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Topics - Simone Micucci

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General / Tipi di Regola 0
« il: 2010-02-24 10:45:46 »
ciao Moreno,
scusa se ti rompo i maroni stamattina. Cercavo il tuo post su gdritalia in cui descrivi i sei tipi di regola 0, ma non lo trovo più...che fine ha fatto? O_O

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Gioco Concreto / [CnV] Salvare due Cani
« il: 2010-02-22 19:44:53 »
ok...cioè lo so che forse è una domanda stupida, ma ora come ora mi sorgono dei dubbi...
ma iniziamo con l'AP (io master, giocatori triex, 3evil, Hayden).
(Ps: premetto che nella giocata non ci sono stati problemi, il gruppo era ben affiatato ed ognuno ha giocato come il padre della vita comanda! XD)

Nella città di Old River fedeli e non fedeli convivono, ma a volte questa convivenza non è pacifica.
A causare problemi sembra essere sopratutto (sembra, perché la città è ancora gravida di peccati nascosti) fratello Ian...che ha aspettato tanto la sua occasione di essere un cane, solo per venir deluso dal sovrintendente che gli ha negato questa opportunità...
fatto sta che fratello Ian si improvvisa Cane (la città è più complessa, la sto semplificando per arrivare più in fretta al punto) e inizia a distribuire la giustizia del signore senza più avere rispetto per le sovrintendenze dei fedeli...e violando a volte le leggi dei non fedeli...come quando (praticamente inizio città) uccide il gestore del negozio di liquori e lo sceriffo corso in sua difesa.

I cani cercano di approfondire la cosa e rimangono di stucco quando scoprono che Ian vuole portare il cadavere dello sceriffo dal vicesceriffo (il quale ha abbandonato la fede per vivere come un pagano).

C'è un primo conflitto con il vicesceriffo che vuole uccidere fratello Ian, nel quale i cani si schierano a favore di Ian, bloccando il vicesceriffo in modo da far chiarire i due.
Quando Ian si è espresso in modo lapidario ("quella è la fine a cui va incontro chi non è nella fede") i Cani gli intimano di farsi arrestare e farsi processare secondo le leggi, ma Ian non accetta di essere nel torto e si apre un conflitto (Posta: la libertà di Ian).

Durante questo conflitto arriva il terzo cane (il primo personaggio di Hayden, uno dei cani più lontani da un torquemada che io abbia mai visto...) che ne prende parte, volano pallottole, bastonate e cazzotti....alla fine Ian cede la posta per non accusare il fallout di un 3inAutorità, ma il conflitto termina con due cani in fin di vita (triex e 3evil fallout 16 o più...).

E qui sta il mio dubbio...da regole c'è bisogno di un conflitto con posta la loro vita...o ci lasciano le penne...
bisogna fare conflitti separati? Si può fare in un unico conflitto? In questo secondo caso la posta è la vita di entrambi o la morte di entrambi?

E come la mettiamo con i dadi che ho nel conflitto in quel caso? Contro triex avrei 4d10 + Influenza Demoniaca (i dadi del suo fallout), mentre con 3evil avrei 3d6+3d8+3d10+Influenza Demoniaca...

quindi ... non so come sbrogliarmi...come gestire la cosa???

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General / Sporchi Segreti - Dubbio sul Conflitto
« il: 2010-02-13 01:40:07 »
Partita a Sporchi Segreti di un paio di giorni fa.

L'investigatore è un commerciante al quale la ragazza ha chiesto di aiutare una sua amica, sospettata di aver rubato in casa di una ricca famiglia. La sospettata è fuggita e ricercata dalla polizia, quando l'Investigatore va a controllare in casa della fuggiasca la trova completamente sfasciata, evidenti segni di colluttazione, e i genitori di lei morti (solo la madre in realtà, il padre è in fin di vita e comatoso). Poco dopo 4 tizi armati di mazze lo sorprendono in casa e decidono di dargli una lezione...

CONFLITTO
lui vuole scappare, i tizi vogliono bloccarlo.

