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Gente Che Gioca => Gioco Concreto => Topic aperto da: Ezio - 2010-05-27 12:55:13

Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Ezio - 2010-05-27 12:55:13
The Nuked Apple Cart è il seminale articolo di Ron Edwards che ha fondato i concetti basilari della "rivoluzione indie", non tanto come strumento di design, quanto specificamente come manifesto del metodo di diffusione e commercializzazione del gdr indipendente.
In pratica ci racconta come e perché i tentativi di "conquistare il mondo" col gdr basati sui grandi manuali, sulle espansioni, sul numero di copie vendute e, in definitiva, su quella che conosciamo come editoria tradizionale sono destinati non solo a fallire, ma anche a danneggiare gli utenti finali dei giochi e indica il "nuovo mito" della commercializzazione del gioco di ruolo, un mito basato sui giochi scritti da appassionati per appassionati.

L'articolo è dichiaratamente datato e parla nello specifico di una realtà americana, ma i concetti chiave sono ancora (credo) attuali e validi. È inoltre un prezioso punto di partenza, un riferimento irrinunciabile nell'analizzare il "fenomeno indie". Trovate l'originale a questo indirizzo: http://www.indie-rpgs.com/articles/12/ (http://www.indie-rpgs.com/articles/12/)

Credo che questa traduzione possa essere postata anche nella wiki, nella sezione sulla Teoria. C'è qualche "BigModeler" disposto a farlo?

IL CARRETTO DELLE MELE NUCLEARIZZATO
Di Ron Edwards
19/05/1999


Questo saggio è stato scritto nel tardo 1998 ed è qui incluso solo per riferimento. Alcuni concetti non sono più validi e altri stanno venendo incorporati in un saggio più ampio e comprensivo

C’era una volta un gioco di ruolo. Era un libro elegante, con la copertina lucida, cartonata o rigida, in vendita da Valden’s e da Kroch’s & Brentano’s, così come all’Emporio del Gioco di Ruolo di Eddie lo Strambo in fondo alla strada. Non era solo un libro, nossignore, era “supportato” da un fiotto continuo di supplementi che dettagliavano regole e ambientazione, e non se ne vedeva la fine. I clienti comparivano, con i loro stipendi da classe media in mano, per comprare ai loro ragazzi la Terza Edizione per Natale. L’editore era un cucciolo felice, dato che il suo gioco era stato approvato da distributori precisi e prudenti, la cui parola era oro per i dettaglianti da costa a costa. Era un Editore di Libri a tutti gli effetti. Prima o poi sarebbero certamente arrivati contratti cinematografici e per dei giocattoli. Era il Nirvana. Era il Santo Graal. Era un carretto da venditore di mele strabordante di brillanti Granny Smith. Era l’Antico Mito dei giochi di ruolo.

In realtà questo mito non è altro che una maledizione e una piaga. Ogni compagnia che l’ha inseguito è fallita, oppure i suoi giochi di ruolo sono stati finanziati da qualche altro prodotto. Qualcuno vuole affermare che l’attuale  “Dominatore dell’Industria”, qualunque compagnia esso sia, ne sia immune? Che c’è una qualche speranza di successo al di là di cavalcare la tigre per più di pochi attimi? In venticinque anni solo due giochi di ruolo sono riusciti ad agganciarsi ad un’effimera moda giovanile: AD&D nei tardi anni ’70 e Vampiri nei primi ’90. Moda finita? Gioco finito. Specialmente ora che sappiamo che il “regno sull’industria” della TSR negli anni ottanta era un completo miraggio.
A tutti gli altri chiedo: è un qualunque gioco di ruolo mai riuscito a ripagare, attraverso vendite e profitti, la proprio produzione e pubblicità per più di un anno?

