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Post - Davide Alberici

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Materiale di ispirazione / Re:Albe di Cieli Lontani
« il: 2014-08-07 09:55:10 »

Stabilità orbitale
Come per altri criteri, la stabilità orbitale e di rotazione è essenziale affinché il corpo celeste sia abitabile. Maggiore è l’eccentricità orbitale, più grande è la fluttuazione della temperatura sulla superficie del pianeta.

TIPI DI PIANETA

Super Terra
Si definisce Super Terra un pianeta extrasolare roccioso con massa compresa tra le 1.9 e le 10 masse terrestri. Il termine utilizzato si riferisce esclusivamente alle dimensioni del pianeta e non comunica altre informazioni. A causa della maggiore massa rispetto a quella terrestre, le super terre presentano un alto valore di gravità superficiale. Studi teorici hanno ipotizzato il legame tra le dimensioni dei pianeti terrestri (nelle loro varianti) e la loro composizione chimica, il che sembrerebbe applicarsi correttamente per la Terra e per un presunto pianeta oceano come Gliese.

Pianeta Oceanico
Con questo termine s’indica la classe di pianeti caratterizzati dalla superficie completamente ricoperta da un profondo oceano d’acqua.
Durante la formazione di un sistema planetario la distanza cui si forma un pianeta è uno dei fattori che ne determinano la composizione chimica. In particolare, i pianeti che si forma oltre il ‘limite della neve’, tendono a concentrare in essi sostanze volatili come acqua, ammoniaca e metano, fino a quantità pari al 50% del loro peso.
Simulazioni numeriche compiute su sistemi planetari in formazione dimostrano che questi pianeti, o ipotetiche lune ghiacciate, possono migrare all’interno del sistema avvicinandosi o allontanandosi dalla stella madre. Esiste dunque la possibilità che un pianeta oltrepassi il limite della neve e consenta al ghiaccio di fondere in acqua e il mantenersi di quest’ultima allo stato liquido; vista la quantità d’acqua posseduta da questi corpi, essa si trasformerebbe in un oceano globale profondo anche centinaia di chilometri.
Ma questo oceano dove poggerebbe? Le immense pressioni che si verrebbero a formare sul fondo di questo pianeta, favorirebbero la formazione di un mantello ghiacciato, cristallizzato in forme esotiche non presenti sulla Terra.
Potrebbe capitare anche che tale pianeta si trovi troppo vicino alla stella e che l’ebollizione dell’acqua porti all’esistenza una superficie non ben definita.

Mondi di Carbonio
Con pianeta di carbonio o pianeta di diamanti o pianeta di carburi si indica il prototipo teorico di una tipologia di pianeti terrestri.
L’astrofisico Kouchner ha ipotizzato che in un disco proto planetario ricco di carbonio o povero d’ossigeno, gli elementi potrebbero organizzarsi in carburi e composti del carbonio, piuttosto che in silicati. Nella parte interna di un tale sistema planetario si formerebbe pianeti aventi un nucleo ferroso circondato da un mantello interno di carburi ed esterno di grafite, sovrastato da una sottile crosta. In alcuni casi si potrebbe avere un’atmosfera ricca di composti del carbonio.
Teoricamente un pianeta di carbonio dovrebbe essere meno denso di uno di ferrosilicio, e avere una superficie scura o rossastra a causa degli idrocarburi.
Secondo il modello di Kouchner, un pianeta di carbonio con temperature come quelle della Terra avrebbero un’atmosfera ricca di monossido di carbonio (CO) e povera d’ossigeno (O2, O3) e dei composti ricchi d’ossigeno come CO2. Un tale pianeta con temperature minori di quelle terrestri avrebbe un’atmosfera ricca di metano (CH4).
Nel Sistema Solare non esistono pianeti di carbonio, ma le condriti carbonacee hanno una composizione chimica assimilabile a quella di un tale pianeta.



Pianeti di Diamante
Se il pianeta è almeno quindici volte più massiccio della Terra, gli strati sotto la crosta rocciosa potrebbero essere ricchi di diamanti. Come illustrato al meeting dell’American Geophysical Union, secondo questi modelli nei pianeti rocciosi quindici volte più massicci del nostro le condizioni di temperatura e pressione presenti nel mantello sarebbero le più favorevoli alla trasformazione del carbone in diamante, sino a raggiungere un totale del 50% dell’intero pianeta. In definitiva saremmo di fronte a un pianeta fatto per metà di roccia e per metà di pietra preziosa. Peccato che questo comporti nello stesso tempo condizioni tutt’altro che ospitali: un mantello di diamanti produce un rapido raffreddamento dell’interno e impedirebbe la formazione di un campo magnetico e di un’atmosfera, due “scudi” fondamentali per la nostra salute.

Pianeti Metallici
Previsto solo dai modelli che considerano tutte le eventuali tipologie di pianeti extrasolari riscontrabili, non ne è stato ancora osservato uno.
Un oggetto che apparterrebbe a questa classe sarebbe il nostro Mercurio.
Un pianeta di ferro sarebbe caratterizzato da un massiccio nucleo ricco di ferro e un sottile mantello (o niente mantello). Pianeti di questo genere potrebbero essere i resti di pianeti di silicati e metalli che hanno subito la perdita degli strati superficiali a causa d’intensi e catastrofici bombardamenti.
Questi pianeti sono più piccoli e densi dei pianeti di pari masse. Non avrebbero tettonica delle placche o un forte campo magnetico poiché si raffredderebbe subito dopo la loro formazione.

TRATTENERE ACQUA ALLO STATO LIQUIDO

Un pianeta deve rispondere a questi requisiti.
Gravità: deve avere una gravità di almeno 0,76 G, al di sotto di questa gravità il vapore acqueo non perdura nell’arco di miliardi di anni.
Temperatura: il pianeta deve trovarsi all’interno della biozona.
Campo magnetico: il vento solare tende a soffiare via le atmosfere dei pianeti in direzione opposta. Un pianeta deve possedere un campo magnetico capace di contrastare il vento solare, oppure, se è il satellite di un altro pianeta con un’estesa magnetosfera, può sfruttare quella come scudo.

