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Gente Che Gioca => Sotto il cofano => Topic aperto da: Simone Micucci - 2011-03-02 20:57:13

Titolo: [slow down] La Character Advocacy e i Personaggi
Inserito da: Simone Micucci - 2011-03-02 20:57:13
Questa vuole essere una raccolta di vostri actual play.
Di quando avete fatto Character Advocacy, in modo per voi chiaro ed inequivocabile.
Scrivete la vostra esperienza.
Scrivete perché secondo voi avete fatto Character Advocacy.

Potete sbagliare. Non avete paura di postare perché non siete sicuri. Tutte le esperienze sono ben gradite!
Tutte.

Sappiate che in questro Thread si commentano le esperienze. Postate qui, per vedere se avete davvero fatto character advocacy, per capire di cosa si tratta e per chiarirvi le idee.
O semplicemente per condividere il vostro punto di vista.

È assolutamente vietato postare se non si è prima parlato della propria esperienza.
Eccezione: i post in verde della BM Watch possono essere fatti anche senza che la BM Watch stessa abbia postato un AP. Per ovvie ragioni.

Citazione
"Il personaggio non esiste. Un particolare personaggio non ha voce, non ha pensieri, non ha opinioni. Esiste nella fiction, ma non esiste nella realtà. Quando quel personaggio viene descritto alle persone reali queste potrebbero benissimo sbadigliare e dire «ma a me che me ne frega di questa cosa?», e il personaggio non avrebbe voce in capitolo, non riuscirebbe a far capire perché lui è rilevante. Ha bisogno di una persona vera, reale, che prenda le sue parti, che difenda i suoi obiettivi, che faccia in modo che il personaggio, le sue azioni ed i suoi scopi, abbiano un peso rilevante nella fiction. Tutto ciò che il giocatore incaricato fa per tutelare il PG in questo senso ricade sotto il nome di Character Advocacy"


E ovviamente inizio io.
L'esperienza più intensa di Character Adocacy, se l'ho davvero capita, mi è capitata a Cani nella Vigna.
Ero il GM. Ed era una città della quale ho parlato più volte.

Un ragazzo di nome Cornelius era bistrattato da tutti, tranne che da Clea. Tra i due è nato l'amore.
Purtroppo il padre di Clea si è rifiutato di concederla al sinistro Cornelius, forzandola per andare con il ragazzo di una famiglia ricca e benvoluta, Nathaniel.

Ci sono state diverse scene in cui io ho sentito chiaramente di star prendendo le parti di Cornelius. E devo dire che forse ho avuto la sensazione di tralasciare un pò gli altri PnG.

Cosa ho fatto?
Cornelius stava poco con gli altri, sopratutto dopo la scomparsa del padre di Clea.
I Cani lo ascoltano come "ultima campana", chiedendogli cosa ne pensa di tutto quello che è successo (il padre di Clea, che aveva selvaggiamente preso a pietrate Cornelius per tenerlo lontano da lei, era scomparso e lei stava per sposarsi a Nathaniel, che avrebbe economicamente aiutato la sua famiglia).

Cornelius rivelò tutto al Cane che era andato a parlare con lui. Gli disse di aver ucciso il padre di Clea, e di averlo fatto perché il loro amore non avesse più ostacoli (gli era stato detto dal Padre della Vita in sogno).

È stato il personaggio che ho sentito più vicino tra tutti (nathaniel e clea li sentivo poco), mi son divertito molto a immaginare le sue sensazioni quando fui costretto ad accusare un rilancio "non vorrai che Clea ti veda come un assassino?". Pensai al fatto che "no, cornelius non si crede un assassino. E sicuramente non vuole che lei lo veda così. Lei che è l'unica persona che lo ama".

E ricordo l'ultima scena. Quando Clea scoprì chi era l'assassino di suo padre e gli gridò addosso con odio, fuggendo in lacrime. Fu una scena molto intensa.
Ci fu un conflitto con posta "la Vita di Corneius", con Cornelius che voleva suicidarsi e alcuni Cani che volevano fermarlo. Fallendo.
Cornelius morì lì, in un campo, e fu sepolto da uno dei Cani che pregò per lui.

