanzare in maniera "casuale", magari aumentando un Tratto che nemmeno è stato usato nel Conflitto)?
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Secondo me c'è anche un altro elemento che dovrebbe scoraggiare le pratiche citate da Simone.
Un personaggio giocato così deve essere una palla da vedere giocare. Ecco deve fare un Rilancio, chissà che tratto sceglierà?
Uuuh, sai che suspense.
Insomma, se tira fuori sempre la stessa roba deve essere un Cane davvero monocorde. Mi riesce facile immaginare i compagni che assistono alle sue giocate tra sorrisetti e vaghi sbuffi, mentre magari quando è in scena un personaggio un po' più sfaccettato tutti si interessano e si sorprendono per l'uso creativo dei suoi tratti.
Insomma, ai tavoli che frequento di solito io succederebbe... Simone, tu che ne dici?
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[cite]Autore: Claudia Cangini[/cite]Insomma, se tira fuori sempre la stessa roba deve essere un Cane davvero monocorde. Mi riesce facile immaginare i compagni che assistono alle sue giocate tra sorrisetti e vaghi sbuffi[...]
Mi pare che il problema sia proprio quello: il PG è una palla da guardare, ma al giocatore va bene così perchè preferisce i d10 in mano piuttosto che essere interessante.
Qui abbiamo 2 AP in cui capita... O ci siamo persi qualcosa (che so, stringere di più il veto risolve?) , o c'è un bug da qualche parte.
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Di bug direi di no, abbiamo già verificato che probabilmente questo gruppo non aveva chiaro come funzionasse il veto (o aveva qualche paura ad applicarlo) e quindi non l'ha usato per bloccare il tratto quand'era ora. ;)
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[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Mi pare che il problema sia proprio quello: il PG è una palla da guardare, ma al giocatore va bene così perchè preferisce i d10 in mano piuttosto che essere interessante.
E allora un soggetto così io lo chiamo "socially challenged" a voler essere politicamente corretti.
Però, scusa se te lo domando, ma chi te lo fa fare con gente che ritieni noiosa e poco creativa? :)
Anch'io conosco giocatori che, a svariati giochi, mi annoiano mortalmente. E infatti cerco di evitarli, che è l'unica soluzione.
Non c'è sistema (bigmodellisticamente parlando) che possa salvarci dalla gente spenta.
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]
[/p][p]Qui abbiamo 2 AP in cui capita... O ci siamo persi qualcosa (che so, stringere di più il veto risolve?) , o c'è un bug da qualche parte.[/p]
Forse sono torda io, ma dagli AP postati non riesco a capire se gli altri giocatori sono stati stringenti nel pretendere descrizioni appropriate all'uso dei tratti, quindi la risposta è... può darsi.
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[cite]Autore: Claudia Cangini[/cite]Però, scusa se te lo domando, ma chi te lo fa fare con gente che ritieni noiosa e poco creativa? :)
beata te che puoi scegliere direbbe il saggio ... alle volte l'alternativa è non giocare ... ma lo sai quanto ci vuole a trovare un gruppo anche per una sera sola?????
accordarsi non avere altri impegni ... e via e via
tornando IT
cani funziona se chi ci gioca si appassiona al gioco ai personaggi e alla storia. se vive i dubbi interiori o morali. un giocatore cosiddetto a traino come ce ne sono tanti in parpuzio non funziona
anche un giocatore molto attivo ma con un pg non adattabile che non ha dubbi che non a rimorsi che non cambia mai "perché il bg del pg è quello" secondo me non funziona e non penso ci sia motlo da fare.
cani necessità di volerlo giocare come lui vuole essere giocato ... almeno io l'ho sempre vissuta così
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[cite]Autore: Claudia Cangini[/cite][p]E allora un soggetto così io lo chiamo "socially challenged" a voler essere politicamente corretti.[/p][p]Però, scusa se te lo domando, ma chi te lo fa fare con gente che ritieni noiosa e poco creativa? :)[/p]
Perchè forse è solo un problemino temporaneo, un giocatore che deve ancora abituarsi e che ha visto una "scappatoia legale".
Dopo aver tanto menato botte da orbi virtualmente sull'importanza di regolamenti buoni che incoraggino i G ad esprimere la creatività (e la regola degli Oggetti Improvvisati di CnV è GENIALE, per esempio), vedere questa "scappatoia verso il noioso" mi fa pensare che sì, qualcosa non va a livello di regolamento giocato.
[cite]Autore: Claudia Cangini[/cite]dagli AP postati non riesco a capire se gli altri giocatori sono stati stringenti nel pretendere descrizioni appropriate all'uso dei tratti, quindi la risposta è... può darsi.