MASSA MINORE
I pianeti con massa inferiore tendono a raffreddarsi prima e quindi: emettono meno calore interno, hanno meno attività vulcanica, hanno meno attività sismica, hanno un campo magnetico meno intenso.
I pianeti con massa maggiore tendono a: mantenere a lungo un alto calore interno, ad avere più attività tettonica, vulcanica e sismica, ad avere un campo magnetico più intenso.
Eccezioni:
La Terra e Venere hanno massa e composizione analoghe, ma Venere è tettonicamente e magneticamente morta mentre la Terra è ancora attiva. Questo perché le forze mareali della Luna contribuiscono a riscaldare internamente la Terra.
Un pianeta più denso con un nucleo più ricco di elementi fissili emetterebbe un maggiore calore interno rispetto a uno meno denso e più povero di elementi fissili.
Un pianeta più giovane è più caldo e più attivo. Persino Marte, che non ha mai avuto abbastanza massa da trattenere stabilmente il vapore acqueo, per un certo periodo ha ospitato un’idrosfera.

Acqua e Aria
L’acqua può esistere allo stato liquido dai 200 millibar in poi. A 200 millibar si formano pozzanghere o a limite stagni che tendono a evaporare. A pressioni superiori l’acqua è schiacciata dalla colonna di gas.
Alle basse pressioni l’acqua richiede temperature minori per evaporare.
Alle alte pressioni l’acqua necessità di temperature maggiori per evaporare.
Alle alte pressioni il suono si trasmette più rapidamente.
Alle alte pressioni i laser perdono coerenza più facilmente essendo schermati dall’aria.
Alle basse pressioni la viscosità della miscela atmosferica sfavorisce il permanere della nebbia.
Alle alte pressioni è più facile che si formi nebbia.
Alle basse pressioni l’escursione termica è maggiore.
Alle alte pressioni l’escursione termica è minore.
A parità di temperatura e volume atmosferico le alte pressioni tendono a favorire le piogge.
In altre condizioni a sfavorirle: perché l’acqua tenderebbe a evaporare prima di raggiungere il suolo.
Per avere acqua allo stato liquido, ma anche per tutte le altre sostanze, non esiste un valore univoco di pressione e temperatura per una determinata fase, ma questi valori sono mappati in un diagramma detto appunto delle fasi (solida, liquida e gassosa).
Nel diagramma di fase dell’acqua, il punto triplo, nel quale le tre fasi coesistono, corrisponde al valore di pressione di sei millibar e alla temperatura di 0,01 °C. Oltre a quello triplo occorre considerare anche il punto critico, che per l’acqua vale 374 °C e 218 atm, oltre il quale non vi è più equilibrio tra il liquido e il vapore.
La gravità non è un indicatore affidabile per valutare la pressione atmosferica. Si pensi a Venere, che ha una gravità di 0,9 G, ma una pressione atmosferica di ben novantatré volte superiore rispetto alla Terra. E si pensi a Marte, che per una fase della sua esistenza ha ospitato un oceano d’acqua allo stato liquido, ma un pianeta nella biozona per mantenere acqua allo stato liquido per miliardi di anni deve avere non meno di 0,76 G, come regola di massima.

Ossigeno
Nelle atmosfere con ossigeno inferiore al 10% non possono scatenarsi incendi.
Nelle atmosfere ad alto tenore d’ossigeno gli incendi sono più comuni, l’atmosfera è velenosa perché acida, i manufatti (e in specie quelli metallici) tendono a corrodersi.

Effetto Serra
Parliamo di pianeti nella biozona con atmosfere più dense di quelle terrestri (1000 millibar).
Se il pianeta è vicino al limite interno della biozona l’effetto serra riscalda: cioè l’atmosfera densa imprigiona il calore solare e lo ridistribuisce sulla superficie del pianeta.
Esempio: Venere.
Se il pianeta è vicino al limite esterno della biozona l’effetto serra raffredda: cioè l’atmosfera respinge i raggi solari e la superficie del pianeta è più fredda.
Esempio: Titano che ha una temperatura media più fredda delle altre lune di Saturno non dotate di atmosfera.

Effetti dell’inclinazione assiale
Rispetto alla Terra, che ha un’inclinazione dell’asse di rotazione di ventitré virgola cinque gradi, più l’inclinazione assiale è accentuata, più i cambiamenti stagionali sono estremi; meno l’inclinazione assiale è accentuata, più i cambiamenti stagionali sono tenui.
A zero gradi l’asse di rotazione è perpendicolare all’asse dell'eclittica e gli effetti stagionali sarebbero nulli, ma le stagioni potrebbero essere influenzate da eccentricità orbitale o dalla presenza di altri oggetti nel sistema: nane brune, compagne della stella eccetera.
In un pianeta privo di ciclo stagionale l’acqua continua ad ammassarsi alle alte quote e non disgela mai: ci sono meno fiumi, il clima diventa più arido, alle alte latitudini diventa molto più freddo. E le uniche fasce abitabili sarebbero quelle vicine alle coste di mari o oceani grazie alle precipitazioni.

Lune di Giganti Gassosi
Una grossa luna (come Pandora di Avatar) rivolge sempre lo stesso emisfero al pianeta di cui è satellite.
Entrambi gli emisferi sono illuminati dal sole per un periodo pari alla metà del periodo orbitale.
Il pianeta attorno a cui la luna orbita è visibile solo dall’emisfero rivolto verso cui è rivolto il satellite, il pianeta appare immobile nel cielo. Appare pieno allo Zenith nel centro dell’emisfero, appare in diverse "fasi" calanti e crescenti allentandosi da quel punto. Sono percettibili tenui movimenti ovvero: anche dal centro dell'emisfero si vedono le fasi e anche dai bordi dell'emisfero il pianeta si può vedere pieno, in realtà è poco probabile che il pianeta si veda immobile", a causa della librazione.


Nell’emisfero rivolto verso il pianeta, ogni mezzogiorno, c’è un’eclissi perché il pianeta viene a trovarsi tra il sole e la luna, perciò le ore prossime al mezzogiorno sono le più buie, al contrario le ore prossime alla mezzanotte sono le più luminose perché il gigante gassoso (o il mini Nettuno o la super terra o la nana bruna) avendo un forte albedo ed essendo enorme può essere luminoso fino a 40 volte la Luna terrestre.
Nell’emisfero "oscuro" della luna, oscuro perché sconosciuto, non perché non illuminato dal sole, il ciclo d’illuminazione è simile a quello terrestre senza le succitate anomalie.