Altri PnG hanno avuto la loro degna sorte, ma io ho chiaramente sentito di aver difeso le intenzioni di Cornelius per renderlo interessante di fronte agli altri. Per rendere le sue scelte rilevanti. Fino alle estreme conseguenze.

All'epoca non sapevo cosa fosse la Character Advocacy, ma credo che questo esempio possa ricaderci.

Che ne pensate voi?
Titolo: Re:La Character Advocacy e i Personaggi
Inserito da: Matteo Suppo - 2011-03-03 01:25:49
Pensa che coincidenza... in una mia partita c'era proprio un png di nome Cornelius. E ha tentato di suicidarsi.


Il mio personaggio era un contadinotto, pensava che Cornelius avesse sbagliato, ma pensava anche che avrebbe potuto aiutarlo, chissà, magari facendolo diventare un cane.


In ogni caso non volevo che si sparasse! Così sono entrato in conflitto per impedirglielo, ma lui ha sparato al mio povero contadinotto.


Accuso il colpo o lascio la posta? Vuole prendersi un proiettile e provare a salvarlo o lasciarlo morire? Ho dovuto scegliere io per il personaggio, e ho scelto di non fargli prendere le pallottole, di lasciare la posta. Ricordo che ho pensato che una pallottola poteva essere letale, e non volevo che morisse, e in più non avevo idea di come sfruttare i pochi dadi e i tratti e di come poter fare rilanci decenti. Non è facile salvare qualcuno che vuole uccidersi. Così ho scelto di cedere la posta.


Non so se questo è stato advocacy. Di sicuro è stata una scelta difficile e una scena intensa.


Ma voglio fare anche un actual play negativo, di NON advocacy. Giocavo a D&D e avevo un druido mezzo-albero (una razza strana di qualche manuale). Nel party c'era un guerriero dragonide, con delle idee piuttosto buffe sulla moralità. Una volta, dopo aver preso dei prigionieri e dopo averli interrogati, li uccise, gettandoli in un incendio.


Mi alterai. Protestai. Al mio personaggio sta cosa non andava giù. Ammazzare prigionieri? Che cosa becera. Lui si difese dicendo che non aveva fatto nulla di male, e io intuii la direzione che stava prendendo la situazione.


Avremmo discusso un po' in character finché qualcuno non avrebbe ceduto o non avrebbe tirato fuori le armi. Non ci sono meccaniche valide per risolvere conflitti di questo tipo, perché D&D4 è pensato come gruppo VS nemici.


Quindi ho deciso di cedere subito, per evitare noie e rischiare divisioni del gruppo (never split the party!).


Ingoiando il rospo non ho fatto character advocacy
Titolo: Re:La Character Advocacy e i Personaggi
Inserito da: vonpaulus - 2011-03-03 10:22:42
stando a quanto ho letto recentemente e a quanto ho capito recentemente dalle spiegazioni di Moreno credo l'esempio portato da Simone sia riferibile ad una cosa diversa dalla character advocacy. Appassionarsi alle vicende ed alle emozioni di un carattere è bellissimo ed certamente uno dei possibili attivatori del character advocacy ma questa può e deve essere fatta anche quando le motivazioni e le scelte del personaggi non sono condivise dal giocatore o dal Master. Chi gioca un "cattivo" non sempre parteggia per lui e tuttavia deve giocare in modo che il cattivo rispetti la sua indole, la sua morale e persegua i suoi obiettivi.


Gli esempi di Triex sono poco chiari in quanto non descrivono la morale e le motivazioni dei personagi. 


Nel caso del contadino mi sembra che aver deciso di lasciar perdere perchè il giocatore non era in grado di determinare come sfruttare in modo vincente le meccaniche di gioco sia un esempio di mancata character advocacy anche se in realtà dipende da chi era il contadino, dalla sua morale etc.  Magari il contadino era un vigliacco e restare inattivo era una scelta logica.


Il caso del druido sembra più chiaro perchè li sembra chiaro che le motivazioni delle scelte sono state determinate da questioni relative al giocatore e non al personaggio. Ma non è ciaro quanto il comportamento del guerriero fosse contrario alle motivazioni portanti del personaggio, tipo il suo allineamento ( se esiste ancora)


Negli anni remoti una forma molto grossonalana e primitiva del character advocacy era infatti il rispetto dell'allineamento.