Il conflitto funziona abbastanza bene, non ci sono problemi, distribuire la violenza alla fine è stato abbastanza semplice.


qualche scena dopo l'investigatore va a casa della ricca signora derubata, in quanto ha scoperto che alcune attività della vittima coprono dei traffici di droga, nella quale rischia di essere implicata anche la sua ragazza.
L'investigatore vorrebbe che la signora confessasse, mentre lei vuole che si allontani... domanda... è un conflitto accettabile?
Il conflitto è andato avanti per un pò e quando è terminato ci siamo trovati a dover distribuire due livelli di violenza...e ci sentivamo in qualche modo forzati. Alla fine l'Investigatore (vittorioso) ha stabilito che la donna, offesa da qualche domanda scomoda alla quale non ha saputo rispondere, ha colpito l'investigatore, che nel tentativo di allontanarla l'ha fatta inciampare battendo violentemente la testa sul tavolo...

a me personalmente la cosa è sembrata strana e fiacca...al tavolo c'è stata un pò d'interdizione, ma abbiamo proseguito ripromettendoci di chiedere delucidazioni.

Altre domande:
uno dei due crimini (racconto breve) deve essere un omicidio. Questo significa che bisognerà far capitare in fiction un evento illegale (morte di qualcuno) e dichiarlo omicidio, nel caso questo non sia uscito casualmente come crimine iniziale? (noi abbiamo fatto così).

al termine del conflitto i livelli di violenza possono essere dati ad un personaggio presente nella scena...anche se non partecipante al conflitto... immagino in un inseguimento un passante che viene accidentalmente investito. O un proiettile volante in una sparatoria...giusto?

Durante il colloquio tra la ricca signora e l'investigatore eravamo nel dubbio su come distribuire la violenza ed una prima proposta (al limite dell'ilarità) è stata "una cassetta di attrezzi cade in testa ad uno dei tecnici che sta riparando l'antifurto" (erano stati precedentemente descritti durante il framing della scena). Io personalmente ho obiettato, sostenendo che era poco interessante, poiché non scaturito direttamente dal conflitto, ma come evento casuale in se......ho detto bene? O davvero la violenza può essere distribuita in modo così libero?

Grazie in anticipo.

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General / Partecipazione COTTOCON
« il: 2009-12-14 19:14:22 »
Ciao Michele,
Dino mi ha detto che tu gli avevi mezzo accennato ad una tua possibile partecipazione alla COTTOCON. È privo di internet ora e non può verificare, voleva sapere se hai novità in merito. ^^

PS: vorrebbe anche sapere come fai a procurarti tonnellate di granaglie e salatini vari, che farebbero comodo (se possibile, ovviamente).

Saluti

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chiedo un consiglio ai più esperti di AiPS su un caso che mi è capitato.

Sto facendo il produttore di una serie ispirata ad un gioco del mondo di tenebra (Werewolf The Forsaken, dove dei lupi mannari sono dei custodi posti a metà tra il mondo degli spiriti e quello degli uomini, e devono far si che nessuna parte minacci l'altra, la serie si intitola "Dei Lupi In Cerca d'Autore" e parla delle peripezie di un branco giovane alle prese con casini vari tipici del Mondo di Tenebra).

Siccome mi interessa semplicemente sapere se le poste sono impostate bene chiedere consiglio solo sulla scena rilevante:

Partecipanti
Francesco: uno dei più giovani del branco, sarebbe anche quello che fa da "furtivo e astuto del gruppo" secondo gli stereotipi MdT. il suo problema è "Complesso di Inferiorità"
Paolo: grosso e violento, il suo problema è "Controllo dell'Ira".

In una precedente scena i due si sono trovati in piena imboscata nemica e il personaggio di Francesco è rimasto pericolosamente ferito e avvelenato da un composto argentoso. Paolo chiama una scena di Avanzamento della Trama, con argomento "Entriamo nel rifugio più vicino per pronto soccorso".
Io (Produttore) imposto la scena, facendo vedere l'ingresso del rifugio e quant'altro, Paolo con inbraccio Francesco va verso il rifugio ma lo avverto che vede qualcuno. Lui si nasconde e aguzzando i sensi lupeschi sente l'odore di un loro nemico, che li sta cercando.
Paolo chiede un conflitto su "Ammazzare il Nemico", io gli rispondo che non mi sembra in linea con la scena e gli propongo invece "Entrare nel Rifugio senza che il nemico se ne renda conto"...a lui la cosa non dispiace (anche perché, sottolinea, se gli tocca la narrazione e vince il conflitto può tranquillamente narrare che lo ammazza...e io gli do ragione), però obietta dicendo "ma in questo modo vincoli la posta no? Non dovrebbe essere semplicemente "Entrare nel Rifugio?". La mia risposta a questo punto è "si, ma a noi non interessa che tu non entri. Non c'è molta potenzialità. Cosa fai poi se fallisci? Una nuova scena per un nuovo rifugio? Una scena di pronto soccorso? Per me è ovvio che tu riesca a entrare, reputo più interessante che qualcuno si accorga di un vostro rifugio".
Alla fine lui annuisce e accetta.
Paolo "entro senza farmi vedere"
Francesco "riesco a rendermi utile nonostante le ferite"