Come influisce tutto ciò e sulla situazione dei clienti? Nel caso non abbiate comprato ultimamente un gioco di ruolo, ecco come si presenta la cosa. Prima di tutto, il gioco potrebbe anche non esistere. “Da un momento all’altro”, dice il distributore, e “Da un momento all’altro” fa eco il rivenditore al cliente che sta scrutando un annuncio vecchio di tre mesi. O, se esiste, è in uno scatolone da qualche parte, come il retro del negozio o nel deposito del proprietario; nel magazzino del distributore, magari uno dei magazzini che ha appena acquistato e non ha un’idea precisa di quello che contiene; nella cantina dell’ex-moglie del produttore; a casa del game designer; nella cantina della mamma del game designer.

La cosa ancor più ridicola è che nessuna di queste diverse categorie è interconnessa, o ha alcunché  a che vedere col fatto che il gioco sia considerato o meno “in stampa”. Potrebbe essere sul catalogo senza che nessuno sappia dove effettivamente il gioco sia. Potrebbe non essere sul catalogo mentre ci sono scatoloni di cui nessuno sa nulla che attendono solo gli ordini. La grande maggioranza dei commercianti vuole movimentare tutte quelle copie di quel gioco che (il distributore prometteva) essere così caliente, e non verranno a spaccarsi la schiena per aiutarti a cercare un supplemento di Shattered Dreams o una copia di TFT: Wizard. Quello che troverai sugli scaffali saranno un miliardo di carte, rimasugli della GW, roba della TSR ormai fuori produzione, supplementi della White Wolf, fiction malamente travestita da materiale d’ispirazione, diversi disorganizzati supplementi per chissà cosa e un qualche nuovo gioco che il proprietario del negozio ha ordinato usando il fondo cassa.

La comunicazione fra i livelli dell’industria è, fondamentalmente, un disastro. Per anni le persone sono state terrorizzate al pensiero di approcciare i distributori con meno di sei titoli di supplementi, quindi mentivano (o “cambiavano piani” in fretta, scusate). I distributori litigavano per catturare l’attenzione dei negozianti, quindi mentivano (o “ancora una settimana o due”, scusate). I negozianti si allontanavano, indietreggiando, dalla confusione e ordinavano la roba che l’anno prima aveva venduto, e che due anni dopo non l’avrebbe più fatto..

Cosa era successo a quell’adorabile Mito? Perché il carretto delle mele è un mucchietto di vetro fuso al centro del punto d’impatto della detonazione? La risposta è chiara, per gli editori dei giochi: sono i distributori (mentono), sono i GCC (rubano clienti), no, sono i commercianti (non ci aiutano a vendere la nostra roba), no, sono i clienti (come possono essere tanto stupidi da non amare la nostra roba?). Be’, sapete cosa c’è? La colpa è in primo luogo di quello stupido Mito.

I GdR commerciali sono posseduti da una relazione complessa tra gli autori, gli editori e terze parti; il grosso del loro sforzo produttivo è speso in pubblicità (es: riviste) e nell’apparire più grandi (presenza alle convention). Dipendono dall’approvazione dei distributori e dei commercianti, che a sua volta si basa sulla capacità di ottenere grandi vendite in un periodo di tempo limitato. Spesso diventano una frazione minoritaria di uno sforzo di mercato su larga scala che comprende una grande diversità di prodotti. Se credi nel Mito, sii concreto nel dire cosa stai vendendo! Non è un gioco, è un libro collegato ad un vasto assortimento di altra roba. Quando quell’altra roba non va più di moda, il libro viene ignorato. E per come stanno le cose il GDR stesso arriva molto dopo magliette, bigiotteria e tazze.

[...continua e si conclude nel prossimo post]
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Ezio - 2010-05-27 12:55:23
Per vedere l’altro lato della medaglia, guardiamo, diciamo, a Sorcerer. Sorcerer è un gioco di ruolo indipendente. Ciò significa che è posseduto, pubblicizzato, distribuito e così via da me, il suo designer. Nessuno che non sia io o i tipi delle carte di credito su internet prendono un soldo per la sua pubblicazione e nessuno lo compra, a meno che non lo voglia davvero. Non c’è il gioco di carte correlato, la serie di romanzi, il gioco da tavolo o le miniature. La pubblicità è limitata a recensioni, scambio di informazioni su internet e l’occasionale volantino alle convention. Lo acquisti in un solo posto, senza il ricarico tra produttore e consumatore. Non è il solo! Altri includono Puppetland, Ghost Light, Shadowside, Outlaws of the Water Margin e molti altri.

