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« il: 2010-02-13 10:55:06 »
Ho appena finito il libro "Gli Attrezzi del Narratore" (A. Perissinotto, Holden Maps/Scuola Holden - Bur, 2005) e - naturalmente - non potevo non pensare a quanto letto in relazione ai i gdr. Il libro in sè è molto chiaro e interessante, e cmq offre informazioni di base sulla narratologia in modo molto schematico; anche se la gran parte degli esempi contenuti riguardano racconti o romanzi, il libro non è diretto solo agli scrittori, perchè appunto la narratologia non riguarda solo i libri.
La discussione che mi piacerebbe iniziare (e che non ho trovato sul forum) è quella sui rapporti tra la narratologia e i gdr: cosa ci può dire la narratologia in merito ai regolamenti dei giochi e sull'esperienza di gioco? I creatori di gdr hanno mai considerato la narratologia per il design dei loro giochi?
Tra i vari argomenti trattati dal libro, quelli più interessanti mi sono parsi questi:
* la definizione dei ruoli narrativi in una storia, da Propp fino ad arrivare agli Attanti (Greimas): oggetto, soggetto, destinatante, destinatario, aiutante, antisoggetto;
* il programma narrativo: la storia come lotta del soggetto per arrivare al suo oggetto di valore finale, che è il PNb, il programma narrativo di base; questo programma narrativo si divide poi - all'interno della storia - in passaggi intermedi (PNu, programma narrativi di base), dove il soggetto lotta per ottenere vari oggetti (che si sarà capito, non per forza oggetti materiali) per poter arrivare all'oggetto di valore finale o con la vittoria dell'antisoggetto;
* la teoria delle modalità: dove per giustificare tutte le peripezie del soggetto, cioè il suo "fare", si parla di un "voler fare", un "saper fare" e un "poter fare". In generale, nel "voler fare" io ci trovo cose i kicker, nel "saper fare" la scheda con le abilità e gli avanzamenti, e nel "poter fare" tutta la storia, e non solo la scoperta di indizi;
* i tipi di narratore, focalizzazione, punti di vista,... non so quanto possano riguardare i gdr
* le unità del racconto secondo Barthes: i nuclei (parti del testo con informazioni importanti sulla trama), catalisi (fatti meno importanti per la storia ma che danno il 'senso del tempo' tra un nucleo e l'altro), gli indizi (che danno significative indicazioni sulla realtà della storia ma non la portano avanti, per esempio descrizioni di personaggi o di ambienti) e gli informanti (pezzi meno importanti degli indizi ma che danno colore). Da qui ne derivano momenti funzionali e referenziali, con i primi che portano avanti la trama (essenzialmente i nuclei) e il resto che dà descrizioni (ci fa pensare al colore, alle ambientazioni). Dall'equilibrio di questi due momenti viene fuori il ritmo narrativo, che suppongo già molti avranno accostato al framing, ma magari si può arrivare anche scene di refreshment del Solar System e considerarle diversamente;
* il ruolo del tempo e come rappresentarlo.
Sicuramente libri specialistici contengono informazioni più esaustive ma già questo per me è interessante.
Voi cosa ne pensate? C'è qualche esperto o appassionato di narratologia nel forum?