La risposta per me l'avrò stasera al tavolo. ^_^
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[cite]Autore: Antonio[/cite][p]cani funziona se chi ci gioca si appassiona al gioco ai personaggi e alla storia. se vive i dubbi interiori o morali. un giocatore cosiddetto a traino come ce ne sono tanti in parpuzio non funziona[/p][p]anche un giocatore molto attivo ma con un pg non adattabile che non ha dubbi che non a rimorsi che non cambia mai "perché il bg del pg è quello" secondo me non funziona e non penso ci sia motlo da fare.[/p]
Su questi due punti ci sono dei sistemi intra-regole per aggiustare il tiro.
I giocatori "a traino" si beccheranno meno dadi e meno Esperienza.
Per rendere i G meno passivi c'è il "che cosa sarebbe successo se i PG non fossero mai arrivati": se i PG non agiscono, la situazione peggiora, i PnG vanno a supplicarli chiedendo cose opposte tra loro.
Un Pg che "non cambia mai" lo smonti facendogli ammazzare la madre e, se necessario, anche tutta Bridal Falls e la campagna finisce: il PG ha dimostrato di essere un terminator senza sentimenti e non ha, quindi, più niente da dire. ^_^;
A parte che vorrei proprio vederlo, un PG che è così moralmente granitico da opporsi fino alla morte (sua o degli altri) anche ai compagni scandalizzati.
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[cite]Autore: Korin Duval[/cite][p]Su questi due punti ci sono dei sistemi intra-regole per aggiustare il tiro.[/p][p]I giocatori "a traino" si beccheranno meno dadi e meno Esperienza.
non è detto ... se il pg è in compagnia di altri pg entrerà nei conflitti e usera i suoi dadi, narrerà scialbamente, ma un po' spronato qualcosa farà e i suoi bei fallout li prenderà (perché prendere i fallpout verbali lo capiscono tutti che conviene, non si sa come sembra l'unica regola chiara a tutti)
Per rendere i G meno passivi c'è il "che cosa sarebbe successo se i PG non fossero mai arrivati": se i PG non agiscono, la situazione peggiora, i PnG vanno a supplicarli chiedendo cose opposte tra loro.[/p]
boh vero, ma se il giocatore non ci mette del suo secondo me alla fin fine la cosa si sente che è forzata da qualcuno e il gioco non decolla.
[p]Un Pg che "non cambia mai" lo smonti facendogli ammazzare la madre e, se necessario, anche tutta Bridal Falls e la campagna finisce: il PG ha dimostrato di essere un terminator senza sentimenti e non ha, quindi, più niente da dire. ^_^;
A parte che vorrei proprio vederlo, un PG che è così moralmente granitico da opporsi fino alla morte (sua o degli altri) anche ai compagni scandalizzati.[/p]
boh vero. ma è anche vero che mi pare sia un po' la "vendetta del master contro il giocatore". gli altri che fanno?
cioé io penso che se uno non vuole giocare a cani come cani vuole essere giocato la cosa migliore sarebbe cambiare gioco
altrimenti mi chiedo una città con una scala che si ferma a peccato come la risolvi? mi sa che diventa una gran fatica
non so, la soluzione c'è ma a me sembra un voler forzare e basta
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[cite]Autore: Antonio[/cite]è anche vero che mi pare sia un po' la "vendetta del master contro il giocatore". gli altri che fanno?
Gli altri giudicano; è non è vendetta: il master deve, da regolamento, fare in modo che una città sia l'Escalation di quella precedente. Se in quella precedente è andato avanti ad ammazzare senza problemi e senza cambiare, la città dopo può benissimo vertere su una cosa che, se risolta sparando, sterminerebbe mezza città (vedi Hope, per avere un caso pratico).
C'è poi da dire una cosa: ha preso Fallout? Se sí, come ha fatto a non cambiare? Il Fallout è una ferita (a parte quello d'Esperienza); se tutti accettano la scelta del giocatore significa che tutti hanno accettato che lo ferisse in qualche modo (o che non hanno capito la questione del veto). E, se è una ferita, che alla quinta non sia cambiato minimamente mi parrebbe strano, qui si dovrebbe andare sul caso pratico.
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scusate la lieve assenza
Claudia - indubbiamente i tuoi consigli sono validi, ma ti spiego quale era la mia situazione.
A me CnV piace da matti, e vorrei davvero approfondirlo. Purtroppo nel gruppo dove gioco solitamente ciò è abbastanza difficile per i motivi che ho detto finora. Infatti non lo proporrò più all'interno del gruppo, anche perché per il poco tempo che ci passo (complice la mia attuale vita da torinese) voglio evitare di stressarli con le mie esigenze. Ci sta già pensando Thomas a stressarli con le sue. ^_^
Quando a me sto cercando di approcciarli con persone più disponibili a provare, anche se mi dispiace per quei giocatori che erano sulla via del cambiamento (incluso Daniele, che è stato un pò quello che ha dato il via a questo topic con il suo "Il Padre della Vita guida le mie azioni 5d10") e che per il momento non avranno modo di vedere se c'è un approccio migliore a CnV et similia (a meno che non ci pensi Thomas).