Perdono entrambi la posta e la narrazione tocca a Paolo che spiega come fa un agguato al nemico spaccandogli la testa con un solo pugno. Il suo compagno cerca di avvertirlo che c'è un'altra spia nascosta, ma sviene per il dolore e mentre lui entra nel rifugio il nemico se ne va inosservato. A me la cosa non dispiace e quindi seguitiamo tranquillamente (e Paolo si becca una Fan Mail).

I due giocatori sono inesperti di AiPS, ma anche io non sono un fenomeno. Il mio dubbio resta: quella posta "Entro senza farmi vedere" è valida considerata la scena e i personaggi? O è vincolata da qualcosa?

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Ho già fatto da master a due città di Cani, con le quali ho fatto esperienza. La prima città è stata un semi disastro, ma grazie al suo sacrificio ho potuto notevolmente addrizzare il tiro nella seconda, che risultò più soddisfacente.
Questa volta faccio il processo inverso…decido di non creare prima la città, ma chiedo ai miei giocatori di creare loro i personaggi, sui quali poi avrei strutturato la città.
I miei giocatori sono Daniele (che ha fatto da giocatore a tutte le mie precedenti città e che ha giocato insieme a me quando Thomas era il master) e Thomas, che per quanto ne so sta giocando a CnV senza fare il master per la prima volta.

Thomas fa un cane molto attaccato al concetto di famiglia; figlio minore di una famiglia ricca, vede i suoi fratelli continuare le attività, le sue sorelle maritate con buoni partiti…e per lui un nobile destino di cane, già deciso da altri, quindo viene mandato ad imparare da ex-cani e raccomandato dal suo Sovrintendente, visti gli ottimi apporti della famiglia al benessere del ramo. Fratello Derrick, mi dice Thomas, sa che il suo destino è essere un cane, e fa di tutto per esserne degno, ma purtroppo il padre della vita non gli parla, non riesce a vederlo nel creato e il libro della vita sembra solo un insieme di favolette. Fratello Derrick insomma vorrebbe credere, ma proprio non ce la fa; aspetta speranzoso che qualcuno, lassù, si ricordi anche di lui (mentre ascolto il background penso: Bello! Bello! Bello!).

Daniele mi propone una cosa…particolare. Lui è il figlio del profeta della pistola.
Antefatto: quando Thomas era master e io e Daniele giocatori ci trovammo in una città dove si stava diffondendo uno strano culto eretico, che usava una strana variante del Libro della Vita, chiamata Il Libro della Pistola. Questo culto aveva per stregone qualcuno che ribattezzammo il Profeta della Pistola, che predicava il diritto a decidere e comandare del più forte e prepotente…insomma…del più veloce e preciso a sparare.
Daniele mi dice che i nostri Cani, nella sua visione, hanno prelevato il figlio peccaminoso del Profeta della Pistola, istruendolo e riportandolo a Bridal Falls City per essere purificato da idee tanto malsane (sono dubbioso, ma l’idea mi sembra degna di rispetto e molto carina, quindi accetto più che volentieri la proposta di personaggio).

Ecco i personaggi che mi sono stati presentati (Thomas aveva già una mezza scheda pronta, che poi abbiamo corretto con l’apporto di tutti, Daniele invece aveva solo l’idea del personaggio, che è stata sviluppata collettivamente):
Purtroppo non ricordo la scheda iniziale, quindi posto la scheda dopo la conclusione di questa prima città.