I GdR Indie sono generalmente stati ignorati dai media del gioco, in particolar modo dalle cosiddette riviste di GdR indipendenti. Ad ogni modo io affermo che i GdR indipendenti sono il nocciolo della questione: la “roba che scotta” del gioco di ruolo, per usare una frase della mia giovinezza. Solo pochi di essi sono arrivati alla stampa commerciale (Over the Edge, Prince Valiant, Extreme Vengance, FUDGE, Zero), e anche meno sono riusciti a rimanervi. Perché i giochi indie sono stati largamente ignorati, perché gli è così difficile arrivare ai negozi? Schiettamente, perché le priorità di coloro che vendono giochi di ruolo sono praticamente del tutto opposte a quelle di coloro che effettivamente li giocano. Per la maggior parte dei prodotti questo non succede – i calzini sono venduti da gente che li indossa, e i calzini che non sono indossabili tendono a non vendere molto bene, perciò chi li vende tende a vendere calzini indossabili. (Lasciamo perdere la distinzione tra i calzini buoni per essere visti e i calzini buoni per essere usati). Per il gioco di ruolo, comunque, l’interesse primario del commerciante è vendere tonnellate e tonnellate di volumi. Se questa visione vi sembra paranoica, considerate il commerciante che dice ai suoi commessi di smettere di lodare Extreme Vengance (prezzo di vendita 10$, profitto ~ 7$) ai clienti piuttosto che un gioco (non diciamo il nome per proteggere i colpevoli) cartonato altamente pubblicizzato (30$, $20+ di profitto). Non importa che EV sia un gioco innovativo e divertente – il commerciante ne ha ordinato una copia coi soldi che gli avanzavano e non è semplicemente interessato a sostenerlo come prodotto.

Quindi alle persone che vogliono davvero scrivere GdR per persone che vogliono davvero giocarli, io suggerisco di lasciar perdere il sogno. Smettete di cercare di essere pezzi grossi dell’editoria per la magnifica classe media, e ricordate che cosa è il gioco di ruolo, chi vuole praticarlo, e come si possa soddisfare le richieste del consumatore vero e proprio. 1) Il gioco di ruolo non è un’attività mainstream, non è un calzino e non è collezionabile. Non possiamo aspettarci una domanda in espansione. 2) Sembra comunque esserci davvero ogni anno un brillante gruppetto di adolescenti a cui piacerebbe provare il gioco di ruolo, così come una piccola ma leale base di adulti che mantiene l’abitudine. In conclusione: questi specifici clienti dovrebbero essere in grado di trovare e comprare GdR senza tediose procedure di richiesta che richiedono una qualche informazione dall’interno.

Per intraprendere questa strada, la gente deve rivedere l’intera scala del loro concetto su che cos’è il marketing del GdR. Ok, ecco il Nuovo Mito, se vuoi:

1.   Taglia lo sforzo produttivo (ooh! L’orrore, l’orrore!), enfatizzando il buon design piuttosto che il design sbrilluccicoso. Includi belle immagini, ma non troppe, in bianco e nero, e stai lontano dalla carta costosa e da quelle copertine lucide. Punta alle graffette.
2.   Fregatene dei supplementi (oh mio Dio!). Assicurati che il gioco sia leggibile, giocabile, gradevole, e che ciascuna copia venduta equivalga a profitto per te. E (rassegnati!) abbassa le tirature.
3.   Gestisci il tuo proprio sistema di ordinazioni, e sii sicuro di poter soddisfare ogni esigenza con un servizio veloce e efficiente. Internet sembra essere la strada giusta, nella misura in cui nessuno debba impiegare uomini al telefono o lasciare dette bugie sull’essere “fuori sede”.
4.   Minimizza la pubblicità cartacea e le apparizioni alle convention, due grandi sifoni di denaro rivolti soprattutto a impressionare i distributori, piuttosto che a vendere il prodotto. Fai pubblicità come un uragano sulla Rete, dallo scambio di link ai siti amatoriali all’incontrarsi sulle chat o su usenet con un gruppo di partner. Crea una buona pagina web e tienila aggiornata.
5.   Realizza che probabilmente non farai molti soldi. Se vuoi fare molti soldi prega di essere fortunato nella lotteria delle mode giovanili o di trovare qualcos’altro da vendere.