Orbita inclinata nel corso dell’anno lo zenith cambia e il sole sembra fare su e giù nella volta celeste.

Orbita eccentrica: Il sole sembra diventare più grande e caldo quando il pianeta è più vicino e più piccolo e freddo quando il pianeta è più lontano.

Effetti del periodo di rivoluzione
L’anno e il ciclo stagionale sono tanto più lunghi quanto più è lungo il periodo di rivoluzione.

Effetti del periodo di rotazione
Il giorno è tanto più breve quanto è più breve il periodo di rotazione, inoltre più è breve il periodo di rotazione più le raffiche di vento sono forti più a lungo durano cicloni e uragani.

Rotazione Retrograda: il Sole sorge a Ovest e tramonta a Est.
Rivoluzione Retrograda: il Sole che sorge a Est e tramonta a Ovest.
Rotazione e rivoluzione retrograda: il Sole sorgerebbe a Ovest e tramonterebbe a Est.

Rotazione: i pianeti conservano i moti di rotazione e rivoluzione che avevano la nebulosa da cui si sono formati quando si è messa in movimento. Nel caso del Sole il moto era antiorario. Quindi i pianeti e relativi satelliti ruotano attorno al Sole e sul loro asse in senso antiorario. Il moto di rivoluzione retrogrado di un satellite è indizio sicuro di cattura. Un pianeta con rivoluzione retrograda probabilmente è un corpo catturato.
Una stella nasce da un ammasso di polveri, le polveri rimangono inerti finché un evento non riesce a metterle in movimento. Quando questo accade, la nebulosa comincia a ruotare, al centro del disco di polveri si crea un globulo che accrescendosi diventa più caldo, arrivato alla massa critica, s’innesca una reazione termonucleare che trasformerà l’ammasso di polveri in una protostella. La fase di protostella continua finché la stella continuando ad accumulare massa dal disco di polveri in cui è circondata non raggiunge una massa sufficiente a consentirle di sopraffare la gravità e diventare così una stella completa.
Nota a volte si formano più oggetti che creeranno ad altrettante stelle.

Satelliti naturali
Il limite teorico per mantenere un satellite è che questi devono trovarsi entro la sfera di Hill, proporzionale al raggio orbitale del pianeta e alla radice cubica della sua massa in rapporto al Sole.
Perché ci siano orbite stabili pare che debbano essere entro la metà o un terzo del Raggio di Hill.
Venere e Mercurio potrebbero avere delle piccole lune, ma dovrebbero orbitare vicino al pianeta poiché i pianeti citati dovrebbero supplire alla loro piccola massa (rispetto al Sole) con una molta vicinanza dell’orbita del loro eventuale satellite: in questo modo la vicinanza stretta al pianeta vincerebbe la forza di gravità sulla maggiore massa del Sole. La velocità di rotazione e traslazione non modifica affatto il valore della gravità del pianeta e quindi non portano nessun fattore nel tenere più facilmente un satellite.

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Materiale di ispirazione / Albe di Cieli Lontani
« il: 2014-08-07 09:54:26 »
Albe di Cieli Lontani
Cercherò brevemente di spiegare come dettagliare un sistema solare.
Siccome a noi interessano i sistemi solari con uno o due pianeti abitabili dagli umani, mi focalizzerò su questo tipo di sistemi, anche se non è scritto da nessuna parte che debba per forza esistere vita di tipo terrestre.

Le stelle
Le stelle si muovono nel firmamento, ma nella maggior parte dei casi il loro movimento è per noi impercettibile, a causa della grande distanza. Eppure, vi sono stelle della nostra Galassia la cui velocità supera i 100 km/s; quelle vicine al Sole sembrano muoversi con velocità media di 20 km/s. Il movimento di una stella è studiato controllando la posizione dell’astro rispetto a stelle circostanti in lunghi intervalli.

Classe spettrale e luminosità
La diversa luminosità delle stelle e la caratteristica che ha suggerito di suddividere le stelle in classi sulla base del loro splendore: la classe spettrale. La luminosità di una stella è accuratamente misurata con fotometri fotoelettrici, simili a esposimetri fotografici, montati su telescopi.
La luminosità delle stelle qui adottata è misurata in Soli, in altre parole, quante volte la stella è più o meno luminosa del Sole.
La classe spettrale di una stella indica la temperatura della fotosfera, che per le stelle della sequenza principale è legata alla loro massa.
Le stelle K: arancioni, G: gialle, F: gialle bianche sono le più adatte ad accogliere la vita perché bruciano per almeno qualche miliardo di anni.
Le stelle più luminose, come quelle delle classi O: blu, B: azzurre, A: bianche bruciano in generale meno di un miliardo di anni e in certi casi addirittura meno di dieci milioni di anni.
Le stelle K, G e F. , inoltre, emettono sufficiente radiazione ultravioletta per catalizzare importanti reazioni nell’atmosfera, come la formazione dell’ozono, ma non troppo, perché questo distruggerebbe la vita.
Nel diagramma Herzsprung-Russel le stelle non si distribuiscono a caso, ma in grandissima parte si raccolgono lungo una fascia, che attraversa diagonalmente il diagramma, chiamata sequenza principale. In tale se quelle stelle sono disposte secondo un ordine regolare, da quelle blu, più calde e con massa maggiore fino a quelle rosse, più fredde e di massa minore. Lì Sole vi compare in posizione intermedia, come una stella gialla (tipo G). Al di fuori della sequenza principale, nella parte in alto a destra del diagramma, compaiono stelle giganti rosse: hanno la stessa temperatura superficiale, e quindi lo stesso colore di stelle della sequenza principale, ma rispetto a queste sono molto più luminose, per cui devono avere una superficie radiante, cioè che emette energia luminosa, molto più estesa. Alcune di queste stelle sono così grandi da essere chiamate supergiganti. Un altro gruppo di stelle esterno alla sequenza principale occupa la parte in basso e verso sinistra del diagramma: tali stelle hanno lo stesso colore di quelle della sequenza principale, ma sono molto meno luminose, per cui devono essere noto più piccole sono dette Nane Bianche.

