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« il: 2017-03-15 10:46:15 »
Scelgo il monologo di vittoria.
Appena agito la mano al cielo, con tre dita aperte e il mignolo ritratto, alcuni barili di una particolare polvere cadono dagli edifici circostanti nello spazio che mi separa dai Night Runners, sollevando una barriera che impedisce la vista e rende difficile respirare nella nuvola che si crea. Un barile cade direttamente sopra il gruppo di elfi, che rimangono avvolti nella polvere, iniziando immediatamente a tossire.
Ben sapendo che Piercer può ancora percepirmi con i suoi poteri, ma dovrebbe entrare più a fondo nella polvere alla mercé di chiunque sia attrezzato per respirare lì dentro, approfitto della distrazione per allontanarmi velocemente dalla zona in una direzione che ponga la nube di polvere tra me e i Night Runners rimasti.
L'ordine alle persone che hanno lanciato i barili è quello di lasciar andare gli intrusi a meno che non cerchino di continuare il pedinamento, in questo caso metterli fuori combattimento. Preferisco non fare morti per non causare faide.
Per prima cosa dopo la fuga mando un messaggero a chi si occupa di “infastidire” le persone per conto della Casa Tsalaxa nominando i Night Runners come estrema minaccia alla libera circolazione delle persone, intendendo noi agenti, in particolare un certo elfo chiamato Piercer (che posso descrivere con precisione a chi se ne dovesse incaricare).