Il nuovo mito non ti piace? Come autore di GdR puoi adottarlo o rimanere con quello vecchio, la scelta è tua. Ma io sostengo che dobbiamo raggiungere il mercato noi stessi, e che il mercato è piccolo e altamente specializzato. Diventare ricchi facendo ciò non succederà probabilmente mai. Sostengo anche che questo carretto delle mele non è un sogno o un Mito: esiste già! I giochi stanno venendo scritti, stanno venendo acquistati, e stanno venendo giocati. Paul Mason di Imazine centra il punto: i GdR stanno intraprendendo un Rinascimento punk/rock, ignorando impudentemente l’approvazione degli uomini coi soldi, i loro agenti e i loro anelli al mignolo.

Come nota finale: io sono un consumatore tanto quanto un designer di GdR, di fatto sono più il primo che il secondo. Anche come consumatori ciascuno di noi affronta una decisione personale: sei il praticante di un’attività artistica o il consumatore di un prodotto spinto dalla sulla pubblicità? Ti invito con forza a considerare il tuo ruolo nell’economia del gioco di ruolo, e considerare se uno scaffale di supplementi e di cosiddetto materiale d’ispirazione davvero soddisfa i tuoi bisogni, rispetto a pochi agili manuali di giochi con premesse e idee nel sistema di gioco davvero esplosive

Ron Edwards è un professore di biologia che ha posseduto quella piccola scatola bianca di D&D davvero tanto tempo fa. È l’autore di Sorcerer e del suo supplemento Sorcerer and Sword, di cui è ridicolmente orgoglioso. Dà credito a Over the Edge per essere arrivato e avergli ricordato quali fossero le priorità del gioco di ruolo.

Tradotto da Aetius&Korin
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Mr. Mario - 2010-05-27 13:39:21
Santi Wiki subito!

E fanmail a entrambe le famiglie. :)
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Ezio - 2010-05-27 14:04:38
Citazione
[cite]Autore: Mr. Mario[/cite]E fanmail a entrambe le famiglie. :)


Siamo una sola famiglia, io e Korin, Gemelli di provetta, si sa XD

A proposito, qualcuno ha notizia del saggio "più ampio e comprensivo" citato all'inizio?
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Emanuele Borio - 2010-05-27 15:22:18
Che figata! :O

È talmente utile a un Designer in erba che andrebbe incollato alle pareti di camera mia O_o
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: TartaRosso - 2010-05-27 15:36:04
Intanto grazie per la traduzione.
Però mi permetto di dire che che la traduzione seppur leggibile è un pò farraginosa in certi punti.

Quando sarà su wiki magari ve li segnalo così possiamo cambiare alcuni punti. Almeno i più evidenti.
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Ezio - 2010-05-27 15:42:10
Fallo subito, in wishper o mail.

La traduzione non è stata semplice. Io ho fatto lo scheletro, e Korin l'ha raffinata, ma saltare dai termini tecnici a quelli gergali con la spigliatezza tipica di Ron... brrr. Inoltre fa spesso riferimento ad una realtà americana, a partire dal titolo, e bisogna tradurre letteralmente sperando che il lettore capisca o usare strane perifrasi...

Citazione
[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]Designer in erba


Lo so che stimola la creatività, ma occhio che quella roba non è il massimo della salute. Ad esagerare stai male...
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2010-05-27 15:42:26
Citazione
[cite]Autore: TartaRosso[/cite]Quando sarà su wiki magari ve li segnalo così possiamo cambiare alcuni punti. Almeno i più evidenti.