Thomas – Fratello Derrick
Caratteristiche: Acutezza 3; Corpo 2;  Cuore 4; Volontà 5

Tratti
Sono un Cane 3d10
Sparare 1d10
Ho lasciato una donna in pericolo 1d4
Ho una lingua biforcuta 2d10
Ho avuto la migliore educazione che i miei genitori potessero permettersi 2d8
Il Signore della Vita mi ignora 1d6
La famiglia è importante 1d6
La fede non fa da scudo 1d6

Relazioni
Mio Fratello Tobia 1d6 (non in questa città)
Il Sovrintendente Petros 1d6 (non in questa città)
Sorella Clea 2d8

Proprietà
Il mio cappotto purissimo 2d6
Il fucile di famiglia 2d8+1d4
Medaglione con Simbolo dell’Albero della Vita 1d6
Casper, il mio cavallo nero 1d6

Conflitto di Iniziazione: “vorrei aver dimostrato al mio istruttore che ho fede”.
Io sgrano gli occhi e cerco di non farmi prendere dal panico. Faccio mente locale e intanto mi viene in mente un conflitto simile che ho già visto fare in un certo PbF =D e inizio a narrare…

L’addestramento è duro per Fratello Derrick. Nonostante le raccomandazioni gli istruttori non sono morbidi con te, ma nonostante tutto ti sono lasciati molti momenti per riflettere e pregare. Durante uno di questi momenti il tuo istruttore ti mette una mano sulla spalla e dice: “mi spiace, fratello Derrick, ma ci è giunta notizia che tua madre sia molto malata…mi chiedevo se non volessi interrompere temporaneamente il tuo addestramento per poterla andare a trovare”;

Thomas sembra non capirmi, così mi spiego meglio: «se decidi di dimostrare la tua fede potrai continuare il tuo addestramento, tanto il Padre della Vita farà sopravvivere tua madre, e comunque potrete rivedervi in paradiso. Se invece non ti importa più di dimostrare la tua fede allora accetterai la proposta del tuo istruttore, e andrai ad abbracciare tua madre per quella che potrebbe essere l’ultima volta».
Thomas mi stupisce e dice “se questa è la posta io lascio direttamente”. Sono allibito e cerco di accertarmi se è un problema, gli chiedo se magari vuole un conflitto di tipo diverso, ma lui mi fa capire che è soddisfatto di come è stato definito il conflitto e sulla posta, semplicemente non vuole vincere un conflitto del genere, quindi scrive sulla sua scheda “La Famiglia è Importante 1d6” e narriamo di Derrick che prepara le sue cose e si appresta a tornare temporaneamente alla sua città…non abbiamo definito se sua madre stia attualmente bene oppure no.

Ed ecco la prima domanda: è normale, accettabile e incentivante che un giocatore rifiuti il conflitto di iniziazione e molli la posta a priori? (mi autorispondo: SI! Non ci sono stati evidenti problemi al tavolo, e sinceramente per me c’è stata una certa soddisfazione…mi sono sentito come se avessi toccato il nucleo del personaggio, ma non posso esserne sicuro).


Daniele – Fratello Isaac West
Caratteristiche: Acutezza 4; Corpo 3;  Cuore 3; Volontà 4

Tratti
I Cani mi hanno accolto 2d6
Mio padre è sempre mio padre 1d6
Riconosco le menzogne al volo 1d8
Questa è la mia fede 2d8
Io ho sempre ragione 1d10
Pistolero 2d10
Non do nell’occhio 1d4
Ho il segno della mia fede 1d6

Relazioni
Peccato [Violenza] – 1d8 (inizialmente era 2d8, ma è stato scalato a 1d8 come “Fallout di Riflessione” al termine della città)
Fratello Ebenezer 1d4 (uno dei cani che lo hanno “salvato”)
Fratello Derrick 1d6 (il personaggio di Thomas)
3d10 Fratello Nathaniel (aumentato in seguito a fallout di esperienza)
1d4 Sorella Clea
3d10 Fratello Cornelius (aumentato in seguito a fallout di esperienza)

Proprietà
Il cappotto che mi hanno donato al tempio 2d6
Il Libro della Pistola 2d6
La pistola di mio padre 2d8+1d4
Cavallo 1d6
Urna di terra consacrata 1d8

Il suo conflitto di iniziazione è “Spero di aver fatto ammettere al mio istruttore che la fede di mio padre non è sbagliata”.
Ora questo conflitto mi ha dato dei grattacapi. Un istruttore di futuri cani può davvero ammettere che altre fedi possono non sbagliare? Cerco di sondare la proposta e dico che il libro della pistola stabilisce che la ragione va al più forte e che la violenza risolve i problemi.