Colori, temperature e spettri stellari
Con l’impiego di opportuni strumenti, gli spettroscopi, un qualunque raggio luminoso da origine a uno spettro, cioè a una striscia formata da bande con tutti i colori dell’iride: dal rosso, che corrisponde a luce con lunghezza d’onda maggiore, al blu, con lunghezza d’onda minore, oppure da una serie di righe luminose, la cui posizione e il cui dipende dalla natura chimica della sorgente luminosa. Gli spettri sono una specie d’impronte digitali dei vari elementi chimici e costituiscono un potente strumento d’indagine, poiché con uno spettrografo è possibile ottenere lo spettro anche di corpi lontanissimi. Esaminando le posizioni e gli spessori delle righe negli spettri si possono determinare gli elementi o i composti chimici del corpo da cui proviene la luce, o delle masse gassose attraversate dalla luce stessa. In realtà la questione non é così semplice, perché il «tipo spettrale» dipende dalla temperatura del corpo emittente e le stelle non hanno tutte la stessa temperatura, come rivelano in prima approssimazione i differenti colori con cui ci appaiono strettamente legati alle temperature superficiali delle singole stelle. Si ricordi che, all’aumentare della temperatura di un corpo, diminuisce la lunghezza d’onda delle radiazioni luminose che esso emette in prevalenza: si passa, cioè, dal rosso al blu. Nella Costellazione di Orione, visibile nei nostri cieli invernali e primaverili, l’enorme stella Betelgeuse appare rossa, mentre l’altra stella molto luminosa, Rigel, è bianco-azzurra. La prima emette energia soprattutto come luce rossa, cioè a lunghezze d’onda maggiori, per cui sappiamo che è relativamente fredda: circa 3000 kelvin (K); la seconda invece emette energia soprattutto come (minuscolo] radiazioni luminose di lunghezze d’onda minori, che appaiono bianco-azzurre al nostro occhio, ed è, quindi, molto calda: oltre 12 000 K. All’analisi spettroscopica, le diverse temperature delle stelle si traducono in pratica in differenti tipi spettrali: le stelle vengono perciò classificate in una serie di classi spettrali, ordinate in funzione di valori decrescenti della temperatura. La classe spettrale O, per esempio, comprende le stelle a più alta temperatura superficiale (30 000-60 000 K), di colore bianco-azzurro, mentre la classe M raccoglie le stelle più «fredde» (3 000 K), di colore rosso; il nostro Sole appartiene a una classe intermedia, con stelle di colore giallo e temperatura di 5000-6000 K. La luminosità delle stelle diminuisce al diminuire della loro temperatura, per cui è possibile risalire, dalla classe spettrale di una stella, alla sua magnitudine assoluta: è proprio questa la relazione alla base del metodo per determinare le distanze stellari descritto all’inizio. Le analisi spettrali, eseguite su centinaia di migliaia di corpi celesti, hanno mostrato una notevole uniformità nella composizione chimica delle atmosfere stellari, cioè della parte estrema dell’ammasso di materia di cui è formata una stella. Per la maggior parte tale materia e costituita di idrogeno (H: 80%) e di elio (He: 19%), mentre la parte rimanente (meno dell’1%) comprende tutti gli altri elementi chimici che conosciamo.

Zona Abitabile
L’acqua liquida può esistere sulla superficie dei pianeti orbitanti a una distanza che non induce rotazione sincrona. Meno un pianeta è massiccio più è vicino alla sua stella prima si "ferma" cioè entra in moto sincrono con essa e, non diversamente dalla Luna che rivolge sempre la stessa faccia alla Terra, il pianeta in moto sincrono rivolge sempre la stessa faccia al Sole.
Le stelle K, G e F non sono né troppo calde, né troppo fredde, e bruciano sufficientemente a lungo perché la vita abbia possibilità di comparire. Questo tipo di stelle costituisce probabilmente dal 5 al 10% delle stelle della nostra galassia.
È controverso se le stelle più piccole e meno luminose, quelle di classe spettrale M. - M: rosse
Possano ospitare mondi ospitali alla vita di tipo terrestre.
Perché eventuali pianeti nella biozona, molto vicina alla stella, avrebbero le maree frenate quindi avrebbero un emisfero luminoso perennemente illuminato e rovente e uno oscuro perennemente buio e freddo.
La biozona (HZ in inglese) è la distanza dal sole alla quale i pianeti presenti possono mantenere acqua allo stato liquido sulla superficie.
Una zona abitabile «stabile» presenta due particolarità. Anzitutto, la sua localizzazione deve rimanere pressoché invariata. La luminosità delle stelle aumenta col passare del tempo una data zona abitabile si allontana dalla stella.
Inoltre, nessun corpo di massa importante come un gigante gassoso dev’essere presente nella zona abitabile o in prossimità di questa: la sua presenza potrebbe impedire la formazione di pianeti terrestri.
Tutte le stelle conoscono delle variazioni di luminosità, ma l’ampiezza di tali fluttuazioni è molto diversa da una stella all’altra. La maggior parte delle stelle sono relativamente stabili, ma un’espressiva minoranza tra esse è variabile e presenta spesso dei cali e degli intensi aumenti di luminosità. Di conseguenza, la quantità d’energia radiativa che i corpi orbitanti ricevono subisce delle brusche variazioni. Queste ultime sono dunque delle cattive candidate a ospitare pianeti in grado di permettere la vita nella misura in cui le forti variazioni di flusso energetico hanno un impatto negativo sulla sopravvivenza degli organismi. Per esempio, esseri viventi adattati a un dominio di temperatura particolare avrebbero probabilmente problemi a sopravvivere a importanti variazioni di temperatura. Inoltre, le variazioni di luminosità sono in genere accompagnate dall’emissione di dosi massicce di raggi gamma e di raggi X, radiazioni che potrebbero essere letali. L’atmosfera dei pianeti è in grado di attenuare tali effetti ma è ugualmente possibile che tali pianeti non siano in grado di trattenere la loro atmosfera perché le forti radiazioni incidenti a ripetizione potrebbero disperderla.. Un aumento del 100% della luminosità solare non implica necessariamente un aumento del 100% della temperatura della Terra.
Metallica
Ogni sistema solare con le sue stelle e i suoi pianeti si forma da un’unica nebulosa primordiale.
La composizione della nebulosa determina gli oggetti astronomici che popoleranno il sistema.
Alcuni sistemi a bassa metallica avranno soltanto giganti gassosi, palle di ghiaccio e comete.
Altri sistemi a bassa metallica avranno mondi di carbonio e giganti gassosi verdi e azzurri simili a Urano e Nettuno.