Whisperaceli qui, che ne dici? ^__^
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: TartaRosso - 2010-05-27 15:49:49
Appena posso ve li segnalo. Ma non prima dell week end.
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Emanuele Borio - 2010-05-27 15:55:03
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite][p]Designer in erba[/p]
[p]Lo so che stimola la creatività, ma occhio che quella roba non è il massimo della salute. Ad esagerare stai male...[/p]

Fanmail!
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Ezio - 2010-05-27 15:56:22
Guarda che parlo del game design u.u
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Emanuele Borio - 2010-05-27 16:07:12
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite][p]Guarda che parlo del game design u.u[/p]

Appunto U_U
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Mauro - 2010-05-27 17:11:18
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]bisogna tradurre letteralmente sperando che il lettore capisca o usare strane perifrasi

Non potreste mettere qualche nota? Per esempio, dici che il titolo fa riferimento alla realtà americana; riferimento che al momento mi sfugge.
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Ezio - 2010-05-27 17:21:36
Il carretto delle mele è il simbolo della sicurezza economica e sociale americana, che risiede nella semplicità, nell'onestà e nei sani valori dell'America di Una Volta. Se un americano pensa al carretto delle mele pensa ad un mondo migliore, più sano, più onesto, in cui un uomo che abbia voglia di rimboccarsi le maniche e darsi da fare può trovare serenità e stabilità.
In Italia questo concetto è alieno.

Allo stesso modo "upset the applecart", rovesciare il carretto delle mele, significa mandare a gambe all'aria i piani di qualcuno.
Figurati bombardarlo...
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Rafu - 2010-05-27 18:00:12
BRAAAAVIIIIII!!!! (a scatola chiusa)
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Michele Pupo - 2010-05-27 18:03:43
Citazione
E (rassegnati!) abbassa le tirature.

Per fortuna, rispetto ad un tempo, oggi esiste il Print On Demand e il pdf, praticamente guadagni a costo 0
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Trevor Devalle - 2010-05-28 08:45:40
Citazione
[cite]Autore: robur[/cite]
Citazione
[p]E (rassegnati!) abbassa le tirature.[/p]
[p]Per fortuna, rispetto ad un tempo, oggi esiste il Print On Demand e il pdf, praticamente guadagni a costo 0[/p]

[Non linciatemi]
A me piace avere il manuale di carta stampato e rilegato in modo elegante, quindi i pdf li compro solo se non ho altra selta
[/Non linciatemi]
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: adam - 2010-05-28 08:47:13
sei in un forum di feticisti della cellulosa, come potremmo linciarti? °L°
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Trevor Devalle - 2010-05-28 08:59:14
Citazione
[cite]Autore: adam[/cite][p]sei in un forum di feticisti della cellulosa, come potremmo linciarti? °L°[/p]

A gente come rafu piace l'indie grezzo:  compra i pdf e poi lega insieme le pagine con un ruvido spago.

Almeno, questi sono alcuni dei primi racconti di Triex, quando ancora non frequentavo GcG.
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Rafu - 2010-05-28 16:11:07
Citazione
[cite]Autore: 3evil[/cite]A gente come rafu piace l'indie grezzo:  compra i pdf e poi lega insieme le pagine con un ruvido spago.