Titolo: Re:La Character Advocacy e i Personaggi
Inserito da: Hoghemaru - 2011-03-03 11:28:30
riporto qui l'AP che ho postato nell'altra discussione:


Citazione
nella scorsa sessione ad exalted il master ci ha introdotto un PNG che probabilmente dovrebbe diventare un nostro prossimo avversario, un sicario che come "presentazione" ha tagliato in due la locanda della città con la sua spada... dal momento che non voleva affrontarci ci ha chiesto di seguirlo in un posto più tranquillo.
io sapevo che quel tizio poteva tranquillamente aprirmi come una cozza quindi la scelta più saggia sarebbe stata seguirlo e stare buono... ma il mio PG è un Sangue di Drago sedicenne e incosciente, così ho pensato di rispondergli "cos'è, hai paura di fare brutte figure in pubblico?"
pessima mossa: se non fosse intervenuto il Notte a bloccare l'attacco al posto mio avrei preso una bella mazzata! ^_^

PARTEGGIARE mi avrebbe portato a farmi i cavoli miei, mentre RAPPRESENTARE mi ha fatto fare una scelta che sapevo essere svantaggiosa, ma che il mio personaggio avrebbe sicuramente fatto.




e ne aggiungo un'altro:


anni fa giocavamo alla 3.0, eravamo tutti al primo livello.
io avevo un paladino, ero ferito da un precedente scontro.
non ricordo per quale motivo ci ritrovammo nel bel mezzo di scontro con un mezz'orchi, la scelta più strategica sarebbe stata fare un attacco alle spalle al mezz'orco che era già ingaggiato in combattimento con un'altro PG, ma io invece dico "gli vado di fronte e dichiaro di sfidarlo"
un paio al tavolo mi hanno detto "ma sei scemo?" e io "no, sono un paladino!" mentre altri hanno detto "va bé, ci sta"
morto, ma il GM ha apprezzato molto la giocata, ricompensandola con alcuni bonus al mio PG successivo ^_^
Titolo: Re:La Character Advocacy e i Personaggi
Inserito da: Simone Micucci - 2011-03-03 12:54:30
Rispondo brevemente che sono in pausa pranzo, solo per fare un intervento da Thread Opener.

Prima però mi autocito

Citazione
È assolutamente vietato postare se non si è prima parlato della propria esperienza.
Eccezione: i post in verde della BM Watch possono essere fatti anche senza che la BM Watch stessa abbia postato un AP.

Paolo, non vedo il tuo AP.
Le idee di tutti sono ben gradite, ma solo dopo che si è fatto il passo in avanti e si è parlato delle proprie esperienze. Sia positive che negative (quella volta che NON ho fatto Character Advocacy) oppure dubbie (mi è successo XYZ, credo sia Character Advocacy, ma non ne sono sicuro).
Titolo: Re:La Character Advocacy e i Personaggi
Inserito da: Matteo Suppo - 2011-03-03 13:45:48
Aggiungo una esperienza mia, poi non rispondo a paolo aspettando la sua.


Ad Arconate abbiamo giocato a Il Gusto del Delitto. Il mio personaggio era il maggiordomo ex-amante della Lady. Nella giocata non ha investigato neanche una volta. In una scena in particolare l'idea iniziale era di arrivare ad investigare Milady (oh, non mi ricordo il nome u.u). Per poter prendere il dado nero o bianco sono arrivato a mancare di rispetto a Milady e la cosa è degerata in lei che mi ricopriva di insulti vari ed eventuali, la vetrinetta infranta, sangue ovunque. E io ho puntato il dito e ho detto "Chiedimi scusa".