Narro quindi del suo istruttore, un ex cane duro e freddo, che è stato temprato da scelte difficili. Fa una breve anteprima dicendo “ho letto a fondo il libro di tuo padre…l’eretico crede che la violenza possa davvero determinare chi ha ragione e chi ha torto…” detto questo estrae la pistola e spara un colpo alla testa di fratello Isaac, portando avanti i miei due dadi più alti (un 19). Fratello Isaac accusa il colpo con 7dadi, dopodichè estrae la pistola e spara al suo istruttore, ferendolo al volto (accuso con tre dadi). Con i dadi che ho non ha senso continuare il conflitto, così narro dell’istruttore che butta la pistola al suolo e con la voce piena di rammarico ammette “si, la violenza risolve i problemi Isaac. Spero che tu faccia le scelte giuste lungo la tua strada”. Detto questo Isaac sviene dal dolore e viene curato per giorni e giorni. Decidiamo con il giocatore che il suo personaggio ha una vistosa cicatrice in faccia e lui segna (di sua iniziativa) il risultato del conflitto così formulato “Ho il segno della mia fede 1d6”.

Questo conflitto di iniziazione mi sa anomalo, e sinceramente credo di aver sbagliato qualcosa, ma non riesco ad individuare cosa e come avrei potuto fare altrimenti. Qualche proposta/idea?

Quindi, con un cane ateo e un cane eretico che affrontano la prima città, io mi trovo a co-narrarne le gesta per la terza volta.

217
General / Un Penny Per i Miei Pensieri
« il: 2009-07-27 22:31:30 »
pensavi mi fossi dimenticato eh?
Sto raccogliendo le idee per un AP della giocata...e già che ci siamo...non è che ti ricordi di me? =P

218
Gioco Concreto / CnV - Dubbi su un Tratto
« il: 2009-07-08 12:25:23 »
Salve,
in seguito ad una partita di CnV mi è sorto un dubbio sulla validità di un tratto.
Un giocatore ha scelto per il suo personaggio un tratto così scritto "Il Padre della Vita guida le mie azioni", assegnando un valore 2d6.
Io lì per lì lo ho accettato, mi sembrava un pò banale, ma non problematico. A tutti gli effetti il tratto è un pò generico (può essere applicato praticamente ogni volta che il personaggio fa qualcosa che possa essere ispirata dal Padre della Vita), e quel che è peggio entro quattro conflitti (in cui il giocatore ha sempre avuto fallout da esperienza) questo tratto è arrivato ad essere 5d10, rendendo il personaggio un tantino problematico, non tanto per me, quanto per altri giocatori che hanno detto di non comprendere come ciò sia possibile.

Con il senno del poi credo di sapere come avrei dovuto agire
1 - fare rilanci che fossero più duri da accusare, visto che il giocatore approfittava dei rilanci verbali per accusare con molti dadi piccoli, in modo da aumentare il fallout in d4, incrementando le possibilità di ottenere 1 senza comportare troppi rischi, se non al di fuori di "quello che accetto accusando..".
2 - io stesso trovavo il solo concentrarsi su quel tratto "sgradevole" e "poco interessante" e forse avrei dovuto comunicarlo al giocatore.

Detto questo è comunque possibile da regolamento che i tratti salgano così rapidamente? O c'è qualche regola che ho sbagliato ad interpretare?

219
Ricerca Giocatori / Quando ci si vede?
« il: 2009-06-08 15:59:27 »
spero che arrivi solo a te -_-
sono disponibile a Torino. =D

Quando ci vediamo? =P

333.1645967 <- è il mio numero per chiamarmi
simone1645@libero.it <- messenger per contattarmi

aspetto notizie

220
InterNosCon 2009 / Commenti: Elar
« il: 2009-04-29 17:57:48 »
Dunque dunque dunque...da dove partire?

Partiamo da me, ovviamente.

Ho approcciato Elar proprio per l'ambientazione...cercavo una qualche ambientazione steamfantasy, ed è stato il motivo principale per il quale mi sono iscritto. Non sapevo quanto poco lo steamfantasy mi piacesse, ora lo so.

Detto questo potrà sembrare una pessima esperienza...eppure non lo è stata, tutt'altro, è stata una gran bella esperienza.

