Ciao a tutti,
sono un ragazzo che da anni gioca a intervalli irregolari a giochi tradizionali (ad&d in tenerissima età, d&d3.5, vtm, wfrp, mdt). Sono sempre stato un giocatore e mai un master (non mi piace nemmeno la parola), non mi ha mai attirato l’idea sinceramente, però da un po’ di tempo ho iniziato a soffrire analizzando alcune situazioni di gioco.
Più che altro non riesco a sopportare la sensazione di prigionia che una storia già decisa comporta. Qualsiasi scelta tu compia spesso ti porta in una determinata direzione, ma saresti arrivato a quel traguardo anche facendo una scelta diversa perché una mano invisibile ti guida. In secondo luogo questo a seconda dei master comporta anche la completa fungibilità dei personaggi, cosa che mi da quasi più fastidio: se te sei un monaco del tempio della tempesta, accolto dall’ordine che ha ucciso i tuoi genitori e crescendo sei fuggito alla ricerca di xxx ecc ecc ecc non fa spesso differenza da dire che sei un mago di liv.3: hai pur sempre la stessa funzione, cioè essere una pedina che manda avanti la storia, o un criceto che corre all’interno della sua ruota se preferite.
Da un mesetto sbircio questo forum, ci sono capitato per caso mentre cercavo non ricordo cosa. Il fatto è che vorrei imparare a giocare meglio e convertire a nuovi giochi i miei compari ludici. Leggiucchiando qua e là ho già capito diverse cose, ma sul forum spuntano thread come funghi (non è una critica!) e ci sono post chilometrici e vari riferimenti ad articoli. Questo è bello, però per me è difficile da seguire e finisco per perdermi tra l’enorme quantità di informazioni, esempi, collegamenti esterni e quant’altro.
Ho quindi deciso di iscrivermi e porvi qualche domanda per capire come migliorare e magari avere qualche risposta personalizzata senza doverla cercare qua e là tra le esperienze altrui.
Credo che la cosa migliore sia spiegare come ho giocato ultimamente per capire gli errori.
Qualche mese fa ho provato a fare io da master (ultimamente facciamo un po’ per uno) per cercare di porre rimedio al problema della prigionia creata dalla trama [non sapevo ancora niente dei giochi nw]. Si è giocato a wfrp e ho deciso di creare grossomodo una trama che non forzasse i personaggi di modo che fossero il più liberi possibile. Ho creato una trama appuntandomi delle date in gioco con degli avvenimenti che sarebbero accaduti se nessuno fosse intervenuto (es. un terremoto causato dagli esperimenti degli skaven [uomini topo per chi non consoce l’ambientazione)],) poi mi sono appuntato altre cose che riguardavano la città dove il gioco si svolgeva e i suoi abitanti e ho pensato in linea generale a qualche trama secondaria. Ho lasciato i pg liberi di fare quello che volevano, guadagnandosi da vivere e portando avanti anche trame personali che scaturivano dagli eventi. Ad esempio un pg era un ragazzo nobile che, sopravvissuto per innumerevoli colpi di fortuna (per via anche dei dadi in gioco…), si era convinto di essere il prediletto di una divinità; ecc ecc.
Tornando indietro avrei pensato a qualche altro modo ancora per aumentare la tensione che ponesse in primo piano la moralità dei personaggi o la crescita o il cambiamento, ma già così l’esperienza non è dispiaciuta (salvo qualche breve momento di languore nelle giocate in cui i giocatori non sapevano che fare e si sentivano spaesati, ma lì bastava inserire qualcosa di movimentato per aumentare nuovamente l’attenzione e aggiungere spunti interessanti per il futuro dei pg oppure introdurre png).
Alla fine però credo di aver lasciato abbastanza libertà, sempre che il termine sia esatto.
Leggendo un articolo:
articolonon riesco a capire se quello che ho fatto sia trailblazing oppure qualcosa di un po’ più narrativo o qualcosa di peggiore.
Qualche sera fa inoltre, tra una campagna e l’altra non sapevamo come impiegare una serata e ho proposto una improvvisata di una sera con un gioco nuovo. Tutti mi hanno guardato storto, ma in fin dei conti io sono quello che propone sempre novità e alla fine non deludo mai del tutto, quindi mi è stata accordata un po’ di fiducia. Così ho improvvisato una partita a lady blackbird (
lady blackbird) cambiando un’oretta prima di giocare un po’ l’ambientazione e creandola più nelle mie corde.
I giocatori, e io, siamo rimasti soddisfatti sia dell’esperienza di gioco sia delle meccaniche (ad es. del meccanismo delle chiavi).
Finita l’attuale campagna di d&d [dove non sono master] (abbiamo cambiato alcune cose come l’ambientazione, ma non riesce a convincermi più come gioco, mi serve qualcos’altro…), avevo intenzione di proporre il Solar System. Gli altri sembrano essere d’accordo e già l’altra sera stavamo mettendo insieme qualche idea per le regole dell’ambientazione (mi pare si dica crunch).
Non credo che sarò la story guide perché si è offerto un mio amico (mi fa molto piacere che si sia accorto di molti errori che commettevamo prima giocando; ad es. lui era un master che stabiliva per filo e per segno una storia da seguire).
Volevo quindi qualche consiglio da dare alla sg e ai giocatori e a me…
Quando giocate, quanto potere narrativo ha un giocatore? Ad esempio in caso di successo in un tiro abilità narra lui come è avvenuto tale successo e può inserire elementi in gioco?
Ad es. mi ha lasciato spiazzato un esempio di gioco che ho letto in una passata discussione su lsds: un pg faceva un tiro conoscenza e avendo avuto successo stabiliva che quello che era stato trovato era una piuma di…. Non ricordo per filo e per segno, ma qui la cosa importante è notare che il giocatore ha inserito nella storia un elemento non di poco conto. In questo caso quindi ha smesso di occuparsi a tutto tondo del suo pg: la cosa mi lascia un po’ perplesso.
Mi scuso se mi sono dilungato (sono amante dei post puntuali e precisi, che d’altra parte sono indiscutibilmente più chiari, anche se in realtà io personalmente tendo sempre a sproloquiare). Se avete la pazienza di darmi qualche consiglio farete la vostra buona azione quotidiana.
In futuro casomai chiederò consiglio su regole e cruch, ma prima preferivo avere le idee chiare sulle questioni generali di gioco (boh, forse le possiamo definire questioni di meta-gioco, non so).
Ciao.