Sì, è vero. E mi piace soprattutto il fatto di non aver lasciato nemmeno una lira al Disservizio Postale, ai ladri di professione in dogana, e così via. Ma quando il contenuto mi interessava molto, e non avevo altro modo di ottenerlo, ho fatto eccezioni.
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Ezio - 2010-05-28 16:20:29
Citazione
[cite]Autore: 3evil[/cite]A me piace avere il manuale di carta stampato e rilegato in modo elegante, quindi i pdf li compro solo se non ho altra selta


Anche a me piace il bel manuale e il bel libro, ma... non mi serve per giocare. Se il mio obiettivo principale è il gioco una stampata basta e avanza.
Nel gioco avere un bel libro non è una priorità.
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Mauro - 2010-05-28 16:51:50
Citazione
[cite]Autore: 3evil[/cite]A gente come rafu piace l'indie grezzo:  compra i pdf e poi lega insieme le pagine con un ruvido spago

Per me il PDF ha anche altre attrattive: va di più all'autore, lo si ha subito, non si pagano le spedizioni, non tiene spazio, se lo voglio stampato lo stampo, se mi servono solo alcune parti stampo solo quelle, se devo prendere note o sottolinearlo posso farlo senza remore, posso fare copia/incolla, ecc.
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Francesco Berni - 2010-05-28 17:02:59
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]
Citazione
[cite]Autore: 3evil[/cite][p]A gente come rafu piace l'indie grezzo:  compra i pdf e poi lega insieme le pagine con un ruvido spago[/p]
[p]Per me il PDF ha anche altre attrattive: va di più all'autore, lo si ha subito, non si pagano le spedizioni, non tiene spazio, se lo voglio stampato lo stampo, se mi servono solo alcune parti stampo solo quelle, se devo prendere note o sottolinearlo posso farlo senza remore, posso fare copia/incolla, ecc.[/p]
questo.
aggiungo: se lo perdo lo ristampo, se ho bisogno di due copie al tavolo lo stampo un altra volta, la potenza di un PDF è notevolmente maggiore di quella di un libro, e sui libri non puoi fare una ricerca(ogni tanto provo a schiacciare ctrl+F sui manuali -_-'), certo io adoro i bei manuali cartacei mi piacciono un sacco, ma:
funzionalita > estetica
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: adam - 2010-05-28 17:21:57
Citazione
[cite]Autore: Fra[/cite]funzionalita > estetica
tsk, informatici <.<
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Trevor Devalle - 2010-05-28 17:25:16
Citazione
[cite]Autore: Fra[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]
Citazione
[cite]Autore: 3evil[/cite][p]A gente come rafu piace l'indie grezzo:  compra i pdf e poi lega insieme le pagine con un ruvido spago[/p]
[p]Per me il PDF ha anche altre attrattive: va di più all'autore, lo si ha subito, non si pagano le spedizioni, non tiene spazio, se lo voglio stampato lo stampo, se mi servono solo alcune parti stampo solo quelle, se devo prendere note o sottolinearlo posso farlo senza remore, posso fare copia/incolla, ecc.[/p]
[p]questo.
aggiungo: se lo perdo lo ristampo, se ho bisogno di due copie al tavolo lo stampo un altra volta, la potenza di un PDF è notevolmente maggiore di quella di un libro, e sui libri non puoi fare una ricerca(ogni tanto provo a schiacciare ctrl+F sui manuali -_-'), certo io adoro i bei manuali cartacei mi piacciono un sacco, ma:
funzionalita > estetica[/p]

Sure!
Ma ho il difetto di essere anche un collezionista.

Difetto che con gli Indie viene un po' maltrattato. Narrattiva fa dei gran bei manuali, ma normalmente i manuali americani fanno schifo.
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Ezio - 2010-05-28 19:34:11
Disclaimer: il seguente post è da intendersi come una chiaccherata amichevole davanti ad una birra, non come un tentativo di conversione o la predicazione di un frate folle, grazie.
Lo dico soprattutto per ipotetiche "terze parti", so che Trevor l'avrebbe capito comunque ^^

Citazione
[cite]Autore: 3evil[/cite]Sure!
Ma ho il difetto di essere anche un collezionista.


