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Gente Che Gioca => Gioco Concreto => Topic aperto da: Dairon - 2011-12-22 10:19:13
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Dal famigerato thread sui miei errori di conduzione di TBabe, una domanda semplice ma che non mi pare sia stata chiarita.
Le Relazioni: posto quanto scritto sul "duetto" a pagina 97, come giocarle? Io GM posso o meno far compiere loro delle azioni di mia spontanea volontà? Dove si ferma il duetto, nel senso, dove si ferma l'autorità di ciascuno dei due nel poter decidere cosa e come fanno le cose?
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Io la risolvo così:
Fase 1 - definire la Relazione.
Definisco la Relazione "in coppia" con il giocatore.
Se è un PnG "con nome", tipicamente il giocatore è pronto ad accettare il "pacchetto completo"; se è un PnG "improvvisato" (es.: uno che salta fuori da Un Alleato Inaspettato), sarà il giocatore a definire chi è la Relazione.
Fase 2 - giocare la Relazione.
La gioco come un normale PnG, con la differenza che la Relazione fa concretamente quello che il giocatore dice che fa. Come la fa, però, lo decido io GM.
Es.: "accompagnami fuori città che devo fare un rito magico" (la Relazione ci va, e intanto racconta alla TB i suoi problemi).
"Tu resta qui di guardia" (la Relazione lo fa, più o meno volentieri... Ma lo fa)
Il "cosa" al giocatore, il "come" al GM.
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Credo di non sbagliare aggiungendo alle domande questa:
Se una trollbabe non dà ordini alla relazione ma la lascia libera di fare quello che vuole, la relazione si ficca nei casini da sola?
La mia risposta d'istinto sarebbe "no, ma coloro che sono interessati alla posta potrebbero ficcarla nei casini loro".
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Credo di non sbagliare aggiungendo alle domande questa:
Se una trollbabe non dà ordini alla relazione ma la lascia libera di fare quello che vuole, la relazione si ficca nei casini da sola?
La mia risposta d'istinto sarebbe "no, ma coloro che sono interessati alla posta potrebbero ficcarla nei casini loro".
La mia risposta è: il GM dovrebbe prima concentrarsi sulla Posta e poi giocare le Relazioni per come ha senso (secondo lui) dal contesto, dalla fiction precedente, ecc.
Che poi è la stessa cosa che dici tu, più o meno, se ho capito bene. ^_^
Actual Play fresco fresco da un mio PBEM: la TB di nome F. ha una Relazione con G., un giovane guerriero a cui ha salvato la vita. La Posta di quest'avventura in corso (Scala 3) riguarda una donna piuttosto losca (prostituta, a capo di una banda di tagliagole, ecc.).
Com'è come non è, ho fatto capire alla giocatrice che G. è piuttosto attratto dalle donne, inclusa la fascinosa brigantessa,e che FORSE ci ha combinato qualcosa.
E vedremo che cosa ne verrà dall'istinto di protezione della TB (già visto nelle puntate precedenti) verso il ragazzo.
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Io la risolvo così:
Fase 1 - definire la Relazione.
Definisco la Relazione "in coppia" con il giocatore.
Se è un PnG "con nome", tipicamente il giocatore è pronto ad accettare il "pacchetto completo"; se è un PnG "improvvisato" (es.: uno che salta fuori da Un Alleato Inaspettato), sarà il giocatore a definire chi è la Relazione.
Fase 2 - giocare la Relazione.
La gioco come un normale PnG, con la differenza che la Relazione fa concretamente quello che il giocatore dice che fa. Come la fa, però, lo decido io GM.
Es.: "accompagnami fuori città che devo fare un rito magico" (la Relazione ci va, e intanto racconta alla TB i suoi problemi).
"Tu resta qui di guardia" (la Relazione lo fa, più o meno volentieri... Ma lo fa)
Il "cosa" al giocatore, il "come" al GM.
Da manuale è più
0) il giocatore sceglie un PNG e ci instaura una relazione. il tipo di relazione è scelto unilateralmente dal giocatore (alleato, amante, nemico)
1) il giocatore della trollbabe decide cosa fa il PNG in ogni suo dettaglio (ossia, se la Trollbabe dice alla Relazione "fa la guardia qui attentamente" la Relazione fa la guardia attentamente)
2) il GM gestisce le reazioni del PNG/Relazione (ossia magari la Relazione va a fare la guardia ma borbotta scontento mentre lo fa. allo stesso modo il GM decide se lo fa per amore, per gelosia, per odio, per amicizia, etc etc ossia quali sono le motivazioni della Relazione)
Questo nega il punto 1) di Mattia.
