Tutto questo pippone per dire 4 cose:
- Volere "fare un gioco umoristico" e "sviluppare la comicità" possono essere due cose distinte
- L'approccio a Umorismo e Comicità devono essere serissimi, altrimenti si deraglia.
- per fare un gioco demenziale i giocatori devono riconoscerne la demenzialità.
- Senza nessun intento polemico: c'è bisogno di un gioco demenziale? O forse la sfida sta nel fare un gdr Comico, ma non demenziale, tipo Fiasco?
Ad istinto, mi piacciono molto questi punti.
Alcuni appunti ai punti, però.
Punto 1: suggerimenti o (ancor meglio) esempi di come si separano o si uniscono?
Punto 2: non sono sicuro di capire che intendi, specie riferendosi al GdR, che è un medium in cui autori e fruitori coincidono e quindi non capisco "da che lato" e in che momenti dev'esserci questa serietà.
Punto 3: perché altrimenti...? Anche qui ti seguo "ad istinto" ma non razionalmente.
Punto 4: il primo istinto mi dice "c'è bisogno di un gioco di un certo tipo in proporzione all'esistenza di giocatori che lo richiedono". ^_-
Vedo di chiarire:
Punto 1 - Un esempio di gioco umoristico è In Spaace!, dove elementi possono venire inseriti quasi a piacere e il sistema premia chi fa ridere gli altri, sia perché il giocatore narra abilmente di come lo scroto gli rimanga impigliato nella cerniera della tuta spaziale al momento dell'evacuazione di emergenza, sia perché al tavolo uno fa un peto e un'altro fa un sagace commento sulle abitudini alimentari. Come esempio di sviluppo della comicità c'è potenzialmente Fiasco: quasi tutti i Bisogni dei personaggi grondano Dolore, basta associarci la Verità e hai il Comico, e senza andare gonzo, anzi bisogna andare nella direzione. NB Non sto dicendo che Fiasco è Comico, ma che può diventarlo.
Punto 2 - La serietà deve stare ovunque (attenzione, serietà, non seriosità), nel sistema di gioco e nell'approccio dei giocatori. Se ogni 3x2 trovo il pretesto gratutito per fare ridere, introducendo costantemente elementi nuovi, o a scapito di quello che è stato costruito fino a lì e tutti gli altri lo fanno il risultato sarà un banchetto di acciughe.
Faccio un esempio. Il mio personaggio ha una sua visione del mondo (es - sono un contrabbandiere dello spazio), la estremizzo (sono il migliore contrabbandiere di questo braccio della galassia), gli do un qualcosa che lo avvicini al mondo reale (ho sulle spalle un debito che fatico a restituire) ottengo una sottospecie di Han Solo. Se a questo punto aggiungo un difetto che gli inficia la sua visione del mondo, tipo quando m'interrogano mi escono un sacco di tic, ho creato un Han Solo comico.
Lasciando invariato tutto il resto ho fatto una versione comica di Guerre Stellari, se tutti i personaggi subiscono lo stesso trattamento (per esempio: Luke Skywalker vuole diventare un Jedi, ma è un pavido, Leila ha un orasmo ogni volta che sente la parola "ribelli", Obi Wan Kenobi soffre di flautolenze, Darth Fener soffre di emorroidi) ho un susseguirsi di puttanate senza nè capo né coda.
Punto tre - Hai mai fatto vedere Ridere per Ridere o L'aereo più pazzo del mondo a chi si aspettava una commediola romantica?
Punto 4 - Concordo con te, però per rompere gli schemi bisogna che gli schemi ci siano, altrimenti il demenziale diventa "lo schema".