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Segnalazioni e News / Re:On Mighty Thews
« il: 2011-05-10 18:19:40 »
Innanzitutto grazie mille per la segnalazione: ho dato una breve scorsa e, da neofita qual sono, mi sembra abbastanza interessante.

Ci sono però un paio di cose che non sono riuscito a capire:

1) Cosa, esattamente, determina la fine della partita?
L'autore parla di impostare le scene, ma -da una lettura veloce- mi pare dica poco o nulla a riguardo ciò che determini quando la partita finisce.
Inoltre  non mi pare che il gioco aiuti moltissimo alla creazione d una storia (cioè, da cosa dovrebbe essere guidata: dagli obiettivi dei PG? Fruttando la R-Map creata? Bòh...)

2) Il livello di preparazione richiesto.
Non riesco a capire SE e COSA il GM possa/debba prepararsi per condurre una partita.
E un gioco senza preparazione?
Serve prepararsi qualcosina? E se si, cosa?

Avrei gradito un maggiore approfondimento circa questi aspetti...come (purtroppo) troppo spesso accade, pur trovandomi di fronte a quel che mi è parso un prodotto MOLTO interessante (almeno per i miei gusti ed esigenze), ho avuto l'impressione che siano state date per scontate alcune cose che -ahimè- scontate non sono, almeno per neofiti come il sottoscritto.

Qualcuno più esperto (e di buon cuore) può dare qualche consiglio riguardo le domande poste sopra?

Grazie in anticipo.

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aspetta, mica si dichiara l'intento. si dichiara direttamente un aoutcome positivo o negativo. è quello che frega. mi regolerei come in the pool, cioè una volta individuato il conflitto, prima si tira, poi si dettaglia.

Cioè, praticamente, di fronte un conflitto, il giocatore dovrebbe dire: "NO, non passa", oppure "voglio un conflitto per introdurre un elemento di storia" (basato sui Traits del personaggio) e tirare senza aggiungere null'altro?

Ma così facendo non potrebbe avanzare pretese a lui molto favorevoli, senza controbilanciarle con "qualcosa da perdere" altrettanto di "valore" o decisamente "interessante per la storia"?

Ad esempio: la morte di un importante PNG in combattimento deve pur essere controbilanciata da qualcosa di importante.
Un PG che non dichiari nessuno svantaggio, potrebbe poi uscirsene troppo "tranquillamente" ed in maniera poco avvincente (qualora perda la posta)...cerco di spiegarmi meglio.

Senza dichiarazione di un outcome positivo e negativo, il giocatore:

1) Se vince ti spara un "uccido Galdor, il temibile";

2) Se perde potrebbe ripararsi dietro un "la sua spada mi sfiora, ferendomi di striscio" (lui, invece, avrebbe volentieri ucciso il PNG se avesse vinto).

Questo, oltre ad essere poco appassionante sul piano della costruzione della storia, lo vedo anche troppo favorevolmente squilibrato e a favore del giocatore protagonista del conflitto.

Ma magari, alla fine, sono tutte pippe mentali mie, ed il gioco funziona alla grandissima semplicemente dichiarando una posta e specificando l'outcorme positivo o negativo SOLTANTO DOPO, a seconda del risultato dei dadi (e magari facendosi anche aiutare dal gruppo qualora ci sia crisi di creatività).

Probabilmente, non serve altro che definire questo risultato, qualunque esso sia, semplicemente rispettando i quattro criteri che West fornisce nel manuale, e cioè: Focalizzazione, Rispetto, Coerenza e Brevità.

Tu che dici?
Mi/ti chiedo inoltre se l'eliminare l'outcome positivo e negativo possa essere applicato tranquillamente anche quando il giocatore voglia utilizzare un'Idea.

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Ehm....UP?

Rinnovo la domanda fatta a Niccolò espressa nel mio ultimo post...

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Sotto il cofano / Re:Levity 2.0
« il: 2011-05-09 09:33:23 »
Ciao, Manfredi.

Volevo solo aggiungere che Levity è molto, MOLTO di più di quel che può sembrare leggendone la versione 2.0.