Mi son sentito bloccato durante la fase di creazione del personaggio, finché non mi sono imposto un modello...che è passato da un John Constantine Elfico, a una sorta di spia, fino ad arrivare ad un "Esecutore del Complotto che Vuole Saperne di Più"...
La giocata mi è davvero piaciuta...l'inizio un pò lento è finito immediatamente appena la telecamera è arrivata su di me e mi è passata in mano la narrazione...a quel punto mi sono sbloccato ed ho cominciato a giocare davvero. Sono riuscito a capire che lo scopo era "raccontare la storia del proprio personaggio" a furia di sentire i tuoi (Khana) "ma gli lasci la storia così?" "non hai intenzione di tenerti il mazzo?" ... per un qualche motivo quando uno degli altri interveniva io ero colto dalla sindrome del "narratore benevolo" e accoglievo con apertura le loro idee....senza ricordarmi che in quella fase erano in qualche modo in competizione, ognuno di noi doveva portare la storia nella sua direzione.
A quel punto mi ha preso davvero il via e vedere come la storia si veniva a creare mano a mano che il mazzo passava tra le nostre mani è stato molto interessante. Spero che anche tu Khana abbia notato la mia fase di risveglio. ^_^

Che dire...adoro avere autorità di narrazione e un gioco che mi mette in competizione con gli altri sotto questo punto di vista, in cui si fa crescere una storia collettivamente, davvero mi è piaciuto.

Una sola cosa: ero così preso dal complotto che l'ambientazione e il resto mi sono passati completamente in secondo piano...mi ero scordato di essere un elfo, mi ero scordato di essere in una ambientazione steamfantasy... ho fatto qualche riferimento alla massoneria con il mio "Rango di Maestro Cartografo" e ad un'ambientazione fantasy usando "Le Mie Mappe Magiche", ma a parte questo l'ho sentita davvero pochissimo. Probabilmente è stato un problema delle poche ore giusto?

A parte quel risibile dettaglio mi è rimasto davvero impresso come gioco!! ...

221
Gioco Concreto / CnV - la mia prima città
« il: 2009-03-05 14:01:08 »
Salve.
Da un pò di tempo sono un giocatore entusiasta di CnV e un lurker soddisfatto di Narrattiva. ^^

Ho da un pò di tempo sviluppato l'esigenza di provare a far da GM per Cani nella Vigna, ma prima vorrei un parere sulla mia prima città...

Non mi convince esattamente il Culto Corrotto...dovrei inventare i dettagli che stanno distruggendo il culto? Chi lo pratica è consapevole di praticare una variante della Fede e di essere una sorta di "eretico"? Ok...vi metto al corrente della situazione e di come è strutturata la città, chiunque voglia darmi dei chiarimenti (o apportare correzioni ove sbagliato) è gradito e anticipatamente ringraziato


Sorella Eliza è un maschiaccio.
La madre era una figlia del popolo delle montagne convertitasi pienamente alla Fede, ma purtroppo è morta di parto e fratello Tobia, padre di Eliza, si è trovato ad allevare da solo una bambina, contando solo sull’aiuto della sua famiglia stretta (i suoi genitori), visto che i suoi due fratelli hanno abbandonato da tempo questo ramo per dirigersi altrove.
Sorella Eliza è bella ed esotica, è piena di energie e svolge sia ruoli da piccola donna che da ragazzo, aiutando il padre in lavori che poco si addicono ad una signorina, come risultato non è corteggiata, ma a suo padre non importa eccessivamente, pensa sia una bella ragazza e che sicuramente è solo questione di tempo prima che qualcuno si faccia avanti (e segretamente ha paura che anche la figlia possa morire di parto come la madre). La comunità non approva in pieno, ma nessuno se la sente di rimproverare fratello Tobia o la giovane Eliza per essersi adattati alle loro disgrazie.

Al contrario sorella Beth è una ragazza rispettabile, cresciuta in una famiglia tranquilla, è ormai in età da marito (coetanea di Eliza) ed è corteggiata da svariati pretendenti, ma sente in sé una sorta di vuoto e inquietudine e sente che vorrebbe essere come sorella Eliza, libera e indipendente, forte come un ragazzo e dal fascino esotico. Lo confida a sorella Eliza e le due diventano grandi amiche.

Passa il tempo e sorella Beth è del tutto insoddisfatta dai suoi pretendenti, tanto da provare quasi fastidio nel sapere di essere corteggiata, così il padre, fratello Albert, stufo dei suoi capricci che giudica infantili e sciocchi, la forza verso fratello August.
Fratello August è un ragazzo paziente e modesto, non è molto sveglio, ma è un buon lavoratore, sorridente e disponibile. Al padre piace il tipo e vorrebbe che sua figlia si sistemasse, ma lei rifiuta ossessivamente l’idea, tanto che arriva al punto da rispondere al padre in malo modo, ricevendo un sonoro schiaffone, in seguito al quale fugge di casa.
Viene cercata da molte persone per un giorno intero, e l’unica a trovarla è sorella Eliza, conoscendola meglio è stata in grado di ritrovare il suo nascondiglio. In una lunga chiacchierata gonfia di confidenze si scambiano delle parole d’amore.