Sistemi binari
Alcune stelle hanno una compagna vicina o distante.
È difficile ma non impossibile che i pianeti dei sistemi binari abbiano orbite abbastanza stabili e regolari da ospitare la vita.
Esistono anche sistemi trinari con due stelle vicine e una compagna distante (come Alpha Centauri) oppure quaternari formati da due coppie di compagne vicine, oppure ammassi stellari, poco stabili, con stelle a distanza ravvicinata.
E quante più stelle ci sono in un sistema tanto meno è probabile che i pianeti nella biozona mantengano un’orbita stabile.

Nebulose
Le nebulose sono formate soprattutto idrogeno (oltre il 90%) da polveri e gas freddi. Le nebulose di solito sono in stato di quiete perché le particelle non sono abbastanza massicce perché la forza di gravità possa fare effetto, quando qualche evento comincia a creare aggregati di materia sufficientemente massiccia comincia il collasso della nebulosa e la formazione di un sistema stellare.

Nascita di un sistema solare
Con il proseguire dell’addensamento e della contrazione, l’energia gravitazionale si trasforma in energia cinetica e di conseguenza aumenta la temperatura del corpo gassoso, che si trasforma in una protostella, da cui partono gran copia di radiazioni infrarosse. A causa della forza di gravità, la contrazione prosegue e il nucleo della protostella si riscalda; ma se la massa iniziale e scarsa, ad esempio qualche centesimo della massa solare, la temperatura non arriva a far innescare le reazioni termonucleari: la contrazione si arresta e il corpo si raffredda, lasciando una fredda e buia nana bruna (una «stella mancata»).
Se invece la massa è sufficiente, continua a riscaldarsi, fino a raggiungere temperature di quindici milioni di K, sufficienti a far innescare il processo termonucleare di trasformazione dell’idrogeno in elio. Il calore liberato da tale reazione fa aumentare la pressione dei gas verso l’esterno, fino a compensare la forza di gravità: si giungono così a una fase di stabilità, durante il quale la stella, ormai adulta, si trova sulla sequenza principale del diagramma H-R, che rappresenta, quindi, la fase dell’evoluzione di una stella nel corso della quale la fonte di energia è la «combustione nucleare» dell’idrogeno. La sua posizione e la sua permanenza nella sequenza principale dipendono dalla massa iniziale della nebulosa da cui sì e originata: stelle nate con grande massa diventano più calde, blu, e consumano il loro idrogeno più rapidamente (nel giro di milioni di anni); stelle con massa piccola rimangono meno calde, rosse, e sono più longeve (miliardi di anni). Le stelle gialle rimangono nella sequenza circa dieci miliardi di anni: il Sole, che ha già cinque mi leardi di anni, e una stella «di mezza età».

Gigante Rossa
Alla fine il combustibile nucleare si esaurisce e la stella, sotto la pressione del suo enorme campo gravitazionale non più contrastato, deve lasciare la fase di gigante rossa per avviarsi alla fine.

Nebulosa Planetaria
Alla trasformazione in una gigante rossa, seguita dalla formazione di una nebulosa planetaria e, se la massa e alcune volte quella del Sole l’oggetto si trasformeranno in una nana bianca.
Stelle con massa iniziale prossima a quella solare devono collassare, gradualmente, fino a divenire corpi delle dimensioni della Terra, per cui la loro densità deve arrivare a milioni di volte quella dell’acqua e la materia si presenta in uno «stato degenerato», con i nuclei degli atomi immersi in un «mare» continuo di elettroni. Sarebbe questa l’origine delle nane bianche, che, riscaldate dal processo di contrazione, ma prive di una fonte di energia nucleare, sono destinate a raffreddarsi lentamente.

Nane Bianche
Dopo la fase di gigante rossa l’evoluzione stellare segue vie diverse secondo la massa iniziale della stella. Le stelle con massa iniziale pari a quella del Sole o alcune volte maggiore (tra 0,8 e 8 volte quella del Sole) diventano nane bianche, ma prima attraversano una fase particolare.
Arrivate allo stadio di giganti rosse, finiscono per espellere i loro strati più esterni che, trascinati via da un imponente vento stellare, danno origine a nubi sferiche di gas in espansione. Tali involucri gassosi, che contengono parte degli elementi che si sono formati nel nucleo della stella centrale idrogeno, elio, carbonio, ossigeno, azoto ecc. sono chiamate nebulose planetarie poiché ai primi osservatori, nel secolo scorso, apparivano come dischetti luminescenti, simili ai pianeti. Con la perdita dell’involucro esterno, la gigante rossa si trasforma in un nucleo rovente, che si contrae e si riscalda ulteriormente, a spese dell’idrogeno residuo. Dopo alcune migliaia di anni, la fusione nucleare si esaurisce e la stella inizia a raffreddarsi; al fino, la nebulosa scompare e la stella centrale, compatta e nuda, diventa una nana bianca.

Stella di neutroni
Quando la pressione degli elettroni degeneri non è più in grado di controbilanciare il collasso gravitazionale si avvia il processo che porta la stella morente a evolvere in una stella di neutroni.
Perciò quando la massa rimanente della stella è superiore a 1,44 masse solari, non si stabilizza nello stadio di nana bianca ma procede oltre, fino ad arrivare appunto allo stadio di stella di neutroni.

Buco Nero
Se la massa originaria della stella e qualche decina di volte quella del Sale, dopo la fase di supernova il collasso gravitazionale non trovano più forze sufficienti a contrastare il collasso gravitazionale. La contrazione prosegue, la densità continua ad aumentare e si forma un corpo sempre più piccolo, circondato da un campo gravitazionale immenso. Una porzione di spazio, non più grande di una decina di Chilometri, si trasforma in un vortice oscuro in grado di attirare entro di sé e di far scomparire qualunque corpo o particella che entri nel suo raggio d'azione : neanche le radiazioni, compresa la luce, potrebbero uscirne, per cui è molto appropriato il nome di buco nero con cui viene indicato.

