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Post - Angelo Allegra

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Generale / Meme, l'ennesima sorpresa
« il: 2010-08-04 16:13:01 »
O informarsi su qualche pennina con un operatore italiano che prenda in zona?
Quelli della 3 credo ti lascino provare la pennina prima di vendertela...

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Generale / Meme, l'ennesima sorpresa
« il: 2010-07-30 00:47:52 »
In bocca a lupo per tutto, Meme :)

3
Vanilla a morte.

Penso sia il peggior uso di internet che abbia mai visto dai tempi di Geocities.
Orrido è dir poco... pure un semplice (sebbene odiato spesso) php mi par meglio!

Se si vota per alzata di mani... le mie TRE sono alzate verso il cielo!

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Generale / OT da "OpenOffice al lavoro"
« il: 2010-07-18 11:10:14 »
Capiamoci... il dipendente può (e anzi deve, per il bene suo e dell'azienda) proporre qualcosa che secondo lui è migliore dei prodotti in uso attualmente nella ditta.
Penso che sia un'attitudine positiva e vitale.

Ma l'azienda ha tutti i diritti di dire di no.
Poi sta al dipendente decidere se gli va bene accettare le cose o trovare un altro lavoro.

Nel caso contrario magari la ditta cambia software, magari risparmia pure e ha un'efficienza e risultato migliore.
Magari no.

Ma la scelta finale e tutti i diritti del caso sono dell'azienda.

Adobe vende gli aggiornamenti per i suoi prodotti ad un prezzo molto più basso di ricomprare il tutto ex-novo, quindi se il software è serio ci sono vari modi per cambiare/aggiornare, sia detto.

Nel caso di Illustrator CS3 e le tastiere... si è contattato il servizio assistenza Adobe?
Di solito, se il software è originale, ovvio, cercano di aiutare.
Si è considerato di passare al CS4 pagando l'aggiornamento (CS4 è ampiamente superiore a CS3, quindi sarebbe pure un salto di qualità, come da te detto)? Oppure di controllare che non fosse un problema Mac?

Poi ci sono tante di quelle cose che non possiamo sapere.
Magari la ditta usa un software vecchio perchè i file che deve inviare devono essere compatibili con le macchine obsolete che aziende con cui si collabora ancora usano.

Matteo, uno però non si può mettere a sperimentare.
Io parlo solo dei campi di cui ho esperienza, ma usare programmi troppo differenti frammenta il workflow... fai conto che diverse persone lavorino alla stessa opera, si presume tutti usino lo stesso software per ovvi motivi. :)

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Generale / OT da "OpenOffice al lavoro"
« il: 2010-07-18 10:45:25 »
Se la ditta ha delle licenze di un prodotto, NON esiste che arrivi l'ultima ruota del carro a dire "eh, ma io uso invece questo!!!"

Esperienza diretta mia... tutto software Adobe.
Se io arrivavo appena assunto e dicevo "No, ma non posso lavorare... io uso Quark Xpress"... ma manco per idea.
MA STIAMO SCHERZANDO???

Si suppone che ci siano degli automatismi per cui in un ufficio si usino determinati prodotti.
NON esiste che uno arriva e fa altrimenti.

Dai, Matteo!

6
Generale / OT da "OpenOffice al lavoro"
« il: 2010-07-18 10:37:52 »
Beh, certamente se vogliamo partire per le tangenti ideologiche per cui i prodotti Microsoft per forza fanno schifo... tutte chiacchere da Bar Sport, in ogni caso. :)

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Generale / OT da "OpenOffice al lavoro"
« il: 2010-07-18 10:26:26 »
Non è questione di software col culo.
Adobe fa apposta... ogni 2 anni devi COMPRARE la versione nuova.

Come Photoshop e InDesign non ne esistono.
Sono al top e se lo possono permettere.

Per il fatto che un capo possa obbligare un dipendente ad usare uno specifico software, dico solo che è cosa BUONA e GIUSTA.
Il dipendente DIPENDE dalla ditta che lo stipendia e DIPENDE dalle scelte aziendali.