Non ho postato un actual play della nostra prima giocata perché discussi dei miei errori direttamente con i giocatori (almeno alcuni di loro), e la seconda giocata fu più gradevole per tutti (tranne ovviamente per chi lo odiava a priori).
Sostanzialmente i due errori principali che ho fatto sono stati i seguenti:
A - descrizione estremamente carente...i giocatori davvero non avevano capito come era fatto il paesaggio, l'ambiente, la città.... mea culpa mea culpa mea culpa!!! La seconda città l'ho descritta meglio, tanto quanto usi, che come disposizione, facendo una vera e propria carrellata a mo di inquadrature.
B - ho accettato, come un fesso, una posta troppo alta, che fondamentalmente imponeva allo stregone di ammettere che quello che faceva era sbagliato. Era il mio primo vero conflitto e non ci ho pensato....e ci siamo trovati con un'intera giocata dominata da due conflitti (il primo, abbandonato dai giocatori...e il consecutivo con i giocatori che hanno fatto il sedere allo stregone). Imparato anche qui dal mio errore ho provveduto a tarare meglio i conflitti della seconda città.
entrambi i giocatori "non odianti" hanno detto di aver notato un miglioramento e di essersi divertiti di più, ed io li ho visti partecipi. Almeno questo è stato il parere che mi hanno dato a tu per tu.
Vi ringrazio quindi per la partecipazione e per i consigli...per il momento (per le cause sopra spiegate) non posso vedere se il cane di Daniele evolverà o meno. Se ci rigiocherò con lui non mancherò di postarvi AP e darvi le mie impressioni.
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[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]descrizione estremamente carente...i giocatori davvero non avevano capito come era fatto il paesaggio, l'ambiente, la città.... mea culpa mea culpa mea culpa!!! La seconda città l'ho descritta meglio, tanto quanto usi, che come disposizione, facendo una vera e propria carrellata a mo di inquadrature.
Che problemi hanno avuto in tal senso? Mi viene il dubbio perché a memoria non ho mai fatto descrizioni eclatanti, mi limitavo a una descrizione generale con qualche elemento saliente, ma non ho trovato problemi in tal senso ("Appena entrati in città la gente poco per volta vi nota, e una piccola folla si raduna; vedete che vi viene incontro, e tra essa un uomo si fa largo e vi si avvicina, mentre un po' in disparte notate una ragazza che vi guarda").
[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]ho accettato, come un fesso, una posta troppo alta, che fondamentalmente imponeva allo stregone di ammettere che quello che faceva era sbagliato
Perché la consideri troppo alta? Sarebbe interessante approfondire la situazione, perché in Hope (sí, continuo a citare Hope; non è colpa mia se è un calderone di esempi :P ) un Conflitto è stato proprio con lo Stregone e proprio per fargli ammettere che aveva sbagliato (ora non ricordo esattamente la Posta, ma il punto era che volevamo dimostrargli che aveva peccato e lui non voleva ammetterlo).
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[cite]Autore: Antonio[/cite]se il pg è in compagnia di altri pg entrerà nei conflitti e usera i suoi dadi, narrerà scialbamente, ma un po' spronato qualcosa farà e i suoi bei fallout li prenderà (perché prendere i fallpout verbali lo capiscono tutti che conviene, non si sa come sembra l'unica regola chiara a tutti)
Se la narrazione è scialba, c'è il Veto.
Se narra scialbo voglio vedere come fa a fare Rilanci "non ignorabili" e restare in Conflitto. O_o;
[cite]Autore: Antonio[/cite]boh vero. ma è anche vero che mi pare sia un po' la "vendetta del master contro il giocatore". gli altri che fanno?
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altrimenti mi chiedo una città con una scala che si ferma a peccato come la risolvi? mi sa che diventa una gran fatica
Non è "vendetta". E'una situazione, che il GM mette APPOSTA per mettere in crisi i PG, a partire, può essere, da quello che "si schiera" di più.
Giocare col Torquemada è una rottura anche e soprattutto per il giocatore, di solito... Gli hai spiegato che sono dei DANNATI RAGAZZINI SENZA ESPERIENZA con una MISSIONE SACRA non solo di punire, ma anche di proteggere, assolvere, ecc.? Nella mia esperienza, è fondamentale dirlo e ricordarlo.
Gli altri che fanno? Giocano. Voglio vedere se non si schierano se Terminator vuole giustiziare le loro famiglie per un peccato minore!
Una Città che si ferma a Peccato come la giochi? Come sopra: Terminator ha punito senza pietà? Abbassa l'asticella, metti peccatori più che giustificati, e vediamo se il gruppo dei PG non inizia a mostrare qualche crepa. Poi, siediti lì e osserva che succede... ^__^