Massa
L’ipotesi principale fatta sui pianeti abitabili è che essi siano di masse prossime a quelle terrestri. Tali pianeti, la cui massa sarà dello stesso ordine di grandezza di quella della Terra, sono principalmente composti da silicati e non hanno conservato strati gassosi esterni di idrogeno ed elio come i pianeti gassosi.
I pianeti con una massa scarsa sarebbero dei cattivi candidati a ospitare la vita per due ragioni. Anzitutto, la loro gravità risulterebbe più bassa e la loro atmosfera meno densa. Le molecole che costituiscono la vita hanno una probabilità molto più elevata di raggiungere la velocità di fuga e di essere espulse nello spazio per la propulsione del vento solare o per una collisione. I pianeti la cui atmosfera non è spessa non avranno sufficiente materia per la biochimica iniziale, non sono abbastanza isolati termicamente e una cattiva conducibilità termica attraverso la loro superficie e meno protezione contro le radiazioni ad alta frequenza e i meteoriti. Inoltre, i pianeti più piccoli hanno un diametro inferiore e dunque maggiore rapporto superficie-volume dei pianeti di maggiori dimensioni. Tali corpi tendono a perdere energia molto più rapidamente dopo la loro formazione e hanno dunque scarsa attività geologica. Non presentano vulcani, terremoti né attività tettonica che fornisca alla superficie elementi favorevoli alla vita e all’atmosfera molecole in grado di regolare la temperatura come ad esempio il biossido di carbonio.

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Da come lo descrivi, la mia impressione (e scusami se magari è errata, faccio un po' fatica a seguire il filo degli eventi che salta continuamente avanti e indietro nel tempo) è che tu ritenga che se il GM avesse mantenuto le promesse che ti aveva fatto, tutto sarebbe andato bene.
Mha, guarda, io sono per carattere un semplificatore e mi piacerebbe tanto poter dire: il meccanismo non può che fallire, è tutto da buttare però quando giocavo dagli 11 ai 24 anni gli accordi off game sono sempre stati rispettati ed è tutto andato bene, prima di tutto non c'è mai stato bisogno che intervenisse il GM perché ad esempio, con Giacomo mi ero accordato di lasciarlo giocore sei mesi una quest che interessava a lui (nel 1995) lui in cambio mi aiutava a finire una che interessava a me, era una Guerra di cui non ricordo il nome, ma sinceramente il meccanismo l'ho sempre visto funzionare, tranne, e qui non voglio essere malizioso ma è andata proprio così l'ha voluto forzare Marco con la collaborazione attiva del GM.

Secondo me rimane una questione di serietà, ad esperienza mia, ma come ripeto potrei o non avere abbastanza espereienza o aver malinterpretato i fatti.
...Vi face book e via MP altri giocatori mi hanno detto che son stati "fregati", hanno proprio detto fregati, ma se ne sono accorti prima, io ho aspettato perché per me la violazione di un accordo era una cosa inaudita.

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Obbiezioni
1) Speravo di andare oltre la lamentela
2) Mi hanno rubato il cellulare in ospedale, per non far polemica ho detto che è smarrito e ho fatto disattivare il numero... Qualcuno dovrebbe anche avere il mio army list dei Necron ma magari l'ho lasciato in giro quando ero fatto come una biglia di antinfiammatori. ^^
3) Mah sinceramente non capisco più cosa voglia dire simulazionista, semmai l'abbia mai saputo
4) Ecco qui però sono perplesso perché l'accordo in se nascerebbe come strumento di tutela e l'ho sempre visto intendere in quel modo, non un qualcosa su cui mercanteggiare, via MP posso fare una confidenza che potrebbe essere intesa come una violazione della privacy ma che secondo me sarebbe un fatto diciamo di cronaca piuttosto e anzichenò eloquente.

Io comunque sono sempre stato dell'idea, suffragata dalla mia esperienza. che GURPS giocato con una configuarazione prossima al base:
1) dev'essere turnato bene per un fatto di equità e banale buon senso cioé... Se io ho un turno e gli altri sei che ce vengo affa? Cose come il cut up in teoria non dovrebbero esistere e prima di vederla mi sembrava oltre ogni immaginazione
2) se un'azione non è vietata dal regolamento, dalla configurazione o dall'ambiente e uno la vuole fare la si faccia. Non ho mai visto nessuno arrabbiarsi per le azioni fatte ho sentito, come si dice a Piacenza, parecchio caragnare su "e non mi vuoi far fare" o "e non mi vuoi lasciar fare" o anche "e fammi finire un attimino" ma non ho mai sentito nessuno lamentarsi delle azioni fatte se era lì, ha potuto dir la sua a lettera di regolamenti ed era tutto turnato bene, mio fratello a momenti bestimmiava i superi et inferi perché col cut up, facevano dissolvenza- gli altri PG di un gruppo di gente che manco conosceva gli davano pezzi di missioni (o così ci è stato detto) e poi dissolvenza quando era sul punto di scoprire gli enigmi o di prelevare oggetti.

Formalmente nessuno aveva barato niente... A parte che secondo me è un assurdo che tutto le volte un barbaro con divinazione si faccia fregare come Charlie Brown sempre dalle stesse persone, ma non c'era stata neppure assegnazione di bonus o malus indebiti.

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A volte posso sembrare volontariamente ironico o fare delle esagerazioni retoriche ma i toni tribunizi con cui sono stato accusato di bolescevismo perché chiedevo un turno a gruppo erano praticamente belrusconiani.  ;D
Non li ho salutati lì perché ero stra convito che la sessione dopo avrei giocato la mia quest.
Poi che Marco provasse a pisciarmi l'accordo sinceramente me lo aspettavo, anzi da lui non mi aspettavo nulla di meno
Che però il GM lo spalleggiasse a distanza davvero mi aveva sorpreso
Comunque io e mio fratello in realtà quando giochiamo non andiamo d'accordo quella volta però siamo stati monolitici a mandare a quela paese Marco  ;D che Marco non se lo aspettasse ci stava ma in quell'occasione si era stupito pure il master che non aveva un'exit strategy: non abbiam più mandato mail, messaggi, MP, io mentre giocavo ho continuato a trattare Marco come se non esistesse, poi Bonsacchio si è inventato che se n'è andato prima Marco (vedi post precedenti) sòn soddisfazioni.  ;)

Comunque lì il problema è che il GM ha messo Marco a a fare il capetto del gruppo anche se voleva giocare in solitaria, cioé fin che toranva comodo a lui beninteso, la leadership di Marco però ne è uscita nucleariazzita perché non aveva né il carisma di B. né la capacità di sapere quando era l'ora di fare un passo indietro che era la specialità di Giacomo, in una parola ha fallito proprio come leader, la più grande defaiance in fatto di leadership coperta dal pietoso velo bonsacchiesco e dal fatto che mio fratello fa semplicemente finta che la sua ultima sessione fosse quella prima dell'accordo di 23 febbraio 2004.  ;D

Il capo gruppo in teoria non dovrebbe esistere
si forma spontaneamente quando c'è consenso attorno a una persona
crearlo in laboratorio come ha provato a fare bonsacchio mi pare non funzioni, sarebbe interessante vedere altri resoconti di casi simili.


