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« il: 2010-05-30 18:26:35 »
Queste sono alcune mie riflessioni personali sul mostrare a gruppi tradizionali realtà di gioco differenti. Sono ispirate da alcuni thread che ho visto aprirsi un sacco di volte, alcuni anche aperti per parlare del mio gruppo di gioco.
A chi è dedicato questo thread? È dedicato a TE che senti del potenziale meraviglioso in questo nuovo e stupendo panorama ludico che ti si sta aprendo davanti, e che vuoi condividerlo con il tuo attuale gruppo.
E cos’ho da dirti? Voglio parlarti della mia esperienza, che credo sia molto più comune di quello che si vuole ammettere di solito.
Inizia così: uno del gruppo, in genere il master (tu sei il master, vero? Magari fate a rotazione, ma nella stragrande maggioranza dei casi il master sei TU, o sbaglio?), sente che qualcosa non quadra.
Si, tutti quanti dicono di divertirsi, ma in qualche modo c’è qualcosa che ti manca. In alcuni gruppi magari ci saranno altre persone che la pensano come te (in genere una), ma spesso succede che soltanto tu, master del gruppo, senti questa mancanza. E quindi provi con dei nuovi giochi di cui hai sentito parlare…
Altre volte invece succede che siete in un gruppo dove si provano a rotazione diversi giochi. Si, avete il vostro gioco preferito, ma di tanto in tanto cambiate, giusto per non fare sempre la solita cosa. E uno di voi arriva con uno di questi giochi strani di cui si sente parlare.
Delle volte questa persona che presenta il gioco nel suo gruppetto ne ha parlato un po’ su GenteCheGioca, oppure su un altro forum. E gli hanno detto quanto è bello giocarci. Possibile sia così bello?
Altre volte invece lo ha provato ad una convention (chi lo sa, magari io e te abbiamo anche giocato insieme?). E questo è uno dei casi peggiori. Perché ha provato con mano quanto è figo giocare con sta roba.
E lo prova nel proprio gruppo...il risultato è spesso deludente, per non dire un disastro.
Sui forum ti avevano avvertito. Ma se sono così belli perché nel tup gruppo non funzionano?
Se sei stato ad una CON (GnoccoCON, InternosCON o altro) perché non riesci a ricreare quel clima meraviglioso con il tuo gruppo?
Loro dicono di divertirsi di più con il gioco tradizionale, ma a te, probabilmente, quel divertimento comincia ad andare stretto (tanto più stretto quanto più sei sceso in profondità dentro il mondo New Wave).
Ci saranno addirittura dei casi in cui sei straconvinto che loro si divertano di più con i giochi nuovi, lo vedi nelle loro facce mentre giocano, lo vedi nel livello di partecipazione che hanno ORA…eppure…eppure poi dicono che “è diverso”, “mi piace più d&d”, “si, è carino, ma non mi convince …”.
Se sei un bravo master (nel senso positivo del termine) ti diranno addirittura “ma a me piacevano quelle tue belle storie…perché non rifai da master a d&d?”
E te lo chiedi…già… chi ti impedisce di rifare una bella campagna a d&d?
“Ti ricordi di quando abbiamo combattuto contro le legioni di Kreyon, solo per scoprire che la realtà era un’illusione dei maghi dell’ametista?”… si… te lo ricordi. Avevi fatto tutto te.
“E ti ricordi quando abbiamo convinto quel dittatore Elfico ad aiutarci contro le orde degli orchi, solo per scoprire che era lui il cattivo della campagna? Che figata!” si, te lo ricordi. Era la tua storia…tutto era andato come dicevi tu. E quello che non andava come dicevi tu ti dava un fastidio bestia.
“e ti ricordi quando il dittatore Elfico ci ha messo in trappola, ma siamo riusciti a fuggire, e siamo quasi morti?” Si…te lo ricordi…sai anche perché si sono salvati.
Ragazzi, ma a voi piacevano? Non decidevate niente. Facevo tutto io.
“Ma no, non è vero…guarda la cosa del dittatore…abbiamo deciso noi di rivoltarci contro di lui…” bella forza, se dovessi decidere anche le scelte dei PG allora tanto varrebbe scriversi il libro.
“Va bhè. E quando ho proposto quella avventura dentro una piramide maledetta? Tu hai usato la mia idea. È stata anche una giocata carina…” già. L’hai accettata tu e ci hai fatto quello che volevi. Hai anche scartato l’idea di Marco di inserire gli uomini bestia, perché non sapevi che farci.
“Ma che c’entra, quella era un’idea di merda…” Ah ok…
Ma va bene, mi hai convinto…rigiochiamo.
E allora rifai da master a d&d, e qualcosa non quadra. A fine giocata dicono di essersi divertiti, ma durante la giocata sembrano dei cadaveri. Parlano poco, se parlano è quando tu decidi che è ora di lasciargli spazio (magari per pianificare l’attacco contro il boss di turno…o magari c’è un combattimento e quindi devono agire per forza).