È qui che "sbagli", guardando attraverso le lenti dell'articolo di Ron.
L'approccio collezionistico ha danneggiato enormemente il gioco di ruolo. Ha fatto sì che venissero pubblicati sempre più manuali "belli" rispetto a manuali "utili". Il gioco di ruolo non ha intrinsecamente un aspetto collezionistico, non sono francobolli, non sono Magic.
Quando si inizia a virare sul collezionismo il consumatore non ne ricava nessun vantaggio e, anzi, si ritrova il mercato invaso da supplementi bellissimi e sbrillucicosi ma che hanno un'utilità NULLA per quanto gli interessa davvero, ovvero il gioco.
Quanto erano fighi i manuali White Wolf? Quanti, di quelli usciti servivano a giocare? Dove ha portato la tendenza a collezionarli, ad avere tutti gli splatbook dei Clan, delle Tribù, delle Città, dei tatuaggi?

Se poi un manuale è bello esteticamente è pure meglio, ma non è la cosa primaria da cercare, mai.
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2010-05-28 19:39:11
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Per me il PDF ha anche altre attrattive: va di più all'autore

Questo, in un contesto -realmente- indie, non è un problema.
Il fatto è che in Italia... a parte Roberto Grassi (Angelo Porazzi non fa GdR) non esiste un vero "contesto indie dei GdR"; io ad esempio sono border line.

Citazione
[cite]Autore: Fra[/cite]funzionalita > estetica

e qui mi prude il corso di laurea... meglio soprassedere...
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Mauro - 2010-05-28 23:03:06
Citazione
[cite]Autore: Fra[/cite]ogni tanto provo a schiacciare ctrl+F sui manuali

Funziona. Il problema è che ci sono troppe F, quindi trovare quella giusta è difficile.

Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Fra[/cite][p]funzionalita > estetica[/p]
[p]e qui mi prude il corso di laurea[/p]

L'estetica ha sicuramente la sua importanza, ma il PDF ha delle caratteristiche tali per cui possono rendere la fruizione decisamente piú comoda (vedi anche solo la ricerca); ci sono manuali che in ogni caso tentano nella versione cartacea (mi viene in mente Mille e Una Notte, che nessuna versione PDF potrà mai eguagliare), ma nell'averlo cartaceo si perdono tutte le cose - e altre - che ho elencato nel mio scorso messaggio.
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2010-05-28 23:36:59
L'estetica è importante nel momento in cui esalta la funzionalità attraverso la comunicazione di un messaggio.

Un gioco, nella sua forma cartecea E elettronica deve poter comunicare e far capire al volo anche il colore del gioco.
Un gioco sui drammi personali e sulle liti famigliari scritto con la grafica di Hello Kitty è idiota. Estetica "sbagliata".
Un gioco della Signora in Giallo che vada oltre ad un carattere "type-writer", rischia di non far passare il concetto e di "sbagliare" estetica.
Il colore non è "quella cosa che ti fa vendere i manuali", ma è una delle 5 parti dell'Exploration ed è importante tanto quanto tutto il resto.
All'estetica di un manuale si affida un messaggio. Questo messaggio deve veicolare quella parte del gioco che una meccanica statistica non può veicolare.
Secondo me questo vale per manuali cartacei e per PDF.

Da quello che capisco io leggendo il saggio, il discorso di Edwards sul tenere bassi gli interventi "grafici" è funzionale al prezzo finale, che è la logica di tutto il discorso, non quello di eliminare la grafica perché non serve.
Se uno riesce a fare tutto da solo, il costo è zero comunque.

Ad ogni modo, l'estetica è la capacita di un medium di veicolare un messaggio e non la percentuale di interventi grafici su un oggetto.
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Francesco Berni - 2010-05-28 23:57:47
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]Da quello che capisco io leggendo il saggio, il discorso di Edwards sul tenere bassi gli interventi "grafici" è funzionale al prezzo finale, che è la logica di tutto il discorso, non quello di eliminare la grafica perché non serve.
non ho mai detto questo, la grafica come subordinata alla funzionalità ok, nulla da dire, ne che in generale non sia importante, è solo una questione di priorità.
stiamo IT: tra due manuali uguali stessa grafica uno PDF e uno cartaceo, il più bello è il cartaceo, ma per funzionalità sceglierei il PDF.
Il commento è relativo ai commenti di trevor.
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Ezio - 2010-05-29 00:00:08
Se rispondete a Khana rimanendo sul pezzo di Ron e sui commenti che fa su di esso siete ancora in tema.
Se vi mettete a parlare di filosofia estetica e scienza della comunicazione siete brutalmente OT.