Non è stata una cosa che mi ha penalizzato (tanto ero già praticamente il maggiore sospettato), ma è stata, a mio avviso, advocacy in piena regola. Era quello che James voleva in quel momento. O quello che volevo io in quel momento? O quello che io pensavo volesse James in quel momento? Boh, suppongo sia la stessa cosa.
Titolo: Re:La Character Advocacy e i Personaggi
Inserito da: Fealoro - 2011-03-03 14:09:17
Vi propongo la mia esperienza che non so se sia Characther Advocacy o meno, ma mi ha dato problemi proprio nel gioco


Avventura di Mouse Guard via forum


Il mio personaggio è Baron, un topolino tutto d'un pezzo, dedito alla guardia e il cui obiettivo è portare a termine la missione affidatagli. Nel turno del GM, sulla missione (classica) di portare la posta, arriviamo ad uno scontro con un corvo. Lo scontro è abbastanza impegnativo per noi, ma anche a scapito di ulteriori twist o penalizzazioni Baron non ha intenzione di mollare il sacco della posta.
Nel mezzo dello scontro io come giocatore mi sono trovato in un dilemma. Da una parte sapevo che la cosa migliore da fare sarebbe stato di usare qualche tratto contro di me per recuperare check da usare in seguito. La battaglia era persa già in partenza. Dal punto di vista di Baron (quella parte di me che impersonava il topolino) invece non sarebbe stato concepibile mollare la presa. Per cui mi trovavo da una parte ad voler usare il tratto per migliorare le prestazioni del personaggio, dall'altra a non volerlo usare perché avrebbe significato rinunciare al suo obiettivo principale. Ed è un dilemma non a livello di fiction, ma a livello di gioco.


Secondo voi c'era chracther advocacy? e da quale parte?
Titolo: Re:La Character Advocacy e i Personaggi
Inserito da: vonpaulus - 2011-03-03 15:14:51
touchè




esempi di character advocacy


(Rolemaster) Tropnoleo Lepetirio halfling Rogue ha un mulo di nome Francis cui è molto affezionato. cio condiziona le sue avventure e le sue scelte
ad esempio: attacca un gruppo di orchi per difendere le cavalcature tra cui vi è Francis (fortunatamente seguito dal Party) e successivamente tra lo sbalordimento di tutti usa due pozioni di guarigione su di lui.


(I signori del caos) Rapput il Bastardo non vede una donna da mesi ed il party è composto da soli uomini. Durante una esplorazione nel perduto tempio delle amazzoni Efreg (credo fosse così) il ladro indossa una cintura che lo trasforma in donna. Durante la sera Rapput lo droga e poi lo violenta. Segue un combattimento quasi mortale e la necessità di una compensazione. Rapput cede tutti i suoi beni a Efreg come punizione.


(Rolemaster) Taliesin il Bardo ospite in un castello insieme al party seduce la moglie di un Conte che lo aveva insultato dichiarandolo stonato. E fa in modo che lui possa saperlo dopo essersene andati. Segue falsa accusa di furto e taglia su Taliesin.


(Rolemaster) Tauser beastmaster si trasforma spesso in lupo. mette incinta una lupa e decide di rimanere con lei per allevare il cucciolo. Ho giocato per 6 mesi (corrispondenti ad un anno in gioco) Taliesin mentre Tauser Lupeggiava.


RECENTEMENTE
(FATE) ogni volta che si fa un compel su un'aspetto:
Esempio: Legend of Anglerre (Io ero il Master): Kuzma è un mentalista liberato con un passato nascosto (sancito da due aspetti) di rivoltoso anabattista. Viene mandato con Lucien (un figlio di demone lupo-toro) dall'imperatore in una città del lontano nord ad uccidere il Conte e a mettere al suo posto un altro nobile di cui possa essere provata la fedeltà. Arrivati in loco e scoperta l'arroganza dei Nobili Kuzma decide di organizzare una rivolta anabattista in città e organizzarla come libero comune. L'intera avventura è stata una scelta di character advocacy.


(BOLLAVERDE LIVE) giocando dal vivo un fedele della dea buona e avendo il sospetto che due miei compagni di gioco stavano per passare alla dea oscura ho finto di stare con loro ed ho partecipato ad alcune invocazioni arrivando a parlare con Dea Malvagia. La quale di fronte alla mia successiva scelta di restare fedele alla dea buona ha ordinato ai miei compagni la mia morte. (che è avvenuta).




Esempi di NON Character Advocacy
(FATE) ogni volta che uso un punto fato per resistere un compell morale senza che ci siano dubbi su cio che il personaggio avrebbe fatto ma solo perchè il giocatore trova comodo o utile così.