Ti consiglio, se ne hai tempo e voglia, di dare un'occhiata alcuni "antichi" post del vecchio forum dove si affrontano alcune questioni sul gioco: qui si pongono delle interessanti domande e si parla di alcune delle potenzialità di Levity:


http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=2198&page=1#Item_0

http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=3632&page=1#Item_0

http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=2137&page=1#Item_0


Qualora il tuo interesse volesse spingersi oltre la semplice curiosità, ti consiglierei innanzitutto di procurarti la versione per la vendita (cioè, fondamentalmente Levity 3.0); dico questo semplicemente perchè le due cose sono, a mio avviso, decisamente diverse (nonostante nella sua versione base Levity resti decisamente un tradizionale).

Il punto è che, però, Levity è davvero completo e dà il massimo (spingendosi oltre l'esperienza del GdR tradizionale) soltanto assieme alle Guide del Narratore.

Per tale motivo ti inviterei a leggere, oltre alla guida del narratore (cosa che -se ho ben capito- hai già fatto), anche la guida avanzata del narratore: la prima parte è da poco liberamente disponibile sul sito di Roberto.

In ogni caso posso dirti, per esperienza personale, che Rob è sempre disponibilissimo a fornire chiarimenti e a dare consigli sulla propria creatura.

Spero di esserti stato utile.

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Charles, lo scudiero tartaruga, si avvicina di soppiatto all'accampamento dei sassoni che hanno preso prigioniera la sua sorellina, cercando di non farsi notare dalle guardie montoni.
Cosa spera? Di trovarla senza farsi notare.
Cosa teme? Di cadere in una trappola.

Io forse vorrei che Charles mostrasse di essere un eroe, o forse invece vorrei farmi attirare in una trappola per scoprire chi è il traditore, ma mi limito a speranze e paure del personaggio. L'importante poi è che siano davvero frasi brevi e veloci. I suoi tratti 'pazienza' e 'amo la mia sorellina più di ogni altra cosa' figureranno poi nella narrazione in un caso o nell'altro. E in un monologo, trascinato dal ritmo della narrazione, potrò dire come intravedo l'orlo di una veste femminile e dei piedi felini in una tenda dell'accampamento, insinuando così il dubbio sul tradimento di Lady Elizabeth, leonessa.

Grazie, Mario. Adesso è decisamente più chiaro.

Citazione
ma non si risolve semplicemente evitando di dirlo prima?

Hmmmm...Domon, ti spiacerebbe approfondire?

Evitando di dichiarare l'intento, tu poi come ti regoleresti?

Penso che qualcosa di simile alla posta vada comunque dichiarata (o no? E se la risposta è: "no", come risolvere?).

Inoltre, come ci si regolerebbe con il MOV ed il MOD, soprattutto quando narrati dal giocatore?

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P.S.

Mario, soltanto una cosa: ti spiacerebbe fare un esempio CONCRETO della differenza che passa tra quanto scritto sul manuale e quanto, invece, tu adotti nelle tue partite proprio per evitare il rischio della pre-narrazione?

Credo che questo possa essere utile a tutti e permetta di capire meglio le modifiche a TQB da te adottate.

Grazie ancora.

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Intervengo perché, beh, ho portato io quell'evento di TQB alla INC dell'anno scorso.


Però non ci ritrovo quello "stating the outcomes of the rolls, in detail, before the dice are rolled" nella regola sull'intento. Sono certo che un paio di righe in più non avrebbero fatto male (io per esempio la adopero da un punto di vista soggettivo ovvero qual'è la speranza e quale la paura del personaggio in questa scena, ma non è descritto così). Tuttavia al dettaglio non si arriva mai, infatti "Intent should be kept very brief since full narration comes next." e va avanti dicendo come l'intento dovrebbe essere una frase piatta.

Ora, TQB ha sicuramente alcuni difetti, tra cui a mio parere il fatto che i dadi non "parlino", e non diano elementi aggiuntivi o imprevisti per la narrazione successiva, stabiliscono solo chi narra e dando un paletto molto generico ("ottieni ciò che vuoi"/"non solo non ottieni ciò che vuoi, ma le tue paure si avverano"). Non ci vedo però così marcato il rischio di spingere alla prenarrazione.

Grazie, Mario.
Dunque, secondo quanto dici nella tuya esperienza, l'Intento potrebbe essere interpretato come: SPERANZA e PAURA dal punto di vista SOGGETTIVO del personaggio, con FORTE attenzione a non cadere nella pre-narrazione.

Ottimo consiglio: terrò sicuramente da conto.