Non ho mai sentito nessuno degli operai del magazzino di mia nonna lamentarsi perchè le uniformi e le scarpe antiinfortunistica le devono comprare tutti nel negozio X1 e non in quello X2, per dire.
Il resto son tutte fisime e chiacchere giusto perchè c'è di mezzo la Microsoft.

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Generale / OT da "OpenOffice al lavoro"
« il: 2010-07-18 09:42:12 »
Credo solo se abbiano licenze esclusive Microsoft.

Altrimenti certamente c'è l'idea classica "Pago io, quindi tu usi quello che diciamo noi o ti cerchi un altro lavoro" :D
Cosa che farei/direi anch'io, fossi il capo o un collega :D

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Generale / OT da "OpenOffice al lavoro"
« il: 2010-07-18 09:30:53 »
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite][p]Specifico meglio: se uno dice a me che IO non posso usare OOo ecc. ecc...[/p][p]Ovvero: esistono impedimenti legali (cioè: non tecnici) all'usare OOo per motivi professionali in una piccola ditta che fa quel che le pare o per me, dipendente di una grande ditta, per produrre a casa mia documenti da presentare a colleghi?[/p][p]Perché, da quel che ne so, OOo ha una licenza d'uso senza distinzioni tra "uso privato" e "uso professionale", non vedo il problema ed ho il sospetto che mi abbiano detto una vaccata dicendomi il contrario.[/p]


La questione è... se tutti in quella ditta usano Office, direi che per questioni di logica e di buon senso, ti possono aver detto di NON usare Open Office.

Ho lavorato in una casa editoriale, usavamo sempre Office e quando qualche cliente mandava qualche documento in file OO noi lo odiavamo.
Era un software in più da usare.
Ma erano i clienti, quindi ci poteva stare.

Ma se parlavamo fra noi colleghi di lavoro... visto che si usava tutti Office 2003 (niente docx) chiunque fra noi doveva usare Word 2003 per produrre doc simili.
Se qualcuno se ne usciva fuori con OO o Office 2007 la cosa era sempre "Basta che non lo dobbiamo usare anche noi e che il file prodotto sia perfettamente uguale ad un doc 2003".

Poi se la ditta in questione nel tuo caso ha licenze Office proprio... beh, possono pretendere come dato di fatto che tu usi Office.

Per farti un esempio: noi impaginavamo riviste con la suite Adobe CS3, nel particolare InDesign CS3.
Bene, se tu mi arrivavi con Quark Xpress o Freehand, ma anche con InDesign CS2 o CS4, noi tutti ti avremmo obbligato invece ad usare ID CS3.

Perchè quello che usiamo tutti è quello e tu ti devi uniformare, per evitare qualsivoglia futuro problema e velocizzare il lavoro.
Senza contare che i vari CS sono limitatamente retrocompatibili, quindi uno deve usare proprio la stessa versione.

10
Generale / Informatica: OpenOffice al lavoro.
« il: 2010-07-18 03:41:45 »
Magari in ufficio sono obbligati per accordi presi ad usare Office.

E tutto il resto di cose che ha detto Triex. Sono obiezioni legittime, sul lavoro.

11
Generale / [Raccolta Nomi Skype] GenteCheParla
« il: 2010-07-13 00:22:14 »
blerpa  (geniale, eh?)

12
Rispondo semplicemente che il mio amico alla domanda "Ma scusa, ma non per dire, ma la qualità della Troisi?" lui ha glissato con un "Io faccio il mio lavoro per quello che posso fare..."

Ovviamente per correttezza non ha detto altro.
Ma se tanto mi dà tanto credo che la Troisi sia dove stia per meriti tutt'altro che letterari, ecco.