(BOLLAVERDELIVE) il mio amico ha aspettato due live a trasmettere la richiesta della mia morte all'intera fazione perchè gli dispiaceva per me. A lui come persona e non al suo personaggio che invece considerava il mio un babbo.





Titolo: Re:La Character Advocacy e i Personaggi
Inserito da: Moreno Roncucci - 2011-03-03 16:04:06
Anche se è vero che questi sono, in generale, esempi di character advocacy (non sto adesso a dividere fra chi lo è più o meno), ho l'impressione che lo siano soprattutto di altre cose. Vedo una certa confusione con "l'intrpretare il persoaggio" da una parte e con il "play passionately" dall'altra. E quindi testimonianze di gioco particolarmente appassionato e memorabile.

Ma non è così. La character advocacy è una tecnica basilare del gioco narrativista. Non è un obiettivo lontano da raggiongere: l'avere fatta ogni volta che avete giocato con successo a Cani nella Vigna,L mia vita col padrone o altri giochi story now.

Uno, in particolare, è molto adatto come esempio (anche più di AiPS, che avevo usato nell'altro thread.) . Spione.

Se avete qualche difficoltà a comprendere cos'è la character advocacy, consiglio di giocare a Spione. Perchè è un gioco dove la character advocacy a volte viene sospesa. Riprende, vie sospesa, riprende, a fasi alterne, e quindi vi consente di vedere bene la differenza.

In Spione, le "manovre" si giocano senza character advocacy. Le "fasi di Crisi" invece si giocano con advocacy

Quindi, durante le manovre, il gruppo agisce collettivamente per mettere nei guai le spie. Tutti, anche i due giocatori che hanno la responsabilità di gestirle. Quando entrambe le spie sono in conflitto si passa alla fase di crisi... e a quel punto l'advocacy è scritta nelle regole del gioco: i due giocatori responsabili per le spie devono fare narrazioni favorevoli ad esse con le loro carte iniziali.

Quindi, il mio esempio è il play by forum 1 di Spione (http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/board,45.0.html). in particolare, la prima fase di crisi (http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,509.0.html), dove c'è anche la spiegazione di come funziona questa fase. Marco fino a quel momento aveva collaborato con gli altri a mettere sempre più nei guai Thomas Baun (http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,490.0.html). Quando inizia la fase di crisi, avrebbe dovuto invece narrare cose favorevoli per lui.

Invece, e per questo ho scelto proprio questo esempio, si sbaglia e non conoscendo bene il gioco, posta una narrazione contraria agli interessi di Thomas Baum (http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,509.msg6456.html#msg6456).

Al che, gli spiego che deve fare advocacy (http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,509.msg6458.html#msg6458) (cioè, gli spiega la regola specifica che introduce l'advocacy nelle fasi di crisi di Spione) e successivamente Marco corregge la descrizione.

Notare che in Spione, la regola dice ""quando la carta iniziale appartiene ad una persona che dirige una Spia, questi descrive le azioni della spia e i loro effetti, e il contenuto della narrazione deve essere favorevole agli interessi della Spia". (pag. 181) Sembrerebbe quindi che non si tratti di vera character advocacy perchè si parla di "interessi" e non di "desideri". Ma questo è collegato al resto del sistema di Spione, in cui, effettivamente, spesso non conosci i veri desideri di una spia (è narrativa di spie, inganni e tradimenti dopotutto).

Se provate vedrete che nel gioco pratico questo si traduce in due cose diverse: (1) il giocatore fa advocacy per la spia, che diventa protagonista (e non solo personaggio principale), o (2)  Il giocatore non lo fa, narra eventi favorevoli alla spia ma senza fare advocacy.  Questi significa semplicemente che la Spia non diventa un protagonista.