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Generale / Re:Non trovo la parte per presentarmi
« il: 2014-08-02 17:50:04 »
Certo ^^
Io non so se sono antiquato e passibile di rottamazione ma ai miei tempi non si saliva sul palco così, solo con l'accappatoio, magari il cretacico è finito da un pezzo e non ci sono più i dinosauri ma io ricordo che, tranne gli apatosauri che erano dei fancazzisti, ci si sforzava di assumere un aspetto dignitoso.

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Generale / Re:Non trovo la parte per presentarmi
« il: 2014-08-02 10:54:16 »
- "oggi ho voglia di inventarmi un mondo con 350 pagine di appunti su come funziona, così, perché mi va e mi diverto così".
Fatto.
Citazione
- "devo preparare un po' di materiale prima della partita, il resto si vede durante il gioco tutti insieme"
Fatto.
Citazione
- "devo preparare prima della partita 350 pagine di ambientazione ed imboccarla a forza ai giocatori"
Fatto

...Più altre 300 possibili voci e non tutte inerenti al gdr o a mondi immaginari.
Mi tengo aggiornato su astronomia e scienze ambientali perché mi piace, punto.

C'è bisogno di un pianeta?
Di 5 pagine di riassunto su un periodo storico?
Di una mano su un giallo?
Di un'ucronia?
Consulenza per scrivere un raccontino?
...E sono contattabile anche per le feste di compleanno.  ;D

Non è una cosa inerente al gdr penso che il mio primo WB l'abbia fatto a sette anni buttando giù una città immaginaria abitata da conigli colorati di peluches in lotta contor puzzole, faine e martore di peluches... Ovviamente colorate.

Vabbé tornando IT... Lo sapete che la Pausini è andata sul palco con solo addosso l'accappatoio e le hanno inquadrato la patata?

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Generale / Re:Non trovo la parte per presentarmi
« il: 2014-08-02 08:42:54 »
Vabbeh ma tornando alle cose serie... Ti piacciono gli YTP?

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Generale / Re:Non trovo la parte per presentarmi
« il: 2014-08-01 16:49:10 »
Nope
Il WB sta sui coglioni a tutti XD
"Che vuoi star lì a documentarti prima di scrivere!? Ma dov'è la poesia in tutto questo!?"
Eppure a me piace quella parte lì.

Ma tu hai visto il Carrido Telefilm?
E Dottor Casa contro le scimmie spaziali?

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Citazione
perchè  a 11 anni funzionava e a 24 no

Hai giocato con le stesse persone, a 11 e a 24 anni?
Nope ma viene complicato io avrei voluto fare una cosa più "ordinata ma il forum per sua vocazione è un media anarchico.  ;D
Citazione
Perché da come descrivi la cosa, i problemi erano legati soprattutto a un approccio sbagliato dal punto di vista umano, non all'età.Può essere che i tuoi compagni di gioco a 11 anni fossero persone più corrette, o che nel caso si tratti delle stesse persone, crescendo abbiano sviluppato un lato del proprio carattere non molto onesto...
Con Bonsa 77 ci ho giocato dai 14 ai 35 anni poi gli è presa la trebisonda quando ne avevo 24 e lì ha iniziato a fare delle vere e propie barate, sto parlando di maghi con anche 6000 punti di energia che castavano a nastro o dei PNG che riuscivano tutti i test di confronto, sto parlando di gente con cos 16 e che andava a -105 e a -96 pf... Ma poi l'ha ammesso lui che parava "per la storia" e poi pure con la manfrina degli accordi violati ma lì secondo me l'idea gliel'ha data Marco perché prima a suo onore devo dirgli che non l'ho mai visto uscire dalle righe prima d'allora, dopo però, e solo con me, era un continuo. A me sinceramente stanno sui coglioni già solo le barate, tutta la manfrina che ti chiamano una volta l'anno per fare degli accordi che non rispettano però era un po' una seccatura.



Citazione
Comunque, una volta smesso di giocare con loro (posso solo dirti, mi raccomando, cambia gruppo), potresti cercare giochi con procedure più chiare anche riguardo a come agisce il GM (per scoraggiare certi abusi), magari con campagne più corte (aspettare 4 anni per una quest???).
Io a quella cosa ci tenevo davvero un sacco.
Citazione
Onestamente, non prenderla male, temo però che tu non sia alla ricerca di una soluzione o di nuove prospettive, ma di una qualche forma di conferma/risarcimento, che non so se troverai qui (non per problemi tuoi, non per problemi di GCG; dico solo che però secondo me stai sfogando la tua legittima rabbia in un modo/media che non so quanto possa aiutarti).
A me a scrivere gli AP non viene in tasca niente.
Fisso gli AP sperando che qualche persona competente ci trovi dentro qualcosa di utile.
Riguardo proprio a dinamiche e gestione trattandosi di problemi di turnazione, accordo e di due o tre crash che si erano originati dai soliti  "e ci sta da ambientazione"
Poi il cut up e il problema della turnazione, delle campagne lunghe e di quelle numerose sono questioni che a mio avviso sono molto interessanti

Il problema è che non credo sia molto recepito questo aspetto e che questa sia considerata una trollata.
Io pur con le mie modeste capacità non pubblico per i contemporanei ma per i posteri: non gioco più a Mage dal 2009 ho rimesso in rete delle avventure di Mage cancellate per chiusura dei stiti, ad esempio.

Di solito m'indigno perché le sezioni laboratorio dei forum di gdr sono veri e propri porti delle nebbie, questa è una sezione dedicata agli AP e ci metto gli Ap.