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Io a TQB mi sono quasi sempre divertito, tuttavia a volte ho avuto la netta sensazione che "qualcosa" non stesse funzionando a dovere... Non saprei descriverlo, non saprei fare AP a riguardo, ma la sensazione resta.
Ricordo che anche Ezio aveva avuto una sensazione simile...



L'Intento potrebbe essere il problema, ma non ne sono certo. Forse dovrei andare su The Forge a fare Toc Toc a Ron per ottenere infine risposta alla mia domanda...

Infatti avevo visto che t'eri interessato a postare la domanda su The Forge circa questo problema, ed è stato un vero peccato che alla fine Ron non ti abbia mai risposto.
Nel caso, attendo lumi.

Grazie per l'intervento, Paolo; spero comunque che qualcun altro (oltre Ron) possa illuminarci a riguardo.

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Salve a tutti,

rileggendo alcuni topic su The Pool e TQB suggeritimi tempo addietro da Moreno, sono capitato in una interessante -ma al tempo stesso spiazzante- considerazione di Ron.

Edwards parla della sua esperienza a InternosCon e soprattutto della sua perplessità circa alcune partite a TQB cui ha potuto assistere.

Più precisamente, Ron dice:

Citazione


After InterNosCon, where I observed people playing The Questing Beast, I decided to re-read the rules. I was quite shocked. I think that they are extremely inferior to The Pool and arguably, bad.

I should clarify what I think is good. The dice mechanics are different from those of The Pool and have some fun, different effects during play. The instructions for constructing the group's unique Arthurian setting are excellent, at the very top of the range for explaining how to use a customizable, thematic game - much better than my efforts along those lines for the core book of Sorcerer, for instance.

The problem is found in the instructions about how to talk and how to roll dice. They are all about stating the outcomes of the rolls, in detail, before the dice are rolled. They are practically a textbook for the problems I've been describing across many independent RPG designs, draining all the drama and inspiration right out of the place they belong.

I will be a little bit harsh here and point out that James was not an experienced user of his own systems. My reading of this part of TQB is that neither he, nor the people closest to him, had any reason to think that people could really play The Pool. Perhaps in writing TQB, with all best intentions, he was writing his "how to play" instructions to make sure the rules could not be applied in unpredicted ways. My view is that this was a fear-response, unfortunately kicking the riskiest (and best) part of play into a pre-roll "negotiation phase."

My apologies to James in advance for psychologizing him, and I do not claim to be correct regarding that; these are all speculations, which I tried to emphasize with my phrasing in the above paragraph.

I stress that without this feature, I think TQB is one of the finest games around. I have had incredible fun with it - but although I was using the QB dice mechanics, I was not following those particular rules about describing the action.


Link al topic in questione: http://www.indie-rpgs.com/forge/index.php?topic=30731.msg282772#msg282772

Mi pare abbastanza chiaro che Ron si riferisca alla questione dell'Intent.

Tuttavia, non riesco a capire se le cose stiano davvero come lui dice e se questa regola sia davvero così "dannosa" o cattiva come invece Edwards ritiene.
Mi interesserebbe capire il vostro punto di vista, soprattutto riguardo l'esperienza giocata (e non sarebbe male sentire anche il parere di chi a quell'InternosCon a TQB ci ha giocato e s'è comunque divertito).

Insomma, ritenete che Ron abbia ragione?

Se sì, come fare allora per ovviare a questo problema e giocare comunque a TQB restando felici e contenti? (ergo: quale regola applicare al posto dell'Intento?)

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Gioco Concreto / Re:[The Questing Beast] Preparazione
« il: 2011-04-10 06:17:33 »
Molto del materiale che indichi l'avevo già letto (provvederò a rileggerlo ancora più approfonditamente).

Però, grazie mille comunque, Moreno: sei stato molto disponibile e ci hai dedicato tempo e volontà. E l'ho molto apprezzato.

Un caro saluto.

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Gioco Concreto / Re:[The Questing Beast] Preparazione
« il: 2011-04-09 11:50:51 »
Timidamente dico...

UP?    :-[

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Non so a voi, ma a me il motore di ricerca del forum risulta non funzionare affatto.

Qualunque cosa stia ricercando (pre se ci scrivo Trollbabe  :o ), non si ottiene nessun riusltato, tranne la risposta:

"The database value you're trying to insert does not exist: id_search"

Se la cosa è già stata segnalata, chiedo venia: mi sarà sfuggito il topic a riguardo (d'altronde, non funzionando la ricerca...   ??? )

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Gioco Concreto / Re:[vs. Monsters] Deluxe Edition
« il: 2011-04-05 11:04:16 »
Non essendoci stata risposta alcuna, per me il topic può anche essere chiuso.