Cosa che in Spione non dà il minimo problema perchè, a differenza di Avventure in Prima Serata, non è un gioco che specifica da subito chi sono i protagonisti della storia (si vedrà in gioco che in Spione, se un comprimario diventa protagonista, i giocatori iniziano spontaneamente a fare advocacy per lui (o lei)

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Se volete un esempio con un gioco in cui sia garantito il protagonismo dei PC, un buon esempio è il conflitto di Cani nella Vigna.  Quando vai in conflitto, lo fai per una posta che interessa al personaggio del Cane. Fai Advocac. Ma anche quando abbandoni il conflitto fai advocacy per il personaggio:  Tu potresti magari ancora vincere, è lui che molla. (la cosa è ancora più evidente quando molli un conflitto che potresti vincere, perchè l'ultimo rilancio del tuo avversario è inaccettabile per il personaggio)

Notare che qui l'advocacy è addirittura "inconscia": il personaggio non sa, ovviamente, che c'è qualcuno che tira di dadi per lui e che sta scegliendo, in quel momento, se fargli perdere un braccio per catturare uno Stregone o no. Ma quella persona valuta se ne varrebbe la pena, per il personaggio, e decide. Si considera cioè la scala di valori del personaggio e non le sue intenzioni esplicite.

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Questi due esempi vorrei che chiarissero soprattutto una cosa: in un gioco coerentemente narrativista, l'advocacy è nelle regole. Se le seguite la fate (o scegliete se farla, nel caso di Spione), se non le seguite no. Non è una drammatica scelta individuale del giocatore che va contro gli interessi del personaggio.

Invece, gli esempi con gdr "tradizionali" e incoerenti (per esempio quello di Davide su D&D nel thread precedente) presentano azioni "neutre" senza alcun impegno esplicito verso un preciso obiettivo. "Attacco il Drago". Perchè? Perchè il personaggio lo odia? Perchè sai che il GM non ti ucciderà il personaggio comunque? Perchè ti sei rotto di giocare un guerriero e vuoi passare ad un mago? Perchè non hai capito che è un drago vero, e credi sia un illusione? Perchè sei convinto che in D&D il GM è obbligato a farti incontrare solo mostri sconfiggibili? (questa mi è capitata personalmente con un giocatore che veniva da un altro gruppo). perchè hai un chierico nel party che ti resuscita ed è comunque la mossa tatticamente vincente per sconfiggere il drago?

Non lo sai.  Per far sparire questa ambiguità e far sì che una giocata sia chiaramente di advocacy, ecco che vengono postati esempi plateali, drammatici, in cui chiaramente  non c'era alcun motivo tattico-strategico, nessun interesse, e si è giocata un azione praticamente suicida "da personaggio", interpretata con drammaticità.

Paradossalmente, in questa maniera, pare che l'advocacy sia suicidare il personaggio (o andare contro i suoi interessi) per seguire a sua psicologia. L'eccezione diventa la definizione... 

E' vero che in molti giochi "tradizionali" fare advocacy è tatticamente sbagliato, ma anche lì non è sempre suicida. Una difficoltà nel mostrare esempi chiari diventa una fuorviante scelta degli esempi.
Titolo: Re:La Character Advocacy e i Personaggi
Inserito da: Matteo Suppo - 2011-03-03 16:29:48
Quindi è meglio postare esempi di NON advocacy?
Titolo: Re:La Character Advocacy e i Personaggi
Inserito da: Fealoro - 2011-03-03 17:10:37
@moreno


quindi nel mio esempio su Mouse Guard entrambe le situazioni rientravano nella character advocacy, dato che in un caso era una scelta che seguiva gli obiettivi del PG, nell'altra era una scelta che avvantaggiava comunque il PG.
E' giusta come interpretazione?
Titolo: Re:La Character Advocacy e i Personaggi
Inserito da: Moreno Roncucci - 2011-03-03 17:35:31
@Triex: credo sia meglio postare un po' di tutto, ma vorrei vedere più attenzione sulle regole che gestiscono giocate semplici, più che giocate eclatanti.

@moreno

quindi nel mio esempio su Mouse Guard entrambe le situazioni rientravano nella character advocacy, dato che in un caso era una scelta che seguiva gli obiettivi del PG, nell'altra era una scelta che avvantaggiava comunque il PG.
E' giusta come interpretazione?

Premetto che non conosco Mouse Guard (ce l'ho ma lo devo ancora leggere), e quindi non so come si "traduce" l'advocacy in quel gioco.

