Split da
http://www.gentechegioca.it/smf/index.php?topic=9402.msg175022#newKagematsu è molto diverso da Il Gusto del Delitto, perché non "simula" la nascita di una storia d'amore, non è importante che ci sia sentimento, non è importante che Kagematsu sia amabile, le donne devono sedurlo altrimenti moriranno con il loro villaggio. MA se provi a giocare Kagematsu in maniera competitiva per essere l'amata e "vincere"... finirai male perché è a totale giudizio della giocatrice che fa' il ronin il numero di punti amore che ottieni.
E' un bel po' che non gioco a Kagematsu, quindi le mie impressioni potrebbero essere falsate.
Nelle giocate che ho fatto ho SEMPRE cercato di essere l'amata e "vincere". Cercavo di ottenere segni di affetto per abbassare la paura, cercavo di prendere prima i segni di affetto più semplici prima di provare quelli più difficili, cercavo di sfruttare le situazioni per far vedere un lato della personalità del mio personaggio che colpisse la giocatrice di Kagematsu, cercavo di usare i gesti disperati per lo stesso motivo.
Un esempio:
Voglio ottenere un bacio. Kagematsu mi permette di scegliere dove sono. Beh, ovviamente dico di essere alla cascatella dei giunchi (uno dei preferiti del mio personaggio), che sto facendo cose. La giocatrice di Kagematsu dice che lui arriva e bla bla bla, flirtiamo un poco e poi tiro. Fallimento. Mi getto tra le sue braccia e lui gira la testa. Ottimo. Ci penso un attimo. Come posso usare un gesto disperato a mio vantaggio? Non ricordo bene i dettagli, so che mi sono spogliata, gli ho fatto male affondandogli le unghie nel braccio e forse qualcos'altro, e ho preso amore. Ho preso comunque amore. In your face, gesto disperato!
Non è vero che in kagematsu non c'è competizione o che la competizione è controproducente. E' che il bello del gioco non sta lì. E' uno strumento per altro.
Immaginiamo che in kagematsu esista soltanto la parte dell'ottenere più amore. I segni di affetto sono chiaramente inutili, sono solo una scusa per la vera sfida, che è leggere la giocatrice di kagematsu e capire cosa funziona e cosa no.
Immaginiamo invece che ci sia soltanto la parte dell'ottenere più segni di affetto, senza l'amore. La strategia qua è partire dai più bassi, collezionare gesti disperati da usare per quelli più alti. C'è anche qua una parte di leggere l'avversario, per capire se vale la pena rischiare oppure no.
Ma il vero gioco spunta fuori quando si mettono assieme le cose. Quando ti trovi a dover fare delle scelte, quando la tua strategia si trova a dover dare priorità dall'una o dall'altra parte. Tu, o il villaggio? Il tuo onore o la speranza della sicurezza? Il tuo amore o la tua vita?
E' in momenti come questi che il tema del gioco viene fuori.
La scena più intensa per me vedeva Noriko a cercare di ottenere una dichiarazione d'amore da Kagematsu. In precedenza il poveretto ne aveva passate di tutti i colori, rischiando quasi lo stupro da parte delle altre due donne, mentre con Noriko era stata una cosa molto più 'platonica' e in quel momento era l'unica di cui si fidasse. Tiravo 5 dadi contro 8, e il mio totale sul tavolo era 6. Non so quanto tempo ho passato a pensare. Io volevo, volevo volevo davvero quella dichiarazione d'amore, e Lavinia mi ha confermato che l'avrebbe voluta anche lei. Ma i dadi erano troppo bassi, e la minaccia incombeva. Ho deciso così di rinunciare, per poter tenere buone le disperazioni e ottenere la Promessa in seguito.
Pessima scelta. Davvero, come sempre nella mia vita, ho rinunciato a qualcosa di importante per paura di non riuscire ad ottenerlo. E oltretutto lei aveva fatto 7. Sarebbe bastato un niente, e Kagematsu si sarebbe dichiarato a Noriko. Ho scelto di rinunciarvi per sempre.
Continuo a pensarci. Continuo a pensare a quanto è stata familiare quella situazione, a quante volte mi sono trovato nella stessa situazione e quante volte ho fatto la stessa scelta.