Ed allora capisci. Hanno spazio solo quando glielo lasci tu, solo nei limiti concessi da te. Per il resto stanno lì imbambolati ad ascoltare la storia del master. Magari a volte interpretano i loro personaggi durante il discorso con il nobile che da loro la missione (alcuni master danno una missione e basta, altri invece nascondono pezzi di missione dentro i dialoghi dei png, in modo da costringere i giocatori a stare attivi. Si lo so che nei loro pensieri stanno solo creando una “bella storia”, ma la realtà dei fatti è quella…nascondere indizi utili, se non indispensabili, all’interno della fiction, nella speranza che i giocatori la esplorino più attivamente…a volte funziona, a volte no. Se funziona è perché il giocatore era attento a prescindere, te lo garantisco, non perché il master ha nascosto l’indizio in una trama intrigante).
Quindi tutto è deciso da te, o filtrato da te? Veramente? Non è possibile. Eppure sei sicuro di essere un bravo master. Da quanto va avanti? Se hai ricordi abbastanza nitidi, e hai coraggio di fare un po’ di sana autocritica, ritorni alle tue precedenti campagne…è da parecchio tempo che è così, ma non te n’eri accorto. Per tutto questo tempo hai giocato da solo. I giocatori non giocano davvero, sei tu che giochi con loro. Sei tu che decidi quando le loro idee sono valide e quando no. Se sei un bravo master decidi con saggezza, facendo il ballerino sull’umore dei tuoi giocatori, attento a non offendere Tizio, Caio e Sempronio.
Se sei una testa di cazzo invece te ne freghi, non scendi a compromessi e vai avanti lungo la tua ottima trama di ottimo master.
In ognuno dei due casi non cambia il fatto che tu decidi tutto. O comunque filtri le decisioni altrui.
Cosa diavolo è successo? Perché gli va bene che tu decida tutto?
Perché semplicemente alcune persone non sono interessate a contribuire ad una fiction. Forse davvero non gliene frega niente. Forse sono così abituate alle tue ottime trame che non se la sentono di contribuire, perché “per fare il master ci vuole vocazione”.
Quando ti trovi in questa situazione capisci che differenza c’è tra NW e tradizionale.
Con i NW bisogna partecipare!!
I giocatori devono volere qualcosa. Devono voler contribuire a quello che si sta creando tutti insieme. Devono avere il gusto di dire “Cristo che figata!” oppure “Ma che è sta schifezza?” quando in fiction succede qualcosa che li attira (l’hai letto AiPS? Hai presente la Fan Mail?).
Ora forse ti trovi in quella situazione. Riconosci che a diversi membri del tuo gruppo di contribuire ad una fiction non frega nulla. Se sono pochi se ne andranno o si adatteranno. Se sono tanti (forse tutti) questi giochi non andranno mai bene.
Allora cosa fai? Puoi tornare a giocare a d&d. Sai già cosa ti aspetta. Sai già cosa ti darà. A seconda di quanto sei entrato in profondità nei NW quel ruolo sarà stretto, fastidioso e alla fine insopportabile. Ma forse sei disposto a sacrificarti per il tuo gruppo. A organizzare le sessioni. A scriverti le campagne. A decidere tutto tu, con quella sgradevole sensazione di star buttando via una valanga di tempo, mentre racconti la tua bella storia davanti a quattro facce spente che non vedevano l’ora di tornare ad annoiarsi.
Altri non ce la fanno a fare gli assistenti sociali e mandano tutto a cagare. Piuttosto, si dicono, non gioco. Non ce la faccio. Non ce la faccio a perdere tempo partecipando alla storia di un altro. Non ce la faccio a perdere tempo raccontando a quattro persone indifferenti la storia che ho scritto.
Questa è la tua situazione? Percepisci che puoi fare di più e vorresti trovare un gioco per introdurre il tuo gruppo? Prova un gioco di rottura e vedi CHI è interessato a partecipare.
Prova AiPS e quando dici “chi pesca più alto narra come va a finire” vedi chi è interessato.
Ecco!!!
Quella è la persona con cui vuoi giocare!!
Fai attenzione a non sbagliare, alcune persone sono semplicemente timide. Con quelle la soluzione è Fan Mail a cascata. Inondale di stima. Trova un modo per dirgli “Bello!”. Se sono interessati vedrai che ti troverai ottimi giocatori (e tu che li avevi considerati tappezzeria! XD ). Se non sono interessati te ne accorgerai. Saranno loro a dirtelo. Ti diranno che si divertivano di più con le tue belle storie di una volta.
Quando provi un gioco di rottura ti rendi subito conto di chi vuole partecipare e chi vuole solo occupare una sedia. Alcuni vogliono partecipare in modo diversi. Alcuni preferisco un mood ad un altro. Non ti preoccupare. Se ci sono persone in conflitto di gusti è una cosa meravigliosa! Vuol dire che hanno dei gusti e vogliono difenderli!! Il tuo compito è di trovare il modo di esaltare quei gusti (non parlo di tuo compito di master adesso, parlo di tuo compito di appassionato. Perché se sei arrivato fin qui è perché sei un appassionato!).
Invece se continui a trovarti le facce morte c’è poco da fare. Non sono semplicemente interessati a contribuire. Vuoi davvero scoprire chi dei tuoi amici ha i tuoi stessi interessi e giocarci insieme? O preferisci continuare a dare il brodino a chi non sopporta i sapori troppo forti? Mentre tu e chi è come te vorreste qualcosa di diverso?
In ognuno dei due casi spero di vederti alle CON, in modo da fare qualcosa di saporito per entrambi