Per comodità quoto parte del tuo esempio su Mouse Guard:
Citazione
Nel mezzo dello scontro io come giocatore mi sono trovato in un dilemma. Da una parte sapevo che la cosa migliore da fare sarebbe stato di usare qualche tratto contro di me per recuperare check da usare in seguito. La battaglia era persa già in partenza. Dal punto di vista di Baron (quella parte di me che impersonava il topolino) invece non sarebbe stato concepibile mollare la presa. Per cui mi trovavo da una parte ad voler usare il tratto per migliorare le prestazioni del personaggio, dall'altra a non volerlo usare perché avrebbe significato rinunciare al suo obiettivo principale. Ed è un dilemma non a livello di fiction, ma a livello di gioco.

Cosa vuol dire non sapere le regole del gioco nel valutare questo caso? Beh, considera la differenza che c'è fra il giocare fan mail contro il proprio personaggio in AiPS (che non turba minimamente l'advocacy) e non usare tratti sempre in AiPS per perdere apposta e "far andare la storia in una direzione divertente". Senza sapere che robe sono i tratti e la fan mail in AiPS, come distingui i due casi?

E provo anche a guardarla da un altra direzione: cosa vuol dir non fare Advocacy? Che tu al tavolo dici "no, giocalo tu il mio personaggio, non voglio rappresentarlo"?

E' un ruolo che ti assegnano le regole del gioco. Lo fai bene, lo fai male, sempre il suo avvocato sei. Bravo avvocato, scarso avvocato. Se "prendi le mazzette" dalla tua idea di "come sarebbe divertente far perdere il mio personaggio" sei un pessimo avvocato, ma se le regole del gioco ti assegnano quel ruolo, sempre il suo avvocato sei.

Se non tu, chi?

In questo thread temo mi state chiedendo cose diverse  Mi chiedete "sono stato un bravo giocatore?", "ho espresso con sufficiente drammaticità il conflitto interiore del mio personaggio?", "ho giocato in modo appassionato?", "sono un rules-lawyer, un min-maxer, o sono un vero roleplayer?" (questa è pessima), e cose così.

Il giudicare se in una data scena siete stati Marlon Brando o Alvaro Vitali non ha niente a che vedere con l'argomento.

Dimmi tu, piuttosto: come definisce l'Advocacy il gioco Mouse Guard?
Titolo: Re:[slow down] La Character Advocacy e i Personaggi
Inserito da: Moreno Roncucci - 2011-03-03 17:47:19
Ho messo in slow down il thread

Di materiale se n'è già postato parecchio. Penso che sia il caso di rileggere e riflettere, ed eviterei invece il rischio di postare a raffica. Specie in un thread come questo dove il senso è "posto una mia esperienza" e non "posto un esperienza per poi discuterne" . lo slow down non pone nessuna difficoltà a chi posta un esperienza personale, rallenta solo i commenti.

Ed è diventata un esigenza pressante anche per me.  Non posso davvero più reggere la massa di domande sull'advocacy postata in questi giorni (togliendomi, ironicamente, tutto il tempo che potevo dedicare a scrivere un articolo più organico sull'Advocacy). E' vero che potrei non rispondere e basta, ma piuttosto che lasciare un sacco di domande senza risposta, preferisco stimolare una scrematura, a monte, delle domande, spingendo a leggersi di più le risposte precedenti.

[edit:  in un thread in slow down ogni utente può postare al massimo una volta al giorno ]
Titolo: Re:[slow down] La Character Advocacy e i Personaggi
Inserito da: Fealoro - 2011-03-04 11:17:49
Citazione
Dimmi tu, piuttosto: come definisce l'Advocacy il gioco Mouse Guard?

Vorrei dire di aver capito bene cos'e' l'advocacy, prima di rispondere a questa domanda  ;)

In ogni caso ci provo. Da quel che capisco del tuo esempio di Spione e dal tuo ultimo intervento, mi sembra che tutte le regole di MG si basino sul Character Advocacy, non ci sono regole che non la usino.