Ringrazio i moderatori.

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Gioco Concreto / [The Questing Beast] Preparazione
« il: 2011-04-04 13:39:16 »
 Premessa fondamentale: sebbene niubbo, sono un amante spassionato di The Pool e, soprattutto, della sua incarnazione più completa (si fa per dire, vista la vaghezza di alcuni punti in parte discussi tempo addietro in un topic dedicatogli): The Questing Beast.

Amante dei sistemi semplici e “zen”, trovo TQB bello e geniale (seppure, esaminato dal vicino, più complesso e profondo di quanto non sembri di primo acchito). So bene che i veterani sconsigliano di approcciarsi ai giochi indipendenti partendo da lavori come TQB...eppure sento lo stesso una perversa ed incontrollabile attrazione verso la creatura di West.

Nonostante, ripeto, diversi punti oscuri su TQB siano stati discussi nel topic

http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,4070.0.html

mi restano comunque una serie di dubbi, in particolare sulla preparazione che un gioco come TQB necessita.
Taluni dicono che TQB non necessiti di chissà quale preparazione ma, in passato, mi parve di leggere alcuni topic su The Forge (se non erro proprio di Edwards) che, in riferimento a The Pool, dissentivano da tale approccio, suggerendo una preparazione molto più accurata per poter condurre la partita.

In particolare si puntava a chiarire che giochi come The Pool (e TQB) NON fossero come Inspectres (dove di preparazione serve ben poca, visto il possibile stravolgimento della partita può avere a causa delle meccaniche del gioco).
Tuttavia, è vero anche che in TQB, esiste la meccanica dell'Idea che può comunque avere grande peso ai fini del cambiamento di una storia ...e allo stesso tempo non riesco a capire se ciò renda inutile il prepararsi qualcosa o se, una certa preparazione (ma quale? Di che tipo?) restic NONOSTANTE TUTTO indispensabile.

Fermo restando che, personalmente, trovo le indicazioni di West (relative preparazione corretta di una partita) abbastanza “fumose” , chiedo agli esperti che hanno “testato su strada” il gioco cosa sia DAVVERO necessario (a livello di preparazione) per guidare TQB senza particolari problemi.
Vorrei capire insomma, cosa EFFETTIVAMENTE serva preparare e cosa, invece, risulti essere superfluo (o, addirittura, persino controproducente) per una serie di sessioni.

Inoltre, diverse volte è stato specificato che TQB non possiede una “rete di sicurezza” per i giocatori neofiti.
Chiedo se sia possibile approfondire un pochino tale tematica e soprattutto ricevere qualche consiglio nella speranza di comprendere se e come sia possibile ridurre tale problematica.

Grazie a tutti.

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Ezio, grazie mille per la gentilezza e per il tempo che hai investito nello scrivere questa risposta così ben approfondita.

Ti dirò di più: me la salvo e me la stampo di certo, perchè credo contenga una serie di chiarimenti davvero validi.

Tuttavia, se devo dire la verità, ti confido che continuo a ritere Inspectres davvero difficile da approcciare;
probabilmente è e resta un gico (non troppo scritto bene) che presuppone (senza esplicitare a dovere, però) che i giocatori sappaino e siano d'accordo su un po' troppe cose (almeno nel caso in cui si voglia adottarlo per molte sessioni di fila).


Per quanto concerne i giochi con la "meccanica di risoluzione a conflitto", devo dire che mi sto approcciando oramai da un po' ai giochi dal nuovo design, nel tentativo di capire correttamente come "farli girare" senza troppi errori...insomma, non sono certo un esperto ma non ne sono neanche totalmente a digiuno.

Penso pertanto di aver ben compreso la risoluzione di gruppo che hai suggerito (che poi, è la stessa soluzione suggerita ed adottata da taluni in caso di situazioni analoghe presentatesi con TQB).

Che dire...grazie ancora per la pazienza e la disponibilità, nonchè per l'invito a giocare alla 'CON.

Mi piacerebbe molto accettarlo ma, purtroppo, oltre ad essere decisamente lontano dai consueti luoghi di ritrovo (vivo in Puglia), al momento mi è comunque davvero impossibile parteciparvi.

Un abbraccio e buone giocate,

Alex



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