Tornate nelle rispettive case sorella Eliza è al settimo cielo, ma sorella Beth si sente fortemente in colpa, così accetta la corte di Fratello August e si fidanzano ufficialmente (con forte dispiacere di sorella Eliza). Passa altro tempo, sorella Eliza continua ad aiutare distrattamente suo padre e sorella Beth si sente insoddisfatta e scontenta; un giorno le due si incontrano per puro caso e, in un momento di debolezza, decidono di rincontrarsi come hanno già fatto mesi prima…in quella notte le due non si limitano alle confessioni, ma arrivano all’amore fisico. Cosa che faranno di nascosto altre volte, spesso e volentieri rifugiate da qualche parte nella grande casa di Eliza, per lo più vuota, nella speranza di non essere viste.

Con il peccato annidato tra le sue mura spirituali il ramo è scoperto ed i demoni non tardano a farsi sentire. Rendono i rapporti tra consorti più aspri, facendo desiderare alle donne una maggiore indipendenza, anziché essere relegate al ruolo di “alleva figli” e “pulisci casa”. Alcuni uomini sono intransigenti e arrivano in alcuni casi ad agire con violenza, mentre altri, pur di conservare la serenità in casa, permettono simili attengiamenti. I più pigri li incoraggiano, facendo fare alla moglie lavori da uomo, mentre loro si dedicano ad attività che hanno sempre considerato più riposanti (o neanche a quelle).

1a) Orgoglio: sorella Beth vuole un corteggiatore speciale.
1b) Ingiustizia: in molti corteggiano Beth, ma Eliza non ha pretendenti.
2a) Peccato: sorella Eliza e sorella Beth si amano carnalmente.
2b) Attacchi Demoniaci: i demoni fanno desiderare più indipendenza alle donne e spingono gli uomini ad usare la violenza.
3a) Falsa Dottrina: l’amore ha la precedenza sulle scritture
3b) culto corrotto: qui mi blocco. Dovrei descrivere le procedure di questo "nuovo culto"? A me viene da pensare a qualche donna (magari la madre di Beth) che accudisce le bestie o lavora la legna, mentre il marito per mantenere la tranquillità pensa a pulir la casa; oppure mi vien da pensare ad una donna che inizia la preghiera al Padre della Vita al posto del capofamiglia, ma ho la sensazione che siano esempi sbagliati. Pareri??


6a)
Sorella Beth: vuole qualcuno di speciale con cui passare la vita
Sorella Eliza: vuole stare con qualcuno che la ami
Fratello Albert: vuole che la figlia si sposi, meglio se con August.
Fratello Tobia: vuole che la figlia stia bene e sia felice.

6b)
I demoni vogliono che si perda la distinzione tra i ruoli. Vogliono che i cani ammettano che esistono valori maggiori della Fede. Per farlo manipolano i desideri e i bisogni delle persone e potrebbero arrivare a possedere qualcuno (probabilmente sorella Eliza, sorella Beth o Fratello Tobia).

6c) cosa succederebbe se i cani non fossero arrivati?
Fratello Tobia avrebbe scoperto la tresca tra Beth e Eliza, con il risultato di accoglierle nella sua casa di nascosto alla comunità (pur di vedere sua figlia felice è disposto persino a rinnegare alcuni dettami della Fede; sarebbero stati a 3, quindi un Falso Sacerdozio, con Tobia che fa da "sacerdote" per questo miniculto dell'amore libero).
Alla lunga anche il padre di Beth avrebbe scoperto la cosa, che sarebbe stata di dominio pubblico, ma con la maggiore “indipendenza” delle donne ormai diffusa non avrebbe suscitato eccessivo scalpore, anzi, molte donne avrebbero perfino approvato e Fratello Tobia avrebbe avuto qualche corteggiatrice disposta a sposarlo per essere un uomo tanto buono e di mente aperta.


Qualsiasi parere è ben accetto, sopratutto se negativo. ^_^

Grazie in anticipo

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