Infatti il tuo intervento mi fa supporre che il dubbio che io avevo non riguardasse la Character Advocacy

Per spiegare a grandi linee il sistema di MG l'avventura viene divisa in due sessioni. In una è il master a dire che ostacoli trovano i PG, e questi li superano tirando contro le loro caratteristiche. Nella seconda sono i giocatori a decidere che cosa e che test vogliono far fare ai propri PG. I giocatori guadagnano la possibilità di fare questi test nella seconda parte se, in pratica, si danno dei malus nei test della prima parte.
Quindi entrambe queste regole servono al giocatore ad esprimere la propria advocacy

Titolo: Re:[slow down] La Character Advocacy e i Personaggi
Inserito da: Antonio Caciolli - 2011-03-04 11:44:26
se in AiPS rinunciare a darsi dei bonus (o darsi addirittura dei malus) non entra nel fare o non fare advocacy per il proprio pg, direi che darsi dei malus nei tiri di MG faccia la stessa cosa
Titolo: Re:[slow down] La Character Advocacy e i Personaggi
Inserito da: Simone Micucci - 2011-03-04 12:52:24
Copioincollo il mio post di ieri:


Rispondo brevemente che sono in pausa pranzo, solo per fare un intervento da Thread Opener.

Prima però mi autocito

Citazione
È assolutamente vietato postare se non si è prima parlato della propria esperienza.
Eccezione: i post in verde della BM Watch possono essere fatti anche senza che la BM Watch stessa abbia postato un AP.

PaoloAntonio, non vedo il tuo AP.
Le idee di tutti sono ben gradite, ma solo dopo che si è fatto il passo in avanti e si è parlato delle proprie esperienze. Sia positive che negative (quella volta che NON ho fatto Character Advocacy) oppure dubbie (mi è successo XYZ, credo sia Character Advocacy, ma non ne sono sicuro).


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Moreno io non so se sono in grado di distinguere l'advocacy chiaramente. Qualsiasi scelta che compi tu per il tuo personaggio in ambito Story Now ricade quindi sotto l'esperienza di advocacy?
Titolo: Re:[slow down] La Character Advocacy e i Personaggi
Inserito da: Ivan Repetto - 2011-03-06 19:54:02
Posto anchio innanzitutto la mia esperienza. Si tratta di un PbF qui su Gente Che Gioca


Sistema di Gioco: NCaS


Qui (http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,1577.0.html) c'è la scheda del PG, Risposta #12



Qui (http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,1583.330.html) c'è la giocata, da Risposta #337 a #353


In poche parole John è un detective privato con problemi con la malavita. Ovviamente sua moglie e suo figlio sono le sue ancore di salvezza, proprio per questo quando gli è stato proposto di riportare in vita il proprio figlio al prezzo dei suoi ricordi non ci sono stato è ho chiesto un conflitto sullo 'scambio'. Avrebbe potuto accettare e basta, ma ho pensato che non avrebbe gradito avere indietro suo figlio ma senza le memorie dei momenti passati assieme, doveva rimettere assieme i pezzi della sua vita e da solo, trattato eventualmente come uno sconosciuto da suo figlio, non ce l'avrebbe mai fatta, ecco perchè ho chiesto il conflitto e ci ho investito un pò di dadi.



Dopo il post di Moreno riassuntivo non penso ci siano ancora molti dubbi ma volevo dire ancora due cose che pensavo.
Capisco perchè se ne parla solamente o principalmente per giochi con una CA Nar.
L'Advocacy funziona se hai innanzitutto i metodi, il modo di portarla in gioco, nel mondo reale attraverso le regole, qualcosa di concreto che puoi fare al tavolo.
E poi funziona per giochi che la prevedono o comunque ci strizzano l'occhio, giochi Nar appunto perché per altri giochi creerebbe solo problemi, o almeno la penso così.
Ecco perchè gli esempi che avete portato da giochi tradizionali incoerenti o Gam mi stonavano.
In giochi tradizionali rischia di risultare solo in un pò di interpretazione, slegata da pratiche reali al tavolo, potrebbe finire per essere solo un esercizio di recitazione e poco altro.
Oltretutto, ma questo relativo principalmente ad esempi tratti da giochi Gam ma ci sta bene pure per i tradizionali, si rischia di andare contro alle aspettative degli altri giocatori.
La vostra decisione potrebbe essere tatticamente sconveniente per la sfida in corso o per il prosieguo dell'avventura. Ciò potrebbe attirarvi i vaffa o le occhiate storte dei vostri compagni di gioco.


Lascerei la Character Advocacy ai giochi Nar dove viene considerata e invogliata, tutto rigorosamente IMHO


Saluti