Ma sto cercando di essere preciso con date, persone e fatti.

Ad esempio imho secondo me sono più bravi a giocare i dilettanti perché c'è un approccio più serio.

Comunque, come ripeto, se do fastidio smetto, tanto avevo in programma di stilare un resoconto, correggerlo e pubblicarlo.

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Generale / Non trovo la parte per presentarmi
« il: 2014-08-01 13:06:34 »
Sono nato Davide
Poi è arrivata la mia sorellona e sono diventato "Fango"
Poi sono andato a scuola dove per tutti ero "Pagnotta"
Poi sono diventato "debosciato privo di spina dorsale"
Ho cominciato a lavorare e sono diventato "Coccodirllo" o "Testa di Coccordillo"
Poi ho scoperto i forum e sono diventato "bannato per trollaggio"
Mi hanno chiamato in vari modi che non ripeto per non attirare la maledizione divina e non essere abominio per i facilitatori  ;D

In teoria sono stato un artigiano, un carrido artigiano, ma in pratica ero un magazziniere  8)
Mo' devo curarmi la gamba e poi vedremo.

So che detta qui è una bestemmi ma a me piaceva il World building prima che giocassi di ruolo, mentre giocavo di ruolo e anche adesso che sono forzatamente fermo. ...E' più facile che la smetta col gdr che col WB.

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Il sacro albero di fico
Allora stavo in un gruppo di GURPS che era un casino, cioé potevi giocare per modo di dire perché era un incrocio tra il DM degli Anelli, quel fumetto su GdR Italia e Paranoia, cioé ci trollavamo a vicenda. I giocatori con cui giocavo non hanno piacere di sentir dire che sono stati giocatori insoma sono dei dissociati.
Comunque c'ero io che interpretavo il nano e venivo puntualmente trollato dai personaggi di Mr F., proprio me ne faceva di tutti i colori, una volta mi ha bruciato un livello di ricchezza per farvela breve
Mr F. si divertiva a trollare gli altri giocatori, infatti se gli accordi dicevano, non trolling o campagna collaborativa andava a giocare a casa sua col compiutaaa  ;D
Mr B. era il salvatore

Cosa faceva il GM in tutto questo: niente, vuoi che si divertiva a guardare i giocatori che si trollavano tra loro, vuoi che si era rotto i coglioni di dividere dei bambini che bisticciavano non faceva proprio un bel niente  :D e tenete conto che eravamo alle medie inferiori

Vabbé B. praticamente si era preso un personaggio guerriero buildato bene, pure con chirurgia e medicina e diagnosticare perché in GURPS non c'era torurare e appena il personaggio di qualcuno la faceva fuori dal vasetto col personaggio di qualcun altro gli spuntava:
evirazione
mancanza di un occhio
zoppicare

Siccome il guerriero chirurgo era un minotauro poi si mangiava la parte asportata o la serviva al direto interessato

Oh, in off game non si è lamentato mai nessuno, a parte un po' di baruffa alle prime operazione c'erano i giocatori che hanno cominciato a menarsi ma oh, avevamo dodici anni  :D

Poi vabbeh, avanti come prima, ma mi ricordo che tutti si divertivano e anche quelli col personaggio che finiva appeso all'albero maestro o si beccava la tortura dell'acqua ridevano tutti, poi se B. la faceva pesante si faceva un off game di tre minuti e, come si dice a Piacenza lassava lè, ma con Marco ho fatto quattro anni a dirgli "piantala" ed eravamo maggiorenni entrambi.

Tipo vi faccio un esempio

B. - Prendo il personaggio di F e gli faccio una tracheotomia con una forchetta
F. -No, dài quello è pesante, fai qualcos'altro
B. -Vabbé bastonato sotto i piedi
F. -Andata.

135
Citazione
La penso anche io così. Il GdR, è un gioco sociale. Alcuni lo usano anche per i motivi sbagliati(scaricare frustrazioni o stress), o meglio scaricano sugli altri.
Se mi permetti, almeno per alcuni di quegli elementi avresti dovuto mandarli a quel paese già da molto tempo. Però hai ragione, condividere anche queste esperienze, può aiutare a migliorare.
Guarda Marco non ho mai avuto alcun piacere a vederlo
Ma fondamentalmente penso di essere una persona che si commuove facilmente infatti sono stato abbindolato con la scusa dei problemi, se anche li avesse avuti davvero, riusciva a giocare senza dare continuamente noia agli altri alla fine disturbava solo me che avevo i miei di problemi.
Son stato l'unico che ha dovuto praticamente cancellare mezza scheda del personaggio perché aveva problemi, bho, io quei punti li avevo fatti su onestamente e come ripeto se aveva problemi non era colpa mia.
Mi si è chiesto di far quel sacrificio per Marco è venuto lui a chiedermelo
Ma sospetto che non fosse quello il problema, prova ne è che dopo quattro anni che Marco se n'era andato il GM non mi lasciava usare i vantaggi per cui LUI mi aveva fatto spendere punti.

Vista la canea che si era scatenata quando avevo chiesto i miei turni, e notate bene che io a quella campagna manco ci volevo giocare, sono praticamente certo che Marco non andasse a far quel teatrino dagli altri due gruppi perché lo sapeva anche lui che sarebbe dovuto tornarsene a casa con le pive nel sacco.

Io poco prima dell'affaire di Marco che voleva trollarci sono stato trollato pure dagli altri giocatori che erano diventati idrofobi perché a causa della menata che Marco faceva finta di essere in gruppo con noi, secondo loro dare un turno a me era dare due turni al gruppo dove giocavo io i Fondatori, e Bonsa 77 gli ha pure dato ragione... A quel punto lì mi son detto "Ma chi me lo fa fare?" però nel frattempo la quest Marco l'aveva finita... Per modo di dire perché tanto tutto il lavoro gliel'avevo fatto io e speravo di farmi la mia partita e dopo quattro anni sarebbe stata pure l'ora. Niente arriva Marco e trolla me e mio fratello: epic fail l'abbiamo scaricato, come l'abbia presa Marco non lo so perché non volevo più vederlo manco in cartolina, Bonsacchio non l'ha presa mica tanto bene e ha fatto un po' una velina di regime in cui risultava che se ne fosse andato prima Marco.

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