Non ci sono pacchetti preconfezionati di PNG con un nome (Olaf) che sono cattivi e vogliono la vita della ragazza (sottointeso: la vita della ragazza è la Posta dell'avventura).
Se il giocatore della Trollbabe prende una Relazione (Nemico) col PNG e decide che Olaf non prova più interesse per la vita della ragazza, è così. Il GM ha il compito di decidere "come mai" (si è innamorato della trollbabe? ha deciso che è meglio spendere la propria vita amando che odiando?) ma Olaf farà quello.
Il manuale è chiarissimo su questo punto: se un PNG ha un nome NON concedete la relazione! Puoi farlo, dopo che hai preso esperienza col gioco, in determinate occasioni (tipo a fine avventura non ci vedo nulla di male a concedere una Relazione anche con un PNG centrale per la Posta di quella singola avventura).
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Sì, mi sono spiegato DA BESTIA, fa' come dice Paolo/Serenello che ha ragione!
Intendevo dire che se c'è un PnG "con nome", tipicamente sarà perché è importante e ha già fatto cose in fiction, ha un aspetto definito, ecc. ecc. che il giocatore può adottare o rimaneggiare, mentre un PnG "improvvisato" è carta bianca tout-court.
Inutile dire (ma forse no) che Paolo ha spiegato chi ha l'ultima parola, ma i tavoli di gioco in cui nessuno suggerisce idee e in cui le decisioni sono prese "perché di sì" sono i più noiosi.
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Ok, ma non ho capito l'esempio di Olaf. Stiamo dicendo che potrebbe non comportarsi più da nemico in base ad una decisione del GM?
Comunque la relazione come azioni è determinata solo dal giocatore. La accendiamo?
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Ok, ma non ho capito l'esempio di Olaf. Stiamo dicendo che potrebbe non comportarsi più da nemico in base ad una decisione del GM?
In base ad una decisione della Trollbabe, che ha vinto un conflitto per prenderselo come relazione e decide che in qualche modo Olaf ora è dalla sua parte. Perché, lo decide il GM.
Se al GM non va bene che Olaf passi ad amico, non lo concede come relazione.
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Ok, ma non ho capito l'esempio di Olaf. Stiamo dicendo che potrebbe non comportarsi più da nemico in base ad una decisione del GM?
In base ad una decisione della Trollbabe, che ha vinto un conflitto per prenderselo come relazione e decide che in qualche modo Olaf ora è dalla sua parte. Perché, lo decide il GM.
Se al GM non va bene che Olaf passi ad amico, non lo concede come relazione.
Esatto, grazie Marco. ^^
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Perfetto.
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Zachiel non è necessario vincere un conflitto per prendere la relazione. È sufficiente che il PnG sia stato presente al conflitto della trollbabe (anche solo come spettatore, non occorre neanche che partecipi al conflitto).
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Prendo nota, un grazie sentito a -Spiegel- per la precisazione (ah, questi manuali che pensavi di aver capito e invece...).
Rimane comunque valido il fatto che se non ha nome la Trollbabe decide cos'è, il GM perché.
Se ha nome, lo stesso, solo che il GM può proteggerne il ruolo pregresso negando la relazione.
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Aggiungo che il GM può dare un nome a qualunque NPG in qualunque momento, e non è necessario che la Trollbabe sappia il nome per renderlo "un PNG con il nome".
Ovvio che il fatto di dare nomi al volo anche a PNG fino a quel momento poco importanti non deve essere fatto apposta per bloccare la trollbabe, ma deve essere legato all'importanza che assumono nel corso dell'avventura, indipendentemente dal fatto che la trollbabe li possa prendere come relazione o no.
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Zachiel: quel dettaglio ti permette semplicemente di fare dei trucchetti molto interessanti in gioco, oltre di dare alle relazioni l'importanza che meritano (semplici persone di passaggio nel cammino della trollbabe. Nessuno è indispensabile. E possono tranquillamente non avere alcuna importanza, se non quella momentanea).
Allo stesso modo quando come GM mi trovo a giocare le Relazioni io sto attento a non usare le relazioni per fare SBOING alla Trollbabe. In poche parole non faccio interpretare alle relazioni gli ordini della trollbabe in modo "on the edge", ma do ai giocatori la sicurezza che la Relazioni si comporterà come loro (loro giocatori, non loro Trollbabe) decidono.
Quindi è il giocatore che decide se una sua Relazione è una persona problematica che interpreta gli ordini sul limite dell'accettabile o meno.