Un po' come Alex Infascelli che nell'ambiente cinematografico è ritenuto 10 volte peggio dei fratelli Vanzina e tutti, a Roma, ma specialmente a Bologna, sanno benissimo che lavora solo perchè la madre sborsa soldoni. E lui intanto distrugge il nome del padre, decente mestierante del cinema italiano, regista e sceneggiatore.
Lucarelli vuole ancora la sua testa su un vassoio d'argento per la riduzione (mai termine fu più appropriato) cinematografica di Almost Blue.

Non metto in dubbio che non sia brutto... ma quando il lavoro è quello alle volte ti capita merda che non riesci più di tanto a migliorare (che fai? dici "io non edito questa"? e loro che ti dicono? quello che dicono sempre coloro che pagano lo stipendio nelle ditte private "sono io che pago, tu fai il tuo lavoro, sennò quella è la porta" suppongo) e alle volte ti capitano buoni prodotti.
Alla fine ci fai il callo e cerchi di fare il tuo meglio, sapendo che ci sono delle situazioni in cui più dei compromessi non puoi ricavare.

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Citazione
[cite]Autore: LucaRicci[/cite][p]Blizzard ritorno sui suoi passi[/p][p]Non ha bisogno di commenti.[/p]


Il mio commento è invece semplice: vince chi scuce i soldi. Per questa volta. Cosa sacrosanta.

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Citazione
[cite]Autore: Ashrat[/cite][p]Ci sono anche altre riflessioni da fare: un livello di editing che vada a rivedere e segnalare ogni descrizione poco efficace su un romanzo di 400 e rotte pagine richiede una quantità di tempo che un editor con scadenze da rispettare e che probabilmente viene pagato a pagine semplicemente non si può permettere. Quindi, per quanto non sia giusto, l'editor ingoia il rospo e invece di lavorare di cesello si limita a lavorare di mannaia e a sgrossare manoscritti che di solito sono un disastro. La situazione ideale sarebbe dare a editor (e traduttori) tempo indeterminato per fare a dovere il proprio lavoro, ma oggigiorno è ovviamente impraticabile (anche se si narra di una vecchia redattrice di Laterza che lavorava senza scadenze e rifiutandosi categoricamente di utilizzare internet!). La soluzione alternativa (che mi pare sia quella applicata da Delos Book) è quella di far fare una serie di correzioni direttamente all'autore se si nota che ci sono errori ricorrenti in tutto il manoscritto (ma Franco Forte è scrittore ed editor prima di essere editore, quindi fa un po' caso a sé).[/p]


Già.
Diciamo che Gamberetta ha una visione molto idealista, anche troppo, del tutto... heh.

Un mio amico E' l'editor della Troisi.
Sorvolando sulle *qualità* della Troisi... una volta gli ho chiesto di Gamberetta, all'inizio lui era "chi? che?" poi gli ho spiegato del blog ed eccetera e lui "Angelo, sinceramente, io sto dietro alla Mondadori [credo fosse quella la casa editrice], dietro ai manoscritti della Troisi, preparo i miei romanzi/libri, viaggio fra Roma e Bologna fra produttori e riunioni per le serie televisive per cui lavoro, senza contare la casa nuova da sistemare... sai cazzo che tempo c'ho di preoccuparmi di uno (!) che si lamenta su internet? Io lavoro e c'ho altre cose a cui pensare."

Il che è ineccepibile.
D'altronde il livore di Gamberetta sembra scaturire anche dal fatto che la fantomatica persona abbia subito rifiuti circa le proprie opere letterarie.
Mi sembra strano non abbia trovato spazio nella spazzatura che è il fantasy [io trovo il fantasy il peggio esistente a livello letterario, puro ciarpame... e non faccio sconti nemmeno a blasonati autori - sic! - come Moorcock et similia] ma tant'è...

Di far ridere Gamberetta fa (faceva) ridere.
Ma non molto altro.

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In ogni caso Blizzard ha chiuso la diatriba, la community won.
Niente nomi reali nei forum, come praticamente dicevano ANCHE chi invece di trollare ne ha discusso seriamente in giro su internet.

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