[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
Basta chiedere "perchè" e si vede che la classica risposta a "cosa vuoi" del tipo "voglio provarci con A", "voglio uccidere C", "voglio derubare D", non dice niente. Non ti dà nemmeno indicazioni utili per narrare la vittoria e la sconfitta. ("hai vinto? Ok, rubi. Hai perso? No, non rubi. e basta, senza nulla su cui costruire cose più articolate). Mentre invece sapere COSA VUOLE VERAMENTE consente di descrivere l'azione molto meglio (è molto diverso narrare ciascuna dei tipi di seduzione elencati prima)
Grazie, Moreno.
Semplicemente chiedere "perchè" un giocatore fa una determinata azione dovrebbe risolvere ogni mio problema con i Conflitti.
Pensandoci bene, sono tutte cose che già sapevo e che avevo trovato corrette e funzionali già leggendo il manuale o vari articoli/siti (grazie anche a Vertigo per il link del forum di Lumpley: lo conoscevo già da tempo ma è stato un'interessante rilettura).
Purtroppo, temo che sia vero quello che ho letto da più parti su questo genere di giochi: si tende a giocare con la vecchia concezione di master "gamist/simulationist" e non "narrativist" perchè è quella a cui si è più abituati inconsciamente.
A livello teorico le cose mi erano chiare, poi in gioco mi sono dimenticato tutto: sono proprio messo male ;-)
Al momento non potrò mettere in pratica questi suggerimenti perchè la mia serie è finita proprio l'altra sera e nella prossima farò il giocatore ma me ne ricorderò sicuramente per il futuro.
Ciao e grazie
Paolo/vano