E questo come avvertimento. Ben venga il confronto, ma io e Korin non ci siamo scervellati a tradurre per vedere l'articolo sommerso da pipponi mentali, ok? ^^

Cooomunque.

Se badate Ron non dice di eliminare la grafica. Parla di graffette e di bianco e nero perché sono A) Poco costose e B) Differenti dal gioco tradizionale.
Il carretto delle mele bombardato è quello che aveva riempito i negozi di libri figherrimi, con un contenuto grafico stratosferico e... senza gioco dentro. Quello che aveva ridotto i manuali a una serie di carte collezionabili molto costose: si compravano per avere il manuale, perché era figo, perché era piacevole da leggere e guardare ma NON per giocare.

La rivoluzione stava proprio in quello: fare manuali che servissero al gioco. Non fatti per vendere masse di copie ma per giocare.

Tenendo sempre presente questo Khana ha comunque ragione quando parla di color come una delle parti dell'exploration e un buon manuale ti sa anche trasmettere il color in maniera efficace. Inoltre la tecnologia ha fatto passi da gigante nei dieci anni in cui è stato redatto l'articolo e grazie alla moderna informatica un gioco può anche possedere una forte impronta grafica senza influire minimamente sul prezzo finale (costringendo quindi a vendere migliaia di copie per compensare e quindi vendendo supplementi, e miniature e romanzi e...).
L'importante è ricordare sempre che l'obiettivo finale non è essere "bello", ma quello di essere "giocabile".
Se non capite la differenza prendete un qualunque manuale di Vampiri e mettetelo di fianco all'edizione narrattiva di 1001 Notte o a quella janus di Lo Spirito del Secolo.
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Mauro - 2010-05-29 00:10:07
Mi ero sovrapposto a Ezio; mi sposto qui (http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=2692).
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Moreno Roncucci - 2010-05-29 00:16:42
al prossimo post sui vantaggi relativi di carta e pdf, volano tutti in pattumiera...
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Iacopo Maffi - 2010-05-29 01:15:15
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite][p]Il carretto delle mele è il simbolo della sicurezza economica e sociale americana, che risiede nella semplicità, nell'onestà e nei sani valori dell'America di Una Volta. Se un americano pensa al carretto delle mele pensa ad un mondo migliore, più sano, più onesto, in cui un uomo che abbia voglia di rimboccarsi le maniche e darsi da fare può trovare serenità e stabilità.
In Italia questo concetto è alieno.[/p][p]Allo stesso modo "upset the applecart", rovesciare il carretto delle mele, significa mandare a gambe all'aria i piani di qualcuno.
Figurati bombardarlo...[/p]


La fabbrichetta bombardata? Forse è troppo Mylandish...
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Ezio - 2010-05-29 12:36:00
La mia idea originale era: "La bancherella bombardata", per fare più mercato rionale. Si è poi preferita una traduzione più letterale.

Piccolo a-parte: Trevor, la prossima volta che ci si vede ricordami di portarti il mio manuale di "Committee for the Exploration of Mysteries" e farti vedere qualche trucchetto basilare per legare gradevolmente e artigianalmente un pdf, senza lo spago-rafu ;-)
Titolo: [Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Moreno Roncucci - 2010-05-30 07:03:56
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]A proposito, qualcuno ha notizia del saggio "più ampio e comprensivo" citato all'inizio?


Non l'ha mai scritto come tale, ma ha scritto considerazioni più approfondite nel 2007 in questo thread:
Poison Pages (http://www.indie-rpgs.com/forum/index.php?topic=24751.0)
Titolo: Re:[Traduzione] Il Carretto delle Mele Nuclearizzato
Inserito da: Mauro Bar - 2016-03-20 19:23:32
No money
No gods
Just passion